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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/16/21 in tutte le aree

  1. Bravo Dareios, la prima intuizione era quella giusta. Si fatica a trovarla se si cerca tra le bizantine (Venezia poi non c'entra assolutamente nulla). Il primo indizio lo dà la rappresentazione, molto forte e nitida, della figura del Cristo Pantocratore al diritto (dove invece i nominali bizantini pongono sempre il busto/ritratto dell'imperatore). Inoltre la vividezza del ritratto del Redentore contrasta con le raffigurazioni bizantine dei follari dei secc. VI-VII che sono molto piu' standardizzate e meno potenti. Al rovescio troviamo la legenda XRE, dove la X è un cristogramma che sta per CRISTVS mentre RE sta per REGNAT (a volte si trova XC RG con il medesimo significato; oppure XC IMPE : per Cristus IMPERAT) in esergo si scorge XX Questi indizi ci fanno propendere per un'emissione anonima della dominazione capuana di Salerno, attorno all'ultimo quarto del X secolo, un mezzo follaro classificato come segue: Cappelli "Studio sulle monete della Zecca di Salerno" 1972, n. 39 pag. 14 La Travaini inve lo attribuisce a Roberto il Guiscardo (1077-1085), identificando nei follari ribattuti l'ultima emissione del duca di Puglia. Travaini "La monetazione dell'Italia Normanna" 1995, n. 34 e ripreso poi anche da D'Andrea - Contreras "The Norman Coins of the Kingdom of Sicily", 2015, n. 25 (cit. come follaro) p. 71 Sia la Travaini che Contreras menzionano solo dei follari, mentre Cappelli cita il follaro (n. 38) e il mezzo follaro (n. 39); l'esemplare sopra è chiaramente per peso e modulo un mezzo follaro. Aggiungo che nonostante il modulo ristretto l'immagine del Cristo pantocratore è eccezionale come potenza e vigore espressivo. Un esempio in piu' della straordinaria capacità incisoria degli artisti di area italica dei secc. VIII-X che si puo' ammirare nelle siliquae papali-bizantine e in alcune emissioni longobarde della zecca di ravenna. Complimenti per la bellissima moneta.
    7 punti
  2. 2Tornesi 1835 Gigante-R2 Montenegro-R2
    5 punti
  3. Uno strano piombo monetiforme è recentemente apparso sul mercato antiquario. Definito “tessera” dagli editori, esso ricalca abbastanza fedelmente il tipo di Hera Lacinia (associato a Pan sul R/) degli stateri di Pandosia e ancor più delle rare dracme a cui peraltro si aggancia anche per il modulo (mm. 16) ma non per il peso (gr. 4,74). RN 89, 5.11.2021, 36 Greek Greek PB Tessera. Circa 4th century BC. Head of Hera Lakinia facing slightly to right, wearing necklace and stephane; Π..ΩΔ-A (sic) around. For similar depictions of Hera Lakinia, cf. HGC 1, 1611-3 (Pandosia) and HN Italy 2159ff (Kroton).4.74g,16mm. Condition as seen. From the Vitangelo Collection, collector's ticket included. The depiction of the Hera Lakinia on this tessera suggests that it may have intended for use in connection with the worship of the goddess whose cult centre was situated 10 kilometres away from Kroton at Lakinion, now Cape Colonna. The site takes its name from the sole surviving column of the temple built upon that spot in around 470 BC, which was largely intact until the sixteenth century when it was extensively quarried. Theocritos' Korydon sings the praises of the 'Lakinian shrine that faces the dawn', and Livy 24.3.3-7 tells us that it was 'a building more famous even than the city itself and held in reverence by all the peoples there around' and that within was a column of solid gold dedicated to the goddess. By the time of Livy's writings however, the temple had long been plundered. BM 1872-0709-22 Pandosia, statere (t. di Hera Lacinia/Pan) https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1872-0709-22 Negli studi, non particolarmente numerosi, questa emissione è stata considerata di piede italico-tarantino (N. Parise, Le emissioni monetarie di Magna Grecia dalla fondazione di Turi all’età di Archidamo, in S. Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II, Roma-Reggio Calabria 1994, 403 seguito da M. Taliercio, Intervento, in Mito e storia in Magna Grecia - Atti del XXXVI CSMGr, Taranto 1996, ed. Taranto 1998, 358) e inquadrata negli anni della Lega italiota (inizi IV sec.) per la presenza del tipo di Hera Lacinia che ricalca l’analoga rappresentazione su serie di Crotone (e di altre città italiote). Quest’ultima, come ben noto, fu a capo della lega il cui centro politico-amministrativo era proprio nel santuario lacinio. La ripetizione del medesimo tipo su emissioni di Pandosia e di Crotone è stata pertanto intesa quale “espressione di quel clima unitario che collegò le poleis magno-greche nella lotta contro Dionigi di Siracusa e le popolazioni italiche” (A. Stazio, Problemi della monetazione di Crotone, in Crotone - Atti del XXIII CSMGr, Taranto 1983, ed. Taranto 1984, 390 seguito da Taliercio 1998, 359). Allo stesso orizzonte politico e culturale è stato ricondotto il tipo di Pan seduto su roccia - che rievoca l’immagine di Herakles oikistas delle monete di Crotone alludendo forse al mito di fondazione – ripreso su alcuni esemplari di Messana datati al 415 a.C. ca., su due serie enee di Medma dell’inizio del IV secolo e per il quale (come per Hera) è stata addirittura evocata l’influenza di Zeuxis, pittore attivo a Crotone e autore di un dipinto con Pan e le Ninfe, donato al re Archelaos di Macedonia (v. da ultima Taliercio 1998, 360 con bibl. prec.). Resterebbe tuttavia da definire la funzione di questo oggetto para-monetale che secondo RN sarebbe una tessera in qualche modo connessa con le attività connesse al culto di Hera Lacinia il cui santuario, come è ben noto, è stato portato alla luce in località Capo Colonna a Crotone. In Magna Grecia monete in piombo sono ampiamente attestate e sin dalle fasi più antiche della monetazione. Da Crotone proviene l’imitazione in Pb di una dracma incusa di Metaponto rinvenuta in contesto votivo (santuario di Vignanova: A. Siciliano, Monete in piombo rinvenute in Messapia, “RIN”, XCV, 1993, 147). Un ulteriore terzo di statere metapontino in Pb a R/ incuso è stato invece rinvenuto a Cavallino nell’edificio Fondo Pero (A. Siciliano, Rinvenimenti monetali, in F. D’Andria, Cavallino. Pietre, case e città della Messapia antica, Mottola 2005, 88-91). Si deve invece ad Attianese la segnalazione di un Pb di Caulonia (Apollo/cerva: gr. 10, mm. 23) intenzionalmente forato proveniente dal territorio di Metaponto (P. Attianese, Uno strano tondello coniato con leggenda e tipi della zecca di Kaulonia nel Bruttium, “Panorama Numismatico”, 133, 1999, 12-3). Ancora da Crotone, scavi condotti nel territorio urbano hanno restituito due monete in piombo di cui l’una imita tipi siracusani (D/ testa femminile a s.; R/ tondello liscio: gr. 21,15), l’altra invece (gr. 10,79) presenta una superficie liscia su entrambi i lati (E.A. Arslan, Archeologia urbana e moneta: il caso di Crotone in R. Belli Pasqua - R. Spadea (edd.), Kroton e il suo territorio tra VI e V secolo a. C. Aggiornamenti e nuove ricerche (Crotone 2000), Crotone 2005, 108 e 142, catt. 425-6). Di notevole interesse, benchè pi tardi, gli esemplari di Taranto (Vlasto 713 = Evans, per. VII, A3: 281-272 a.C.) che tuttavia a differenza dei precedenti presentano peso e modulo delle emissioni argentee. Artemide, 52, 2020, 541 Leads from Ancient World. Greek Italy. Southern Apulia, Tarentum. D/ Warrior on horseback right, holding shield and spears and spearing downward. R/ Phalantos astride dolphin left, holding cornucopiae and Nike; to right, thunderbolt. For prototype, cf. Vlasto 713. PB. g. 7.27 mm. 20.00 RR. Very rare and interesting. Lovely light tan patina. VF. Le ipotesi interpretative restano varie e ben riassunte da Siciliano (monete di culto, ex voto; monete fiduciarie; offerte funerarie; prove di conio) ma ancora aperte ad ulteriori sviluppi.
    3 punti
  4. Buonasera, ho riletto alcuni passaggi di questa discussione riguardando l'ultima pubblica entrata in collezione. Pubblica 1622 "Gruppo A", con corona chiusa, giusto?
    3 punti
  5. Ciao Numa, quando ho visto questa monetina, all'inizio ho pensato a tutto ciò che hai scritto tu sopra. Dopo però mi era sorto un dubbio dovuto al fatto che di questo follaro (da Cappelli e anche da Bellizia chiamati mezzi follari), che nella mia vita ho avuto modo di vederne parecchi esemplari e tutti di peso e dimensioni molto più consistenti, questo in particolare misura solo 7,5 mm per un peso di solo mezzo grammo. Questo è ancora il periodo dei grandi follari, almeno fino a tutta la reggenza di Ruggero Borsa, mentre qui si parla di una moneta attribuita a Roberto il Guiscardo. La forma ovalizzante è stata poi un'altra cosa che mi ha fatto titubare. È con Guglielmo conte e duca di Puglia che i follari cominciano a diminuire di peso e alcuni vengono battuti su tondelli ovaliformi. Per ultimo, tutti i follari da me conosciuti presentavano la "C" dopo la "X" e la "IM" prima della "PE". Tutto ciò che ho scritto naturalmente non vuol dire nulla, sappiamo tutti che in campo numismatico tutto è possibile soprattutto per lo studio di questo periodo molto particolare ed interessante. È bello perciò discutere, proporre e confrontarsi.
