Vai al contenuto

Classifica

  1. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      24049


  2. Poemenius

    Poemenius

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      5752


  3. carledo49

    carledo49

    Utente


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      43


  4. Arka

    Arka

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      10098


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/15/21 in tutte le aree

  1. ho avuto il piacere e l'onore di partecipare anche a questo volume con un contributo abbastanza lungo. Il valore dell’Æ4 e le riforme di Anastasio I ho fatto ciò che mi ero ripromesso di non fare mai , cercare di raccontare il "valore" in nummi della piccola monetina AE4. così ne è uscito un contributo certamente un po' complesso, ma che ho tentato di rendere leggibile per tutti... Come sempre dentro c'è un'idea e non un dogma, che spero possa incuriosire o stimolare anche idee contrarie e circostanziate. il resto del volume è veramente molto bello, come tutti quelli della collana. può far sorridere che a dirlo sia uno degli autori di copertina, ... ma nei primi volumi io non partecipai, e contattai D'Andrea proprio stupito dalla qualità dei volumi e dalla visionarietà dell'intento (pubblicare tutte ma proprio tutte le monete bizantine note!) quindi posso ancora dirlo senza remore buona lettura Alain
    5 punti
  2. Ma infatti, personalmente non ho alcun problema e nè ho avuto mai fraintendimenti con altri utenti. Sono iscritto a LM dal lontano 2006 e solo un anno fa mi ero cancellato per scarsa attività per poi tornare ad iscrivermi, vista la "solitudine" dell'altro forum. Comunque ti ringrazio per le tue parole. Ho voluto solo fare una precisazione visto che è stato tirato in ballo l'argomento "TUTTONUMISMATICA" con tutta una serie di illazioni che alla fin fine dispiacciono, dato che si fa di tutta l'erba un fascio.
    4 punti
  3. Il forum in questione è stato definitivamente chiuso. E, senza vena polemica, visto che vi ho scritto per nove anni come membro dello staff, posso tranquillamente affermare che non era composto da "eletti e toccati da Dio" come sostiene qualcuno, ma da persone normalissime, seppur con qualche rara eccezione, con la passione della Numismatica e che scrivevano anche in altri forum. Io sono uno di quelli, nessun mistero, visto che non esiste un'esclusiva e con me ce ne sono tanti che continuano a scrivere con immutata passione. Non penso ci sia altro da aggiungere.
    4 punti
  4. L'Imper Romano nella parte orientale non ha mai cambiato nome. Almeno fino al 1204. Il termine Impero bizantino è un'invenzione degli storici francesi dell'ottocento. Comoda, ma assolutamente inesatta. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  5. Cari amici, ho il piacere di informarvi che il volume è in uscita a giorni, forse già a inizio settimana prossima 434 pagine + 8 pagine di prezziario. Di seguito l'indice: Introduction The value of the Æ4 and the reforms of Anastasius I Il valore dell’Æ4 e le riforme di Anastasio I The minor military coinages of Justin II Le emissioni militari minori di Giustino II The half tremisses I mezzi tremissi The Byzantines and their coins Anastasius I (491-518) Anastasio I (491-518) Coinage of Anastasius I Justin I (518-527) Giustino I (518-527) Coinage of Justin I Justinian I (527-565) Giustiniano I (527-565) Coinage of Justinian I Justin II (565-578) Giustino II (565-578) Coinage of Justin II Tiberius II Constantine (578-582) Tiberio II Costantino (578-582) Coinage of Tiberius II Constantine Maurice Tiberius (582-602) Maurizio Tiberio (582-602) Coinage of Maurice Tiberius Phocas (602-610) Foca (602-610) Coinage of Phocas
    3 punti
