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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/21 in tutte le aree
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Ricordo dell' Asta Montenegro : Messerano - anonima dei Ferrero Fieschi - 2 gazzette venete. Anonima dei Ferrero Fieschi 2 gazzette venete o quattrino . Mir 8455 punti
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Ciao Rocco e complimenti per la bellissima moneta. Non sono un chimico, né un restauratore, posso condividere solo la mia esperienza e quindi ben vengano eventuali precisazioni e/o correzioni da chi è più esperto. Il rame è un metallo che si trova nella Tavola Periodica nello stesso gruppo dell'Argento e dell'Oro e di questi elementi ha caratteristiche simili, ma a differenza di quest'ultimo risente molto dell'interazione con elementi esterni. Infatti se posto all’aria e all’acqua, si combina con l’ossigeno contenuto in esse e forma uno strato superficiale di ossido molto resistente. Gli Ossidi rameici sono veramente tanti e presentano delle caratteristiche diverse. Tutti noi numismatici siamo abituati a quel colore bruno scuro tipico dei tondelli in lega di rame. Il primo cambiamento che notiamo, quando cambiamo ad esempio le grondaie, è che in poco tempo, da un bellissimo “rosso fiammato” vira al bruno. E' questa la prima ossidazione che, pur essendo meno bella da vedere del rame nativo, ha un effetto positivo: questo composto è resistente e ben adeso al metallo sottostante, forma una specie di "guscio" e quindi ne viene protetto. Si tratta di una “corrosione positiva” ( a differenza della ruggine del ferro ), chiamata “passivazione”. Il rame poi è particolarmente sensibile agli agenti esterni, pertanto non si combina solo con l’ossigeno, ma anche con altri elementi contenuti nell’ambiente, dando luogo a composti che possono essere diversi e cambiano da luogo a luogo. La moneta interrata per molto tempo risentirà sia dell'acidità o basicità del terreno, sia degli elementi presenti in esso. Ritornando alla nostra grondaia, che dopo molti anni sarà diventata vecchiotta, sarà ancora più scura ed in certi punti ( dove ci sono delle piccole perdite di acqua o dove è esposta maggiormente all'umidità), presenterà delle macchie verdastre dovute alla formazione di sali di rame. Pertanto Rocco, penso che la tua moneta sia stata interrata oppure esposta all'umidità per molti decenni, formando una patina di Carbonato basico di Rame detta volgarmente “Malachite” e che tu abbia avuto la fortuna di trovarne una con una patina omogenea sicuramente originale, in quanto non penso che qualcuno abbia scoperto il metodo per avere una patina di “malachite” così bella ed uniforme. Saluti a Tutti, Beppe4 punti
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Buonasera a tutti, ho abbandonato il convegno alle 15,30 circa quando i commercianti stavano ormai lasciando i banchi,ho partecipato anche venerdì e confermo che l'affluenza di visitatori è stata molto alta,ho avuto il piacere di vedere vecchi amici e conoscerne di nuovi, ero intenzionato a non acquistare nulla in previsione delle prossime aste ma alla fine ho ceduto e ho portato a casa un cospicuo gruzzoletto di monete ,tutte rigorosamente di Filippo IV di Spagna per il regno di Napoli... L'organizzazione mi è sembrata molto più efficiente rispetto alle manifestazioni precedenti e gli amici soci del circolo di Bologna sono stati sempre presenti tra i banchi per tutta la durata della manifestazione... Infine per chiudere la manifestazione si è svolta l'estrazione della lotteria dove il vincitore si è portato a casa una moneta d'oro del 2021,penso una sterlina ma non ne sono sicuro visto che c'era un po' di casino tra applausi e fischi dei partecipanti... È stato per me un bel convegno sotto tutti i punti di vista e spero sia di buon auspicio per le prossime edizioni... Ieri mi sono dimenticato di scattare delle foto,queste invece le ho scattate verso le 13 di oggi...4 punti
