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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/21/21 in tutte le aree

  1. Buongiorno e buona domenica. Oggi vi posto una Piastra entrata da poco ma che già considero tra le più belle della mia collezione. 1857 .
    7 punti
  2. Esistono centinaia di modi per ringraziare, ma quando si tratta di una gratitudine sincera e grande, il gesto più semplice che meglio ci identifica, è dire ancora una volta grazie, grazie e ancora grazie a tutti indistintamente. Fondamentale, in questo periodo tristemente pandemico, era imprimere positività ed entusiasmo, con senso di responsabilità. Ringraziamo chi anche in questa occasione ci ha mosso delle critiche costruttive, e come nelle manifestazioni precedenti, saranno verificate le giuste modifiche da apportare. Ci teniamo esclusivamente a titolo informativo, per chi non lo sapesse, che Castellammare di Stabia è priva di strutture adeguate per ospitare eventi di questa portata, importanza e imponenza. Il territorio è ostile, le uniche strutture esistenti, utilizzate già in passato, le Terme di Stabia Nuove sono fallite, mentre la Tendo struttura Comunale è all’asta. Quindi non per incapacità addebitabili alla nostra gestione, ma per gravi problematiche causate da scellerate amministrazioni comunali, ci ritroviamo volta per volta ad elemosinare, con grosse difficoltà e dispendio di risorse economiche ed energie, attenzioni da strutture private incapaci di offrire servizi essenziali e funzionali. La filosofia che ci contraddistingue dal 1994 è garantire la totale tranquillità, serenità, ambiente familiare, creare reali nuove amicizie, unire gioventù e saggezza, incentivare conoscenza e sapere, utilizzando, come volano, ogni nuova forma di comunicazione disponibile. E’ giunto il momento per chi non condividesse questo progetto, visto il nostro grande impegno a coinvolgere sempre di più persone da ogni zona d’Italia, di fare delle scelte, e se opportuno, dividere le nostre strade, com’è nel nostro stile, silenziosamente e non polemicamente. Non essendo legati a nessun sistema parassitario, preferiamo da quasi 28 anni, come ci ha insegnato il compianto Presidente Salvatore Correale, lavorare, sudare e non piegarci a nessuna modalità di facile riuscita, o ottenere successi per meri scopi economici, non barattiamo la dignità, la passione ci anima con forza, reattività e dignità. La soddisfazione più grande è essere sempre disponibili e operativi con tutti, regalando sorrisi sinceri, pronti a risolvere problematiche di qualsiasi genere, neutrali, imparziali, non partecipi a trattative commerciali, forse un "unicum" in Italia, la nostra identità certificata. Vi lasciamo alla memoria questo breve reportage fotografico, e ringraziamo di cuore gli amici Francesco Tafuri e Gaetano Russo, che hanno scelto di festeggiare il loro compleanno nella famiglia acquisita del Memorial Correale…Amor vincit omnia...Vox populi, vox dei! (L’amore vince tutto…Voce di popolo, Voce di Dio!!!)
    4 punti
  3. Buon sabato sera amici...tiro su questa storica discussione postando una foto di gruppo con la mia piccola ancora, collezione per Carlo di Borbone, per il puro piacere di vederle tutte assieme. La più rara del gruppo?...il sebeto ancora sotto plastica, variante al momento conosciuta in un solo esemplare : dritto con corna grande e scudo piccolo. Un caro saluto. Cristiano. p.s. ricordavo le foto meno sfuocate ma queste ho
    4 punti
  4. Buongiorno e buona domenica a tutti gli amici del forum! Dopo alcuni mesi, torno oggi finalmente a mostrarvi un nuovo acquisto. Direttamente proveniente dall’ultima asta V.L. Nummus, ho il piacere di presentarvi una bella medaglia napoleonica in argento. Si tratta della prima medaglia di Napoleone della mia collezione. Ho cercato per lungo tempo un esemplare che potesse soddisfarmi pienamente prima di dare inizio a questo filone collezionistico e finalmente sono riuscito a trovarlo. Nello specifico, si tratta della medaglia in argento coniata in onore della battaglia di Wagram. Da appassionato di Storia prima che di numismatica, se me lo consentite, mi piacerebbe fare una descrizione degli eventi che portarono alla battaglia e, in un secondo momento, mostrare le foto della medaglia. Antefatti A seguito della cocente sconfitta subita nella campagna del 1805, culminata nella cruciale battaglia di Austerlitz, l’Austria vide notevolmente ridotta la propria influenza nello scacchiere europeo. Oltre alle ingenti perdite territoriali subite, Vienna fu costretta a riconoscere la fine del Sacro Romano Impero e, allo stesso tempo, la nascita della Confederazione del Reno, costituita da una serie di