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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/21 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti,sona appena tornato a casa dal convegno di Cerea, confesso di essere rimasto piacevolmente colpito,il convegno mi è sembrato ben organizzato e abbastanza affollato,ho notato anche una coppia di carabinieri che girava tra i banchi, presumo che il fatto di avere una presenza delle forze dell'ordine abbia portato un po' di serenità in quanti hanno preso parte a questa manifestazione,sia commercianti che visitatori... Mi auguro che l'evento venga ripetuto anche in futuro...
    8 punti
  2. Ciao a tutti, Nel condividere l'ultima arrivata in collezione vorrei capire insieme a voi il reale grado di rarità di questa piastra, nei cataloghi/ manuali in mio possesso è riportata con grado di rarità R2/R3...ma secondo la mia modesta esperienza è un grado che sta un pochino stretto.... Voi cosa ne dite? Più rara la '56 o la '34? Un saluto a tutti. Raffaele.
    5 punti
  3. Senza nulla togliere a tutte le altre tipologie Napoletane, i Grani Cavalli di Ferdinando IV sono per me i più belli in assoluto.
    5 punti
  4. Prosegue lentamente la raccolta di Scudi di Carlo Alberto, adesso quelli che mi mancano sono meno della dita di due mani, esclusi ovviamente i pezzi "fantasma", ma almeno l'unico R4 (o R5 secondo il catalogo Nomisma) è già in collezione Questo stupendo 1845 Genova torna a casa dall'Austria, certo è lontano da essere un FDC ma è una moneta sana, non lavata, e con una patina attraente... e soprattutto l'ho pagata poco Il 1845 Genova è data per comune, ma vi posso assicurare che non lo è affatto Come vi sembra?
    4 punti
  5. Il nostro “troll” ci ha sottoposto due monete volutamente fotografate in modo da essere irriconoscibili , per poi specularci sopra che fossero due cose uniche o quasi , e usare la discussione per appiopparle a qualcuno a prezzi folli facendogli leggere i commenti…..questo se il nostro incompetente non fosse incappato nel peggior posto dove trollare con i falsi… solo un altro tentativo di truffare il pollo di turno con l’involontario appoggio dei membri del forum.
    3 punti
  6. Foto migliori non arriveranno mai, nel caso @Nonomnismoriar potrà contattare un membro dello Staff e riapriremo la discussione. Al momento si procede con la chiusura.
    3 punti
  7. @Nonomnismoriar, sta postando foto totalmente sfocate in diverse discussioni. La invitiamo a postare foto migliori, che possano risultare anche solo minimamente utili alla discussione. In caso contrario eviti di far perdere del tempo a chi su questo forum si impegna a fornire pareri ed opinioni. La ringraziamo per la collaborazione e la invitiamo ufficialmente a seguire queste indicazioni.
    3 punti
  8. Se consideriamo che Jenkins nel suo corpus fa sostanzialmente coincidere l’inizio della monetazione geloa con quello della tirannide Dinomenide a Gela e che nessun simbolo (il chicco d’orzo nella fattispecie) comparve mai in epoca tardo arcaica sui tetradrammi, didrammi, dracme, oboli, pentonkiai o hexas di quella zecca come riferimento alla ricchezza agricola ed alla fertilità, viene da chiedersi perché ciò dovette avvenire successivamente nella Siracusa appena conquistata e non nella madrepatria. Certo lo studio della Lewis è notevole nelle ipotesi, ma a me pare non del tutto convincente nelle argomentazioni, sia in relazione alla connessione con le vittorie Olimpiche per Alpheios che al significato dei due chicchi d’orzo. Una auto-celebrazione di questo livello e complessità in termini di significato e simbolismo, non sarebbe tornata più utile in una Gela dove il potere fu preso in maniera non propriamente limpida (i discendenti ed eredi in linea diretta di Ippocrate “scomparvero” sotto la tutela di Gelone) piuttosto che in una Siracusa dove la città si consegnò in maniera apparentemente pacifica al tiranno straniero, nel contesto della riunificazione della popolazione dei Gamoroi e dei Killikirioi? In ogni caso, aldilà delle personali valutazioni sui significati reconditi delle raffigurazioni (che da un certo punto di vista, nel caso specifico, lasciano un po’ il tempo che trovano), resta un’evidenza non trascurabile e già bene evidenziata da @numa numa: l’aspetto della moneta, sotto il profilo tecnico, non è propriamente conforme alle emissioni siceliote coeve, precedenti o di poco successive. Quanto sarebbe tutto più “semplice” se non ci fossero quelle quattro lettere dell’etnico al rovescio. Ma anche meno stimolante naturalmente.
