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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/18/21 in tutte le aree
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Buongiorno, La Zecca dello Stato rende omaggio alla memoria di PaoloBorsellino e GiovanniFalcone, coniando una moneta da 2 euro che riproduce la celebre foto scattata nel 1992 da Tony Gentile con i due magistrati accanto e sorridenti. La moneta sarà in circolazione a partire dal 2 gennaio 2022. ...con un impegno politico decisivo, forse a 30 anni di distanza, sarebbe dovuta coincidere con la celebrazione della sconfitta della mafia. La storia ci insegna che anche che quello che ci sembra eterno e indistruttibile, ha un inizio e una fine. Questo 2 euro Commemorativio non basta ma dalle foto devo dire che sembra davvero una bella moneta.4 punti
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Il 9 novembre del 1849 venne inviata una missiva all'intendente di Reggio Calabria chiedendo il ritiro di una particolare moneta da 120 grana. La denuncia è fatta dal parroco di Gerace (RC) Fortunato Pittari, dopo aver visto circolare moneta da dodici carlini "dove si leggono parole imprecative e dispegevoli" e "criminose". Si noti che il documento è classificato come "riservato". Peccato non aver portuto consultare quest'altro documento (risulta perduto) che pare più interessante del primo. Tutti i documenti qui pubblicati appartengono all'Archivio di Stato di Napoli.4 punti
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Purtroppo, non possedendo la 5 lire di Murat, non posso mostrare una foto del taglio. Posso, però, dire che una 5 lire autentica di Gioacchino Napoleone recherebbe la dicitura “Dio protegge il Regno” e non FERT, che è invece il motto di casa Savoia e che non c’entra proprio niente con una moneta del genere. Dunque, chi ha eseguito questa riproduzione, oltre ad aver fatto un pessimo lavoro, dimostra anche una scarsa conoscenza in ambito numismatico…4 punti
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Ciao Sai,può sempre essere utile a chiunque questa condivisione. Io credo fermamente,che si possa imparare anche da patacche o riproduzioni,a seconda come vogliamo chiamarle. Perciò tutto è utile? Saluti?4 punti
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Sante Parole! La mafia, come avevano intuito proprio Falcone e Borsellino, è in primis un fenomeno culturale, che si deve estinguere a partire dalle scuole, diffondendo quella che possiamo chiamare una cultura della legalità. Cultura della legalità significa far capire ai bambini che lo sviluppo del proprio paese, della propria regione nonchè il proprio futuro personale dipende in maniera profonda dall'eliminazione di qualsiasi metodica malavitosa e familistica, e che qualsiasi scorciatoia, alla lunga, è controproducente. In Sicilia si è fatto un ottimo lavoro a riguardo negli anni '90, dopo lo shock seguente alle stragi. Negli anni, l'impegno è andato via via scemando per scomparire del tutto nel corso del primo decennio dei XXI secolo. La cultura mafiosa, che è la cultura della scorciatoia, della semplificazione al fuori dalle regole e, al limite, dell'uso della forza per riuscire a ottenere ciò che si vuole, permea tuttora il modo di pensare e di ragionare di molte persone, generando illegalità diffusa ad ogni livello e, di fatto ostacolando e frenando lo sviluppo economico delle regioni in cui le mafie e la cultura mafiosa vivono. Il tutto è peggiorato dalle regole assurde della nostra nazione: Chi sbaglia da noi non paga mai. Posso affermare con cognizione di causa che bisognerebbe ricominciare tutto da capo nelle scuole, se non si vogliono aspettare il centenario della strage per sconfiggere la mafia. Per fare un esempio pratico di come spesso si ragiona nella mia regione, la Sicilia, invento una storiella assolutamente realistica: "Carmelo vuol ammodernare la facciata di casa sua con lavori in nero per risparmiare qualche migliaia di Euro, chiede all'amico Giovanni in comune di chiudere un occhio e in cambio voterà con tutta la sua famiglia Giovanni alle successive elezioni a Sindaco. Giovanni diventa sindaco, ma vuole fare il