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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/29/21 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, posto dopo un po' di tempo, un bel cavallo passato, fortunatamente, quasi inosservato. Classificato mir 84/16, con I sotto l'addome. Vistoso l'errore di legenda al rovescio EQVITS REGNI. Saluti Eliodoro
    5 punti
  2. Non è la prima volta che l'utente @MatC chiede di cancellare una discussione da lui iniziata per "motivi di privacy", dopo aver ottenuto le informazioni chieste. E' una prassi che non ci piace, e anche se a volte si è acconsentito a farlo, questo non deve essere motivo per cui la cosa diventi un'abitudine. Invito quindi l'utente, nel caso avesse in futuro di nuovo bisogno del nostro aiuto, che non gli sarà certo negato, a regolarsi di conseguenza. Grazie.
    5 punti
  3. È stato confermato per le date del 26 e 27 Marzo 2022 il secondo appuntamento di CEREA-VERONA COLLEZIONA presso l’Area Fieristica di Cerea VR Via Oberdan, 10 Uscita Autostrada MI-VE Verona Sud INGRESSO GRATUITO Apertura al pubblico Sabato e Domenica dalle ore 9,00 alle 18,00 La Manifestazione sarà suddivisa in tre Aree: Numismatica Filatelia, Cartofilia Militaria, Collezionismo Servizio di Vigilanza armata nei tre giorni. Servizio carico-scarico con carrelli. Parcheggio interno riservato. Servizio bar e ristorazione interno. Possibilità di allestimenti personalizzati. Carico e scarico al piano o con scale. Carico e scarico al coperto in caso di maltempo. Saluti Simone
    3 punti
  4. Buona serata a tutti Tutti conosciamo il Grosso in argento,che nel periodo dei comuni a cavallo del 1200-1300 venne battuto più o meno in tutta la penisola coi simboli delle varie città di emissione. Per la zecca modenese son monete che si trovano con una certa facilità. Nello stesso periodo,e con lo stesso tipo di conio,vennero battuti anche i denari piccoli in mistura con un bassissimo contenuto d'argento (160/1000 di argento e 840/1000 di rame) che sono molto rari da trovare e ancora di più in condizioni dignitose. Sono più rari non tanto perché ne furono coniati meno ma perché nessuno ,visto il fino irrisorio,li ha "tesaurizzati", nascosti o murati per conservarli in tempi di calamità o guerre. 12 denari equivalevano ad un grosso. Questo è il primo esemplare che mi è capitato di vedere in mano e si è andato ad aggiungere subito in collezione vista anche la sua ottima conservazione. Moneta ben più rara di quanto dicano i cataloghi. Peso 0,55 grammi e 14mm di diametro. Cosa ne pensate? Vi piace? Grazie a tutti e un saluto Marco
    3 punti
  5. Trovo i confronti istituiti da @gionnysicily alquanto stringenti. Vorrei però fare un ulteriore passo avanti analizzando la figura del Sileno. Il soggetto iconografico risulta attestato in varie area etrusca alla fine del VI secolo a.C. o poco dopo, epoca alla quale sembrano risalire le prime antefisse sileniche note in quest'area, ossia quelle del tempio del Portonaccio a Veio. In un periodo sostanzialmente coincidente sembra inquadrarsi la diffusione in ambito siceliota, dove trova largo utilizzo nella decorazione delle antefisse degli edifici sacri a Naxos, Siracusa e Camarina. Non mancano tuttavia attestazioni a Taranto, Medma e Locri. L’iconografia silenica più arcaica in ambito siceliota (fine del VI secolo a.C.) presenta un volto composto, quasi ieratico: barba regolare, folta capigliatura che copre l’alta fronte distesa, tratti somatici di stile severo ma senza sorriso arcaico. Successivamente (V-IV secolo a.C.) si afferma un altro tipo iconografico, documentato