    3 punti
  6. Sì, @Poemenius ha identificato correttamente la zecca. La classificazione è Paolucci-Zub 724 e RIC IX, 32a. Una precisazione. La figura seduta è Roma elmata. L'emissione con Costantinopoli ha la figura turrita e la testa volta a destra (Paolucci-Zub 726 e RIC IX, 33a). Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Il popolo della cultura della ceramica cordata - II millennio a.C. Ascia da battaglia svedese-norvegese trovata nel sud della Svezia Lon Scot Nel II millennio a.C., la cultura della ceramica cordata occupava vasti territori in Europa, dal Reno alla regione del Volga. Le usanze di questo popolo - considerato il progenitore delle tribù baltiche e slave - affondano le radici nella cultura Jamna. La cultura della ceramica cordata si distingueva per due caratteristiche principali: gli uomini venivano sepolti con un'ascia da battaglia, e la ceramica cordata di diversi tipi era ampiamente utilizzata. Ceramica cordata, Svezia Aslar73 Questa cultura proto-europea ha generato molte sottoculture di origine regionale. I membri di questo popolo cacciavano, addomesticavano gli animali della foresta e spesso combattevano tra di loro. Nei campi, lontano dalle aree di sepoltura, sono state trovate diverse asce da battaglia, il che indica scontri militari. Popoli Uralici (VI-IV millennio a.C.) Una donna samoieda oggi Aleksandr Ryumin/TASS Completamente indipendenti dai popoli indoeuropei, nel VI-IV millennio a.C., da qualche parte nelle montagne degli Urali, emersero persone che parlavano l'antica lingua uralica (Proto-Uralico). Questa lingua aveva parole per indicare l’abete rosso, il pino, il cedro siberiano, la renna, lo zibellino, la martora… elementi che ovviamente descrivevano il loro habitat. Queste persone erano pescatori e cacciatori. Usavano reti e costruivano argini, così come archi e frecce. Non avevano ancora imparato ad addomesticare gli animali, ma avevano dei cani. Come mezzo di trasporto, usavano barche e sci rudimentali, così come slitte per trasportare le loro prede. I popoli che parlavano il Proto-Uralico si sono poi divisi dando vita alle lingue ungrofinniche e samoiede. Queste tribù occupavano la Russia centrale e orientale, oltre alla zona a est degli Urali. Nel II-I millennio a.C., iniziarono a comunicare con le tribù balto-slave dell'Europa centrale. Sciti (I millennio a.C.) Ricostruzione di un cavaliere guerriero scita, VII-VI secolo a.C. Janmad (CC BY 3.0) Gli Sciti erano un antico popolo nomade che dominava la steppa pontica nel VII-III secolo a.C. Si distinguono per il metodo di seppellimento dei loro cavalieri guerrieri, che comprendeva la cosiddetta triade scita: armi, briglie dei cavalli e gioielli. Rovine di una torre-fortezza nella Neapoli Scita Dmitrij Van'kevich (CC BY-SA 3.0) Il nome degli Sciti si traduce approssimativamente come “arcieri”. Sono ampiamente menzionati nei documenti storici del Vicino Oriente e della Grecia antica, in particolare scritti da Erodoto. Nel VII secolo a.C., gli Sciti invasero la Media (una vasta regione dell'antica Persia nord-occidentale), la Siria, la Palestina e, secondo Erodoto, “dominarono” il Vicino Oriente. La loro patria, tuttavia, rimase la regione della steppa pontica. A parte la conquista militare, commerciavano attivamente bestiame, pane, pellicce, gioielli, oggetti di lusso e schiavi. Elmo d'oro cerimoniale di un sovrano scita, IV secolo a.C., trovato nel 1988 vicino al villaggio di Zrubne, nell'oblast' di Donetsk, ed esposto nel Museo dei tesori storici dell'Ucraina VoidWanderer (CC BY-SA 4.0) Gli Sciti formavano una congregazione di tribù governate da un re. Una delle loro capitali si trovava nella Zaporizhzhia Oblast dell'Ucraina contemporanea. Successivamente, un'altra capitale, chiamata Neapoli Scita, nacque nella penisola di Crimea, vicino all'odierna Simferopoli. Questo tardo regno scita esistette fino al III-IV secolo d.C. e fu distrutto dai Goti. Alla fine, gli Sciti si sciolsero durante le invasioni barbariche del IV-VI secolo d.C. ps://it.rbth.com/storia/86603-chi-ha-vissuto-in-russia
    3 punti
  8. Chi viveva in Russia prima degli slavi? La storia russa affonda le radici nel IX secolo a.C. circa. Ma prima di allora, il territorio di questo grande Stato non era affatto disabitato: ecco cosa sappiamo dei predecessori dei russi che abitarono queste terre La preistoria delle terre attualmente conosciute come “Russia” è oscura e piena di incertezze. Non esistono infatti documenti o fonti che raccontino la vita in questi territori prima del VI secolo d.C. Perciò le uniche informazioni in nostro possesso provengono da testimonianze. archeologiche e linguistiche, ancora oggi ampiamente dibattute. In questo articolo, metteremo insieme fatti e ipotesi concrete. Il popolo Arya della cultura Jamna (IV-III millennio a.C.) Gli indoeuropei non erano né una razza né un gruppo etnico: erano persone che parlavano lingue proto-indoeuropee. Questo è tutto ciò che sappiamo di loro con certezza, e questo fatto è stato dimostrato dai linguisti. Nel IV-III millennio a.C., gli indoeuropei vivevano nella steppa