Vai al contenuto

Classifica

  1. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      24478


  2. dracma

    dracma

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1304


  3. Reficul

    Reficul

    ADMIN


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      11853


  4. ilnumismatico

    ilnumismatico

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      4916


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/09/21 in tutte le aree

  1. Segnalo la recente pubblicazione degli Atti del 57° Convegno Internazionale di Studi sulla Magna Grecia: ??? ????? ?????. ???????? ? ??????, ???????? ? nuo?? ???????, svoltosi a Taranto nel 2017. Il volume contiene, oltre a pregevoli contributi a carattere storico, archeologico, epigrafico, ecc., due interessanti studi numismatici riguardanti la zecca di Caulonia e quella di Terina. Buona lettura!
    4 punti
  2. Condivido un nuovo acquisto. Moneta non particolarmente ricercata, ma al contempo di non semplice reperibilità. Michele I imperatore e Teofilatto Despota,, follis coniato nel triennio 811-813 nella zecca di Siracusa. grammi 2.78 per circa 16-18 mm (il tondello è ellittico). Ex inasta 89 lotto 507. La moneta è perfettamente leggibile e identificabile, sebbene sia stata probabilmente manipolata con una qualche specie di pinza da un lato, immediatamente dopo la coniazione e a tondello caldo, che ha rovinato parte del tondello. Nuovo imperatore portato a casa ? p.s. le foto mi sono venute enormi, per cui anche i difetti risultano enormi. Nella dimensione reale è molto più piacevole.
    3 punti
  3. Ieri sera grazie ad un amico del circolo sono riuscito a migliorare la conservazione di questo millesimo... Quando le date mancanti, in una collezione tipologica come questa, sono rimaste quelle "impossibili" si cerca di migliorare come qualità, impresa non facile anche quella... Comunque con veramente poco a volte si riesce e la soddisfazione di aggiungere una bella moneta è sempre molto appagante. Spero che questa piccolina piaccia anche a chi leggerà questo post..
    2 punti
  4. Si vede che non hai cercato bene Ciao petronius
    2 punti
  5. Francia - 2 Euro Commemorativo 2013 150° Anniversario della Nascita di Pierre de Coubertin Pierre de Coubertin ( 1863 - 1937 )
    2 punti
  6. Stesso conio per il dritto, Il mio 1631 con simbolo del coniatore L
    2 punti
  7. Sembrerebbe questo esemplare riportato nel link https://en.numista.com/catalogue/exonumia177726.html
    2 punti
  8. Trovata la motivazione. http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/GRC/GRC-TTE.htm Due to a shortage of notes caused by the Italian-German occupation, Greek authorities in 1941 reissued cancelled notes which were already intended to be destroyed. These notes were in use for about one year. Most of them are hole-cancelled, but other may bear local stamps of branches of the Bank of Greece. A causa della scarsità di banconote causata dall'occupazione italo-tedesca, le autorità greche nel 1941 ristamparono banconote annullate che erano già destinate alla distruzione. Queste note sono state in uso per circa un anno. La maggior parte di questi sono annullati, ma altri possono recare timbri locali di filiali della Banca di Grecia. Per la Grecia in genere ce ne sono un bel po.
    2 punti
  9. Ovviamente si fa per parlare e per dare un po' di sale alla discussione,ci sono comunque alcuni particolari che non tornano ma io dico la mia , poi ognuno avrà la sua idea... Qualcuno penserà che il sestino di Giovanna la pazza sia troppo piccolo e leggero per essere la moneta ospitante di questo 3 cavalli ANTE FERIT,e invece ci sono anche esemplari di oltre 20 millimetri di diametro e oltre 3 grammi e mezzo di peso,quindi perché no?... Posto i ritagli sia del 3 cavalli che di un sestino preso in rete,non sto a commentare i particolari,tanto li potete vedere dai confronti delle immagini...