    3 punti
  9. Vedo , caro Dracma, che siamo ‘on the same page’ ?su questa singolare emissione. L’articolo della Lewis e’ formalmente ineccepibile, ben scritto, ricercato, presentato, con eccellenti dotte citazioni. Tuttavia noto due cose: la prima e’ che l’autrice e’ una classicista, specializzata in letteratura e poesia antica greca e non una numismatica strictu sensu . Le dotte citazioni letterarie, piuttosto rare nelle discettazioni numismatiche e, di contro, un’analisi numismatica un po’ povera ( vero anche che si rifa’ in toto all’articolo della Arnold-Biucchu) lo dimostrano ampiamente. la seconda cosa che mi ha colpito sono le conclusioni un po’ forzate dove si vuole ricondurre la presenza dei chicchi di grano sl rovescio all’origine della ricchezza agricola dei Dinomenidi e al contempo legare la raffigurazione di Alpheios ( ammesso che sia veramente lui) ad Arethusa per giustificare la transizione tipologica delle emissioni successive mi pare un’ipotesi non tanto ardita quanto un po’ fantasiosa. se veramente fossero queste le congetture alla base dell’emissione non stride il fatto che questi elementi non vengano MAI piu’ ripresi nelle emissioni di Gelone o anche successive ? da numismatico - con un approccio senz’altro meno dotto ma forse piu’ pragmatico - continuo a trovare delle forti dissonanze stilistiche, tipologiche, incisorie tra l’emissione - chiamiamola dell’Alpheios ( tutto da dimostrare) e le altre emissioni - coeve o precedenti- siracusane - ma anche siciliane. Le emissioni siracusane e siciliane piu’ in generale presentano un’incisione in un tondello che mostra una leggera concavità dovuta alla ‘frappe’ della coniazione che rialza leggermente i bordi del flan e ‘deprime’ leggermente il piano dove compare la figura. Inoltre nel tondello la raffigurazione e’ spesso circoscritta da un perlinato o una cornice . Nell’Alpheios il tondello e’ perfettamente planare - senza bordi al diritto e fortemente incuso al rovescio. Manca totalmente questo effetto di ‘depressione’ del piano centrale del tondello. Inoltre Il rilievo della figurazione e’ straordinariamente alto, caratteristica invece non propria delle emissioni siciliane dove la composizione formale dei diritti e’ raramente scevra da una molteplicità di elementi simbolici e narrativi che la distinguono dall’iconografia piu’ diretta, semplice e parlante delle emissioni arcaiche della grecia continentale quali ad esempio Egina o gli stateri arcaici di Atene. non sto assolutamente suggerendo potenziali luoghi di origine dell’Alpheios ma solo cercando di evidenziare le stridenti differenze con la produzione siracusana/siciliana alla quale l’Alpheios ben difficilmente - per caratteristiche di tondello, coniazione, rilievi e anche tipologia di metallo ( quello siculo e’ un argento tendente sempre un po’ al grigio) puo’ essere ricondotto. poi magari mi sto sbagliando alla grande e un domani saltano fuori da un ripostiglio ( siculo) la dracma e la litra della medesima serie che ne suggellano l’indiscutibile origine eponima siracusana, ma almeno ci avro’ provato ? pS si Dracma ho pensato anch’io alle teste di sileno frontale di Katana ma di nuovo guardiamo il tondello e il rilievo dell’alpheios - da’ qualcosa di completamente differente. Idem se lo confrontiamo con i Dionysos primitivi di Naxos o Aitna . Non riesco a ricondurlo a nessuna di queste altrettanto eccellenti produzioni
    3 punti
  10. I thymiateria, gli incensieri, erano oggetti molto usati presso gli antichi e a volte venivano raffigurati anche sulle monete. Ecco un articolo che propone una carrellata di monete su cui è rappresentato questo affascinante oggetto. https://www.academia.edu/62565386/F_De_Luca_Thymiateria_e_monete_in_Monete_Antiche_n_107_Settembre_Ottobre_2019_pagg_16_29
    2 punti
  11. Buona serata Altro esemplare arriva dalla Repubblica di Venezia; "Osella" a nome del Doge Nicolò Sagredo (1675-1676) Anno I saluti luciano
    2 punti
  12. (in punta di piedi) mi unisco anch'io alla discussione con un 5 sols del giuramento del 1792, in condizioni che definirei più che spiacevoli ?
