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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/31/21 in tutte le aree
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Buongiorno a todos ecco la mia Napoletana di oggi, un 9 cavalli per Carlo III millesimo 1756 quello meno raro ma pur sempre raro. Un saluto Cristiano.8 punti
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Buongiorno alla sezione, La mia napoletana di oggi.... Un saluto. Raffaele.5 punti
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Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Volevo segnalare il prossimo VI^ convegno filatelico-numismatico di Venezia-Mestre nel giorno 16 ottobre p.v. dalle ore 9.00 alle 18.00 nella consueta collocazione del Novotel di Mestre, immediatamente adiacente all'uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Il lusinghiero successo della manifestazione del 2020, pur conscio della situazione molto particolare che stiamo vivendo, e, visto l’annullamento di tutti i convegni precedenti (adesso sta iniziando la stagione convegnistica) e la lenta ripartenza che si prospetta, mi fa considerare questa edizione ancora come una sfida. Sia alla fine del convegno precedente, sia adesso sto avendo richieste di conferma dell’effettuazione della manifestazione. Che confermo, quindi, in questa sede ed inizio a pubblicizzare oggi. La squadra che mi accompagna è sempre la stessa, collaudata: quindi sia i Circoli Numismatico di Padova e quello Filatelico-Numismatico di Noale, oltre che Andrea Melchioretto, fresco Responsabile Comunicazione e Social della NIP (https://numismaticinip.it/segreteria), che coordinerà la parallela sessione culturale-divulgativa. Al momento ci sono in programma tre memorie, contando di ampliarle, il dettaglio e l’ufficializzazione verrà fatta convenientemente in anticipo e quando avremo il panel certo di tutti i relatori. Ovviamente vi sarà da sottostare ai protocolli previsti, confidando in una definizione chiara delle modalità da parte del legislatore. Allego a tal proposito locandina dell'evento. Come sempre la lista dei partecipanti la redigerò poco prima. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis4 punti
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Sapevo che la differenza era dovuta all acromegalia di cui soffriva e che colpisce soprattutto le ossa del viso….3 punti
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Dato che la numismatica è studio e passione e continua ricerca... aggiorno questo post su questo pezzo di Mario aggiungendo altri due esemplari per la tipologia in oggetto che ho scoperto in questi giorni grazie all'aiuto di un collezionista d'oltralpe: si tratta dei lotti n.. 247 e 254 provenienti da una vecchia asta Kolner Munzkabinett. Con calma ora mi studierò i legami di conio. Del lotto 254 ho anche una foto attuale in alta definizione: questo porta il computo dei pezzi noti a 6 esemplari con diversi legami dritto/rovescio che, una volta schematizzati vi proporrò. Dallo studio dei legami di conio potrebbe derivare qualche informazioni in più per capire se si tratta di "ibridi" o piuttosto (come ritengo) di una emissione voluta.3 punti
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Non di fantasia ma di fantasmagoria: http://www.magnagraecia.nl/coins/Area_V_map/Gela_map/descrGelJ_103.html pare si tratti di un R5 che viene venduto in MB a 25000 euro... Merita almeno un paio di foto migliori2 punti
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Tra le monete che ho in collezione questa è sicuramente quella con la patina che preferisco.. una lenticchia colorata. Purtroppo la foto non valorizza a pieno moneta e patina2 punti
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Eccolo nella ricostruzione: https://www.dday.it/redazione/36650/dalle-statue-alle-foto-cosi-lintelligenza-artificiale-ha-ricostruito-il-volto-degli-imperatori-romani https://www.romanoimpero.com/2009/07/massimino-trace-235-238.html2 punti
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Il secondo histamenon: Costantino IX con una croce ornamentale e un globo crucigero. La croce sopra il globo è doppia. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Il primo histamenon: Costantino IX con lunga croce e globo crucigero. La croce sopra il globo è formata da quattro globetti. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Hai anche un paio di sedie? Ci vediamo là.2 punti
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@Raff82, la Piastra 1858 con le aquilette capovolte. Variante lettere grosse al dritto E senza punteggiatura nel rovescio2 punti
