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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/01/21 in tutte le aree
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Ciao a tutti. L'ho comprato dall'america. Il numero 1 si sta rispecchiando. Le informazioni sul catalogo sono Gigante-112a (R3). È molto raro? Grazie. Sanshi Wang4 punti
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4 punti
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Penso sia abbastanza evidente che l' 1 sia speculare. Se poi l'R3 riportato dal Gigante sia eccessivo o meno, è materia per esperti. Saluti a Tutti3 punti
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Nel mio post 21 @Archestrato ho citato a memoria ed evidentemente su questa mia memoria, negli ultimi 50 anni, dovrei fidare con cautela . Per correzione, aggiungo in calce dal vecchio, ma questo sì tuttora valido, libro di Gorini, la sua nota sulla particolare metrologia della monetazione di Poseidonia . a Te un buon saluto ed una buona giornata3 punti
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Bene, almeno oggi un punto d'incontro lo abbiamo raggiunto. Ti consiglio comunque per la futura prosecuzione di attività nel Forum di rileggere un po' il regolamento. https://www.lamoneta.it/guidelines/ per quanto concerne contestazioni o richieste di chiarimento vanno fatte possibilmente per MP e non pubblicamente. Buona giornata Illyricum3 punti
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Buongiorno Pxcaesar, l’utente che ha postato ha espresso chiaramente una sua considerazione condivisa anche da altri e dai Curatori stessi. Altro da capire o da esplicitare/motivare non ce n’è se non che come è stato già ribadito più e più volte anche recentemente A ) le autentificazioni vanno inserite nella Sezione idonea https://www.lamoneta.it/forum/13-richiesta-identificazionevalutazioneautenticità/ frequentata anche da utenti della Sezione Monete Imperiali. Non so se avrai fatto caso ma recentemente molte discussioni sulle autenticità/valutazioni sono state spostate direttamente nella Sezione suddetta. Questo capita quando la discussione è intercettata “al volo”: i Curatori non sono collegati 24h/24 e quando una discussione prende piede si opta per lasciarla stare lì. Questa scelta è stata discussa recentemente anche con il CDC che ha dato un avvallo a ciò, per evitare che ci siano identificazioni/valutazioni/autenticità in due Sezioni “contenitore raccoglitutto” mentre quella Monete Imperiali dovrebbe occuparsi di approfondimenti, come da mission dichiarata, di “Studio numismatico e approfondimenti storici sulle monete di Roma Imperiale, databili al periodo tra Ottaviano Augusto e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente” dove con il termine “studio numismatico” si intende studio della moneta nel suo contesto, nel suo significato, dell’emissione, non nel termine più strettamente tecnico. B ) le autentificazioni espongono i Forum a possibili problemi legali da parte del venditore. Che ha la moneta in mano (e quindi ha la migliore visione dell’esemplare), è uno specialista nel campo ed ha un possibile danno economico da una valutazione eseguita da foto (e se fossi da anni nel Forum avresti memoria di casi in cui un giudizio è stato ribaltato successivamente in un senso o nell’altro). Chiaramente tu da fruitore non "leggi" il Forum con queste sfaccettature legali ma lo Staff deve tenerne conto proprio al fine di tutelarlo. E' questo il motivo per cui non esiste una Sezione tipo quella del FAC USA. Se ne discusse qualche anno fa in Staff e in Sezione Legale e per evitare possibili ricadute legali il progetto (che era già in stato di avanzata progettazione) fu infine cassato. C) il Forum non svolge funzione di perito gratuito on line. E’ una finalità non prevista in nessuna parte del regolamento. Appunto per il punto A non tutte le discussioni vengono spostate. Non solo ma qualcuna viene anche proposta e pure, guarda te, da qualche Curatore. Ma fai caso ad una precisazione riportata nel primo post in apertura: Vi chiedo, più che altro per "giuoco", cosa ne pensate di questa moneta le cui foto e il cui aspetto sono alquanto "raccapriccianti" … vi chiedo cosa ne pensate, così, a scopo puramente didattico … Non ho altre foto perché non ho la moneta e non è nemmeno più in vendita ... Quindi si esplicita che si posta solo per parlarne a cuor leggero e, nel caso la moneta risultasse falsa, senza dolo in quanto non in vendita. E oltretutto discussione proposta avendo già l’asso nella manica che viene calato in seguito con un coup de theatre al post #22 … il clone bulgaro … questa è didattica!! E portata avanti apposta da un Curatore che tra i compiti ha quello di moderare e pure “portare fieno” alle discussioni, nei momenti di calma piatta. Stesso discorso per il Massimino Trace che dapprima decollato come discussione e quindi lasciato in Sezione, alla fine si è dimostrato essere in realtà un clone (mentre da buon principio sembrava buono e periziato in tal senso), cui è stata data evidenza certa dopo che grigioviola ha trovato gli altri “fratellini”… inoltre questa è un caso di falsità documentato e non basato su indizi circostanziali. Come riportato sopra la Sezione autenticità esiste https://www.lamoneta.it/forum/13-richiesta-identificazionevalutazioneautenticit%C3%A0/ e non è questa. Un’ultima cosa. Queste tue considerazioni inficiano comunque la discussione con dialoghi che la inquinano. Forse sarebbe il caso che in caso di bisogno di chiarimenti contatti direttamente gli utenti interessati in MP come previsto da regolamento senza creare dei possibili “flame“ che possono causare divisioni e attriti tra gli utenti. Saluti Illyricum3 punti