Stati vassalli fedeli alla Francia. Ciò sancì, in poche parole, la fine dell'influenza austriaca sulla Germania, ovviamente a vantaggio dell’Impero francese. Questi fatti portarono alla nascita di un profondo sentimento revanscista nel Paese, non solo fra i nobili di corte, sempre avversi alla Francia rivoluzionaria, ma anche nel ceto medio. Gli austriaci erano consapevoli che ciò che avevano perso sul campo di battaglia poteva essere recuperato soltanto sul campo di battaglia. Per prima cosa, però, bisognava occuparsi dell’esercito e adeguarlo alle nuove tattiche militari introdotte da Napoleone, soprattutto alla luce delle gravi lacune mostrate nell’ultimo conflitto. Una serie di importanti riforme volte a modernizzare le forze armate fu portata avanti dall’arciduca Carlo d’Asburgo, nominato nel 1806 comandante in capo dell’esercito. Costui era un brillante stratega e aveva capito che, per creare una macchina da guerra moderna all’altezza della potenza bellica francese e non più ancorata ai canoni del secolo precedente, bisognava prendere esempio da Napoleone e dalla sua Grande Armée. Grazie a queste riforme, nell’arco di pochi anni, l’esercito austriaco si riorganizzò completamente, diventando una seria minaccia per la Francia. Raffigurazione dell'arciduca Carlo d'Asburgo alla testa dell'esercito austriaco Nel frattempo, mentre l’Austria si stava riarmando, le truppe francesi erano occupate nella penisola iberica, in una campagna militare tanto difficile quanto sanguinosa. La Grande Armée sembrava aver trovato finalmente un ostacolo all’altezza delle sue implacabili mire espansionistiche. La Spagna divenne una vera trappola mortale per la Francia: una nazione che non si sarebbe mai piegata al volere di Napoleone, che avrebbe combattuto fino all’ultimo uomo (vedendo anche il coinvolgimento della popolazione civile) e che fino al 1814 avrebbe rappresentato una grave spina nel fianco all’Impero francese. L’invasione della penisola iberica fu, probabilmente, uno dei più gravi errori tattici commessi da Napoleone, secondo solo (a mio avviso) alla disastrosa campagna di Russia del 1812. Rivolta del 2 maggio 1808 a Madrid contro l'occupazione francese
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Al fine di mantenere più ordinato l'elenco della prima pagina della sezione, in questo topic vengono raccolte tutte quelle discussioni che precedentemente erano evidenziate come importanti.
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti! Nello spirito di rinnovamento e riorganizzazione del forum, questa nuova discussione raccoglie le precedenti discussioni importanti così da rendere più agevole la consultazione della sezione. Michele DISCUSSIONI PIU' IMPORTANTI e STORICHE:
    3 punti
  8. Bene! Con ciò direi che abbiamo concluso tutta la parte relativa alla descrizione del quadro storico. Mi auguro di non avervi tediato troppo ma, personalmente, ritengo che la Storia sia un elemento fondamentale in numismatica. Senza conoscere la Storia, non credo si riesca ad apprezzare veramente le monete (o medaglie, come in questo caso) che collezioniamo. A me, comunque, ha fatto piacere scriverlo. Spero che a voi abbia fatto piacere leggerlo ? Veniamo ora, finalmente, alla tanto attesa medaglia. Al dritto troviamo la testa laureata di Napoleone rivolta verso destra. Alla base del collo notiamo la firma dell’incisore Andrieu. Al rovescio, invece, abbiamo un’elaborata rappresentazione in pieno stile neoclassico. Al centro della raffigurazione troviamo Ercole con pelle di leone e clava nella mano, colto nell’atto di sferrare il colpo fatale ad un gigante steso a terra che si ripara con uno scudo. A destra abbiamo la Vittoria alata con ramo di palma in mano e pronta ad incoronare con l’alloro il vincitore. In basso nell’esergo: Bataille de Wagram - VI Juillet MDCCCIX (6 luglio 1809), con firme di Galle e Denon. Si tratta di una medaglia discretamente rara, soprattutto in argento ed in alta conservazione. L’esemplare da me aggiudicato, che assicuro essere poco valorizzato dalle mie pessime qualità fotografiche, presenta al dritto una bella patina omogenea da vecchia collezione, mentre al rovescio ha mantenuto ancora una buona percentuale del lustro del metallo. Da apprezzare anche la quasi totale assenza di colpetti, segnetti sui campi e tacche, tutti elementi congeniti che purtroppo affliggono spesso le medaglie napoleoniche anche in alta conservazione. Credo di aver detto, bene o male, tutto quello che volevo scrivere su questa medaglia. Perciò, vi lascio ora alle foto, curioso di sentire qualche vostro commento (e sulla Storia di questo pezzo e sulla medaglia in sé). Grazie a tutti per l'attenzione.
