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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/14/21 in tutte le aree
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Ciao Lino e grazie per la richiesta di informazioni che ti fornisco volentieri anche se in modo forzatamente sintetico. La monetazione della tracia Abdera – colonia greca prima di Clazomene (ca. 655/50), poi di Teos (544/3 a.C.) -, celebre per la sua scuola filosofica, è stata oggetto di uno studio analitico a firma di J.F. May, The Coinage of Abdera (540-345 BC), London 1966. La zecca adottò lo stesso tipo monetale della sua “seconda” metropoli, ossia il grifone, variandone esclusivamente la direzione (a sinistra). Per quanto concerne le monete con Apollo al R/ esse appartengono al periodo VI della classificazione May (tipi 349 e 449), datato al 411/10-386/5 se non oltre, ossia nel periodo immediatamente successivo la defezione della città dalla Lega delio-attica - avvenuta probabilmente nel 411 sulla scia di Thasos - quando la zecca adottò il sistema eginetico, probabile spia del nuovo indirizzo politico assunto durante il turbolento periodo della rivolta anti-ateniese. Si tratta di emissioni che associano al tradizionale tipo del D/ (grifone) immagini allusive al nome del magistrato presente al R/. Nel caso specifico si ripropone una formula ampiamente nota anche attraverso i documenti epigrafici (EPI APOLLADOS) che indica il personaggio (magistrato) incaricato/responsabile della coniazione a cui si associa di frequente (ma non sempre) la relativa immagine “parlante”. Tali personaggi peraltro dovettero avere anche una certa influenza nella scelta del repertorio tipologico. Così ad Apollas viene abbinata la statua di Apollo, a Dionysas la testa di Dioniso, a Pythagores una testa barbuta che forse rappresenta il filosofo Piragora, a Python il tripode delfico, ecc. Un fenomeno simile si riscontra nella monetazione romano-repubblicana, sebbene in un contesto socio-politico del tutto diverso. Nel caso di Apollo la divinità viene raffigurata con attributi tipici della sfera cultuale tra cui la cerva, animale sacro al dio e alla sorella Artemide, e il ramo d’alloro (Apollo Daphneforos) che richiamava la virtù purificatrice e risanatrice del dio (Apollo Alexikakos), ma che costituiva anche l'ambito premio pei vincitori pitici. Non si esclude nemeno che le immagini monetali del dio derivino da una statua (o più) di culto esistente in città, che per Raven (Review, “Num. Chr.”, 7, 1967, 294), sulla scia di Müller, sarebbe quella quella di Apollo Derenos, divinità citata da Pindaro (Peana 2) proprio in riferimento ad Abdera. L’epiclesi è tuttavia controversa: Wilamowitz (Pindars Paean für Abdera, in Id., Sappho und Simonides. Untersuchungen über griechische Lyrike, Berlin 1913, 246-56) rifacendosi ad uno scolio all’Alessandra di Lycofrone (Schol. ad Lycophr., Alex., 440), ritiene l’epiclesi Derenos si riferisca al nome stesso del luogo dove si trovava il tempio di Apollo. Danov (Altthrakien, Berlin-New-York 1976, 162), invece, propone di ricercare l’origine del nome nell’ambito dell’onomastica delle tribù della Tracia settentrionale (Zeranioi, Zerania) ritenendo che il culto di Derenos, originariamente tracio (Derenos), solo successivamente fu assimilato a quello propriamente ellenico di Apollo (Dereinos). Su questa linea si pone anche Rokov (The Cult of Apollo Derenos in Abdera, “Epoché”, 1-2, 2004, 57-64), secondo cui il termine Derenos trarrebbe origine dal nome della tribù dei Derrones. Un utile focus delle vicende storiche (e numismatiche) si trova in B.H. Isaac, The Greek Settlements in Thrace Until the Macedonian Conquest, Leiden 1986, 73 ss.4 punti
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Buona Domenica Proprio così Andrea. E' questo "spirito" che deve, sempre, ritenersi preminente nel considerare una moneta del passato ed il bisante ossidionale di Cipro lo è, forse più di tante altre perché "evocativa" della storia degli uomini. saluti luciano3 punti
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sesino di Alessandro I Pico di Mirandola. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ALEI/503 punti
