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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/11/21 in tutte le aree

  1. Ciao ragazzi proseguendo nella carrellata di tentativi fotografici più o meno maldestri, Vi presento una rarità del Re Numismatico, il mitico Littore venti lire anno V, moneta già condivisa in passato, ma per la quale mi piace sottoporre oggi nuove immagini volte a una particolare valorizzazione della patina. Sono convinto come molti altri che di queste monete in giro ci siano più dei cento esemplari indicati nei cataloghi visto che compare frequentemente. Ma qui si tratta di apprezzarne la colorazione più che la conservazione e la rarità, che comunque hanno sempre il loro perché. Cari saluti
    4 punti
  2. Tornesi Cinque del 1841, l'ultimo millesimo a riportare un Busto ancora imberbe del giovane Ferdinando II . Magliocca 702 Rara
    4 punti
  3. Buongiorno amici. Continuo con questa con punto a chiudere SICI al dritto e stelle al rovescio. Al rovescio si contano solo 2 stelle ma in realtà dovrebbe esserci una terza stella dopo FRAN, diverso conio quindi rispetto alla moneta del dodicesimo post che ha due stelle dopo FRAN. Dritto : GIOACCHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICI. Rovescio : PRIN*E GRAND'AMMI*DI FRAN* Le foto non rendono propriamente giustizia alla moneta che ha dei buoni rilievi, ma non avendo le mie amate a disposizione uso le foto che ho in archivio. Rinnovo sempre l'invito a condividere monete con la medesima variante per confronto. Grazie e buona mattinata! Cristiano
    4 punti
  4. Seconda guerra mondiale Tentata invasione italiana dell'Egitto Nel settembre del 1940, durante le prime fasi della campagna del nord-africa, l'esercito italiano partendo dalla colonia libica avanzò verso l'Egitto per pianificare un'invasione, l'operazione aveva lo scopo di impossessarsi del canale di Suez attraversando l'Egitto. Pochi mesi dopo gli italiani furono sconfitti, nel dicembre del 1940, dopo un raid di cinque giorni contro le fortificazioni italiane, le forze armate britanniche riescono a ricacciare oltre il confine libico l'armata italiana. l'Egitto rimase neutrale sino all'ultimo anno di guerra, l'unico atto compiuto dal Re Farouk I° contro l'Asse (Germania-Italia-Giappone) fu di internare nei campi di lavoro tutti gli italiani sospettati di essere dalla parte di Mussolini. Solo nel febbraio del 1945, sottoposto a forti pressioni dal governo britannico, dichiarò guerra alla Germania. Banconota egiziana circolante all'epoca dei fatti: 5 piastre del 1940 con su raffigurato il sovrano Farouk I° (1920-1965).
    3 punti
  5. Leggendovi pare che la bici sia un grande male. A me pare ovvio che il male sia sempre l'individuo convinto di essere più furbo degli altri. In paesi dove la cultura della bicicletta è diversa, penso ad Amsterdam, sono esse ad aver precedenza su ogni altro mezzo sulle piste dedicate (che sono ovunque). A me queste città francamente sembrano più pulite e civili rispetto a quella in cui vivo....
    3 punti
  6. Prima guerra mondiale Repubblica popolare dell'Ucraina Luglio 1914, lo scoppio della prima guerra mondiale portò negli ucraini grandi speranze di separarsi dalla Russia. L'Ucraina era il centro dell'Armata Bianca, un esercito controrivoluzionario russo che combatté contro l'Armata Rossa bolscevica. Dalla presa di potere da parte dei bolscevichi (ottobre 1917), in seguito al ritiro della Russia dalla guerra (marzo 1918), e successivamente la fine del conflitto mondiale (novembre 1918), il popolo ucraino si trovò diviso fra quelli che volevano l’autonomia in seno alle repubbliche sovietiche e quelli che volevano realizzare l'Ucraina indipendente. Dopo numerose lotte contro i bolscevichi nel 1922 l’Ucraina entrò a far parte dell’Unione Sovietica. Durante la breve indipendenza (dal 1917 al 1920) l'Ucraina emise valuta secondo un sistema di 100 shah =1 grivnia - 2 grivnie = 1 karbovanec Il karbovanec era equivalente al rublo russo. 1918 1.000 karbovanec Nel sigillo a rilievo e nel timbro rosso posti entrambi sul fronte (scritta= Stato dell'Ucraina) un tipico soldato cosacco del XVI° secolo, figura ancora oggi utilizzata un alcuni stemmi ucraini.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti , una delle mie più belle. Piastra Ferdinando IV 1805 Magliocca 392 Ne vado molto fiero, moneta che ho amato dal primo momento che l'ho vista. Aspetto vostri commenti, siate onesti non mi offendo. Saluti Alberto
    3 punti
  8. taglio: 2 euro paese: vaticano anno: 2021 tiratura: ? condizioni: spl città: Paestum note: NEWS!!