    3 punti
  9. Quinta coalizione e battaglia di Wagram Alla luce delle impreviste difficoltà avute nel tentativo di conquista del territorio spagnolo, Napoleone fu costretto a spostare una parte consistente delle proprie truppe dal fronte orientale verso Madrid. Gli austriaci videro questa mossa come un’opportunità da cogliere al volo e attaccarono il fianco lasciato scoperto, entrando in Baviera il 10 aprile 1809. L’attacco dell’Austria, alleatasi con la Gran Bretagna nella cosiddetta “quinta coalizione”, colse abbastanza di sorpresa i francesi. Ciononostante, la Grande Armée, guidata dai suoi più abili marescialli (primo fra tutti Davout), riuscì a difendersi bene e a contrattaccare rapidamente. Napoleone stesso raggiunse in breve tempo il fronte e il 13 maggio riuscì, addirittura, ad entrare a Vienna. Presa la capitale, sembrava ormai una guerra destinata a concludersi in fretta ma, in realtà, la vittoria era ancora lontana dal realizzarsi. Difatti, le forze austriache, capeggiate dall’arciduca Carlo, non erano ancora state definitivamente sconfitte sul campo di battaglia. Napoleone intercettò, quindi, gli austriaci sulle sponde del Danubio, affrontandoli nei pressi dei villaggi di Aspern ed Essling. L’arciduca Carlo aveva scelto questo luogo non a caso: i francesi dovevano attraversare il Danubio per raggiungere gli austriaci e, come potete immaginare, per spostare decine di migliaia di soldati, cavalli e cannoni, ci vuole del tempo. Perciò, mentre le prime linee dell’esercito francese si trovavano già ad Aspern ed Essling, i restanti corpi d’armata dovevano ancora attraversare il fiume. Il piano degli austriaci era tanto semplice quanto efficace: tenere divise le forze francesi, ostacolandone il più possibile l’attraversamento. Per far ciò, colpirono i fragili ponti in legno, utilizzando una serie di chiatte cariche di esplosivi. In questo modo, la retroguardia avrebbe impiegato ancora più tempo per riunirsi alle truppe che avevano già attraversato il ponte. Queste ultime, invece, si trovavano in trappola: senza rifornimenti, bloccati alle spalle e costretti ad affrontare un nemico in superiorità numerica. Battaglia di Aspern-Essling (21-22 maggio 1809) La battaglia di Aspern-Essling fu dura e costò la vita a migliaia di soldati di entrambi gli schieramenti. I francesi, pur resistendo faticosamente alle ondate austriache, furono alla fine costretti alla ritirata. La vittoria austriaca, però, non risultò decisiva: anche l’esercito dell’arciduca Carlo era esausto e non ebbe la forza necessaria per lanciarsi all’inseguimento del nemico in fuga. Ciò permise a Napoleone di riorganizzare le proprie truppe e di vendicarsi per lo smacco subito. Dopo circa sei settimane di preparativi, i francesi erano pronti per dare nuovamente battaglia. Questa volta Napoleone non voleva rischiare di commettere ulteriori passi falsi. Attraversò, quindi, il Danubio alla testa di un esercito forte di oltre 160.000 uomini, scontrandosi a Wagram contro circa 140.000 austriaci. Fu una battaglia epocale, probabilmente la più grande che si fosse mai vista in termini numerici. Napoleone alla battaglia di Wagram (5-6 luglio 1809) Dopo due giorni d’intensi combattimenti, Napoleone riuscì a sconfiggere definitivamente gli austriaci, costringendo l’arciduca Carlo prima alla fuga e poi alla resa. L’imperatore Francesco I, fratello di Carlo, fu molto contrariato da questa decisione. Il suo intento era, infatti, quello di proseguire ancora il conflitto, in attesa del supporto militare inglese. Alla fine, però, anche l’imperatore dovette riconoscere la sconfitta, arrivando a stipulare una nuova pace (Trattato di Schönbrunn), con cui fu costretto a cedere altri territori alla Francia ed ai suoi alleati… Per quel che riguarda, invece, il rapporto tra Francesco I ed il fratello Carlo d’Asburgo, i dissidi tra i due non si placarono mai e l’arciduca finì col rassegnare le proprie dimissioni da comandante in capo dell’esercito, ritirandosi a vita privata.
