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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/12/21 in tutte le aree
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Sfogliando i cataloghi d’asta o visionando l’enorme mole di materiale accessibile in rete, si nota come per l’inizio della monetazione sibarita si conservi ancora la datazione "alta" del 550 a.C. risalente a studi di vecchia data. E ciò nonostante i dati degli scavi di Sardis (Cahill-Kroll 2005) sembrerebbero comprovare la tradizione erodotea (I, 94) che ascrive alla Lidia di Creso (560-46 a.C.) la prima coniazione dell’argento, che solo successivamente sarebbe passata in Grecia – intorno al 540 per le prime serie corinzie – e in Magna Grecia. Sulla base di questi dati la datazione intorno alla metà del VI secolo per le serie di Sibari sembrerebbe definitivamente perdere credito, mentre resta al centro di un acceso dibattito la questione se l’avvio della coniazione sibarita vada posto nell’epoca precedente l’arrivo di Pitagora (Spagnoli 2013: 540/30) o negli anni immediatamente successivi (Carroccio 2017: post 530/25) in concomitanza con Crotone e Metaponto. Leu 8, 23.10.2021, 10 LUCANIA. Sybaris. Circa 550-510 BC. Stater (Silver, 30 mm, 8.12 g, 12 h). Bull standing left on dotted ground line, his head turned back to right; in exergue, VM; all within border of dots. Rev. Bull standing right on dotted ground line, his head turned back to left; all within border of dots; all incuse. Antike Kunst (1967), 453 ( this coin ). HN Italy 1729. SNG ANS 829. SNG Copenhagen 1388. SNG München 1154. Beautifully toned. Struck on a somewhat irregular flan, otherwise, good very fine. From the collection of Regierungsrat Dr. iur. Hans Krähenbühl, privately acquired from Bank Leu on 17 December 1963 (with a photocopy of the original invoice enclosed). Ma se l’inizio della monetazione in Magna Grecia resta un argomento spinoso e fortemente dibattuto, alcune cronologie relative a singole fasi produttive risultano invece meglio definite. È il caso, solo per citare un esempio, del passaggio dalla tecnica incusa a quella a doppio rilievo che a Caulonia (gruppo E Noe) sembrerebbe porsi non prima degli anni Settanta del V secolo in base alle riconiazioni su didrammi di Siracusa e di Agrigento (Garraffo 1984, 98-9). E sarebbe pertanto auspicabile che queste cronologie, in assenza di nuovi elementi di giudizio, fossero tenute in debito conto nella compilazione delle schede informative delle monete o quantomeno che venisse motivato un eventuale disaccordo nel caso di proposte differenti. Cosa, purtroppo, alquanto rara. In proposito non poche perplessità desta la datazione al 530-485 per l’esemplare cauloniate con tipi in rilievo su entrambi i lati apparso recentemente sul mercato antiquario. Gorny & Mosch 282, 14.10.2021, 3016 BRUTTIUM. KAULONIA. Didrachme ø 23mm (7,37g). ca. 530 - 485 v. Chr. Vs.: ΚΑΥΛ, Apoll schreitet n. r. aus u. hält in der erhobenen Rechten einen Lorbeerkranz, auf dem ausgestreckten l. Arm läuft eine kleine männliche Figur n. r., r. im Feld ein stehender Hirsch. Rs.: ΚΑΥΛ (retr.), rechtshin stehender Hirsch, davor Zweig. SNG ANS 175; Rutter, HN Italy 2046. Zarte Tönung, Pur facendo un corretto riferimento bibliografico al catalogo di Rutter (HN Italy, 2046 = gruppo F Noe), i compilatori, inspiegabilmente, non ne hanno seguito l’inquadramento cronologico (ca. 475-425) propendendo invece per una datazione “alta” che risulta inaccettabile. Essa, infatti, pone un problema che dal piano squisitamente numismatico si estende a quello storico. Collocare il gruppo F Noe nel momento iniziale dell’attività della zecca equivale ad affermare (implicitamente) che il doppio rilievo era già in uso tra le colonie (o sub-colonie) achee della Magna Grecia intorno al 530. Peraltro lo stesso commento di Rutter (p. 165) al catalogo precisa che il gruppo F Noe dovrebbe inquadrarsi entro la metà del V secolo circa (ca. 460-450/45) sulla base del noto ripostiglio di S. Giovanni Ionico 1971 edito da Kraay-King nel 1987. E ci sarebbe da discutere anche sulla definizione dello statere come “didrachme”. Per quanto i due termini siano ormai diventati sinonimi nel linguaggio comune, il significato del termine greco didrachmon resta pur sempre quello di “due volte la dracma” e mal si adatta allo statere di Caulonia che utilizza il piede corinzio. Ma ancor più insidiosa è la rivisitazione in chiave mitica tipi monetali oggetto di una bibliografia litigiosa. L’iconografia monetale di Caulonia rappresenta a tutt’oggi una delle più enigmatiche della magna Grecia e, senza ripercorrere la secolare storia esegetica del tipo, andrebbe meglio argomentata (soprattutto a livello bibliografico) la presunta identificazione con Dafne (!) - colta nel momento immediatamente precedente la trasformazione in alloro - della piccola figura in corsa sul braccio della divinità. L’immagine è al centro di numerose interpretazioni ma certo è che la sua funzione era quella di esplicitare meglio l’episodio mitico di riferimento attraverso una composizione iconografica il cui significato doveva all’epoca risultare inequivocabile. Heritage Auctions, 3093, 28.10.2021, 31005 BRUTTIUM. Caulonia. Early 5th century BC. AR stater or nomos (27mm, 7.51 gm, 12h). [………..] This magnificent piece is