    3 punti
  9. Buongiorno, condivido un progetto di disegno di legge ad oggi ancora in fase di esame. S.1739 - 18ª Legislatura Sen. Marco Perosino (FIBP-UDC) e altri Disposizioni per l'istituzione di un albo speciale dei periti d'arte 25 febbraio 2020: Presentato al Senato 12 maggio 2020: Assegnato (non ancora iniziato l'esame) https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/52818.htm Per chi opera nel mondo della numismatica ritengo che possa essere molto importante avere anche contezza dell'evoluzione normativa in Italia. Riporto alcuni stralci del fascicolo presente sul sito del Senato ed il relativo link di collegamento: ... Non esiste in Italia, o comunque non è riconosciuta ad oggi, una « figura di certificatore ufficiale » dell'opera d'arte. L'unico riferimento normativo indica il mercante come l'unico a poter certificare l'opera d'arte oggetto di vendita: articolo 64 del codice dei beni culturali, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. La legge non afferma che la certificazione di autenticità debba essere rilasciata da un perito, un esperto o un critico d'arte, ma solo dal venditore, il quale ha l'obbligo di consegnare la documentazione attinente l'autenticità e, in mancanza di questa, una dichiarazione che attesti l'autenticità dell'opera o almeno la probabile attribuzione e la provenienza. Il soggetto che fornisce tale documentazione, cioè il certificato di autenticità, è l'autore (artista) se è in vita, altrimenti gli eredi, gli enti riconosciuti come fondazioni, o archivi d'artista, preposti alla tutela, allo studio, alla promozione e all'archiviazione delle opere, o in mancanza di questi gli specialisti e studiosi di fama ed infine anche dal perito stesso. D'altra parte chiunque può rivendicare per sé il ruolo di critico ufficiale di un determinato artista, tanto in più in assenza di un albo di consulenti tecnici esperti in materia di opere d'arte (istituzione prevista nel lontano 1971 con la cosiddetta legge Pieraccini, legge 20 novembre 1971, n. 1062, ma non ancora attuata), né di autorità preposte ad accertare i requisiti e la preparazione dei periti stessi o degli esperti d'arte. ... Il perito d'arte svolge infatti una professione di elevato contenuto intellettuale e di notevole complessità, che necessita di una formazione culturale, scientifica, metodologica, tecnica ed etica specifica, ottenuta mediante un lungo percorso di istruzione, formazione e aggiornamento a carattere teorico e pratico. ... Art. 3. (Registro) 1. È istituito presso il Ministero il registro dei soggetti abilitati a svolgere l'attività di perito d'arte giudiziario del settore civile e del settore penale. 2. Il registro è tenuto presso il Ministero nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già esistenti presso il Dipartimento per gli affari di giustizia; ne è responsabile il direttore generale degli affari interni, ovvero persona da lui delegata con qualifica dirigenziale o con qualifica di magistrato nell'ambito della direzione generale. Il direttore generale degli affari interni, al fine di esercitare la vigilanza, si può avvalere dell'ispettorato generale del Ministero. 3. Il registro è articolato in sezioni riguardanti le seguenti materie: archeologia, arte medievale, arte antica, arte moderna, arte contemporanea, arti minori decorative e antiquariato, arredo e suppellettili, design, glittica, numismatica. 4. Il responsabile cura il continuo aggiornamento dei dati. 5. La gestione del registro avviene con modalità informatiche che assicurano la possibilità di rapida elaborazione di dati con finalità connessa ai compiti di tenuta di cui alla presente legge. 6. Il registro dei periti d'arte giudiziari è pubblico; l'accesso alle altre eventuali annotazioni è regolato dalle vigenti disposizioni di legge. Art. 4. (Criteri per l'iscrizione nel registro) 1. Nel registro sono iscritti, a domanda e previa verifica da parte del responsabile, i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: a) conoscenza approfondita e certificata di: 1) storia dell'arte; 2) tecniche artistiche; 3) normativa relativa al ruolo legale del perito d'arte giudiziario; 4) quotazioni e mercato delle opere d'arte; b) conoscenza di base del restauro e della conservazione; c) possesso dei seguenti titoli: 1) laurea quadriennale in lettere o beni culturali o conservazione dei beni culturali, con indirizzo storico-artistico o laurea specialistica o magistrale in storia dell'arte; 2) almeno cinque anni di esperienza professionale, certificata presso musei, enti artistico-culturali, gallerie, antiquari, case d'asta; 3) pubblicazioni scientifiche relative al settore specifico; d) possesso di una specifica formazione e di uno specifico aggiornamento almeno biennale, acquisiti presso gli enti di formazione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera f), nonché lo svolgimento di un corso di aggiornamento biennale sui seguenti temi: 1) elementi giuridici della tecnica peritale e delle modalità di redazione di una perizia giudiziaria; 2) conoscenza del mercato dell'arte e criteri della valutazione; e) possesso dei seguenti requisiti di onorabilità: 1) non avere riportato condanne definitive per delitti non colposi o a pena detentiva non sospesa; 2) non essere incorso nell'interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici; 3) non essere stato sottoposto a misure di prevenzione o di sicurezza; 4) non avere riportato sanzioni disciplinari diverse dall'avvertimento. .... Buona giornata, Domenico 52818.pdf
    2 punti
  10. Buonasera, ho acquistato in questi giorni il Falso d'epoca 2 Lire Biglietto Consorziale del 30/04/1874. Il biglietto presenta alcuni forellini sparsi, una scritta sul retro, qualche strappo chiuso. Secondo la mia modesta opinione, sembra un falso di buona fattura circolato che potrebbe recitare un ruolo importante dal punto di vista non solo sociale ma anche storico-documentale. Spero in una vostra opinione e contributo su questo 2 lire e sul falso d'epoca nella cartamoneta.
    2 punti
  11. In questi giorni di grandi difficoltà esprimo la mia sincera solidarietà alla Polonia e al suo popolo. Ci sono forze che stanno cercando di destabilizzarla sfruttando i migranti, come arma non convenzionale. La Polonia negli ultimi 400 anni è stata smembrata, ricostituita, occupata, spostata, messa sotto dittatura, ma è ancora qua a dispetto dei suoi nemici! Rinnovo la solidarietà anche a te @Arka e ti chiederei di aggiornarci sulla situazione, se puoi, con fonti polacche. Grazie.