  6. Uno strano piombo monetiforme è recentemente apparso sul mercato antiquario. Definito “tessera” dagli editori, esso ricalca abbastanza fedelmente il tipo di Hera Lacinia (associato a Pan sul R/) degli stateri di Pandosia e ancor più delle rare dracme a cui peraltro si aggancia anche per il modulo (mm. 16) ma non per il peso (gr. 4,74). RN 89, 5.11.2021, 36 Greek Greek PB Tessera. Circa 4th century BC. Head of Hera Lakinia facing slightly to right, wearing necklace and stephane; Π..ΩΔ-A (sic) around. For similar depictions of Hera Lakinia, cf. HGC 1, 1611-3 (Pandosia) and HN Italy 2159ff (Kroton).4.74g,16mm. Condition as seen. From the Vitangelo Collection, collector's ticket included. The depiction of the Hera Lakinia on this tessera suggests that it may have intended for use in connection with the worship of the goddess whose cult centre was situated 10 kilometres away from Kroton at Lakinion, now Cape Colonna. The site takes its name from the sole surviving column of the temple built upon that spot in around 470 BC, which was largely intact until the sixteenth century when it was extensively quarried. Theocritos' Korydon sings the praises of the 'Lakinian shrine that faces the dawn', and Livy 24.3.3-7 tells us that it was 'a building more famous even than the city itself and held in reverence by all the peoples there around' and that within was a column of solid gold dedicated to the goddess. By the time of Livy's writings however, the temple had long been plundered. BM 1872-0709-22 Pandosia, statere (t. di Hera Lacinia/Pan) https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1872-0709-22 Negli studi, non particolarmente numerosi, questa emissione è stata considerata di piede italico-tarantino (N. Parise, Le emissioni monetarie di Magna Grecia dalla fondazione di Turi all’età di Archidamo, in S. Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II, Roma-Reggio Calabria 1994, 403 seguito da M. Taliercio, Intervento, in Mito e storia in Magna Grecia - Atti del XXXVI CSMGr, Taranto 1996, ed. Taranto 1998, 358) e inquadrata negli anni della Lega italiota (inizi IV sec.) per la presenza del tipo di Hera Lacinia che ricalca l’analoga rappresentazione su serie di Crotone (e di altre città italiote). Quest’ultima, come ben noto, fu a capo della lega il cui centro politico-amministrativo era proprio nel santuario lacinio. La ripetizione del medesimo tipo su emissioni di Pandosia e di Crotone è stata pertanto intesa quale “espressione di quel clima unitario che collegò le poleis magno-greche nella lotta contro Dionigi di Siracusa e le popolazioni italiche” (A. Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone - Atti del XXIII CSMGr, Taranto 1983, ed. Taranto 1984, 390 seguito da Taliercio 1998, 359). Allo stesso orizzonte politico e culturale è stato ricondotto il tipo di Pan seduto su roccia - che rievoca l’immagine di Herakles oikistas delle monete di Crotone alludendo forse al mito di fondazione – ripreso su alcuni esemplari di Messana datati al 415 a.C. ca., su due serie enee di Medma dell’inizio del IV secolo e per il quale (come per Hera) è stata addirittura evocata l’influenza di Zeuxis, pittore attivo a Crotone e autore di un dipinto con Pan e le Ninfe, donato al re Archelaos di Macedonia (v. da ultima Taliercio 1998, 360 con bibl. prec.). Resterebbe tuttavia da definire la funzione di questo oggetto para-monetale che secondo RN sarebbe una tessera in qualche modo connessa con le attività connesse al culto di Hera Lacinia il cui santuario, come è ben noto, è stato portato alla luce in località Capo Colonna a Crotone. In Magna Grecia monete in piombo sono ampiamente attestate e sin dalle fasi più antiche della monetazione. Da Crotone proviene l’imitazione in Pb di una dracma incusa di Metaponto rinvenuta in contesto votivo (santuario di Vignanova: A. Siciliano, Monete in piombo rinvenute in Messapia, “RIN”, XCV, 1993, 147). Un ulteriore terzo di statere metapontino in Pb a R/ incuso è stato invece rinvenuto a Cavallino nell’edificio Fondo Pero (A. Siciliano, Rinvenimenti monetali, in F. D’Andria, Cavallino. Pietre, case