dominated by the figure of Apollo, entirely nude and shown in a refined Archaic form, striding to the right. On Apollo's left arm, a small figure, traditionally described as a winged daemon, is depicted running right; to Apollo's right stands a stag, sacred to both Apollo and his sister Artemis. However, as mentioned earlier, the tradition of claiming the small figure as a winged daemon does not seem to be grounded with any evidence connected to either the city or Apollo's mythology and iconography. Most likely, the iconography depicts the myth of Apollo's hopeless pursuit of the nymph Daphne. Upon seeing Daphne for the first time, Apollo had a moment of either love at first sight, or with some intervention of a certain god of love, Eros, fell madly in love with Daphne. He began chasing her. In order to protect herself from his dangerous pursuit, as she had vowed to be a maiden, she pleaded to her father, Peneus, for assistance. In response, Peneus, a river god, transformed Daphne into a laurel tree, thereby thwarting Apollo's pursuit. Still loving Daphne, Apollo vowed to honor her for all time; thus the laurel tree, which is Daphne in Greek (ΔΆΦΝΗ), became Apollo's chief attribute, with the laurel wreath he wore upon his head and the laurel staff he often carried. The laurel wreath became used as a prize for victors, as well as a symbol for the power of leadership. Therefore, the small figure on the coin running away from Apollo with branches in their hands, or as arms, is most likely Daphne mid-metamorphosis. The artist designed this coin type placing in perspective the three figures and giving each a separate ground line and size to show a depth of field. Apollo is the largest and most prominent figure; as such, he is in the foreground. The deer is smaller and has its own ground line, placing it further back in the scene, in the midground. Lastly, there is the small figure of Daphne with her ground line behind Apollo's arm. She is the smallest figure because she is the furthest away. She looks back to see if Apollo is still in pursuit as she runs away mid-transformation. By depicting the figures this way, the artist cleverly shows the full story of the myth, stuck forever in a pregnant pause. Va infatti osservato che si tratta di una figura in secondo piano e la cui resa stilistica appare estremamente eterogenea, a volte abbastanza accurata, altre estremamente schematica. Su alcuni coni sembra addirittura alata (?) e rivestita da una sorta di clamide (?), su altri del tutto sommaria e ridotta ad una forma stilizzata e disarmonica con sproporzione delle parti anatomiche. È come se si trattasse di un’immagine la cui iconografia, al contrario di quella di Apollo e della cerva, non attinge ad un repertorio iconico standard e pienamente definito ma resta affidata ad una variegata ed autonoma rielaborazione dell’incisore. Non a caso è stata identificata con un daimon, il quale peraltro tenderà a sparire nel corso delle emissioni a doppio rilievo. Questo stato di indeterminatezza non mi pare possa contribuire all’identificazione della piccola figura in corsa – dall’esecuzione progressivamente scadente – con una ninfa dalla celebrata bellezza quale Dafne, anche (e soprattutto) tenuto conto delle fattezze dell’immagine che mi sembrano assimilabili ad una figura maschile più che femminile. Semmai si può parlare di un Apollo daphneforos nel senso letterale di portatore di alloro, ma non di più in quanto l’epiclesi del dio (se presente) è alquanto controversa. Adornato (2007), ad esempio, propone di leggere l’iconografia monetale come il ritorno di Apollo Daphnephoros nel santuario delfico con il pais amphithales o di interpretare la figura in corsa sul braccio del dio come l’eidola, lo spirito di un defunto. In quest’ultimo caso la scena rappresenterebbe la purificazione del luogo sacro dall’eidolon di un daimon. Ma a prescindere da queste interpretazioni, certamente suggestive ma non comprovate, si può osservare che un riflesso della tipologia cauloniate si può cogliere nell’attività dell’incisore che tra fine V e inizio IV secolo a.C. realizzò alcuni pregevoli coni per la zecca di Abdera, i quali peraltro, come sottolinea Gorini (2010), contribuiscono all’identificazione con Apollo del tipo cauloniate. Nomos 3, 2011, 37 Lanz 138, 2007, 169 E mi chiedo se, mutatis mutandis, la piccola Nike in corsa sul braccio di Apollo che versa l’acqua nella patera retta dal dio non possa richiamare quello stesso atto di purificazione compiuto dal daimon (o altro essere) ritratto sugli incusi cauloniati. A ben vedere non mancano nel corso delle emissioni simboli che conducono in questa direzione, tra cui trampolieri, fontane, altari e corone d’alloro. Abbreviazioni: Adornato 2007 = G. Adornato, XAPAKTHP. Note iconografiche sugli stateri di Kaulonia, in M.C. Parra (ed.), Kaulonìa, Caulonia, Stilida (e oltre). Contributi, storici, archeologici e topografici, II, Pisa 2007, 333-49. Cahill-Kroll 2005 = N. Cahill-J.H. Kroll, New Archaic Coin Finds at Sardis, “American Journal of Archaeology”, 109/4, 2005, 589–617. Carroccio 2017 = B. Carroccio, Monetazioni incuse, Pitagorismo e aristocrazie indigene: appunti per una ridefinizione del problema, in G. De Sensi Sestito-S. Mancuso (edd.), Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale, II, Soveria Mannelli 2017, 77-107. Garraffo 1984 = S. Garraffo, Le riconiazioni in Magna Grecia e in Sicilia. Emissioni argentee dal VI al IV secolo a.C., Catania 1984. Gorini 2010 = G. Gorini, Intervento, in L. Lepore-P. Turi (edd.), Caulonia tra Crotone e Locri (Atti del Convegno internazionale - Firenze 2007), Firenze 2010, 480-94. Spagnoli 2013 = E. Spagnoli, La prima moneta in Magna Grecia: il caso di Sibari, Pomigliano d’Arco 2013.5 punti