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Sfogliando i cataloghi d’asta o visionando l’enorme mole di materiale accessibile in rete, si nota come per l’inizio della monetazione sibarita si conservi ancora la datazione "alta" del 550 a.C. risalente a studi di vecchia data. E ciò nonostante i dati degli scavi di Sardis (Cahill-Kroll 2005) sembrerebbero comprovare la tradizione erodotea (I, 94) che ascrive alla Lidia di Creso (560-46 a.C.) la prima coniazione dell’argento, che solo successivamente sarebbe passata in Grecia – intorno al 540 per le prime serie corinzie – e in Magna Grecia. Sulla base di questi dati la datazione intorno alla metà del VI secolo per le serie di Sibari sembrerebbe definitivamente perdere credito, mentre resta al centro di un acceso dibattito la questione se l’avvio della coniazione sibarita vada posto nell’epoca precedente l’arrivo di Pitagora (Spagnoli 2013: 540/30) o negli anni immediatamente successivi (Carroccio 2017: post 530/25) in concomitanza con Crotone e Metaponto. Leu 8, 23.10.2021, 10 LUCANIA. Sybaris. Circa 550-510 BC. Stater (Silver, 30 mm, 8.12 g, 12 h). Bull standing left on dotted ground line, his head turned back to right; in exergue, VM; all within border of dots. Rev. Bull standing right on dotted ground line, his head turned back to left; all within border of dots; all incuse. Antike Kunst (1967), 453 ( this coin ). HN Italy 1729. SNG ANS 829. SNG Copenhagen 1388. SNG München 1154. Beautifully toned. Struck on a somewhat irregular flan, otherwise, good very fine. From the collection of Regierungsrat Dr. iur. Hans Krähenbühl, privately acquired from Bank Leu on 17 December 1963 (with a photocopy of the original invoice enclosed). Ma se l’inizio della monetazione in Magna Grecia resta un argomento spinoso e fortemente dibattuto, alcune cronologie relative a singole fasi produttive risultano invece meglio definite. È il caso, solo per citare un esempio, del passaggio dalla tecnica incusa a quella a doppio rilievo che a Caulonia (gruppo E Noe) sembrerebbe porsi non prima degli anni Settanta del V secolo in base alle riconiazioni su didrammi di Siracusa e di Agrigento (Garraffo 1984, 98-9). E sarebbe pertanto auspicabile che queste cronologie, in assenza di nuovi elementi di giudizio, fossero tenute in debito conto nella compilazione delle schede informative delle monete o quantomeno che venisse motivato un eventuale disaccordo nel caso di proposte differenti. Cosa, purtroppo, alquanto rara. In proposito non poche perplessità desta la datazione al 530-485 per l’esemplare cauloniate con tipi in rilievo su entrambi i lati apparso recentemente sul mercato antiquario. Gorny & Mosch 282, 14.10.2021, 3016 BRUTTIUM. KAULONIA. Didrachme ø 23mm (7,37g). ca. 530 - 485 v. Chr. Vs.: ΚΑΥΛ, Apoll schreitet n. r. aus u. hält in der erhobenen Rechten einen Lorbeerkranz, auf dem ausgestreckten l. Arm läuft eine kleine männliche Figur n. r., r. im Feld ein stehender Hirsch. Rs.: ΚΑΥΛ (retr.), rechtshin stehender Hirsch, davor Zweig. SNG ANS 175; Rutter, HN Italy 2046. Zarte Tönung, Pur facendo un corretto riferimento bibliografico al catalogo di Rutter (HN Italy, 2046 = gruppo F Noe), i compilatori, inspiegabilmente, non ne hanno seguito l’inquadramento cronologico (ca. 475-425) propendendo invece per una datazione “alta” che risulta inaccettabile. Essa, infatti, pone un problema che dal piano squisitamente numismatico si estende a quello storico. Collocare il gruppo F Noe nel momento iniziale dell’attività della zecca equivale ad affermare (implicitamente) che il doppio rilievo era già in uso tra le colonie (o sub-colonie) achee della Magna Grecia intorno al 530. Peraltro lo stesso commento di Rutter (p. 165) al catalogo precisa che il gruppo F Noe dovrebbe inquadrarsi entro la metà del V secolo circa (ca. 460-450/45) sulla base del noto ripostiglio di S. Giovanni Ionico 1971 edito da Kraay-King nel 1987. E ci sarebbe da discutere anche sulla definizione dello statere come “didrachme”. Per quanto i due termini siano ormai diventati sinonimi nel linguaggio comune, il significato del termine greco didrachmon resta pur sempre quello di “due volte la dracma” e mal si adatta allo statere di Caulonia che utilizza il piede corinzio. Ma ancor più insidiosa è la rivisitazione in chiave mitica tipi monetali oggetto di una bibliografia litigiosa. L’iconografia monetale di Caulonia rappresenta a tutt’oggi una delle più enigmatiche della magna Grecia e, senza ripercorrere la secolare storia esegetica del tipo, andrebbe meglio argomentata (soprattutto a livello bibliografico) la presunta identificazione con Dafne (!) - colta nel momento immediatamente precedente la trasformazione in alloro - della piccola figura in corsa sul braccio della divinità. L’immagine è al centro di numerose interpretazioni ma certo è che la sua funzione era quella di esplicitare meglio l’episodio mitico di riferimento attraverso una composizione iconografica il cui significato doveva all’epoca risultare inequivocabile. Heritage Auctions, 3093, 28.10.2021, 31005 BRUTTIUM. Caulonia. Early 5th century