a Naxos e a Gela, in cui viene accentuata la natura ferina e bestiale del personaggio, con calvizie e barba folta e disordinata, fronte corrugata, naso camuso, labbra socchiuse in un ghigno con denti in vista. Antefissa a testa di Sileno da Gela (ca. 470-460 a.C.) https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Antefissa_a_testa_di_sileno,_470-460_ac_ca.,_da_gela_(M.A._Reg.le_gela).JPG Ora, se analizziamo con attenzione il tipo monetale, si nota una resa dell'immagine del tutto lontana da quelli che potevano essere i prototipi arcaici di fine VI sec. Il volto presenta una trattazione estremamente plastica, sia nella esecuzione e trattazione della barba che dei capelli, entrambi folti e, direi, in "accurato" disordine. La barba, in particolare, non ha nulla da invidiare (permettetemi la digressione ?) con un look maschile particolarmente in voga nei tempi odierni. Accurata risulta anche la resa delle orecchie ferine che concorre ad accrescere la grande perizia e il notevole livello qualitativo raggiunto dall'incisore che realizzò il conio. Sulla base di queste considerazioni e per quanto lo stile rappresenti un fossile-guida da utilizzare con le dovute cautele, l'analisi iconografica sembrerebbe penalizzare sia l'attribuzione di questa moneta ad un’epoca troppo alta (VI secolo) sia la sua collocazione in ambito siceliota e siracusano in particolare. Per quanto motivi silenici siano ampiamente diffusi, come abbiamo visto, nelle decorazioni architettoniche in Magna Grecia e in Sicilia e il tipo venga ripreso nel V secolo su serie di Aitna e di Katane nonché sugli hexas di Selinos, la raffigurazione sulla moneta in esame mal si armonizza con la temperie stilistica dell'epoca in Italia meridionale. E non solo, in quanto anche su monete di area orientale che riprendono il medesimo soggetto nella prima metà del V secolo le differenze appaiono non trascurabili. RN XXI, 2021, 208 Riguardo le peculiarità tecniche, ben evidenziate nei diversi interventi, lascerei da parte le prime emissioni veline, più prossime alle produzioni egee considerata anche l'origine etnica dei coloni, ed anche quelle di Selinunte. Trovo invece decisamente stringenti i confronti con le emissioni della regione attica a cui peraltro ben si aggancerebbe anche il peso dell'esemplare, benché non in modo discriminante considerata la diffusione del sistema ponderale in Occidente. Ovviamente potrebbe anche trattarsi di consonanze solo formali, “migrate” altrove dalla Grecia continentale. Certo è che un tondello di spesso e di foggia globulare con tipo ed etnico iscritti entro una forte depressione quadrangolare sono alquanto rare in Magna Grecia e in Sicilia. Le questioni restano molteplici e di non facile soluzione, tuttavia i campi di indagine fin qui analizzati consentono di formulare almeno due ipotesi: a) se dovesse accertarsi che l’etnico è e che quindi che la moneta venne emessa a e da Siracusa, ci troveremmo di fronte ad un ibrido, ossia ad un esemplare prodotto in ambito siceliota ma con forti reminiscenze tecniche di aree allogene. Resterebbe in ogni caso da spiegare la scelta dei tipi che non hanno seguito nelle produzioni monetali siracusane, e ciò anche nel caso si trattasse di un esemplare (unicum) coniato per celebrare un evento particolare. b) se l’etnico risultasse di diversa lettura in quanto parzialmente obliterato a seguito delle operazioni di battitura e/o per reincisione di una o più lettere (vedi la V) o per altri motivi bisognerebbe necessariamente valutare l’ipotesi di un’attribuzione della moneta ad area diversa da quella siceliota.
