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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/21 in tutte le aree
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Buongiorno Napoletana del giorno Ferdinando IV Grano Cavalli 1790 A. P. Il meglio conservato che ho in collezione.7 punti
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Ciao a tutti Xavier79 La classificazione della prima emissione è giusta, bravo. L'altra, di seconda emissione, è errata. Il pettine non è intersecante la leggenda, almeno da quanto si intravvede dall'immagine. Mi permetto di mettere il link di un mio modesto contributo che spero possa essere utile alla causa. https://www.academia.edu/45044181/RIESAME_CRONO_TIPOLOGICO_DEI_DENARI_PROVISINI_ROMANI_1186_1398_AL Secondo me corrisponde al gruppo 23 della mia sintesi. Cari saluti e buon proseguimento5 punti
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(Artemide LVI). The Lombards at Beneventum. Arichis II, as Princeps (774-787). AV Tremissis.Obv. DNS VI - - CTORIΛ. Crowned, draped and cuirassed bust facing, holding globus cruciger. Rev. VITIRΔ (inverted Δ) - PRINPI. Cross potent, cross of four pellets above; A to left, pellet to eighter side of base; beneath, CONOB. CNI XVIII 3; BMC Vandals 11. AV. 1.18 g. 16.00 mm. RR. Very rare, brilliant and superb. About EF/EF. Domenico4 punti
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spero di non creare problemi postando parte della foto dell'esemplare del deca di Kimon del museo di Siracusa, nel caso prego il curatore di oscurare il post. vorrei farvi notare alcune affinità del pezzo Artemide (anche se questo è leggermente più rivolto a sin.) con questo incisore. lo stesso orecchino le sopracciglia sporgenti, la parte del labbro superiore destro più alto del sin. il labbro inferiore praticamente identico, i due riccioli sulla fronte.3 punti
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Mettiamo nelle teche del museo tutte le banconote ed i biglietti postati sino ad adesso (per le monete è impossibile mi dispiace, troppo piccole), ci sono proprio tutte sino all'ultimo miniassego postato. E' rimasto solo un posto libero in basso a destra, lo meriterà un vero orrore raro3 punti
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La più bella nella mia collezione 120 grana 1805 scudo piccolo. Bordi vi giuro taglienti.2 punti
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Riporto il Bando del 12 Gennaio 1648 a nome di Enrico di Lorena per la coniazione delle monete in Rame, il Grano, La Publica e il Tornese. Saluti Alberto2 punti
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E alla fine con solo 16 mesi di ritardo eccola qui, ricevuta oggi. Sto COVID sta veramente disturbando l'anima. Comunque è una bella moneta dal vivo è più piacevole che nelle riproduzioni fotografiche.2 punti
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Buongiorno a tutti, di Orrori c'è ne sono fidati, bisogna superare la paura ?. Eccone uno,stavolta un miniassegno del Banco di Sicilia, ero ragazzino e mi sentivo grande ad usarli.? Saluti Alberto2 punti
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1700 Regno di Sicilia - Carlo II° (1665-1700) 1 grano (Palermo)2 punti
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Penso sia questa... Anche se in pessime condizioni... https://www.biddr.com/auctions/nacit/browse?a=12&l=73962 punti
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Personalmente ritengo che una delle cause del basso numero di 20-25enni possa essere l'ingresso nel mondo lavorativo che avviene più tardi rispetto a 30-40 anni fa (correggetemi se sbaglio). Inutile negarlo, la numismatica è un hobby costoso e non tutti hanno la fortuna di avere una famiglia benestante, le monete a buon mercato ci sono ma sono veramente pochi gli ambiti che si possono trattare con budget ridotti. Io ho 25 anni, la mia raccolta di monete siciliane mi è costata parecchi sacrifici e quotidianamente provo ad approfondire e studiare le mie monete (ho pubblicato qualcosina a riguardo). Provo anche a fare divulgazione sui social ma attecchire è complicato e mi sembra ci sia parecchio ostracismo nell'ambito numismatico. Concordo con chi dice che bisogna far conoscere questa passione ai bambini ed ai ragazzi nelle scuole, se la scintilla è presente potrebbe anche volerci del tempo ma il seme darà frutto. Bisogna far conoscere questa passione, far capire che non è solo investimento o