    3 punti
  10. Posto questo video sul ritrovamento fortuito dell'anfiteatro di Volterra. C'è anche un piccolo passaggio numismatico. Magari @magdi ci dice qualcosa di più. https://video.repubblica.it/gediwatch/l-anfiteatro-ritrovato-riparando-una-fogna/401709/402419?video&ref=RHTP-BH-I324974103-P1-S2-T1
    2 punti
  11. Dalla rete, così è descritto uno statere incuso di Metaponto ( AG - g. 7,95 ) con buone tracce di riconiatura .
    2 punti
  12. Buonasera, Per la precisione il sottotipo venne battuto dall’accoppiamento di conii O90-R189, numero di catalogo del corpus della professoressa Westermark 275. Allego l’immagine dell’esemplare raffigurato sulle tavole di The Coinage of Akragas, conservato al British Museum grazie alla donazione Lloyd del 1946. Si possono notare ancora sia le tracce della piccola testa al rovescio sotto al granchio, nonché la piccola frattura (?) a sinistra del segmento prima della chela dell’arto sinistro del granchio.
    2 punti
  13. Senza offesa ma non facciamo supposizioni prive di ogni fondamento. L'organizzatore, che non sono io, non è molto social per usare un eufemismo, e per questo non interviene. Il convegno è super confermato, so che le adesioni fra tutti i settori sono circa 300. Che io sappia buona parte dei partecipanti al Veronafil saranno presenti a Cerea. P.s. ma quando c'era il Veronafil è mai stato pubblicato un elenco degli espositori?
    2 punti
  14. Il punto credo stia nel distinguere la numismatica come disciplina storica dal collezionismo che può avere finalità diverse, vi sono numismatici che ignorano o che non danno molta importanza alla raccolta di monete, come vi sono collezionisti di monete che ignorano la numismatica come scienza...ragion per cui come vi possono essere collezionisti che uniscono la passione per il possesso delle monete al loro studio e approfondimento storico e quindi numismatico, ve ne possono essere altri abbastanza indifferenti a questo aspetto e orientati o al semplice possesso di un oggetto bello e prezioso o anche all'aspetto di investimento, così come vi sono collezionisti di opere d'arte che non ne capiscono un tubo e si fanno guidare da esperti per orientare i loro acquisti... ovviamente questi collezionisti non saranno numismatici ma semplici investitori per cui acquistare una moneta, un gioiello, un'opera d'arte o delle azioni è solo un modo per diversificare il patrimonio...
    2 punti
  15. Seconda guerra mondiale Campagna di Francia Banconota francese da 1.000 franchi in uso durante l'invasione nazista. La campagna di Francia inizia a maggio del 1940 con l'invasione tedesca del Belgio, dei Paesi Bassi, del Lussemburgo e con la successiva avanzata della Wehrmacht all'interno della Francia. Il 10 giugno del 1940 l'Italia dichiara guerra alla Francia, il 14 giugno Parigi venne occupata dalle truppe tedesche. Dopo quattro anni iniziò la campagna di liberazione della Francia dal regime nazista con lo sbarco in Normandia (giugno 1944). Il 7 maggio 1945 a Reims, in Francia, al quartier generale degli Alleati due alti ufficiali del comando supremo delle forze armate tedesche firmarono la resa incondizionata, entrambi furono condannati a morte al processo di Norimberga e giustiziati nel 1946. La Francia fu inclusa a pieno titolo tra le potenze vincitrici n virtù del costante sforzo militare antitedesco sostenuto. ps: al solito cliccare sopra le immagini per ingrandire.
