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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/11/21 in tutte le aree

  1. Oggi siamo su Milano Today testata on line che apprezzo e seguitissima in città, una bella soddisfazione con questo andare oltre la nicchia numismatica e rivolgersi sempre più alla comunità https://www.milanotoday.it/social/segnalazioni/milano-numismatica-16-ottobre-2021.html
    4 punti
  2. Continuiamo con Adriano, Antonino Pio e Geta. Adriano (RIC 861), il fiume Nilo. Adriano (RIC 863), il fiume Nilo. Antonino Pio (RIC 590), la Siria in piedi a sinistra con il fiume Oronte che nuota ai suoi piedi. Antonino Pio (RIC 642a), il fiume Tevere sdraiato tiene una mano su di una barca. Antonino Pio (RIC 643), il fiume Tevere sdraiato tiene una mano su di una barca. Geta (RIC 171a), l'Italia seduta a sinistra con ai piedi Annona o Cerere a sinistra ed il fiume Tevere a destra. Queste sono le monete che ho trovato, se avete da aggiungere fate pure. Ci sono anche altre monete sempre legate ai fiumi, a più famosa è forse quella di Traiano ed il ponte sul Danubio, ma il fiume li non è il "protagonista" diretto. Cosa stanno a significare queste raffigurazioni? Adriano si voleva propiziare il fiume Nilo che, con le sue sponde rigogliose portava a Roma tanto grano? Traiano ha conquistato la Dacia grazie al "tradimento" del Danubio? Antonino Pio, invece, vuol rendere onore al grande fiume che attraversa l'urbe e che ha permesso a Roma di essere quel che è? Cosa ne pensate? Ave! Quintus
    4 punti
  3. Non è un errore di conio, è una cd. "moneta sandwich". E' stata fatta fuori zecca pressando due monete una sopra l'altra. Nessun valore economico
    3 punti
  4. Si inserita da poco, col timing credo giusto, e’ un po’ il cercare di andare oltre la nicchia numismatica e tentare di comunicare e divulgare il documento moneta nella comunità che legge e vuole informarsi
    3 punti
  5. Ciao amici, niente di speciale, stavo pasticciando nel computer e ho trovato alcune foto salvate di monete della mia collezione e volevo condividerle Ormai le posso guardare solo in foto, perché dal vivo non ci vedo più tanto bene, neppure con la lente
    2 punti
  6. Secondo me l'unico vero problema sono state le basi troppo alte. L'interesse per la monetazione napoletana è vivo ma tanti, come me, non vogliono incorrere in una bolla. La numismatica è passione certo ma a nessuno piace buttare via i soldi e questo è un periodo impegnativo per acquistare: i prezzi, ad es.per piastre comuni sono lievitati tantissimo e quindi ancora di più quelli di rarità/alta conservazione. Molti di noi sono passati per le sabaude e se non rarissime e in alta conservazione, sono state oggettivamente un pessimo affare.
    2 punti
  7. Si è conclusa ieri (10/10/2021) l'asta sulla baia del noto commerciante, specializzato in banconote. Allego scansioni in alta risoluzione della banconota venduta, per future consultazioni. Le condizioni sono più o meno quelle più "a buon mercato", se consideriamo che la banconota tutto sommato non ha restauri e rifilature dei bordi. Asta partita da 3€, e chiusasi a ben 607€, dopo 62 rilanci spalmati in 10 giorni d'asta. Proporrei di tenere aggiornata questa discussione su eventuali realizzi, al fine di monitorare l'andamento di questa tipologia nel tempo. Che ne dite?
