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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/24/21 in tutte le aree

  1. Cari amici, il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio annuncia e vi invita all'evento "Milano Numismatica" che si terrà il giorno 16 ottobre 2021 sabato alle ore 10 a Milano all'Hotel Galles di Piazza Lima 2. Milano Numismatica sarà un evento culturale contenitore per collezionisti e appassionati di numismatica. Ci saranno : le consegne del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusio n. 8 con presentazione degli autori, un workshop sulla conservazione e qualità delle monete con numismatici professionisti, la presentazione di novità editoriali numismatiche e conferenze, l'evento " una moneta per i giovani " col dono di una moneta agli under 26 anni presenti, un momento conviviale e di condivisione finale e tanto altro... Ci auguriamo che questo evento reale, culturale e divulgativo possa aiutare con i suoi vari spunti di interesse nella ripartenza in presenza della nostra comune passione che è la numismatica. Si allega la locandina dell'evento. Un caro saluto, Il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio
    12 punti
  2. E' effettivamente una di quelle cose particolari con cui il tardo impero stupisce sempre. Intanto una precisazione che riguarda l'imperatore che è Costanzo II essendo l'emissione del 357, Sono perfettamente d'accordo con @Poemenius sui due prigionieri. Sono senz'altro loro. Sull'iconografia non ho ideee. Tuttavia immagino che per i Romani dell'epoca aveva un significato. E l'unica ragione per un'emissione così particolare che mi viene in mente è proprio la data di emissione. Nell'aprile del 357, infatti, Costanzo II viene in visita a Roma. Fu un avvenimento enorme per l'epoca descritto nei minimi particolari dai cronisti dell'epoca. La misteriosa M potrebbe essere legata a questo avvenimento. Per es. con il significato di Munificentia... Arka Diligite iustitiam
    4 punti
  3. Avevo già la foto in archivio da un po' di tempo... Trascrizione del nome del Re in PHILIPPVVS anziché PHILIPPVS...
    3 punti
  4. Ciao @Aristarco. Certamente ci siamo, ma quando siamo liberi di impegni. Personalmente, non sto al PC sempre connesso con il Forum, Con un po di pazienza, potrai avere alcune risposte a quello che non hai capito. Con l'ultimo tuo messaggio....."Se ho ben compreso vi sono cose che un falsario non potrebbe falsificare e l'occhio di un esperto se ne accorgerebbe? " leggo che hai capito. Penso che sei un giovane appassionato e che hai voglia di capire, conoscere, a prescindere di studi appropriati. E fai bene. Con le foto che allego, ti renderai conto perché la mia risposta ad Apollonia, in merito dell'analisi, sulla composizione qualitativa e quantitativa del metallo, poiché abbiamo tantissimi esempi di falsi riconiati su monete genuine. Per molti, special modo esperti alla catalogazione, non riconoscono questi falsi, molti vengono pubblicati e anche venduti, fino a ché esperti con molti anni di esperienza, riconoscono questi falsi. A volti è facile, a volte alcuni parametri sono tali, che necessitano studi approfonditi. Sappi che un falso, resterà sempre un falso. La prima foto e di una casa d'asta importante, Conoscendo il Direttore, non ho mai capito, come mai si ingannò. Dopo l'uscita dei cataloghi, prima dell'asta, la ritirò. Ammettendo l'errore, disse che il più bravo è quello che sbaglia meno. Tetradramma di Naxos, coniato su una moneta genuina a pressa. Un'altro Tetradramma di Akragas, coniato su una moneta genuina. Qui il risultato e migliore, per fortuna hanno dimenticato due lettere nell'etnico sul campo al rovescio, in più altri dettagli. La moneta fu venduta in un'asta Americana e poi ritornata. Un confronto con a sinistra una genuina e a destra il falso. Di poco tempo fà, un altro Tetradramma di Messana, coniata con tondello genuino, anche qui la mancanza di molti dettagli. Un Tetradramma di Gela, questa di fattura migliore, ma grazie ai famosi parametri o fattori, la si può riconoscere. Questo è un argomento complesso e successo che monete genuine, sono state condannate. Alla tua affermazione....... "allora tutte possono essere false " dico NO !! Se uno acquista da ditte serie (mai su ebay), che garantiscono a vita un acquisto, al momento che una bella moneta acquistata, dopo che si scopre di non essere genuina, la società "SERIA" se la ritira con le dovute scuse e ritorno economico. Spero di esserti stato di aiuto su le tue perplessità. Saluti Gionnysicily.
