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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/17/21 in tutte le aree

  1. Esatto! isolo questo concetto per dire che l'oro sarebbe meglio arrivarci dopo un certo periodo di pratica. Meglio iniziare con monete in argento molto comuni (5 Lire aquilotto, Biga del '27** o il bellissimo 2L quadriga briosa) e poco costose, o il rame, sempre comune. Inizialmente NON acquistare nulla, ma approcciati alle monete essenzialmente esaminandole in mano, e confrontandole. Chiedi qui sul Forum, e non andare a colpo sicuro sul giudizio peritale, che rimane soggettivo; cerca di imparare a rimanerne slegato e indipendente coltivando la tua sensibilità valutativa e l'occhio critico su cosa e dove guardare della moneta. Noi siamo qui per qualsiasi chiarimento, anche in privato se vuoi Fabrizio
    3 punti
  2. Vi ricordate Le Corse Pazze, meglio note come Wacky Races? Creata da Hanna & Barbera, è stata una serie animata cult degli anni '60. Ma la domanda sorge spontanea: vi ricordate tutti i piloti (e le loro stravaganti macchine) che partecipavano alle Wacky Races? Impossibile non ricordarsi di Dick Dastardly, il "cattivo" di turno, il perdente nato alla guida della vettura 00 (insieme al simpaticissimo Muttley). E gli altri? Personaggi davvero singolari... Rufus Roughcut, detto La Spaccatutto, vettura 10. Molto più elegante e belloccio Peter Perfect (vettura 24). Alla guida della vettura 8 ecco l'Insetto Scoppiettante con tanto di caldaia. Da urlo la vettura 7, quella di Clyde e la sua banda di gangster. C'è poi il carro armato, vettura 6, denominata l'Armata Speciale. Sull'auto 4, ecco Red Max che "salta" i concorrenti. Al volante della vettura 3 c'è, invece, lo scienziato pazzo Pat Pending. E arriviamo al top con il Diabolico Coupé (vettura 2) con tanto di drago e i fratelli Slag (vettura 1) che guidano la Macigno Mobile... Manca qualcosa? Certo, manca all'appello la splendida Penelope Pitstop, la più affascinante del gruppo Wacky Races. Pronti alla gara? E allora partiamo con il meraviglioso ed indimenticabile doppiaggio di Ferruccio Amendola:
    3 punti
  3. E' un pezzo di carta a righe incollata, della stessa natura della carta marrone che ha lasciato quelle righe. In quanto ai colori sono molto delicati e non marcati, è una prerogativa delle banconote francesi di quel periodo, evanescenti come questa di seguito qui ci hanno spento una sigaretta, forse... potevano evitare di aggiungerci quest'altra nota di colore.
    2 punti
  4. Bellissima, delicatissima e....... rovinatissima
    2 punti
  5. Stessa descrizione e stesso valore da 5 yen come la banconota riportata nel precedente post ma con diverse sovrastampe. Seconda guerra mondiale Occupazione giapponese della Cina Con sovrastampa che va a coprire la dicitura 'Banca del Giappone' e con l'aggiunta di una nuova sovrastampa che recita: 'Banconota Militare'
    2 punti
  6. Trovata ! Niente a che fare con Panormos, Arpi o Paroreia.... il monogramma ΠAP si riferisce al magistrato per cui chiedo un aiuto, grazie AEOLIS. Kyme. Ca. 1st century BC. AE (13mm, 12h). NGC Choice XF. Horse forepart right; dotted border / Bow and quiver tied together; ΠAP, monogram above. BMC 85.