    2 punti
  12. In questo video si può vedere (al minuto 2.20) come ogni moneta venga battuta ben tre volte. Vorrei capire il motivo. Imprimere meglio il disegno? Creare l'effetto fondo specchio? O cos'altro? ECCO IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=L-q2kRYEJrc
    2 punti
  13. Allora... Una cosa che in Italia ignorano tutti è che la Polonia ha più di un milione di profughi ucraini. Ora non ho tempo ma poi vi aggiorno. Arka
    2 punti
  14. Certo la causa principale è il non utilizzo. Come per le tessere telefoniche: non si usano più, solo più in pochissimi le collezionano (neanche le ricariche telefoniche, soppiantate dalle ricariche on line...). Io mi ricordo i ragazzini passare a tappeto tutte le cabine telefoniche (ce ne sono ancora?) a cercare le tessere esaurite. [ATTENZIONE! OT!!] Nessuno mi toglie però dalla testa che una spallata a rovinare/infangare... togliere la purezza del bello del collezionismo lo abbia fatto la speculazione con emissioni a bassissima tiratura, un numero esagerato di schede ogni anno... A mio avviso lo stesso succede anche con i francobolli e con gli euro commemorativi: sapendo che c'è gente anelante di averli "tutti" ne sfornano di nuovi! Per quello un candido collezionismo infantile come quello delle etichette dell'acqua (il primo della mia vita) forse è meno minato dalla speculazione.
    2 punti
  15. Effettivamente circolano tanti falsi orrendi e che sono brutte copie dell'originale, altro che falsi d'epoca circolati. Nello specifico l'ho acquistato perché certificato come falso d'epoca da un venditore professionale ed avere una testimonianza storica, culturale e sociale. La motivazione che mi ha portato ad interessarmi anche ai falsi d'epoca viene da lontano e ve la voglio raccontare con una storia: Un giorno mio padre mi mandò a comprare le sigarette e si raccomandò di non farmi rifilare come resto banconote false. Comprai le sigarette, caramelle ed altre cosette e diedi il diecimila lire Castagno al tabacchi che attuò subito le procedure di verifica della banconota: uscita fuori dal negozio per verifica del biglietto in controluce, prova stropicciamento nelle mani, test della consistenza delle fibre di cotone con tre trazioni secche ed infine confronto della banconota con la mia espressione per constatare eventuali comportamenti anomali. Finalmente la verifica ebbe esito positivo e mi diede il resto: qualche spicciolo ed un 5.000 lire Antonello da Messina....e ti pare che potevo andare via così. Allora feci l'esperto ed iniziai a girare e rigirare Antonello, andai a guardarla fuori sul marciapiede, all'angolo del bar, la piegai, la stropicciai, la pesai ma, a dir la verità, di quel 5.000 lire non ci capivo un tubo ed era venuto un mal di testa anche ad Antonello da Messina che per rabbia si era girato di spalle. Il proprietario del tabacchi, innervosito, mi chiese se fosse tutto in regola ed io l'ho guardai fisso negli occhi e con tutta la mia sicurezza risposi:"È falsa". Pieno di me e con grande soddisfazione gli avevo lanciato il guanto di sfida, avrei voluto vedere adesso quale magica tecnica avrebbe escogitato per controbattermi. Adesso eravamo uno contro l'altro, faccia a faccia, un duello tra il vecchio e il giovane, l'esperto tabaccaio contro il ragazzino alle prime armi. In un batter d'occhio si diffuse la voce in paese che un ragazzino aveva individuato un 5.000 lire falso nel tabacchi e che la contesa fosse in atto .... il tabaccaio mai frodato in vita sua ora rischiava di perdere la faccia per mano di un pivello. La gente si era accalcata al tabacchi, incuriosita, per assistere come sarebbe finita la disputa e se il tabaccaio fosse caduto sotto il duro colpo inferto dall'audace e spavaldo ragazzino uscito dal nulla. Una coltre nube di fumo aveva riempito il locale, si sentiva solo un brusio, l'aria era sempre più tesa e irrespirabile quando un un'improvviso frastuono, proveniente dall'esterno, fece allertare tutta la folla....ed ecco scendere da una Alfa Romeo Giulia bianca il banchiere del paese, detto "il Numismatico", coordinatore di tutte le dispute paesane e al suo fianco, tutto vestito di nero con occhiali scuri e cappello, Niki detto "il Mago" per le sua capacità di stupire in qualsiasi momento e situazione, addirittura si narrava che avesse ricevuto i suoi poteri magici e conoscenze dopo un lungo viaggio in Tibet. Si fecero largo tra la folla ed arrivarono al banco e senza degnarmi di uno sguardo poggiarono una valigetta vicino alla banconota. Una goccia di sudore iniziò a solcare la fronte del tabaccaio ed il pallore del suo viso lasciava trasparire la paura della sconfitta mentre mi godevo la situazione fumando una bella MS senza filtro. Il Numismatico aprì la valigetta e tirò fuori una serie di strumenti che non avevo mai visto prima mentre il Mago fece comparire, dal nulla, un altro 5.000 lire per eseguire il confronto e ci fu un lungo applauso della folla ma Niki non batté ciglio...beh manco si vedeva sotto quegli occhiali scuri. Dopo circa due ore di verifiche, analisi e confronti il Numismatico iniziò a parlare di misure, fili con il grano, di messa in sicurezza, di onde, maneggi, ..non ci capivo nulla solo alla fine intervenne il Mago che mostrando la banconota a tutti ed estraendo un filo argenteo e luminoso esclamò:"È originale, il dado è tratto!". Il tabaccaio iniziò a festeggiare, la gente esultava ed io triste non riuscivo a capacitarmi cosa c'entrava il dado con il 5.000 lire... ma non era ancora finita. Il tabaccaio insisteva per essere risarcito per l'affronto subito e che venissi punito e allora, dato che la folla iniziava ad inveire contro di me, il Numismatico mandò a chiamare un uomo saggio e colto, un certo Petronio che si trovava nel