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Mi è’ arrivato oggi fresco di stampa, tra l’altro in due soli giorni, il nuovo libro del Prof. Helmut Rizzolli “ Monete e banche medievali tra le Alpi e l’Adriatico “che aveva presentato pochi giorni fa a Milano Numismatica. E’ in una comoda edizione tascabile, 424 pagine, parti generali e catalogo delle monete ottimo da portarsi dietro per esempio ai convegni commerciali. Abbiamo storia, economia, banche e tante monete illustrate e catalogate, da consigliare decisamente agli appassionati ! Qui qualche immagine che lo illustra meglio !3 punti
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Yessssa....li definirei uno corona aperta e uno corona chiusa...solitamente anche in esemplari in gran conservazione la troviamo chiusa, le due estremità si fondono. Da quello che ho potuto constatare la troviamo aperta negli esemplari con perlinatura e in quelli con legenda corta al dritto...nei primi lo stacco è più evidente, nei secondi le estremità sono molto vicine ma aperte, in tutti gli altri esemplari si fondono invece. Sotto un rovescio di un'legenda corta al dritto...le estremità sono vicinissime ma pur sempre staccate.3 punti
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La struttura poi bisogna rimpicciolirla, le monete sono troppo piccole per poter realizzare qualcosa similare come fatto in precedenza per le banconote. Bisogna proporzionarle e non si vedrebbe nulla a parte qualche puntino scuro, magari dei poster che le raffigurano perchè dentro il museo prendono un'intero espositore!2 punti
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@Pxacaesar Si sembrerebbe questa Questa RIC 125 https://www.wildwinds.com/coins/ric/trebonianus_gallus/t.html#:~:text=Trebonianus Gallus AE Sestertius. IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG%2C laureate%2C draped bust right / VICTORIA AVGG SC%2C Victory standing left with wreath and palm. RIC 125%3B Cohen 130%3B Sear 9681.2 punti
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Già la dicitura si commenta da sola: Perito d'arte A quando il funerale?2 punti
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TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: Slovacchia ANNO: 2016 TIRATURA: 1.000.000 CONSERVAZIONE: BB LOCALITÀ: Milano2 punti
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Grazie, sei sempre gentilissimo come sempre, i valori ci accomunano e i giovani sono sempre in cima a tutto, volentieri alla prima occasione che sono sicuro arriverà, un forte abbraccio !2 punti
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Eccomi... Allora il problema è esploso nelle ultime settimane. Una decina di giorni fa sono entrati in territorio polacco tre uomini in divisa e bene armati. Sono stati riaccompagnati al confine con la Bielorussia. Il problema è che, pur essendo vestiti da militari, non avevano mostrine nè documenti che attestassero la loro identità. Sono stati chiamati come ''uomini in verde'' come quelli comparsi in altre terre... Poco prima c'erano state delle scaramucce al confine con spari a salve. Poi sono arrivati i profughi. Non so se ricevono pastiglie, ma sicuramente qualcuno li aiuta con tronchi di legno che vengono buttati sopra il filo spinato per creare dei ponti. Non credo che questa sia la sede opportuna per parlare in generale del problema dei profughi, problema molto complesso e di difficile soluzione. Qui vorrei limitarmi ai fatti. Destabilizzare la Polonia, come qualche giornalista italiano ha scritto, non credo che sia l'obiettivo di questa operazione e non lo ritengo attuabile. Non dimentichiamo che lo stesso problema l'ha anche la Lituania. Credo invece che sia possibile l'obiettivo di peggiorare i rapporti della Polonia e della Lituania con l'Unione Europea. Infine vorrei raccontarvi un episodio. Nel 2006 sono andato in Bielorussia passando in auto il confine. Non so quanto lunga fosse all'epoca, ma il confine aveva una rete alta circa tre metri con sopra il filo spinato. Poi dopo uno spazio di circa tre metri un'altra rete sempre alta tre metri e filo spinato sopra. Nello spazio tra le due reti camminavano pattuglie composte da due soldati polacchi con un cane. La sicurezza dei confini era stata una delle condizioni per l'ingresso della Polonia nell'Unione Europea... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Dispiace anche a me. Sarà per la prossima volta. Ti conserverò qualche libro e qualche moneta per le tue prossime iniziative a favore dei giovani.2 punti
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Buona giornata La tassa sulla proprietà delle biciclette c'era e - se non ricordo male - fu tolta alla fine degli anni 50 del secolo scorso; vedasi un tipo di targhetta che si applicava sul mezzo, postata da @giancarlone nella sezione delle medaglie. Una delle poche tasse tolte in Italia. saluti luciano2 punti