    3 punti
  5. questa particolare FTR emessa per Costante è la RIC VIII Roma 313 ora, io devo ammettere che in molto tempo non ne ho mai trovata un'altra rispetto a quella delle tavole del RIC (a dispetto del mi pare R3....) ... e ricordo che non sono proprio un quartosecolista, quindi, posso perdermi molte cose... voi avete altre immagini di questa moneta? ci sono vari livelli di interesse per quanto mi riguarda, in primis l'iconografia, sulla quale vorrei trovare maggiori spiegazioni poi la moneta in sé, che come detto vorrei vedere in altre foto... l'esergo è dato come RP, ma dalla foto, con tutti i limiti di quello che probabilmente è un calco, a me paiono due prigionieri tipo quelli che aggiungo... pareri? foto? articoli che hanno trattato questo inusuale pezzo? grazie a tutti coloro che parteciperanno
    2 punti
  6. Grazie @Poemenius per il post e anche a coloro che sono intervenuti... era da tempo che non leggevo una discussione di "approfondimento storico e numismatico" come da mission della Sezione ... Ciao Illyricum ?
    2 punti
  7. UN ONEROSO CANONE CONTESTATO Buona serata da Stilicho
    2 punti
  8. Buonasera, sicuro. Sono certo che al retro ci sia Aequitas stante a dx con bilancia e scettro. Ho controllato bene il RIC 2 e l'unico denario con tale retro risulta essere il 21 quindi, anche senza legenda, posso confermare. E' invece un raffigurazione con diverse legende sugli aurei ma non è questo il caso. Saluti
    2 punti
  9. Circolo Numismatico Torinese : Ieri Giovedi' 23 settembre , in occasione dei settanta anni del nostro sodalizio ,Sergio Cudazzo (a destra nella foto) e' venuto a trovarci.
    2 punti
  10. Buona giornata Sanno certamente fare i loro interessi e "vendersi bene; meglio di quanto facciamo noi. Sono più "nazione". Comunque .... ridiamoci sopra
    2 punti
  11. Archeologia, scoperti i confini del regno di Micene narrati da Omero Conclusa le decima campagna di scavi nella necropoli della Trapezà di Eghion a cura degli archeologi dell’Università di Udine Una scoperta che potrebbe contribuire a disegnare i confini del regno di Micene nel Peloponneso della tarda età del bronzo, che risulterebbero parzialmente coincidenti proprio con quelli suggeriti da Omero nell’Iliade. Si tratta del rinvenimento di tre spade, di fogge caratteristiche delle produzioni micenee palaziali, databili nell’ambito del XIV secolo a.C., ovvero nel periodo di pieno fulgore dei palazzi micenei di Micene, Tirinto e Pilo. I manufatti sono stati messi in luce dagli archeologi dell’Università di Udine, coordinati da Elisabetta Borgna, nello scorso mese di agosto, durante la decima campagna annuale di scavo della necropoli della Trapezà di Eghion in Acaia, nel Peloponneso occidentale, dove il gruppo udinese collabora dal 2010 a un più ampio progetto del Ministero greco della cultura. Rinvenute durante l’indagine di una delle tombe apparentemente più semplici e modeste, le spade molto probabilmente erano appartenute ad altrettanti guerrieri residenti in una comunità situata sulle propaggini montane dell’Acaia orientale, da cui si controllavano il centro di Eghion, la pianura costiera e il mar di Corinto. Le scoperte di quest’anno si aggiungono a quella delle scorse campagne, quando l’indagine di un’altra tomba – la tomba 6, assai più ampia e profonda – ha portato alla luce ricchi corredi di ceramica e gioielli, nonché di un deposito di oggetti in bronzo che comprendeva una monumentale cuspide di lancia da parata, preliminarmente interpretata come dotazione di una figura particolare - un ufficiale, sovrintendente o governatore locale - legato all’autorità centrale di Micene. Lo scorso agosto gli