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Il Centro Culturale Numismatico Milanese ha il piacere di presentare, a soci ed amici, la prossima conferenza che si terrà martedì 30/11/2021 alle 20:45 sul tema Il soldino veneziano ed i suoi massari: da Andrea Dandolo ad Agostino Barbarigo. Tenuta da A. Benetton, studioso di monete veneziane, la conferenza illustrerà come questa piccola monetina introduca delle interessanti novità nella monetazione veneziana, tra le quali l’indicazione di chi aveva la responsabilità di produrli: i massari della zecca. Chi erano, con quali accorgimenti lavoravano, come ne veniva controllata l’attività, ed ancora come erano costruiti i coni, e perché sono state utilizzate sulla moneta alcune specifiche calligrafie ed alcuni simboli, sono altre domande a cui in questa conferenza proveremo a dare delle risposte basate su ipotesi, documenti e fatti accertati. la conferenza si terrà nella nuova sede di Milano,via A.Kramer 32 (in fondo al cortile, a destra; citofonare PERCORSI) Raggiungibile con: MM1 (Palestro o P.ta Venezia), tram 5 e 9; autobus 56,61,62,81,90 e 92. Treni: S1,S5,S6.Parcheggi a pagamento: verso P.zza Tricolore e P.zza Fratelli Bandiera. Si raccomanda la puntualità. Occorrerà disporre del green pass, utilizzare mascherina e rispettare il distanziamento.3 punti
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È stata presentata al pubblico la nuova stella del firmamento delle Diatrete ,dopo un restauro minuzioso e ,tutto sommato, rapido si può ora ammirare la coppa vitrea rinvenuta recentemente in Francia . https://www.finestresullarte.info/archeologia/francia-la-coppa-diatreta-scoperta-nel-2020-svela-i-suoi-segreti3 punti
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Seconda guerra mondiale Volantino propagandistico da 1 dollaro tipo 1935 (produzione tedesca del 1943/1944) Naturalmente non può mancare la regina delle banconote di propaganda antiamericana, il biglietto è stato battezzato 'bubble soap dollars', non è l'unico caso perchè ce ne sono di tanti tipi tra l'altro molto più rari (vedi link in basso) ma sicuramente è il più famoso. Stampati dai tedeschi sono stati oggetto di un massiccio volantinaggio aereo. Al retro su tre righe leggiamo: Le promesse americane sono sempre state vane Sono balle belle e buone sono bolle di sapone! (come questa banconota)3 punti
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Seconda guerra mondiale. Dopo l'occupazione della Jugoslavia tedeschi e italiani si erano spartiti le zone da amministrare. Ai tedeschi era toccata la Serbia, e dopo aver preso il controllo della Banca Nazionale Serba, per le necessità del circolante, in attesa di predisporre nuove emissioni, furono sovrastampate alcune di quelle precedenti. Si segnala per la sua bellezza questa banconota da 500 dinari, a suo tempo non emessa, che grazie alla sovrastampa ha visto raddoppiare il valore a 1000 dinari. petronius3 punti
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La cosa più preoccupante è forse la rassegnazione rispetto a tali pratiche. Perché se si tratta dello stesso bronzo (speravo più pareri ma credo proprio di sì), un inganno di quel genere (due delle più prestigiose case d’aste internazionali che propongono un medaglione totalmente rifatto senza indicare un qualsiasi « restauro » o un pedigree che consentirebbe di risalire al medaglione nel suo stato originale) sembra ormai che non commuovesse più nessuno.3 punti
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Seconda Guerra Mondiale Occupazione Italiana del Regno di Albania 20 Franchi L'occupazione italiana del Regno di Albania ebbe luogo tra il 1939 e il 1943, quando la corona del Regno Albanese fu assunta da Vittorio Emanuele III, a seguito della guerra promossa dal regime fascista e dell'instaurazione del Protettorato Italiano del Regno d'Albania. Durante la seconda guerra mondiale, a seguito delle annessioni del 1941, era conosciuta anche con il nome di Grande Albania. Banca d'Italia che, su richiesta di Amedeo Gambino, Consigliere Delegato della Banca Nazionale d'Albania, si accinse a stampare banconote da 5, 20 e 100 franchi. I primi biglietti ad essere stampati, nel maggio 1939, furono i biglietti da 5 franchi e poi a seguire il 20 e 100 Franchi. In queste ultime due bancinite, Italia ha replicato il suo modo di emettere cartamoneta. Difatti nel caso del 100 Franchi fi preso a modello il fronte del biglietto da 500 Capranesi, con figura di mietitrice mentre nella filigrana troviamo l'effigie di Vittorio Emanuele III: Per una lettura approfondita sulla cartamoneta albanese e l'occupazione italiana in albania vi consiglio l'esaustiva discussione di @petronius arbiter3 punti