    2 punti
  8. ahah well done La moneta Sambon 379 è quella della collezione Delpierre
    2 punti
  9. Concordo. Sempre che le foto mostrino tutto il mostrabile ?
    2 punti
  10. Buongiorno a tutti data emissione 26/10/2021 Moneta commemorativa 2 euro Valore nominale: 2 Euro Diametro: 25,75 mm - Peso legale: 8,50 g Scultore: Patrizio Daniele - Incisore: Annalisa Masini Coniazione: IPZS (Italia) Versione fior di conio Tiratura: 69.000 astucci Prezzo: 18,00 Euro Versione fondo specchio Tiratura : 9.300 astucci Prezzo: 37,00 Euro
    2 punti
  11. Anche Fabrizio é "rosso de cavei" o forse meglio dire, era... OCIO!
    2 punti
  12. Mentre sulla datazione al 172, posto due pagine dell'Annee Epigraphique 1982 (edita nel 1984) dove è accolta tale tesi nel commento dell'iscrizione 778 (mentre quella di Faustina è la 781):
    2 punti
  13. Ciao amici, niente di speciale, stavo pasticciando nel computer e ho trovato alcune foto salvate di monete della mia collezione e volevo condividerle Ormai le posso guardare solo in foto, perchè dal vivo non ci vedo più tanto bene, neppure con la lente La terza (con esergo RM) supera i 2gr
    2 punti
  14. Ciao a tutti! Anelando da tempo immemore ad un sesterzio di Antonino Pio con raffigurato il Tevere mi sono messo a cercare la raffigurazione dei fiumi sui vari sesterzi. Così ho scoperto che oltre al classico Tevere ed il Nilo anche altri fiumi sono raffigurati sui sesterzi romani. Qui partiamo da Vespasiano ed arriviamo a Traiano. Immagini prese da ACsearch. Vespasiano (RIC 108), Roma seduta sui 7 colli con ai piedi la lupa che allatta Romolo e Remo a sinistra ed il fiume Tevere a destra. Domiziano (RIC 468), l'imperatore in piedi a sinistra tiene il piede destro sul fiume Reno. Traiano (RIC 556), il Danubio accoltella la Dacia a terra. Traiano (RIC 642), L'imperatore in piedi volto a destra con seduti da sinistra il Fiume Tigri, la Mesopotamia ed il fiume Eufrate. Traiano (RIC 642 var), L'imperatore in piedi volto a destra con seduti da sinistra il Fiume Tigri, la Mesopotamia ed il fiume Eufrate. Continua nel prossimo messaggio con altri imperatori e fiumi. Ave! Quintus
    1 punto
  15. ok allora verifico il rovescio, grazie mille
    1 punto
  16. Considerando quella sfilza di difetti descritti nell'inserzione è un buon prezzo, spero che avrà fatto felice un collezionista desideroso di possederla ma con un badget di spesa basso, nonostante tutto non appare deturpata e farà quindi la sua bella figura nella sua raccolta. Sempre se non si tratta di un rivenditore che ha fiutato l'affare nonostante i numerosi difetti, magari riproponendola in un secondo tempo ad una cifra molto più alta, in un mercatino di paese dove simili esemplari non si trovano/presentano mai tra i banchetti per esempio, se non riesce nell'intento in ogni caso riprenderà la cifra spesa senza alcun problema. Pensando ai piccoli mercatini dell'antiquariato di paese non posso mai dimenticare un 50 lire buoi con la stampa ormai evanescente visibile si e no al 30% per l'estrema usura e per l'umidità accumulata nel corso del tempo venduta per 700.000 lire alla fine degli anni '90, il compratore non ha avuto nessuna esitazione ad acquistarla, era l'unico esemplare di 50 lire buoi presente in quel mercatino, sicuramente avrà pensato che non ne avrebbe più visto un'altro... ma internet in quel periodo non era per nulla diffuso.
    1 punto
  17. Sesino di Parma per Ottavio Farnese, la variante con al verso la legenda PAR COL CIV ROMA... vedi anche... https://www.deamoneta.com/auctions/view/577/664 Ciao Mario
    1 punto
  18. Poiché @bastet13 ha avuto le risposte che cercava, si può anche chiudere. Il nuovo utente @Landi potrà aprire una nuova discussione, precisando cosa vuole sapere, e corredandola, possibilmente, di qualche "buongiorno - per favore - grazie", come si usa tra persone di buona educazione.