    2 punti
  10. Assolutamente no. Le monete false, anche le migliori, prima o poi vengono riconosciute e scartate dal mercato. Il problema resta lo slab. Lì dentro il falso si trova a meraviglia per vari motivi: - spesso il falso si riconosce da una visione diretta in mano, - chi compra monete slabbate spesso non le controlla, fidandosi di chi le ha chiuse, - difficilmente si riesce a vedere bene il bordo e il taglio della moneta, altri indici di bontà o falsità della moneta. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  11. Ciao! Questa richiesta mi era sfuggita .... non avevo ricevuto alcun avviso Discorso che non può esaurirsi naturalmente in poche righe, ma in "soldoni" posso dirti che non è propriamente così, le acquisizioni in terraferma avvenute al tempo della creazione del Soldino, furono ben poca cosa: Padova, Bassano e Treviso; il grosso avvenne durante il dogato del Foscari, più di un secolo dopo, con le numerose guerre contro il Ducato di Milano. Il Soldino non fu né causa, né effetto dell'aumento della Terraferma veneziana. Il Soldino nacque sostanzialmente da una congiuntura monetaria che vide da una parte l'accresciuta emissione di moneta argentea da parte di Merano e la ridotta capacità di Venezia di attrarre argento. In questo tempo le monete "buone" di Venezia erano il Ducato d'oro ed il Grosso Matapan; il denaro ed il bianco erano monetine di mistura che non avevano mercato ...... bisognava rivoluzionare la monetazione, considerato che il fino d'argento contenuto nel Grosso aveva raggiunto un valore superiore a quello che la moneta rappresentava! Il Ducato veniva "slegato" ed il suo valore era libero di oscillare in funzione del valore del fino, diventava, in definitiva, la moneta più indicata per i commerci internazionali; così venne fatto anche per il Grosso, con l'avvertenza che la produzione di quest'ultimo venne via via ridotta perché, essendo moneta buona, correva il rischio di sparire dal mercato (Legge di Gresham) e quindi venne creato il Soldino (oltre al Mezzanino) che contenevano meno argento fino e non correvano il rischio di diventare moneta buona e quindi soggetta all'accaparramento. Tra i due nuovi conii, il mezzanino "sparì" comunque subito, per la legge di cui sopra, giacché aveva una percentuale di fino dello 0,780, mentre il soldino, che aveva un contenuto di fino dello 0,670, non venne accaparrato per essere fuso e circolò senza impedimenti, non solo a Venezia e nella Terraferma, ma anche in Grecia (Creta) e nelle colonie ed anche nei regni franchi dove circolava il denaro tornese, facendo guadagnare "alla grande" lo Stato. Ho scritto un po' di "getto", spero comunque di essere stato sufficientemente chiaro. saluti luciano
    2 punti
  12. Ho letto diverse teorie in merito, c'è chi interpreta queste stelle con le Pleiadi, chi con un oscuramento parziale delle stesse, chi con Cassiopea come detto da Gianfranco, chi ci ha visto la rappresentazione di un'eclissi di tipo anulare o di una particolare congiunzione sempre lunare. Tale iconografia è presente sia in ambito repubblicano che imperiale, con numeri di stelle variabili, da una fino a sette. La stella ad otto raggi nel crescente offre differenti interpretazioni a seconda del contesto ma più le stelle aumentano più l'interpretazione diventa difficoltosa. Le due stelle che appaiono sopra il crescente nell'oncia della così detta serie collaterale potrebbero rappresentare o i dioscuri o ancor meglio Phosphorus, la stella del mattino ed Hesperus, la stella della sera, così come suggerito dal così detto "altare di Selene" conservato al Louvre. Ma nel caso in oggetto "giustificare" in chiave simbolica le tre stelle rimanenti è ardua impresa e potenzialmente potrebbe non essere la strada giusta.
