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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/07/21 in tutte le aree
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Ciao a tutti! Ho acquistato questo due Tornesi 1859 di Francesco II, altra monetazione che adoro... Si tratta di una moneta periziata, naturalmente ora è ancora chiusa nella sua perizia, ma volevo chiedervi se secondo voi è opportuno tirarla fuori (io le monete amo toccarle, sentirle sotto le dita), o visto che è sigillata è meglio lasciarla così. Già che ci siete, nonostante le foto orribili, sotto luce diretta e con il riflesso, me la daresti una valutazione su questa moneta? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi. Buona serata!3 punti
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Ciao a tutti, Intervengo solo ora...su segnalazione di un amico. Allora vi rispondo postando la foto del pezzo Gillett fatta da uno dei photofiles originali realizzati da Silvia Hurter della Leu prima della vendita Kunstfreundes 1974. Mi e' stato regalato dalla vedova di un noto commerciante ahimè che non e' piu' tra noi. Aggiungo inoltre che il pezzo e' ribattutto su tondello di un didramma arcaico del tipo con il granchio dalle sembianze umane... Personalmente reputo il pezzo buono nonostante la battitura su tondello arcaico.... Mi riservo ulteriori approfondimenti. Odisseo3 punti
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Massimino il Trace Gaio Giulio Vero Massimino (in latino Gaius Iulius Verus Maximinus, nato in Tracia nel 173 circa e morto ad Aquileia Romana il 10 maggio 238), meglio noto come Massimino il Trace (Maximinus Thrax), è stato imperatore romano dal 235 alla sua morte nel 238. Fu il primo barbaro a raggiungere la porpora imperiale, grazie al solo consenso delle legioni, essendo nato senza la cittadinanza romana e senza essere neppure senatore. Fu anche il primo imperatore a non aver mai messo piede a Roma, in quanto trascorse i suoi tre anni di regno impegnato in vittoriose campagne militari. Egli fu anche il primo imperatore-soldato del III secolo. Il suo governo viene ritenuto dagli storici un vero momento di svolta della storia imperiale (anarchia militare). Massimino, da vero soldato qual era, ottenne successi militari sia lungo il fronte renano sia danubiano, dove sconfisse prima gli Alemanni e poi i Sarmati della piana del Tibisco. Massimino impose un durissimo prelievo fiscale per finanziare l'esercito e s'inimicò sia il Senato sia le élite delle città. La rivolta contro di lui partì dall'Africa, dove proprietari e coloni si ribellarono e venne acclamato Augusto il proconsole d'Africa Gordiano I che associò al potere il figlio (Gordiano II) venendo quindi riconosciuto dal senato. La rivolta fu domata dalle truppe di Massimino e i due Gordiani furono eliminati. Nel 238, però, Massimino venne infine ucciso dai suoi stessi soldati mentre assediava Aquileia nel tentativo di raggiungere Roma. Massimino fu anche uno degli uomini più alti della storia umana, misurando tra i 239 e 248 cm circa. (Liberamente tratto da Wikipedia) Massimino il Trace (235-238) Valore nominale: Denario Zecca: Roma Officina: 4 Anno: Aprile-dicembre 235 Diritto: . IMP MAXIMINVS PIVS AVG (Imperator Maximinus Pius Augustus) . Busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra visto di 3/4 da dietro Rovescio: . PROVIDENTIA AVG (Providentia Augusti) . La Providentia in piedi a sinistra tiene un bastone nella mano destra e una cornucopia nella mano sinistra, ai suoi piedi, a sinistra, un globo Campo: Esergo: Conservazione: BB Rarita': Metallo: Argento Peso: 3.14 gr Diametro: 197.00 mm Riferimenti/Link: RIC 13, Cohen 77, BMC/RE 86 Note: Ultima moneta, per il momento, del nostro Massimino. Discreta conservazione, bel ritratto. Al retro la rappresentazione della Providentia (che rappresenta una delle delle "virtù romane" facenti parte del culto imperiale) che nell'antica religione romana è la personificazione divina dell'abilità di prevedere il futuro. Ai piedi un globo che simboleggia il mondo. Infatti sembra che i Romani (ce ne dà testimonianza Plinio il Vecchio) avessero cognizione della sfericità della Terra. Ma il globo ai piedi della Provvidenza cosa sta a significare? Forse che l'intero mondo conosciuto "dipenda" dal destino? Voi che ne pensate? Ave! Quintus2 punti