Forum del paese, per mettere fine alla disputa con una equa sentenza. Arrivò insieme ad un gruppo di giovani allievi tra cui si distingueva un certo Alberto detto il Divulgatore, era vestito di bianco ma parlava una lingua strana che avevo sentito soltanto in TV al Papa. Mentre veniva ossequiato dalla folla, si avvicinò prese la banconota la osservò ed iniziò a raccontare delle meravigliose storie e aneddoti ... chi se lo immaginava che in un pezzo di carta ci potesse essere tutta quella roba e io che pensavo che serviva solo per comprare sigarette, pane, vestiti etc. Alla fine, dopo un'affascinante viaggio tra arte e storia, diede la sua sentenza e disse:"A te tabaccaio verrà dato merito della tua onestà e ciò sarà scolpito su pietra affinché il popolo sappia e la 5.000 lire verrà data in beneficenza ai bisognosi mentre tu ragazzo per la tua arroganza e non conoscenza sarai condannato a collezionare banconote nonché falsi d'epoca e studiarne la loro storia come custode del passato, testimone del presente per tramandarlo ai posteri memore di quest'esperienza. Inoltre per avere arrecato un danno alla tua famiglia non avrai la paghetta settimanale per sei mesi che questo ti sia da monito a te e a tutti i presenti. Ricordatevi sempre che: Litterarum radices amarae, fructus dulces. Iustitia virtutum regina". Sarà per questo che colleziono con tanta passione banconote e falsi d'epoca.... continuo a studiare, fare ricerche e domande ai più esperti? Mah ....chi lo sa?? Ogni riferimento a persone, a nickname, a fatti è puramente casuale?
    2 punti
  16. Pensa che una volta sono inciampato in una radice a da quel giorno odio gli alberi. Il giorno dopo un piccione ha defecato sulla mia camicia e dal quel giorno odio tutti i pennuti. Infine al mare una volta stavo annegando e ho bevuto e ora odio pure l'acqua, il sale e tutto quello che è liquido. Un ragionamento lineare.
    2 punti
  17. Scusa ma la tua posizione è indifendibile e anacronistica. Però ben venga la libertà di opinione e preferenza. Il motore termico ha una scadenza, tutti ne sono consci. Qualcuno spera di lucrarci ancora un pochino ma anche loro sanno di avere una scadenza. Viva il deltaplano.? Senza bollo
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  18. Di sicuro questo è stato un "sistema" per un certo periodo di tempo nel collezionismo numismatico del secolo scorso e ancor di più del precedente. In tal senso poi si sono inserite ad esempio anche le copie di Becker, quantomeno in ambito "gallico". Altro illustre esempio poi sono i cosiddetti "padovanini" del Cavino. Mentre un intento più "truffaldino" è da attribuire al Cigoi.
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  19. Si tratta del cosiddetto “knielauf schema”, espressione con la quale che in ambito archeologico si intende lo “schema del volo o della corsa in ginocchio”. Il personaggio viene generalmente reso con la gamba destra piegata in avanti e la sinistra flessa dietro come se stesse in ginocchio, il busto solitamente reso di prospetto e le braccia flesse come a voler suggerire un’idea di moto e dinamismo. Sull'argomento consiglio l'ottima analisi di A. Sapienza: https://www.ucm.es/data/cont/docs/106-2017-05-02-6. Sapienza.pdf
    2 punti
  20. Caro @ART, mi auguro che la tua tristezza sia riservata solo per Tato (il micio decano, non per Feo che è l'animale più fortunato del mondo), che ci ha lasciati dopo 13 anni. La sua malattia ha avuto un decorso strano. Quando abbiamo scoperto che era positivo alla FIV (di cui non esiste vaccino) abbiamo fatto di tutto per supportarlo. Per due mesi e mezzo lui s'è ritirato in un angolino della casa senza più muoversi. Gli abbiamo messo vicino la sua cassetta che puntualmente, durante la notte, lui utilizzava per fare solo pipì. Aveva anche tre o quattro scodelle di cibo, acqua e latte, di cui utilizzava solo l'acqua. In quel periodo è passato da 5,3 chili (un bel micione) a 2,3 chili. Tempo dopo abbiamo scoperto che tutti in famiglia, uno alla volta e di nascosto per non farci vedere fra di noi, andavamo a parlarci: "resisti Tato...", "resta con noi...", "mangia qualcosa...". Ogni mattina, al nostro risveglio andavamo in pellegrinaggio a vedere come stava, col cuore stretto stretto nella paura di trovarlo morto. Ed invece, il giorno dopo Ferragosto (2019), ecco che si presenta in cucina a reclamare qualche croccantino. Uno o due non di più. Poi sempre con più appetito, ogni giorno ha ripreso a nutrirsi e a camminare. E così fino a raggiungere i 4 chili: una ressurrezione. Non ha mai dato segni di sofferenza, anche nel suo "angolino di dolore" ha sempre dato l'impressione di star solo dormendo. L'estate del 2020 se l'è fatta oziando al sole sulla sua sdraio preferita. Purtroppo il virus non era stato sconfitto: solo addormentato... Solo gli ultimi giorni della sua vita ha iniziato un nuovo rapido declino. E solo nell'ultimo, quando il fegato ha ceduto inondando di bile il letto, abbiamo capito che era arrivato al termine. Ha avuto la forza di farci ancora le fusa mentre lo pulivamo con amore, poi è entrato in coma ed in poche ore se n'è andato. È stato il gatto con cui i miei figli sono cresciuti ed hanno vissuto l'infanzia. Era uno di noi, uno della famiglia. Ora siede alla destra del Grande Micio e ha accanto la sua micia Ginevra che lo ha preceduto di un paio d'anni. I loro corpi riposano ai piedi d'un ceppo secolare di betulla dove, Ginevra e Lancillotto nei loro giorni felici, si ritrovavano per crogiolarsi al sole sul tappeto erboso. Tato (in realtà si chiamava Lancillotto) nei giorni del suo splendore... ...era un gatto "godurioso", ma anche curioso ed "istruito"... ...è stato un maestro per Feo... ...e qui, al sole, nella sua ultima estate terrena.