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Nulla di strano. Come precisato nella premessa alla prima parte, lo studio messo a disposizione su academia.edu in realtà è stato pubblicato nel corso del 2017 da Panorama Numismatico, in sette puntate. I due pdf sono l'unione delle scannerizzazioni dei singoli articoli ed è per questo motivo che la numerazione delle pagine non è susseguente e continua… ma i testi lo sono, senza mancanze. Nulla di strano nemmeno nel fatto che la legenda del tuo esemplare non compaia fra quelle descritte. Lo studio infatti rappresenta un tentativo di integrazione alle varianti descritte dal CNI, ma non ha la pretesa di essere esaustivo di tutte le varianti prodotte nè potrebbe esserlo. Tieni presente che nel corso dei primi due anni del primo appalto lo zecchiere Joseffo Teseo produsse 680.000 sesini che, riparametrati all'intero periodo, porterebbero ad almeno 1.800.000. esemplari. Se consideriamo che secondo il Sacchetti con ogni conio si potevano produrre fra 20.000 e 80.000 esemplari per un numero ipotizzabile di conii fra 23 e 90. Nello studio, fra estratti dal CNI e varianti inedite vengono elencate complessivamente 15 varianti… per cui all’elenco ne possono mancare dalle 8 alle 75 (??)… più facile che si tratti di una cifra vicina al limite inferiore. Se fai attenzione potrai vedere che le varianti descritte nello studio presentano delle troncature di legenda che evidenziano una progressione già vista in altre emissioni. La maggior parte degli esemplari elencati hanno il nome abbreviato nella sola F; 2 esemplari presentano la troncatura FR; il tuo, un altro che mostro qui sotto (purtroppo poco leggibile) e 2 degli esemplari del Periodo 1, Gruppo 2 presentano la troncatura FRA. Queste varianti e le eventuali progressioni testimoniano della sicura sostituzione del conio di dritto, con leggere variazioni introdotte probabilmente proprio per identificare fasi e periodi. Per concludere, come puoi intuire, la variante da te presentata non era ad oggi sconosciuta ma lo era al momento della stesura dello studio (2016), così come confido che altre varianti emergeranno nei prossimi anni come ne sono emerse per i giorgini e le muraiole. La rarità non può essere elevata rispetto a quella della tipologia nel suo insieme, da considerare Rara, perché sono veramente poche le notizie disponibili e pochi sono coloro che cercano di approfondire l’argomento e che ne danno notizia, per cui la reale consistenza numerica potrebbe variare in modo molto repentino. E qui mi taccio Un saluto Mario2 punti
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Ma la storia, si sa, è una ruota che gira, e non passò molto che furono gli jugoslavi a occupare un pezzo di terra dei loro vecchi occupanti. Un pezzo d'Italia, insomma. Alla fine di aprile del 1945 è occupata tutta la Venezia Giulia, e il 30 aprile gli jugoslavi entrano a Trieste, precedendo di due giorni i neozelandesi dell' 8a Armata. Inizia così un braccio di ferro tra jugoslavi e Alleati, che porta alla suddivisione in una "Zona A" e una "Zona B", delle quali la seconda sarà definitivamente assegnata alla Jugoslavia nel 1946, mentre la prima, comprendente Trieste, dopo lunghe e sofferte trattative tornerà all'Italia nell'ottobre del 1954. Ai primi di ottobre del 1945, avuta notizia che le autorità jugoslave avevano intenzione di emettere una moneta d'occupazione, il comando militare Alleato stabilisce che la sola valuta legale nella "Zona B" era da quel momento costituita dalle am-lire. Ciononostante, il governo jugoslavo, che aveva già costituito la Banca per l'Economia per l'Istria, Fiume e il Littorale Sloveno (scritto proprio così, con due T), fa emettere da questo Istituto, il 30 ottobre, banconote nei tagli da 1, 5, 10, 20, 50, 500 e 1.000 lire. Queste banconote sono popolarmente conosciute come "barchette" perchè sul retro dei tagli da 5 a 1.000 lire appariva una barca a vela. Inizialmente furono valutate, quasi clandestinamente, circa un 20% in meno della lira italiana, ma a seguito delle ferme proteste del comando Alleato, vennero tolte dalla circolazione meno di due mesi dopo la loro emissione. Furono quindi cambiate, dal 28 al 30 dicembre 1945, dall'Istituto che le aveva emesse, al corso di 30 dinari per 100 lire, con il limite massimo riscuotibile di 5.000 dinari per ogni capofamiglia. Ecco il biglietto da 1000 lire, a mio parere il più bello della serie. petronius2 punti