    2 punti
  13. Cari Amici del Forum, in queste giornate uggiose, sto mettendo un po' di ordine alle mie monete ed affiorano i ricordi del passato. La moneta che posterò è modesta, non è un FDC, ma ha una storia, come la maggior parte di quelle che abbiamo in collezione e quando le riprendiamo in mano, si risvegliano, prendono vita e ti raccontano qualcosa. E questa ha una storia “simpatica”... il titolo potrebbe essere “ Ciccì e la Moneta Scomparsa”. Premessa: Ciccì era il Barbiere Siciliano appassionato di monete, grande amico di mio padre, fonte inesauribile di aneddoti, che ho già ricordato ( vedi il post # 10 “L. 5 1911 La Cenerentola degli Scudi ?” ). Ciccì il Barbiere arrivò alla Stazione una Domenica di Agosto, di ritorno dalle Ferie passate dai parenti in Sicilia. Giorno con caldo infernale, di quelli che l'aria sembra liquida, l'asfalto un mare di pece e nessuno che si azzarda a scendere in strada. Poveraccio, aveva viaggiato tre giorni su un treno “Accellerato” che fermava anche in piena campagna, perchè allora, anche le più piccole Frazioni avevano la Stazione. Eppure, era come sempre impeccabile: giacca e cravatta, capelli impomatati, baffetti “da sparviero” ed un sentore di Colonia che si era ormai impregnato sulla pelle. Mio padre era andato a prenderlo alla Stazione con uno scooter “Iso Moto”, residuato post bellico, lontano parente della Vespa, che quando doveva affrontare una salita, ansimava come una vecchia asmatica. Ciccì già dal predellino del treno si sbracciava: “ Cesco !( così tutti chiamavano mio padre ) Grandi acquisti e... una “ monetazza” pee tte... che ti piacerà !!” . Portato a casa, Ciccì disse: “ Adesso metto a posto le monete “bedde, bedde”, ma veramente “ 'nu bigiù” e domani vieni a prendere “ 'a monetazza!”. Con la curiosità del collezionista, mio padre “Cesco”, il mattino dopo si precipitò nel negozio e Ciccì, lasciando qualche barba e tagli dei capelli a metà, lo portò al piano sopra dove abitava, a vedere le monete. I suoi monetieri erano gli armadi dove teneva gli asciugamani per il negozio, la sua biancheria e i suoi vestiti, in ordine casuale e sparso, ma incredibilmente preciso ( per lui ! ). Però la “monetazza” per mio padre era incredibilmente sparita! Dopo aver aperto e svuotato tutti i cassetti, non si trovava. Affranto, si accasciò sul letto quasi piangente: “ E' colpa della Netina ( la donna delle pulizie ). Stamattina, l'ha vista, mi ha guardato storto e mi ha detto che è una cosa indecente.. con tutti quei cosi lì...fuori ed in bella vista! ! Chissà dove è finita! “ Il giorno dopo Ciccì, entrò ringalluzzito ne nostro negozio ( i miei avevano una Tabaccheria ? “ Cesco !! Guarda! “. Il malloppo che portava era inequivocabile: un paio di mutande di lana, di quelle con lo “sportello” ben ripiegate, ma di un giallo intenso “ di lana vecchia” ,pulite ma che non ispiravano molto...mia mamma inorridita si ritirò velocemente nel retrobotega. Con tocco d'artista le dispiegò sul bancone e tirò fuori la moneta dallo “sportello delle mutande”. Era un 20 L. LITTORE DEL 1927. : “ Cesco... nun la fa vedere a tuo figlio Beppino, che... è studioso, c'ha la faccia da Vescovo... quello diventa proprio un Vescovo! Assicurato! “ P.S: Non ho mai intrapreso la carriera ecclesiastica e non sono diventato Vescovo, la moneta però l'ho tenuta ed è quella che vedete in foto. Mi piacerebbe sentire qualche storia da Voi, a prescindere dal valore e dalla conservazione della moneta, perchè, questo umile tondello di metallo, se lo tenete in mano, racconta... Ciao Beppe
    1 punto