archeologi hanno condotto inoltre indagini nell’antico villaggio individuato nel 2015 qualche centinaia di metri più a sud della necropoli. Fondato in età pre-micenea, verso l’inizio del II millennio a.C., l’abitato ebbe lunga durata. Quest’anno è stato riportato alla luce un imponente edificio con focolare centrale del tipo a “megaron”, caratteristico dell’architettura micenea. All’indagine sul campo presso la Trapezà, il gruppo di ricerca dell’Ateneo di Udine è invitato a collaborare dal direttore del museo di Eghion, Andreas Vordos, nell’ambito di un ampio progetto del Servizio Archeologico greco per il Ministero greco della cultura nell’area archeologica dell’antica città di Rhypes. Le campagne avviate nel 2010 e concentrate dal 2012 sui contesti funerari - un nucleo di tombe a camera scavate nella sabbia coesa del substrato di un pendio collinare - sono supportate, oltre che dall’Ateneo di Udine, dal Ministero italiano degli Affari esteri e dall’Institute for Aegean Prehistory di Philadelphia. Il valore storico della scoperta delle armi nella necropoli Il sistema politico-sociale ed economico dei regni micenei era rigidamente centralizzato e dunque certi beni strategici come le armi avevano circolazione controllata e accesso limitato. "Prodotte nelle officine centrali - spiega Elisabetta Borgna -, esse erano conservate nei magazzini palaziali ed erano per lo più distribuite all’occorrenza agli uomini chiamati alle armi o erano detenute da guerrieri e ufficiali con ruoli specifici nell’ambito dell’amministrazione palatina. È dunque raro che durante la piena età palaziale, ossia quando era più efficiente e rigoroso il sistema di controllo dei palazzi, nelle tombe, e in particolare in quelle appartenenti a necropoli periferiche, venissero deposte delle armi; quando avveniva, queste ultime erano certamente incaricate di esprimere indicazioni rilevanti sullo status e sul ruolo dei defunti". L’individuazione, dunque, di un gruppo di guerrieri micenei nella necropoli achea in corso di indagine è un fatto molto significativo per la ricostruzione storica dei confini politici del regno miceneo nella tarda età del bronzo. "Questa presenza – evidenzia Borgna – sembra costituire una conferma a quanto racconta Omero nel secondo libro dell’Iliade, quando, nel celebre Catalogo delle Navi, quantifica la potenza militare degli Achei impegnati nella spedizione a Troia elencando i comandanti e la provenienza dei contingenti. Il poeta greco riferisce che Agamennone in persona, re di Micene, avrebbe guidato da condottiero cento navi di guerrieri, reclutati, oltre che nei territori immediatamente circostanti al palazzo di Micene, in Argolide e Corinzia, anche nella periferica Eghialia, ossia la porzione orientale dell’Acaia intorno ad Eghion, sede di vari insediamenti di cui più tardi ci avrebbe parlato Pausania". In particolare, accennando a “coloro che abitavano intorno ad Eghion” "le parole di Omero – conclude Borgna - fanno riferimento a comunità in grado di fornire risorse in termini di seguito e forza militare per grandi iniziative come quella della leggendaria guerra di Troia che il poeta si apprestava a celebrare. Le tracce ora rinvenute di quei guerrieri micenei che nel vasto Peloponneso servirono la potente organizzazione militare dei palazzi rappresentano dunque forse il nucleo storico di una realtà trasposta in leggenda ed evocata dal racconto epico". Le indagini nel sito dell’antico villaggio Il megaron, a pianta rettangolare regolare, generalmente tripartito e con portico antistante, era un modello planimetrico-strutturale caratteristico dell’architettura micenea, e in particolare del nucleo dei palazzi in