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Progettato da F. Rausenberg con i calcoli di Eberhard, viene costruito ad Essen negli stabilimenti Krupp, in 7 bocche da fuoco per 3 allestimenti completi : viene poi trasportato in Francia per il posizionamento in batteria nella foresta nelle vicinanze di Coucy . Si tratta di un obice che è progettato per sparare proiettili da circa 106 kg : sparati con alzo fino a 55° i proiettili raggiungono a circa 42 km da terra la stratosfera che oppone minore resistenza al loro transito, transito che è previsto concluda la propria traiettoria atterrando dopo 130 km in poco più di 3 minuti . E' la prima guerra mondiale e Parigi si trova a 120 km da Coucy : tra il 23-03-1918 ed il 09-08-1918, da 320 a 370 proiettili raggiungono Parigi . L'apporto di questo bombardamento all'economia bellica della guerra è pressochè inesistente, essendo probabilmente negli intenti dell'operazione il messaggio che Parigi è vulnerabile da parte del nemico, pur lontano ed invisibile . Il parisgeschutz, parrebbe non comparire in numismatica o medaglistica : qualche medaglia è invece stata dedicata a fleissige berta, i potenti obici anch'essi di produzione Krupp, che nella stessa guerra nel 1914 hanno pressochè distrutti gli indistruttibili forti di Liegi, Anversa, Verdun ed altri .2 punti
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Ciao @Antfolle86, Questo è un "autentico" falso d'epoca della Piastra 1859 di Francesco II2 punti
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Ho fatto una ricerca e ti giro la foto della serie completa. Quella in questione dovrebbe essere l'ultima in basso a destra.2 punti
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Certo non è una città famosa nel mondo per le sue bellezze, ma credo sia stata una scelta buona, per diversi motivi. Il fatto di aver avuto l'ultimo confine tra est ed ovest, caduto pochi anni fa. Una città piccola ma mitteleuropea, con influenze delle tre principali aree linguistiche (latina, germanica, slava), una storia recente che ha visto il riavvicinamento tra due realtà fino a pochi anni fa separate. Penso che la scelta di capitale europea della cultura ad una città in due nazioni sia un bel messaggio per il futuro. Poi ciascuno può pensarla come crede2 punti
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La contromarca ha tutto l'aspetto di quelle apposte da alcuni collezionisti del secolo scorso per identificare la loro collezione. E' forse una sorta di "identificazione" del collezionista con l'oggetto collezionato.2 punti
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Buongiorno ragazzi e ciao a @Bradi. Sul Tevere è effettivamente riportata ma in nota l'autore scrive: "da fonte non attendibile". In ogni caso il catalogo Tevere non è mai stato un punto di riferimento per il collezionista di sovrane. Va bene per un colpo d'occhio generale più che altro. I riferimenti sono lo Spink: che non cita varianti per il millesimo e quota un plusvalore numismatico solo in caso di BU (brilliant Uncirculated) lasciando in BV (bullion value) gli esemplari in conservazione minore. Altro catalogo di riferimento è il Marsh. Non vengono citate varianti, la moneta è considerata molto comune e viene riportata una tiratura di oltre 6 milioni di esemplari. Buon weekend ragazzi e grazie a @lorluke per avermi citato.2 punti