  14. Il collezionismo numismatico e l'attività di studio e ricerca del settore sono strettamente connessi, lo sono ai nostri giorni e lo sono stati anche in passato. Attualmente internet è un mezzo fondamentale per la condivisione di informazioni e materiali: sono innumerevoli i musei, le istituzioni pubbliche e private ecc che hanno deciso di pubblicare le loro collezioni online e/o di procedere alla digitalizzazione dei loro archivi. Per citare un esempio a caso abbiamo il British Museum che ormai da diversi anni condivide nel proprio sito internet senza alcuna restrizione l'intera collezione museale di cui una consistente parte è presente anche con annessa foto. Altre istituzioni invece hanno inserito qualche restrizione e per l'ottenimento di informazioni è necessario un contatto... tuttavia, nell'epoca in cui viviamo con un breve scambio di email si riescono ad ottenere miriadi di informazioni, sia per uso strettamente personale che per uso divulgativo/didattico. Insomma, ottenere l'immagine di un antoniniano che si sa esser parte della collezione numismatica della Bibliothèque Nationale de France non è più una missione così impossibile, ma anzi è alla portata di tutti. Nell'era pre-digitale invece esistevano altri sistemi: un dispendioso sopralluogo di persona (se si doveva uscire dal proprio paese) oppure lunghe attese e scambi epistolari finalizzati all'ottenimento di una fotografia o, andando ancor più a ritroso, di un calco di gesso! Perché ho fatto questo lungo cappello introduttivo? Perché oggi vi presento il mio ultimo acquisto: Il lotto è stato venduto come "calco in gesso di un antoniniano di Vittorino e di un aureo di Postumo" con la precisazione che nel retro delle due facce dell'antoniniano vi era la sigla "BM" mentre nel retro delle due facce dell'aureo di Postumo l'annotazione "Copenaghen". Da buon segugio quale sono ho fatto un po' di ricerche e ho scoperto prima di tutto la provenienza: Ex Baldwins's of St James's, Auction 55, lot 487 (parte). Nella medesima asta è stata venduta, scomposta in più lotti, una collezione di oltre 500 calchi in gesso di monete romane molti dei quali avevano annotazioni sul retro del tipo "Paris", "Vienna", ecc. Nell'asta vi erano solo alcune foto a titolo esemplificativo tra cui questi due vassoi: Doveva trattarsi di una collezione davvero imponente di calchi di monete rare conservate presso i principali musei europei, con un focus apparentemente marcato sul III secolo e in particolar modo sull'impero gallico. Il venditore attuale, da quel che ha avuto modo di apprendere avendo partecipato direttamente all'asta, mi ha riferito che doveva trattarsi di una serie di calchi risalenti agli anni '70-'80 del 1900. Io di mio sono riuscito solamente a identificare la provenienza dei due pezzi siglati come BM che non sono facce della medesima moneta bensì il dritto rispettivamente di un antoniniano di Vittorino e di un antoniniano di Postumo che, fortunatamente, sono fotografati nell'archivio digitalizzato del British: https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1964-0701-158 https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1867-0101-1963 Il Vittorino è un acquisizione risalente al 1964 quindi la realizzazione dei calchi, probabilmente effettuata proprio dal BM (visto la musealizzazione del Postumo dal 1867), è compatibile alla finestra temporale indicata dal venditore. Per quanto riguarda il Postumo invece stiamo parlando di un aureo del tipo seguente: D\ POSTVMVS PIVS AVG R\ ROMAE AETERNAE RIC V - 37 Tuttavia di questo esemplare listato come "Copenaghen" non sono riuscito a recuperare altre informazioni, ho spulciato l'archivio fotografico della sezione numismatica del National Museum of Denmark, ma senza alcun risultato. Ignoro se esistano altre raccolte importanti conservate in qualche museo cittadino da cui potrebbe provenire l'esemplare in questione (tra l'altro di fattura nettamente inferiore rispetto ai due calchi precedenti). Da ultimo ho inviato un quesito al British Museum di cui sono in attesa di risposta per cercare di capire fino a che anno il museo effettuava queste copie e in quali occasioni. Una piccola curiosità insomma, una testimonianza di uno strumento di "conoscenza numismatica" d'altri tempi. Nullo il valore commerciale, ma significativo sul fronte della "storia del collezionismo numismatico". Se qualcuno di voi ha in collezione vecchi calchi e vuole condividerli o ha altro materiale inerente... è ovviamente il benvenuto!