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Ciao a tutti. Credo di fare cosa gradita nel segnalarvi questa variante del 20 lire 1883 con il 3 chiaramente sovrapposto sul 2. Niente a che vedere con il 1883 con "coda" in basso a destra del 3, che non è una ribattitura. A riguardo segnalo che il Gigante afferma nelle note relative al 20 lire oro di Umberto I che alcuni esemplari coniati nel 1883 (oltreché nel 1885 e nel 1889) "presentano un'escrescenza di metallo, più o meno evidente, in corrispondenza della parte inferiore dell'ultima cifra della data, che può far pensare, erroneamente, ad una cifra ribattuta su un'altra cifra". L'assunto è del tutto esatto. Si tratta infatti di una semplice appendice, situata a fianco della parte bassa del 3 e ascrivibile ad un conio imperfetto, verosimilmente deteriorato. Molti numismatici, tuttavia, continuano impropriamente a catalogare questi esemplari come 20 lire 1883 con 3 su 2. L'erroneità di questa catalogazione ha sempre portato a ritenere che non esistesse un 20 lire del 1883 con il 3 realmente ribattuto sul 2. La variante invece esiste ed è stata censita da Sincona in due aste successive. La ritengo molto più rara dei noti 1882 con 1 su 1 rovesciato o 2 ribattuto su 1. L'ultima immagine è riferita al 1883 con "coda". Un caro saluto a tutti.2 punti
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Valerio Romolo Marco Valerio Romolo (in latino Marcus Valerius Romulus, nato nel 294 e morto nel 309) è stato il figlio primogenito di Massenzio, cesare e poi usurpatore, e di Valeria Massimilla, figlia dell'imperatore romano Galerio. Nato nel 294 quando Massenzio aveva solo sedici anni, non ebbe mai alcuna rilevanza politica anche per la giovane età in cui morì. Valerio fu insignito del titolo di clarissimus puer da bambino e in seguito di quello di nobilissimus vir. Tenne il consolato con il padre nel 308 e nel 309; il fatto che Massenzio sia stato console da solo per l'anno 310 suggerisce che Valerio sia morto nel corso del 309, probabilmente affogato nel Tevere. Massenzio seppellì il figlio nel mausoleo familiare costruito lungo la via Appia, presso la propria villa. Valerio fu divinizzato e nel Foro Romano gli fu dedicato un tempio. (Liberamente tratto da Wikipedia) Romolo (308-309) Valore nominale: Terzo di follis Zecca: Ostia Officina: 6 Anno: 309-310 Diritto: . DIVO ROMVLO N V BIS CONS (Divo Romulo Nobilissimus Vir Bis Consul) . Busto nudo a destra Rovescio: . AETERNAE MEMORIAE (Æternæ Memoriæ) . Tempio a cupola circolare con porte semiaperte e sormontato da un'aquila in piedi a destra con la testa girata a sinistra Campo: Esergo: MOSTS Conservazione: BB Rarita': R2 Metallo: Rame Peso: 1.51 gr Diametro: 17.00 mm Riferimenti/Link: RIC 239, Cohen 7 (6f.) Note: Questo è uno dei miei ultimi acquisti. Mi scuso, innanzi tutto, per la pessima qualità delle foto. Ci ho passato ore ma non riesco ad ottenere qualcosa di decente. Riproverò e, nel caso, vi mostrerò il FORSE miglio risultato. Moneta acquistata perché non avevo nulla del figlio di Massenzio mi sto appassionando alla ricerca. Tra l'altro, in questa moneta è presentato un tempio che mi ricorda "stranamente" il mausoleo che Massenzio costruì vicino alla sua villa sulla via Appia oppure potrebbe essere l'immagine del tempio a lui dedicato. Il mausoleo dove Romolo fu sepolto venne poi distrutto con il passare del tempo. Ricostruzione del mausoleo di Romolo. Vista la difficoltà nel reperire ulteriori informazioni su Romolo se avete altre notizie, correzioni e/o consigli sono i benvenuti. Così come vostri commenti sulla moneta. Ave! Quintus2 punti
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ciao @Quintus, si tratta di un terzo di follis (non mezzo follis) coniato appunto dalla zecca di Ostia. La moneta è meno comune rispetto allo stesso nominale coniato con legenda corta ( DIVO ROMVLO N V BIS C). Ci sono alcune varianti di questa tipologia di nominale, alcune presentano un busto molto piccolo che consentono appunto l’incisione della legenda estesa, altre invece un busto piuttosto grande e impongono un’interruzione di legenda che obbliga l’Incisore a troncarla. Come potete vedere in questo mio esemplare: Il mausoleo in mattoni presenta talvolta delle varianti sull’ornamento ai lati della cupola, questi non vengono sempre rappresentati denotando che tutte le raffigurazioni erano frutto della libera interpretazione dell’’incisore. La tua moneta presenta questi ornamenti ma lo stato di conservazione li rende appena percettibili, in questo mio esemplare puoi identificarli con maggiore