BC. AR stater or nomos (27mm, 7.51 gm, 12h). [………..] This magnificent piece is dominated by the figure of Apollo, entirely nude and shown in a refined Archaic form, striding to the right. On Apollo's left arm, a small figure, traditionally described as a winged daemon, is depicted running right; to Apollo's right stands a stag, sacred to both Apollo and his sister Artemis. However, as mentioned earlier, the tradition of claiming the small figure as a winged daemon does not seem to be grounded with any evidence connected to either the city or Apollo's mythology and iconography. Most likely, the iconography depicts the myth of Apollo's hopeless pursuit of the nymph Daphne. Upon seeing Daphne for the first time, Apollo had a moment of either love at first sight, or with some intervention of a certain god of love, Eros, fell madly in love with Daphne. He began chasing her. In order to protect herself from his dangerous pursuit, as she had vowed to be a maiden, she pleaded to her father, Peneus, for assistance. In response, Peneus, a river god, transformed Daphne into a laurel tree, thereby thwarting Apollo's pursuit. Still loving Daphne, Apollo vowed to honor her for all time; thus the laurel tree, which is Daphne in Greek (ΔΆΦΝΗ), became Apollo's chief attribute, with the laurel wreath he wore upon his head and the laurel staff he often carried. The laurel wreath became used as a prize for victors, as well as a symbol for the power of leadership. Therefore, the small figure on the coin running away from Apollo with branches in their hands, or as arms, is most likely Daphne mid-metamorphosis. The artist designed this coin type placing in perspective the three figures and giving each a separate ground line and size to show a depth of field. Apollo is the largest and most prominent figure; as such, he is in the foreground. The deer is smaller and has its own ground line, placing it further back in the scene, in the midground. Lastly, there is the small figure of Daphne with her ground line behind Apollo's arm. She is the smallest figure because she is the furthest away. She looks back to see if Apollo is still in pursuit as she runs away mid-transformation. By depicting the figures this way, the artist cleverly shows the full story of the myth, stuck forever in a pregnant pause. Va infatti osservato che si tratta di una figura in secondo piano e la cui resa stilistica appare estremamente eterogenea, a volte abbastanza accurata, altre estremamente schematica. Su alcuni coni sembra addirittura alata (?) e rivestita da una sorta di clamide (?), su altri del tutto sommaria e ridotta ad una forma stilizzata e disarmonica con sproporzione delle parti anatomiche. È come se si trattasse di un’immagine la cui iconografia, al contrario di quella di Apollo e della cerva, non attinge ad un repertorio iconico standard e pienamente definito ma resta affidata ad una variegata ed autonoma rielaborazione dell’incisore. Non a caso è stata identificata con un daimon, il quale peraltro tenderà a sparire nel corso delle emissioni a doppio rilievo. Questo stato di indeterminatezza non mi pare possa contribuire all’identificazione della piccola figura in corsa – dall’esecuzione progressivamente scadente – con una ninfa dalla celebrata bellezza quale Dafne, anche (e soprattutto) tenuto conto delle fattezze dell’immagine che mi sembrano assimilabili ad una figura maschile più che femminile. Semmai si può parlare di un Apollo daphneforos nel senso letterale di portatore di alloro, ma non di più in quanto l’epiclesi del dio (se presente) è alquanto controversa. Adornato (2007), ad esempio, propone di leggere l’iconografia monetale come il ritorno di Apollo Daphnephoros nel santuario delfico con il pais amphithales o di interpretare la figura in corsa sul braccio del dio come l’eidola, lo spirito di un defunto. In quest’ultimo caso la scena rappresenterebbe la purificazione del luogo sacro dall’eidolon di un daimon. Ma a prescindere da queste interpretazioni, certamente suggestive ma non comprovate, si può osservare che un riflesso della tipologia cauloniate si può cogliere nell’attività dell’incisore che tra fine V e inizio IV secolo a.C. realizzò alcuni pregevoli coni per la zecca di Abdera, i quali peraltro, come sottolinea Gorini (2010), contribuiscono all’identificazione con Apollo del tipo cauloniate. Nomos 3, 2011, 37 Lanz 138, 2007, 169 E mi chiedo se, mutatis mutandis, la piccola Nike in corsa sul braccio di Apollo che versa l’acqua nella patera retta dal dio non possa richiamare quello stesso atto di purificazione compiuto dal daimon (o altro essere) ritratto sugli