    2 punti
  13. Sinceramente non comprendo perchè sia inutile e deleterio. Essendo questo un forum aperto, le risposte date qui a LORENZO BARL sono utili a naviganti virtuali in cerca di risposte serie e ponderate in riferimento a casi similari. Il Thread sugli orrori di conio è arrivato a 136 pagine, con 25 risposte per pagina... pensate che qualche niubbo vada a leggersele tutte in cerca di risposte? ? Io non lo farei manco sotto costrizione ? La scelta giusta, a mio avviso, è lasciare che le domande siano poste, e poi (quando il quesito è stato risolto), se non vi è ulteriore interesse, si chiude la discussione. My Two Cents. Buona serata a voi tutti.
    2 punti
  14. Dopo aver usato un vavillo per ridurla in questo stato (era in assoluto fds sin dal 1943), me ne sono pentito, quindi l'ho riparata con del nastro adesivo
    2 punti
  15. Seltman nel suo ( 1949 ) "Masterpieces......" ricorda la migrazione verso ovest di artisti ed incisori, dopo la conquista persiana dell' Anatolia e la rivolta fallita della Ionia : migrazione verso la Grecia e da questa anche verso la Sicilia, per la manifesta volontà persiana di sottomettere la Grecia stessa . Le prime di Siracusa viste nel post 1, con la molto discussa n. 1 senza testina nel rovescio, hanno qualche assonanza ad oriente della Sicilia, ad esempio nei tetradrammi con quadriga osservati a suo tempo da Cahn ed attribuiti alla macedone Olinto ed in questa ottica potrebbe anche vedersi il tetradrammo con Sileno / chicchi, con le sue caratteristiche poco siracusane almeno per la monetazione che segue il Demareteion . Resta l' etnico SVRA al rovescio che colloca, salvo diversa lettura, questo sconcertante tetradrammo in Siracusa . Sulla n. 1 di Siracusa si è detto in "Siracusa : Boehringer 1" nel 26 Aprile 2014, discussione che la mia pochezza informatica non mi consente di allegare
    2 punti
  16. Ribadisco: cosa, di preciso, non capisci nella frase “ è un falso CONOSCIUTO degli anni 60/70”..? …. È solo una questione di “conditio sine qua non “… se è un “FALSO CONOSCIUTO” , allora NON PUÒ ESSERE nulla di quanto ti bei di ipotizzare…. Certo che per essere uno che si professa “ scienziato e accademico hai le idee un po’ confuse sulle regole delle teorizzazioni e confutazioni….. non è che sei , molto più probabilmente, solo uno che ha voglia di far perdere tempo? Un “ troll” come dicono adesso? Pet certo c’è che non sai neanche se una moneta è tonda o quadrata e non sai nulla di storia antica e circolazione monetaria…. Mi domando , allora, cui prodest la tua ulteriore presenza qui….
    2 punti
  17. Vabbè che piove e non c'è tanto meglio da fare, vagamente penso che sia una presa per.....
    2 punti
  18. Per i 75 anni del Fiorino ungherese sono stati coniati quest'estate una serie di 6 monete da 5 fiorini (la frazione più piccola delle monete ungheresi , valore poco più di un centesimo di Euro) che tutte e sei formano l'immagine di un lato iconico del palazzo del MNB (Magyar Nemzeti Bank , letteralmente Banca Nazionale Ungherese) cioè della Banca Centrale Ungherese e allo stesso tempo la parola F O R I N T . La tiratura è elevata , se non erro 2 milioni.