chiarezza: È chiaro come anche le diverse zecche abbiano rappresentato in maniera del tutto propria i mausolei, il dibattito è ancora vivo, si è parlato anche di edifici differenti, per esempio quella oggi conosciuta a Roma come Tor de’ Schiavi viene interpretata come il mausoleo di Massenzio, probabilmente fatto costruire per lui stesso anche se si ipotizza che avrebbe dovuto raccogliere l’intera famiglia. Questo mausoleo presenta molte analogie con quello di Romolo sull’appia antica e presenta un medaglione con apoteosi imperiale che lo rendono riconducibile appunto a un imperatore. A questo va aggiunto che in alcuni riproduzioni pittoriche dei secoli precedenti vengono rappresentate delle decorazioni con i Dioscuri, tematica frequente nelle coniazioni Massenziane della zecca di Ostia.2 punti
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mi pare la n 46 https://www.complianceturin.it/ftp/gettonineisecoli/14_CONTO.pdf saluti Alain2 punti
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Buongiorno,a causa delle debolezze lungo il giro della moneta risulta difficile catalogare il tuo esemplare con certezza assoluta,ci sono alcune differenze tra la 61 e la 62 riportate dal Magliocca,la 61 riporta la data a seguito della legenda al dritto: PHILIPPVS.IIII.D.G.R.1636... mentre la 62 riporta la data sotto al busto,inoltre nella 62 troviamo una ✠ prima della legenda al dritto e sopra lo stemma al rovescio... Ultima cosa è il simbolo del coniatore,nella 61 non risultano simboli mentre nella 62 vengono citati la ♜ e la V... Osservando con più attenzione la tua moneta ,noto che c'è qualche carattere sotto al busto, adesso sta a te verificare con una buona lente se è ciò che rimane della data o se è altro,nel caso fosse effettivamente ciò che rimane della data allora si potrebbe catalogare come la numero 62 con nuovo simbolo del coniatore che per me è una S... Spero di esserti stato utile... Rinnovo i complimenti per la bellissima e rarissima moneta...2 punti
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Onestamente mi secca tantissimo fare questo tipo di ricerca, faccio uno strappo alle mie personali regole. serie A3-7008 (è la stessa banconota della discussione) "venduta" il 4/9, come al solito.... forse al cedente non gli bastavano mille euro. @jaconico Questa mi pare che il venditore la vende sui 1200/1300, personalmente io un 1000 euro li spenderei per averla. Mille euro sarebbe stato un prezzo quasi giusto, ma come ben sappiamo i retroscena e le vicissitudini delle aste su ebay sono assai complicate.2 punti
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Salve a tutti, augurandomi di far cosa gradita, condivido i Tremisse oggi apparsi in Asta Varesi. ?2 punti
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Io invece non comprendo perché si sia invogliati (a prescindere da questa discussione) a chiedere pareri di autenticità in un forum osservando la foto di una moneta, quando si ha la possibilità di frequentare un commerciante con cui si può discutere di difetti, tecniche di coniazione, linee di flusso, aspetto del bordo etc... valutando de visu le monete in negozio. Si impara di più in negozio, con monete in mano2 punti
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Ciao, la scritta al retro RECH PFEN (rechenpfennig) indica che è un gettone tedesco, direi della prima metà dell'800. Ne esistono un mare di tipi, eventualmente puoi fare una ricerca su di un motore di ricerca utilizzando la chiave 'token RECH PFEN' oppure 'jeton rechenpfennig'2 punti
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Condivido volentieri tre denari scodellati di Enrico II recentemente acquisiti in Asta MÜNZEN GUT-LYNT GMBH - GUT-LYNT AUKTION 3 del 19/09/2021.1 punto
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PRUTAH EMESSA DURANTE LA PRIMA GUERRA GIUDAICA TIPO DI MONETA Prutah METALLO Bronzo AE TECNICA Coniazione AVVENIMENTO Prima Guerra Giudaica EPOCA Romana – Giudaica ANNO 68 – 69 d.C. ZECCA Giudaica (Gerusalemme?) DIAMETRO 15,69 mm PESO 2,44 gr RIFERIMENTI BIBL. B.M.C. , 27, 51 ; Meshorer, 156 DRITTO Anfora scanalata con coperchio sfregiato; legenda in lingua ebraica : “Anno 2” VERSO Foglia di vite su viticcio; legenda in ebraico: “Per la libertà di Sion” CONSERVAZIONE E GRADO DI RARITA’ mBB / NC PROVENIENZA (Collezioni / aste) I TEMPI DI QUESTA MONETA: PRIMA GUERRA GIUDAICA La moneta in questione trova la sua collocazione fra il 68 e 69 d.C. , in piena Prima Guerra Giudaica. Le origini di questa guerra vanno cercate nella pretesa del procurator Augustii della Giudea Romana, Gessio Floro, che venissero prelevati 17 talenti d’oro all’interno del Tempio di Gerusalemme. Naturalmente trovò opposizione giacché dal Tempio per la legge ebraica non doveva essere prelevato nulla, come non doveva essere posta alcuna immagine pagana. Già Caligola nel 40 d.C. ebbe a non ingraziarsi il popolo ebraico per voler far porre nel Tempio un suo busto per essere venerato. Il malcontento si interruppe all’epoca quasi subito giacché nel 41 Gaio ebbe a morire. Così arriviamo nel 66 e Gessio Floro, alla opposizione del popolo giudaico, mando i suoi soldati