    2 punti
  16. Una frase come questa, quella finale intendo, lascia trasparire chissà quale censura sulla parte economica nel Forum. Più che di questo a mio avviso si cerca di non farla prevalere su altri aspetti quali quelli citati da @lorluke. Non credo si intenda negare che l’aspetto economico abbia importanza ma classificare la Numismatica primariamente come investimento secondo me è proprio concettualmente sbagliato. Certo non è neanche realistico dire tour court che non lo è.
    2 punti
  17. Obiettivo raggiunto ? con grande consenso dei presenti ? carissimo Mario ? un vero successo?
    2 punti
  18. Ciao a Tutti e complimenti @magicoin per la tua Piastra eccellente. Ho in raccolta una 1857 che al D/ presenta le stesse V capovolte al posto delle A e D incomplete nelle parti inferiori. Al R/ anche la mia presenta le Aquile capovolte. Stesso conio? Saluti a Tutti.
    2 punti
  19. Buonasera, un piccolo apporto alla discussione con un tarì di Filippo II
    2 punti
  20. Personalmente, quando sento parlare di soldi e investimenti legati alla numismatica, mi viene un po' l'orticaria. Certo, il collezionismo di monete rappresenta un mercato in forte crescita negli ultimi anni e ci sono diversi utenti sul forum che argomenterebbero per ore circa la convenienza economica nell'investire oggi denaro sonante in monete FDC. Tuttavia, sarò antico o poco pragmatico ma ritengo che i soldi dovrebbero essere messi un po' in secondo piano, soprattutto quando ci si sta a malapena avvicinando al mondo della numismatica (come nel tuo caso). Nel senso che la numismatica dovrebbe, a mio avviso, rimanere in primis una passione, nonché una disciplina scientifica con forti legami con la Storia, l'economia, la sociologia, la geografia, ecc. Poi, certo, che dietro le monete vi sia un bel giro di soldi ma, per favore, non riduciamo sempre tutto a qualcosa di venale... In poche parole, cerchiamo di ricordarci sempre che la numismatica è molto più che un semplice investimento. E' innanzitutto una forma di arricchimento personale dal punto di vista del sapere. No.
    2 punti
  21. Avevo notato anch'io questo peculiare statere. Tuttavia più che una schiacciatura mi sembra di vedere al D/ la testa di un'aquila e lettere AK e al R/ (se non ho le allucinazioni ?) la chela di un granchio. Che si tratti della riconiazione su un didrammo di Agrigento? Cosa ne pensate?
    2 punti
  22. AVVISO In Italia, ai sensi della normativa vigente, è vietata ai privati la ricerca di cose di interesse archeologico, incluse le monete antiche, con qualunque mezzo incluso il metal detector, in qualunque luogo indipendentemente dal fatto che si tratti di zona archeologica. Qualunque ritrovamento fortuito di cose di interesse archeologico deve essere segnalato entro 24 ore alle autorità competenti (Carabinieri, Soprintendenza per i Beni Culturali, Comuni ecc.) Invitiamo pertanto tutti gli utenti ad uno scrupoloso rispetto di tale normativa. Se non è questo il caso, puoi tranquillamente ignorare questo avviso preventivo. Grazie
    2 punti
  23. Mezzo Ducato 1684 FDC, miglior rovescio.
    2 punti
  24. Buonasera, anche se la conservazione non è delle migliori credo che questo 100 marchi del 1908 serie imperiale meriti. L'Impero Tedesco, conosciuto anche come Germania Imperiale, si riferisce comunemente alla Germania nel periodo che va dal conseguimento di una piena unità nazionale il 18 gennaio 1871 fino all'abdicazione del Kaiser Williem II il 9 novembre 1918 Fu fondata nel 1871 quando gli stati della Germania meridionale si unirono alla confederazione della Germania settentrionale. Nel 1900 la Germania divenne la più grande economia in Europa e la seconda più grande al mondo dietro gli Stati Uniti. Durante l'impero tedesco furono emesse delle bellissime banconote imperiali, tra cui il 100 marchi tipo 1908 chiamato "Blauer Hunderter" della serie imperiale che circolò per 40 anni (1883-1922) fino a poco dopo la prima guerra mondiale. Questa banconota sfumata nera e blu misura 160 x 105 mm e non ha filo di sicurezza. Il dritto presenta l'Aquila Reale imperiale coronata insieme a due sigilli rossi della Reichsbank. Il rovescio raffigura al centro una testa di donna (allegoria della Germania) in un medaglione sorretto da due giovani donne inginocchiate (allegorie dell'Industria e dell'Agricoltura), con una mazza, un elmo, un martello e un grano ai loro piedi.