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Buongiorno a tutti, @Rocco68, si, anche secondo me il 1857 è l anno più comune per le aquile capovolte... Anche se la variante con le lettere sottili sia al diritto che al rovescio forse è un pochino più rara(a me ancora manca) .... Intanto posto il secondo conio con le lettere grosse al diritto e rovescio. Un saluto Raffaele.2 punti
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Concordo con ‘Michele’ per quanto sopra detto. Innocenzo XII , papa Pignatelli, ci ha lasciato incisione splendide sia per le monete che forse ancora di piu’ per le medaglie ( splendida quella della ‘dogana di Terra - oggi piazza di Pietra) . Ma nessun pontefice come papa Albani ha riprodotto sulle monete e sulle medaglie cosi tanti monumenti . E’ vero che la città di Urbino ( paese natale del papa) e il porto di Ripetta avrebbero meritato forse moduli maggiori che non le mezze piastre ma quelle realizzate sono dei veri capolavori di incisione e quando in grande conservazione tra le piu’ belle monete papali a soggetto architettonico mai realizzate. Nella mezza piastra del porto di ripetta negli esemplari meglio conservati si arriva a distinguere le finestre drgli edifici retrostanti e le espressioni dei volti delle divinità fluviali posti all’ingresso del piccolo porto.2 punti
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Ciao a tutti! Più volte si è detto che le monete papali, in particolare quelle di epoca barocca, costituiscano per la pregevolezza e la varietà delle incisioni, un vero e proprio documento vivo dell'epoca. Un aspetto particolare è costituito dalle rappresentazioni architettoniche di monumenti, piazze, edifici, che costellano molte monete pontificie e che, riportate su tondello dai grandi maestri incisori dell'epoca, possano essere considerate delle vere e proprie "foto metalliche" del passato. Apro questa discussione su un'idea di Fabrizio @ilnumismaticocon l'intento di presentare monete la cui iconografia possa essere confrontata con altri documenti d'epoca, in particolare stampe, litografie, dipinti e acqueforti per trovare un parallelismo tra quanto riportato in moneta e quanto riprodotto con i metodi più tradizionali del tempo. Scopriremo insieme come le monete siano davvero un'istantanea di ciò che è stato e che ora spesso non è più! Partiamo! Volendo parlare di monete papali e monumenti, non posso non partire se non dal più iconico e famoso monumento della cristianità: Innocenzo XI (1676-1689), PIASTRA (Munt 38): al R/ il prospetto della Basilica di San Pietro. Su questa meravigliosa piastra, opera di Giovanni Hamerani, si può ammirare la facciata della Basilica Vaticana eretta tra il 1607 e il 1614 da Carlo Maderno sotto il pontificato di Paolo V Borghese (1605-1621). La legenda PORTAE INFERI NON PREVALEBVNT (Le porte dell'inferno non prevarranno), fanno riferimento al fatto che Innocenzo XI fu animatore della "Lega Santa" che portò alla liberazione nel 1683 di Vienna, assediata dai Turchi. Il Papa, mettendo in moto tutta la diplomazia pontificia, cercò di promuovere una grande Lega contro la potenza musulmana, ma riuscì solo a concludere una lega tra Impero e Polonia e ad ottenere contributi in denaro dagli Stati italiani; anche i cardinali si quotarono per ingenti somme e fecero oblazioni perfino delle argenterie personali. Per la guerra ai Turchi, la Camera Apostolica durante il pontificato di Innocenzo XI, inviò all'Imperatore oltre 5 milioni di fiorini. Ecco la piastra e a confronto lo stesso prospetto in un acquaforte del 1724.1 punto
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Segnalo l'uscita del n. 375 di Panorama Numismatico Questo è il sommario: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Andrea Paoli, Compendio sulla monetazione di Aureolo – Pag. 9 Giuseppe Gasbarro, Indagine su un cavallo aragonese: è Ferrandino? – Pag. 14 Marco Pianu, Studio e ipotesi su una moneta inedita sardo-aragonese della zecca di Cagliari – Pag. 17 Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Gregorio XVI. Un monaco tra crisi economica e sfida liberale, prima parte – Pag. 23 Adolfo Marciano, Quante spìngule daje pe’ ‘nu turnese? Indagine sul potere d’acquisto delle monete del Regno delle Due Sicilie – Pag. 39 Marco Dubbini, Gli scudi d’argento coniati in Ancona durante l’assedio del 1799 – Pag. 47 Francesca Fernanda Pirera, Uno spaccato sul mercato internazionale. Intervista al dottor Francesco Pastrone, direttore della casa d’aste Éditions Gadoury – Pag. 50 Andrea Keber, Le medaglie murali di epoca carrarese – Pag. 53 Alberto Castellotti, Maccheroni à la reine – Pag. 59 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 61 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 631 punto