cui si svolgeva la vita di corte, che ospitava la sala del trono. Era caratterizzato dalla presenza di un grande focolare centrale, che, interpretando il passaggio dall’autorità familiare in sede domestica a quella pubblica nella sede cerimoniale e istituzionale, rappresentava, in veste monumentale, il simbolo del potere miceneo. L’edificio con impianto a “megaron” della Trapezà di Eghion – risalente agli inizi della civiltà micenea (XVII sec a.C. circa), e dunque precedente alla fondazione dei palazzi – può essere confrontato con alcune strutture coeve, interpretate in altri insediamenti come dimore di gruppi emergenti a livello locale. Il focolare era costruito su imponenti fondazioni in grosse pietre, era delimitato da grandi ciottoli e allestito con un’articolata serie di stesure di ghiaia e ciottoli su cui poggiavano piastre di argilla da cottura. "Una complessità – sottolinea Borgna - che sembra la premessa del fiorente sviluppo dei secoli successivi, così ben documentato dalla necropoli. Le dinamiche di crescita, evoluzione ed estensione dell’abitato e il rapporto tra questo e la vicina necropoli sono tra gli affascinanti aspetti ancora da chiarire". https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/archeologia-scoperti-i-confini-del-regno-di-micene-narrati-da-omero/13/251614
    2 punti
  12. Aggiungerei: - Hanno fatto la Rivoluzione e ci hanno portato nella modernità con i nuovi valori "liberali" - Al di là di Asterix ed Obelix, con i Romani ci hanno sempre combattuto; - In Italia, sono arrivati prestissimo con i Normanni e, poi, con gli Angioini; - L'IItalia gli aprì le porte ,oltre che per calcoli meschini e personali dei vari nobili dell'epoca, perchè Carlo VIII portò per la prima volta i cannoni in battaglia; - Hanno avuto Presidenti come De Gaulle o Mitterand che noi ce li sogniamo; - Hanno avuto Delors uno dei più grandi europeisti; - Con l'Italia, con i tedeschi ed i paesi del Benelux hanno costituito e costituiscono quel nocciolo duro della Unione Europea che è tra le cose migliori, con mille difetti e cambiamenti sempre necessari, avvenuti nel dopoguerra; -hanno una scuola della Pubblica Amministrazione di altissimo livello; - Con Murat portarono una civiltà giuridica nel Regno di Napoli tant'è che, dopo il decennio francese, Ferdinando I si guardò bene dall'abrogarla
    2 punti
  13. Questa volta non riesco ma il cuore batte da quelle parti ...spero di tornarci presto coi nuovi Gazzettini magari ...
    2 punti
  14. @bastet13 L'imperatore e' stato individuato, ma una moneta e' fatta da un dritto e da un rovescio. Mi hai incuriosito: potresti postare il rovescio della tua moneta? Grazie. Stilicho
    1 punto
  15. Si, avevo capito che parlavamo di denari di conto, ma pensavo che fosse cmq una cifra tanto elevata da propendere per l oro.. proprio perché è la prima volta che la vedo e non ne avevo idea, in questo forum si imparano sempre cose nuove..
    1 punto
  16. Parliamo di denari di conto... Che rimarranno per molto tempo ancora l'unità di calcolo.... Non ti stupisca questa cifra, d'altronde e banalmente le 10.000 lire erano una banconota che come diceva Max Pezzali...con un deca non ci puoi andare via... ?
    1 punto
  17. Ciao! La prima mi sembra la migliore .... monetina R4 che, infatti, si vede pochissimo. saluti luciano
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  18. Perfetto, grazie di cuore a tutti per zvermi aiutato! Buona serata a tutti voi!
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  19. sono curioso anch'io di sapere che cosa sia... ma certo che chiedere la valutazione per un tondello simile.... mi pare fuori da ogni senso. Sbaglio???