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Per quello che si vede dalle mie parti i ciclisti che rispettano il codice della strada sono rari. Questo non vuol dire che sono tutti indisciplinati, per fortuna ci sono ciclisti che lo rispettano. Ma questo succede in tutte le categorie degli utenti della strada dove, però, per i mezzi targati si tenta di esser un po' piùprudenti; non per una questione di sicurezza ma semplicemente per evitare la multa. Questo, a mio avviso, denota la necessità di imporre una targa ed una copertura assicurativa anche per le bici, monopattini, bici elettriche ecc; è la nostra indole (di italiani) nel non rispettare le regole che lo richiede. Ma al contempo servono i controlli, per tutti gli utenti della strada (ed anche in tutte le altre categorie), che ad oggi latitano. Io ci metterei la firma per avere un numero imprecisato di pattuglie in borghese, in stile Inghilterra, che ferma gli utenti indisciplinati e li sanziona sul posto. Giusto per fare un esempio: in Svizzera gli autovelox sono ben nascosti e camuffati, come è giusto che sia, mentre da noi ci siamo inventati la scusa che devono essere segnalati. Sempre in Svizzera, una persona che parcheggia in divieto non rischia di prendersi una sanzione di 36€, che a volte è meno del costo giornialiero di alcuni parcheggi e pertanto può anche rischiarsela, ma rischia delle sanzioni da 500 a oltre 2000 franchi (anche se si parcheggia in aree private). Questo solo per dire che se siamo un popolo di indisciplinati, perché lo siamo, ci meritiamo di avere delle norme stringenti ma devono essere accompagnate dai controlli e dalla certezza della pena, altrimenti è fuffa... all'italiana!2 punti
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Tornesi Cinque del 1841, l'ultimo millesimo a riportare un Busto ancora imberbe del giovane Ferdinando II . Magliocca 702 Rara2 punti
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Effettivamente circolano tanti falsi orrendi e che sono brutte copie dell'originale, altro che falsi d'epoca circolati. Nello specifico l'ho acquistato perché certificato come falso d'epoca da un venditore professionale ed avere una testimonianza storica, culturale e sociale. La motivazione che mi ha portato ad interessarmi anche ai falsi d'epoca viene da lontano e ve la voglio raccontare con una storia: Un giorno mio padre mi mandò a comprare le sigarette e si raccomandò di non farmi rifilare come resto banconote false. Comprai le sigarette, caramelle ed altre cosette e diedi il diecimila lire Castagno al tabacchi che attuò subito le procedure di verifica della banconota: uscita fuori dal negozio per verifica del biglietto in controluce, prova stropicciamento nelle mani, test della consistenza delle fibre di cotone con tre trazioni secche ed infine confronto della banconota con la mia espressione per constatare eventuali comportamenti anomali. Finalmente la verifica ebbe esito positivo e mi diede il resto: qualche spicciolo ed un 5.000 lire Antonello da Messina....e ti pare che potevo andare via così. Allora feci l'esperto ed iniziai a girare e rigirare Antonello, andai a guardarla fuori sul marciapiede, all'angolo del bar, la piegai, la stropicciai, la pesai ma, a dir la verità, di quel 5.000 lire non ci capivo un tubo ed era venuto un mal di testa anche ad Antonello da Messina che per rabbia si era girato di spalle. Il proprietario del tabacchi, innervosito, mi chiese se fosse tutto in regola ed io l'ho guardai fisso negli occhi e con tutta la mia sicurezza risposi:"È falsa". Pieno di me e con grande soddisfazione gli avevo lanciato il guanto di sfida, avrei voluto vedere adesso quale magica tecnica avrebbe escogitato per controbattermi. Adesso eravamo uno contro l'altro, faccia a faccia, un duello tra il vecchio e il giovane, l'esperto tabaccaio contro il ragazzino alle prime armi. In un batter d'occhio si diffuse la voce in paese che un ragazzino aveva individuato un 5.000 lire falso nel tabacchi e che la contesa fosse in atto .... il tabaccaio mai frodato in vita sua ora rischiava di perdere la faccia per mano di un pivello. La gente si era accalcata al tabacchi, incuriosita, per assistere come sarebbe finita la disputa e se il tabaccaio fosse caduto sotto il duro colpo inferto dall'audace e spavaldo ragazzino uscito dal nulla. Una coltre nube di fumo aveva riempito il locale, si sentiva solo un brusio, l'aria era sempre più tesa e irrespirabile quando un un'improvviso frastuono, proveniente dall'esterno, fece allertare tutta la folla....ed ecco scendere da una Alfa Romeo Giulia bianca il banchiere del paese, detto "il Numismatico", coordinatore di tutte le dispute paesane e al suo fianco, tutto vestito di nero con occhiali scuri e cappello, Niki detto "il Mago" per le sua capacità di stupire in qualsiasi momento e situazione, addirittura si narrava che avesse ricevuto i suoi poteri magici e conoscenze dopo un lungo viaggio in Tibet. Si fecero largo tra la folla ed arrivarono al banco e senza degnarmi di uno sguardo poggiarono una valigetta vicino alla banconota. Una goccia di sudore iniziò a solcare la fronte del tabaccaio ed il pallore del suo viso lasciava trasparire la paura della sconfitta mentre mi godevo la situazione fumando una bella MS senza filtro. Il