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  21. Relativamente alle emissioni attribuite e attribuibili a Vittoria (ma forse più propriamente attribuibili alla zecca imperiale itinerante al seguito di Federico II in azione nel nord Italia) non si può prescindere dallo studio pubblicato sulla R.I.N nel 2002 da Bazzini e Ottenio. Nello studio citato gli autori partono da una approfondita analisi dei documenti storici (da quelli contemporanei ai fatti del Salimbene e di un anonimo cronista piacentino, a quelli appena posteriori ai fatti riportata nel Corpus Chronicorum Bononiensium, fino agli studi dell'Affò, del Lopez ed altri). Da segnalare che nel loro studio Bazzini e Ottenio escludono che i denari scodellati descritti dal Biaggi, sopra riportati, siano da attribuire a Vittoria, quanto piuttosto a Milano. Per il resto vi invito a leggere i'articolo scaricabile al collegamento sotto riportato. https://www.academia.edu/543100/Il_vittorino_di_Parma_quale_moneta Allego anche il riferimento alla scheda presente su "le zecche italiane..." pubblicato nel 2011 da L.Travaini (scheda a cura di M.Bazzini) https://www.academia.edu/29789019/Voce_VITTORIA_in_Travaini_L_ed_Le_zecche_Italiane_fino_all_Unità_Roma_2011_pp_1243_1244 saluti Mario
    2 punti
  22. Sul primo, rarissimo statere incuso emesso da Taranto, @hobbes Apollo giacinzio è reso in simile postura . La postura inginocchiata si ritiene un artifizio dell'incisore per poter contenere ed adattare in una superficie piccola e circolare, una figura intera senza doverla troppo rimpicciolire . Anche in un frontone, o in una metopa, necessariamente non visibili da vicino, posture inginocchiate potevano consentire figure rese intere ed in scala maggiore . una buona giornata
    2 punti
  23. Ciao, penso anche io si tratti di Treboniano Gallo. Posto due sesterzi con ritratto uguale e stesso rovescio. ANTONIO
    2 punti
  24. Il collezionismo numismatico e l'attività di studio e ricerca del settore sono strettamente connessi, lo sono ai nostri giorni e lo sono stati anche in passato. Attualmente internet è un mezzo fondamentale per la condivisione di informazioni e materiali: sono innumerevoli i musei, le istituzioni pubbliche e private ecc che hanno deciso di pubblicare le loro collezioni online e/o di procedere alla digitalizzazione dei loro archivi. Per citare un esempio a caso abbiamo il British Museum che ormai da diversi anni condivide nel proprio sito internet senza alcuna restrizione l'intera collezione museale di cui una consistente parte è presente anche con annessa foto. Altre istituzioni invece hanno inserito qualche restrizione e per l'ottenimento di informazioni è necessario un contatto... tuttavia, nell'epoca in cui viviamo con un breve scambio di email si riescono ad ottenere miriadi di informazioni, sia per uso strettamente personale che per uso divulgativo/didattico. Insomma, ottenere l'immagine di un antoniniano che si sa esser parte della collezione numismatica della Bibliothèque Nationale de France non è più una missione così impossibile, ma anzi è alla portata di tutti. Nell'era pre-digitale invece esistevano altri sistemi: un dispendioso sopralluogo di persona (se si doveva uscire dal proprio paese) oppure lunghe attese e scambi epistolari finalizzati all'ottenimento di una fotografia o, andando ancor più a ritroso, di un calco di gesso! Perché ho fatto questo lungo cappello introduttivo? Perché oggi vi presento il mio ultimo acquisto: Il lotto è stato venduto come "calco in gesso di un antoniniano di Vittorino e di un aureo di Postumo" con la precisazione che nel retro delle due facce dell'antoniniano vi era la sigla "BM" mentre nel retro delle due facce dell'aureo di Postumo l'annotazione "Copenaghen". Da buon segugio quale sono ho fatto un po' di ricerche e ho scoperto prima di tutto la provenienza: Ex Baldwins's of St James's, Auction 55, lot 487 (parte). Nella medesima asta è stata venduta, scomposta in più lotti, una collezione di oltre 500 calchi in gesso di monete romane molti dei quali avevano annotazioni sul retro del tipo "Paris", "Vienna", ecc. Nell'asta vi erano solo alcune foto a titolo esemplificativo tra cui questi due vassoi: Doveva trattarsi di una collezione davvero imponente di calchi di monete rare conservate presso i principali musei europei, con un focus apparentemente marcato sul III secolo e in particolar modo sull'impero gallico. Il venditore attuale, da quel che ha avuto modo di apprendere avendo partecipato direttamente all'asta, mi ha riferito che doveva trattarsi di una serie di calchi risalenti agli anni '70-'80 del 1900. Io di mio sono riuscito solamente a identificare la provenienza dei due pezzi siglati come BM che non sono facce della medesima moneta bensì il dritto rispettivamente di un antoniniano di Vittorino e di un antoniniano di Postumo che, fortunatamente, sono fotografati nell'archivio digitalizzato del British: https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1964-0701-158 https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1867-0101-1963 Il Vittorino è un acquisizione risalente al 1964 quindi la realizzazione dei calchi, probabilmente effettuata proprio