    2 punti
  25. E tanto per avere un'idea dell'entità del fenomeno, guarda quante riconiazioni registra Garraffo per la coppia Noe 234. E parliamo del lontano 1984.......
    1 punto
  26. Il collezionismo di nicchia non è sinonimo di inferiorità o meno importante dal punto di vista storico ma è un modo diverso di ripercorrere la nostra storia e custodirne le tracce. In questo caso parliamo di titoli di credito, assegni e vaglia, che hanno assunto un ruolo importante nella storia umana se pensiamo che già i romani (I A.C.) facessero uso della praescritio per non parlare dei mercanti mussulmani che per trasferire il loro denaro utilizzavano la sakk, una lettera, più sicura della moneta metallica. Quindi i titoli di credito, a tutti gli effetti, sono dei piccoli tesori di carta che raccontano la storia civile ed economica di un popolo e la sua evoluzione nel corso dei secoli. Quelli che hai postato sono molto interessanti e ancor di più se stampati dalla BI e personalmente li gradisco molto. Ti posso dire che ho acquistato anche un certificato di azioni di una Banca Popolare Cooperativa del 1890 di Lire 25 perché ritenevo importante il contenuto storico e la stampa dello stesso.?
    1 punto
  27. In tanti non li gradiscono/collezionano perchè non sono banconote, ma penso che hanno una marcia in più rispetto ai normalissimi assegni degli altri istituti di credito, dovuto al fatto che sono stati stampati dalla Banca d'Italia, la stessa che ha stampato sin dal 1896 tante banconote che amiamo e collezioniamo. Ho questo che potrebbe essere similare ad un taglio fisso, ma non è proprio la Banca d'Italia che intestata a se stessa il vaglia cambiario, lo intesta alla Tesoreria prov. dello Stato, è un servizio che espleta la BI ancora oggi, ma è un'entità diversa, quindi non è un vaglia cambiario a taglio fisso. E' più recente rispetto gli altri postati sino ad ora, la figura femminile al centro con il caduceo è bella ma piuttosto evanescente, non vi viene voglia di collezionarli? meglio... vuol dire avrò pochi concorrenti
    1 punto
  28. Non ne ho idea, ma da qualche parte nel mondo ci si chiede addirittura: "¿Cómo se escribe rebalza?" E si risponde che: "La palabra rebalza se escribe con S, la manera correcta de escribirla es REBALSA. Ejemplos con la palabra Rebalsa En las épocas lluviosas, dicho canal se rebalsa en la zona de Quílin-Macul inundando calles y casas." Da cui a quanto pare vuol dire "straripa" (un ragionamento un CIN astruso, ma altro non mi viene ? )
    1 punto
  29. Salve, una bella provinciale di Laodicea ad Lycum. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/2899
    1 punto
  30. forse - a priori - occorrerebbe definire cosa si intende per 'numismatica' (che è una disciplina oppure un'attività) ma che non puo' definirsi semplicemente con i benefici/appagamento che procura o con i soldi che fa guadagnare)...
    1 punto
  31. Carissimo Attilio, volevo ringraziarti pubblicamente per quello che sei riuscito a organizzare in questo periodo così difficile. Forse qualcuno si è lamentato del posto dove si è svolto il convegno, a causa della strada per arrivarci un po malmessa e un po per i parcheggi scarsi. Sappiamo però, e tu lo hai spiegato bene, dei motivi di questa scelta. Devo dire però che la sala del convegno era molto ma molto spaziosa, molto arieggiata e piena di luce, molto meglio di tutte le location dove si sono svolti i convegni passati. Questo ha portato a rispettare ampiamente tutte le precauzioni per impedire qualsiasi contagio, anche se a tutti quelli che sono entrati è stato richiesto il Green pass, misurata la temperatura e registrati su apposito registro. Ottima la sicurezza e devo dire ottimo anche i convenuti, tutti con la mascherina. Per cui ti invito a non tenere conto se qualcuno (una... due persone?), magari si sia lamentato per una stupidata. Sappiamo bene i sacrifici che fai e l'impegno che ci metti. Grazie ancora e alla prossima.