Numismatico aprì la valigetta e tirò fuori una serie di strumenti che non avevo mai visto prima mentre il Mago fece comparire, dal nulla, un altro 5.000 lire per eseguire il confronto e ci fu un lungo applauso della folla ma Niki non batté ciglio...beh manco si vedeva sotto quegli occhiali scuri. Dopo circa due ore di verifiche, analisi e confronti il Numismatico iniziò a parlare di misure, fili con il grano, di messa in sicurezza, di onde, maneggi, ..non ci capivo nulla solo alla fine intervenne il Mago che mostrando la banconota a tutti ed estraendo un filo argenteo e luminoso esclamò:"È originale, il dado è tratto!". Il tabaccaio iniziò a festeggiare, la gente esultava ed io triste non riuscivo a capacitarmi cosa c'entrava il dado con il 5.000 lire... ma non era ancora finita. Il tabaccaio insisteva per essere risarcito per l'affronto subito e che venissi punito e allora, dato che la folla iniziava ad inveire contro di me, il Numismatico mandò a chiamare un uomo saggio e colto, un certo Petronio che si trovava nel Forum del paese, per mettere fine alla disputa con una equa sentenza. Arrivò insieme ad un gruppo di giovani allievi tra cui si distingueva un certo Alberto detto il Divulgatore, era vestito di bianco ma parlava una lingua strana che avevo sentito soltanto in TV al Papa. Mentre veniva ossequiato dalla folla, si avvicinò prese la banconota la osservò ed iniziò a raccontare delle meravigliose storie e aneddoti ... chi se lo immaginava che in un pezzo di carta ci potesse essere tutta quella roba e io che pensavo che serviva solo per comprare sigarette, pane, vestiti etc. Alla fine, dopo un'affascinante viaggio tra arte e storia, diede la sua sentenza e disse:"A te tabaccaio verrà dato merito della tua onestà e ciò sarà scolpito su pietra affinché il popolo sappia e la 5.000 lire verrà data in beneficenza ai bisognosi mentre tu ragazzo per la tua arroganza e non conoscenza sarai condannato a collezionare banconote nonché falsi d'epoca e studiarne la loro storia come custode del passato, testimone del presente per tramandarlo ai posteri memore di quest'esperienza. Inoltre per avere arrecato un danno alla tua famiglia non avrai la paghetta settimanale per sei mesi che questo ti sia da monito a te e a tutti i presenti. Ricordatevi sempre che: Litterarum radices amarae, fructus dulces. Iustitia virtutum regina". Sarà per questo che colleziono con tanta passione banconote e falsi d'epoca.... continuo a studiare, fare ricerche e domande ai più esperti? Mah ....chi lo sa?? Ogni riferimento a persone, a nickname, a fatti è puramente casuale?2 punti
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Quindi, ho provato a mettere insieme tutto quello che avevo. Grazie mille ancora per il tuo aiuto! Se ti va, puoi leggere la mia documentazione sul mio sito web. Grazie ancora a tutti voi per il vostro aiuto. https://roma-aeterna.de/it/repubblica-romana/it-denar-publius-clodius-turrinus-m0004/2 punti
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Se è impresso e non inciso potrebbe essere il saggio di un banchiere o nummulario (banker’s mark), impresso con uno strumento che serviva a verificare che le monete non fossero suberate (placcate) e al tempo stesso attestava che il nummulario le avesse verificate. Ci sono studi anche antichi che hanno cercato di catalogare i numerosissimi marchi che si trovano sui denari repubblicani (e non solo), ed alcuni sono lettere.1 punto
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Non è facile trovare cosí ad un prezzo modesto questa monetina in tale conservazione. Ti auguro una buona ricerca allora per l' argento?1 punto
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Mi hanno segnalato che è passato in TV questo. Casaro che produce formaggi a forma di monete. Quelli in fondo immagino siano gli stampi. Lo devo trovare! ?1 punto
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Da domani allora tutti in moto senza casco, tanto non serve a nulla è da incompetenti. Già che ci siamo togliamo anche le cinture di sicurezza, ammennicoli coercitivi. Meglio guidare senza cinture.1 punto
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Ciao, la falsificazione delle monete purtroppo è nata con la nascita stessa della moneta. Ci ha accompagnato per millenni fino ad oggi(i cosiddetti falsi d'epoca) che hanno avuto l'intento di circolare insieme alla moneta autentica. (stesso discorso per le banconote ovviamente da quando sono state stampate dai vari Stati) per essere usata nella vita di tutti i giorni. Diverso è il discorso per le monete e le banconote falsificate al fine di ingannare i collezionisti, e ne esistono di tutti i tipi e metallo e praticamente abbracciano tutte le epoche, da quelle classiche a quelle medioevali e del Regno (come in questo caso) fino ad arrivare ad oggi. È una piaga della quale chi decide di avvicinarsi alla Numismatica deve tener conto e cercare di difendersi, anche se non è una cosa facile. Cercare quindi di acquistare da rivenditori seri e competenti e naturalmente, in base al periodo storico che si decide di collezionare cercare di acquisire esperienza di tale monetazione al fine di ridurre al minimo, cosa sempre difficile, la brutta avventura di acquistare monete non autentiche?. ANTONIO1 punto