che uccisero circa 3600 persone. La legge romana appurò che la colpa di tali disordina era da attribuire solo al procurator Augustii e non ai Giudei; ma anche se questo doveva servire a distendere gli animi, gli ebrei più facinorosi e patrioti attaccarono la guarnigione romana di stanza a Masada sterminandola. Il sacerdote del Tempio occupò lo stesso proibendo i sacrifici nei confronti dei Romani. Incendiati nella città alta di Gerusalemme vari edifici romani, Gessio Floro mandò duemila uomini per sedare la rivolta ed il sacerdote del Tempio venne ucciso. I superstiti si rifugiarono poi in Masada. Non pago e scevro di ogni abilità politica, Gessio Floro in Caesarea fece uccidere circa diecimila Giudei facendo così espandere la rivolta in tutta la Giudea settentrionale. Causa questo espandersi, intervenne con la XII legione il governatore di Siria Gaio Cestio Gallo, che saccheggiò buona parte della Giudea spingendosi sino a Gerusalemme in concomitanza della Festa delle Capanne. In un primo momento il governatore ebbe la meglio riappacificando diversi quartieri della città, ma rivoltosi da ogni parte del territorio si unirono ai ribelli e lo stesso Cestio ebbe salva la vita con non poche difficoltà, con la sua legione quasi sterminata. A capo della rivolta, i ribelli scelsero Eleazar, mentre nel 67, Nerone inviò a sedare questa rivolta Vespasiano, futuro imperatore , a comando di 3 legioni di 6000 armati ciascuna: la Legio V Macedonica, la Legio X Fretensis e la XV Apollinaris (il legatus era suo figlio ed anche lui futuro imperatore Tito) ; 23 coorti, 6 alae di cavalleria e diversi numeri di truppe alleate (15000 in tutto) prese da Antioco IV di Commagene, Erode Agrippa II e Gaio Giulio Soaemo e Malco II dei Nabatei. Vespasiano e Tito da Tolemaide mossero verso la Giudea conquistando Gabara , proseguendo per Iotapata e conquistandola, provocando in Gerusalemme sconcerto per tale evento. L’arrivo dei romani venne invece accolto con gaiezza a Caesarea Marittima, dove la maggior parte degli abitanti erano di origine greca. Proseguendo nei mesi, i Giudei rivoltosi avevano trovato rifugio fra le rovine di Ioppe, distrutta da Cestio nel 66, che ricostruirono. Ioppe fu un punto saldo per attacchi di pirateria da parte dei Giudei. Però ben presto i romani riuscirono a conquistare Ioppe dopo aver sfruttato una tempesta che distrusse la flotta nemica. Ribellatesi anche Tiberiade e Tarichee (in territorio di Agrippa) mentre Vespasiano faceva riposare l’esercito in Caesarea di Filippo, con orge e festini ed offerte agli Dèi, lo stesso inviò spedizioni punitive contro queste due città come a voler ringraziare Agrippa per la sua ospitalità. Si mosse con il figlio Tito, di stanza a Caesarea, per incontrarsi in Tiberiade, accampandosi a Sennabris, a trenta stadi dalla città. Vespasiano ebbe a mandare il decurione Valeriano con cinquanta cavalieri, a parlamentare e far proposte di pace agli abitanti, non desiderosi della ribellione; però con i suoi armati dovette fuggire in quanto un folto gruppo di rivoltosi, con a capo un certo Gesù, gli furono addosso. In seguito, Tarichee venne conquistata da Tito, nonostante le sue mura di difesa. Vespasiano invece occupò Tiberiade vendendo 30.400 schiavi, fra cui 6.000 destinati a Nerone per il canale nell’istmo di Corinto. Gli abitanti galilei accettarono di arrendersi ai Romani, ma dei rivoltosi di Giscala, Gamala e del monte Tabor continuarono a contrapporsi. Vespasiano assediò e conquistò Gamala mentre Giulio Placidio, tribunus militum, conquistava il monte Tabor. In città fu una strage, tanto che sopravvissero solo due donne. Giscala, in Galilea, aprì invece le porte a Tito che ivi si presentò con 1.000 cavalieri. Il ribelle Giovanni, che teneva sotto scacco i cittadini, chiese una tregua per decidere, visto che era il giorno del sabato. Tito acconsentì come forma di rispetto per le usanze locali, ma Giovanni ebbe a fuggire verso Gerusalemme istigando il popolo contro i Romani. Il giorno dopo, gli abitanti spalancarono le porte al futuro imperatore accogliendolo come un liberatore. Nel mentre Vespasiano mandò a Caesarea la Legio V Macedonica e la XV Apollinaris per le hiberna, mentre la X Fretensis venne inviata a Scitopoli. Vespasiano nel mentre sottometteva Iamnia e Azoto, portando poi in Caesarea i Giudei scesi a patti. In Gerusalemme invece la tensione era alta. Il Sommo Sacerdote Anania era favorevole a scendere a patti con i Romani per contrattare la pace. Dall’altra parte vi erano gli Zeloti e gli Idumenei che avevano comunque fatto breccia nelle menti della maggior parte dei cittadini. Inoltre in quei giorni in città entrarono numerosi briganti e bande provenienti da tutta la Giudea, che uccisero eminenti uomini di Gerusalemme imprigionando anche i reali. Instaurarono nel Tempio il loro quartier generale. Li chiamavano : Zeloti. Gli stessi uccisero circa ottomilacinquecento persone , loro stessi compatrioti, giacché si erano ribellati a che il Tempio venisse usato come quartier generale. La situazione era assurda e surreale: il Sommo Sacerdote chiese aiuto ai Romani, mentre gli Zeloti agli Idumei. Così gli Zeloti si