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  20. Ciao,ho appena acquistato l'antoniniano del post, grazie a tutti quelli che hanno espresso un'opinione in merito?. Alla prossima ANTONIO
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  21. Bravissimo @dabbene sarà senz'altro un grande evento! Complimenti
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  22. Ciao a tutti, sappiamo bene che la monetazione di Pio IV, al secolo Giovan Angelo de' Medici (1559-1565), non brilla certo per originalità e varietà, risultando pertanto piuttosto monotona. Ciò vale in assoluto per i testoni coniati da questo pontefice, che ad eccezione del Munt 16 che presenta al R/ Cristo in atto di disputare con i dottori e la legenda TV AVDEM IPSE ES, si presentano con la classica tipologia stereotipata con al D/ lo stemma Medici e la legenda PIVS IIII PONT MAX e al R/ San Pietro seduto di fronte con la legenda S PETRVS APOSTOLVS, iconografia questa che si presenta assolutamente analoga per le zecche di Roma, Ancona e Macerata. Il testone che vi propongo stasera invece è una deroga completa a quanto sopra detto, è si presenta come un unicum non solo nella monetazione di questo pontefice ma anche in quella papale in genere (o quasi). Pio IV (1559-1565), AVIGNONE, Testone (Munt 62). [foto 1] D/ Stemma ovale con cornice ad intagli e volute, sormontato da chiavi decussate e doppio cordone e tiara. ° PIVS ° PAPA ° - IIII - AVENI In basso: stemma di Mons. Lorenzo Lenzi (bucranio entro piccolo scudo), vicelegato. A sinistra nel giro: stemma del Card. Alessandro Farnese, legato. R/ Busto del pontefice a destra con piviale adorno di greca e fibbia ovale. GLORIA ° IN ° EXCELSIS ° DEO T/: liscio. Peso 9.36 g. Partiamo col dire che non è esattamente una moneta che si vede tutti i giorni . Manca in tutte le principali collezioni di monete papali, e non ho registrato nessun passaggio in asta. Quella che vedete sotto è probabilmente la prima e unica foto a colori per questa moneta. Testone noto alla bibliografia, sono andato a ricercarlo nei testi che lo riportano partendo dall'opera di riferimento che è il Poey d'Avant che lo classifica al n. 4297 della sua opera "Monnaies Féodales de France" (1858-1862). [Foto 2] In nota alla classificazione, il Poey d'Avant riporta "(Revue, 1839, pag 273, n° 44)". Grazie a Google Books sono riuscito a trovare la "Revue Numismatique" del 1839 [foto 3] e a pag 273 al n° 44, ecco riportato il testone in oggetto [foto 4]! Da lì un altro riferimento bibliografico che porta addirittura all'opera di Saverio Scilla "Breve notizia delle monete ponteficie..." del 1715, dove a pag. 51 ritroviamo classificato il nostro testone [foto 5]. Consultando questo testo, ho trovato interessante ciò che questo autore riporta per questo testone, che viene definito "rarissimo" [foto 6]. L'altra opera bibliografica che riposta questo testone è il Serafini (grazie a @miroita sempre disponibilissimo ad aiutarmi con questo testo che purtroppo ancora non ho in biblioteca) che non solo lo classifica al n. 244 [foto 7], ma è anche la prima opera a riprodurlo in foto [foto 8]. Altra foto, sempre in b/n è quella del Muntoni [foto 9], riportata poi anche nel MIR, con un esemplare diverso rispetto a quello del Serafini. Entrando nel merito stilistico/iconografico questo testone presenta alcune particolarità: è infatti l'unica moneta di tutta la monetazione di Pio IV, assieme al Bianco coniato a Bologna, a rappresentare il ritratto di questo pontefice. La particolarità è che il ritratto è al R/ della moneta e non al D/ come abitualmente accade. La legenda GLORIA IN EXCELSIS DEO "Gloria a Dio nell'alto dei cieli" (Luca II, 14), è un esclamazione che deriva dal coro degli angeli che nel Vangelo esultano per la nascita del Redentore. Pur essendo questa una delle frasi più famose dei testi sacri e molto diffusa nella liturgia, oltre che su questo testone, la ritroviamo in tutta la monetazione pontifica solo su un'altra moneta e precisamente il triplice grosso, coniato sempre ad Avignone da Innocenzo VIII (1484-1492) [foto 10], moneta di enorme fascino ed estremamente rara che può essere considerata il primo testone dell'intera serie papale. Michele
    1 punto
  23. Complimenti, testone di grande fascino! Ho iniziato ad apprezzare le monete dei pontefici relativamente da poco e vette di questo genere ancora non mi azzardo a scalarle... spero di progredire col tempo sul tuo grande esempio.