pontico-caspica (che si estende dalla regione settentrionale del Mar Nero fino a oriente del Mar Caspio, nonché dall'Ucraina centrale al Kazakhstan occidentale, passando per la Russia meridionale). Le prove archeologiche rivelano che queste persone appartenevano alla cultura archeologica Jamna (“la cultura della tomba a fossa”, in russo), conosciuta nella letteratura archeologica anglo-sassone come cultura della tomba a fossa o cultura della tomba di ocra, poiché questo popolo seppelliva i propri morti in posizione supina e con le ginocchia piegate all’interno di fosse scavate sotto i kurgan (tumuli). I corpi, poi, venivano cosparsi di ocra. All'interno di queste tombe sono stati trovati resti di mucche addomesticate, cavalli e maiali, oltre a pezzi di antichi carri, risalenti al 3200 a.C. La più grande espansione della cultura Jamna Dmitrij Butyvskij (CC BY-SA 4.0) A giudicare dalle prove linguistiche, queste persone appartenevano alla cultura Arya, ed erano di origine indo-iraniana; vivevano nell'Europa sud-orientale, il che è evidenziato dal fatto che nella loro lingua esistevano termini per indicare animali come il leone, la scimmia e il leopardo. Gli scienziati credono che la steppa pontica fosse il luogo dove, nel III millennio a.C., gli indo-iraniani (Arya) si divisero in due rami distinti. Le tombe della cultura Jamna, regione di Volgograd Il primo ramo, gli indo-ariani, migrò più tardi a est del Mar Caspio, raggiungendo infine l'India e le parti occidentali della Cina contemporanea. Il secondo ramo, gli iraniani, migrarono a sud e a ovest del Caspio, e più tardi formarono il loro stato etnico: l’Iran (Persia). La parola “Iran” appare per la prima volta come airyānąm in Avestan (una delle prime lingue iraniane), che significa letteralmente “la terra degli Arya”. https://it.rbth.com/storia/86603-chi-ha-vissuto-in-russia
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  9. Solo la Santa Maria dove era imbarcato Colombo Ok ci siamo, sarà stato un picco di connessione lenta, di solito le mie immagini sono veramente molto leggere (solo jpeg - no png) anche se di grandi dimensioni, lo si può vedere cliccando sulle immagini, prendono a volte l'intero schermo. Un dollaro del 1917 Data l'usura diffusa la scena con Colombo sulla banconota è appena visibile. E' del tipo dollaro largo, grandezza a confronto con una mia banconota formato standard.
    2 punti
  10. In giurisprudenza la consulenza tecnica di ufficio (ctu) è una valutazione di fatti in ausilio della decisione del giudice (sto semplificando). La regola (c’e) e quella di ricorrere agli iscritti all’albo dei ctu del tribunale dive pende la causa, ma la nirma consente di investire anche esteanei all’albo previa adeguata motivazione. Uno delle ipotesi è di affidare un incarico a un soggetto che non abbia alcun collegamento diretto o indiretto con le parti: immaginate una peruzua in materia di responsabilità medica di particolare complessità e di elevato valore. Ma nessuna norma preclude al giudice di ricorrere a un “non ctu” perché particolarmente esperto quale un professore universitario, un critico d’arte o altro. il valore della perizia non vincola il giudice e soprattutto ho visto abitualmente perizie di ctu (nominati dal giudice) e di ctp ( nominati dalle parti) dire l’esatto contrario. Per concludere: il valore della perizia è pari alla autorevolezza e fama del perito o di chi esprime la valutazione...
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  11. Premesso che il FdC di questa tipologia è cosa veramente molto molto difficile da trovare (scriverei utopica…), con queste foto (in bassa risoluzione) non è proprio il massimo per valutarne un eventuale acquisto. Ho riconosciuto la paternità della foto (questo commerciante fotografa l’oro con una tonalità fredda che a me non piace), per cui ti consiglierei di postare anche le foto delle facce singole, perché sono più grandi. Da quel che si vede, mi sembra un gradevole esemplare che si assesta sul “non circolato”, grading che personalmente preferisco usare su tipologie “particolari” come questa al posto della classica scala valutativa (specie quando le foto mi lasciano qualche dubbio). Il punto debole di tutta questa tipologia è il dritto, perché sempre molto molto delicato. Si vedono due graffi non indifferenti (specialmente quello che attraversa il campo) e un “cambiamento di colore” nel metallo sullo zigomo-guancia. Contatti evidenti sulla veste al rovescio, è un graffio nel campo sulla destra (uno minimo al ciglio del dritto a h. 7 del D/). Raccomanderei una visione diretta per appurarne meglio lo stato della brillantezza del metallo specie nei punti sopra evidenziati del dritto (l’oro non è facile da fotografare, e questo implica uno scarto qualitativo maggiore tra la foto e la moneta reale). 1400€ è un prezzo invitante per un qFdc (che personalmente considero questo grading già difficile da trovare) per cui consiglierei cautela e sangue freddo. Dipende che qualità ricerchi: se un esemplare intorno allo spl-fdc/qfdc ti va bene, oppure se ricerchi una qualità più alta.