compra-vendita e colmare le carenze culturali di chi, spesso, non sa nemmeno il significato del termine "numismatica". Alla domanda se la numismatica sia in salute non saprei rispondere, sicuramente è sempre stato un settore di nicchia ed oggi con l'ausilio del web ha probabilmente la diffusione più ampia che abbia mai avuto però per parlare di salute bisogna non solo guardare alla quantità ma anche alla qualità. Forse il livello medio nel tempo si è abbassato in favore di un numero maggiore di bagarini, personaggi di dubbio gusto o personalità poco competenti. Questa è un'idea che mi sono fatto studiando vecchie collezioni, leggendo articoli e pubblicazioni varie, magari tra 200 anni diranno la stessa cosa guardando ad oggi perché resteranno solo libri e pubblicazioni mentre gli altri personaggi andranno perduti nei meandri del tempo (anche se oggi è alla portata di chiunque pubblicare ed alcuni, facendolo senza riferimenti e documentazione, rischiano di inquinare la numismatica). P.S.: ad inizio discussione si parla di età ed esperienza in ambito numismatico, a me piace sempre fare questo esempio: Santino e Giorgio guidano entrambi moto, Giorgio le guida da 10 anni ma nel corso di questo periodo ha cambiato 2 moto soltanto, Santino invece guida da solo 5 anni ma ha cambiato una moto l'anno. A chi andreste a chiedere un consiglio su quale modello comprare?2 punti
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Ciao a tutti, inauguro il 1700 con questo quarto di tallero del principato vescovile di Salisburgo, coniato sotto l'autorità di Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein2 punti
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Forse fondata da genti paleovenete attorno al XI sec. a.C. , con la romanizzazione della regione, l'odierna Oderzo allora Opitergium, è municipio con cittadinanza romana dal 49 a.C. : diventa nei primi secoli dell'impero di Roma, città importante e fiorente con influenza su parte significativa del Veneto, per seguire poi il declino dell'impero subendo nel periodo delle incursioni di popoli barbari diversi attacchi e distruzioni . Nei VI e VII sec. con l'arrivo dei Longobardi, Opitergium è una sorta di caposaldo bizantino nel lungo periodo di contrasti tra questi ed i Longobardi ; al periodo tra i regni di Agilulfo ed Adaloaldo, attorno al 610-620, risalirebbe l'assassinio in Opitergium dei nobili Longobardi Tasone e Caco del ducato di Friuli, come ricordato ( Historia Langobardorum IV , 38 ) da Paolo Diacono . Lo stesso Paolo Diacono ( Historia IV , 45 ) ci dice che il re Rotari ( 636-652 ) conquisterà e distruggerà Opitergium . Nel 1999 viene presentata nel contesto di un convegno su Paolo Diacono, una piccola moneta in argento frammentata, ritrovata in scavi nell'area ex-carcere di Oderzo . Successivamente restaurata e studiata, la moneta, con l'interpretazione dell'inedito monogramma al rovescio ( Bruno Callegher - 2009 ) viene attribuita al re dei Longobardi Arioaldo, successore di Adaloaldo dal 624 al 636 e predecessore di Rotari . Arioaldo è re che, come ci dice Paolo Diacono nella sua Historia ( IV , 41) , risulta, all'epoca ed all'autore, scarsamente noto .2 punti
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Ecco l’esemplare proveniente dalla collezione privata di Piero Voltolina e recentemente da me direttamente acquisito. Riporto anche due post già presenti nel Forum. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MX495H/123 Saluti, Domenico1 punto
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Per te @gpittini Solo per il piacere, un medaglione bimetallico del B.M « dans son jus ». Nessun ritocco, nessuna patina artificiale, che ritratto, che meraviglia.1 punto
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Ciao @Young, È difficile distinguere Helios da Ercole per questi bronzi di Cos. Di solito il peso è più leggero per Helios, e corrisponde bene al tuo bronzo, ma mi sembra che assomiglia più ad Ercole (la pelle del leone attorno al viso, la mascella superiore sulla fronte) E per Helios, il nome del magistrato sta in generale tra la mazza e il gorytos (faretra), come detto da Nibbi. Sei sicuro del peso della tua moneta? Una tesi del 2002 in linea sulla monetazione di Cos, la tua moneta sarebbe della XIXa ou XXa emissione, dalla pagina 324… Alla fine del testo troverai le tavole delle illustrazioni. https://www.duo.uio.no/bitstream/handle/10852/50703/1/ingvaldsen_avhandling.pdf In ogni caso concordo con Nibbi, Cos, isola di Caria, è sicuro con questa tipologia e questo stile. Mi sembra che (Κ)ΩΙΩΝ si legge in basso sotto la mazza. La faretra è in alto, sotto il nome purtroppo illeggibile del magistrato. Le varianti sono numerosissime. Un bronzo trovato su Gallica che assomiglia molto al tuo, ma un po’ più pesante:1 punto