deputato regionale, il partito di cui fa parte gli chiede di consentire alla costruzione di un mega centro commerciale nel territorio di proprietà comunale (chiudendo un occhio qua e là) per far felice Don Pasquale. Don Pasquale costruisce il suo centro commerciale, risparmiando qua e là anche dove era meglio non risparmiare e per riconoscenza metterà in lista Giovanni. Don Pasquale è sempre più potente è con le clientele dei dipendenti dei centri commerciali e negozi di sua proprietà controlla 20.000 voti che muove da un partito all'altro in base all'occorrenza. In cambio del sostegno all'ennesimo governo del parlamento Siciliano, Don Pasquale chiede che sua figlia, Geltrude, abbia un posto da responsabile amministrativa alla regione, sebbene abbia la terza media (ottenuta con fatica) e non spiccichi una parola di Inglese. Fa pressioni a tutti i livelli in tal senso. Nel concorso per il posto alla regione Geltrude vince sul candidato n.2, Maria, 2 lauree e un dottorato, il tutto per una strana valutazione dei titoli (nella valutazione è stato stato stravalutato un titolo di dubbia rilevanza che Maria non possedeva mentre i titoli di Maria sono stati considerati irrilevanti) e per un'esame orale in cui si chiedeva poco più di nome e cognome dei candidati. Maria si scoccia di far concorsi in Sicilia in cui è sempre bocciata ed emigra in Belgio dove svolge una brillante carriera in università che la porterà a vincere il nobel 20 anni dopo. Le scoperte di Maria creano un indotto da 10 miliardi di euro e 20.000 posti di lavoro in Belgio. Frattanto in Sicilia Il governo si è formato e sono tutti felici, tutti sono convinti di aver ottenuto ciò che desideravano. Arrivano i bandi Europei, Geltrude fa il possibile (ma anche no) per inviare la documentazione richiesta, ma a Bruxelles non capiscono nemmeno di cosa si parli nei documenti inviati per ottenere i fondi. I documenti sono tradotti con google traduttore da un Italiano già di per se di pessima qualità, con errori pacchiani di calcoli e nella scelta degli obiettivi. Risultato, fondi non ottenuti o riportati al mittente: https://www.ilsole24ore.com/art/fondi-europei-sicilia-bloccati-630-milioni-strade-scuole-servizi-e-innovazione-ACVh0c7 . I fondi per strade e scuole e ambiente sono persi. 5 anni dopo, una pioggia maggiore del previsto causa l'ingrossamento dei fiumi e dei torrenti. Il mega centro commerciale di Don Pasquale blocca il greto di un torrente. Il torrente esonda e distrugge la casa di Carmelo. Carmelo ha avuto un sacco di danni e vuole ricostruire tutto risparmiando il più possibile, magari riuscendo ad ottenere dei fondi ad hoc che poi utilizzerà come gli pare, per cui bussa alla porta dell'ex sindaco Giovanni (ora deputato Regionale) che vuole far eleggere suo figlio come sindaco... e la storia ricomincia da capo " FINE. Se non si spiega a Carmelo che cercare la scorciatoia e l'aiutino porta alla lunga a catastrofi non si va da nessuna parte. Se non si capisce che la classe dirigente deve essere scelta per meritocrazia e non per accontentare qualche tizio in cambio di un favore si avranno sempre e solo problemi. E se Carmelo è troppo anziano e testardo , se la legge non punisce né multa chi sbaglia (perché la multa Carmelo la capirebbe immediatamente) conviene far subito il possibile per spiegare l'importanza della legalità ai figli di Carmelo4 punti
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Ecco le foto del mio esemplare, proviene da un Listino della Numismatica Rinaldi, settembre 2002, lotto 60 Peso grammi 24,93 Pagani 58/a4 punti
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Buongiorno! È ovviamente ricca di significato,una dura lotta eterna contro la mafia,due morti oserei dire da Santi.... Sicuramente la farò mia,perchè oltre l' estetica( bellissima foto!) ,vi è una morale sotto?✌️3 punti
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Questa invece è mia, ed è il millesimo 1812, molto più raro del 18132 punti