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  12. Ciao e benvenuto sul forum. Purtroppo ad una domanda come la tua non è possibile rispondere in quanto l'attendibilità della risposta sarebbe prossima allo zero. Serve necessariamente una foto del tuo esemplare, specificandone possibilmente il peso. Ci sono infatti troppe variabili da tenere in considerazione, non solo l'autenticità, ma anche conservazione, zecca, precisa identificazione del tipo (ad occhi inesperti due monete differenti potrebbero sembrare dello stesso tipo). Fornendo una foto del dritto e del rovescio saremo nelle condizioni di aiutarti.
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  13. Iuno Sospita Mater Regina (ISMR)
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  14. Secondo Crawford, il monetiere è Lucio Torio Balbo, che fu legato nel 79 a.C. Da Cicerone (De fin., II, 63) sappiamo che era originario di Lanuvio, quindi il dritto raffigurerebbe Giunone Sospita, dea tutelare di questa città. Il retro invece sarebbe un tipo parlante, in quanto il toro (taurus in Latino, probabilmente pronunciato "torus" nel linguaggio quotidiano) richiamerebbe il nome Thorius
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  15. Seconda guerra mondiale Occupazione italiana della Grecia Stessa descrizione in questi due post ma con diverso valore nominale: https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/3/#comment-2236149 https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/4/#comment-2238637 Cassa Mediterranea per la Grecia 1.000 dracme del 1941 Per approfondire meglio l'argomento:
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  16. Un piacevole, piccolo obolo di Atene : sarà a giorni in asta Chaponniere&Firmenich 14 al lotto 18 .
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  17. La Cina ha una lunga storia e una ricca varietà di monete, ma le antiche monete cinesi erano considerate reliquie culturali nel paese e non potevano essere esportate all'estero. Sanshi Wang
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  18. Cesura scusa ma proprio no... Casomai modifica nel tempo... Nemmeno il 476 è una cesura perché nessuno se ne accorse per anni...posso citare studi ... Greco in oriente... Ah beh, il monogramma di Teodosio II è già dal greco in parte..include la delta... È una modificazione nel tempo ... Cesure no per favore...perché qualsiasi cesura mi citi, te la smonto pezzo per pezzo... Quindi daii...parliamo seriamente per favore... Non è che c'è un impero romano e poi uno bizantino perché questo fa ridere anche solo a pensarlo
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  19. Riprendo questa vecchia discussione per postare il mio esemplare.
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  20. Vorrei segnalarvi il sito dell'archeologo Dr. Ermanno A. Arslan, che ho scoperto in seguito a ricerche sulla monetazione milanese del secolo XI, in particolare Arduino d'Ivrea, ma non solo. Ho trovato numerosi contributi sotto forma di file .pdf che potete leggere dal sito direttamente. Ecco il link alla pagina principale: http://www.ermannoarslan.eu/ Ecco quello diretto per i contributi: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/ Alcune delle tematiche numismatiche tarttate riguardano, per esempio (ne cito solo alcune): -Le monete dei Bruzi nella Collezione Numismatica dei Civici Musei di Brescia, in Rivista Italiana di Numismatica, LXXIV, 1972, pp.51-62 -Le monete di Ostrogoti e Longobardi nei Musei Civici di Pavia e Bergamo, in Rassegna di Studi del Civico Museo Archeologico di Milano (RASMI), XXVII-XXVIII, 1981, pp.53-74 -1983-EAA-MoneteRepBrescia.I.pdf (dati bibliografia da completare) -1988-EAA-Arslan-Chiaravalle-MoneteMilano.pdf (dati bibliografia da completare -1989-MonzaMonete.pdf (completare dati) -1989-EAA-LaMonetazioneDeiGoti.pdf e molto altro.... ATTENZIONE, SOLO UNA RACCOMANDAZIONE! I files on-line suppongo siano in libera visione, ma se volete per caso stamparli credo sia opportuno domandare direttamente al Dr. Arslan. Spero di aver fatto cosa gradita nel segnalare il sito, magari molti lo conosceranno già. Un saluto.