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Ciao, da quanto si può vedere dalle foto(ottime) per me il denario è autentico. Ed è anche molto bello. Per la catalogazione e l'attribuzione del RIC lascio ai più esperti la parola. Alla prossima. ANTONIO1 punto
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Ma è un bel biglietto e si presenta bene, non è un orrore dai! questo semmai è un orrore-extra, è un biglietto che non posseggo più ma ho ancora l'immagine in una cartella del pc, l'ho ceduto una ventina di anni fa;1 punto
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Rispondo solo adesso perché oggi mi è venuta la brillante idea di andare a lavorare....non so proprio cosa mi sta succedendo...devo fare dei controlli immediatamente ?. Comunque sono interessanti i miniassegni da un punto di vista economico-sociale e questo nella sezione orrori è un giusto completamento di questo tour virtuale?.1 punto
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Ciao @adolfos, Non potevo sperare una risposta migliore se non da parte tua, ho già letto i tuoi esaurienti e competenti contributi sui provisini, quest'ultimo testo mi mancava. Grazie molte, vado a recuperare Saluti1 punto
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Buongiorno a tutti, complimenti Rocco, è tra i ritratti più belli che abbia visto sui grani. Saluti Alberto1 punto
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Diversi bozzetti già pronti https://www.numismatica-visual.es/2019/04/todas-las-monedas-de-2-euros-conmemorativas-2022/ Quella della Slovacchia mi sembra molto interessante, originale anche il disegno di quella del basket lituano1 punto
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Il tipo di colorazioni presenti non mi fanno dubitare sull'autenticità della moneta. Ovvero : Tutta la zona rossa/rossatra E' una miscela di ossido di argento e ossidi vari di rame (quindi esuberata ?), questo perchè se fosse stato solo argento il colore sarebbe stato rosso scuro /rosso nero, anche rossastro ma particolare importante non ci sarebbero stati fenomeni di corrosione cosi forti, la corrosine è dovuta alle reazioni galvaniche Cu/Ag Le zone con ossidazioni tipiche del rame sono sicuramente carbonati o altri sali insolubili ed innocui (non credo siano corrosioni da cloruri......si sarebbe formato e ci sarebbe sopra l'argento uno strato bianco/grigio di ossidi e cloruri di Ag). Ci sarebbero punti di cella elettrolitica evidenti (crateri bianchi con efflorescenze verdi e contorni neri ) Le zone scure sul retro dovrebbe essere quasi esclusivamente ossido di argento, proveniente dallo strato esterno e dalla trasmigazione delle zone Rame/argento sottolamina infatti al dritto la corrosione elettrolitica è evidente, molto meno sul retro. L'argento è migrato e si è ossidato.1 punto
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Ecco che la scure della giustizia si è abbattuta... Tremin gl'insani del mio furore! Vittime tutti cadranno ormai! Gaffe sul Milite ignoto, "salta" la prima testa: "Nominato dalla Dadone" Sarebbe stato individuato il responsabile del clamoroso errore sulla locandina del Milite ignoto: è un collaboratore scelto dal ministro 5S La locandina sbagliata per il centenario del Milite ignoto ha fatto molto rumore a Palazzo Chigi. Stando a quanto riportato da la Repubblica, infatti, pare che potrebbe a breve cadere (metaforicamente) la testa di uno dei più stretti collaboratori del ministro Fabiana Dadone. La struttura incaricata di gestire la realizzazione della locandina è quello della Valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, che fa capo proprio al ministro grillino. I fatti sono noti. Qualche giorno fa è stata pubblicata, e poi fatta sparire, una locandina che commemorava le celebrazioni per il Milite ignoto....Una svista clamorosa che aveva spinto immediatamente Palazzo Chigi alle pubbliche scuse e all'avvio di un'indagine interna per individuare i responsabili. A capo dell'ufficio incaricato di realizzare la locandina - scrive Repubblica - c'è Paolo Vicchiarello, che può essere considerato uno dei collaboratori fedelissimi