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Basterebbe , prima di dare un giudizio, almeno sapere di cosa si discute. Lo avevo chiesto ma pare sia difficile. Questa moneta, un tetra di Gela arcaico è tra le più rare monete siciliane, talmente raro che son poche le collezioni private che ne hanno esemplari. Di questa moneta, ripeto si è discusso in precedenza, un bell'insieme di nove monete , di cui almeno sei, compresa questa, chiaramente false. Saluti.1 punto
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DE GREGE EPICURI Visto il numero delle prove elencate (10), potrebbe trattarsi del Decatlon?1 punto
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DE GREGE EPICURI D'accordo su tutto quello che è stato detto, e quindi sulla falsità della moneta. Aggiungo una considerazione generale: la rarità degli argentei fa sì che ben pochi di noi possano averne visti molti; credo che la maggior parte non ne abbia mai avuto uno in mano. Ora, è vero che ci sono considerazioni generali, criteri generali, e altre cose che si imparano sui libri e a tavolino. Ma nulla vale (specie sul tema vero/falso) quanto la effettiva esperienza diretta. Qui il discorso vale solo in parte, perchè è un falso davvero brutto; ma se lo avessero fatto un po' meglio, non so quanti se ne sarebbero accorti.1 punto
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L'altro lato è meno netto, la patina è molto più leggera del rovescio e risalta poco. Resta comunque un esemplare interessante e dove si può apprezzare l'occhio del volatile, difficilmente godibile anche in monete di grande conservazione.1 punto
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Buonasera, in questo post su FB della pagina Numismatica Sicula si parla di un'interessante condanna a morte di due fratelli tosatori di moneta in quel di Palermo. Ritengo possa essere un contributo interessante. Chiedo venia per il link esterno al sito https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=156777709379087&id=1138989070003011 punto
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Buonasera a tutti, ho notato solo ora la notifica e mi scuso per non aver risposto prima. Come diceva un "vecchio" spot pubblicitario, sono appena tornato dalle vacanze. ? Sinceramente sono un principiante a trattare le stampe giapponesi (preferisco più le monete del periodo Edo), ma comunque già diversi utenti hanno fornito qualche informazione importante. Per dire, come ha ben specificato @Adelchi66, venivano stampate diverse copie e non solo una. Un esempio? La stampa giapponese più famosa, La grande onda di Kanagawa dell'artista Hokusai, fu stampata in circa 5000 copie. Originale o no? Se non corrispondono le misure allora molto probabilmente si tratta di una ristampa. Tuttavia non tutto è perduto! Ho trovato delle cosette interessanti in un sito di vendita che tratta stampe ukiyo-e, da quelle originali fino alle ristampe moderne. In alcune ristampe di Hiroshige in vendita il sito specifica "bella ristampa del venerabile editore Takamizawa. Takamizawa era conosciuto come uno dei migliori editori di ristampe del 20° secolo e ha prodotto alcune delle ristampe di xilografie ukiyo-e di altissima qualità di tutti i tempi. Attingendo alle tradizioni e ai metodi dell'era Edo, le stampe sono state prodotte replicando i colori originali dell'epoca Edo e stampate su una bella carta fatta a mano. Gli stampatori hanno lavorato con la massima cura e grande attenzione ai dettagli, riproducendo magistralmente il colore e il lavoro di linea. Tutte le stampe recano il sigillo Takamizawa rosso o marrone sul retro che attesta la pubblicazione Takamizawa di queste stampe. Una grande opportunità per acquisire una bella ristampa di un classico design ukiyo-e." In un'altra ristampa, sempre di Hiroshige, in vendita a 14.50 dollari il sito chiarisce con "bella xilografia in miniatura dall'archivio della Uchida Art Company di Kyoto. Queste fantastiche piccole stampe presentano soggetti tradizionali a blocchi di legno, che vanno da paesaggi e scene della natura a bellissime donne. Alcune di queste stampe sono disegni originali del XX secolo, mentre altre sono piccole ristampe di opere classiche di ukiyo-e di artisti come Hiroshige. Molte stampe in miniatura sono state create come souvenir o utilizzate come biglietti di auguri o regalo, mentre altre avevano lo scopo di promuovere il lavoro di artisti contemporanei. La maggior parte di queste stampe sono incredibilmente dettagliate, dimostrando incredibili capacità di intaglio e stampa e mostrano la stessa attenzione ai dettagli delle opere a grandezza naturale. Questi piccoli tesori sono divertenti da collezionare e da mostrare e sono anche fantastici regali." Quindi è probabile che le ristampe in tuo possesso non siano dei semplici falsi... Il sito in questione è questo: https://www.fujiarts.com/cgi-bin/main.pl1 punto