    1 punto
  19. Bisognerebbe aver un campione più vasto, ma l'ipotesi che il 1809 sia stato coniato all'incirca sui 38 mm e non 39 potrebbe essere realistica. Naturalmente rinnovo l'invito agli amici del Forum di postare il diametro delle loro 1809. Grazie e Cari Saluti
    1 punto
  20. Caspita Talpa un tesoro! L’originale della Rossi - vendita Dura - e’ un bel colpo soprattutto se non l’hai strapagata l’altra e’ la raccolta delle papali e delle Savoia di Philippe la Renotiere barone von Ferrari un ricchissimo nobile italo francese - austriaco noto soprattutto per la collezione di francobolli - di valore inestimabile - una delle maggiori del mondo che lui volle lasciare al museo postale di berlino, dopo la sua morte ma che invece il governo francese sequestro’ e mise all’asta contro le sue volontà testamentarie le monete erano per lui un passatempo minore.. ?
    1 punto
  21. Avevo il ricordo di un testo in lingua italiana che trattava nello specifico il discorso sull'iscrizione di Carnuntum che però non trovo e temo di aver perso nella bozza che avevo creato per la discussione. Se perà vai a pagina 111 del testo della Cenerini https://www.ledonline.it/public/files/journals/2/820-5-Storiografia-tardoantica/820_Cenerini_Faustina.pdf trovi comunque altri riferimenti. Di seguito allego uno stralcio (per dettagli vi invio al link di cui sopra) … Cassio Dione, invece, ascrive la concessione di questo titolo in seguito al noto episodio della «pioggia miracolosa» avvenuto durante le guerre mar- comanniche tradizionalmente datato tra l’inizio dell’estate del 174 d.C. e la settima salutazione imperatoria da parte dei soldati, all’interno, quindi, di un contesto prettamente militare e quando Faustina era ancora viva. Co- me è noto, gli studiosi hanno discusso a proposito della data precisa del miracolo della pioggia, soprattutto dopo la pubblicazione delle dediche a Iuppiter Optimus Maximus Karnuntinus rinvenute a Carnuntum che sono state datate all’11 giugno del 172 d.C., supposta data del miracolo. La dottrina più accreditata ha ritenuto, come già detto, che il miracolo sia da ascrivere all’estate del 174 d.C., dopo la definitiva vittoria romana sui Quadi. Recentemente, però, dopo un’accurata disamina e collazione di tut- te le tipologie di fonti a disposizione (soprattutto le fonti letterarie e l’ico- nografia della colonna antonina), è stato proposto che la data corretta sia l’estate del 171 d.C. in relazione alla VI acclamazione imperatoria (Xifilino avrebbe frainteso il numero delle acclamazioni imperatorie di Marco Au- relio). In tal modo, l’assunzione del titolo di Germanico da parte di Marco Aurelio e di Commodo si può datare alla fine del 172 d.C. e potrebbe esse- re posto in relazione con il titolo di mater castrorum già concesso a Faustina Minore. Quest’ultimo è presente sulle monete a partire dal 174/175 d.C. ed è forse ricordato su un’iscrizione mutila posta in onore di Faustina a Carnuntum. In questo caso, l’integrazione epigrafica mat[er ca]strorum relativa a Faustina Minore acquisirebbe, quindi, maggiore verosimiglianza alla luce della retrodatazione della data del miracolo della pioggia e della sua connessione con il riconoscimento del titolo stesso. Va anche tenuto in considerazione, proprio per spiegare l’origine di questo appellativo, che da un’altra iscrizione dedicata a Iuppiter Maximus Karnuntinus si desume che Marco Aurelio e L. Aurelio Cesare (Commodo) erano, come è scritto sulla pietra, consistentes castris Karnunti ancora nel giugno del 172 d.C.. Mary Boatwright ha studiato il significato di tale appellativo, soprat- tutto in relazione all’ambito militare, tradizionalmente precluso alle donne… saluti Illyricum
    1 punto
  22. Grazie per il Tag. In effetti la tipologia con globetti nei quarti di croce, è molto simile anche al mio (presunto) mezzo sestino o falso di esso. Monetazione che non smette mai di stupire e di regalare nuove varianti.