    2 punti
  19. No. A metà terzo secolo TUTTI, in ogni angolo dell'impero, dalle campagne della Lusitania alle steppe della Caledonia ai monti della Cappadocia, tutti sapevano che non esisteva nessuna grossa moneta d'argento in circolazione. Chiunque maneggiasse denaro era molto attento al peso e al metallo, dal momento che da ciò dipendeva il valore reale della moneta, e farsi fregare poteva essere un discriminante tra la vita e la morte per la propria famiglia. Infatti, le suberature per avere qualche chance dovevano riprodurre esattamente la moneta originaria, e ipotetiche monete fuori standard non avevano alcuna possibilità di essere accettate. Gli studi di metrologia degli ultimi decenni hanno dimostrato come i romani fossero in grado di accorgersi anche di variazioni minime della lega della moneta, così da attivare la legge di Gresham. Non parliamo sulla base delle storie lette sul Topolino, la Numismatica è una scienza.
    2 punti
  20. Papua Nuova Guinea 50 toea 2015 Port Moresby 15° edizione Giochi del Pacifico
    2 punti
  21. 2 punti
  22. Vabbè, questo utente apre una discussione in una sezione specialistica come quella pontificia dove i partecipanti sono estremamente preparati e propensi alla collaborazione, dicendo di mettere la foto se vi fossero interessati, poi scopriamo che ha diverse Lauree, e che gli altri sono incompetenti. Forse è meglio che lo lasciamo nelle corsie o in laboratorio. Chiudo
    2 punti
  23. Ciao ti presento il mio esemplare del Ducatone dello zodiaco, in conservazione non proprio così banale. Questa importante moneta mantovana, di rilevante interesse tanto storico quanto iconografico, è stata coniata nel 1628 sotto il regno di Carlo I di Gonzaga-Nevers pesa 31,8 grammi ed è classificata dal MIR al numero 644.1 del relativo volume. Un elemento distintivo di questo esemplare è dato dalla patina, uniforme di antica raccolta, e da una rara qualità dei rilievi del R. Essa possiede inoltre un buon pedigree, ed è proveniente dalla Asta NAC 104, precisamente il lotto numero 108, valutata BB/SPL, grado già molto interessante per questa affascinante monetazione, classificata prevalentemente R2 da vari autori, R3 da alcuni altri studiosi.
    1 punto
  24. Complimenti per la new entry caro @rickkk! Millesimo non facile da reperire, hai ragione da vendere. Curiosa coincidenza, anche io proprio oggi l’ho aggiunto alla mia raccolta, naturalmente molto inferiore come qualità al tuo bell’esemplare, che classificherei qSPL secondo il mio modesto parere, che per questa data è già tanta roba. ✌?
    1 punto
  25. Complimenti! Bella moneta con una bellissima patina!
    1 punto
  26. Patina spettacolare... Mi sa che devo darci un'occhiata anche io su siti austriaci?
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  27. Buon giorno a tutti, altra devozionale con (credo) S.francesco che riceve le stigmate, grazie in anticipo per eventuali altre informazioni.
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  28. Buon convegno, non troppo grande ma piacevole. Ben strutturato e organizzato. Pubblico abbastanza numeroso, speriamo si continui così migliorando ancora.