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Grazie per avere condiviso l’immagine del photofile della collezione Gillett. Assai interessante la menzione della ribattitura su un didrammo arcaico, ho provato a intravvederne le tracce ma, per quel che riguarda il rovescio, continuo a vedere solamente le vistose tracce di doppia battitura (?) dello stesso soggetto, come da immagini allegate. Mi farebbe molto piacere se potessi indicare le tracce di un sottotipo estraneo e più antico, per capire cosa non riesco a vedere e quindi apprendere. Lo sdoppiamento delle zampe: Lo sdoppiamento della chela di destra con le frastagliature del primo segmento dell’arto indicate dalla freccia, nel cerchio quello della foglia con picciolo, nel quadrato quello dell’occhio con a destra la sagoma del carapace. E sulla cernia le la bocca e l’occhio spostate a destra nel riquadro: Ma quanti colpi di martello(?) potrebbe avere ricevuto questo tondello?!2 punti
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Ciao. Riprendo questa discussione per segnalare che molto probabilmente un esemplare di questa medaglia-moneta fu utilizzato a Campobasso come “moneta di fondazione” nel 1727 e fu poi ritrovato nel 1835. Lo si può leggere in questo articolo di pochi giorni fa su Cronaca Numismatica: https://www.cronacanumismatica.com/campobasso-identificate-le-monete-fantasma-di-porta-maggiore/2 punti
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SOLO CHI CAPISCE SA PERDONARE ANCHE CHI È DA DEPRECARE Buona giornata da Stilicho2 punti
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In primo luogo rinnovo i miei complimenti per la discussione e ringrazio per la gradita menzione!! In secondo luogo concordo con la riflessione finale: è sorprendente come queste monete, anche se non eccezionali per la conservazione, riescano a comunicare all'occhio attento una grande quantità di contenuti. Poi, per chi come me è ancora all'inizio, leggere queste discussioni non può che essere un arricchimento!2 punti
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Grazie giro tutto ad Alberto D'Andrea e gli chiederò in quale volume saranno addenda come questo, poi lo farò sapere!!! la classificazione che devi dare è per forza MIB 87 var saluti Alain2 punti
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Oggi voglio parlare di questa moneta che ho recentemente inserito in collezione. Si tratta di un Mezzo Grosso di Piemonte di Carlo Emanuele I datato 1591 e con le sigle BA di Bartolomeo Arnaldi, moneta non facile da trovare... Vi sono discussioni, non ancora risolte, su dove vennero coniate queste monete, perché all'Arnaldi furono affidate contemporaneamente sia la zecca di Torino che quella di Chambery. Il Simonetti attribuisce alla zecca di Chambery i mezzi grossi con la stella ad inizio legenda del rovescio, ma questa è una affermazione troppo generica, essendoci dei mezzi grossi con data successiva al 1600 con la stella, cioè in un periodo in cui quella zecca era chiusa. Differente è invece il caso di questa moneta, il 1591 si può trovare con il segno T di Torino e la croce iniziale e con le sigle BA e la stella. Siccome è risaputo che l'Arnaldi coniò quarti di Piemonte e di Savoia indifferentemente nelle due zecche, potrebbe aver fatto la stessa cosa anche con i mezzi grossi... Rimango quindi dell'idea che questa moneta sia stata coniata a Chambery, anche perché non ci sarebbe stato il motivo, nello stesso anno, di avere due coni differenti per la stessa moneta, uno con la sigla di Torino e una con le sigle dello zecchiere...2 punti