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  23. Salve 57 spl + 58 spl-fdc A mio modesto parere. Saluti
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  24. Pur catalogando il pezzo (cat. 275.a) la Spagnoli omette tale elemento esornativo che invece, a mio avviso, non è affatto secondario in quanto potrebbe suggerire l’ipotesi di un parallelismo, certamente parziale, tra alcuni tratti di coniazione delle fasi A e C. E ciò anche in considerazione del modulo alquanto largo della moneta (mm 30) e del fatto, ad esempio, che l’esemplare n. 274.a, battuto dallo stesso conio di R/ del 275 (R 224), è documentato da un solo esemplare proveniente forse non a caso dal citato ripostiglio di Amendolara. Si tratta ovviamente di mere ipotesi di lavoro che richiederebbero uno studio approfondito e, soprattutto, l’integrazione di tavole fotografiche senza le quali l’utilizzazione pratica di un corpus diviene alquanto difficoltosa e le verifiche difficilmente operabili. Solo per fare un esempio, gli esemplari nn. 275.a (NAC 27, 2004, 44) e 276.a (Delpierre, 361: foto 6) secondo la Spagnoli condividerebbero il conio di incudine (D 178) ma non quello di martello (R 224; 225). A me invece sembrano provenire esattamente dalla stessa coppia di coni e mi piacerebbe avere anche una vostra opinione in merito. Inoltre, se provenissero da coni diversi (secondo quanto indicato dalla Spagnoli), come potrebbero corrispondere entrambi alla moneta n. 379 della vendita Sambon-Canessa del 1927?) 6 - Delpierre, 361 (= Spagnoli 276.a) (catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb417711285) NAC 27, 2004, 44 (= Spagnoli 275.a)
    1 punto
  25. L’emissione è nota alla Spagnoli attraverso un solo esemplare il cui R/ avrebbe riutilizzato un conio già adoperato per la fase A (R/35?). Esso proviene da un contesto chiuso, il ripostiglio di Amendolara (CS), originariamente pubblicato da P.G. Guzzo (1976-77) e, in anni più recenti (2009), da A. Polosa nel volume dedicato al Medagliere del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. L’esemplare in questione (gr. 8,01; mm 29) viene riportato nel catalogo della Spagnoli come corrispondente al n. 3889 dell’inventario del Museo ma i dati pondometrici non collimano con quelli registrati dalla Polosa (= p. 16, Cat. n. 29), che al n. di inventario 3889 scheda un esemplare del peso di gr. 8,112 senza altresì rilevare (p. 16) alcun diadema perlinato sulla testa del toro. Il confronto corretto è pertanto con l’esemplare n. 39 del catalogo della Polosa (gr. 8,010), il cui numero di inventario museale risulta essere 3886. Questa è la moneta che sembrerebbe effettivamente condividere il conio di R/ con quello dell’emissione n. 35 (R/35) della fase A (foto 4). Si noti che mentre nel catalogo della Spagnoli (p. 120, n. 257) l’identità di conio viene solo ipotizzata (come indica il punto di domanda), nel commento (pp. 160-1) essa viene data per certa. 4 - Pegasi Numismatics, 24, 2011, 33 (= Spagnoli, 35.b) Spagnoli, p. 120 Spagnoli, p. 160 A queste incongruenze se ne aggiunge un’altra, non meno rilevante. La presenza di una corona di perle ben definita è stata opportunamente evidenziata nella scheda dell’esemplare NAC, 27, 2004, 44 (foto 5). 5 - NAC, 27, 2004, 44 (ex Leu 42, 1987, 54 ex coll. A.D.M.) [……] This nomos of Sybaris is the only issue where the bull is represented crowned by a fine wreath of pearls.[…….]
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  26. Avvoltoiando tra i resti invenduti di un'asta nummobibliografica, ho rinvenuto ad ottimo prezzo questi due vecchi cataloghi un po' vissuti, ma sempre molto affascinanti con il loro aroma di antiche collezioni e le loro tavole con vecchie foto in bianco e nero e addirittura disegni di monete...