    3 punti
  6. ... e sbaglieresti a farti prendere dall'ansia, perchè per le grandi rarità spessissimo si ha un solo conio, e poter fare un raffronto con una moneta museale, possibilmente lì depositata da lungo tempo, è un grosso vantaggio ! Monete chiaramente autentiche ed eccezionalmente gustose ! Un cordiale saluto, Enrico
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti, nell'attuale asta Nomos è posto in vendita un meraviglioso aureo di Crispina, eccezionale per stile, conservazione e rarità. Tale aureo è inoltre contraddistinto da un tipo al rovescio piuttosto originale: la rappresentazione dell'altare sul quale venne celebrato il matrimonio tra Commodo e Crispina circondata dall'esplicita legenda DIS CONIVGALIBVS. Crispina ottenne il titolo di Augusta a seguito di tale cerimonia: è la ragione per cui la nota descrittiva della casa d'aste presenta l'ipotesi (da me condivisa) che si possa trattare della prima moneta coniata per Crispina. Ricordo che il matrimonio avvenne quando Marco Aurelio era ancora in vita, intorno al 177-178. Cassio Dione scrive a tal proposito: "quando la situazione in Scizia richiese di nuovo la sua presenza fu indotto dalle circostanze a dare Crispina in sposa al figlio più presto di quanto avrebbe desiderato". https://nomosag.com/default.aspx?page=ucAuctionDetails&auctionid=23&id=228&p=1&s=crispina&ca=0&co=0&type=auction
    2 punti
  8. Ciao a tutti, vi seguo quando posso anche se scrivo molto di rado. condivido l'ultimo acquisto di Caracalla. Moneta comune ma acquistata per la conservazione. Buona serata
    2 punti
  9. L'articolo di Silvio Sannino: https://storienapoli.it/2021/11/24/le-piastre-con-contromarca-di-ferdinando-ii/
    2 punti
  10. Dell'opera di Tavernier ho da poco acquisito anche il tomo IV della terza edizione francese pubblicata a Parigi nel 1713, questo volumetto si caratterizza per la presenza nelle pagine finali di una saporitissima appendice numismatica corredata da 11 suggestive tavole illustrate in cui sono presentate le diverse monete circolanti nei paesi visitati dall'autore...
    2 punti
  11. Chi sarebbero gli addetti ai lavori visto che io è dal 1985 che conosco Italo Vecchi e studiamo la monetazione etrusca. Anche Italo come me ha partecipato al convegno di Baratti dove abbiamo fatto due relazioni pubblicate su Rassegna di archeologia n,26, Un grande aiuto oltre alla conoscenza da trentasei anni della monetazione etrusca, mi è stato quello di lavorare da undixi anni assieme al dr. Catalli e poter visionare e studiare la maggiore collezione di monete etrusche esistente al mondo che è quella di Firenze, In precedenza avevo lavorato a Volterra con il dr. Gabriele Cateni. Sinceramente mi risulta che studiosi di monetazione etrusca non ce ne siano tanti e soprattutto oltre a Fiorenzo Catalli e qualche archeologo, che però si limita a qualche relazione specifica, Italo Vecchi, io e Luciano Giannoni (tutti e tre numismatici fin da ragazzi) che studiamo questa difficile monetazione. La invito a leggere la mia Sylloge Nummorum Etruscorum del MAF la cui uscita prevedo per la prossima primavera.
    2 punti
  12. Numista più accurato e lineare, ricco di approfondimenti, il passaggio da una nazione all'altra avviene in modo molto agevole, ucoin è confusionario, scarno, riguardo le valutazioni addirittura ridicolo, Numista si astiene mettendo solo il valore aggiornato del fino contenuto.