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Buona sera a tutti, riesumo questa discussione perché ho pubblicato sul mio sito due post sulle cedole pontificie: il primo è sulla storia dei banchi pontifici dal '400 al 1785, l'altro è sulle cedole durante la campagna napoleonica in Italia. Speravo che uscissero un po' meno lunghi e impegnativi ma la mole di eventi da raccontare è tanta e ho dovuto stringere molto per arrivare ad un riassunto... commestibile. Vi linko le pagine, se il cdc ritiene che sia spam cancelli pure e accetti le mie scuse. https://www.orodicarta.it/curiosita/cedolepontificie1.html https://www.orodicarta.it/curiosita/cedolepontificie2.html Ovviamente, ogni commento, integrazione, correzione o critica sarebbe molto ben accetto!2 punti
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Farei qualche considerazione spero non banale, in primis più che lotta alla mafie, che è solo una specifica forma di fenomeno criminale, parlerei di confronto e conflitto tra determinate mentalità e visioni della vita, si può sconfiggere o indebolire una particolare mafia, ma permanendo diffusa quella visione e mentalità semplicemente il fenomeno criminale rinascerà sotto una nuova forma come le teste dell'Idra, nei tempi attuali ad esempio una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo è la Ndrangheta che non ha origini in Sicilia ma in Calabria e che è ormai radicata in tutta Italia, soprattutto nelle regioni più produttive del Paese, un altro esempio è la Colombia in cui non vi sono più i cartelli potenti degli anni novanta, quelli di Medelllin e Cali, oggi sono i cartelli messicani i più potenti, ma ugualmente incidono in maniera cospicua nella vita economica della Colombia e di altri paesi latinoamericani... un altro equivoco a mio avviso è l'eccessivo accento dato alla cultura della legalità, ma legalità significa semplicemente rispetto delle leggi e le leggi possono essere corrotte, fatte male, create per favorire interessi anche criminali, favorite in alcuni casi persino da gruppi mafiosi, questi cercano di entrare in politica o influenzare il mondo politico proprio a tal fine, inoltre oggi molti di questi gruppi si mimetizzano nel tessuto economico legale, apparentemente sono imprenditori normali, solo che nel "tempo libero" trattano anche altri "affari" molto redditizi da reinvestire poi sul mercato legale... quindi la legalità non basta affatto, bisogna andare oltre, alle radici psichiche del problema, l'avidità e le mentalità correlate che la favoriscono o supportano come il servilismo clientelare, ed è naturalmente un campo di battaglia più arduo perchè più sottile, situato nella coscienza di ognuno, eppure senza cambiamenti di coscienza neanche i sistemi sociali cambiano, almeno non in senso migliorativo...2 punti
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Passata oggi in asta NAC 126 al lotto 29, una piuttosto rara didramma di Naxos : di pari tipologia, da MagnaGraeciaCoins, unisco un altro esemplare passato a suo tempo in Harlan J. Berk .2 punti
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concordo l'argento non è ammissibile per quel taglio, peso e tipologia per il Meridione in quei secoli2 punti
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Vorrei ricordare i realizzi milionari delle monete di Siracusa, Agrigento, e altre, o del famoso Adriano, o delle Eid Mar auree.. o i 475.000.000 del Savator Mundi…. e puntualizzare che ognuno con i propri soldi ci fa quello che vuole, e che 1.000.000 di euro, per qualcuno, sono il guadagno di qualche ora di lavoro( vedi Bezos e compagnia bella) quindi è come se noi spendessimo un paio di cento euro. Questa è la reale misura dei vari poteri di acquisto… la formica tira il calcio che può…2 punti