e città della Messapia antica, Mottola 2005, 88-91). Si deve invece ad Attianese la segnalazione di un Pb di Caulonia (Apollo/cerva: gr. 10, mm. 23) intenzionalmente forato proveniente dal territorio di Metaponto (P. Attianese, Uno strano tondello coniato con leggenda e tipi della zecca di Kaulonia nel Bruttium, “Panorama Numismatico”, 133, 1999, 12-3). Ancora da Crotone, scavi condotti nel territorio urbano hanno restituito due monete in piombo di cui l’una imita tipi siracusani (D/ testa femminile a s.; R/ tondello liscio: gr. 21,15), l’altra invece (gr. 10,79) presenta una superficie liscia su entrambi i lati (E.A. Arslan, Archeologia urbana e moneta: il caso di Crotone in R. Belli Pasqua - R. Spadea (edd.), Kroton e il suo territorio tra VI e V secolo a. C. Aggiornamenti e nuove ricerche (Crotone 2000), Crotone 2005, 108 e 142, catt. 425-6). Di notevole interesse, benchè pi tardi, gli esemplari di Taranto (Vlasto 713 = Evans, per. VII, A3: 281-272 a.C.) che tuttavia a differenza dei precedenti presentano peso e modulo delle emissioni argentee. Artemide, 52, 2020, 541 Leads from Ancient World. Greek Italy. Southern Apulia, Tarentum. D/ Warrior on horseback right, holding shield and spears and spearing downward. R/ Phalantos astride dolphin left, holding cornucopiae and Nike; to right, thunderbolt. For prototype, cf. Vlasto 713. PB. g. 7.27 mm. 20.00 RR. Very rare and interesting. Lovely light tan patina. VF. Le ipotesi interpretative restano varie e ben riassunte da Siciliano (monete di culto, ex voto; monete fiduciarie; offerte funerarie; prove di conio) ma ancora aperte ad ulteriori sviluppi.
    2 punti
  7. I contributi di Ermanno Arslan si possono trovare qui: https://independent.academia.edu/ErmannoArslan
    2 punti
  8. Questa discussione sembra ti sia "stata cucita" addosso???
    2 punti
  9. Non ci crederai ma c'e' l'ho! era cucita con del filo comune bianco per metà altezza partendo dal basso, ma l'ho tolto, è rimasto qualche pelucco al retro, è un gulden delle indie olandesi del 1940
    2 punti
  10. Personalmente (e so di esser condiviso) nessun problema, anzi. Ci possono esser state tensioni o fraintendimenti da entrambe le parti, mettiamoci una pietra sopra, accomunati da una passione comune: ampliare la platea degli utenti (certi tra l'altro erano attivi in entrambi i siti) non puó esser che positivo. Ti invito anzi a continuare a scrivere anche qui, nel campo di tuo interesse. Buona giornata Illyricum
    2 punti
  11. prova a confrontarla Hadrianopolis Varbanov 3243 Commodus AE17 of Hadrianopolis, Thrace. AY K L AY KOMOΔOC, laureate, draped and cuirassed bust right / AΔΡIANOΠOΛEI, eagle standing facing, head left, wings spread. Jurukova 166. Varbanov 3243. Text
    2 punti
  12. È un tremisse longobardo per la zecca di Pavia. Probabilmente di Liutprando. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. Prima guerra mondiale Russia nord occidentale tedesca - Armata del Nord-ovest Era un territorio controllato dalla Germania, alla fine del 1918 il Corpo del Nord era formato da ufficiali dell'ex esercito zarista, reclute locali e prigionieri di guerra rilasciati dai tedeschi. Il sostegno tedesco durante la prima guerra mondiale servì anche per contrastare l'avanzata bolscevica, ma con la capitolazione della Germania nella grande guerra le forniture militari promesse dai tedeschi non furono inviate. Il Corpo del Nord dovette ritirarsi in Estonia, il governo estone di fronte all'avanzata bolscevica accettò di portare l'armata nel suo territorio e rifornirla, fu disciolta nei primi mesi del 1920. Le banconote erano in marchi, in lingua russa al fronte ed il lingua tedesca al retro. Ricevuta di cassa da 1 marco del 1919
    2 punti
  14. Mettiamo un piccolo horror perchè siamo andati troppo 10 dong del 1948, sottile e fragilissima, sembra che hanno utilizzato quella carta del pane color ocra scuro che si usava una volta , vi è raffigurato Ho Chi Minh.