    2 punti
  13. Seconda guerra mondiale La campagna di Siria Il mandato francese della Siria e del Libano con la caduta della Francia (maggio/giugno 1940) passò al governo di Vichy, uno stato fantoccio della Germania nazista. Le operazioni della campagna di guerra consistevano nell'invasione della Siria e del Libano da parte degli Alleati per togliere il controllo al regime di Vichy. I nazisti si erano disimpegnati da quell'area del Mediterraneo per utilizzare le truppe in altri fronti, confidando sul fatto che il territorio rimanesse sotto il controllo di Vichy. L'invasione ebbe successo e permise agli Alleati di occupare altre basi aeree e navali in quell'area. Nel novembre del 1941, a seguito della vittoria ottenuta, i francesi governarono provvisoriamente sulla Siria e sul Libano riconoscendo l'indipendenza di entrambe in nome della Francia libera. Agli inizi del 1945 in Siria i nazionalisti locali diedero inizio ad una serie di dimostrazioni contro la presenza militare francese, il Libano, da stato indipendente, nel febbraio del 1945 dichiarò guerra a Germania e Giappone. Una banconota in uso in quei territori a mandato francese all'epoca dei fatti. Banca di Siria e del Libano 1 livre del 1939 (era equivalente a 20 franchi francesi)
    2 punti
  14. Lavorando al medagliere del Museo Archeologico del Museo di Firenze, ho avuto modo di fare analizzare, dal CNR di Pisa, gli esemplari presenti e devo dire che sono risultati di fattura moderna. Oltretutto le monete etrusche che solo Populonia ha emesso in lega nobile sono in realtà in elettro 72/75 % oro e il 22/25 in argento e il resto in rame. Ho avuto anche la possibilità di vedere la corrispondenza fra l'allora direttore del Museo L.A. Milani al quale hanno rifilato falsi e invenzioni e sono a conoscenza anche del nome della persona che li vendette, ma che nella mia relazione non ho potuto citare per evitare querele, cosa già successa in passato ad una dottoressa della Soprintendenza. Rifacendo la Sylloge delle monete etrusche del MAF ho riscontrato altre monete false e invenzioni della seconda metà del XIX secolo e primi del XX. Spero che il nuovo catalogo italianao inglese che sto completando esca verso la primavera del 2022, e soprattutto spero che i famigerati leoncini e altre monete una volta per tutte sino eliminati dalla monetazione etrusca con la quale non c'entrano nulla. Stefano Bani
    2 punti
  15. Milano Numismatica e’ oggi su Numispost, magazine di numismatica svizzero, una ulteriore gran bella soddisfazione per tutti noi, avanti così ! https://drive.google.com/file/d/1hbDtK5SNAv6UXNur9sY8_45EbqTVAsHr/view?usp=drivesdk
    2 punti
  16. Ne ho trovata una : E’ una dracma 3.9gr di peso L’incuso al rovescio e’ dato da un punzone quadripartito come quelli gia’ in uso a Siracusa. Nessuna eccedenza di metallo ai bordi. Si inquadra nella tecnica di coniazione adottata in magna grecia e sicilia. Ben diversa - come rilevato - da quella usata per l’Alpheios .
    2 punti
  17. Buongiorno a tutti, Grazie @giuseppe ballauri per aver apprezzato l apertura della discussione sulle monete con lo Stemma di Aragona-Sicilia capovolto o armi diffate, grazie @doppiopunto per aver arricchito la stessa con questo articolo che trovo molto interessante, articolo che in questa discussione non poteva mancare. Un saluto a tutti. Raffaele.
    2 punti
  18. Esponente di questa nobile famiglia di Bologna, Brancaleone ( 1220-1258 ) viene richiesto a Roma nel 1252 per porre mano allo riordino del governo dell' Urbe . In Roma nel 1143 è stato ricreato il Senato con 56 Senatori che, nel tempo dal 1191 si riduce ad un unico Senatore : la nuova repubblica senatoriale reggerà tra non poche difficoltà fino al 1354 . Brancaleone riceve la nomina a Senatore e, da buon conoscitore del suo tempo, accetta la nomina ottenendo in garanzia per la propria incolumità che alcuni membri delle famiglie influenti di Roma siano condotti a Bologna in ostaggio . Eletto poi anche Capitano del Popolo, Brancaleone si colloca tra le emergenti classi borghesi e popolari e lo strapotere delle famiglie nobili : contro queste ultime arriva a disporre l' esecuzione capitale di 2 esponenti degli Annibaldi ed ordina la distruzione di oltre 100 delle torri cittadine . Nel 1258, in missione lontano da Roma, Brancaleone muore improvvisamente, forse per veleno, forse per malaria : l' ammirazione del popolo romano gli viene testimoniata conservandone il capo in una teca posta sopra ad una colonna in Piazza del Campidoglio . La cosiddetta rocca Brancaleone, fortezza costruita nel 1457 in Ravenna, per alcuni dovrebbe il nome al ricordo di Brancaleone d' Andalò, conte di Casalecchio . Durante il suo governo, sono battuti in Roma al suo nome, interessanti e piuttosto rari grossi e mezzi grossi in argento .