incusi cauloniati. A ben vedere non mancano nel corso delle emissioni simboli che conducono in questa direzione, tra cui trampolieri, fontane, altari e corone d’alloro. Abbreviazioni: Adornato 2007 = G. Adornato, XAPAKTHP. Note iconografiche sugli stateri di Kaulonia, in M.C. Parra (ed.), Kaulonìa, Caulonia, Stilida (e oltre). Contributi, storici, archeologici e topografici, II, Pisa 2007, 333-49. Cahill-Kroll 2005 = N. Cahill-J.H. Kroll, New Archaic Coin Finds at Sardis, “American Journal of Archaeology”, 109/4, 2005, 589–617. Carroccio 2017 = B. Carroccio, Monetazioni incuse, Pitagorismo e aristocrazie indigene: appunti per una ridefinizione del problema, in G. De Sensi Sestito-S. Mancuso (edd.), Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale, II, Soveria Mannelli 2017, 77-107. Garraffo 1984 = S. Garraffo, Le riconiazioni in Magna Grecia e in Sicilia. Emissioni argentee dal VI al IV secolo a.C., Catania 1984. Gorini 2010 = G. Gorini, Intervento, in L. Lepore-P. Turi (edd.), Caulonia tra Crotone e Locri (Atti del Convegno internazionale - Firenze 2007), Firenze 2010, 480-94. Spagnoli 2013 = E. Spagnoli, La prima moneta in Magna Grecia: il caso di Sibari, Pomigliano d’Arco 2013.2 punti
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A me la moneta non piace per diversi aspetti che vanno dalle lettere della legenda al cerchio perlinato. Per me è una riproduzione. Antonio2 punti
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Oppure Lex Burgundiorum, è un codice di leggi attribuito alla volontà del re dei Burgundi Gundobado . Probabilmente originari dalla Scandinavia, i Burgundi sono una popolazione germanica che nell' Europa orientale, secondo Plinio il vecchio, erano parte dei Vandali : entrati con varia fortuna nell' impero romano tra il III e V sec. , nel 443 il patrizio e generale romano Ezio concede loro l' insediamento nei territori tra Saona e Rodano che governeranno poi con propri re . Figlio del re Gundioco, Gundobado ( ?-516 ) nel 472 entra in Italia in appoggio a Ricimero, forse suo zio, sconfiggendo le forze dell' imperatore Antemio che poi, pare, decapiterà di sua mano in Roma . Dopo un periodo di potere in Italia, Gundobado ritorna in Gallia dove verso il 480 diventa re dividendo il regno dei Burgundi con i fratelli . Tra i primi fra i regni romano-barbarici, Gundobado, come atto di sovranità, fa redigere tra il 507 ed il 516 per il proprio regno, la Lex Burgundiorum, probabilmente di ispirazione dalla legge dei Visigoti che di poco la precede . Al proprio nome, Gundobado fa emettere dalla zecca della sua capitale Lugdunum, silique in argento, pervenuteci in piuttosto rari esemplari .2 punti
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Grazie! È una moneta che più di altre veneziane in conservazioni migliori mi evoca tante emozioni. Difatti quello che mi piace delle monete, più che l'estetica peraltro da non disprezzare o la loro rarità, è la capacità evocativa. Consentono certo testimonianza di cambiamenti economici, sociali e politici ma a volte di approssimare vicende dell'umanità ormai remota che le ha utilizzate o almeno darti stimolo per approfondirle. Quasi che la fredda materia ne contenga in sé un po' di spirito.2 punti
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Si Riccardo, a fantasia stiamo messi bene, ormai sono curioso, e quando lo sono cerco di approfondire con i pochi mezzi che ho a disposizione. Su Wikipedia ho trovato due parole di cui una potrebbe spiegare e dare Man forte ( direi Avallare per stare in tema ?). La prima cartamoneta da 1.000 lire risale al Regno di Sardegna. Ufficialmente la sua nascita viene fatta risalire al 1745-1746, sotto Carlo Emanuele III[2]. Si noti che questa cartamoneta aveva le caratteristiche sia del biglietto di banca, sia dell'obbligazione. Ecco questa ultima parola mi fa pensare. saluti Alberto2 punti
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"Concetta o non Concetta questo è il problema". In attesa della soluzione del dilemma lascio con rammarico al museo degli horror questo 5 Franchi Francesi dell'occupazione francese per i territori tedeschi ed austriaci (tipo 1947). Come potete osservare negli angoli come nel bordo mancano dei frammenti. Alla fine della seconda guerra mondiale, la Francia rioccupò la Saar e vi organizzò un protettorato economico e politico. Il marchio della Saar sostituisce il Reichsmark giugno 1947. Alla fine del 1947 fu costituito lo Stato Indipendente con il nome di Saarland. Diritto: donna al centro Rovescio: contadini che lavorano nei campi2 punti