    1 punto
  15. Per quel che so sono pessime riproduzioni di monete reali, il peso si aggira su 0.50 gr e se e quando sono d'oro sono ad 8K, nella maggioranza sono solo placate oro, naturalmente nessun valore numismatico, ed irrilevante quello del metallo ( nessun compro oro o commerciante le acquisterebbe) saluti TIBERIVS
    1 punto
  16. Vedi post # 18 di https://www.lamoneta.it/topic/185608-miti-associati-alle-“civette”-di-atene/#comment-2073042 apollonia
    1 punto
  17. Ciao! io mi sono espresso riguardo al "Soldino" di Francesco Dandolo e non al "Nuovo Soldino" di Andrea Dandolo, perchè ho inteso che a @gpittini interessasse sapere se la nascita del Soldino fosse dovuta alla espansione in terraferma di Venezia; quello che avvenne con la creazione del Tornesello sotto il dogato di Andrea Dandolo, è esattamente come scrivi tu, ma avvenne successivamente ed esclusivamente nei possedimenti greci e nei territori della Grecia franca a scapito del Denaro tornese, giacché il Tornesello assunse il ruolo di "moneta cattiva". Il Tornesello non ebbe mai circolazione a Venezia, non perché fosse "moneta cattiva", ma semplicemente perchè era moneta esclusiva e specifica di quelle colonie dove circolava per il commercio al minuto; certamente le tasse che le colonie (tutte) dovevano pagare a Venezia erano sempre da farsi in moneta buona (oro o argento) e non con altre monete. Era un modus operandi che Venezia attuava con qualsiasi Città suddita della terraferma o d'oltremare. saluti luciano
    1 punto
  18. Non era nell'album, ma dentro un quadretto sul banchetto 10 euro quadretto moderno (non d'epoca) compreso, ha avuto un grosso sconto perchè incollata ed anche perchè nessuna la voleva, gli altri la reputavano solamente interessante. Anche il timbro al retro è falsificato, giusto perchè era presente anche sui biglietti autentici, c'è scritto su tre righe: Verificazione del 6 luglio 1849
    1 punto
  19. Il simbolo accessorio dell'octopus accompagna le emissioni tarantine senza soluzione di continuità dal V al III secolo a.C.: F-B 2, 28 (500-490 a.C.) Leu, 10, 2021, 2003 F-B 8, 119.c (ca. 455 a.C.) Paul-Francis Jacquier, 37, 2012, 48 F-B 18, 278 (425-415 a.C.) CNG, Triton XXIII, 2020, 5 F-B 51, 704 (340-335 a.C.) Freeman & Sear, Manhattan sale I, 2010, 10 Vlasto 955-6 (240/35-228 a.C.) Kölner, 115, 2021, 16
    1 punto
  20. Nelle colonie e nell'area monetaria mediterranea fu il tornesello ad agire da "moneta cattiva" nei confronti del soldino. Vari "hoard" o ritrovamenti certificano la sparizione del soldino a favore del tornesello che con un valore di 1:4 aveva un contenuto molto molto inferiore. Il tornesello emesso dopo circa 1 mese dalla creazione del "nuovo soldino", aveva un millesimo di circa 0,111 (8 parti di rame ed 1 di argento) con un peso medio di gr. 0,70, contenendo pertanto solo il 15% rispetto al nuovo soldino che era in argento puro essendo coniato con lo standard del grosso. Con questa manovra Venezia sostituisce completamente i denari tornesi degli stati franchi ed obbliga tutti i governatori delle colonie ad accettare il tornesello limitando così il soldino alla sola circolazione a Venezia. Le autorità veneziane riuscirono ad evitare la minaccia che il tornesello agisse da moneta cattiva a Venezia fu semplicemente quello di lasciare il mercato libero (non acettando pagamenti in torneselli) mentre i cambiatori sapevano bene che il soldino aveva molto più argento. Con buona pace della legge di Gresham. Dovrei riuscire pure io a collegarmi in streaming e sarò spettatore molto interessato. Buona serata. Fabry
    1 punto
  21. La 2 e la 3 sono interessanti per via del ritratto del dittatore Saddam Hussein. 1 - https://en.numista.com/catalogue/pieces12693.html 2 - https://en.numista.com/catalogue/pieces12692.html 3 - https://en.numista.com/catalogue/pieces12691.html 4 - https://en.numista.com/catalogue/pieces9816.html
    1 punto
  22. Dovrebbe trattare di questo: https://www.delcampe.net/it/collezionismo/monete-banconote/gettoni-e-medaglie-germania/monarchia-nobilta/deutschland-rechenpfennig-johann-christian-reich-1730-1814-louis-xvi-mars-marte-380036098.html Ma se cerca in rete "rechenpfennig Luigi XVI" ne trova parecchi. Esistono moltissime varianti di questi gettoni, spesso al diritto raffiguravano sovrani famosi del tempo, frequentissimi i reali di Francia come Luigi XV-Luigi XVI. Alcuni di questi rechenpfennig raffigurano splendidi soggetti naturalistici, altri imitano monete vere o di fantasia. Mi ero dimenticato di inviare il post? lo invio ora per completezza...