    2 punti
  19. Tornato adesso dal convegno di Cera, facciamo un bilancio: parte dall'unico aspetto negativo cioè il freddo. Per il resto solo aspetti positivi: ottima affluenza di pubblico il sabato, buona la domenica fino a ora di pranzo (ad esempio a Verona dove sono sempre rimasto la domenica di gente se ne vedeva molto poca), ottima organizzazione della sicurezza con guardie private di giorno e di notte, a cui si sono aggiunti gli Alpini per controllare il parcheggio e 6 Carabinieri che hanno costantemente controllato dentro e fuori, bagni puliti sempre, bar e ristorante sempre in funzion, parcheggio espositori controllato costantemente e ben diviso da quello dei visitatori. Insomma se si vuole fare un convegno BENE si può fare, basta dedicarsi alla organizzazione e dedicarci molto tempo. In plauso ad Ivo che ha mantenuto tutte le premesse e promesse fatte. A marzo ci sarò sicuramente. Aggiungo che un tavolo costava la metà o meno di Verona.
    2 punti
  20. La moneta in asta ha il medesimo conio, sia al diritto saia al rovescio, dell'aureo conservato al British Museum di cui allego il link completo di classificazione. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1867-0101-752
    2 punti
  21. Continuo nella presentazione di alcuni volumi rappresentativi dalla sezione orientale della mia biblioteca numismatica, oggi tratto di un altro testo antico, si tratta dell'opera di un importante mercante e viaggiatore francese del seicento, Jean Baptiste Tavernier, che ebbe una vita assai avventurosa e ricca di viaggi e affari nelle contrade del Levante, dalla Turchia all'Indocina passando per la Persia e l'india, e di tutti questi viaggi e avventure ci ha lasciato dei resoconti molto corposi in un'opera in più volumi che ha avuto molteplici edizioni nelle lingue europee più importanti... Io possiedo il terzo tomo della seconda edizione italiana, stampata a Bologna nel 1690, e inerente i viaggi in India e in Indocina, un bel volumetto compatto, di più di 800 pagine e rilegato in piena pergamena... il testo è di estremo interesse in quanto si pone come una vera e propria trattazione della vita commerciale dell'India e dei Paesi limitrofi con dettagliate descrizioni delle vie percorse, delle città visitate e delle loro risorse e merci, dei mezzi di trasporto utilizzabili, degli animali, colture e prodotti più importanti...soprattutto vi è una saporitissima descrizione degli usi monetari, monete locali e straniere usate, loro circolazione, gli usi delle zecche, dogane e cambiavalute... il tutto infarcito con una ricca messe di aneddoti personali tratti dalle sue esperienze dirette o dai racconti di altre persone incontrate nei viaggi... un'opera davvero unica che è spesso utilizzata come fonte preziosa nelle trattazioni storico economiche e monetarie per quei Paesi nel corso del seicento...
    2 punti
  22. Ciao @ExarKun Mi permetto di intromettermi in questa discussione, pur non essendo un collezionista, nè un esperto di tale monetazione. Gli ossidi del rame sono più di una ventina e si formano dall'interazione con l'ossigeno, Co2 e altri elementi presenti all'esterno. Se la moneta di lega di rame è stata interrata per molto tempo il rame "assorbe" gli elementi circostanti formando degli Ossidi, Uno dei più comuni è la "malachite" caratterizzata da un color verdastro e stabile nel tempo. Ben diverso è il cosiddetto "cancro del bronzo" che è un ossido composto da cloruri che danneggia la moneta progressivamente ( tipico delle monete ritrovate in luoghi di tipo marino). Visivamente lo si può apprezzare notando delle macchie azzurro - verdastre con un aspetto "polveroso". Se si gratta ( ad esempio con uno stecchino di legno ) si comprende che il danno è profondo ed irreversibile: Posto una moneta che spiega meglio la questione: Sembra un danno superficiale, invece è cancro del bronzo. In questo caso sono concorde con @skubydu e @Gianni.R che sarebbe opportuno stabilizzarla con il Benzotriazolo, piuttosto difficile da trovare e da maneggiare in quanto cancerogeno. Nel caso della tua moneta per fortuna ( dalle foto ) dovrebbe trattarsi dell'Ossido volgarmente detto "Malachite" (CuCO3. Cu(OH)2), stabile e non pericoloso. Se vuoi un consiglio, si può semplicemente immergere la moneta in Olio d'oliva per qualche settimana, qualche concrezione potrebbe staccarsi ( poi lavarla in acqua possibilmente demineralizzata e sapone senza addittivi tipo Sapone di Marsiglia). Se qualcuno è interessato a questo argomento può contattarmi con Messaggio Privato, in quanto ho molti documenti che posso condividere in merito a questo argomento ( senza annoiare gli altri con reazioni chimiche etc etc ). Saluti a tutti, Beppe
    2 punti
  23. Prosegue lentamente la raccolta di Scudi di Carlo Alberto, adesso quelli che mi mancano sono meno della dita di due mani, esclusi ovviamente i pezzi "fantasma", ma almeno l'unico R4 (o R5 secondo il catalogo Nomisma) è già in collezione Questo stupendo 1845 Genova torna a casa dall'Austria, certo è lontano da essere un FDC ma è una moneta sana, non lavata, e con una patina attraente... e soprattutto l'ho pagata poco Il 1845 Genova è data per comune, ma vi posso assicurare che non lo è affatto Come vi sembra?