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Buongiorno, ma, a parte la data, ci vedete altro nel R oppure si tratta una “suggestione post risveglio” ?2 punti
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Buongiorno a tutti,mi accodo a questa discussione per postare uno dei miei 3 cavalli ANTE FERIT con al dritto,tra ore 5 e 6, le cifre centrali della data 62... In teoria questi nominali non dovrebbero avere la data al dritto ma solo al rovescio, però qui c'è...2 punti
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Nel tuo caso sostituisci la parola 'monete' con 'banconote' il risultato non cambia2 punti
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Buona Domenica La Gazzetta e il Soldo, monete di Venezia spendibili nella Dalmazia, nella Morea o nelle Isole Ioniche erano di conio molto differente (segue immagine della Gazzetta). Come moneta veneziana la escluderei .... a me pare più un gettone. saluti luciano2 punti
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Iscritta alla FSFI Federazione fra le Società Filateliche Italiane Email: [email protected] Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook Associazione Circolo Tempo Libero Siamo presenti sui maggiori social media marketing In memoria del fondatore e Presidente dell’Associazione Circolo “ Tempo Libero ” di Castellammare di Stabia Salvatore Correale, scomparso prematuramente il 28 marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Condividi Condividi Condividi Condividi Attenzione per essere sempre informati sui nostri eventi, inquadrare con lo Scanner dello smartphone o tablet il Qr Code sulla locandina in basso al centro o su questa immagine. Memorial Correale un passo avanti! Torna a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, con la 53° edizione, la manifestazione Memorial Correale, organizzata dall’Associazione Circolo "Tempo Libero" di Castellammare di Stabia, in memoria del defunto Presidente Salvatore Correale, attirando centinaia di visitatori e partecipanti provenienti da ogni regione d’Italia alla ricerca di oggetti da collezione da investimento. La mostra di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartoline, libri e oggetti di vario genere, si terrà per la seconda volta presso lo spazio espositivo di piu' di 1000 mq dell'Hotel Queen Daisy, completamente videosorvegliato, che si trova in via Schito n°185, in una posizione strategica, in una zona industriale, a poche centinaia di metri dallo svincolo autostradale di Castellammare di Stabia/Pompei e vicino ai luoghi più belli della Campania come lo splendido sito di Marina di Stabia, la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, gli scavi di Pompei, gli scavi di Ercolano, il Vesuvio, Napoli e Salerno, Paestum e Caserta, Capri e Ischia. Queen Daisy, una struttura quattro stelle, moderna ed elegante di nuova costruzione concepita secondo gli attuali standard alberghieri. La Campania, da 27 anni, grazie ai grandi sforzi e sacrifici dei soci dell’Associazione Circolo “Tempo Libero”, è diventata, nel tempo, nel panorama nazionale del collezionismo, punto di riferimento per esperti operatori del settore e studiosi, con serietà, professionalità e passione, in una realtà ostile, poco propensa ad ospitare iniziative di questa valenza storica e culturale, con carenze strutturali sia pubbliche che private. Il Memorial Correale è l'unico evento del Sud Italia, per anzianità, che ha sempre garantito massima accoglienza ai collezionisti, ambiente sicuro, totalmente familiare, presenza di materiale certificato e dichiarazione di autenticità, grazie a qualificati operatori del settore, periti iscritti all'albo del Tribunale, della Camera di Commercio, esperti numismatici iscritti alla N.I.P, N.I.A e filatelici alla FSFI - Federazione Fra le Società Filateliche Italiane. Orari Gli orari di sabato 13 novembre saranno dalle ore 9 alle 13, breve pausa, ripresa, a discrezionalità dell'organizzazione, intorno alle 16 fino alle 19, con la possibilità di trattenersi al ristorante dell’Hotel, con un pranzo completo con specialità locali a soli €15, per offrire massima ospitalità ai presenti. Domenica 14 novembre, invece, l’entrata sarà esclusivamente di mattina dalle ore 9 alle 13. L’ingresso è gratuito, all’entrata sarà richiesto il Certificato verde Covid-19, a disposizione parcheggio privato della struttura alberghiera, video sorvegliato e custodito. La nostra filosofia è il collezionismo di qualità, approfondendo la conoscenza attraverso lo studio, coinvolgendo e appassionando le nuove generazioni, stimolandoli con sani valori e principi etici. Saranno due giorni dedicati ad oggetti senza tempo che hanno segnato la nostra storia, un lungo viaggio tra monete rare, ammirando vere e proprie opere d’arte, ricordando una nobile tradizione italiana, la cartamoneta, per apprezzare la maestria e la creatività degli incisori di medaglie commemorative, militari e religiose, esplorando l’universo filatelico, tra francobolli che raccontano frammenti storici, unici ed irripetibili e cartoline che raffiguravano bellezze architettoniche e artistiche da tutto il mondo. Dove ci troviamo Come raggiungere il Memorial Correale Cliccare sull'immagine per indicazione stradale alternativa1 punto