ritrovarono in Gerusalemme ad essere assediati dal popolo della città che, a sua volta, era assediato da 20.000 Idumei corsi in aiuto degli Zeloti. Questi ultimi, che si consideravano dei veri patrioti, con gli Idumei , che fecero entrare di notte, massacrarono molta della popolazione della città, Ebrei come loro, compreso il Sommo Sacerdote. Arrivò l’anno 68 d.C. e molti ufficiali romani chiesero a Vespasiano il suo intervento. Questi, scaltramente, disse loro di aspettare giacché facendo così sicuramente avrebbero trovato i rivoltosi in minor numero in Gerusalemme. Nella Palestina del I sec. d.C. vi erano molte bande e molte fazione, fra le quali spiccavano i Sicarii , così chiamati dal fatto che per uccidere usavano la sica , che era una spada corta. Questo gruppo , a differenza di quel che si può pensare, non avevano nulla a che vedere con il patriottismo ebraico, anzi: erano persone dedite a ruberie di ogni sorta andando contro le leggi ebraiche della Torah. Accadde in quell’anno che durante la festa degli Azzimi, essi entrarono – forti dal sapere che i Romani non si muovevano e che Gerusalemme era allo sbando – in Engadde, una cittadina e massacrarono la popolazione rubando ogni cosa . Ci narra Giuseppe Flavio che in quell’occasione ebbero ad uccidere anche settecento fra donne e fanciulli. Le loro azioni però diedero coraggio ad altre bande giudaiche dedite a ruberie varie e così le loro fila, pian piano si ingrossarono. Ciò fece si che Vespasiano iniziò a marciare per liberare le città dagli Zeloti. A Gadara, in Parea, gli abitanti si accordarono in segreto con i Romani, ma i ribelli vennero a sapere ciò ed iniziarono a vendicarsi. Ma all’arrivo di Vespasiano, furono gli stessi abitanti ad abbattere le mura cittadina in segno di benvenuto verso i Romani., accolti come salvatori. I ribelli vennero inseguiti da Giulio Placidio, forte di 500 cavalieri e 3.000 fanti. Inseguiti sino al Giordano, Placidio compì una strage di 15.000 Giudei, facendo 2.200 prigionieri. Occupò Giuliade, Abila e Basimoth nonché altre città fino al lago Asfaltite , ponendo a guardia delle stesse, nei presidi costruiti, i disertori più fidati. Tutta la Parea così venne posta sotto il controllo di Roma. Recandosi ad Antipatride, intanto Vespasiano devastò il territorio circostante sino all’Idumea, uccidendo 10.000 uomini e facendo 1.000 prigionieri. Ad Emmaus, vicino, pose l’accampamento per la V Macedonica . Pose due guarnigioni a Batabris e Cafartoba, due città dell’Idumea centrale. Scappati i rivoltosi da Gerico, Vespasiano entrò in questa che era deserta. Gerasa venne saccheggiata, oltre che ai villaggi vicini, dalle truppe di Lucio Annio che uccisero circa 1.000 giovani e posero in schiavitù donne e bambini. In Gerusalemme invece, nessuno poteva uscire dalla città finché vi fossero gli Zeloti; quindi gli Ebrei che patteggiavano per l’arrivo e la liberazione da parte dei Romani non poterono far altro che attendere. Vespasiano però dovette attendere per assediare Gerusalemme, vista la notizia giunta che l’imperatore Nerone si era tolta la vita. Così il futuro imperatore dovette aspettare un nuovo imperatore e i suoi ordini. Ed il nuovo imperatore fu Galba. Tito e Agrippa vennero inviati nell’Urbe per omaggiare Galba, ma questi solo dopo sei mesi venne ucciso e al suo posto, in quell’anno dei tre imperatori, venne fatto imperatore Otone. Agrippa proseguì per Roma mentre Tito, non sapendo cosa fare in attesa di istruzioni da Roma, decise di ritornare indietro. Fra le agitazioni in Giudea, Vespasiano vide susseguirsi a Gala diversi imperatori, sino a giungere a Vitellio. Intanto Simon bar Giora si preparava, fra tumulti vari, a conquistare Gerusalemme con 40.000 uomini. Venendo in seguito a sapere che lo stesso uomo aveva conquistato effettivamente la città, Vespasiano mosse con la cavalleria verso Gerusalemme mentre Sesto Vettuleno Ceriale devastava l’Idumea superiore. In mano ai rivoltosi e briganti rimanevano Erodion, Macherunte e Masada. Venuto a sapere , una volta tornato a Caesarea, di come Vitellio si impossessò del potere, Vespasiano venne acclamato da soldati, ufficiali e generali (visto che Vespasiano dapprima rifiutò) qual nuovo imperatore. Mentre in Italia si fronteggiavano le legioni di Vitellio contro quelle mandate da Vespasiano, in Gerusalemme si creò una lotta fra fazioni, come quella di Eleazar ben Simon, prendendo a sé un buon numero di notabili nonché di Zeloti. Le fazioni erano capeggiate dai vari Giovanni, Simone ed Eleazar. Le vie di Gerusalemme erano colme di spargimenti di sangue continuamente. In tutto questo marasma, chi ne faceva le spese era il popolo. Morto anche Vitellio, alla fine Vespasiano in qualità di imperatore salpò alla volta di Roma, lasciando al figlio Tito il compito di conquistare Gerusalemme e di riportare la pace in Giudea. Al suo comando Tito, figlio di Vespasiano, aveva le legioni oramai veterane delle campagne in Giudea: la X Fretensis, la V Macedonica, la XII Fulminata e la XV Apollinaris ; inoltre disponeva di truppe alleate e di un buon numero di ausiliari siriaci. Siamo quindi giunti al 70 d.C. Giunto che fu a trenta stadi