    1 punto
  24. @eliodoro Il primo arrivo di ''francesi'' in Italia fu ai tempi di Carlo Magno. Stranamente fu chiamato dal papato in funzione anti longobarda. Sconfisse i longobardi, divenne loro re e, quindi, Re d'Italia e nell'anno 800 si fece incoronare Imperatore a Roma. @petronius arbiter Anche la zuppa di cipolle ha il suo perchè... E c'è una cosa che vorrei dire sui francesi: potrebbero essere peggio. Quindi non va tanto male. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  25. Secondo il Cudazzo si tratta di 1 Cagliarese del vecchio tipo (Torino 1732, coniato in 960.000 esemplari): è la versione meno rara (R in una scala da C a R10) avendo sotto il busto "2 crocette". Il diametro è congruo (18 vs. 19), il peso è totalmente sottostimato, ma se si è usata una bilancia da cucina, è già tanto che abbia rilevato il peso (che comunque varia da 1,71 a 3,18 g.). Esistono varianti nella punteggiatura.
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  26. Anche se parliamo di una tipologia di biglietti comunissima, la tripla A gli conferisce sicuramente un plusvalore. Alcuni cataloghi, tipo il Gigante, questa particolare serie alfanumerica la classifica rara, altri invece non la prendono in considerazione anche se poi, in alcuni siti di vendita on-line al quale fanno riferimento, le trovi in vendita a prezzi che vanno dai 27 euro in qFDS ai 37 in FDS. Ora il problema delle tue banconote è lo stato di conservazione. Dalle foto non sembrano FDS - angoli arotondati, sporco raccolto etc. - probabilmente sono state mal custodite, quindi il loro valore viene penalizzato. Non mi sbilancio, ma penso che almeno una decina di euro l'una possano valere. Saluti.
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  27. Per noi del sud, l'elemento unificatore iniziale sono stati proprio i Normanni con le famiglie Drengot ed Houteville
    1 punto
  28. 1 punto
  29. Questa no Questa invece sì E questa è, a mio parere, la sua interpretazione più emozionante E facciamoci sentire noi francofili una buona volta petronius
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  30. Lo sai che me la sono dimenticata e non ricordo nemmeno in quale casa d'asta l'ho vista.......... Trovata..... deve ancora finire 16 giorni ecco il link tanto a me non interessa Repubblica Italiana, Monetazione in Lire, 200 ... - Aste Numismatiche Aurora
    1 punto
  31. La moneta è certamente un cagliarese del 1732 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3S/3
    1 punto
  32. Buonasera a tutti, Mario ci farai la sorpresa? Sarebbe bello vedere te e il tuo mitico Trolley e il Gazzettino del Cordusio. Io ci sarò domani, @Salvatore Esposito mi fai compagnia? Saluti Alberto
    1 punto
  33. Buonasera frederex, sicuro del peso? Il diametro di (18) 19 mm e l'anno 1732 vanno bene per il "cagliarese" di rame di Carlo Emanuele III - Regno di Sardegna - ma il peso dovrebbe essere di circa 2 gr. Non mi sembra però che la moneta sia così deteriorata. So che esistono delle varianti ma, purtroppo, non essendo la mia monetazione, non posseggo la letteratura necessaria per dirti di più. Aspettiamo il parere di qualche esperto di C.E. III. Buona serata.