    2 punti
  15. Ci ho provato... Ci sono più punti comuni di quello che pensavo
    2 punti
  16. Stessa descrizione della discussione ma valore diverso. Seconda Guerra Mondiale 5 Schillings (5 ATS)
    1 punto
  17. Riprendo questa vecchia discussione per postare il mio esemplare.
    1 punto
  18. Hai ragione Adelchi, sembrerebbe proprio "inedito": non ho trovato alcuna identità di conio nè per il diritto nè per il rovescio (su un database di oltre 400 esemplari). La lettera di fronte al viso pare una M (con sopra forse un altro piccolo simbolo). Non è presente il monogramma Rx sul busto. Direi però che il grado di degradazione delle raffigurazioni non è molto accentuato: c'è di molto peggio! A mio avviso a partire dagli ultimi anni del regno di Liutprando è possibile che fossero in attività anche alcune zecche periferiche: la variabilità che si riscontra nelle emissioni "degradate" è talmente ampia che mi riesce difficile pensare al prodotto di un unico centro di emissione. Del resto l'ipotesi dell'esistenza di zecche periferiche nelle ultime fasi del regno era già stata avanzata prima dal Bernareggi e poi da Arslan. Credo che la discussione potrebbe essere spostate nelle barbariche.
    1 punto
  19. Come ben sappiamo, in tantissimi, ragazzini e non, avvelenano i veri valori di mercato con delle inserzioni assurde (ebay foto sotto), un profano in materia si fa un giretto nel web e le incontra, naturalmente il dubbio gli viene, non guarda mica quelli che la vendono per qualche euro in fdc, sono molto più attraenti queste inserzioni Comunque non è vero che non hanno valore, la Germania non ha imposto nessuna scadenza per il cambio marco/euro, 10pf equivalgono a ben 0,05 cent/€
    1 punto
  20. Sì, era meglio specificare, ma stavamo parlando di commercio e case d'asta. ? Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  21. Ma è il tavolo che ho sul terrazzo .... guarda c'è anche il foro per l'ombrellone?
    1 punto
  22. Secondo me anche. Questa è la mia riproduzione. Saluti
    1 punto
  23. "Uno" iscritto dal 2006 è quasi un membro fondatore ,altro che concorrente...?
    1 punto
  24. Dollaro USA del 1883 zecca di Philadelphia coniato in 12.290.000 esemplari peso canonico gr 26,73 diametro 38.1. Da quello che si vede e può capire dalla foto, mi pare autentica, conservazione BB+, valore all'incirca del metallo o poco di più (26.73*0.9*0.7 = 16.84€) saluti TIBERIVS
    1 punto
  25. Due monete di estrema rarità e con un prezzo adeguato (purtroppo fuori dalla portata di noi comuni mortali..), peccato siano rimaste invendute entrambi. Per il mezzo ducato del 48 da segnalare un’errore nella catalogazione, si tratta infatti del n.155 del Magliocca e non del 154.
    1 punto
  26. Buon Giorno Bellissimo trittico. Intervengo in merito alle Sue considerazioni in merito al riscontro di un possibile secondo conio per il tremisse illustrato, non sono certo in grado di fornire una risposta documentata alla questione, non ho che una conoscenza superficiale di questo periodo estremamente affascinante. Faccio solo alcune considerazioni, per cominciare valuterei una questione in merito al fatto se fosse ragionevole pensare che in vista di una emissione ufficiale di monete, anche se prevista di volume limitato, la realizzazione di un solo conio fosse normale. La lega non particolarmente “tenera” e le ridotte dimensioni delle monete, con maggiori rischi di usura e danneggiamento dei coni saranno sicuramente state prese in considerazione dagli zecchieri incaricati. La visione dei due diversi coni ricavabili dalle immagini con i limiti imposti dalla risoluzione limitata non consente analisi approfondite. La raccolta delle immagini delle monete note con risoluzione adeguata potrebbe consentire di risolvere la questione ma presumo si presenti particolarmente difficile da perseguire. L’esistenza di due diversi coni, a meno di voler esprimere un giudizio negativo sulla moneta, che non penso sia in questione, sembra un dato di fatto. Cordialità