di Fabiana Dadone. Collabora con la grillina fin dai tempi del suo primo ministero e percepisce un compenso da 180mila euro annui. Un contratto piuttosto oneroso già nel mirino di Palazzo Chigi, soprattutto perché pare che Paolo Vicchiarello non abbia le competenze adeguate per quel ruolo. L'indiscrezione trapelata da la Repubblica, però, al momento non ha trovato conferme. Fonti del ministero delle Politiche giovanili, quello presieduto da Fabiana Dadone e da cui dipende la struttura incaricata, per ora preferiscono non aggiungere nulla a quanto detto. Rimandano al tweet di scuse pubblicato dalla struttura nei giorni scorsi in cui si assicurava che "saranno adottati provvedimenti". L'imbarazzo tra le fila del Movimento 5 stelle cresce di giorno in giorno e l'incopetenza di cui spesso sono stati accusati gli esponenti pentastellati trova sempre maggiori conferme. A Roma è ancora fresca la ferita della targa intitolata a Carlo Azelio Ciampi, invece che Azeglio, durante la gestione della Capitale da parte di Virginia Raggi. Questo ulteriore svarione specialmente perché ricadente su uno dei simboli storici del nostro Paese, lascia un'altra macchia indelebile sull'operato del Movimento 5 stelle. https://www.ilgiornale.it/news/politica/lesperto-nominato-dadone-rischio-locandina-sul-milite-ignoto-1984533.html Tutti possono sbagliare, bisogna mettere una mano sul quore....1 punto
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Condivido l’esemplare in oggetto recentemente entrato in collezione. Riporto anche la descrizione e le foto dell’asta (Artemide LVI). Venezia. Alvise I Mocenigo (1570-1577). Da 40 soldi o 2 lire. D/ San Marco seduto di fronte benedice con la destra e porge al Doge genuflesso il vessillo, dietro al Santo un leone; in basso, in esergo F L (Federico Lando massaro dal 1574). R/ Santa Giustina in piedi di fronte ramo di palma nella sinistra, libro nella destra ed il busto trafitto da un pugnale. CNI 65; Paol. 7.AG. 8.28 g. 31.00 mm. R. Di conservazione eccezionale. Piacevole patina iridescente. SPL+.1 punto
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se guardate i vari tetra firmati su the coinage of camarina, vedrete che exakestidas, firma in 12 mm nelle esergo. Ripeto, su questo bronzo, di superficie utile, ne avrebbe avuto 1/4 , firmando per intero. Cio mi fa molto pensare ..sul fatto che possa essere exakestidas..1 punto
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Salve Provi a dare un'occhiata qui: https://www.numisbids.com/n.php?searchall=5+kronen+1907&p=searchall1 punto
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Mancava... A me di questo periodo affascinano i coni rozzi, i falsi e le ribattute... Sono testimonianze di un periodo complesso e pieno di eventi storici.1 punto
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non vedo risposte e/o ringraziamenti, ma faccio i miei complimenti al savoiardo che ha certamente fatto un centro!!1 punto
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assai interessante quanto noti Archestrato. In effetti riguardando il Calciati, per curiosità, e stimolato anche dalla richiesta di @Giov60, l'autore cosi si esprime: "l'emissione viene attribuita ad Exakestidas - sulla base di molti esemplari firmati... tuttavia vi sono molti esemplari che evidenziano tracce di firma non riconducibili ad Exakestidas". Inoltre aggiunge: "l'esame stilistico di molti esemplari rivela differenze cosi sostanziali che è certo l'intervento di altri incisori". Calciati illustra molti esemplari del tetras con pesi tutti attorno ai 2 gr., ma di stile molto piu' povero rispetto all'esemplare, straordinario, di Artemide. Inoltre, noto io, gli esemplari firmati citati nel Calciati riportano le iniziali EX oppure IM (incisore sconosciuto) ma sempre solo nel campo. Possiamo osservare che il valore del pezzo Artemide non risiede solo nella conservazione ma soprattutto anche nello stile, assai diverso dai pezzi illustrati nelle varie Sylloge citate e nel Calciati. Si pone quindi la questione se appartenga ad un'emissione particolare di questi tetras curata in modo differente rispetto agli altri conosciuti, e a questo punto occorrerebbe ipotizzare realizzata da chi e forse anche 'perché'/'per quale occasione' realizzarne una cosi fine. Infine, una domanda che mi sono subito posto: qual'è la provenienza del pezzo Artemide? A tale proposito ho fatto qualche indagine fra le collezioni di bronzi piu' selezionate passate e