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Onestamente, sono dovuto andare a vedere di che moneta si trattava perché è da diverso tempo ormai che non seguo più gli euro. Quindi, non sono per nulla aggiornato sulle ultime emissioni. Che dire? Evidentemente, per esserci stato un incremento così repentino dei prezzi, la richiesta è molto più alta della risicata offerta di 15.000 pezzi. Tra l’altro, mi sembra che ci siano state lunghe attese e problemi durante la vendita online. Quindi, è probabile che più di qualche collezionista non sia riuscito a portarsi a casa quanto desiderava ed ora si vede “costretto” a pagare la cifra richiesta dal venditore. Comunque, senza voler offendere i collezionisti degli euro (tra l’altro lo ero anch’io fino ad alcuni anni fa), secondo me gli euro da collezione hanno finito il loro corso già da diverso tempo. Ormai, le emissioni sono sempre più ridondanti, monotone e poco ispirate. Di monete esteticamente gradevoli, piacevoli alla vista, attraenti, interessanti, se ne vedono sempre meno. Questa di Monaco, ad esempio, non ha un briciolo di personalità (e stiamo parlando di Monaco). Sarà che i principi sono invecchiati, ma sembra la brutta copia di quella del 2011… Una moneta di una piattezza unica ma, nonostante ciò, gran parte dei collezionisti la compra lo stesso perché ormai è nella “giostra” di dover tener la collezione sempre aggiornata e completa. Le zecche che emettono i 2 euro commemorativi (e non solo) sanno che possono far leva su questo fattore psicologico e, quindi, non importa più che la moneta venga bella o che si trovi chissà quale occasione da commemorare. Questo, a mio avviso ha progressivamente impigrito la creatività e ha portato al circolo vizioso che di anno in anno sta determinando il declino (morale) del collezionismo degli euro. Ormai i collezionisti vanno avanti spinti più dalla “esasperazione” che non dal piacere effettivo nel possedere quella determinata moneta… Per questo, personalmente, decisi di darci un taglio diversi anni fa e, francamente, non mi sono mai pentito di questa mia scelta. Molte delle monete che avevo le ho spese o vendute. Mi sono tenuto solo un piccolo nucleo di esemplari che trovo ben riusciti per gusto estetico, particolarità del soggetto rappresentato, stile, ecc.2 punti
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Per te @gpittini Solo per il piacere, un medaglione bimetallico del B.M « dans son jus ». Nessun ritocco, nessuna patina artificiale, che ritratto, che meraviglia.2 punti
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Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?1 punto
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Apro questo spazio per parlare delle monete in AG che furono coniate per la circolazione a partire dal 1945, fine della II Guerra Mondiale. Già se ne parla in altre discussioni parziali relative a certe singole emissioni numismatiche, però mi piacerebbe si arrivasse qui a una sorta di catalogo unitario dell'argento emesso per la circolazione, includendo anche quelle monete che si trovano in zona grigia, cioè movimentate al facciale e subito tesaurizzate. Vorrei qui prendere in considerazione lo spazio europeo e mediterraneo. Quindi dall'Islanda all'Egitto, dal Marocco al Caucaso, dalla Carelia a Gozo. Inutile dire che io cerco di raccogliere nelle mie collezioni proprio gli AG europei destinati alla circolazione. Magari anche altri lo fanno. E così potremo orientarci sulla base dei contenuti di questa discussione.1 punto
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CEREA-VERONA COLLEZIONA 27-28 Novembre 2021 presso l’Area Fieristica di Cerea VR Via Oberdan, 10 Uscita Autostrada MI-VE Verona Sud INGRESSO GRATUITO Apertura al pubblico Sabato e Domenica dalle ore 9,00 alle 18,00 La Manifestazione sarà suddivisa in tre Aree: Numismatica Filatelia, Cartofilia Militaria, Collezionismo Servizio di Vigilanza armata nei tre giorni. Servizio carico-scarico con carrelli. Parcheggio interno riservato. Servizio bar e ristorazione interno. Possibilità di allestimenti personalizzati. Carico e scarico al piano o con scale. Carico e scarico al coperto in caso di maltempo. Alla domenica in un padiglione adiacente si svolgerà una manifestazione di antiquariato e brocantage, il cui pubblico potrà circolare liberamente anche a Cerea-Verona Colleziona. Saranno presenti anche le POSTE ITALIANE con l’annullo filatelico e la presenza di un ufficio mobile del Ministero. (Distanziamento fra gli espositori, controllo green pass ed ogni altra tutela prevista per le manifestazioni al coperto)1 punto