da Gerusalemme Tito mandò avanti 600 cavalieri scelti per rendersi conto della situazione; forte del fatto che sapeva benissimo come il popolo voleva la pace. Tito infatti prendeva molto in considerazione il rispetto verso le genti di Giudea. Accampatosi ora con le legioni fuori le mura di Gerusalemme, ebbe i primi problemi sul Monte degli Ulivi dove vi furono attacchi che i Romani respinsero dopo due settimane, abbattendo la prima delle tre cinte murarie di Gerusalemme penetrando così nel quartiere di Bezeta . Intanto per la Pasqua Ebraica, gli uomini di Eleazar fecero entrare dei pellegrini nei confini del Tempio, che altri non erano se non i seguaci di Giovanni di Gamala. I Romani da una parte e le fazioni ebraiche che combattevano fra di loro, il Tempio divenne un bagno di sangue dove alla fine gli uomini di Giovanni ebbero la meglio così che a Gerusalemme rimasero solo due fazioni. Come detto, i Sicarii, uomini atti all’assassinio, oltre a combattere i Romani uccidevano anche persone , ebrei come loro, che denunciavano le loro violenze o persone che erano a favore dell’entrata dei Romani in città per portare la pace. Quelli che poi, superstiti della conquista di Gerusalemme in quell’anno, ebbero a rifugiarsi a Masada, non furono degli eroi, ma gente che prima di essere “patriottica”- cosa che non furono – altro non erano che assassini per i propri comodi: il potere. Proseguendo la conquista di Gerusalemme, per facilitarsi l’ingresso verso il Tempio Tito attaccò la Fortezza Antonia, per poi conquistare la Spianata. Giovanni e Simone, catturati, vennero l’anno dopo portati a Roma. Il primo rimase a vita in carcere mentre il secondo, sfilando fra i 700 prigionieri per le vie dell’Urbe, venne poi condannato a morte. La conquista di Gerusalemme si poteva definire ultimata ma non la Guerra, tanto che proseguì sino al 73 quando venne conquistata Masada; roccaforte erodiana posta su di un altopiano scosceso retta da un gruppo di Sicarii, con a capo un certo Eleazar ben Yair. Essa venne presa sotto il comando del governatore Lucio Flavio Silva. Viene detto che i Sicarii alla fine si uccisero coraggiosamente pur di non cadere prigionieri o sotto la spada dei Romani. Recenti scoperte archeologiche però hanno tolto però questo alone di romanticismo su quella che fu la presa di Masada e la fine dei Sicarii, non trovando abbastanza scheletri che facessero ipotizzare scientificamente ad un suicidio di massa. Con la caduta di Masada e la conquista romana della fortezza stessa termina quella che fu la Prima Guerra Giudaica.1 punto
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Ah allora avevo capito bene. Concordo, per quel che vale.1 punto
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La maggior parte delle piastre del 56 che ho visto hanno un difetto sull'uno,ho visto solo pochi pezzi dove la cifra 1 era perfettamente inciso,che poi la parte sinistra non presenta l'appendice non significa per forza che deve allora trovarsi a destra... Per giudicare un 1 speculare io,dico io lo voglio vedere così.... Il resto lascia il tempo che trova...1 punto
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Non so se la cifra 1 nella mezza piastra si presenti speculare per causa di esubero di metallo o voluta, ma è accertato da sempre che nella monetazione di Ferdinando II esistono nominali con questa stessa particolarità, mi riferisco al Carlino del 1848 e al Mezzo Tornese del 1849.1 punto
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Sulla conservazione del ducatello nulla da dire. Però il leone per le ultime serie dogali dei ducati d'argento è proprio poco fiero poverino.... Evidentemente sentiva il peso della fine che si avvicinava.1 punto
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Ciao sembra un denaro angioino della zecca di Napoli. E' capovolto, credo sia Roberto Saluti Eliodoro1 punto
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Bella presentazione e bella moneta...che dire...aspetto solo di vedere il rovescio!!☺️1 punto
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Potrebbe... io, sempre sue, ho trovato anche queste varianti che mi ricordano molto più il mausoleo. Mi piacerebbe sentire il parere anche del padre... ? @Massenzio tu che ne dici? Ave! Quintus1 punto
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Bravo! Ha fatto bene @Quintus a richiamare i link agli ottimi e consigliatissimi contributi di @Ross141 punto
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Non si fanno queste marachelle...o almeno non si dice...1 punto
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Credo che l’analisi di @gennydbmoney sia molto accurata e che permanga un certo dubbio nell’attribuzione di questo esemplare, considerate le condizioni dello stesso. Ricordo, intanto a me stesso, che stiamo parlando in entrambi i casi di R5 e, quindi, di pochi esemplari conosciuti ( da uno a sette ) non sempre in condizioni ottimali per cui, se al nun 61 non è stato inserito dall’autore alcun simbolo, questo non esclude la possibilità che ne vengano fuori altri.1 punto