    2 punti
  7. Per fornire un minimo di contesto alle emissioni normanne dell'Italia meridionale e in particolare di Salerno occorre rifarsi al contesto storico che vide i Normanni inserirsi nelle lotte per il territorio tra i sovrani bizantini, gli arabi e altri potentati locali. Nella monetazione del periodo se l'oro imita e si ispira ai tari' arabi (si vedano le prime emissioni iniziate sotto Gisulfo 946-977; e proseguito con Gisulfo II e il Guiscardo per culminare con i rarissimi e affascinanti tari di Ruggero II e Guglielmo II e chiudersi con quelli di Tancredi) la monetazione enea invece riprende, sotto il Guiscardo, i tipi della la produzione dei follis anonimi dell'XI secolo avvenuta a Costantinopoli per poi distaccarsene ed elaborare follari e frazioni con tipi assai originali e caratteristici di una produzione stilisticamente innovativa e di elevata qualità che forma una serie a sè stante nella numismatica medioevale meridionale. Restando sui tipi che a noi interessano per questa indagine è interessante notare che sembra esservi stata una produzione di follis anonimi locali prodotti da alcune non meglio determinate zecche meridionali che riprendono tipi e metrologia degli esemplari battuti a Costantinopoli, come messo in evidenza da Bendall (BENDALL S. 1989, Western Type C Anonymous Folles, ‘‘Numismatic Circular’’ 97, pp. 290-291) sotto il regno di Michele IV (1034-1041). Posto qui sotto un esempio di follis anonimo (di classe A2) in condizioni particolarmente buone di conservazione (generalmente non si distingue mai bene il volto del Cristo) All'inizio della discussione avevo identificato, erroneamente, il Cristo raffigurato nella frazione del follis come 'Pantokratore', in realtà credo sia l'Antiphonetes , illustrato in una icona lapidea del XIV secolo qui sotto (courtesy del Metropolitan Museum NY), che riprende una famosa immagine posta su una delle porte d'ingresso di Costantinopoli e particolarmente venerata. L'ipotesi che tali folleis siano stati prodotti localmente per finanziare l'esercito la spedizione in Sicilia del generale Maniace inviato a riconquistare i territori contesi all'autorità centrale di Costantinopoli da parte degli arabi (1042). menziono questi particolari, per mostrare l'affinità stilistica della frazione di follaro della discussione con il tipo del Cristo Antiphonetes e con le emissioni di folleis anonimi dell'XI secolo dei quali oggi sappiamo essere stati coniati anche esemplari 'occidentali' prodotti da una zecca meridionale indeterminata (alcuni suggeriscono Reggio) . Appare tuttavia evidente nel confronto stilistico il dettaglio della maggiore vigoria espressiva delle produzioni salernitane rispetto ai modelli originari bizantini e anche rispetto alle supposte produzioni coeve occidentali.
    2 punti
  8. Bellissimo esemplare. Questo denario è datato da Mattingly al 123, da Crawford al 113 o 112, da Grueber al 99-94. Al D/, Roma è raffigurata raramente volta a sinistra. La presenza del crescente vale, secondo Belloni, a sottolineare la superumanità della dea Roma, in connessione con il suo atteggiamento marcatamente guerresco. Il R/ riporta una scena, molto complessa, di votazione. Tre personaggi togati stanno attraversando i saepta del foro. Uno a destra è già arrivato in fondo e sta depositando la scheda elettorale nell'urna. Uno è a metà strada e porge o riceve la scheda elettorale, il primo (di una lunga fila di elettori) si sta accingendo al complesso itinerario degli altri due. I saepta sono schematicamente rappresentati da una transenna reticolata, un ponticolus e in alto a destra l'urna elettorale. La scena rappresenta quindi la strada fatta dai votanti per giungere a deporre la scheda nell'urna, strada che non era facilissima, a quanto pare. Si intuisce che passando nel recinto dei saepta dovessero salire uno alla volta su una scala per giungere al ponticello e poi all'urna elettorale. Il significato del R/ è difficilmente interpretabile. Secondo Belloni, c’è una connessione con il dritto (elementi fondati della grandezza di Roma sarebbero sia il suo valore militare che i suoi sforzi di ordinamento civico). Carney e Crawford hanno ipotizzato un riferimento a Gaio Mario, che durante il suo tribunato, nel 119, “pontes … angustos fecit”. L’ipotesi più seguita (Mommsen, Babelon) è che si rievochi un avo del monetario, C. Licinius Crassus, tribuno della plebe nel 145, al quale si attribuisce il merito di avere raccolto per la prima volta tutte le tribù nel foro per votare nei comizi. Egli inoltre aveva proposto una legge per attribuire al popolo l’elezione dei sacerdoti, ma l’iniziativa era naufragata per l’opposizione di Gaio Lelio Sapiente (Rotondi); richiamarla, benché fosse stato un insuccesso, potrebbe aver avuto un intento polemico (Belloni). Se, infine, la datazione del denario è più bassa di quella proposta dal Crawford, potrebbe essere un riferimento alla lex Coelia, datata al 106. Altro problema è l’interpretazione della P incisa sulla tavoletta. Secondo Crawford, identifica l’area di votazione. In alternativa, è stato proposto che stia per provoco, “in previsione della legge de prouocazione” (Belloni)