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  29. Seconda guerra mondiale La battaglia dei Caraibi Trinidad and Tobago Durante la seconda guerra mondiale Trinidad ospita la base aerea Waller Air Force della dell'aeronautica degli Stati Uniti. I diritti americani sull'aeroporto furono ottenuti tramite gli accordi del settembre 1940 con la Gran Bretagna, gli Stati Uniti trasferirono cinquanta cacciatorpediniere in cambio dei diritti dell'esercito e della marina US sui possedimenti britannici nelle Americhe. Sin dall'inizio della seconda guerra mondiale Trinidad fu allarmata da un gran numero di U-Boot nazisti che si aggiravano al largo della sua costa, gli americani, dopo l'entrata in guerra, decisero di contrastare la minaccia nazista stabilendo importanti strutture aeree e navali sull'Isola. Con l'istituzione di basi statunitensi a Trinidad e in altre isole dei Caraibi, la minaccia nazista fu eliminata grazie dall'azione di numerose pattuglie aeree e navali. 1 dollaro del 1939 circolante in quel periodo sull'Isola
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  30. Sì, ero io e all'epoca tu commentasti pure la discussione relativa al numero della rivista che conteneva questo mio articolo.
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  31. Ottimo collezioniamo tutto quello suscita in noi un particolare interesse e che soprattutto ci piace (vedi i miei assegni per esempio).
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  32. Personalmente ultimamente mi sto dando al collezionismo quando mi capita di documenti cartacei del passato ove c’è segnato un valore economico. Ad esempio acquisto biglietti teatrali, ricevute d’affitto etc. Si spende poco e mi faccio un idea del Potere d’acquisto del passato
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  33. 5 leke 1968 in argento, emessa per i 500 anni della morte di Scanderbeg (Skenderbeu), eroe nazionale dell Albania. Fronte della moneta: aquila della bandiera albanese con sopra la stella a cinque punte, simbolo dei comunisti. Retro della moneta: scudo con aquila e stella a sei punti, simbolo del casato di Scanderbeg.
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  34. Rispetto l'esperienza di Gionnysicily e anzi la sua competenza potrebbe essere un valido aiuto ad approfondire l'analisi. Grazie per aver individuato/segnalato la 'tripla' battitura come reso evidente dal posizionamento delle frecce. Il Sigma anche è scivolato e si nota un'ombra evidente poco prima della V, mentre il sigma iniziale inciso è posto assai lontano dall'etnico proprio confermando lo scivolamento del conio in fase di battitura (Dracma nella sua analisi ha correttamente evidenziato due Sigma infatti: resta da vedere se sono entrambi parte di un'etnico oppure la stessa lettera che si riproduce a causa dello scivolamento di conio). Tuttavia non mi convince l'ipotesi che il V/LAMBA sia dovuto ad un'incisione invertita. Se era una V all'origine, uno scivolamento di conio non l'avrebbe mai potuta trasformare in LAMBDA. Nè credo ad un errore dell'incisore su un pezzo di tale fattura accurata e con un etnico cosi corto. Inoltre questa non è certamente né la prima emissione di Siracusa, né ha paralleli nelle altre emissioni della fase arcaica siciliana. Nessuna altra emissione primitiva siciliana reca le caratteristiche di questo pezzo: - flan perfettamente planare - raffigurazione del diritto in rilievo molto accentuato - assenza di perlinato o cornice - rovescio con un fortissimo incuso - conii utilizzati molto profondi che permettono sia l'alto rilievo al diritto sia il profondo incuso al rovescio come testimoniato anche dall'abbondante escrescenza di metallo ai bordi Mi soffermo ancora su quest'ultima caratteristica che è poi una delle principali che mi fa dubitare che il pezzo sia siciliano. I tondelli delle monete siciliane di alta epoca sono per lo piu' regolari, hanno rilievi morbidi ma non esageratamente accentuati, il flan si presenta leggermente convesso o concavo dovuto alla tecnica di coniazione utilizzata, in nessun caso ricordo un incuso cosi profondo al rovescio e non ricordo di aver mai visto delle eccedenze di metallo ai bordi cosi marcate in nessuna moneta sicula. I ritratti frontali siciliani sono non solo pochissimi ma