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La coppia ebbe ben 13 figli, dei quali raggiunsero l’età adulta solo un maschio (Commodo) e cinque femmine. Per completezza essi erano: · Anna Aurelia Galeria Faustina · Gemellus Lucillae · Anna Aurelia Galeria Lucilla · Tito Elio Antonino · Adriano · Tito Elio Aurelio · Domizia Fausitna · Fadilla · Cornificia · Tito Aurelio Fulvio Antonino · Commodo · Marco Annio Vero Cesare · Vibia Aurelia Sabina Della Fecondità di Faustina se ne era parlato già qui una decina (!) di anni fa. https://www.lamoneta.it/topic/76361-la-fecondit%C3%A0-di-faustina/ e sebbene pochi figli abbiano raggiunto la maggiore età la Fecunditas dell'Imperatrice (che voleva garantire una successione al ruolo di Imperatore, la possibilità di dare il via ad una dinastia e quindi impedire crisi di potere alla guida dell'intero Impero) fu una delle sue caratteristiche precipue quasi a voler indicare un futuro di "abbondanza" e di stabilità. Il marito la definisce “dolce, amorevole, semplice” (“Pensieri”) e come la fanciulla “che gli aveva portato in dote l’Impero” (probabilmente in quanto discendente diretta di una coppia imperiale). Nella corrispondenza tra l’Imperatore e Frontone Faustina viene descritta come una buona madre e altrettanto buona e virtuosa moglie per l’Imperatore stesso. Quindi tutto farebbe supporre un unione felice. In realtà la figura storica di Faustina II risulta controversa in quanto l’Historia Augusta la descrive come uxor infamis , avara e tendente al tradimento (anche in favore di marinai e gladiatori!), tanto che il concepimento dello stesso Commodo fu coinvolto in alcune dicerie. Il tutto probabilmente nasce da equivoci e da quella strisciante misoginia che pervade il mondo romano nei confronti dei personaggi femminili imperiali: sembra che la biografia di Marco Aurelio sia stata scritta da Eutropio verso la fine del IV secolo mentre secondo Theodor Mommsen fu inquinata e rimaneggiata nel V secolo dopo una prima stesura collocabile attorno al 330 d.C.; quale che sia la versione corretta, il resoconto è considerato dagli studiosi attuali pieno di falsi storici e pregiudizi. Oltre ad una presunta dissolutezza morale le chiacchere su Faustina rimandano alla già citata usurpazione di Avidio Cassio: Cassio Dione la indica come coinvolta nella ribellione, probabilmente al fine di mantenere il potere e tutelare la successione del figlio Commodo durante una grave malattia del marito che sembra portarlo a morte, con la promessa di sposare l’usurpatore (e quindi legittimarne il titolo di Imperatore) alla morte di Marco Aurelio. Alla guarigione dell’Imperatore Avidio sarebbe stato ucciso dalle sue stesse milizie. Altre voci la indicano come amante di Lucio Vero che quindi avrebbe avvelenato dopo che egli aveva rivelato alla moglie Lucilla (figlia della stessa Faustina) una loro relazione. SITOGRAFIA: https://it.wikipedia.org/wiki/Faustina_minore https://www.romanoimpero.com/2018/05/faustina-minore.html Vi chiederete: "E quindi? Ce lo fai vedere il rovescio? Dove vai a parare?" Beh l'ho scritto nel titolo... questa è la parte 1, quella biografica che si ricollega all'esemplare. Seguirà una analisi e uno studio del rovescio e del tipo rappresentato... Saluti Illyricum1 punto
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Grazie Alberto, considerando che i bracci tendono ad allargarsi alle estremità deduco che possa trattarsi di una croce di Malta...1 punto
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Buongiorno a tutti. Avete considerato che anche le bilance di precisione hanno un margine di errore/tolleranza nelle misurazioni e visto che il peso in gioco è veramente minimo 1 g. con uno scarto dichiarato dalla zecca di 0,020 g., direi che affermare che il peso corrisponda è tutto da rivedere con attenzione. Personalmente credo ad un artefatto. Un saluto.1 punto
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Da noi, nel vicentino, quando si nasceva ,la banca (cassa di risparmio) dava la "musina" (salvadanaio) simile a quello postato da @Bradi ; erano gli anni '60. I genitori custodivano la chiave perchè giustamente dentro ci andavano i "risparmi". Ma poi ho scoperto che con la punta della forbice si riusciva a d aprire lo stesso senza lasciare segni. ☺️☺️1 punto
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Credo però si tratti del n.62, a sinistra del dritto c’è un simbolo, anche se incomprensibile, che ne pensate? Grazie1 punto
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Lo stile delle lettere è molto raffazzonato rispetto al disegno. E, con quel che hai esternato sul colore nero, non vorrei che fosse stato utilizzato come coprente. A guardare bene, anch'esso centra ben poco con il resto. Ovvaimente, mia opinione. Nulla più.1 punto
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Invece io trovo utile il confrontarsi anche all interno di un forum, si imparano sempre cose nuove! Anch io spesso chiedo pareri ed opinioni, ovviamente nella consapevolezza che vedere una moneta in foto non è come vederla di presenza! Cmq mi pare che più o meno abbiamo espresso le nostre opinioni anche su questa, ovviamente ognuno con le proprie competenze..1 punto