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Ebbene sì, qualcosa ho anche io. Si tratta di un asse di Nerone: Il busto di Nerone sul dritto e' comunque chiaramente identificabile. Circa il rovescio, si intravvede una Vittoria alata volta a sinistra che ha tra le mani uno scudo su cui c'e' inciso SPQR. Certo, ci vuole una certa fantasia, soprattutto per il rovescio (sembra un mappamondo!), anche se in mano e' tutto più facile (poi io sono un pessimo fotografo). La moneta dovrebbe essere tipo questa: Certo, tutta altra roba eh? Ma anche tutto altro prezzo. Nerone stacca sempre cifre alte. La mia e' brutta, sporca e cattiva, con la patina tutta staccata, con le effigi evanescenti (soprattutto al rovescio) e con le legende decifrabili solo per un breve tratto. Ma L'ho pagata solo 5 euro Un caro amico, giustamente, mi ha detto che in realtà di Nerone portavo a casa solo il nome. Ed ha ragione. Però Nerone e' sempre Nerone. Ed in attesa (magari) di un pezzo migliore e più abbordabile, mi rigiro tra le mani questo orrore e canticchio questa canzone di Bennato: "Quanta paura che ti fece a scuola Tra le lezioni da imparare a memoria La storia di un′imperatore Era per tutti un gran terrore Allora tu dicesti Meno male che adesso non c'è Nerone, no no no Meno male che adesso non c'è Nerone" Buona serata da Stilicho1 punto
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Gettone ricevuto. Gettone di argomento veneziano, XVI sec. Piombo: 37,1 g, diametro 36 mm, spessore 3-4 mm. D/ SANTVS MAR(CVS) A GRAC( ). San Marco. Rozzo busto a destra. Bordo in rilievo. R/ SANTVS MARCVS VENEC(IARVM). San Marco di Venezia. Due figure di animali sedute di fronte. Bordo in rilievo. Gettone fuso prodotto a Venezia – Coll. Voltolina N. 787. apollonia1 punto
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Arricchiamo il museo con un'altro piccolo horror, avevo già postato la lira della BNR del 1873 (post 402) https://www.lamoneta.it/topic/200748-il-museo-degli-orrori/page/17/#comment-2234650 Ora tocca all'altro piccolo mostriciattolo, il due lire della stessa serie con un taglio/strappo non riparato che parte dal bordo e finisce al centro.1 punto
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Vivendo sia in Italia che all'estero noto una netta differenza di abitudini, comportamenti e regole: nel Belpaese ci sono più indisciplinati in ogni settore ma non è una questione di genetica, clima o cultura-temperamento latino (come viene spesso detto in modo spregiativo) ma è una questione di : 1) mancanza di educazione che deriva da lacune scolastiche e familiari (non voglio generalizzare, però quante ore si dedicano a scuola per insegnare i comportamenti corretti da tenere in strada? o che tipo di esempi diamo ai nostri figli quando guidiamo la macchina o una bicicletta?) 2) assenza di controlli capillari 3) incertezza della pena Questo alimenta o stimola i comportamenti scorretti: un pedone scorretto è anche un ciclista scorretto come pure un automobilista scorretto, perché applica in tutte le situazioni il medesimo comportamento.1 punto
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Il saggio di A. Sapienza assegna al “knielauf schema” una valenza univoca a prescindere dalle classi di materiali (estremamente eterogenee) su cui compare. In realtà, almeno a mio parere, sarebbe stato opportuno operare delle differenziazioni e non solo tra i diversi materiali esaminati ma anche a livello cronologico.1 punto
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Bellissime monete, ma hanno un piccolo problema: sono un po' complicate da identificare. ? Se sei curioso avevo fatto una piccola guida su come identificare la zecca di provenienza. Ecco il link:1 punto
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Il requisito C punto 1 ovvero possesso di una laurea specifica in lettere (???), beni culturali o conservazione dei beni culturali se indispensabile riduce di molto la possibilità di diventare perito numismatico. E comunque mi chiedo cosa sa di numismatica un laureato in lettere? Arka Diligite iustitiam1 punto
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Interessante come le proposte negli ultimi messaggi vadano in direzione esattamente opposta a quanto si fa nei paesi dove la bicicletta si usa e la si vuole incentivare... Casco: non credo sia obbligatorio in nessun paese UE (minori a parte), mi sembra sia obbligatorio negli USA. È un potente disincentivo all'uso della bicicletta e del bike sharing, quindi voto contro seppure obbiettivamente abbia la sua utilità. Sui monopattini che sono decisamente piú instabili sono a favore. Naturalmente la maggior parte degli automobilisti che muore in incidenti è a causa di traumi cranici, casco per loro no? Giubbotti e luminarie varie: ti puoi agghindare come vuoi che tanto il problema non è la visibilità per cui le lucine normali bastano, è che la gente non ti guarda. Lo vedi agli incroci, chi arriva guarda alle tue spalle perché guarda se non arrivano automobili. Se come automobilista ti lamenti delle luce fioche il problema sta nel fatto che stati andando troppo veloce Targa: anche qui mi dite dove c'è un paese dove sia in uso? Forse la Nuova Zelanda (vado a memoria), in Europa l'avevano in Svizzera dove l'hanno tolta visto che hanno realizzato fosse una complicazione insensata. Copertura