    1 punto
  23. Bene,stai cadendo nella fitta rete della " dipendenza" ?
    1 punto
  24. Nella scheda c'e' indicato "gettone da conto", fai magari una ricerca in quella direzione, solitamente un token (gettone) è usato più che altro per ottenere un bene od un servizio in un'area territoriale limitata, praticamente la sua caratteristica primaria è quella di essere un mezzo sostitutivo della moneta.
    1 punto
  25. Ciao, le prime 3 sono monete da 1 dinar in rame/nickel dell'Iraq, la prima del 1982 (KM# 156), la seconda del 1981 (KM# 153) e la terza del 1980 (KM# 149), l'ultima è una moneta polacca sempre in rame/nickel da 10 zlotyc emissione FAO (Y# 63), tutte commemorative non destinate alla circolazione.
    1 punto
  26. 1 punto
  27. Buon giorno. Per me originali. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  28. Seconda guerra mondiale 20 Reichsmark Germania 1939 Non ho e non ho trovato informazioni sulla storia di questa banconota, ma penso che sia per un utilizzo interno vista l'iconografia che rappresenta giovani dai lineamenti ariani.
    1 punto
  29. Ok Oggi mi sono comprato un album e ho cominciato a metterli via. A vedere che ci prendo anche passione.? Quelli del sud america rappresentano molto il colonialismo spagnolo.
    1 punto
  30. Le monete da 1, 2 e 5 centesimi di euro sono costituite da un nucleo di acciaio con placcatura in rame. La placcatura è comunemente utilizzata per prevenire la corrosione, ma non è questo il caso in quanto l'acciaio inossidabile è intrinsecamente resistente alla corrosione e alla ruggine. Le protuberanze della placcatura che qui ha una funzione estetica non si possono certamente attribuire a rigonfiamenti “sotterranei” del metallo provocati da fenomeni corrosivi.
    1 punto
  31. La formazione scientifica non basta a dare una spiegazione fondata alla domanda sul “miracolo”: è necessaria la competenza di un esperto di virologia. Personalmente, per una visione generale del problema, posso suggerire la lettura della review “mRNA vaccines — a new era in vaccinology” di Norbert Pardi et al., pubblicata in NATURE REVIEWS ǀ DRUG DISCOVERY, Volume 17 ǀ April 2018 ǀ 261-279. Il riassunto tradotto in italiano dà un’idea del contenuto dell’articolo scaricabile da https://www.nature.com/articles/nrd.2017.243.pdf Lo sviluppo di vaccini profilattici o terapeutici contro gli agenti patogeni infettivi è il mezzo più efficiente per contenere e prevenire le epidemie. Tuttavia, gli approcci vaccinali convenzionali hanno ampiamente fallito nel produrre vaccini efficaci contro virus impegnativi che causano infezioni croniche o ripetute, come l'HIV-1, il virus herpes simplex e il virus respiratorio sinciziale (RSV). Inoltre, il ritmo lento dello sviluppo e dell'approvazione dei vaccini commerciali è inadeguato a rispondere al rapido emergere di malattie virali acute, come illustrato dalle epidemie 2014-2016 dei virus Ebola e Zika. Pertanto, lo sviluppo di piattaforme vaccinali più potenti e versatili è fondamentale. apollonia
    1 punto
  32. Ottimo, penso tu abbia visto giusto.. Infatti non l’ho considerato proprio per questo motivo; sbagliando. Anche se, lo ripeto, per me questa moneta potrebbe avere tre vite… Questo mi sembra lo spirito giusto, che condivido in pieno..