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Buona sera, Tempo fa (2017) mi sono aggiudicato in asta l’esemplare che posto di cui riporto descrizione e relative foto da web-asta. Sulmona. Carlo VIII (1495). Doppio cavallo. D/ KROLVS°D° G .... I tre gigli di Francia, sotto corona. Sotto nel giro in cartella SMPE. R/ XPS°VIN°XPS°RE°XPS°IM: (due cerchietti) Croce di Gerusalemme. CNI 7 Cag. manca MIR 788 (al tipo). AE. g. 3.02 RRR.Bel BB. Ex Asta Kunst und Munzen 1980 Ben volentieri accetto commenti. Grazie. Domenico https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CVIIISU/61 punto
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Buonasera e buona domenica, appena entrato in collezione l’esemplare in oggetto di cui posto sia le foto sia la descrizione fornite dalla casa d’asta. Cattaro. Assedio montenegrino-austro inglese (1813-1814). Napoleone I Imperatore dei Francesi e Re d'Italia. 5 franchi 1813. D/ Trofeo d'armi tra rami d'alloro. R/ Grande N coronata; ai lati, 5 F. CNI 7; Pag. 292e; Traina 3i. AG.26.20 g. 39.00 mm. RR. Sul bordo i punzoni PM e P. SPL. Dopo le sconfitte di Dresda e Lipsia l'astro napoleonico tramonta rapidamente. In Dalmazia e nel Veneto le maggiori piazzeforti, vanamente difese dal principe Eugenio di Beauharnais, sono assediate e costrette alla resa prima ancora della fine dell'impero. Cattaro è bloccata dai montenegrini, sobillati dai russi, dagli austriaci e da navi inglesi. Parte della guarnigione, croati e italiani, si ammutina e diserta. Per pagare i soldati il comandante della guarnigione, Generale Gautier, fece requisire gli argenti e gli ori del tesoro del duomo e con il metallo così ricavato fece fondere delle monete molto rozze da 10, 5 e 1 franchi. Gli incisori, più abili con le armi che con il bulino, ci sono noti solo per le sigle che appaiono punzonate sul bordo. Riporto anche quanto il CNI segnala.1 punto
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A livello tecnico non mi sembra di vedere bolle o altri segni da fusione. Ha provato con la calamita e non attacca, peso e diametro ci stanno, certo forse il conio non era dei migliori ma se giri un po nelle aste di simili se ne son viste.1 punto
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Figurati! Credo che la maggior parte dei fraintendimenti su un forum sia dovuta al fatto che la scrittura non ha un tono a sostenerla! Buona serata.1 punto
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Non importa... Era una battuta. Probabilmente scritta male. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Fu una bellissima discussione a cui partecipammo in tanti e si chiuse con un ottimo articolo di Amedeo1 punto
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Gorizia fu una Contea di grande importanza nel medioevo. La tomba del suo ultimo Conte Leonardo è uno dei capolavori del rinascimento (ma si trova a Lienz, ultima sede dei Conti di Gorizia). La sua monetazione ha dei denari affascinanti e già un'esposizione delle sue monete farebbe la gioia di molti di noi. Senza nulla togliere a Lodi, mi sembra che non ci sia storia tra le due città... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buonasera Antonio, riproduzione Carrarmato Perugina. È soltanto un gadget. ?1 punto
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faccio notare poi che nelle "nostre" viene accentuata una caratteristica a V del volto nel rovescio, che nelle altre è presente in modo marginale e meno "invadente " a livello visivo1 punto
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Buongiorno, ed ecco, continuando con la collezione privata del Voltolina, un esemplare “enigmatico” dedicato al Patrizio Veneto in oggetto. Riporto quanto descritto dal Voltolina. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME495Y/33 Una curiosità emersa è il triangolino sotto la stella sul Dritto dell’esemplare. Cosa potrà significare? e perché ha quella forma? … rimarrà un intero, credo! Domenico1 punto