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Buon Giorno, intervengo, con il rischio di essere considerato pedante, in merito alla classificazione proposta per un fiorino offerto nella prossima asta CNG 504 di dicembre. Premetto che il periodo di coniazione del Fiorino in questione è fuori dal mio periodo specifico di studio, una coincidenza mi ha consentito di rilevare l’imprecisione. Nello stesso mese di dicembre avrà luogo l’asta Bolaffi 40 nella quale tra gli altri Fiorini è presente quello che mi ha fatto sorgere il dubbio. Il Fiorino imprecisamente classificato è questo (o meglio, per il quale non è stata approfondita sufficientemente la classificazione): Il problema è probabilmente legato a un refuso nella compilazione del MIR Firenze, può succedere, il segno viene correttamente descritto come stemma Uzzano, ma viene erroneamente collegato con Ubaldo Fetto Ubertini, Signore della Zecca per l’oro in altre occasioni ma estraneo a questa. Il Signore per l’oro è invece Niccolò di Giovanni da Uzzano. Nella descrizione della moneta era indicato solo il nome e non il riferimento allo stemma, la visione della moneta seguente, dove è possibile apprezzare lo stemma Ubertini: Correttamente attribuita a un esponente della famiglia Ubertini mi ha indotto a verificare. Presumo la cosa possa essere di interesse marginale per molti, in questo momento ho un po' di tempo da dedicare allo studio. I refusi nei testi anche più curati sono sempre possibili, presumo saranno oggetto di correzione in una possibile prossima edizione. Cordialità1 punto
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Visionando il catalogo della recente asta Naumann 110 dello scorso novembre ho notato un interessante nucleo di monete tarantine in stato di conservazione pressoché omogeneo. Si tratta di 40 esemplari in argento (38 didrammi, 1 litra e 1 trias) privi di annotazioni riguardo eventuali pregressi passaggi d’asta e quindi, suppongo, immessi per la prima volta sul mercato antiquario. https://www.acsearch.info/search.html?term=tarentum&category=1-2&lot=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=1 Il catalogo di vendita classifica gli esemplari secondo l’inventario della collezione Vlasto redatto da Ravel (1977) tranne per due pezzi (nn. 44, 66) per i quali il riferimento è alla Historia Numorum di Rutter (2001). Adottando invece la più recente classificazione di Fischer-Bossert (edito nelle more di stampa dell’opera di Rutter) si ottiene il prospetto che segue: Cat. Naumann 110/2021 Nominale (AR) Classificazione (Vl. = Vlasto; FB = Fischer-Bossert) Cronologia (a.C.) 27 litra Vl. 1155 seconda metà V sec. ca. 28 trias Vl. 1193-4 29 didramma FB 16 430-25 30 didramma 31 didramma FB 24 400-390 32-33 didramma FB 33 380-375/70 34-35 didramma FB 39-40 365-355 36 didramma FB 37 37-38 didramma FB 46 344-340 39 didramma 66 didramma FB 66 325/20-315 46 didramma FB 69 315-302 45 didramma FB 73 44 didramma FB 74 48-49 didramma FB 75 302 43; 47 didramma FB 77 302-290 40; 59 didramma FB 78 290-281 42 didramma FB 79 41 didramma FB 80 50; 63 didramma Evans VI, A 1-3 302-281 (Evans) 281-276 (FB) 51-52 didramma Evans VI, A 4 53 didramma Evans VI, C2 54-55 didramma 56-58 didramma Evans VI, D2 60-62 didramma FB, N134 64 didramma Evans VI, E1 65 didramma Evans VII, C3 281-272 dal 276 (FB) Si tratta quindi di un nucleo monetale compatto (gruzzolo?) anche sotto il profilo cronologico. A parte pochi didrammi inquadrabili nell’ultimo quarto del V o alla metà del secolo successivo, il grosso si concentra tra l’età di Archidamo e il periodo pirrico e comunque oltre il 280. La classificazione di Fischer-Bossert infatti fa slittare il V periodo Evans, grosso modo corrispondente ai gruppi 76-82, al primo ventennio del III secolo a.C. - ipotesi tuttavia non condivisa da Burnett – proponendo per il VI periodo una datazione al 281-276 e inquadrando il VII a partire dal secondo quarto del III secolo, epoca a partire dalla quale si pongono le serie di peso ridotto di cui un esemplare (per giunta il più recente) è presente proprio nel catalogo Naumann (n. 65: gr. 6,30).1 punto
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Dal momento che molti nuovi utenti si stanno approcciando alla numismatica, spero di fare cosa gradita fornendo un elenco di manuali pubblicati nell’ultimo ventennio in lingua italiana introduttivi allo studio dei principali aspetti della moneta nell’età greca e romana (tecniche di coniazione, tipologia, metrologia, circolazione, storia monetale, schedatura delle monete, aspetti giuridici, ecc.). Oltre al sempre valido volume di L. Breglia, Numismatica antica. Storia e metodologia, ed. Feltrinelli, Milano 1967: 1) M. Crawford, Numismatica, in M. Crawford - E. Gabba – F. Millar – A. Snodgrass, Le basi documentarie della storia antica, ed. Il Mulino, Bologna 2000, pp. 193-244. 