    2 punti
  9. Questa è una delle mie ultime arrivate...
    2 punti
  10. Premesso che il FdC di questa tipologia è cosa veramente molto molto difficile da trovare (scriverei utopica…), con queste foto (in bassa risoluzione) non è proprio il massimo per valutarne un eventuale acquisto. Ho riconosciuto la paternità della foto (questo commerciante fotografa l’oro con una tonalità fredda che a me non piace), per cui ti consiglierei di postare anche le foto delle facce singole, perché sono più grandi. Da quel che si vede, mi sembra un gradevole esemplare che si assesta sul “non circolato”, grading che personalmente preferisco usare su tipologie “particolari” come questa al posto della classica scala valutativa (specie quando le foto mi lasciano qualche dubbio). Il punto debole di tutta questa tipologia è il dritto, perché sempre molto molto delicato. Si vedono due graffi non indifferenti (specialmente quello che attraversa il campo) e un “cambiamento di colore” nel metallo sullo zigomo-guancia. Contatti evidenti sulla veste al rovescio, è un graffio nel campo sulla destra (uno minimo al ciglio del dritto a h. 7 del D/). Raccomanderei una visione diretta per appurarne meglio lo stato della brillantezza del metallo specie nei punti sopra evidenziati del dritto (l’oro non è facile da fotografare, e questo implica uno scarto qualitativo maggiore tra la foto e la moneta reale). 1400€ è un prezzo invitante per un qFdc (che personalmente considero questo grading già difficile da trovare) per cui consiglierei cautela e sangue freddo. Dipende che qualità ricerchi: se un esemplare intorno allo spl-fdc/qfdc ti va bene, oppure se ricerchi una qualità più alta.
    2 punti
  11. Genevensis 14, 123 - Tetra di Rodi 180.000 CHF con le comm. 217.800 CHF (206.150 €) La chiacchierata annessa dice della difficoltà di coniare ritratti di fronte, ecc.ecc. Oggi : NAC 126, 242 parte solo da 48.000 il r/. è di conservazione migliore, non così il d/. (Comm 23% + 1 per il live) Fra un'ora (h 15) scopriremo a quanto andrà questa. e chi s'è comprato questa per 3200 CHF (Leu 8,89) si vergogni , pezzente che non è altro (non sono io....)
    1 punto
  12. Grazie a entrambi, non avevo molte speranze ? Dopo che l'avete detto ho provato con una calamita, poco poco ma si attacca (un po' di ferro ci sarà, quindi) Grazie ancora e buona notte
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  13. Ciao Quella patina nerastra ,mi fa pensare ai falsi moderni cinesi. Essa la spalmano sulle monete,poi la tolgono,quindi il resto viene trattenuta dai rilievi ed ecco il risultato. Mia opinione Saluti
    1 punto
  14. Penso di aver trovato il monogramma su un altro tipo. Forse scoperto anche il nome del magistrato anche se, seguendo la cronologia dei tipi potrebbero essere due magistrati diversi con lo stesso nome....grazie ad apollonia e a dracma Kyme, Aeolis, AE15 civic issue, 350-250 BC. Magistrate Parmenites. 4.33 g. KY ΠAΡMENITHΣ to left and beneath forepart of horse right. / ΠΛTΡ monogram to left of one-handled cup. BMC 49 ("ΠAΡMENITOΣ" in error); SNG Cop 83; Mionnet Supp VI, 26.