    2 punti
  21. Ciao, oggi condivido un denario di Caracalla con al rovescio il dio Marte Difensore(RIC 223) chiedendo come sempre un parere, a quanti ne avranno tempo e voglia, per quel che riguarda la sua autenticità. Grazie a quanti interverranno e leggeranno questo mio post. Alla prossima ANTONIO MM 18,50 G 3,57
    1 punto
  22. Prima guerra mondiale Coinvolgimento dell'Impero Ottomano nel conflitto L'Impero ottomano nell'ottobre del 1914 entrò nella prima guerra mondiale effettuando un attacco a sorpresa sulla costa russa del Mar Nero, con la conseguente dichiarazione di guerra della Russia del novembre del 1914. Le forze ottomane combatterono nei Balcani e nel teatro mediorientale della prima guerra mondiale, nell'ottobre 1918 fu firmato un'armistizio ponendo fine al coinvolgimento ottomano nel conflitto mondiale. La sconfitta fu cruciale per la successiva dissoluzione dell'Impero avvenuta nel 1921. 5 piastre del 1916 da Wikipedia: Senza l'entrata ottomana in guerra è probabile che la vittoria degli Alleati sarebbe stata più rapida. Inoltre, è anche probabile che senza la partecipazione ottomana non si sarebbero verificate né la rivoluzione russa né l'ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale.
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  23. La scheda che ho postato indicava solamente i conii per i quali sono a conoscenza di due o più esemplari. Di quelli che citi conosco solo un esemplare.
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  24. Buonasera a tutti, stavo cercando delle foto nella mia galleria ho trovato solo il diritto di un mio Orrore, Buono da 1 lira 1922 nei prossimi giorni posterò il rovescio, meglio un poco alla volta per le coronarie. Saluti Alberto
    1 punto
  25. taglio: 2 euro cc paese: Francia anno: 2010 tiratura: 20.025.317 condizioni: BB città: Siena taglio: 2 euro paese: Lussemburgo anno: 2014 tiratura: 9.000.000 condizioni: qFDC città: Siena taglio: 2 euro paese: Austria anno: 2021 tiratura: ? condizioni: qFDC e SPL città: Siena Note: 2 pezzi taglio: 2 euro cc paese: Germania D anno: 2018 tiratura: 6.300.000 condizioni: BB città: Siena
    1 punto
  26. Partecipo capendone veramente molto poco dalla prima in alto falsa falsa falsa buona buona buona
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  27. Nel consorziale l'Italia sembra un uomo (falso a sinistra) Possibilmente è il ritratto dell'autore della contraffazione , ad una vista d'insieme frettolosa poteva sfuggire a chiunque, ma non ad un esame più accurato, i numeri di serie sono disassati e non curati. Eravamo in un periodo dove la carta non era poi così bene accetta dalla popolazione, possibilmente venivano con diffidenza attenzionati di più, è vero che l'analfabetismo dilagava, ma non significava essere deficienti. Aggiungerei che se addirittura hanno sbagliato pure le dimensioni non erano proprio dei professionisti. Il già consorziale è più veritiero e ben realizzato seppur nei limiti, nonostante la diffidenza verso la moneta cartacea, il piccolo taglio solitamente non veniva esaminato come i grossi nominali, tutto sommato secondo me aveva una probabilità di successo di essere accettato per buono superiore rispetto l'altro biglietto presentato. Naturalmente è solo un mio parere, aspettane altri. In ogni caso, se non sono costati uno sproposito, è stato un buon acquisto. ps: magari potresti postare pure la foto del verso.
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  28. Per quanto riguarda il retro, sempre secondo Crawford, in alternativa potrebbe essere esistito un collegamento (oggi dimenticato) fra Giunone e il toro, come dimostrerebbe l'abbinamento delle iconografie del triente 39/1 e del quadrante 39/2: su entrambi sarebbero raffigurati Ercole e Giunone, e la dea comparirebbe la prima volta come testa diademata, la seconda come toro rampante.
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  29. Forse, anzi certamente, non sono stato chiaro. intendevo dire che ho censito 35 diversi conii per ciascuno dei quali ho trovato due esemplari, 14 diversi conii con tre esemplari per ciascuno, e così via. Dovrebbe essere più chiaro il file Excel allegato al post.
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  30. Le medaglie di Papa Giovanni Paolo II hanno avuto una tiratura elevata. Alla richiesta tradizionale del collezionismo si è aggiunta la domanda molto consistente per devozione in tutto il mondo (e in particolare nella sua Polonia). Dopo la morte la domanda e la conservazione degli esemplari è continuata poichè erano in corso i processi di beatificazione e canonizzazione. Attualmente non credo che vi sia il mercato di anni or sono (peraltro le tirature molto elevate hanno impedito impennate di prezzi). Tuttavia anche nella recentissima asta di Negrini (vedansi i lotti da 834 a 840) gli esemplari sono stati vendutri a prezzi dignitosi. In conclusione penso che, se queste medaglie ti piacciono, una spesa di € 50 circa per l'esemplare in argento (coperto per la metà dal valore del metallo) o di 25/30 euro per l'esemplare in bronzo dia la soddisfazione di possedere una bella medaglia e non possa essere motivo di rimpianti postumi.