2) F. Catalli, Numismatica greca e romana, ed. IPZS, Roma 2003. 3) E. Arslan, La numismatica antica, ed. Il Mulino, Bologna 2005. 4) F. Barello, Archeologia della moneta. Produzione e utilizzo nell'antichità, ed. Carocci, Roma 2006. 5) M.C. Mancini, Introduzione allo studio della numismatica. vol. I. Problematiche metodologiche, Aracne ed., Roma 2006. 6) R. Cantilena, La moneta in Grecia e a Roma. Appunti di numismatica antica, ed. Monduzzi, Milano 2008. Per la storia monetale in particolare: 7) F. Panvini Rosati, La moneta greca e romana, ed. L’Erma di Bretschneider, Roma 2000 Colgo l’occasione per segnalare agli interessati anche due recenti volumi che segnano un rinnovato interesse per il tema delle origini della moneta a Roma: F. Coarelli, Argentum Signatum. Le origini della moneta d’argento a Roma, Roma 2013. Le origini della moneta d’argento a Roma: una discussione, “Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica”, 60, 2014.1 punto
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@Eremo e ora ne hai rovinata un 'altra ma con dentrificio e spazzolino: già in foto si vedono i graffi ma se prendi una lenta di ingrandimento i graffi saranno sicuramente ancora più evidenti. Per fortuna è solo una comunissima 500 lire d'argento come tante altre ma fosse stato uno scudo del Regno o qualche altra moneta più importante il danno sarebbe stato irreparabile. Lascia perdere questo e altri sistema di pulizia: le monete in linea generale non si puliscono MAI se non si sa come operare in modo corretto e per farlo non ci si improvvisa. Saluti Simone1 punto
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Secondo la casa d’asta è in oro, ovviamente in una lega più bassa. L’originale, in alta conservazione, mediamente va da 1.500 a 2.000 euro. Comunque, non vorrei andare troppo fuori argomento, che ricordiamo essere la 5 lire di Murat. Questi discorsi è meglio proseguirli in opportune discussioni.1 punto
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Direi che l’obiettivo di far arrivare a più mani possibili il Gazzettino di Quelli del Cordusio si è’ felicemente realizzato grazie al Memorial Correale di Castellammare di Stabia e a Libero Tempo ! Avanti così ?1 punto
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Sicuramente, la vera scritta su quel 5 lire è ben più difficoltosa per una produzione effettuata senza alcuna cura, se fosse stata realizzata in argento e con dovizia dei particolari magari la finalità era diversa.... ne varrebbe la pena, non è di certo una moneta da 20 euro. In ogni caso con qualcosa di grossolano e difforme aggiunto partono con il piede giusto, una data inesistente, una legenda sbagliata ecc. ecc. se poi riescono a gabbare qualcuno facendogli credere che esiste una rarissima variante con su scritto SALVATORE MURAT tanto di cappello!1 punto
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Ciao, è stata prodotta proprio così, forse hai fatto il paragone con le monete in euro, facendo ruotare quest'ultime in mano ti ritrovi l'immagine dritta, sono chiamati 'assi alla tedesca'. Il quarter dollar invece è stato prodotto con gli 'assi alla francese', facendola ruotare l'immagine si capovolge, purtroppo nulla di raro.1 punto
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Difficile ma non impossibile. Basta avere soldi, tempo, pazienza e, soprattutto, passione. Dall'unione di questi elementi, si possono ottenere grandi risultati.1 punto
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E qui ti sbagli, perché solo la NIP è stata riconosciuta dal MISE quindi i suoi membri saranno abilitati e i tribunali pescheranno in quei nominativi. E questo spero che metterà fuori gioco definitivamente i periti pescivendoli e affini ….1 punto
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Quando rientro a casa vado a vedere le monete "vicine" inserite nel raccoglitore, solitamente inserisco lotto per lotto, per cui è auspicabile che esse fossero compagne di sacchetto. Ve le posterò, magari scopriamo qualcosa insieme. Grazie mille a tutti.1 punto