    1 punto
  27. Ho risposto senza guardare le altre, comunque intendevo proprio la 4. Ritiro il dubbio, solo l'ultima è buona, la 4 il nodo per quel poco che si vede è torto.
    1 punto
  28. Ciao, da un lato mi pare di leggere Adrianopolei. Forse Commodo?
    1 punto
  29. 1 punto
  30. Solo buona l'ultima, le altre hanno le rosette approssimative, fert impressi male e poco e caratteri impastati. Potrebbe anche la 4 ma un vedo il nodo, probabilmente conio sporco.
    1 punto
  31. Sempre nella stessa asta era proposto questo mezzo ducato del 48 dell'ex collezione Catemario di Quadri e riportato sul Bovi... https://www.deamoneta.com/auctions/view/781/30
    1 punto
  32. Un'altra rarità di questo sovrano è il mezzo ducato d'argento passato alla ACM 20 il 21 settembre scorso, secondo me una moneta chiave per chi è appassionato di viceregno... https://www.deamoneta.com/auctions/view/781/29
    1 punto
  33. Se può servire a titolo di paragone posto un grano del 33 con simbolo "zampa di cavallo"...
    1 punto
  34. Buonasera a tutti, vorrei aggiungere anche una mia moneta (anche se molto consunta). Un Grosseto con la legenda obliterata di papa Clemente XI della zecca di Ferrara con al retro San Giorgio. Tiziano
    1 punto
  35. Non concordo con numa-numa, al quale riconosco peraltro una maggiore conoscenza del mercato. Pensavo che l'astuccio con i quattro massimi moduli di Leone XIII avrebbe raggiunto € 4.000 ( € 5.000 compresi i diritti). Ho scritto al post 13 che le quattro medaglie, a mio giudizio, sono coniazioni originali. Ricordo che le medaglie di massimo modulo post Pio IX non ebbero una emissione coordinata con specifico evento, ma erano utilizzate dai Pontefici per doni importanti. Ci sono in letteratura documenti di archivio che testimoniano le richieste ripetute (successive negli anni) di coniazioni degli uffici pontifici: e i rovesci di massimo modulo delle basiliche si coordinano infatti progressivamente con l'ultimo ritratto di diritto del pontefice disponibile (per Leone XIII sono noti massimi moduli delle basiliche abbinati con diritti anno III, anno V, anno X....) Nell'asta di Negrini questo astuccio stonava abbastanza con la grande quantità dei riconi Mazio anche in medie condizioni che veniva proposta; ciò poteva indurre a pensare alla non originalità. Tuttavia, a ben guardare, si vede che nell'asta c'è anche una ottima selezione (una collezione?) di moduli grandi e massimi (medaglie di Pio VII per il Colosseo e il Tempietto del Bramante; diversi massimi moduli di Pio IX e per finire l'astuccio di Leone XIII). Se le medaglie di Pio VII e Pio IX hanno fatto il loro consueto prezzo di circa € 500, va considerato che quelle di Leone XIII sono decisamente più rare e avevano conservazione veramente eccellente. Aggiungo che non mi pare che per la medaglistica papale ci sia l'aumento vertiginoso di prezzo che viene riferito per altre collezioni; forse si possono ancora comperare belle medaglie a prezzi ragionevoli.
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Stranamente la moneta sembra non appartenere agli stessi coni della moneta presentata sul testo di Marco Anastasi al n. 574, utilissimo per approfondire le Bizantine Siciliane. Se la mia impressione fosse confermata anche dal vostro occhio, si potrebbero considerare le seguenti due possibilità: 1) l'emissione è stata abbondante (almeno 2 coni di dritto e due di rovescio, quindi migliaio di monete emesse), ma poi la quasi totalità è stata dispersa o rifusa per impellenze militari e burocratiche. 2) uno dei conii è un falso recente. La moneta è infatti un R5 in tutte le opere consultate, per cui si deve ipotizzare che le monete giunte fino a noi stiamo sulla dita di una mano, o al più di 2 mani.
    1 punto