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Ciao ragazzi ho pensato di iniziare una discussione sulle monete delle colonie genovesi che sono sempre abbastanza rare e difficili da reperire in buona conservazione, inizio con il mio doppio tornese II tipo di Chio, probabilmente con una scivolata in conio vista la croce e l'inizio della legenda C CONRADUS1 punto
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Ciao, bellissima moneta, la differenza da quella del post come si può vedere dal tuo esemplare autentico è enorme. ANTONIO1 punto
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Prima guerra mondiale La Repubblica dell'Austria tedesca Stato derivato dalla disgregazione dell'Impero austro-ungarico a causa della sua resa alla fine della prima guerra mondiale. Proclamata il 12 novembre 1918 da un gruppo di rivoluzionari il nuovo governo sciolse quello imperiale e condannò all'esilio la famiglia Asburgo confiscandone i beni. Fu un'esistenza provvisoria (novembre 1918 - ottobre 1919), l'intenzione era quella di unirsi alla Germania, ma in fase di conferenza di pace (novembre 1919) le potenze firmatarie gli imposero il semplice nome di 'Austria' ed in uno specifico articolo vietarono esplicitamente l'unione dell'Austria tedesca alla Germania. Banconota da 1.000 corone del 1902 dell'ex Impero austro-ungarico sovrastampata nel 1919 "DEUTSCHÖSTERREICH" (Austria-tedesca)1 punto
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Si, il Cappelli è una guida introduttiva alla numismatica, con nozioni sulla monetazione antica, medievale e moderna.1 punto
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Per la varietà offerta, impensabile con le vecchie monetazioni. Poi, certo, anche per la facilità di reperimento, chi si limita a mettere da parte le monete "strane" che trova in circolazione senza nemmeno preoccuparsi troppo della conservazione, ha un mondo a sua disposizione, mentre non vedo particolari differenze tra chi colleziona in maniera organizzata, rifornendosi di pezzi rari o in FDC sul mercato, e i collezionisti di altre tipologie: sul mercato, potendo pagare, si trova tutto Che poi sia più facile "studiare" gli euro che le monete magnogreche è senz'altro vero, ma anche con essi, chi vuole, di argomenti da approfondire dopo vent'anni ne avrebbe, il farlo o meno rimane una scelta personale. Infine, non credo che il minor rischio di incontrare dei falsi rappresenti una discriminante, devo ancora conoscere qualcuno che ha rinunciato a collezionare qualcosa per paura dei falsi. Si studia, ci si rivolge a commercianti di fiducia, ad aste serie, e alla fine si compra, con la consapevolezza che la maggior parte delle monete sul mercato, di qualunque tipo, sono autentiche. petronius1 punto
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Moneta genuina senza alcun minimo dubbio. Posto il mio esemplare acquistato in un'asta italica poco tempo fa Un caro saluto, Luca1 punto
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Salve a Tutti! Sono nuovo del forum ed è la prima volta che partecipo ad una discussione, ma vedendo che ancora nessuno ha mostrato una moneta del 1702 ci provo io, anche se la qualità delle foto non sarà buona visto che le devo comprimere molto. E' un Ecu aux insignes del 1702 zecca di Parigi, del Re francese Luigi XIV (Re Sole); non è la monetazione che mi interessa particolarmente, essendo incentrata sugli Asburgo, ma di Leopoldo I per quell'anno non ho niente.1 punto
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Direi invece di giocarci questi numeri di serie al superenalotto , Con i 110 milioni del montepremi ci facciamo un museo della banconota tutto nostro dedicato a questo biglietto!1 punto
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Collezione amatoriale, che possa essere fatta e di studio o solo per la gioia di possedere delle belle monete. Alla fine ognuno ha la sua motivazione nel collezionare1 punto
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Non facile ma anche io la penso come te e cerco, non sempre riuscendoci, di mettere in pratica questo saggio atteggiamento1 punto