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Buonasera @Ric70. In attesa di una conferma da parte di @gennydbmoney ti linko una discussione di pochi giorni orsono dove troverai due pagine del Magliocca relative al tuo grano, che dovrebbe essere il num 61 ( ma aspetta conferme ).1 punto
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Guarda,io ce l'ho ma non voglio andare a memoria perché l'ultima volta ho sbagliato una catalogazione,stasera quando torno a casa ci guardo, almeno che non lo faccia qualcun'altro prima di me...1 punto
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E perché non la prenderai se ti piace? Ti lasci soggiogare dal pensiero altrui? Io il mio Traiano Decio l ho preso qualche anno fa' 16 euro, non è SPL ma a me piace, anche perché patinato.. probabilmente a molti non piacerà, macchisenefrega! ?1 punto
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Ti ha detto chiaramente che non la comprerebbe A PRESCINDERE dal suo reale valore, che sia più o meno 20/25 euro, non la comprerebbe perché non è scattata ( da parte sua ) la cosiddetta scintilla.. se poi la domanda che poni tu è una valutazione della stessa, i fattori che ne determinano la risposta sono parecchi, cominciando dalla rete di vendita: 1) privato , 2) commerciante, 3) negozio fisico , 4) asta pubblica italiana, 5) asta pubblica estera, 5) vendita al dettaglio, 6) vendita in lotto,7) convegno, ecc ecc .. e cmq, MEDIAMENTE vale sulle 20/25 euro..1 punto
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Certo che ti ho risposto. Fosse per me non la prenderei manco per 10€, non mi piace, non la "sento". MA... Sei tu e solo tu a dover decidere quanto vale. Ci sono monete stimate 200€ che hanno fatto, all'asta, oltre i 1000/1500. Questo perché il compratore ha dato loro un valore (probabilmente di cuore) ben maggiore di quanto stimasse il perito. A te piace? Si. Credi valga quanto ti hanno chiesto? Se si prendila, altrimenti lasciala. E non temere di fare "figure"... Se una moneta mi piace chi sono gli altri per dirmi che non mi deve piacere? Si tratta di gusti PERSONALI e quindi, magari, non condivisi ma di certo vanno rispettati. Tante volte mi sono dovuto lascia sfuggire monete non perché costassero troppo ma solo perché non avevo abbastanza soldi... non so se mi sono spiegato. ? Ave! Quintus1 punto
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Sono due vittoriati piacevoli. La classificazione di questa tipologia è sempre molto ostica. Il trofeo al rovescio è privo di base (direi anche nell'esemplare decentrato), ha solo i due schinieri ed al dritto entrambe le teste sono ben sviluppate in altezza, riempiono bene il tondello e non sono marcatamente "quadrate" o schiacciate. Propenderei, in entrambe i casi, di associarle al macrogruppo Cr. 44/1 Il tipo di trofeo, privo di base e con schinieri lineari e stilizzati, è però tipico anche del 53/1. In questi casi il confine tra le due tipologie è molto labile.1 punto
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Buongiorno. Riprendo questa discussione ormai sepolta per condividere un recente acquisto. Un 2 grani 180? credo 3 con la particolarità di non essere stato coniato ma fuso la porosità della moneta parla chiaro. Per essere fusa si trova in buona conservazione. A voi i pareri e tutto lo spazio per condividere nuovi tondelli del tipo. Saluti. Scrivendo in privato con l'amico @borbonik è venuto fuori che esemplari 1801 fusi non se ne sono mai visti, anche per questo propendo che il mio sia un 1803...qualcuno di voi ha un 1801 fuso in collezione? Grazie.1 punto
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Buon pomeriggio amici, partecipo anch'io e espongo al vostro giudizio questa piastra del 98, la patina è irregolare ma personalmente trovo l'aspetto della moneta complessivamente gradevole. Che ne pensate della sua patina? Quei depositi scuri al rovescio? Saluti e grazie dei pareri!1 punto
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Per gli amanti dei Tremissi. Da La Moneta - Vocabolario generale compilato da Edoardo Martinori - MCMXV1 punto
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Buongiorno a tutti, vi informo che ho pubblicato su academia.edu il libro che ho scritto sulla monetazione di Faustina II coniata a Roma, che mi è costato grandi impegno e fatica negli ultimi tre anni. Si tratta di uno studio storico/numismatico che analizza vari aspetti della monetazione dell'Augusta quali, ad esempio, la datazione delle monete attraverso l'esame dei ritratti e delle legende, le simbologie racchiuse nei diversi rovesci e la determinazione della sequenza dei figli. All'inizio del lavoro viene inoltre presentata una ricerca biografica che ho condotto su Faustina dove ho cercato di non tralasciare alcuna fonte come testi antichi ed iscrizioni. Il libro può essere scaricato dal mio profilo su academia.edu al seguente link: https://independent.academia.edu/ABusseni Chiunque decidesse di dare un'occhiata a questo lavoro ed eventualmente farmi conoscere le proprie impressioni mi renderà veramente felice. Grazie Alessio1 punto
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