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E per fortuna che era stato chiesto una foto migliore ? Mi sa che il tuo amico ha frainteso il significato di "foto migliore"... ma può succedere a tutti... l'importante è che provi a farne altre e altre ancora. fino ad arrivare ad un risultato sufficiente. prima di fartele postare di nuove.1 punto
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Aggiungo che solitamente i coni da cesare hanno delle straordinarie somiglianze con l imperatore precedente ( vedi ad esempio i primi ritratti di Traiano somigliano molto a Nerva), anche se non penso che sia questo il caso ( avrebbe dovuto riprendere le fattezze di Alessandro Severo)..1 punto
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Infine, dulcis in fundo, un tetarteron. Riprende la tipologia con il labaro. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Esistono anche legende CARVLVS non e’ il problema la legenda ma maggiormente l’epigrafia che andrebbe opportunamente confrontata1 punto
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Il terzo histamenon: Costantino IX con labaro e globo crucigero. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Salve, confermo si tratta di un bronzo della famiglia di Costantino. Non sembra del tipo GLORIA ROMANORVM perché la figura è volta a sinistra e non si vede il prigioniero a sinistra. E' più probabile che sia invece del tipo SPES REI-PVBLICE, per confronto: http://wildwinds.com/coins/ric/constantius_II/_siscia_RIC_VIII_393.jpg Non riesco a leggere il nome dell'imperatore e la zecca quindi a catalogarla precisamente. Probabilmente si tratta di Costanzo II e siamo nel periodo 355-361 d.C. Saluti1 punto
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Ma sei proprio sicuro che sia falsa... A me ad esempio non fa una brutta impressione e sarei molto cauto ad esprimere giudizi definitivi sulla base di sole fotografie. Comunque da queste foto che vedo sono propenso a ritenerla autentica.1 punto
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Quelle sicuramente non mancano ?1 punto
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Ciao, l'oggetto è carino, ma ho tre motivi per credere che non raffiguri stemmi davvero esistenti: innanzitutto per le dimensioni davvero minime dell'insieme, che da sole significherebbero poco ma che qui sono unite alla scarsa nitidezza delle figure (vedi la stella: se gli stemmi erano "veri", i titolari avrebbero molto gradito che fossero anche precisi e ben fatti). Soprattutto, uno stemma si sovrappone all'altro, cosa solitamente evitata: gli stemmi di una coppia di coniugi, per esempio, di norma vengono affiancati (e le minime dimensioni non obbligano certo all'"accavallamento"). Osservo poi che il collo dell'animale cornato (termine araldico, si evita il ? cornuto), forse un cervo, termina in basso come fosse un trifoglio: ciò è una peculiarità dell'araldica britannica, dove questa forma si dà alle membra strappate delle figure animate (umani compresi) per differenziarle rispetto a quelle recise di netto. Quindi mi viene da pensare che l'oggetto venga dalle isole britanniche, o da ambiente anglofono (anche la forma del giglio, figura francofona per eccellenza, è piuttosto british). Il che mi rafforza nell'opinione che i due stemmi siano di fantasia, Oltremanica badano assai agli abusi.1 punto
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Buon pomeriggio amici, partecipo anch'io e espongo al vostro giudizio questa piastra del 98, la patina è irregolare ma personalmente trovo l'aspetto della moneta complessivamente gradevole. Che ne pensate della sua patina? Quei depositi scuri al rovescio? Saluti e grazie dei pareri!1 punto