    1 punto
  34. DE GREGE EPICURI Non ho presente l'introduzione di specifici monogrammi, ma è vero che in certi casi i "temi" tradizionali di una città greca permangono anche durante il perido romano, seppure a volte un po' modificati e reinterpretati. Mi viene in mente la Sfinge a Chio, presente su almeno una moneta del periodo romano; o il "cavaliere" delle monete macedoni, che ricompare nel Koinon Makedonon; e così pure per le bighe e quadrighe di Siracusa, sui bronzi dopo il 241 a.C.
    1 punto
  35. Infatti. Ennesima discussione di cui non si capisce il senso e l'utilità, e non solo in un forum di numismatica. Per il momento, visto che si è rimasti nei limiti del consentito, nessuna volgarità, nessun attacco ad personam, nessuna vera offesa ai francesi se non, appunto, i soliti luoghi comuni, il CdC sceglie di stare a guardare... vedremo.
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  36. 1 lira Voghera 111.00 euro + 18.87 di commissione 2 lire Consorziali 151.00 euro + 25.67 di commissione Total con spese di spedizione: 321.54 euro
    1 punto
  37. Ciao a tutti! Riporto in auge questa discussione dal momento che è comparsa in asta un pezzo da 50 Cent. "Leoni" che non si vedeva in pubblica vendita dalla lontana Varesi 5. È tuttora in asta presso la Numismatica Ranieri 16, lotto 541 https://numismaticaranieri.it/lottischeda/40427-regno-ditalia-vittorio-emanuele-iii-1900-1943-50-centesimi-1926-roma-leoni-esperimento-tecnico-ristampa-su-lira-argento.aspx Dalla foto dell'asta si evince molto chiaramente la data del sottotipo monetale impiegato (localizzato al D/ proprio alla base del busto del Re). Se ancora non avete letto il mio articolo e siete interessati alle prove e progetti del Regno d'Italia di VEIII, vi consiglio di dargli un'occhiata (trovate l'articolo completo e aggiornato nella sezione 'download' del mio sito ilnumismatico.com)... Posso anticipare che non ne rimarrete delusi… (spero!) ... e, consiglio spassionato, se siete interessati al settore delle Prove, andate a vedervi questa monetina da Ranieri (e magari fate anche qualche bella foto )
    1 punto
  38. Buongiorno. Io vi posto una PUBLICA più recente...taglio di moneta che ultimamente ho un po' accantonato ma che in realtà mi garba moltissimo; ecco un 3 tornesi per FERDINANDO IV millesimo 1793... carina secondo me?
    1 punto
  39. La monetazione in bronzo di Neapolis è stata oggetto di uno studio datato (La monetazione di Neapolis nella Campania antica, Atti VII Conv. CISN-1980, ed. 1986, 219-373) ma nel contempo encomiabile - e a tutt’oggi privo di confronti - a firma di M. Taliercio, che attraverso l’esame di circa 2500 esemplari ha ricostruito la successione delle emissioni, l’assetto strutturale e la griglia cronologica delle varie serie enee della zecca. Si aggiunge un contributo della stessa A. (Simboli, lettere e sigle sul bronzo di Neapolis, "BdN", suppl. 4/I, 1987, 161-78) e studi relativamente più recenti che hanno prospettato ipotesi ricostruttive differenti (R. Lippi, Le serie enee di Neapolis (fasi I-III). Aspetti ponderali e cronologia, “RIN”, CIII, 2002, 21-48). A distanza di più di quarant’anni dal Convegno partenopeo su Neapolis, la documentazione si è notevolmente ampliata e non di rado proprio in questo forum sono emersi interessanti spunti di riflessione suggeriti dalla segnalazione di nuovi esemplari. Tra le monete di bronzo neapolitane recentemente apparse sul