ho trovato che la Virzi aveva diversi esemplari di questi tetras, uno dei migliori è descritto come passato successivamente nella collezione di David freedman (Triton V) una delle piu' pregevoli raccolte se non la migliore per i bronzi greci dopo la Virzi'. Freedman aveva due esemplari del tetras, uno proveniente da una vendita Sternberg (XVI del 1985 - lot 74) di stile 'normale' e un'altra di stile piu' raffinato, simile a quella Artemide ma meno conservata (tale esemplare è citato come Virzi n. 1485 ma non corrisponde alle tavole fotografiche della collezione Virzi). Anche Laffaille, altra straordinaria collezione di bronzi greci aveva un esemplare del tetras, che descrive come dionkion, proveniente anch'esso dalla vendita Sternberg del 1985 (lotto 73), anch'esso di stile 'basso'. Infine nella vendita Virzi (Bank Leu n. 6 del 1973) al n. 215 compare un tetras con Aretusa in ottima conservazione ma non dello stile piu' raffinato (anche se comunque bellissimo anche questo). Ho riguardato anche le tavole fotografiche della collezione Tom Virzi (pubblicate privatamente) ove sono riportati ben 8 tetras con Aretusa frontale, ma nessuno (almeno a giudicare dalle foto che comunque appaiono molto nitide e ben fatte) dello stile dell'esemplare Artemide. Nella Sammlung Ludwig (coll. Athos Moretti) è riportato un esemplare, ex collezione Pozzi, del tetras del peso di gr. 2.37 (ingrandimento alla Tav. 38) di ottima conservazione ma di stile piu^severo rispetto all' esemplare Artemide. E' interessante pero' la nota dove il compilatore suggerisce che per questi bronzetti, assieme ad alcune rarissime litre, gli incisori si siano ispirati alla tetradracma dell'aretusa frontale di Cimone. Un altro esemplare ancora viene riportato nelle tavole del Cammarata alla Tav. II, 32 (pessime foto ma bellissime monete) , di nuovo un esemplare in alta conservazione ma, di nuovo, non del medesimo stile di quello Artemide. Il Rizzo (gigantesco Rizzo!) alla Tav. 48 illustra tre esemplari, di cui uno , la n. 24, sembra finalmente appartenere allo stile del tetras Artemide per la finezza del tratto. Rizzo, riferendosi a questi esemplari suggerisce la possibile attribuzione ai maestri firmanti menzionando Eukleidas e Kimon, anche se in realtà non sembra voler/poter approfondire troppo la questione, interessandosi maggiormente alla produzione argentea. § Ricapitolando, da un esame veloce (e quindi potenzialmente fallace e sicuramente parziale) dei tetras con Aretusa frontale citati nelle varie bibliografie e riportati nelle principali opere e cataloghi delle varie aste/collezioni, parrebbero tre gli esemplari che possono ascriversi a questo stile particolarmente fine (che potremmo definire 'sognante' del volto della ninfa) : Rizzo Tav. 48, 24; l'esemplare ex Freedman (Triton V, 235) ; e l'esemplare Artemide.1 punto
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E' una bellissima serie quella di cui fa parte questa emissione. Antivari con S. Giorgio, Lesina con S. Stefano, Sebenico con S. Michele, Trau con S. Lorenzo, Zara con S. Simeone e appunto Spalato con S. Doimo. A questi aggiungerei Treviso con S. Liberale e, cambiando tipologia da bagattino a quattrino, Ravenna con S. Apollinare e Rovigo con S. Bellino. Solo la zecca di Roma può stare alla pari con una squadra di Santi così numerosa... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Dopo molti anni dalla pubblicazione di un fantastico esemplare di questa moneta,da parte del prestigioso forumista Picchio,sono riuscito a entrare in possesso di un esemplare in grande conservazione della stessa.Il doppio giulio della Sede Vacante,Zecca di Bologna 1823. In fdc,la moneta è di una altissima qualità realizzativa e di eccellente finezza di dettagli.In quel 1823,la qualità della Zecca di Bologna era una spanna superiore alla Zecca di Roma e si vede bene.Il rovescio di questa moneta presenta rilievi molto bassi,che si apprezzano bene solo in monete pochissimo circolate.Il volto della Chiesa,invece,presentando un rilievo più alto,si appiattiva quasi subito. La foto non rende al 100% la realtà di questa moneta.L'esemplare di Picchio mi folgoro'letteralmente.Poiche'non l'ho più vista in questo post,mi permetto di riproporre un esemplare pressoché analogo.1 punto