    1 punto
  15. Un personaggio assolutamente mitico, ma nella versione italiana era doppiato male (anzi, era doppiato, cosa che non serviva): lo facevano parlare un po' quando in originale emetteva solo versi e mugugni, e purtroppo raramente la sua storica risata, l'unica in grado di competere con quella di Woody Woodpecker (Piacchiarello), veniva lasciata in originale. Ma più ancora di Wicky Races a me piaceva:
    1 punto
  16. Sì, ce ne sono parecchie. Alcune artisticamente non hanno niente da invidiare ai francobolli, altre sono molto più semplici.
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  17. Lo so...è il 40 Reis di Pietro II contromarcato 1831
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  18. Vorrei ricordare i realizzi milionari delle monete di Siracusa, Agrigento, e altre, o del famoso Adriano, o delle Eid Mar auree.. o i 475.000.000 del Savator Mundi…. e puntualizzare che ognuno con i propri soldi ci fa quello che vuole, e che 1.000.000 di euro, per qualcuno, sono il guadagno di qualche ora di lavoro( vedi Bezos e compagnia bella) quindi è come se noi spendessimo un paio di cento euro. Questa è la reale misura dei vari poteri di acquisto… la formica tira il calcio che può…
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  19. Se ricordo bene, il vaccino reithera era stato pensato come un vaccino a vettore virale, in cui un qualche virus era "travestito" da Covid 19. Dopo i problemi con Astrazeneca e Johnson & Johnson i vaccini a vettore virale sono stati abbandonati. Pare inoltre che i vaccini a vettore virale perdano efficacia dose dopo dose (a riguardo so solo quanto sento in TV), quindi a partire dalla terza dose diverrebbero sostanzialmente inutili. Questo il motivo per cui immagino lo stato abbia smesso di finanziare (non sarebbe stato un investimento ragionevole per la nazione). I vaccini su cui si punta al momento sono quindi i vaccini ad mRNA. Non so se il team di ricercatori italiani abbia cambiato la loro strategia iniziale e deciso di muoversi verso gli mRNA, ma da quanto leggo No. Qui qualche informazione trovata in rete. La rivista è affidabile. Se quanto leggo fosse confermato, credo che il blocco degli investimenti della corte dei conti verso questo tipo di vaccino sia stato opportuno. Si sarebbe prodotto un fratello di Astrazeneca, con tutti i limiti di questo.
    1 punto
  20. Buonasera a tutti, non mi esprimo sulla cronologia, però dobbiamo fare secondo me una precisazione, le ICA presentano al diritto sia PHILIPPVS che PHILIPP. Osservate i miei esemplari e quello di @Rocco68 . Saluti Alberto
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  21. invio foto con misure : per l'esattezza mi sembra mm 10,5 x mm 12,4
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  22. Ho provato un foto raffronto tra i tipi PVBLI CE / PVBLI CA / PUBL ICA Personalmente ho sempre considerato la Publice come di primo periodo di coniazione, però tutte presentano il PHILIPPVS al dritto. Le PVBLICA con il rovescio classico che presentano PHILIPP e PHILIPPVS e le PVBL ICA che pure presentano sempre il PHILIPPVS come le posizioniamo cronologicamente?
    1 punto
  23. Se fosse veramente argento cambia tutto …
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  24. Per fare un raffronto con la vendita di Jacob Hirsch XXX di 110 anni fa, il barone di Floristella Salvatore Pennisi Alessi offriva per tre lotti 11284,37 lire (65 milioni di lire di una novantina di anni dopo) ma si aggiudicava un solo lotto per circa 180 lire (più diritti). Monete di pregio artistico, di elevata conservazione o presunte rare hanno sempre portato a realizzi elevati, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Ovviamente per noi comuni mortali certe cifre sembrano astronomiche, ma dobbiamo pur sempre ricordare che ci sono i non-comuni mortali coi loro non-comuni portafogli. E aggiungerei grazie al cielo, se no non potremmo nemmeno apprezzarle in foto certe monete. Concluderei evidenziando che il barone Pennisi era un vero Numismatico e non un semplice collezionista/investitore/speculatore, ma questa ultima categoria esisteva già allora, seppure in maniera meno scellerata di oggi..