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Cmq scherzi a parte le catalogherò, specificando "riproduzione", potrebbe essere un obiettivo mnemonico per dire:un giorno le avrò tutte originali!!!!1 punto
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Sorry, @pisti1978 doesn't appear in this forum since 2014, October. petronius1 punto
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Stessa descrizione ma un valore diverso da quello già presentato. Seconda guerra mondiale Military Autority in Tripolitania - Occupazione britannica della Tripolitania 100 lire 19431 punto
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Ciao Sulla scritta non saprei ,perchè dalle foto è difficile sbilanciarsi. Certo la signora Margherita sostiene che dal vivo si vedono,perciò,visto che non costa nulla,anche se non si ha un bilancino,si potrebbe far la prova alla calamita.1 punto
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Nel V-III sec. a,C. , @Crine soprattutto per finanziare le ingenti spese per le guerre contro le città greche siceliote, i Cartaginesi hanno prodotto in zecche della Sicilia occidentale da loro controllata, quella che è la monetazione SICULO-PUNICA alla quale appartiene anche la moneta in oggetto . una buona giornata1 punto
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Sezzino di Casale per Bonifacio Paleologo. Classificazione desunta sulla base della titolatura MON che compare a ore 9 del dritto e compare solo per questo marchese, almeno da quanto vedo dal CNI, es.51 - 58 e tav.X es.16 (non essendo la mia monetazione non dispongo di altri riferimenti). I sezzini per Gian Giorgio paleologo e quelli classificati come anonimi infatti non riportano la stessa titolatura. Ciao Mario1 punto
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Non è che sembra una cianfrusaglia, È una cianfrusaglia. Saluti TIBERIVS1 punto
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Se confermato sia argento (almeno non ho avuto le traveggole) salvo clamororosi sviluppi, ritengo anche io di abbandonare l'ipotesi di coniazione in una zecca del nostro meridione. Buona l'idea di @eliodoro di provare a cercare in qualche emissione dei paesi dell'est. Ma il giudizio sulla bontà è unanime? Non me ne voglia l'autore del post ma credo bisogni valutare tutte le possibili opzioni, anche le più scomode.1 punto
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Sicuri che non sia un falso? mancano le iniziali M C C.1 punto
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https://www.repubblica.it/cronaca/2021/11/03/news/reithera_abbandonata_dallo_stato_riceve_un_finanziamento_dalla_fondazione_gates-324883054/1 punto
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@ARES III Non è una strada percorribile per varie ragioni. Detto questo Lamoneta.it non ha mai messo al bando chi scriveva su quel forum ed è ben felice di accogliere chiunque. Non facciamo certo distinzioni di questo tipo. Su questo argomento non c'è altro da aggiungere.1 punto
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Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda, hai aperto la discussione, ho scritto la mia, hai spostato il tema dai realizzi eccessivi agli estensori dei cataloghi, cosa ti turba così intimamente? Il problema sono i realizzi, quindi gli acquirenti, o i cataloghi, quindi i venditori? E ricordiamoci innanzitutto che le monete non sono beni di prima necessità e che nessuno generalmente vende o compra sotto una spada di Damocle.1 punto
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È una bruttissima copia moderna,io prima di buttarla la forerei o spezzerei in due ,onde evitare che possa tornare di nuovo nelle mani di qualcuno creando una falsa illusione...1 punto