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L'origine di queste monete è stata molto dibattuta. Alcuni anni orsono veniva attribuita alla zecca di Commagene in Siria, per la somiglianza del rovescio con una moneta di Tiberio coniata là. L'ultima edizione del RIC 2 la dichiara coniata in Roma (per lo stile sicuramente romano) per la circolazione in Siria. Ted Buttrey, uno degli autori del RIC (scomparso un paio di anni fa), aveva infine maturato la convinzione che si trattasse di una serie celebrativa dell'assunzione di Vespasiano al trono imperiale, e che le monete non avessero affatto circolato in Siria, ma piuttosto in occidente dove si è registrata la gran parte dei ritrovamenti documentati.1 punto
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Buon inizio di settimana a tutta la sezione. Napoletana del giorno, la più "comune" delle aquilette capovolte : La 1857 Lettere grosse al dritto e al rovescio.1 punto
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Caro Roberto, su questa affermazione sono un po' in difficoltà a "schierarmi"! Di certo, sia sotto il pontificato di Innocenzo XII, che sotto il successivo di Clemente XI, siamo nel pieno dell'"età d'oro" per quello che riguarda la qualità incisoria e la straordinaria produzione artistica monetaria della numismatica papale, soprattutto per quanto riguarda i grossi moduli argentei, ma non solo. Alla corte di questi due papi hanno infatti lavorato incisori e modellisti di qualità assoluta, quali Giovanni ed Ermenegildo Hamerani, Ferdinand de Saint Urbain e Pietro Paolo Borner, che forse (come già altre volte è stato detto), non è riuscito sempre ad eccellere nelle sue raffigurazioni come gli altri due "colleghi". Posso affermare con relativa certezza che proprio dopo Clemente XI, si inizia ad osservare quel progressivo declino artistico che porterà ad una maggiore standardizzazione iconografica delle tipologie e un assai minor fiorire di rappresentazioni e soggetti, sicuramente conseguenti in parte alla profonda crisi economico-finanziaria dello Stato Pontificio, quindi alle conseguenti riforme monetarie che ad un certo punto hanno visto una assoluta preponderanza della produzione aurea con moduli piccoli che si prestavano meno ad essere "tavolozza" come quelli che fino ad ora abbiamo presentato. Michele1 punto
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Così, il 10 Maggio 1863, l'esercito degli Stati Confederati di America perde uno dei suoi più noti e validi generali . Nato a Clarksburg di Virginia nel 1824, Thomas Jonathan Jackson arriva all'accademia di West Point nel 1842 uscendone ufficiale nel 1846 : dal 1846 al 1848 è alla guerra tra Stati Uniti e Messico, poi all'accademia della Virginia a Lexington . Scoppiata la guerra di secessione, il 21 Luglio 1861 alla prima battaglia di Manassas ( Bull Run ) Jackson si guadagna sul campo l'appellativo di "stonewall", poi da prova di alte capacità militari fino ad essere un comandante di spicco nell'armata della Virginia di R. E. Lee in quella che è probabilmente la più sanguinosa battaglia della guerra, a Chancellorsville . Nella notte del 3 Maggio 1863, sul teatro di questa battaglia, Jackson con altri suoi ufficiali si spinge in esplorazione oltre le proprie linee ed al ritorno, non identificati, sono oggetto del fuoco amico delle proprie sentinelle . Jackson, seriamente ferito, subisce l'amputazione del braccio sinistro alla quale si aggiunge una grave infezione polmonare che lo porta in pochi giorni alla morte : probabilmente delirante, Jackson sarebbe spirato dicendo "lasciateci attraversare il fiume e riposare all'ombra degli alberi " . Nella breve durata di poco più di 4 anni, gli Stati Confederati di America si danno una valuta per lo più in banconote, con rare, interessanti emissioni di monete metalliche .1 punto
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Buongiorno Ferdinando IV, Piastra 1786 Millesimo Comune, se non fosse che sotto il Busto è riportata la sola iniziale P.1 punto
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Posto denario di NERVA della mia collezione a tema stretta di mano. Complimenti comunque per l'originale collezione che stai raccogliendo (io sono interessato ai denari imperiali)1 punto
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Continua il Premio Mario Traina organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici con il nuovo e quarto Concorso per le tesi di laurea in numismatica per gli anni 2020/21. Allego il link per i giovani interessati col Regolamento https://drive.google.com/file/d/18JFfGcVqJCtfuESJcVSswVgW6zYzOjuP/view?usp=drivesdk1 punto
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