frutto di incisori con abilità straordinarie. Le tre tipologie di ritratto di Apollo per la zecca di Katane presentano caratteristiche ben diverse da quelle dell'alpheios - anche perche sono probabilmente 60-80 anni piu' tarde almeno. In quanto alle rappresentazioni frontali siracusane sappiamo le difficoltà tecniche che hanno generato per la loro produzione. L'Atena frontale fu posta sul conio di rovescio che come sappiamo si ruppe e dovette essere sostituito (il rilievo tra l'altro è ben inferiore a quello dell'Alpheios e in uno dei due coni dà l'impressione di un'immagine schiacciata. Il tetra con l'Aretusa frontale ci restituisce un'immagine (nei coni migliori) di una delicatezza di tratti e di incisione straordinaria , che si inserisce con coerenza perfetta all'interno della stupenda serie monetale siracusana mentre l'Alheios - altrettanto singolare e stupendo - se ne distacca completamente e non si capisce come un'emissione di tale rilevanza non solo artistica ma anche economica rappresenti un'incoerenza nella serie e soprattutto non abbia dato seguito ad alcun nominale minore o frazionale della serie. Per una zecca della storia e dell'importanza di Siracusa produrre con virtuosismo quasi inarrivabile un tale esemplare e poi virare e mutare completamente stile, tecnica di coniazione, profondità di incisione dei coni, tecnica di incuso del rovescio (comparate le caratteristiche dell'incuso dei tetra primitivi con quadrato quadripartito con l'incuso dell'Alpheios mai utilizzato in Sicilia e Magna Grecia) per adottare un modello (quello che conosciamo) che si svilupperà in perfetta coerenza per oltre due secoli, è semplicemente una cosa, scusate, cui proprio non riesco a credere.
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  35. Tieni d'occhio questa (e altre aste, c'è una sezione apposita sul sito dove vengono segnalate) e guarda a quanto la aggiudicano. Tieni conto che le aste "vere" hanno sempre un plus di commissioni di circa il 20% (e più) Saluti Davide
    1 punto
  36. Buon pomeriggio a tutti, grazie @Rocco68, si hai ragione, mi ricordo che ci fu una bella analisi di questo bel Tornese, ho recuperato il post, così ho dato uno sguardo al tosone e una piacevole rilettura. ? Saluti Alberto
    1 punto
  37. Grazie @Tinia Numismatica. Come sempre c'è il furbetto di turno...Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?,
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  38. È un aes grave, un semisse fuso serie ruota .(toro e ruota , nel campo “S” che è il segno di valore. ) Mi piacerebbe una foto del bordo dove è scoperto il metallo perché a prima vista direi che è un falso ripatinato di scuola romana degli anni 70
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  39. Spero di aver fatto bene
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  40. Eccola, buon pranzo @VALTERI
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  41. Meraviglia? Domani vado a prender il mio?
    1 punto
  42. I simboli sono apposti al retro, sopra la prua. Il problema non è trovare simboli simili, è che sulla tua moneta non si intravedono, un po' perché è corrosa, un po' per la foto. Prova a inviarci una serie di foto migliori quando la ricevi, anche con luce radente. Comunque, a me piacciono
    1 punto
  43. Ps: una moneta giá spacchettata,ma che comunque ha circolato anche per mezzora e si presenta" bella luccicosa" ,non sarà fdc,perchè avrá visto e sentito le mani altrui,perciò addio EVENTUALE surplus di valore.
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  44. 1 punto
  45. Scusami, ma ti avevo linkato la sezione del Forum appositamente... perchè non inizi a leggere con calma e attenzione? Vedrai che usciranno fuori discussioni che possono aiutarti a saperne di più... Non è la mia area di competenza, ma da una prima e veloce scorsa, mi sono saltate all'occhio queste due discussioni: Il Forum inoltre è dotato della funzione RICERCA (in alto a destra); inserendo dei termini da ricercare vengono estratte le relative discussioni. Insomma, dedicando il giusto tempo, attenzione e calma, le informazioni ci sono Buono studio!
    1 punto
  46. Tempo fa me n'è capitata una ma non gli ho dato peso, l'ho considerata una semplice "variante" dello stato di ossidazione.