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Ciao amici da tempo cercavo un esemplare di questa tipologia in soddisfacente qualità. il mese scorso mi è capitata davvero una occasione d’oro, pur trattandosi del pezzo in argento ? Non è il top quality che cercavo ma al prezzo al quale sono riuscito a portarla a casa, a meno della metà del valore di mercato corrente di uno SPL come questo, non poteva lasciarmi esitazioni di sorta. Peraltro non ha colpi al bordo o graffi e il modulo è ampio e regolare. La pezza della rosa è secondo me una delle più belle monete toscane. Qui il millesimo è comune, e il FDC certo non c’è, ma il fascino di questa emissione non credo possa essere mai messo in discussione anche osservando un esemplare non eccezionale. Buona serata1 punto
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Spagna - 2 Euro Commemorativo 2010 Serie "Patrimoni Unesco" - Moschea Cattedrale di Cordoba1 punto
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un tondello metallico di forma perfettamente regolare che misura 22 mm di diametro e 1 mm di spessore e pesa 1,0 g. Non è altro che un cilindro piatto >> volume >> r x r x 3,14 x h (11mm x 11mm x 3,14 x 1mm) = 379,94 mm³ >> 0,37994 cm³ 0,37994 cm³ = 1 grammo (1 ÷ 0,37994) >> 1 cm³ = c.a 2,63 grammi Una soluzione terra terra ed avendo ben presente la tabella dei pesi specifici dei materiali. * Alluminio *1 punto
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Invece di chiederti che cosa mi rende perplesso, leggi bene quello che hai scritto e forse ti schiarirai le idee. apollonia1 punto
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Saluti a @Scudo1901 allego foto della mia, un spl pieno o spl+ credo che la tua sia ancor più vivace, spero vi piaccia pure la mia, con antica patina di monetiere.. Saluti Fofo1 punto
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Buongiorno a tutti, ringrazio @odjob e @Rocco68 per il loro gradito intervento, riprendo la discussione riportando alcune note sulla figura di Tommaso Aniello prese da Wikipedia e posto nuove foto fatte dopo un bagnetto rigenerante al mio Grano. Sono venuti fuori dei segni che credo possano essere attribuiti a ribattitura. Approfitto per riportare correttamente il motto del rovescio che è HINC LIBERTAS. Tommaso Aniello d'Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello[1] (Napoli, 29 giugno 1620 – Napoli, 16 luglio 1647), è stato il protagonista della rivolta napoletana che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione della città insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo. Nella vita di questo personaggio non è sempre facile distinguere gli avvenimenti realmente accaduti da quelli elaborati dal mito. Quella di Masaniello, finché lui fu in vita, non si configurò come una rivolta antispagnola e repubblicana, come avrebbe voluto la storiografia dell'Ottocento che, profondamente influenzata dai valori risorgimentali, vedeva in lui un patriota ribellatosi alla dominazione straniera. Le cause degli eventi del luglio 1647 risiedono esclusivamente nella specificità politica, economica e sociale della Napoli spagnola nella prima metà del Seicento. Dopo la sua morte, tuttavia, la rivolta assunse connotazioni politiche e sociali dal carattere antifeudale e antispagnolo e, secondo taluni, anche secessionista, al pari di quanto era accaduto alcuni anni prima, in Portogallo e Catalogna. La rivolta fu scatenata dall'esasperazione delle classi più umili verso le gabelle imposte dai governanti sugli alimenti di necessario consumo. Il grido con cui Masaniello sollevò il popolo il 7 luglio fu: «Viva 'o Re 'e Spagna, mora 'o malgoverno», secondo la consuetudine popolare tipica dell'Ancien régime di cercare nel sovrano la difesa dalle prevaricazioni dei suoi sottoposti. Dopo dieci giorni di rivolta che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, a causa di un comportamento stravagante, frutto di una strategia mirata, volta a fargli appunto 'fare pazzie', Masaniello fu accusato ufficialmente di pazzia ed ucciso per volere del viceré, di alcuni capi popolari e di una piccola parte della plebe. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, aprendo la strada per la proclamazione dell'effimera e filofrancese Real Repubblica Napoletana, avvenuta cinque mesi dopo la sua morte. Questi eventi, visti in un'ottica europea, vanno comunque inquadrati all'interno della cornice della guerra dei trent'anni e la tradizionale rivalità tra Spagna e Francia, anche per il possesso della corona di Napoli. Sarebbe bello vedere anche i vostri esemplari. Saluti Alberto1 punto
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