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  25. Ho questa 950 € dodici anni fa. "Semel in anno licet provocare"
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  26. Sono d’accordo con @ilnumismatico. La serie del cinquantenario è tra le più ostiche da trovare in alta conservazione (escludendo il 10 centesimi). Forse la 50 lire del 1911 non è la scelta migliore con cui iniziare ad approcciarsi a Vittorio Emanuele III, specialmente se l’obiettivo è puntare al FDC o quasi. Ci sono tipologie più semplici con cui poter tentare un primo approccio, come il già citato 10 centesimi 1911 o, rimanendo sull’oro, un 50 lire littore o un 100 lire prora. Chiaro che anche queste tre monete presentino le loro insidie (capire quando il rame rosso è vero; saper valutare i nominali in oro, ecc.) però, in questo caso, è certamente più facile trovare un pezzo in FDC…
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  27. 1 punto
  28. le foto non sono il massimo per giudicare.. la mia impressione è che sia un po scarica di lustro per arrivare al qfdc.. per cui avrei detto spl/fdc.. non so poi se sia un problema di esposizione alla luce.. ma di solito quando l'oro perde la sua tonalità di giallo caldo.. può essere indicativo del lavaggio
    1 punto
  29. Se è la prima moneta di VEIII che andrai ad acquistare, ti consiglio caldamente di documentarti molto prima di procedere all’acquisto, specialmente se intendi poi proseguire nel collezionare altre monete del Regno. Il trend generale nelle valutazioni spesso non tiene conto di dettagli importanti (un esempio pratico: quegli antiestetici quanto importanti graffi che la moneta in questione presentava a dritto), e su tipologie “problematiche” come questa si rischia di ritrovarsi una moneta che poi non piace più una volta che si è cresciuti nel gusto estetico. Sul forum ci sono innumerevoli discussioni in merito all’annoso problema “perizie” (che viene enfatizzato su queste tipologie che implicano una maggiore… “sensibilità valutativa” da parte del collezionista). Sulla tipologia in questione iniziai questa discussione, che seppur incentrata sul taglio da 2lire, spero che possa comunque essere di tuo interesse
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  30. al rovescio I+B quindi 10+2 = 12 nummi di Alessandria - ΑΛЄΞ in basso al drittto Eraclio (610-641), con Eraclio Costantino (Costantino III)
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  31. Giustino I - AE4 con monogramma
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  32. Ecco il verso Il biglietto consorziale è piuttosto comune e facile da trovare, per quello già consorziale il discorso cambia. L'ho trovato insieme a quello da 1 lira e, sembrandomi il prezzo ragionevole, li ho presi. Mi sono fatto scappare quello da 10, il prezzo era notevole e la mia ragazza minacciava di defenestrarmi. Però adesso sono pentito, non so quando ne vedrò un altro...
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  33. Le medaglie di Papa Giovanni Paolo II hanno avuto una tiratura elevata. Alla richiesta tradizionale del collezionismo si è aggiunta la domanda molto consistente per devozione in tutto il mondo (e in particolare nella sua Polonia). Dopo la morte la domanda e la conservazione degli esemplari è continuata poichè erano in corso i processi di beatificazione e canonizzazione. Attualmente non credo che vi sia il mercato di anni or sono (peraltro le tirature molto elevate hanno impedito impennate di prezzi). Tuttavia anche nella recentissima asta di Negrini (vedansi i lotti da 834 a 840) gli esemplari sono stati vendutri a prezzi dignitosi. In conclusione penso che, se queste medaglie ti piacciono, una spesa di € 50 circa per l'esemplare in argento (coperto per la metà dal valore del metallo) o di 25/30 euro per l'esemplare in bronzo dia la soddisfazione di possedere una bella medaglia e non possa essere motivo di rimpianti postumi.