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Riguardo alla prima questione riporto un'altro passo della Pergola: "...esiste una contaminazione di tipi che riguarda tutte le personificazioni legate alla guerra, come Roma, Minerva, Virtus, Diana o Bellona". Qualsiasi sia il nome che vogliamo dare a quella testa al dritto, va tenuto presente che siamo di fronte ad una figura connessa alla guerra ed il discorso potrebbe valere per tutte le prime tipologie denariali (Dioscuri, Luna, Vittoria). Probabilmente si tratta di una considerazione ovvia, ma è opportuno precisare che sarebbe assurdo pensare che una tale scelta di dritto fu motivata da un banale "noi Romani sul primo denario romano ci mettiamo la testa di Roma". Ben sappiamo che il tipo iconografico ha solitamente grande valenza, sia essa religiosa, politica, militare o sociale (o un insieme di esse). Prossimamente torneremo a parlare anche del tipo coi Dioscuri, magari soffermandoci maggiormente anche sulle tre differenti "versioni" iconografiche di Roma, ma restando nell'ambito dei bigati con Luna ed alla connessione col dritto, molti elementi parrebbero suggerire che il gruppo di emissioni possa rappresentare (passatemi il termine forse eccessivo) una sorta di evocatio monetale. Il concetto è a tratti improprio, ma è opportuno richiamare nuovamente un passo del Pedroni: "nel 187 Aemilius Lepidus votò un tempio a Diana combattendo contro i Liguri; nel 182 le porte del tempio di Luna sull’Aventino furono scaraventate lontano; nel 179 il tempio di Diana, votato da Aemilius Lepidus nel 187, fu dedicato nella zona del Circo Flaminio; nel 177 fu dedotta la colonia di Luna nella cui commissione istitutrice vi era Aemilius Lepidus.Questa sequenza è di fondamentale importanza per comprendere attraverso la connessione tra Aemilius Lepidus e Diana(/Luna), quanto stretta fosse agli occhi dei Romani quella tra i Liguri, Luna (località) e Luna (divinità). Per inciso, viene ad acquistare così ancor più valore l’ipotesi che a Luna esistesse un grande tempio dedicato alla dea omonima che assumeva la funzione di divinità poliade. Sorge quindi il sospetto che anche il tempio romano della dea Luna sull’Aventino possa essere sorto in conseguenza della guerra contro i Liguri". Purtroppo la tendeza è sempre stata quella di vedere una sorta di "pochezza iconografica" in questi primi tipi fissi, anche in ambito collezionistico c'è un po' l'idea che Roma, i Dioscuri, Luna o la Vittoria siano figure scelte quasi "a caso" o comunque non dotate di particolari significati. Nel caso in esame moltissimi elementi però suggeriscono l'esatto contrario: siamo di fronte ad un tipo monetale voluto per richiamare (e perchè no, sostenere) un contesto bellico ed espansionistico ben preciso.1 punto
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Sì, @Poemenius ha identificato correttamente la zecca. La classificazione è Paolucci-Zub 724 e RIC IX, 32a. Una precisazione. La figura seduta è Roma elmata. L'emissione con Costantinopoli ha la figura turrita e la testa volta a destra (Paolucci-Zub 726 e RIC IX, 33a). Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao a tutti, posto anche il mio10 reali di Filippo II di Spagna. D/ PHILIP R ARA ETSARDINIE; Busto coronato a destra, ai lati C / X-A R/ INIMICOS EIVS INDVAM CONFVSIO Croce in 4 archi Piras 117 - Peso: 28,9 gr. Diametro: 41mm.1 punto
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Da questa cartina sembra che i migranti siano un esercito che sta puntando da quattro direzioni su Varsavia per conquistarla... un esercito di morti di freddo e di fame Che siano "usati" politicamente da Russia e Bielorusssia non ci piove, ma un po' di solidarietà anche a loro, sfruttati dagli uni e respinti dagli altri, non gliela vogliamo dare? petronius1 punto
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Buonasera, dopo più di un anno di letargo vorrei mostrarvi un altro mio interessante 10 reali di Filippo II di Spagna, stavolta del I tipo. Tale tipologia si contraddistingue per più varianti relative al busto del regnante, questo è quello più snello e lineare. Anche se la categoria dei maltagliati mi regala delle emozioni più forti e singolari, devo dire che la maestosità di questo regolare primo tipo non è da meno. Il tondello pesa 28,2 g con un diametro di 4,2 cm. D/PHILIP.R.ARA.ET.SARDINIE; Busto coronato a destra R/*INIMICOS.EIVS.INDVAM.CONFVSIONE; Croce in cornice di 4 archi Attendo qualche vostro commento... Grazie, a presto!1 punto
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Buongiorno e Buona Domenica. La mia coppia di 10 Tornesi di Ferdinando II Saluti Alberto1 punto