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Buonasera a tutti, a me piacciono molto le monete che riportano Cavalieri e Cavalli, da qui l'idea di aprire una discussione ad hoc. Sempre per approfondire in maniera leggera non troppo dottrinale. Posto una delle mie monetine ad esempio, chiunque vorrà potrà intervenire con le sue monete, senza distinzione di epoca o nazione. Spero di non annoiarvi ma dare uno spunto di approfondimento Storico e Numismatico allo stesso tempo. 20 Kuruny Rep.Ceca 1993 Il soggetto principale della discussione è il Cavaliere, vediamo cosa dice Wikipedia al proposito. Un cavaliere, in tempi antichi, era un uomo insignito del cavalierato, da parte di un monarca, vescovo o altro capo politico o religioso, al servizio del monarca o della chiesa cristiana, specialmente in campo militare.Storicamente, in Europa, il cavalierato era conferito a guerrieri a cavallo. Durante l'Alto Medioevo, i cavalieri erano considerati una classe di bassa nobiltà. Dal Basso Medioevo, il rango venne associato agli ideali di cavalleria e codice di condotta del perfetto guerriero cristiano di corte. Spesso, un cavaliere era un vassallo che prestava il suo servizio come combattente d'élite, guardia del corpo o mercenario ad un signore, remunerato sotto forma di proprietà terriere. I signori si fidavano dei cavalieri, che erano abili nella guerra a cavallo. Il cavalierato nel Medioevo era strettamente legato all'equitazione (e soprattutto ai tornei) dalle sue origini nel XII secolo fino alla sua fioritura finale come moda tra l'alta nobiltà nel Ducato di Borgogna nel XV secolo. Questo legame si riflette nell'etimologia di cavalleria, cavaliere e termini correlati. Il prestigio speciale accordato ai guerrieri a cavallo nella cristianità trova un parallelo nel furusiyya nel mondo musulmano, nel greco hippeis (ἱππεῖς) e nel romano eques dell'antichità classica. Nel basso Medioevo, nuovi metodi di guerra iniziarono a rendere obsoleti i cavalieri classici in armatura, ma i titoli rimasero in molte nazioni. Gli ideali della cavalleria erano diffusi nella letteratura medievale, in particolare nei cicli letterari noti come Ciclo carolingio, relativi ai leggendari compagni di Carlo Magno e ai suoi armigeri paladini e Ciclo di Bretagna, relativo alla leggenda di Re Artù e alla sua Tavola Rotonda. Oggi continuano ad esistere un certo numero di ordini di cavalieri nelle chiese cristiane, e in diversi paesi cristiani e loro precedenti territori, come i cattolici Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e Sovrano militare ordine di Malta, il protestante Ordine di San Giovanni, l'inglese Ordine della Giarrettiera, lo svedese Ordine dei Serafini e l'Ordine reale norvegese di Sant'Olav. Ciascuno di questi ordini ha i propri criteri di ammissibilità, ma il cavalierato è generalmente concesso da un capo di Stato, monarca o prelato a persone selezionate, per riconoscere qualche risultato meritorio, come nelle Onorificenze britanniche, spesso per il servizio prestato alla Chiesa o al Paese. L'equivalente femminile moderno nel Regno Unito è Dame. Sarei curioso di saperne di più sul Cavaliere rappresentato su questa moneta, non è che mi dareste una nano? Saluti Alberto1 punto
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Salve, segnalo: Perfetto S., Loise de Rosa, custode «assagii» della zecca di Napoli, dal tempo di Ladislao di Durazzo a quello di don Ferrante, in «Aragón en la Edad Media», 31 (2020), pp. 209-226 https://www.academia.edu/50943168/Loise_de_Rosa_custode_assagii_della_zecca_di_Napoli_dal_tempo_di_Ladislao_di_Durazzo_a_quello_di_don_Ferrante_in_Aragón_en_la_Edad_Media_31_2020_pp_209_226_septembre_2021_1 punto
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Qui il cavaliere sta per essere disarcionato. Lo si vede, colpito alla schiena, mentre abbraccia in collo del cavallo che e' gia' in caduta con le zampe anteriori piegate. Una scena riccamente animata in pochi millimetri: Costanzo Gallo, serie FEL TEMP REPARATIO (tipo "fallen horseman"), da Antiochia, IV secolo d.C. Questa e' la più comune serie monetaria dell'età costantiniana ed e' costituita da diverse tipologie (tra esse, per l'appunto, la "fallen horseman" o "cavaliere disarcionato"). La legenda del rovescio, FEL TEMP REPARATIO, può essere tradotta come "Il ritorno dei tempi felici" o "I giorni felici sono di nuovo qui". La serie vuole, infatti, trasmettere un messaggio di rinascita, di riscatto dell’impero ormai divenuto cristiano, di rivincita nei confronti dei barbari invasori. Per chi fosse interessato a questa serie complessa, ma veramente affascinante: Buona notte da Stilicho1 punto