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  34. Seconda guerra mondiale Occupazione italiana della Grecia Stessa descrizione in questi due post ma con diverso valore nominale: https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/3/#comment-2236149 https://www.lamoneta.it/topic/202297-the-world-wars/page/4/#comment-2238637 Cassa Mediterranea per la Grecia 1.000 dracme del 1941 Per approfondire meglio l'argomento:
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  35. I tradimenti di Ade Dopo tutta questa fatica per tenersi Persefone, uno si aspetterebbe un po’ di fedeltà alla moglie da parte di Ade, ma invece questi l’ha tradita con due ninfe, Menta e Leuce. Menta o Minta era una bellissima ninfa partorita nel fiume infernale Cocito, affluente dell’Acheronte, e viveva nel regno infernale comandato da Ade di cui era la concubina. Persefone, gelosa del marito, si dispiacque dell'unione e si infuriò quando Minta proferì contro di lei minacce spaventose e sottilmente allusive sul suo modo di amare. La dea degli Inferi, sdegnata, perse la pazienza e fece a pezzi la giovane ninfa. Ade le consentì di trasformarsi in erba profumata, la menta, ma Demetra la condannò alla sterilità, impedendole di produrre frutti. Un'altra versione del mito, citata anche da Ovidio nelle sue Metamorfosi, suggerisce che fu Persefone stessa a trasformare Minta in pianta, scegliendo una forma insignificante che non destasse attenzione né potesse essere paragonata ad altre piante per bellezza o utilità. Un'altra versione ancora racconta che Zeus (o Zeus Katactonio, cioè Ade stesso), innamoratosi di Minta, ebbe da lei un rifiuto in seguito a una proposta. Sdegnato del comportamento, la tramutò in una pianta fredda così come la bella ninfa era stata con lui. Leuce era la più bella delle ninfe figlie di Oceano e di Teti, amata da Ade che la rapì portandola con sé nel regno delle ombre. Qui visse per tutta la vita e quando morì, il dio infernale cercò consolazione creando un memoriale adatto del loro amore: nei Campi Elisi, dove i pii trascorrono la loro vita dopo la morte, la fece rinascere sotto forma di pioppo bianco presso la fontana della Memoria. Sulla via del ritorno dagli Inferi, Eracle si intrecciò una corona con le fronde di quest'albero. Le foglie marginali di tale corona rimasero nere perché questo è il colore dell'Oltretomba; ma le foglie che aderivano alla fronte dell'eroe furono tinte in bianco-argento dal suo sudore. Per questo il pioppo bianco gli è sacro in quanto il significato del colore delle sue foglie a due facce, una bianca e una scura, è che Eracle ha compiuto le Fatiche in ambedue i mondi.
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  36. Secondo me dovremmo aprire le porte a tutti i contributi positivi che potrebbero giungere. Credo che anche là vi fossero persone competenti, quindi sarebbe uno spreco perdere queste competenze, conoscenze ed esperienze! Dato che in questi ultimi tempi si parla tanto di integrazione e rispetto , a questo punto potremmo e dovremmo farlo anche noi con coloro che per varie ragioni non hanno più una casa virtuale dove incontrarsi e discutere. Se qualcuno ha detto qualcosa di sbagliato, vorrà dire che (se persona coerente) non entrerà nel forum, se invece ha cambiato idea (solo gli stolti non lo fanno mai) vorrebbe dire che ha compreso l'errore, quindi dico benvenuto! PS: mi fa strano essere proprio io quello favore all'accoglienza... basta che non siano ciclisti va bene tutto
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  37. taglio: 2 euro paese: vaticano anno: 2021 tiratura: ? condizioni: spl città: Paestum note: NEWS!!
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  38. Guarda che le teorie complottiste sono trattate in un'altra sezione del forum...