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Effettivamente il ric 266 riposta un quinario di probo con al rovescio mars vltor. È una moneta che non avevo mai visto personalmente, ma questo non vuol dire molto, ma non credo che sia molto comune. Di Probo sono molto più comuni gli antoniniani e sarei curioso di capire perché viene classificato come quinario e non come denario1 punto
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Complimenti @Josh81 è molto bella e di solito le banconote con iconografia religiosa sono sempre molto apprezzate?1 punto
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Buona Sera, Potrebbe essere stato solo un modo per promuovere il gradimento della moneta, fingere di non averla correttamente individuata, in effetti la presenza del segno, anche se poco appariscente è abbastanza evidente. La stessa moneta era transitata nell'asta NAC 90 del 2016. Un fiorino con lo stesso conio di rovescio nell'asta Hess 325 del 2013. Allego nell'ordine le immagini. Cordialità1 punto
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moneta estremamente piacevole per il tipo. Complimenti per il possesso!1 punto
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Alcuni classici della numismatica pontificia dal settecento al novecento...1 punto
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Prima guerra mondiale Occupazione della città di Odessa 25 rubli - Nell'ottobre del 1917 Odessa venne occupata dalle milizie fedeli alla Repubblica Popolare Ucraina, qualche mese dopo venne occupata dall'esercito austroungarico sino al termine della prima guerra mondiale. Successivamente fu invasa dalle truppe bolsceviche.1 punto
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Buongiorno amici...oggi questa, un 5 tornesi 1817 per FERDINANDO I, REGNO DELLE DUE SICILIE, moneta molto rara, la conservazione non è certo alta ma con questa moneta ci si può anche accontentare. Colore del metallo, legenda tutta leggibile e rovescio carino me la rendono piacevole! Saluti Cristiano.1 punto
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Buongiorno...sono in astinenza da grani siciliani, in astinenza da rame e mi consolo postando l'esemplare della mia collezione che preferisco per conservazione... 5 grani 1815 variante senza punto dopo PVUBLICA. Mi gusto sempre gli occhi a rivederla...ecco le foto, nella speranza di estinguere a breve questa sete di rame siciliano ? . Saluti.1 punto
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I giovani ci sono, lo affermo con assoluta certezza. Da giovane posso riportare la mia esperienza. Esistono gruppi numismatici SOLO di giovani/giovanissimi praticamente su ogni piattaforma social (facebook, whatsapp, telegram solo per citarne alcuni). Io ne faccio parte e devo dire che siamo una bella comunità con elementi validissimi. Sicuramente ormai esistono altri canali informativi e altre modalità d’acquisto. Esempio lampante, di tutti questi giovani sono davvero pochissimi quelli iscritti su questo forum e i pochi iscritti nemmeno lo usano più di tanto . Gli acquisti li fanno solo su aste e devo riportare anche aste interne tra di loro. Non sto parlando di roba di pochi euro. Come già stato detto in precedenza in un altro post, in ogni epoca c’è stato un timore verso una “probabile fine della numismatica in Italia”. Io credo che così come non è finita all’epoca, non finirà nemmeno ora. Semplicemente stanno cambiando i tempi e anche i canali d’apprendimento e di acquisto.1 punto
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In realtà era Solone Ambrosoli, alla fine dell'800, a lamentarsi per la mancanza di giovani interessati alla numismatica. Ha detto bene @r.tino che i ''giovani'' in numismatica possono avere anche 40 o 50 anni. Quando io, ventenne, andavo per covegni eravamo al massimo 5 o 6 di quell'età. Ed eravamo in pieno boom numismatico degli anni 80. Infine la tecnologia. Ma voi non la trovate noiosa e ripetitiva? A chi cerca qualcosa di più di un semplice passatempo, la numismatica potrà sempre offrire qualcosa. Quindi non mi preoccuperei troppo. W la Numismatica! Arka Diligite iustitiam1 punto
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