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  27. Dalla foto il 58 è migliore. Nel 57 ci sono dei segni e un colpetto (se non è sporco) sulla fronte.
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  28. 2009 Suriname - 10 cent Nella discussione originaria avevo postato solo il 25 cent
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  29. Resta di stucco, è un barbatrucco ? Se vai avanti così, sarai soprannominato Barbapapà ?
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  30. Nello slab mi chiuderebbero con la sigla RB
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  31. Tu pensa che dal vivo sembrano quasi uguali ma si vede che come faccio le foto riesco a ribaltare i verdetti di conservazione lolllll
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  32. Salve, sicuramente entrambe sono in alta conservazione. Pur se le foto non rendono bene il lustro, credo anch'io che quella del 1958 sia un cin migliore.
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  33. @Special One hai ragione, la Banca Greca parla di 28€ per le spese di spedizione, quindi credo non abbia molto senso rifornirsi dalla fonte Ufficiale.
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  34. CIao, scusami leggo solo ora. Complicato, tra usura, sporco e sfocature. Comunque la sensazione non é bella per l'effetto "piattume" che danno queste fotografie, e molti dei punti dove controllare l'autenticità (sottopancia, zigrinature della torcia eccetera...) non sono visibili. Si va a scommesse, ma potrebbe essere tranquillamente autentica, guardando la mano del littore.
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  35. Ciao @FFF Le cornici vanno e vengono. Difficilmente troverai cornici coeve con un dipinto, a meno che esso non sia di un certo spessore, di una certa grandezza, e sia stato realizzato specificatamente per essere collocato in un preciso ambiente. La cornice mi sembra abbastanza recente, non prima degli anni '50-'60 (anche se ci sono state tante variazioni sul tema fino ai '90 e non oltre). Dalle foto concordo: non sembra dipinto da mano umana, anche se imita pedissequamente lo stile raffaellesco. La cornice è stata fatta in svizzera, quindi è passata da quelle parti, forse realizzata lì ?
    1 punto
  36. Giustino II antiochia DOC 186 ciao
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  37. Come è noto il titolo di mater castrorum sarebbe stato concesso a Faustina, secondo Cassio Dione, dopo la pioggia "miracolosa" durante le guerre marcomanniche, da sempre datata durante l'estate del 174. Tuttavia dopo recenti "ricalcoli", alcuni hanno messo in evidenza che tale evento possa essere ricollocato o al 172 o addirittura al 171. Qui l'articolo più recente dello studioso che sostiene la datazione al 171: http://archeol.sav.sk/files/04_Kovacs.pdf
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  38. @Ross14 , un riferimento lo trovi nel testo spagnolo "Faustina la menor y Julia Domna como Matres Castrorum. Dos mujeres al servicio de la propaganda imperial de las dinastia antonina e severa" di Pedro David Conesa Navarro. (Lucentum, XXXVIII, 2019, 281-299) che trovi sul web. Poi avevo un altro riferimento che al momento non trovo e cerco di inviarti in seguito. Buona serata Illyricum
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  39. Non so più come dirtelo... ? provo con un esempio: cosa ci sta sotto la coperta che vedi in foto? Tutto può essere... Idem se non posti le foto richieste. PS: ecco cosa ci sta sotto quella coperta ?