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  39. Seconda guerra mondiale Occupazione americana del nord Africa e della Sicilia 10 dollari tipo 1934 A bollino giallo Furono stampati dei 'Silver Certificate' appositamente con questa particolarità per la prevista invasione del nord Africa e del territorio italiano. La circolazione fu massiccia al sud dopo lo sbarco in Sicilia ed in misura minore al centro/nord, il governo Badoglio nè decretò il corso legale dal 24 settembre 1943 ed il loro uso terminò il 31 luglio 1945* Successivamente e sino al 1 sett. 1945 il cambio poteva essere effettuato solo presso le filiali della Banca d’Italia (un dollaro = 100 lire) * Il bollino giallo li differenziava dai dollari circolanti negli USA per proteggere l’economia del paese nel caso in cui ingenti quantità di denaro fossero finite nelle mani del nemico, eventualmente sarebbe stato sufficiente metterli fuori corso e non avrebbero più avuto alcun valore. (*)
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  40. Seconda guerra mondiale Occupazione alleata dell'Austria Qualche settimana prima della resa nazista (maggio 1945) l'armata sovietica per prima, e le forze alleate occidentali successivamente, occuparono l'Austria dichiarandola indipendente dalla Germania nazista. Alla fine della guerra il territorio fu diviso in quattro zone di occupazione, Vienna fu ripartita tra i quattro alleati, ossia Francia, Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti. Nell'area non sovietica in via provvisoria furono utilizzate le banconote stampate a cura dell'autorità militare alleata (produzione americana e britannica) con ben dieci tagli diversi, dal 50 groschen (mezzo schilling) sino al 1.000 schilling. Riportano la data del 1944 ma furono utilizzate dalla seconda metà del 1945 in poi. 1 schilling 1944
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  41. Ciao a tutti! “how the tables have turned!" Alliierte Militärmark (1944–1948) / Marco militare degli alleati Durante e dopo la seconda guerra mondiale, gli alleati emisero la valuta militare degli alleati (Allied Military Currency, AMC) per i territori occupati, che era valida in Germania parallelamente al vecchio Reichsmark fino alla riforma monetaria del 1948 (vedi Am-lira da noi). Se ho capito bene, ci sono due versioni dei biglietti, quella americana con una "F" (la stamperia si chiamava Forbes) nell'ornamento a lato e quella russa senza. Qui su di un biglietto da 100 marchi (solo il dettaglio, in quanto non in mio possesso): Servus, Njk
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  42. Seconda guerra mondiale Protettorato del Reich di Boemia e Moravia 10 Corone del 1942 A seguito dell'invasione della Germania nazista della parte occidentale della Cecoslovacchia, il marzo del 1939 fu costituito il Protettorato di Boemia e Moravia. Il territorio non venne coinvolto direttamente nel conflitto sino al maggio del 1945, nel momento in cui la resistenza ceca rovesciò il governo d'occupazione e con l'arrivo pochi giorni dopo delle truppe sovietiche alle porte di Praga.
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  43. Seconda Guerra Mondiale Occupazione Americana in Italia 100 Lire serie 1943A (bilingue) Nella notte fra il 9 e il 10 Luglio del 1943 gli Alleati sbarcarono sulle coste siciliane (operazione Husky) con l'obiettivo di aprire un fronte nell'Europa continentale, invadere e sconfiggere l'Italia e, infine, concentrare in un secondo momento i propri sforzi contro la Germania nazista. Dal punto di vista strategico la campagna ebbe un esito deludente per gli Alleati, che non riuscirono a impedire la ritirata delle truppe italo-tedesche verso l'Italia continentale. Da un punto di vista politico, invece, l'invasione della Sicilia favorì la destituzione di Benito Mussolini, la caduta del fascismo e il successivo armistizio di Cassibile (armistizio corto), con cui le forze armate italiane cessarono le ostilità contro gli anglo-statunitensi. L'AMGOT (Allied Military Government of Occupied), dopo lo sbarco, mise in circolazione l'AM-LIRA, stampata negli Stati Uniti dalle tipografie Bureau of Engraving and Printing (BEP) e Forbes Lithograph Corporation (FLC). Il cambio fu fissato dall'AMGOT 1:1 con le lire circolanti nel Regno d'Italia. Restarono in circolazione con valore legale fino al 30 giugno 1950, quando la Banca d’Italia terminò la fase di sostituzione con le “normali” lire. Le am-lire servirono a pagare le spese di occupazione e contribuirono molto alla poderosa inflazione del 1943-1945, a cui la repubblica dovette con difficoltà porre rimedio nel 1947. Con la prima serie furono emessi i tagli da 1 a 1000 lire in forma quadrata e rettangolare