dal BM (visto la musealizzazione del Postumo dal 1867), è compatibile alla finestra temporale indicata dal venditore. Per quanto riguarda il Postumo invece stiamo parlando di un aureo del tipo seguente: D\ POSTVMVS PIVS AVG R\ ROMAE AETERNAE RIC V - 37 Tuttavia di questo esemplare listato come "Copenaghen" non sono riuscito a recuperare altre informazioni, ho spulciato l'archivio fotografico della sezione numismatica del National Museum of Denmark, ma senza alcun risultato. Ignoro se esistano altre raccolte importanti conservate in qualche museo cittadino da cui potrebbe provenire l'esemplare in questione (tra l'altro di fattura nettamente inferiore rispetto ai due calchi precedenti). Da ultimo ho inviato un quesito al British Museum di cui sono in attesa di risposta per cercare di capire fino a che anno il museo effettuava queste copie e in quali occasioni. Una piccola curiosità insomma, una testimonianza di uno strumento di "conoscenza numismatica" d'altri tempi. Nullo il valore commerciale, ma significativo sul fronte della "storia del collezionismo numismatico". Se qualcuno di voi ha in collezione vecchi calchi e vuole condividerli o ha altro materiale inerente... è ovviamente il benvenuto!
    1 punto
  25. Un rarissimo esemplare attribuito dubitativamente alla zecca nell'effimera città (campo fortificato di Federico II ) di Vittoria, passerà ad inizio Dicembre in asta NAC 130 al lotto 774 . Unisco un altro esemplare a suo tempo ( 2019 ) passato in asta Ranieri 14 al lotto 812 .
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  26. Da questa cartina sembra che i migranti siano un esercito che sta puntando da quattro direzioni su Varsavia per conquistarla... un esercito di morti di freddo e di fame Che siano "usati" politicamente da Russia e Bielorusssia non ci piove, ma un po' di solidarietà anche a loro, sfruttati dagli uni e respinti dagli altri, non gliela vogliamo dare? petronius
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  27. Si chiamano gutte (quelle sporgenze circolari), sono un motivo ornamentale che dovbrebbe ricordare il chiodo che usciva dalle assi di legno nei punti d'intersezione delle travi. Derivano dal processo di "litizzazione dei templi" che nascono nel VIII ac come strutture di legno per poi, nel corso dei secoli fino al V ac, perdere pian piano le componenti ligne in favore della pietra.
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  28. Non pensavi che fossero assegni.... infatti sono vaglia cambiari, le altre banche emisero assegni circolari ed alcuni casi, assegni bancari ( emessi in questo caso da un correntista) furono Banchi di Sicilia e Banco di Napoli, ad emettere vaglia cambiari. Hanno pochissimo valore in quanto, il prezzo di qualsiasi cosa, lo stabilisce il mercato, in sostanza ci sono più venditori che acquirenti..... altra motivazione è che quanto un oggetto collezionato/collezionabile non ha un seguito (vedi i miniassegni, o le carte telefoniche) non ha nuove emissioni, l'interesse collezionistico va ad esaurirsi, influenzando in modo negativo oltre che l'interesse di nuovi collezionisti anche e di conseguenza le quotazioni. Saluti TIBERIVS
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  29. Esatto, i primi dieci volumi contengono anche saggi sui sistemi monetari, stipendi e prezzi nei diversi stati preunitari...
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  30. Veramente un bel falso! Poi nei falsi puoi goderti anche la storia (nelle sue tracce altrimenti penalizzanti, come i tagli, gli strappi, le scritte..)
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  31. Condivido le parole di @FFF senza la persona giusta non si potrebbe realizzare nulla e tutti i nostri sforzi servirebbero a poco o nulla.
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  32. Ciao @Fiore151, con questo profilo e certi particolari del rovescio, propenderei per Tessalonica, esergo SMTS(E?), RIC 99. https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-34719.htm https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-9288.htm
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  33. Buongiorno, segnalo una videoconferenza su zoom per giovedì 18 novembre del Dr. Robert Weir dell'Università di Calgary dal tema "Robert Weir: Coins and the Archaeologist" Allego il link del sito che riporta i dati per l'accesso https://nickle.ucalgary.ca/event/robert-weir-coins-and-the-archaeologist/
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  34. Sicuro che la tua è autentica? la metto a confronto con la mia
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  35. Sì, è un tipo di gesso particolare che serve appunto per le impronte. Ce ne sono anche di specifici per calchi, credo che il principio di lavorazione/preparazione sia il analogo. E' una bella testimonianza di "storia dello studio numismatico" o comunque di "storia del collezionismo numismatico"... peccato non avere informazioni maggiori circa la precedente provenienza... sapere se era di uno studioso piuttosto che di un collezionista o di una qualche istituzione/circolo numismatico poteva far luce sull'utilizzo e lo scopo specifico di questa vasta raccolta di calchi!