    1 punto
  33. Mi associo al ringraziamento di @numa numa a @dracma per aver riportato alla memoria questa interessante discussione che avevo già letto in passato e che probabilmente costituisce la fonte del ricordo che avevo sui legami tra Sidion e Metaponto. Probabilmente sarebbe proficuo unire le due discussioni, suggerimento che mi permetto di rivolgere al curatore della sezione. Effettivamente, alla luce della visione d'insieme più ampia che oggi offre la pubblicità data su internet ai vari passaggi d'asta (sicuramente un pregio), la classificazione della rarità di questa moneta andrebbe rivalutata. Del pari, mi permetto di evidenziare che lo stesso lavoro di "svecchiamento" (rectius, di aggiornamento) andrebbe svolto, da chi si è specificamente occupato del tema in passato, anche rispetto a tanti altri esemplari di quella che è la monetazione che da almeno tre anni a questa parte forma oggetto del mio interesse di studio e solo sulla quale, per ovvie ragioni, sento di poter esprimere un suggerimento (monete Magno Greche e medievali con particolare riferimento alle zecche riconducibili all'area che possiamo genericamente definire Apulia). Invero, si moltiplicano gli esempi di monete che, classificate addirittura come R4 oltre dieci anni fa, hanno fatto registrare nell'arco temporale successivo apparizioni sempre più frequenti sul mercato tali da rendere desueta ogni precedente indicazione (come pure potrebbe dirsi il contrario, monete apparentemente un tempo connotate da un grado di rarità inferiore non appaiano più sul mercato da svariati anni o lo hanno fatto in misura davvero risicata). Saluti.
    1 punto
  34. Buongiorno a tutti,nel poco tempo a disposizione non sono riuscito a trovare connessioni sicure con altre monete napoletane, però l'intuito mi dice questo....
    1 punto
  35. Bel pezzo, complimenti. Coniazioni di grande fascino a mio parere.
    1 punto
  36. Grazie Dracma per averci ricordato la precedente discussione e soprattutto l’ottima scheda che gia’ all’epoca presentava ben 15 esemplari di questa emissioni cui andrebbero credo, salvo verifiche, aggiunti gli esemplari di bertolami, deamoneta e Naville riportati sopra. Un’emissione considerata apparentemente ‘rarissima’ non lo e’ piu’ - o almeno non lo e’ piu’ al medesimo grado - indagando bene gli esemplari effettivamente noti pubblicati o passati dal mercato. ottimo ed utile esempio di censimento degli esemplari esistenti
    1 punto
  37. Fior di loto? è una nuova conservazione? Qui utilizziamo solitamente il fior di stampa insomma qualcosa di simile
    1 punto
  38. Di seguito l’esemplare di mia proprietà acquisito nel 2020 da asta Naville:
    1 punto
  39. Ciao, Vedo che la maggioranza delle tue monete sono con perizia. Per un catalogo digitale non mi dispiace l'esempio che hai fatto con la lira del 1917: fotografata con perizia aperta del D/ e del R/. Sceglierei uno sfondo uguale per tutte, un bel cartoncino per esempio. Inoltre per rispettare le proporzioni cercherei di fotografarle con uno stativo dalla stessa distanza... Saluti
    1 punto
  40. Si, dovrebbe essere proprio quella. Complimenti, hai fatto tutto da solo ? Un grazie comunque d'obbligo anche a tutti coloro che hanno dato una mano nel creare il catalogo ?? Credo che potrebbe essere utile inserire la foto della tua medaglia per futuri confronti.
    1 punto
  41. Lettura e musica( tanto heavymetal ?)
    1 punto
  42. Siamo ora su Panorama Numismatico cartaceo di novembre 2021 con Milano Numismatica, buona lettura !
    1 punto
  43. È un pezzo direi commuovente. Non mi nascondo dicendo che quel pensiero scritto a penna ha aggiunto assai valore al pezzo,non so se a livello di notafilia,ma sicuramente ne fa un cimelio e mi domando,chi non vorrebbe custodirlo ???