assicurativa: è folle non averla. Però allora imponiamo un'assicurazione generale stile quella del "capofamiglia" a tutti e stop (vista l;insensatezza della targa). Le vere norme che andrebbero proposte sono: Concorso di colpa: fare come -da quanto capisco- fanno in Olanda. Se hai un incidente con un utente "piú debole" quindi se come automobilista ho un incidente con una bicicletta o come ciclista tiro sotto un pedone, salvo casi limite, hai comunque concorso di colpa. Passi col verde e tiri sotto il monopattinista che era passato con il rosso e usava pure il cellulare? Comunque è anche colpa tua (in realtà il CdS lo direbbe di già) e la prossima volta vedi vai piú piano. Parcheggi: politica stile Copenaghen, i parcheggi pubblici nelle aree urbane sopra tot (20.000?) abitanti sono TUTTI a pagamento notte e giorno. Con eccezioni per disabili e persone con ridotte capacità motorie. Obbligo uso piste ciclabili: toglierlo. A parte che la presenza di ciclisti in strada diminuisce gli incidenti, se la pista ciclabile è fatta con i piedi, è pericolosa o mi rallenta devo avere il diritto di non usarla. E comunque ci sono diverse categorie di utenti. Alcuni ha senso che usino le piste altri, come sportivi e/o cargo-bike, no.1 punto
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Questo grosso - non denaro - un tempo rarissimo e del quale vedo ultimamente un po’ tanti esemplari ( che vi sia stato un ripostiglio? ) - e’ stato attribuito in precedenza alla zecca di Brindisi1 punto
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Grazie. Mondo affascinante e molto lontano… Ecco l’altra. Tempo Tsuho (1835-1870). 100 Mon. AE. mm. 49.001 punto
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Certo la causa principale è il non utilizzo. Come per le tessere telefoniche: non si usano più, solo più in pochissimi le collezionano (neanche le ricariche telefoniche, soppiantate dalle ricariche on line...). Io mi ricordo i ragazzini passare a tappeto tutte le cabine telefoniche (ce ne sono ancora?) a cercare le tessere esaurite. [ATTENZIONE! OT!!] Nessuno mi toglie però dalla testa che una spallata a rovinare/infangare... togliere la purezza del bello del collezionismo lo abbia fatto la speculazione con emissioni a bassissima tiratura, un numero esagerato di schede ogni anno... A mio avviso lo stesso succede anche con i francobolli e con gli euro commemorativi: sapendo che c'è gente anelante di averli "tutti" ne sfornano di nuovi! Per quello un candido collezionismo infantile come quello delle etichette dell'acqua (il primo della mia vita) forse è meno minato dalla speculazione.1 punto
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Da questa cartina sembra che i migranti siano un esercito che sta puntando da quattro direzioni su Varsavia per conquistarla... un esercito di morti di freddo e di fame Che siano "usati" politicamente da Russia e Bielorusssia non ci piove, ma un po' di solidarietà anche a loro, sfruttati dagli uni e respinti dagli altri, non gliela vogliamo dare? petronius1 punto
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Ieri sera grazie ad un amico del circolo sono riuscito a migliorare la conservazione di questo millesimo... Quando le date mancanti, in una collezione tipologica come questa, sono rimaste quelle "impossibili" si cerca di migliorare come qualità, impresa non facile anche quella... Comunque con veramente poco a volte si riesce e la soddisfazione di aggiungere una bella moneta è sempre molto appagante. Spero che questa piccolina piaccia anche a chi leggerà questo post..1 punto
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Buongiorno, segnalo una videoconferenza su zoom per giovedì 18 novembre del Dr. Robert Weir dell'Università di Calgary dal tema "Robert Weir: Coins and the Archaeologist" Allego il link del sito che riporta i dati per l'accesso https://nickle.ucalgary.ca/event/robert-weir-coins-and-the-archaeologist/1 punto
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E se vogliamo, anche nel denario Cr. 403/1, dove è altrettanto sicuramente raffigurata, Roma sfoggia un bel nastro anzichè l'elmo attico alato... ma a questo punto sono curioso di capire dove vuole portarci @Rapax1 punto
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Buongiorno e buon Lunedì !!! Proseguiamo questa carrellata sui 2 grana di Murat con questo esemplare proveniente da un'asta italiana di qualche tempo fa E' in buona conservazione. Si tratta della variante con legenda corta al dritto! Dritto: GIOACCHINO NAPOLEONE RE DEL* DUE SICI* (se la confrontate con esemplari con stessa legenda (e non solo) vedi l'esemplare di @giuseppe ballauri la legenda finisce decisamente prima e non a ridosso del collo) Rovescio: PRIN* E GRAND'AMMI* DI FRAN* 1810(data non spaziata) Come è chiaro i segni di interpunzione sono le stelline a 5 punte. Altra caratteristica di questo esemplare sono i caratteri di numeri e lettere più sottili e curati rispetto ad altri esemplari di 2 grana non so dire se sia un fatto dovuto all'usura del conio. Cosa certa è la legenda corta al dritto, mi sembra giusto identificare questi esemplari con questa dicitura! Un caro saluto e postate i vostri 2 grana con legenda corta...ciao! Cristiano.1 punto