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@odjob conosco questi proiettili sboccacciati. In origine queste ghiande erano lisce, poi hanno iniziato a scriverci sopra il nome del fromboliere che le lanciava, ed infine si è passati a dei commenti nei confronti degli avversari o meglio dei loro condottieri. bersaglio. Proiettili di piombo ovali. Su un lato è incisa una saetta, mentre sull'altro l'equivalente della scritta "Prendi Questo". Piombo del IV secolo a.C. proveniente da Atene.1 punto
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Ciao Nicola. Forse sarebbe opportuno osservare BENE il didramma Leu 2021. Personalmente non vedo tracce di riconio su tondello Arcaico, con il granchio nelle sembianze umane. PERO......ti sei riservato per ulteriori approfondimenti e questo ti fà onore. Condivido con @Archestrato, per il doppio colpo sul rovescio, si vede perfettamente che si tratta della stessa impronta. Lo vediamo in questo dettaglio, dove i due pallini dell'occhio destro, sono identici, come sono identici le angolature della chela destra. Nessun tondello Arcaico, ma solo un tondello ( per me volgare ) e non riferibile ai canoni di tutte le monete genuine di questa coniazione.1 punto
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Credo che valga la pena mostrare il lotto originale dall’Asta Nomisma. NAPOLI Filippo IV (1621-1665) Grano 1637 sigla GA/C - Magliocca 73 CU (g 10,32) RRRRR La moneta ha una grande M sotto il busto rivolto a destra, senza la data al dritto; si annota l’unico passaggio in asta, di questo esemplare inedito, alla Nomisma 57 del 18 maggio 2018, lotto 1019. Modesti depositi ma bellissimo esemplare per questo tipo di moneta Grading/Stato: qSPL1 punto
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Il perito è stato generoso con il rovescio, definendolo BB.1 punto
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Ti ringrazio molto! Allora mi consigli di toglierla dalla perizia?1 punto
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C'è un altro aspetto che mi incuriosisce. A quanto si apprende dalla scheda, il pezzo faceva parte della collezione del Dr. Hans Krähenbühl che l'avrebbe acquistato privatamente da Leu il 31.5.1974 che a sua volta ne sarebbe entrata in possesso dalla coll. Gillet (357). Esiste un'asta Leu-MMAG tenutasi a Zurigo il 28.5.1974 dedicata alla coll. Gillet di monete greche (Aus der Sammlung eines Kunstfreundes) nella quale furono venduti ben 4 esemplari di Akragas registrati dalla Westermark (lotti nn. 77-80 = Westermark 349.10, 530.6, 580.1 e 583.2). Sorprende quindi che il pezzo in oggetto, non messo in vendita il 28 maggio, appena tre giorni dopo (31/5/1974) fu acquistato privatamente da Krähenbühl. Perchè Leu non mise in vendita l'esemplare nell'asta del 28 e preferì venderlo privatamente qualche giorno dopo?1 punto
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uhm... io festeggerei il giorno della "nascita" e non del "concepimento" ? Il primo post che ho trovato e di ben un mese dopo! o sbaglio? AUGURI in ogni caso! Oggi e domani e pure tra un mese! Servus, Njk1 punto
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La "palla al piede dell'UE" e' quella che da da mangiare agli inglesi oggi, magari domani diventeranno una mini-potenza mondiale (glielo auguro di cuore), ma........ non macelli la mucca da latte prima di averne un'altra. Comunque sono d'accordo che hanno fatto bene ad andarsene: se vedi la gente che mandavano nelle istituzioni europee sia di nomina politica che no, era evidente l'intento di boicottaggio. Sono sempre stati un grande freno per l'Unione e adesso tutti gli altri stanno aprendo gli occhi. E vedono sia che oggi ci sono tante possibilita' in piu' di miglioramento delle istituzioni comuni , sia cosa succede a sputare sul piatto da cui mangi.1 punto
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E' conosciuta dopo l'asta Nac ai molti, prima era sconosciuta fino a una quindicina di anni fa, quando appunto apparse e Curti la comprò e la mise in collezione (e successivamete la ha resa conosciuta tramite la Nac 108). Infatti nel CNI non c'è, come riportato esattamente nel catalogo Nac 108. Giusto per essere precisi... Poi è possibile che qulcuno l'abbia pubblicata prima ma io non ne sono a conoscenza, e a questo punto se puoi citare questa pubblicazione fabry te ne sarei grato perchè non la ho.1 punto