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  31. Io opterei per 4 periodi storici che mi affascinano: Atene e mondo greco del IV secolo A.C: Mi piacerebbe non poco visitare l'accademia di Atene e discutere coi grandi filosofi del periodo, magari facendogli notare le inesattezze che bloccarono l'evoluzione scientifica in quel periodo (in primis la fissa per le sfere e la terra al centro dell'universo). Cercherei di fare una visita in tutte le principali città del mediterraneo, in particolare la Magna Grecia e la Sicilia (ovviamente farei accaparramento compulsivo di monete del periodo). Sicilia della corte di Federico II: dal 1220 alla sua morte. Mi piacerebbe far parte della sua corte, discutere delle sue riforme economiche e politiche, sentire i versi creati dalla scuola poetica Siciliana, partecipare alla crociata e all'incontro col sultano d'Egitto (dove è finita a Tarallucci e vino) e discutere con Federico della sua visione del mondo (e mi porterei a casa un pò di Augustali e mezzi Augustali). Firenze del 400: mi piacerebbe respirare il clima di Firenze dal 1400 (concorso per la porta del paradiso) fino alla morte di Lorenzo il magnifico (1492), discuterei con tutti i grandi uomini che popolarono Firenze in quegli anni e cercherei di comprendere al meglio la visione del mondo dell'uomo rinascimentale (e mi porterei a casa un pò di fiorini e di monetazione Rinascimentale). Anni 60-70 dello scorso secolo: Mi piacerebbe vivere il periodo che va dagli anni 60 alla fine degli anni 70 del 900. Conoscere i grandi pensatori e i grandi musicisti del secolo scorso. Sentire i concerti di Jimi Hendrix dal vivo, vedere al cinema per la prima volta 2001 Odissea nello Spazio o c'era una volta il west, conoscere Monicelli e gli attori della commedia all'Italiana. Vivere la lotta culturale tra socialismo e Capitalismo e le passioni politiche di quegli anni. Vedere una terra non ancora devastata e depauperata da inquinamento e incuria (per quanto riguarda le monete mi accontenterei di acquistare oro di borsa per rivenderlo una volta tornato al presente). E se la scelta fosse limitata ad una sola e i giorni pochi, quasi certamente sceglierei la Firenze del 400. Per l'anno esatto dovrei concentrarmi non poco, perchè tutto il secolo fu costellato da eventi e personaggi di gran fascino che purtroppo non è possibile incontrare simultaneamente (Vedi Donatello, Leonardo e Michelangelo).
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  32. Il ritrovamento è avvenuto in uno scavo autorizzato ancora in corso. In attesa della risposta dell'esperto numismatico eravamo tutti curiosi di capire di cosa si trattasse perché molto particolare. Oltrettutto trovandosi in uno strato molto alto non poteva essere in giacenza primaria e questo non ci aiutava con la datazione e l'identificazione.
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  33. Seconda Guerra Mondiale Occupazione italiana della Grecia, 5000 dracme 1942
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  34. Angola, 20 kwanzas 2014 al dritto : Nzinga di Ndongo e Matamba, o Anna I de Sousa Nzingha Mbande ; regina dei regni Ambundu di Ndongo (a partire dal 1663) e Matamba (a partire dal 1631), situati nell'attuale Angola settentrionale.
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  35. ci sono zone ad esempio al dritto in basso sul collo e parte sinistra del campo.. che mi lascia qualche sospetto.. alcuni graffietti.. che tuttavia potrebbero essere imputabili anche al conio... è da capire bene
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  36. mi farei inviare altre foto più dettagliate per avere delle certezze... cioè per verificare che non ci siano tracce di pulizia su ambo i versi
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  37. Peraltro...nei primi secoli dell'impero si parlava latino in oriente? Non sapevo...peccato che le monete locali fossero tutte in greco ???
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  38. Eccolo, incuriosito dalla sua storia, preso. ex Varesi ex Picena etc
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  39. Medaglia devozionale e celebrativa, bronzo/ottone del XVIII sec.- Roma- D/ L'Immacolata Concezione stante in piedi su crescente di luna con il capo circondato di stelle.- R/ L'iconografia della veste con ricchi ornati mi fa pensare che sia San Gelasio I, papa (492-496). Rara. La seconda medaglia devozionale carmelitana, bronzo/ottone è della prima metà del XVIII sec. ( dopo1726).- D/ Santa Teresa d'Avila in abiti carmelitani con aureola volta dx.- R/ San Giovanni della Croce con lo sguardo rivolto a sx verso il crocifisso raggiato. non comune. Ciao Borgho
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  40. Il forum in questione è stato definitivamente chiuso. E, senza vena polemica, visto che vi ho scritto per nove anni come membro dello staff, posso tranquillamente affermare che non era composto da "eletti e toccati da Dio" come sostiene qualcuno, ma da persone normalissime, seppur con qualche rara eccezione, con la passione della Numismatica e che scrivevano anche in altri forum. Io sono uno di quelli, nessun mistero, visto che non esiste un'esclusiva e con me ce ne sono tanti che continuano a scrivere con immutata passione. Non penso ci sia altro da aggiungere.