    1 punto
  47. L’argomento di questa discussione e’ piuttosto complesso ed intricato, con ancora molti punti oscuri su cui si confrontano diverse scuole di pensiero, soprattutto inglesi e francesi. Io ho provato (nel mio piccolo di semplice appassionato) a scrivere qualcosa per presentare una mia moneta di recente acquisizione che mi ha spinto a leggere e a studiare un po’. Siamo nell’anno 269 d.C, nel cuore dell’Imperium Galliarum, il regno secessionista nato nel 260 durante l’impero di Gallieno e le cui redini erano state rette fino a quel momento (tra varie vicissitudini che esulano dalla nostra discussione) dall’usurpatore Postumo. Nel gennaio di quell’anno, il regno di Postumo fu minacciato da Leliano, una sorta di usurpatore dell’usurpatore. A quell’epoca Postumo coniava monete in due zecche, quella di Treveri (Mint I) e quella di Colonia (Mint II), quest’ultima aperta a dicembre del 268 con il trasferimento di una delle due officine operanti a Treveri. Leliano, nel corso della contesa, era riuscito ad impossessarsi della zecca di Colonia, iniziando a battere a sua volta moneta. Nello scontro, alla fine (metà febbraio del 269) , la vittoria arrise a Postumo che però ebbe una tragica fine; infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe che gli si erano ribellate perché aveva negato loro il saccheggio della città di Mogontiacum roccaforte dell’usurpatore Leliano appena sconfitto. A contendersi il potere ci furono due uomini. Uno era un ufficiale di nome Marco Aurelio Mario, un fabbro di umili origini che aveva poi fatto carriera nell’esercito. L’altro era Marco Piavvonio Vittorino che probabilmente era Prefetto del Pretorio di Postumo con il quale avrebbe certamente condiviso la sorte se fosse stato con lui a Magonza. Tuttavia, probabilmente era altrove ed essere lontano in quel momento non giocò a suo favore. Perché fosse lontano rimane un mistero. Il primo a muoversi fu Mario che, armi in pugno, occupò subito le due zecche allora attive di Treveri e Colonia iniziando a battere moneta, sia aurei che antoniniani, utilizzando anche (nella sola Colonia) il rovescio di Leliano, VICTORIA AVG, che propagandava un successo che Leliano appunto non avrebbe mai realizzato, ma che comunque ben si adattava alla speranza di Mario stesso: E Vittorino? Mario certo si era mosso per primo e possedeva le due zecche, ma Vittorino possedeva ancora l’autorità massima in quel momento in qualità di Prefetto del Pretorio e probabilmente il maggior sostegno militare e civile. La prova di ciò si ebbe nello sviluppo degli eventi. Mario, infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe ad esso ribellatesi e Vittorino rimase al potere senza apparentemente colpo ferire (maggio 269). Iniziò quindi a coniare radiati in maniera incisiva a Treveri con due rovesci, PAX AVG e FIDES MILITVM, il tutto i maniera chiara ed inequivocabile, un po’ come fossero il suo manifesto programmatico. Il ritratto e’ quello suo classico che conosciamo tutti, ovvero quello di un uomo con una lunga barba appuntita sul mento ed un naso ad uncino. Proprio dalle monete risulta chiaro quindi che Vittorino si doveva essere impossessato direttamente della città di Treveri, il principale centro geo-politico gallico. Gli zecchieri, quindi, sapevano chiaramente che nome avesse e che aspetto avesse e con i due rovesci dichiaravano espressamente che la guerra era finita e che le truppe erano fedeli. A Colonia la situazione era differente. Vittorino era lontano, la città non era stata ancora (per poco) occupata e, pertanto, le prime monete coniate a suo nome non mostrano l’effigie del nuovo imperatore, bensì un ritratto di Mario. Gli zecchieri di Colonia chiaramente, non sapevano nulla dell’aspetto che avesse Vittorino quando cominciarono