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Brexit, ....ma la domanda è: Il Regno Unito ci è mai entrato nell’Unione Europea veramente ..? Credo che la discussione sia più complicata dei problemi del carburante mancante o degli autisti dei camion. Il Regno unito è una grande nazione che a mio (umile) parere trarrà in un futuro non molto lontano grandi vantaggi dalla brexit. La Brexit è la scelta io direi ovvia della Gran Bretagna di volere e potere giocare i propri interessi in tutto il globo, senza avere la palla al piede dell'Ue. Chi conosce un pochino gli inglesi capisce sicuramente cosa voglio dire, inoltre hanno sempre guardato oltre oceano verso l'America e non dimentichiamoci inoltre che al Regno Unito è legato ancora il Commonwealth cosa da tenere in considerazione. La Gran Bretagna, ha classi dirigenti capaci e un popolo tenace, non credo proprio che voglia trattare ogni suo movimento con la Ue come siamo costretti noi italiani, non vuole legarsi ad un progetto geopolitico che ritiene (non a torto) fallito, non vuole infine che Bruxelles impedisca le sue scelte. Non dimentichiamoci che gli inglesi hanno fatto la storia del mondo moderno, le loro decisioni hanno visioni che guardano lontano nel tempo e non vengono mai prese a svantaggio del popolo inglese, non so se l'Italia possa e potrà dire lo stesso nel prossimo futuro.1 punto
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Condivido anche qui .... https://www.cronacanumismatica.com/milano-numismatica-workshop-il-16-ottobre/?fbclid=IwAR2BSP38jXNjT3Zduh-OI2sJoH9znlUPCSTL_Ndjd2GzxBGGjaiuOzPFpK41 punto
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@caravelle82 Anche perchè il quartetto così assemblato ricrea al rovescio lo stemma di Stato della Repubblica di Moldova.1 punto
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Secondo me si tratta del risultato delle condizioni di giacitura,o è stata rinvenuta tra la ghiaia di una strada dove i ripetuti passaggi di mezzi gommati hanno determinato tale usura ,ho già visto situazioni similari , a cui possiamo aggiungere il passaggio di tale ghiaia nel vaglio della cava di provenienza .1 punto
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ci siamo accavallati!!! Il concetto è il medesimo, @Stilicho mi aveva preceduto più veloce di un fulmine! Fosse un Imperatore, gli si dovrebbe emettere almeno una moneta degna come questa!1 punto
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Il significato di Provvidenza per i romani era leggermente differente dal concetto attuale di Provvidenza intesa come mero "affidarsi al destino". La sua presenza sui rovesci monetali era comunque destinata a valorizzare una caratteristica dell'imperatore di turno o comunque a lui legata quale richiesta da parte dello stesso al dato nume di "aiutare" l'imperatore nella sua azione di "buon governo". In particolare la Provvidenza doveva rafforzare il senso di potere e saggezza dell'Imperatore che, proprio in virtù di queste sue nobili virtù, era in grado di segnare - positivamente - il destino dell'intero impero con un'ottica di lungimiranza (deriva dal latino prevedere) e contestualmente di sostegno (provvedere > procurare > accudire). Il Globo identifica il destinatario del messaggio: l'intero mondo ovvero l'impero romano.1 punto
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Quanto vediamo su questa moneta e' solo una delle rappresentazioni della PROVIDENTIA (qui AVG, dell'Augusto): PROVIDENTIA - NumisWiki, The Collaborative Numismatics Project (forumancientcoins.com) Cercherò di semplificare al massimo: La Providentia e' intesa sia come capacità di “pre-vedere” o “anticipare il futuro” (tipica della PROVIDENTIA DEORVM) sia come capacità di “provvedere” nel senso di “procurare”, “prendersi cura” (tipica della PROVIDENTIA AVGUSTI). Alla luce di ciò, credo che su questa moneta sia intesa nel suo secondo significato: l'imperatore si prende cura, provvede alla sicurezza ed al benessere -c'e' anche la cornucopia- del mondo (per estensione, dell'impero e dei sui sudditi). Buona giornata da Stilicho1 punto