    1 punto
  32. Ciao, complimenti per il colpo di fortuna... ? Il Muntoni non riporta emissioni con l'anno VII di pontificato, e questa che hai trovato è senz'altro particolare, dato che crea un anacronismo tra l'anno VII e il millesimo, che non dovrebbe essere 1739 ma 1736-1737. Si tratta quindi di un errore della zecca, che sia nell'accoppiare un vecchio diritto al rovescio 1739 o magari nel punzonare con una cifra invertita il conio stesso del rovescio, 9 al posto del 6... Propenderei per il primo "errore", dato che somiglia al tipo Muntoni 219; dalle tavole sembra provenire dallo stesso rovescio ed anche diritto pare lo stesso del tuo esemplare, ma corretto con anno VIII (lasciando ancora l'anacronismo con il millesimo). Il Serafini riporta solo un mezzo baiocco con A.VII con un "?" nella descrizione della legenda, probabilmente per una difficoltà di interpretare l'esemplare logoro, in questo caso accoppiato ad un rovescio senza data; stesso esemplare ripreso dal CNI, sempre con "?". Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  33. Quindi mano al portafogli e FDC forever!!! scherzo....?
    1 punto
  34. Tranquillo, copia riservata a te ? messa da parte ?un abbraccio affettuoso ?
    1 punto
  35. Sicuro che sia quello il diametro? Con quel diametro indicato e quel peso dovrebbe avere la forma di una mini pila per telecomandi/cancelli
    1 punto
  36. Purtroppo si tratta di una riproduzione moderna, probabilmente fusa. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  37. Qui, come puoi riscontrare, il disegno è diverso da quello dei vecchi vittoriati, ma potrebbe aver indotto il nostro monetiere Cornelius, sicuramente un conservatore (era una delle gentes più antiche e nobili di Roma), a cercare un "ritorno alle origini". Ebbene, nella tradizione romana del III secolo il retro delle monete d'argento identificava il valore (quadrigato=didracma, vittoriato=dracma, bigato=denario); quindi il nostro potrebbe aver pensato di standardizzare il vecchio retro della dracma (nominale ormai scomparso dalla monetazione romana) per il quinario, sulla scia di quel che era stato fatto 10 anni prima. In altri termini, si tratterebbe di una moneta "di restituzione" (prassi che nel secolo successivo sarà tipica romana) e l'idea sarebbe venuta sulla scia dei quinari coniati 10 anni prima; solo che - scomparso il nominale restituito - sarebbe stato imposto lo stesso tipo iconografico a un tipo diverso. Preciso che sono solo mie elucubrazioni ... cosa ne pensate?
    1 punto
  38. Tanto per iniziare,chi riesce,può leggersi questo studio su Academia.edu: Una nuova proposta di interpretazione per il Sebasteion di Aphrodisias:attività commerciali e bancarie nel santuario del culto imperiale, in Mediterraneo Antico XIV, 1-2, 2011, 149-202. a cura di Tommaso Ismaelli Nel 1979 fu rinvenuta in Turchia sud-occidentale una serie di rilievi scolpiti in onore dei primi Imperatori romani. La città di Afrodisia è situata nell'antica regione della Caria,nell'area sud-occidentale della Turchia.Consacrata ad Afrodite,la dea greca dell'amore è uno dei più importanti siti archeologici dell'Asia Minore.Nel 2017 è stata dichiarata,dall'UNESCO,patrimonio dell'umanità. Afrodisia fu scoperta da viaggiatori occidentali dopo che l'inglese William Sherard ebbe svelato all'Europa parte delle sue iscrizioni nel 1705.Nel 1904 alcuni archeologi francesi iniziarono i primi scavi.Dal 1961 ,sotto la guida dell'archeologo turco Kenan Tevfik Erim,furono effettuate esplorazioni che hanno permesso di realizzare le scoperte più sensazionali. Vi rimando a questo sito: https://www.capitolivm.it/ai-confini-dell-impero/il-sito-archeologico-di-afrodisia/ La ricostruzione del Sebasteion è stata possibile poichè alcuni elementi in loco hanno mantenuto la posizione originaria e,durante gli scavi,gli archeologi annotarono la collocazione di ogni frammento ritrovato.Fra il 2006 ed il 2012 si procedette alla ricomposizione dell'edificio(anastilosi). Il Sebasteion fungeva da via processionale e conduceva all'agorà meridionale di Afrodisia. La costruzione del Sebasteion fu effettuata in un periodo tra il 20 ed il 60 d.C.Da un'iscrizione si legge che l'opera fu finanziata da tre personalità locali. C'è qualche moneta antica su cui si può vedere raffigurato un Sebasteion?Se non ricordo male ci dovrebbe essere ma non sono riuscito a trovare oggi monete con tale raffigurazione odjob