  38. Se è impresso e non inciso potrebbe essere il saggio di un banchiere o nummulario (banker’s mark), impresso con uno strumento che serviva a verificare che le monete non fossero suberate (placcate) e al tempo stesso attestava che il nummulario le avesse verificate. Ci sono studi anche antichi che hanno cercato di catalogare i numerosissimi marchi che si trovano sui denari repubblicani (e non solo), ed alcuni sono lettere.
    1 punto
  39. Prima guerra mondiale Repubblica popolare dell'Ucraina Luglio 1914, lo scoppio della prima guerra mondiale portò negli ucraini grandi speranze di separarsi dalla Russia. L'Ucraina era il centro dell'Armata Bianca, un esercito controrivoluzionario russo che combatté contro l'Armata Rossa bolscevica. Dalla presa di potere da parte dei bolscevichi (ottobre 1917), in seguito al ritiro della Russia dalla guerra (marzo 1918), e successivamente la fine del conflitto mondiale (novembre 1918), il popolo ucraino si trovò diviso fra quelli che volevano l’autonomia in seno alle repubbliche sovietiche e quelli che volevano realizzare l'Ucraina indipendente. Dopo numerose lotte contro i bolscevichi nel 1922 l’Ucraina entrò a far parte dell’Unione Sovietica. Durante la breve indipendenza (dal 1917 al 1920) l'Ucraina emise valuta secondo un sistema di 100 shah =1 grivnia - 2 grivnie = 1 karbovanec Il karbovanec era equivalente al rublo russo. 1918 1.000 karbovanec Nel sigillo a rilievo e nel timbro rosso posti entrambi sul fronte (scritta= Stato dell'Ucraina) un tipico soldato cosacco del XVI° secolo, figura ancora oggi utilizzata un alcuni stemmi ucraini.
    1 punto
  40. Ciao Riccardo, @caravelle82, grazie per il gradimento, diciamo che è una mia curiosità Numismatica e mi piacerebbe approfondire. Nel Magliocca è catalogato: Magliocca 621a 185G invece di 1856 moneta Rara. Ne ho trovato un esemplare sul Web. Asta Ranieri 8-9 Novembre 2015 Lotto 361 Saluti Alberto Ps. In realtà nel Magliocca viene riportato 185C
    1 punto
  41. Moneta brutta al limite della decenza, magari puzza anche un pò, descritta comune. Tipo Fiat Panda 1° serie da rottamare. Quindi la posto solo perchè è in collezione. Mi raccomando NO LIKE ! Accettati commenti tipo: " Datti all'ippica" " Colleziona tappi di Coca Cola" " Leggi di più, soprattutto Topolino" . Ciao Beppe
    1 punto
  42. Grazie @britannia sono contento t sia piaciuta, ho anche la 56 cono lo scudetto del Portogallo vuoto, a me queste piccole curiosità piacciono molto.. Se anche tu sei attratto da queste differenze dai un occhiata al sempre utilissimo catalogo D'Incerti. Ti mostro la 56 già condivisa in un altra discussione (spero non me ne vogliate). Un saluto Raffaele
    1 punto
  43. Buongiorno a tutti amici, Per una napoletana al giorno oggi voglio condividere con tutti voi una 55 con lo scudetto del Portogallo vuoto. Un saluto. Raffaele.
    1 punto
  44. Ciao @borbonik bella domanda. Per quanto riguarda la monetazione dei Savoia ti posso dire che l'anno della Zecca andava da Marzo a Febbraio dell' anno dopo ( non so se nella Zecca di Napoli fosse lo stesso ). Se così fosse si potrebbe ipotizzare per il 1859 una percentuale 50-50 tra Ferdinando II e Francesco II. Ferdinando II morì il 22 Maggio, sicuramente per approntare i coni del nuovo Re passarono dei mesi ( e si continuò a coniare con l'effige del padre ). La Piastra 1859 - Francesco II, da quanto ho letto, fu anche coniata nel 1860 ( sempre con data 1859 ). La rarità delle due è comparabile. Quindi presumo che il numero di pezzi coniati a nome dei due Re sia (quasi ) equivalente. Lascio agli esperti discutere se sia possibile distinguere le Monete di Ferdinando II coniate quando, ahimè, già "cavalcava nelle verdi praterie di Manitù" ( fonte: Tex Willer ). Avete postato delle belle monete, complimenti. Posto una delle due monete che ho in collezione ( penso "modello base" senza optional... ) Ciao a Tutti, Beppe
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.