mercato antiquario vorrei segnalare un esemplare recentemente venduto da RN. Si tratta di un pezzo con testa virile, astro al D/ e cavaliere, PO al R/ inquadrabile nella fase IV.b, 10 della classificazione Taliercio che corrisponde al n. 759 nel catalogo del Sambon. RN, 88, 9.9.2021, 33 (ex coll. Vitangelo) Sul piano tipologico l’esemplare non presenta anomalie. A suscitare qualche perplessità è invece il dato ponderale (gr. 5,89), che non collima con la ricostruzione della Taliercio. All’interno della IV fase del bronzo di Neapolis, infatti, il gruppo IV.b ha un peso medio di gr. 3,18 corrispondente alla metà circa dell’unità maggiore (gr. 5,84), rappresentata dal gruppo IV.a (lira e omphalos), di cui i successivi gruppi costituiscono rispettivamente il terzo (IV.c-d: gr. 2,31; 2,43) e il quarto (IV.e-f: gr. 1,46; 1,36). Gruppo IV.a (t. di Apollo/lira e omphalos) UNITA’ (p.m.: gr. 5,84) CNG 488, 2021, 8 Gruppo IV.b (v. supra) ½ (p.m.: gr. 3,18) Gruppo IV: c (t. di Artemide/cornucopia); d (t. di Apollo/toro incoronato da Nike) 1/3 (p.m. gr. 2,31; 2,43) SNG Morcom, 180 CNG 327, 2014, 80 Gruppo IV: e (t. di Apollo/tripode); f (t. di Apollo/protome di toro) ¼ (gr. 1,46; 1,36) CNG, 327, 2014, 24 SNG Morcom 146 Se ne deduce che il peso dell’esemplare in oggetto (gr. 5,89), se corretto, appare perfettamente coincidente con quello dell’unità maggiore e non con la frazione corrispondente alla sua metà. Pur tenendo conto che il bronzo tendenzialmente presenta delle oscillazioni ponderali più sensibili rispetto all’argento, i conti non tornano. Altri esemplari del gruppo IV.b presentati in asta, infatti, non raggiungono mai un peso così elevato: gr. 3,67: CNG, 58, 2001, 32 (ex CNG 226, 2010, 27 ex NAC AG, K, 2000, 1018) gr. 3,64: Münzen & Medaillen GmbH (DE), 21, 2007, 14 (ex Lindgren) gr. 3,64: Münzen & Medaillen GmbH (DE), 17, 2005, 21 gr. 2,65: BFA, 93, 2021, 27 Vorrei pertanto chiedere se qualcuno possiede o ha notato su cataloghi di collezioni pubbliche, private o di vendite all’asta, esemplari simili a quello postato (gruppo IV.b) con peso compreso tra gr. 5 e 6.
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  40. A vedere l'unica foto postata ( almeno foto anche del retro e più "zone" dell'oggetto non farebbbero male ) ....A me da assai di oggetto moderno
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  41. Ogni moneta è giusto che abbia un valore. Vediamo di cercare il suo. Il cambio euro lira era stabilito in 1 euro = 1936,27 lire. Quindi 10 lire corrisondevano a mezzo centesimo. Arka Diligite iustitiam
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  42. Ciao Ledzeppelin81, puoi indicare le misure della medaglietta ? Grazie.
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  43. Oh! Almeno uno che la pensa come me! Per quanto riguarda gli insetti - @FFF e @pandino - io ho un giardino alla "Biancaneve" mi manca solo questo, di animale . Guardate che bello, con tanti fiorellini e le api gioiose: Servus, njk ==================== PS: quella del mio giardino non è una balla... visto che abito in città, per es. quando abbiamo abbattuto un albero, l'abbiamo tagliato e lasciato accatastato in un angolo a marcire, altro che hotel per insetti! PPS: lo conoscete il film da cui ho preso l'immagine? (e NON intendo quello con i nani!) I francobolli di sopra potrebbero essere una traccia per la colonna sonora ?
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