    1 punto
  39. Al post # 185 della storica discussione “Gettone IMPRESA VIVERI” vi sono due gettoni di controvalore 20 con le cifre simili a quelle del gettone Beltrami. Uno è schedato da Paolo Pitotto
    1 punto
  40. Buongiorno a tutti, complimenti @magicoin, bella moneta, bei rilievi, bella variante, prima cosa che noto tutte V capovolte al posto delle A al diritto. Saluti Alberto
    1 punto
  41. STRETTA DI ANACONDA LETALE Buona notte da Stilicho
    1 punto
  42. Ciao! Le mołeche (in dialetto veneziano: moeche, pronunciato /mo'eke/) sono prodotti agroalimentari tradizionali veneti e dell'alto Adriatico emiliano/veneto/friulano. Col termine di moeche si indicano nella laguna veneta e nella laguna di Marano i granchi verdi in fase di muta, quando cioè, nello spazio di poche ore, nei mesi primaverili (aprile e maggio) e autunnali (ottobre a novembre), abbandonano il loro rivestimento (carapace) e si presentano tenere e molli, da cui il nome. Di seguito un filmato esplicativo..... e pensa che io non le ho mai mangiate .... non mi hanno mai attirato; per conto ho mangiato i "Grancipori", i granchi giganti dei quali mangi la polpa nelle chele come le aragoste
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  43. Queste due monete sono di un mio amico, lo chiamiamo con il soprannome "fratello marea" in cinese.
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  44. Repubblica Napoletana 1799 12 Carlini e 6 Tornesi Una moneta da 4 tornesi viene acquistata all'asta aurora, è in arrivo.
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  45. 120Grana 1859 Francesco II
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  46. Questo è il link che useremo per coloro che vorranno collegarsi da remoto: meet.google.com/zdk-etrc-ggz
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  47. Ferdinando II, Tarì 1842 Millesimo che non si vede spesso e soprattutto in conservazione eccezionale, senza difetti di conio come in questo esemplare. Taglio rigato. Che ve ne pare?
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  48. Torniamo a Braunschweig. La moneta raffigura le due dee Pietae e la Iustitia. La pietas è una virtù che implica misericordia, rispetto e affetto per gli dei, la patria, i parenti e gli antenati, in particolare i genitori. La giustizia è la dea della giustizia. Sul retro c'è un ritratto di Georg Wilhelm, duca di Braunschweig di Luneburg (1624-1705) BRAUNSCHWEIG-LUNEBURG-CALENBERG-HANNOVER Georg Wilhelm, 1648-1665 Löser zu 1 1/4 Reichstalern 1662, Zellerfeld. ø 48 mm Ag 36,12gr Dav. 6531 Welter 1568
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  49. No, diventi un « investitore » quando acquisti solo monete FDC chiuse in slab o solamente periziate da famosi periti. Questo vuol dire che di numismatica ci capisci poco o nulla e hai bisogno delle monete slabbate perché non hai le competenze per capire se sono genuine o no e che lo slab ti serve anche per poterle rivendere in fretta (quindi speculi sulle monete). Io che mi reputo un semplicissimo collezionista, non ho nemmeno una moneta slabbata e le monete che possiedo sono tutte in conservazione mediocre, non mi interessa minimamente investire in numismatica, lo faccio solo per passione. Detto ciò, rispetto anche i cosiddetti « investitori » numismatici, ma non condivido minimamente ciò che fanno, perché così facendo la numismatica autentica andrà a morire, scompariranno tutti i piccoli collezionisti (come me e siamo in tanti) a causa di un aumento esponenziale dei prezzi e sul mercato rimarranno soltanto quattro rottami di monete a prezzi abbordabili.
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