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  41. Per approfondire leggi: Due diversi valori da quello già presentano in questa stessa discussione: (L. 1.000) https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/2/#comment-2235495 Seconda guerra mondiale Occupazione jugoslava dell'Istria e della Venezia Giulia Banca per l'Economia per l'Istria, Fiume e il Littorale Sloveno 5 e 10 lire del 1945
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  42. Bronzo di Macrino che raffigura il recinto del tempio di Afrodite visto in prospettiva aerea, contenente un betilo conico all'interno di una cortile colonnata, con una scala sottostante che porta all'ingresso; a sinistra un altare illuminato all'interno del tempio distilo aperto a sinistra e con una scala sottostante (Leu Numismatik, Web Auction 17). Roman Provincial PHOENICIA. Byblus. Macrinus, 217-218. AE (Bronze, 29 mm, 16.93 g, 12 h). ΑΥΤ ΚΑΙ ΜΑΚΡΙ[ΝΟC CEB] Laureate and cuirassed bust of Macrinus to right. Rev. IEPAC / BYB/ΛΟΥ Temple precinct of Aphrodite viewed in aerial perspective, containing conical baetyl within colonnaded court, with stairway below leading to entrance; to left, lighted altar within distyle temple open to left and with stairway below. BMC 37-8. Price-Trell 713 and fig. 271. Rouvier 697. Somewhat rough and with minor smoothing, otherwise, good fine. Starting price: 50 CHF - Result: 1.100 CHF
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  43. DE GREGE EPICURI La devo cercare, appena la trovo povvedo. @VietmiminEcco altre 4 foto.
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  44. Nomos AG > Auction 22 Auction date: 22 June 2021 Lot number: 354 Price realized: 1,400 CHF (Approx. 1,521 USD / 1,278 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Saloninus, 258-260. Pentassarion (Bronze, 29.5 mm, 12.22 g, 6 h). Tripolis in Lydia. Π Λ Κ CΑ-ΛΩ-ΝΙΝΟC ΟΥΑΛΕ-ΡΙ/ΑΝΟC Laureate, draped and cuirassed bust of Saloninus to right. Rev. ΤΡΙΠΟΛΕ-ΙΤΩΝ Leto, fully draped and with her veil over her head, hurrying to left, holding, over each arm, the infant twins Artemis and Apollo. GRPC - Lydia 192. SNG Copenhagen 755 (same dies). SNG Hunterian 2022. Very rare and with an unusual reverse type. Bold and attractive. Slightly rough surfaces, otherwise, about extremely fine. Leto was a nymph, the daughter of the Titans Coeus and Phoebe, who was meant to be both beautiful and shy; nevertheless she managed to catch the eye of Zeus (not difficult apparently) and became pregnant. This enraged Hera who banned her from all the lands of the earth: since at that time Delos seems to have been a floating island, it was there that Leto was able to have her twins Artemis and Apollo. In fact, it seems that Leto can be connected with Lycia: she was probably a local mother-goddess and her earliest known sanctuaries are there; the Letoon at Xanthus is pre-Greek in origin. Since the figure of Leto on this coin seems to be fleeing, it probably refers to the part of the myth in which she was attacked by various monsters: later, when they had grown up, Artemis and Apollo (Artemis was 9 days older) set about destroying their mother's attackers. Estimate: 500 CHF Illustrazione: Latona ed i suoi figli, Apollo e Artemide; scultura di Henry Rinehart (1874), Metropolitan Museum, New York
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  45. Tornesi Cinque del 1841, l'ultimo millesimo a riportare un Busto ancora imberbe del giovane Ferdinando II . Magliocca 702 Rara
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  46. Ieri sera grazie ad un amico del circolo sono riuscito a migliorare la conservazione di questo millesimo... Quando le date mancanti, in una collezione tipologica come questa, sono rimaste quelle "impossibili" si cerca di migliorare come qualità, impresa non facile anche quella... Comunque con veramente poco a volte si riesce e la soddisfazione di aggiungere una bella moneta è sempre molto appagante. Spero che questa piccolina piaccia anche a chi leggerà questo post..
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  47. Ho insegnato Storia per 35 anni e devo dire che riuscivo a farla piacere ai ragazzi. La Storia non è una elencazione di di nomi e date altrimenti sarebbe davvero "barbosa" ma cercare di capire i fatti, le cause, gli effetti. Anche la numismatica non può esistere senza la Storia. Negli ultimi anni di insegnamento portai avanti un progetto: la Storia attraverso le monete e devo dire che ebbe molto seguito tra i ragazzi. Per rispondere al quesito, prediligo il Medioevo, sia perché, contrariamente a ciò che si pensa, sappiamo di più del mondo romano che di quello più prossimo del Medioevo; ma anche perché, sfatando i luoghi comuni che ne fanno un "periodo di barbarie" il Medioevo ci ha dato cose molto rilevanti: le cattedrali gotiche, le Repubbliche marinare, le abbazie, ecc.ecc. Ovviamente lo studio della Storia esige anche delle regole per non cadere in errori come viene sottolineato in M.I. Finley, Uso e abuso della Storia, 1981.
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