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  36. Da ragazzino, intorno ai 12 anni,leggendo un vecchio manuale di numismatica di Remo Cappelli (che per me era la bibbia), che li citava,mi venne il desiderio di tentare di farne qualcuno delle 4 monete di Vittorio Emanuele II e III che avevo , tentai con diversi materiali, gesso , argilla, fuga per pavimenti ( mio padre faceva il carpentiere), alla fine ho capito che la cosa migliore era il gesso per dentisti, accompagnando mio fratello che doveva montare l apparecchio ortodontico mi ero fatto regalare un sacchettino.. vennero bene i calchi, chissà che fine hanno fatto però, del resto sono pure passati 30 anni! https://www.dontalia.it/gesso-di-ortodonzia-extrabianco-tipo-iii3-5kg?gclid=CjwKCAiAm7OMBhAQEiwArvGi3DDJH8TH1OghSkXCcPYdWWv8FBUb0pCfQBAxphJC18hPb5CHnqFkkRoCZ5UQAvD_BwE
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  37. Io avrei pochi dubbi sul fatto che sia Treboniano Gallo.
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  38. Ciao a Tutti, continuando con questa tipologia, posto il 120 Grana di Francesco I° anno 1826, moneta che, soprattutto al Diritto, ha poco rilievo ( sia per il tipo di conio, sia per l'usura ). In realtà la moneta è più che altro un pretesto per introdurre la figura del Re, persona che gli storiografi considerano di carattere debole, incline alla melancolia ( ai giorni nostri depressione ), poco brillante se non addirittura insignificante, compresso tra il lunghissimo regno di Ferdinando IV e quello di Ferdinando II°. In realtà, anche in questo caso, probabilmente sarebbe utile una rivisitazione storica. Leggendo infatti il libro di Antonio Ghirelli “Storia di Napoli”, è descritto il momento del trapasso di questo Re che, sentendo la vita fuggire, chiamò al capezzale il figlio e successore Ferdinando e profferì questa frase che mi pare veramente degna del miglior filosofo: “ La vita è vanità, sogno e ombre fuggenti” Cari Saluti, Beppe
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  39. Grazie dell'apprezzamento, per qualcuno ancora "agli inizi" come me fa bene. Ci hai azzeccato, nel senso che la fantascienza è di gran lunga il mio genere preferito: sono un grande lettore soprattutto di hard sci-fi d'epoca, dagli albori fino agli anni '70, nonchè appassionato di film fanta d'epoca dello stesso periodo, che da anni cerco in lungo e in largo per Internet e scarico. Ma la cosa paradossale è che nonostante ciò il genere che mi riesce meglio di scrivere è il fantastico/misterioso, con le più svariate ambientazioni di tempo e luogo, anche se quasi sempre con forti elementi fantascientifici e spesso fantapolitici. Almeno per ora non ho mai pubblicato niente, perchè prima di presentarmi a un eventuale pubblico credo sia importante migliorare al massimo il mio stile. Questo è un altro mio breve scritto dei tanti che mi vengono spontanei, il più delle volte in orario di lavoro ?
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  40. Non dimentichiamo una cosa. Siamo italiani... pretendiamo il rispetto delle regole ma quando queste valgono solo per gli altri e mai per noi stessi. Siamo qui a lamentarci delle varie categorie ma proviamo a riflettere anche di cosa facciamo noi quando siamo alla guida. Per quanto riguarda poi le sanzioni credetemi che di multe se ne fanno e tante ma non potete pretendere che ci sia un vigile ad ogni attraversamento pedonale o semaforo. Chi poi si comporta male state pur tranquilli che prima o poi verrà beccato e sanzionato ma non dimenticate però la mia premessa... cioè che siamo italiani. Quando si riceve un verbale non ci facciamo un esame di coscienza accettando la multa comprendendo l'errore e proporsi di non commetterlo più. La prima azione, dopo un po' di improperi al sanzionatore di turno (prima invocato), è quella di rivolgersi ad un avvocato per fare ricorso cercando un cavillo qualsiasi per farsi annullare il verbale pur sapendo di aver sbagliato e si ritorna a guidare come e/o peggio di prima. Purtroppo il legislatore ha compreso una cosa. Le regole si rispettano di più se tocchi il portafoglio dell'utente della strada e questo comporta gli ormai consueti aumenti delle sanzioni. Potrei continuare a raccontarvi centinaia di aneddoti su scuse o "sceneggiate" vissute all'atto di una sanzione ma credetemi il verbale è nulla a confronto di ciò che può accadere per quel secondo passato a leggere un messaggio sul telefonino (magari proprio davanti ad un attraversamento pedonale) o a non mettere la cintura di sicurezza perchè da fastidio. Quindi ben vengano queste modifiche al CdS e se c'è chi continua a non rispettare le regole non possiamo criticare il legislatore o chi deve controllare... anche perchè non vi sono altre soluzioni. Se si mette una telecamera ad ogni incrocio ci sarà chi si lamenta della privacy. Se si mettono autovelox ci si lamenta che i comuni vogliono fare cassa (ma nessuno pensa che rispettando i limiti di velocità questo non accadrebbe).