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Io ci vedo: Caccelta (Caccelta del Catino è un territorio del quale si parla nel documento allegato) Tisilevio Righini (potrebbe essere nome e cognome di chi ha effettuato una specie di girata? ? la stranezza dell'eventuale nome non mi scompone, in quegli anni avevano una fantasia "particolare") p.mo Pattori F. (Ho qualche dubbio sul "p.mo" ma è la parte meno visibile... ??♂️) Qui il documento: https://books.google.it/books?id=lZSgQNHoEVUC&pg=PA376&lpg=PA376&dq=caccelta+del+catino&source=bl&ots=hwMmDOtBMg&sig=ACfU3U2gnqaCfDeJAxiQvObwaB8eXaFvpA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiB_OKS75f0AhXR26QKHUS9BM8Q6AF6BAgDEAI#v=onepage&q=caccelta del catino&f=false1 punto
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Dall'alto al basso, Questo è ciò che pensavo io in riferimento all'autenticà delle monete: F V F F V V1 punto
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Allora se vuoi un consiglio su una collezione tipologica basata sul Periodo Edo io la strutturerei così: Moneta commerciale di Nagasaki; 1 mon Kan'ei Tsuho "prima versione", "seconda versione" e in ferro; 4 mon Kan'ei Tsuho "prima versione", "seconda versione" e in ferro; 4 mon Bunkyu Eiho; 10 mon Hoei Tsuho; 100 mon Tenpo Tsuho; 1 Shu (Isshu-gin); 1 Bu (Ichibu-gin); Mameita-gin; 2 Shu (Nishu-kin); 2 Bu (Nibu-kin); Una banconota feudale Hansatsu. In totale sono 15 monete più una "banconota". Le monete da 1 mon e 4 mon in ferro le ho aggiunte perché danno un'ottima idea sulla crisi dello Shogunato e della carenza di rame tipica del periodo. La mameita-gin è una particolare moneta in argento; alcune sono costose, ma quelle più comuni e "recenti" si possono prendere anche a un buon prezzo. Le monete da 2 Shu e 2 Bu sono monete "d'oro", ma in realtà contenevano solamente il 20% - 25% di oro (il resto è quasi tutto argento). Si dice che la moneta da 2 Shu sia la moneta "d'oro" più economica che puoi comprare. Infine. visto che ti piacciono anche le banconote, ti consiglio di prendere almeno una banconota feudale Hansatsu. ? Se vuoi implementare questa collezione tipologica con altre monete allora bisogna considerare anche quelle provinciali. Secondo me le migliori sono queste 4: 1 mon quadrato in ferro di Sendai; 1 mon Hakodate Tsuho; 100 mon Ryukyu Tsuho; 1/2 Shu Ryukyu Tsuho. Ovviamente dipende tutto dal tuo budget, ma ti posso assicurare che molte monete che ho elencato sono economiche (in Giappone per dire le monete da 1 mon e 4 mon le vendono rispettivamente anche a 0,50 centesimi e 1,50 euro). Per negozi CE ne conosco solo uno francese, ma se vuoi possiamo fare una ricerca insieme di altri venditori. Inoltre, ti posso anche dare il nome del venditore statunitense perché ho notato che ha ancora qualcosina in vendita. ??1 punto
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Ciao Mario, medaglia del Giubileo, al diritto sono pellegrini che entrano nella Porta Santa e al rovescio la Scala Santa, vedi:1 punto
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Buongiorno Ambidestro, giusto per indirizzare, parliamo di una parpagliola con la Provvidenza. Da qui in avanti ne so poco.... N.1 punto
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Buongiorno, la forma é strana. Mi fa pensare ai sigilli o magari pesi per bilance. Che materiale sarà? Lega in piombo?1 punto
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Buongiorno @Sesino, penso l'identificazione sia quasi corretta, un mezzo baiocco di Paolo V con l'anno di pontificato VI. Come evidenziato da Fiore151 la legenda al D/ parte da sinistra (CNI 319-321), mentre sull'esemplare passato in asta essa parte da destra (CNI 322-330). Nello specifico penso che la moneta in questione sia il CNI 319, a causa della presenza delle lettere R P al rovescio (che escluderebbero il CNI 321) e di quello che mi sembra un punto tra la R e la P (che escluderebbe il CNI 320). Se così fosse, il riferimento sarebbe: saluti Magus1 punto
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Lo stile è simile. Al convegno stavo comprando tante banconote quando mia moglie mi ha detto:"Scusami amore ma sei sicuro che dopo al supermercato queste banconote le accettano per la spesa?" Ho guardato lei, poi ho guardato le banconote mentre vedevo davanti agli occhi il frigo vuoto .... il venditore si è avvicinato dandomi una pacca sulla spalla e sussurandomi:"Basta così la prossima volta prendi le altre e ora vai fare la spesa altrimenti finisce male ascolta il mio consiglio". Alla fine ho preso solo pochi pezzi mentre ringraziavo ed abbracciavo il mio venditore preferito con tristezza abbandonavo le altre banconote che tanto desideravo....ma bisogna sapersi accontentare...alla prossima?1 punto