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Una bellissima pubblicazione di M. de Crusafont i Sabater, sulla monetazione della Corona Catalano-Aragonese e di conseguenza anche le monete medievali della Sardegna.1 punto
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Non mi piace la monetazione di Ferdy II ,ma questa monetina è squisita!!!1 punto
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Venezia. Editto dell'8 settembre 1754 dell'Inquisitorato sopra Ori e Monete della Serenissima, diretto da Pietro Barbarigo. mm. 330 x 210. Testatina con Leone di San Marco. Volevo condividere questo “pezzo” di storia locale: un simpatico ed interessante editto, testimonianza del problema dell’epoca.1 punto
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Se e’ solo una ‘civetta’ che ti interessa puoi chiedere consigli qui che e’ la miglior scorciatoia.. se comunque e’ solo Atene che ti interessa procurati il volumetto di Starr ’Athenian Coinage’1 punto
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Personalmente preferisco entrambe le tipologie, sono grosse e imponenti come monete. Anche se con il rame devo stare più attento perché possono insorgere dei punti di ossidazione in superficie, verde rame o addirittura degli inizi di cancro del bronzo. Ma ti assicuro che vedere un vassoio da 24 caselle in velluto, pieno di 10 Tornesi è uno spettacolo!1 punto
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Mi pare che ne avevamo già discusso di questa moneta a suo tempo sul forum, insieme ad altre con la medesima provenienza e storia. Qui bisognerebbe chiedere al restauratore di Bertolami per avere qualche info in più su tecniche e materiali, ma immagino se ne ricaverebbe poco o nulla. La differenza è che con il bronzo il lavoro, pur ben fatto tecnicamente, all'occhio allenato risulta subito evidente. Con l'oro invece da foto è pressochè indistinguibile.1 punto
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Certo che si. Meglio ITALIA che altri. Io preferisco le banconote italiane alle straniere e in questo caso anzichè prendere una banconota tedesca, anch'io metterei da parte i soldi per prendere una banconota italiana.1 punto
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Nel 2018 facemmo una iniziativa innovativa che fu il primo workshop sulla qualità e conservazione delle monete con tutor dei Numismatici professionisti. A Milano faremo il secondo, credo che sia il timing giusto e il momento per ripartire col reale sempre con lo scopo di fare un service per i collezionisti e gli appassionati !1 punto
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Ammirando il dritto del HIRMER , percepiamo a pelle quello che ho scritto sopra.1 punto
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Ciao @Archestrato, Ottimo intervento il tuo. Giorni fa, avevo osservato questo Didramma e come al solito, quando c'è qualcosa che non torna, cerco di analizzarlo. Già di per sé e fuori i canoni per rappresentare artisticamente, quello che i maestri incisori della fine del V sec. a. C. sapevano esprimere. In effetti hai visto bene, sicuramente questa moneta, non è stata coniata dalla zecca di Akragas. Ti ringrazio per averti citato a conoscere la mia opinione. Osservando la foto del dritto, ci si accorge che le proporzioni su molti dettagli, creano forti dubbi. Osservando i dettagli che più evidenziano la stranezza di questa moneta. La mancanza dell'etnico, dato importantissimo, per una emissione ufficiale. Un tondello che sà di moderno ( 1800/1900 ). Gli artigli, come tu menzionavi, sono sproporzionatamente tozzi. Il piumaggio ( nel cerchio rosso ) non ha nessun precedente sulla rappresentazione delle aquile Agrigentine. Lo stesso dicasi per il becco e il piumaggio esterno alla seconda ala. Per finire, il serpente..........tozzo incisione insicura, ovvero.......imitativa.1 punto