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  41. E se vogliamo, anche nel denario Cr. 403/1, dove è altrettanto sicuramente raffigurata, Roma sfoggia un bel nastro anzichè l'elmo attico alato... ma a questo punto sono curioso di capire dove vuole portarci @Rapax
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  42. Certo, non sfugge che fosse un'iconografi differente da quella recepita sui denarii: più femminile e meno guerriera, senza elmo ma - al contrario - con una fluente coda muliebre, e (se non sbaglio) lo scettro in mano. La presenza dell'elmo, comunque, da solo non basta per escludere l'attribuzione alla personificazione di Roma delle rappresentazioni sulle monete capitoline: è indiscutibilmente Roma la dea guerriera che assiste all'allattamento dei gemelli sul denario RRC 287/1, oltre un secolo e mezzo dopo. Ma, soprattutto, quale potrebbe essere il collegamento con la Luna in biga? In fin dei conti, l'iconografia della presunta testa di Roma compare molto prima, sulle monete, di quella di Luna in biga: sul semisse RRC 19/2 (datato al 275-270, come lo statere) con elmo frigio, sull'asse RRC 21/1, la didracma 22/1, la serie fusa RRC 24 e l'asse 27/5 di nuovo con elmo frigio ... infine sull'oncia della serie della prora navis (RRC 35/6), datata al 225-217 (ma potrebbe essere più antica), con l'elmo attico poi divenuto standard, a partire dall'oncia RRC 38/6. Certo, sul denario RRC 287/1 - unica figura sicuramente attribuibile e Roma - la personificazione dell'URBS veste l'elmo corinzio ... dà da pensare ... Cosa ne ricavi?
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  43. ecco le prime monete 2022 che ne dite
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  44. Complimenti! Mi piacciono molto i post di presentazione delle nuove acquisizioni nelle nostre collezioni! Grazie per averla condivisa!
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  45. Si parlo dei 5 cent italiani 2021, per ora le altre monete dell'anno in corso non si sono viste (parlo della zona Torino nord, prima e seconda cintura), mentre del 2020, escluso ovviamente 1 e 2 cent ho trovato tutto.
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  46. Fratelupo, grazie per l'aiuto! Il traduttore ha davvero deciso di scherzare! Un altro Thaler. Oggi E ' Ottingen. Contea di Ottingen Principato del Sacro Romano Impero . I primi conti di Ettingen, di cui ci sono informazioni-i fratelli Ludwig I e Conrad I, sono menzionati in 1147. Il diritto di coniare le monete esisteva dalla fine del 14 ° alla metà del 18 ° secolo. La contea durò fino al 1806 e fu inclusa nel Regno di Baviera OETTINGEN - OETTINGEN Ludwig Eberhard, 1622-1634. Taler 1624, mit Titel Ferdinand II. ø 42 mm Ag 29,44gr
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  47. Per qualche motivo non riesco a caricare il Rovescio che rappresenta la vittoria sugli Ugonotti in una splendida incisione. narra la storia ( o la leggenda) che il papa una domenica scappo’ durante un’omelia a pregare subito fuori la chieda dove stava dicendo messa inginocchiandosi e ringraziando il Signore. Domandandogkinil perché di quel comportamento disse che una grande vittoria per la cristianita’ gli era appena stata annunciata . Era la vittoria sugli Ugonotti avvenuta in effetti quel giorno ma la cui notizia sarebbe giunta solo due settimane piu’ tardi. la medaglia e’ originale e - a parte un colpetto sul bordo - in buone condizioni. Opus di Giovanni Antonio de Rossi. Modesti CNORP III n. 604. Peso 28.58gr , diametro 40mm. Tiratura 50 es in argento e 41 in oro
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  48. Ciao bel gianduiotto: sono Livia... Certo che, se volevi scaricarmi, potevi almeno comunicarmelo di persona e non con un collegamento ad un forum (dove sbavate per delle monete con cui neanche potete pagare una cioccolata: si la cioccolata te la sei fatta pagare al bar la prima volta!! Lo devono sapere tutti! Crosta!). Arrivederci a mai più: orso![emoji36][emoji36][emoji49][emoji49]
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  49. Attenzione: vorrei assoolutamente evitare di parlare del tema in termini religiosi, ma solo oggettivamente antropologici. Che una religione, qualunque essa sia, stabilisca delle regole, lo ritengo assolutamente legittimo, e se tra queste regole vi è la non accettazione dell'omosessualità, non ho niente da obiettare: purché ovviamente non s'imponga una religione. Quando uno ha la libertà di aderire o non aderire a un credo, se vi aderisce deve accettarne le regole e non metterle in discussione. Critico, invece, il fatto che si abbia l'idea che accettare in altrre persone l'omosessualità sia l'inizio della fine della Società stessa! Lo critico perché è un atteggiamento intollerante che prelude alla violenza o la incoraggia. In ogni caso, mi piacerebbe discutere del tema da un punto di vista propriamente antropologico e psicologico. L'antropologia culturale fa un'affermazione: spesso gli omofobi sono persone con una marcata pulsazione omosessuale che temono in se stessi e che respingono adottando atteggiamenti omofobici anche molto intolleranti. L'antropologia fisica, così come la medicina, dicono che la frontiera tra i due sessi dal punto di vista cerebrale è imprecisa poiché nessuno ha un cervello totalmente maschile o femminile. Siete d'accordo o in disaccordo con quanto sostiene l'antropologia? Ciò a prescindere dalle proprie posizioni fideistiche che comunque vanno sempre rispettate.
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