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A volte le ribattiture ingannano, ma sono sempre tre.1 punto
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Eh lo so... c'ho provato a buttare un prezzo basso, e vedo che non ti sfugge nulla! Perfettamente in linea con il tuo pensiero e con il principio esposto dall'amico numys cosa questa decisamente importante se si vuole rimanere con i piedi per terra e fare una scelta ragionata rispettando i sacrifici fatti per il denaro sudato. Partiamo da un assunto che io ho abbozzato, ma voi l'avete ben puntualizzato (riepilogo): A tutto questo aggiungo qualche considerazione e anche qualche dettaglio sull'acquisizione del mio pezzo. La banconota da me acquisita, ripeto, è stata una fortunata ma soprattutto fortuita coincidenza, davvero inaspettata: vista davvero solo poco dopi secondi dopo l'inizio della vendita online. Dopo che è stata tolta (in seguito al mio acquisto), il venditore mi disse che gli erano pervenute diverse chiamate. Altro dettaglio, se vogliamo, molto di contorno ma che nel contesto di questa banconota secondo me ha più che discreta rilevanza: siamo in piena settiimana, prima mattina e questo post ha già ricevuto molta partecipazione (ben 74 visite, tra cui quella di un utente che solitamente è attivo nelle sezioni preunitarie). Voi direte, "e cosa centra"? Centra che questa banconota piace davvero a tantissimi, e questo dettaglio conferma il fatto che venga ricercata anche da coloro che non sono interessati alla cartamoneta. Ricordo che un amico commerciante, tempo fa (4 o 5 anni), mi disse che se l'avesse trovata BRUTTA (precisando anche strappata e con parti mancanti), per 500€ se la sarebbe tenuta. Credo (ma aspetto vostre conferme), che ci sia più possibilità di trattativa sul prezzo nel cercarla bellina anzichè nella solita qualità intorno al BB, anche gradevole. Magari un commerciante ha più possibilità di togliere qualcosa su un prezzo più alto, che su una qualità inferiore ma con prezzo "al limite" per uniformarlo alla base di mercato. Ho visto che in passato qualche bel pezzo è passato in asta; ad esempio, ricordo distintamente due esemplari in alta conservazione analoga alla mia, acquistati dallo stesso commerciante dal quale ho acquistato la mia banconota (e venduti a cifre superiori, nonostante il suddetto commerciante mi disse che erano qualitativamente inferiori alla mia). Questo rafforza la mia convinzione che qualche buon acquisto è fattibile in asta, specie se si punta alla massima qualità possibile, ma, come è stato giustamente precisato dall'amico @PriamoB, è tassativa la visione diretta, dal momento che rimane una tipologia estremamente delicata per la carta e per i colori (a questo riguardo, sottolineo come il commerciante di cui sopra, mi disse che è molto difficile trovare un esemplare con bei colori vivi, saturi di quella bella tonalità calda). Capita di frequente infatti, che scritte e firme d'epoca (come nella mia), vengano cancellate con gomma pane (ad esempio, se fate caso, nella foto che compare sul catalogo Crapanzano, nello stesso punto dove nella mia c'è la firma, noterete una leggerissima e appena percettibile macchiolina bianca. Il commerciante mi disse che trattavasi di un esemplare proveniente dallo stesso insieme del mio esemplare, firmati dal console italiano, a cui era stata cancellata la firma (personalmente preferisco tenermi la scritta, tra l'altro d'epoca, a un esemplare trattato) Quindi, mai come su altri pezzi, una visione diretta è davvero categorica per questa tipologia al fine di appurarne la genuinità del pezzo (carta e colori soprattutto). Rimane il fatto, che stiamo parlando di una banconota davvero molto costosa (e molto fragile per il processo produttivo attuato) perchè attrae indistintamente l'attenzione di qualunque appassionato di monete e banconote per la sua bellezza. ... ed è anche piacevole parlarne... siamo in 5 e non sono nemmeno le 11 di mattina, dalle nove che è partita la prima risposta (dettagli che, a mio parere, spiegano in qualche modo le cifre che spunta)1 punto
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