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Prima di segnalarVi alcuni siti e testi nel caso foste interessati ad approfondire i temi proposti nelle due discussioni (si tratta di scritti repribili su internet), volevo segnalarVi come lo studio di un esemplare in condizioni non eccezionali di conservazione ma comunque pienamente leggibile, pur con un po' di attenzione, ha permesso di proporre una discussione che ritengo posso affermare ha riscosso una buona attenzione. Così come ringrazio i vari contributi (che spero ci saranno anche nella presente discussione) e la manifestazione d'interesse dimostrato da un nuovo frequentatore del Forum ( @Enomis00 ) che gratifica sempre e fa capire che il tempo dedicato non è stato infruttuoso. Non servono monete carissime in condizioni di conservazione stratosferiche... valutiamole e apprezziamole non tanto come freddi "dischetti metallici" conservati più o meno bene quanto come testimonianze di frammenti di Storia... una sorta di "capsule del tempo" che dobbiamo avere la pazienza di aprire e comprenderne a pieno il significato. SITOGRAFIA https://www.cointalk.com/threads/faustina-friday-the-empress-as-mater-castrorum.375198/ https://www.e-periodica.ch/cntmng?pid=smb-001:1963:13::1120 https://www.researchgate.net/figure/Aureus-of-Marcus-Aurelius-for-Faustina-the-Younger-Cabinet-des-Medailles-Brussels_fig3_343479517 http://augustuscoins.com/ed/MATRI/ https://www.vcoins.com/it/stores/praefectus_coins/130/product/diva_faustina_junior_died_1756_ad__sestertius_matri_castrorum_rare/976251/Default.aspx https://tyche-journal.at/tyche/index.php/tyche/article/download/42/html_24?inline=1 BIBLIOGRAFIA: Oltre ai già citato lavoro di Alessio Busseni https://www.lamoneta.it/topic/181037-la-monetazione-imperiale-di-faustina-ii-libro/ segnalo i seguenti testi: Boatwright, Mary T. "Faustina the Younger, 'Mater Castrorum'" in Les Femmes Antiques Entre sphère privée Et sphère Publique: Actes Du Diplôme D'Etudes Avancées, Universités De Lausanne Et Neuchâtel, 2000-2002, Bielman, Anne, et al., eds. Peter Lang, 2003, pp. 249-268. Laura Marzo “Mater et Augusta: la ‘maternità istituzionale’ di Giulia Domna tra evidenze storiche e finzioni letterarie”, in “Classica et Christiana”, 13, 2018, pp.266-272. Francesca Cenerini “Faustina Minore, Avidio Cassio, Marco Aurelio” in La storiografia tardoantica. Bilanci e prospettive. pp. 101-118. Francesca Cenerini “Il ruolo di Faustina Minore nel Principato di Marco Aurelio” Montesquieu.It, 7(1), 2015. A cura di F. Cenerini e Francesca Rohr Vio “Matronae indomo et in pre publica agentes – Spazi e occasioni dell’azione femminile nel mondo romano tra tarda repubblica e primo impero.” Atti del convegno di Venezia 16-17 ottobre 2014. EUT Edizioni Università di Trieste, 2016. Pedro David Conesa Navarro “Faustina la Menor y Julia Domna como matres castrorum. Dos mujeres al servicio de la propaganda imperial de las dinastias antonina y severa”. Lucentum, XXXVIII, 2019. Pp. 281-299. Un caro saluto Illyricum1 punto
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Ciao a tutti. Questa moneta è senza marchio di zecca. Penso che sia SPL+/FDC.1 punto
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Quoto in toto l'intervento dell'amico Stefano. La concomitanza di eventi è sempre e comunque un danno. Per esempio questo weekend Roma e Ravenna, il prossimo nulla ?, poi Venezia e Terni, poi nulla ?, poi Bologna Torino Padona e militaria a Milano!!!! Una assurdità1 punto
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@El Chupacabra Anche l'edizione del 2020 del convegno di Venezia si era tenuta il terzo sabato di ottobre. Quindi in luglio si poteva presupporre che anche quest'anno la data fosse già occupata. E dire che si tratta di eventi diversi non lo trovo corretto. Sempre di Numismatica si tratta. Non trovo nemmeno corretto criticare le conferenze del convegno di Venezia senza conoscerle. Quelle dell'anno scorso hanno avuto un buon seguito anche tra i Lamonetiani, come testimonia la relativa discussione. Capiamo tutti che la pandemia ha causato non pochi danni, ma aggiungerne noi mi sembra esagerato. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Sì. Unendo le quattro monete emesse nel febbraio 2018 si ottiene sul diritto l’immagine stilizzata dello stemma del Principato moldavo, inserito in un quadrifoglio che combina elementi araldici medievali: la testa di uro vista frontalmente con: Il crescent sulla moneta da 1 leu, Il sole sulla moneta da 2 lei, La stella, la corona principesca sopra le corna degli uri e la rosa araldica sulla moneta da 5 lei, Lo scudo dinastico principesco sulla moneta da 10 lei1 punto
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