mentre nella seconda emissione (serie 1943A) fu stampata solo dalla FLC, e venne aggiunta l'indicazione in lettere (in italiano ed in inglese) del valore. A causa dell'inflazione non furono ristampati i biglietti da 1 e 2 lire, divenuti ormai inutili. Per la stampa fu scelto il metodo litografico con inchiostri spettrali ad alta specificità per impedire la contraffazione ma il fenomeno della falsificazione fu comunque, molto diffuso. Tutti i biglietti riportano sul retro, in inglese, le quattro libertà sancite nella costituzione degli Stati Uniti: - freedom of speech (libertà di parola); - freedom of religion (libertà di religione); - freedom from want (libertà dal bisogno); - freedom from fear (libertà dalla paura);
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  44. Ma la storia, si sa, è una ruota che gira, e non passò molto che furono gli jugoslavi a occupare un pezzo di terra dei loro vecchi occupanti. Un pezzo d'Italia, insomma. Alla fine di aprile del 1945 è occupata tutta la Venezia Giulia, e il 30 aprile gli jugoslavi entrano a Trieste, precedendo di due giorni i neozelandesi dell' 8a Armata. Inizia così un braccio di ferro tra jugoslavi e Alleati, che porta alla suddivisione in una "Zona A" e una "Zona B", delle quali la seconda sarà definitivamente assegnata alla Jugoslavia nel 1946, mentre la prima, comprendente Trieste, dopo lunghe e sofferte trattative tornerà all'Italia nell'ottobre del 1954. Ai primi di ottobre del 1945, avuta notizia che le autorità jugoslave avevano intenzione di emettere una moneta d'occupazione, il comando militare Alleato stabilisce che la sola valuta legale nella "Zona B" era da quel momento costituita dalle am-lire. Ciononostante, il governo jugoslavo, che aveva già costituito la Banca per l'Economia per l'Istria, Fiume e il Littorale Sloveno (scritto proprio così, con due T), fa emettere da questo Istituto, il 30 ottobre, banconote nei tagli da 1, 5, 10, 20, 50, 500 e 1.000 lire. Queste banconote sono popolarmente conosciute come "barchette" perchè sul retro dei tagli da 5 a 1.000 lire appariva una barca a vela. Inizialmente furono valutate, quasi clandestinamente, circa un 20% in meno della lira italiana, ma a seguito delle ferme proteste del comando Alleato, vennero tolte dalla circolazione meno di due mesi dopo la loro emissione. Furono quindi cambiate, dal 28 al 30 dicembre 1945, dall'Istituto che le aveva emesse, al corso di 30 dinari per 100 lire, con il limite massimo riscuotibile di 5.000 dinari per ogni capofamiglia. Ecco il biglietto da 1000 lire, a mio parere il più bello della serie. petronius
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  45. Seconda guerra mondiale. Dopo l'occupazione della Jugoslavia tedeschi e italiani si erano spartiti le zone da amministrare. Ai tedeschi era toccata la Serbia, e dopo aver preso il controllo della Banca Nazionale Serba, per le necessità del circolante, in attesa di predisporre nuove emissioni, furono sovrastampate alcune di quelle precedenti. Si segnala per la sua bellezza questa banconota da 500 dinari, a suo tempo non emessa, che grazie alla sovrastampa ha visto raddoppiare il valore a 1000 dinari. petronius
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  46. Seconda guerra mondiale Occupazione tedesca della Lubiana - 1 lira 1944 La Lubiana fu una provincia del Regno d'Italia dal maggio 1941 al settembre 1943, mantenuta in essere sotto l'occupazione militare del Terzo Reich successivamente l'Armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943 fino al maggio 1945. La lira di Lubiana fu emessa a cura dalle autorità militari tedesche, le banconote riportavano due facce identiche tranne nelle scritture che erano da un lato in sloveno e dall'altro in tedesco. Il tasso di cambio nell'agosto del 1944 era: 1 lira di Lubiana = 1 lira italiana Rimase in corso fino all'arrivo dei partigiani jugoslavi i quali introdussero il nuovo dinaro jugoslavo. (biglietto minuscolo: cm 4,50 x cm. 6,00) Da wikipedia: Le autorità militari tedesche stamparono la lira di Lubiana per aumentare la liquidità della provincia, per scaricare la propria responsabilità il governatore tedesco additò l'emissione di tale cartamoneta alla Banca d'Italia, sebbene Roma fosse già stata liberata dagli Alleati e, dunque, tale affermazione risultasse platealmente falsa.
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  47. Ultimo acquisto, BOBBIO, società operaia fondata nel 1864, come la datereste primi '900 Grazie
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  48. GRIGNASCO (NO) CENTENARIO 1886-1986 DELLA SOCIETA' OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO
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