    1 punto
  44. In occasione dell'ultima Asta Montenegro ho acquistato questo gettone Gettone da Lire 2 Esposizione Milano 1928, metallo dorato, testa del Re a destra, sotto il collo PROVA, R/ cavaliere su cavallo rampante tiene un fascio littorio, attorno CAPO DEL GOVERNO BENITO MUSSOLINI in basso S. JOHNSON, bordo zigrinato. Montenegro 730. Luppino PPSJ121 R Grading/Stato: Fdc63
    1 punto
  45. @Aristarco una risposta goliardica alla domanda "Cos'altro collezionate?" di politici e Juventus potrebbe essere figure di m.......; una risposta sessista sarebbe fidanzate;.... Sinceramente credo che qui siamo , chi più chi meno, un po' tutti degli accumulatori seriali, quindi si va dai francobolli, minerali, fossili, oggettistica varia, modellini di auto navi ecc.....Il problema è che con la scusa del collezionismo non si getta via neppure un chiodo arrugginito perché vecchio/antico (quindi collezionabile), ha un bel design (quindi collezionabile), rappresenta un prodotto dell'industria locale (collezionabile), e la patina non la teniamo in considerazione... collezionabile.... Quindi credo che dovremmo farci vedere da uno bravo PS: @Guysimpsons si scherza...
    1 punto
  46. In attesa dei vostri ricordi legati alle monete, mi permetto di annoiarvi ancora una volta con una riminiscenza di quando ero bambino. La intitolo: “ Il Conte ed il Re capellone” Il Conte e “Cesco” (mio padre) erano due omoni con voce baritonale, occhi profondi e sempre in movimento, il tutto condito da un carattere sbrigativo e deciso che non ammetteva repliche. Si conoscevano da anni perchè il Conte era una persona di spicco nella Numismatica e quando si incontravano erano scintille. Per aggravare la sua figura già severa, a quel tempo mio padre decise che i “baffetti alla Clark Gable” erano fuori moda, ed essendo un grande estimatore di Gino Cervi, si lasciò crescere dei baffoni simili a quelli di Peppone nei film con Don Camillo. Il Conte si presentò a casa nostra all'ora di pranzo, con il solito fare baldanzoso ed ironico e apostrofò mio padre: “ Ohilà Stalin! Sei passato ai Soviet? Quello lì non era mica un capitalista come te...che collezioni monete !“. Mio padre incassò e si rivolse con un accenno a mia madre, che significava “ Butta i Tajarin...porzione molto abbondante!”. Il Conte onorò il pranzo e l'ottimo Dolcetto di Dogliani – produzione di mio nonno -, poi trafficò nel panciotto dove, da una tasca nascosta, tirò fuori un pacchetto confezionato con fogli di giornale, lo dispiegò sul tavolo e uscirono delle monete meravigliose. Io ero impaurito dalla presenza del Conte e stavo in disparte, ma quando vidi quella moneta enorme con l'immagine di un Re, non mi trattenni e la presi in mano esclamando: “ Ma è un capellone! “. Avendo paura che la facessi cadere, mio padre mi redarguì: “ Non toccare!! Vai a giocare a pallone in cortile! Vai !! “. Dal cortile sentii che i toni si alzavano, anche perchè mio padre si era innamorato di un L.5 1914 e, non avendo molta disponibilità economica, proponeva soldi più qualche moneta che aveva doppia. La “caciara” aumentava, quindi salii a casa a vedere cosa succedesse. Il Conte e mio padre erano in piedi e volavano anche parole “grosse”. Per fortuna la mia presenza calmò un po' gli animi, perchè non mi trattenni e sbottai: “ Ma..ma.. i Conti non dicono le parolacce!!!” . Il Conte scoppiò in una risata fragorosa che fu contagiosa per tutti. Mi accarezzò i capelli, che portavo rigorosamente corti, e schiarendosi la voce, mi disse: “ E' vero Beppino, nessuno deve dire le parolacce e per scusarmi ti dico che ti dò il Re Capellone a prezzo di costo e tuo padre mi pagherà quando potrà. Quella con la Quadriglia non posso, sarà per la prossima volta!” e rivolto a mio padre con voce altisonante: “ E tu Stalin...tagliati i baffoni e ringrazia tuo figlio che ha più buon senso di Te!” La moneta era lo Scudo da 6 Lire 1763 e con la sua storia, più la guardo, più mi piace. Ciao a tutti Beppe
    1 punto
  47. Altra medaglia Giubilare senza data Al rovescio, pellegrini in ginocchio stanno salendo la Scala Santa. Per conoscere la storia della Scala Santa http://www.terrasanta.net/tsx/showPage.jsp?wi_number=722
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.