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Seconda guerra mondiale Occupazione giapponese della Birmania e della Thailandia L'invasione avvenne a poche ore dall'attacco di Pearl Harbor, ebbe inizio e fu portata a termine nello stesso giorno (8 dicembre 1941). I rapporti tra la Thailandia ed il Giappone si distesero sin da subito e la Thailandia divenne un prezioso alleato per i giapponesi. L'esercito giapponese fu presente sul territorio tailandese fino al termine del conflitto (agosto del 1945), con la resa fu ordinato l'immediato ritiro delle truppe imperiali. Birmania Durante la seconda guerra mondiale la Birmania divenne una parte importante nel teatro asiatico, a seguito dell'invasione i britannici furono espulsi dalla maggior parte del territorio. Il contrattacco inglese nel luglio 1945 fece ritornare la colonia britannica in mano agli inglesi, anche se i combattimenti proseguirono nelle regioni di confine fino alla resa finale del Giappone nell'agosto seguente. 100 rupie 1942 10 rupie1 punto
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Comunque potevi chiamarmi prima, si tratta della lingua macedone: ПОНШТЕНО pronciato PONŠTENO tradotto ANNULLATO nella nostra lingua.? Ma non saprei perché è stato utilizzata la lingua macedone per annullare il diecimila...mah1 punto
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Prova a tracciarla qui https://postal.ninja/it Molto probabilmente sarà ferma in dogana, se è così si Poste Italiane si farà viva (non celermente temo) Quando si acquista extra UE (quindi UK, Svizzera, ecc ecc) vale sicuramente la pena farsi spedire quanto acquistato con un corriere (DHL, Fedex, UPS, ecc) che cura le pratiche di sdoganamento, si è contattati appena la spedizione parte e così quando arriva in dogana i documenti sono già pronti e viene sdoganata velocemente. Il costo per chi riceve alla fine non è molto diverso da quello che alla fine costa la spedizione postale1 punto
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Ciao Potrei sbagliarmi tranquillamente perchè dalle foto non è semplice. Mi da una mano la rosetta. Per me da sopra a sotto F V F F F V Saluti1 punto
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Sicuramente falsa la prima dall'alto, forse la seconda buona, 3a 4a 5a dubbiose, l'unica autentica l'ultima in basso, però se consideriamo la discussione del 5 lire 1862, di alcuni giorni fa, dove a fronte i versi con bolle, il taglio aveva FERT rosette e nodi perfetti. Saluti TIBERIVS1 punto
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Dal British Museum : " The Akita domain in north-western Honshu was particularly rich in supplies of gold, silver and copper extracted from local mines, and the domain minted silver coins of various denominations. Uno di questi : AKITA/秋田市 (Capital city of Ugo Province (Now Akita Prefecture) in North-west Honshu) Ku Momme Ni Bu 九匁二分 -9 Momme 2 Bu Akita 1863 ( Bunkyu 3) D/ Valore (in verticale) e punzone legale di convalida 改 R/ Dieci punzoni e 秋 (Akita) ( scritta con inchiostro : gr 34.4 (peso) in alto a destra. ) mm. 56x80 gr. 34,4 JNDA 55 KM 12 Per la traduzione delle scritte mandai una mail al Museo Imperiale di Tokyo che, gentilissimi e efficientissimi, mi risposero un paio d'ore dopo.1 punto
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TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Austria ANNO: 2006 TIRATURA: 2.420.000 CONSERVAZIONE: BB++ LOCALITÀ: Muggiò TAGLIO: 50 cent NAZIONE: Città del Vaticano ANNO: 2021 TIRATURA: ?? CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Muggiò NOTE: NEWS1 punto
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Comunque non mi va bene che le eccellenze italiane le devono fare rettangolari hanno iniziato con la vespa il trittico e ora rettangolari magari pure in astuccio singolarmente, come eccellenze italiana potevano fare la moto guzzi non capisco1 punto
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DE GREGE EPICURI Ma no, il toro è androprosopo (=con testa umana), incoronato dalla vittoria, ed esiste solo in Campania con questo aspetto, come segnalato da @Franco1231 punto
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Ciao, si tratta di un antoniniano di Gordiano lll della stessa tipologia di questo che ti posto. ANTONIO1 punto
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Come promesso ad @apollonia e @coinzh post delle foto più “nature” della moneta1 punto
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