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  40. Nato il 16-Aprile-778, Ludovico I il pio, unico figlio sopravvissuto a Carlo Magno, diventa re dei Franchi ed imperatore dell'impero carolingio, tra il 814 ed il 840 . Di importante formazione religiosa, probabilmente anche guidato ed influenzato dalle idee e dalla personalità del nobile visigoto poi fattosi monaco Benedetto di Aniane, Ludovico vede uno dei percorsi per consolidare il potere imperiale centrale su un impero enorme, anche nell'indirizzo di questo in una caratterizzazione di impero unitamente cristiano . La monetazione carolingia, basata sul denaro di argento, vede sin dall'origine un consistente gruppo di zecche imperiali che battono moneta pressochè nella totalità con indicazione nei conii del nome delle zecche emittenti . Così esordisce anche Ludovico I che, però poi aggiorna la tipologia di questa monetazione introducendo un nuovo tipo intitolato al rovescio "cristiana religio" , leggenda che contorna un tempio a 4 colonne sormontato da croce : per l'impero unitariamente cristiano, anche la moneta diventa visivamente unitaria, di un unico tipo prodotto da tutte le zecche imperiali ma senza più alcun nome delle zecche emittenti . In questo quadro europeo, Venezia, nominalmente parte dell'impero di Costantinopoli, dovendo guardare ai rapporti commerciali con l'Europa carolingia, probabilmente nel periodo di regno di Ludovico o dei suoi immediati successori, batte una moneta, pervenutaci in estremamente rari esemplari, chiaramente del tipo "cristiana religio" ma senza il nome dell'imperatore e con la particolare leggenda "salva vinecia" .
    1 punto
  41. aggiungo il mio contributo, con la foto del mio esemplare Relativamente alla localizzazione del Mausoleo di Romolo, propendo per la via Appia, nella tenuta di Massenzio (cosa che avrebbe anche più senso rispetto alla attribuzione nel Foro)
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  42. Madonna di Loreto e San Michele Arcangelo.
    1 punto
  43. evviva ce l'ho fatta!!! è finito il calvario iniziato questa mattina..... ho digitato credo 30 volte i dati della carta di credito con tutti i codici sms... ma alla fine, alle 00:06 ce l'ho fatta! evviva lo schifo di Monaco!
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  44. Ho sempre pensato che gli eventi e’ bello farli ma anche raccontarli prima, durante e dopo ...certamente viverli in prima persona, ora che in fondo e’ possibile, e’ la soluzione migliore. Ci sono volutamente tanti spunti, tanti ingredienti, l’appassionato troverà il suo o i suoi, certamente il nuovo Gazzettino e’ il primo ed e’ quello che farà partire la giornata. 18 sono stati gli autori, di fatto e’ un libro, verranno loro i protagonisti in 7/8 a raccontarlo con un abstract del loro articolo. Il Gazzettino e’ un lavoro di tanti, e’ giusto che siano loro a raccontarlo, dispiace essendoci stata partecipazione di autori di ogni parte d’Italia che alcuni non ci possano esserci per motivi geografici, ma so che in molti ci penseranno quel giorno ....
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  45. DE GREGE EPICURI Qualche notizia su Michail Vlastos. Faceva parte di un'antica e nobile famiglia greca (i cui antenati furono forse inviati a Creta da Alessio II Comneno Porfirogenito); la famiglia si disperse nel Mediterraneo dopo le occupazioni ottomane. Michail Vlastos, nato ad Atene nel 1874, visse in Inghilterra, negli Stati Uniti, a Marsiglia ed anche a Taranto; si appassionò all'antiquariato ed al collezionismo numismatico, in particolare delle emissioni magnogreche, e raccolse circa 10.000 monete di Taranto, poi donate alla sezione numismatica del Museo Archeologico di Atene. Abbiamo a che fare quindi non con uno sprovveduto "cacciatore di tesori", ma con uno sperimentato collezionista.
    1 punto
  46. Salve a tutti. Devo chiedere scusa all’amico Cristiano @Asclepia per averlo fatto attendere ma solo adesso riesco a fare due foto alla mia piastra 1785. Inoltre voglio fargli i complimenti per la sua bellissima piastra con quella particolare mancanza al bordo. Non ne avevo ancora viste per questo millesimo. Alcuni dettagli che caratterizzano la mia piastra sono gli 8 gigli centrali e due punti invece di 10 gigli e un punto centrale. Pallini nell’araldica del Portogallo su base piena come nelle piastre del 1784. Saluti Angelo
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  47. Secondo me la prima cosa che dovrebbero fare è abolire la ridicola legge secondo cui su ogni emissione circolante deve comparire il faccione del granduca.
    1 punto
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