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Elenco definitivo di tutte le 31 monete emesse nell’anno 2021. Cliccando su ogni moneta, potrete vederne dettagli e foto. Italia – Medici contro la pandemia – 150° anniversario di Roma Capitale San Marino – 450° anniversario della nascita di Caravaggio – 550° anniversario della nascita di Albrecht Dürer Vaticano – 450° anniversario della nascita del Caravaggio – 700° anniversario della morte di Dante Alighieri Andorra – Anziani – 100° anniversario dell’incoronazione della Madonna di Meritxell Belgio – Unione economica tra Belgio e Lussemburgo – 500° anniversario della seconda serie di monete di Carlo V Estonia – Lupo – Popoli ugrofinnici Finlandia – Giornalismo e libertà di espressione – 100° anniversario dell’autogoverno delle Aland Francia – 75° anniversario dell’Unicef – Giochi olimpici di Parigi 2024 Germania – Cattedrale di Magdeburgo Grecia – 200° anniversario della guerra di indipendenza Lettonia – 100° anniversario del riconoscimento dell’indipendenza Lituania – Regione della Dzukija – Riserva naturale di Zuvintas Lussemburgo – 40° anniversario del matrimonio del granduca Henri e della nascita di suo figlio Guglielmo – 100° anniversario della nascita del granduca Jean Malta – Tempio preistorico di Tarxien – Medici contro la pandemia Portogallo – Olimpiadi di Tokyo 2021 – Presidenza portoghese del Consiglio europeo Principato di Monaco – 10° anniversario di matrimonio del principe Alberto II Slovacchia – 100° anniversario della nascita di Alexander Dubček Slovenia – 200° anniversario del primo museo in Slovenia Spagna – Centro storico di Toledo1 punto
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Sono un fan del maestro Miyazaki e di tutta la sua produzione e Conan è una di quelle serie che andrebbe riviste da adulti (Amazon Prime mi sembra che quest'anno l'ha inserita nella sua programmazione) per apprezzarne ancor di più il contenuto sociale e umano ed il messaggio di speranza che il regista ha voluto far passare. Vi consiglio la lettura di questo articolo di approfondimento: https://www.lospaziobianco.it/conan-il-ragazzo-del-futuro-il-post-apocalittico-negli-occhi-di-un-bambino/1 punto
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Buon giorno, grazie ART... per questo spunto: volevo raccontarvi come ho conosciuto mia moglie, tantissimi anni fa ( circa 50 ) dovrei chiederlo a lei... si ricorda pure il giorno. ero riuscito a "combinare" una gita domenicale con una ragazza che conoscevo ma non provavo nessuna attrazione, la quale era amica di un`altra , quella si mi piaceva... io avrei portato un amico che aveva 18 anni è la macchina. domenica mattina passiamo a prendere le ragazze, ma si presenta la mia amica senza la ragazza " che io sbavavo per lei " ma in compenso portò un`altra bella ragazza devo dire, bene è stato Amore a prima vista, sono sposato da 46 anni felicemente devo dire.1 punto
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Buongiorno a tutti. Ho riaperto il lavoro del Bovi "Un processo per falsificazione di monete nella Zecca di Napoli (1637)", in cui il coniatore Burghetto viene accusato di aver battuto monete con conii di valore nominale maggiore rispetto all'intrinseco del tondello. Tra i testimoni, perlopiù lavoratori e "dirigenti" della Zecca, viene interrogato un suo collega coniatore, tale Antonio De Rosa, il quale afferma: "...di ditti cugni vi fa [il mastro di conio] uno segnale diverso l'uno dal altro come sono dove una rosa , dove una frondella, dove una lettera et dove una cosa et dove un'altra." "...Et dettoli nel cugno di esso teste che segnale vi è dice che vi è una littera .G. " Siamo a soli dieci anni dalla coniazione della moneta che ho postato... Chissà se l'ignoto coniatore della (finora) ignota lettera G sarà stato questo De Rosa... In mancanza di certezze lo si può comunque immaginare. No, non ci sia annoia davvero per nulla nel Vicereame! Grazie Layer per il benvenuto.1 punto
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Le ribattiture ? .... tutto normale Galenus, durante il periodo Vicereale erano molto frequenti, non tanto però per il periodo ma per il metodo di coniazione; le ribattiture o meglio dire sovrabbattiture erano causate o per un riutilizzo di un vecchio e deteriorato tondello (ma non è questo il caso) o per una sovrabbattitura involontaria dell'operatore, dovuta (nella monetazione a martello) ad un leggero spostamento della moneta. Io sarei molto più felice per la sigla ....Galenus, bella nitida e non censita. Pietro1 punto
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Buonasera a tutti. Anziché aprire una nuova discussione, volevo mostrarvi questo 9 cavalli di recente acquisto inserendomi in questa già aperta. La moneta, purtroppo, è tosata. Il peso è di 6,9 gr ed il diametro oscilla tra i 23 e i 26 mm. Gradirei un vostro parere sulla lettera G che sta, al dritto, sotto la spalla del sovrano: ho verificato sul Corpus e su Bovi ("Le monete napoletane di Filippo IV (1621-25 e di Enrico di Lorena (1648)") ed entrambi non riportano la variante con lettera G per l'anno 1626 (è invece riportata per l'anno 1629). Ho anche pensato potesse essere la G di "D.G.", però sarebbe capovolta e troppo lontana dal resto della legenda. A quanto pare, pane per i denti di Pietro... :) Dritto1 punto
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