a battere moneta in suo nome. Solo più tardi, ma man mano che riceveranno nuove informazioni circa suo reale aspetto, i loro ritratti cominceranno ad essere sempre più verosimili. I rovesci di Colonia hanno spesso toni conciliatori, rappresentando la giustizia, l’equanimità e il benessere offerto, tipo la SALVS AVG e la AEQVITAS AVG. Ed ecco, quindi , la mia AEQVITAS AVG con Vittorino che sembra Mario…. D/ IMP C PI VICTORINVS AVG: Busto di Vittorino, radiato e corazzato, a destra R/ AEQVITAS AVG: La Aequitas, stante a sinistra, con una bilancia nella mano destra ed una cornucopia nella mano sinistra Elmer: 701 Cunetio: 2562 Mairat: 641 Il rovescio AEQVITAS AVG fu l’ultimo rovescio introdotto da Mario ed il primo ripreso da Vittorino per quella zecca; un po’ quello che era avvenuto con lo stesso Mario che aveva ripreso l’ultimo rovescio di Leliano. Ecco poi un esempio di SALVS AVG di Vittorino con effigie di Mario: Ed ecco Vittorino con le sembianze tipiche di Vittorino: Perché sei tu, Vittorino! Riferimenti: Marsden: The Gallic Empire, part 2: Victorinus Gricourt-Hollard: Les prodictions monétaires de Postume en 268-69 et celles de Lelien (269): Noivelles propositions M. Thys: le type AEQVITAS dans le monnayage de Marius, BCEN vol.50 n°2, 2013 Un ringraziamento particolare all'amico e collega Curatore @grigioviola. Buona notte da Stilicho
    1 punto
  48. Ciao a Tutti e complimenti @magicoin per la tua Piastra eccellente. Ho in raccolta una 1857 che al D/ presenta le stesse V capovolte al posto delle A e D incomplete nelle parti inferiori. Al R/ anche la mia presenta le Aquile capovolte. Stesso conio? Saluti a Tutti.
    1 punto
  49. @Paolo Maria direi che è autentica.... appartiene al cosiddetto gruppo di Sirmium - Sirmium Group su queste hanno scritto recentemente Demo, Asolati e io... che ho avuto l'onore di essere citato da entrambi trovi tutti i contributi su academia, ASOLATI 2020 = M. Asolati, Tra Ostrogoti e Longobardi: la monetazione argentea dei Gepidi, in Argentum Romanorum sive Barbarorum. Tradition und Entwicklung im Gebrauch der Silbermünze im römischen Westen (4.-6. Jh.), 2. Internationales Numismatikertreffen / Permanences et évolution des usages monétaires de l’argent du IVe au VIe siècle dans l’Occident romain, 2èmes Rencontres internationales de numismatique (12-13 octobre 2017, Caen), a cura di J. Chameroy, P.-M. Guihard, ASOLATI SAN MICHELE (?) PRIMA DI SAN MICHELE: UNA RAPPRESENTAZIONE ARCANGIOLESCA SULLA MONETAZIONE DEI GEPIDI (VI SECOLO D.C.) DEMO 2017 = Ž. Demo, The Sirmium Mint in the Migration Period – Once Again from the Beginning, in «Numizmatičke Vijesti» n° 59, 70 (2017), pp. 96-111. DEMO 2018 = Ž. Demo, New information about an old problem (A contribution to knowledge about the distribution and circulation of coins of the so-called “Sirmium” group), in V. Ivanišević, B. Borić-Brešković, M. Vojvoda (eds.), Circulation of Antique Coins in Southeastern Europe, Proceedings of the International Numismatic Symposium (Viminacium, Serbia, September 15th - 17th, 2017), Belgrade 2018, pp. 157-175. DEMO 2018 Coinage of the Sirmium group from the early medieval cemetery of Mengen-Hohlen Merzengraben grave 12 Gennari 2016 = Gennari A., Il “gruppo di Sirmium”: sulle cosiddette silique dei Gepidi, in Monete Antiche anno XV n. 87, maggio/giugno 2016, pp. 20-34, Libreria Classica Editrice Diana, Cassino 2016. GENNARI 2017 = A. Gennari, The “Sirmium group”: about the so-called Gepids siliquae. With a specific catalogue, 2nd ed., Parma 2017. Gennari 2019 = Gennari A., The “Sirmium group”: about the so-called Gepids siliquae with a specific catalogue 2nd edition, in Acta Numismatica Hungarica, n. 1, Budapest 2019, pp. 63-251.
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