    1 punto
  24. Credo che si tratti piu di una colonna che della I,altrimenti dovrebbe essere scritto al contrario per la posizione della "i",quindi "ci" invece di "ic" Grazie mille per la disponibilità e le risposte
    1 punto
  25. Buonasera, bravo è proprio lui. Da Wikipedia Numerose specie appartenenti alla famiglia dei lombrichi ingeriscono grandi quantità di suolo (geofagia), questi si nutrono principalmente di residui organici presenti nel suolo, come lettiera e sterco[2]. Alcune specie (es. Lumbricus rubellus) vivono nello strato più superficiale del suolo, mentre altre (es. Lumbricus terrestris) scavano gallerie semi-verticali profonde da alcuni decimetri a oltre due metri, nelle quali trascinano detriti organici dalla superficie per nutrirsene[3]. Queste ultime specie tendono ad avere dimensioni maggiori (fino a 25 cm di lunghezza per L. terrestris[4]) e producono gallerie permanenti, che favoriscono i movimenti idrici nel suolo e che in assenza di perturbazioni (ad esempio aratura del terreno) possono mantenersi intatte per anni anche in assenza di un lombrico residente[5]. Incorporando materiale organico nel suolo, sminuzzandolo e accelerandone la degradazione da parte di organismi più piccoli, questi invertebrati contribuiscono ai processi di decomposizione, e favoriscono la stabilizzazione della sostanza organica del suolo con le loro attività di scavo e la produzione di aggregati stabili nelle feci[6]. Per i loro molteplici effetti sulla struttura fisica e il funzionamento biochimico del suolo hanno una notevole importanza ecologica[1]. Già Charles Darwin, con il suo ultimo libro dedicato agli studi su questo animale, aveva[7] attribuito al lombrico una grande importanza per la fertilizzazione del terreno vegetale[8]. Saluti Alberto
    1 punto
  26. Concordo in toto con le considerazioni e le motivate congetture di Dracma. il motivi del Sileno era molto diffuso , oltre che in Sicilia, anche nella grecia continentale e nelle aree orientali. Il bello statere di Cizico ne fornisce un esempio ( anche se piu’ tardo). interessante l’ipotesi dell’ibrido che potrebbe contribuire a spiegare la tecnica di coniazione non propria dell’area siceliota. Resto piu’ convinto per una zecca di origine differente da quelle siceliote.
    1 punto
  27. Segnalo la recente pubblicazione (marzo 2021) del volume in foto con un interessante contributo numismatico a firma di R. Cantilena (Tra le raccolte del MANN alla ricerca delle monete di età greca trovate in Calabria, p. 199 ss.)
    1 punto
  28. Complimenti @Raff82! Posso dirti che negli ultimi due anni non me ne sono capitate a tiro..quindi per me differenze minime in termi di rarità con la '34 . Appena riesco, ricondivido qui le mie "pipistrelli"
    1 punto
  29. Vediamo se il caro @jaconico ci viene a dare una mano o meglio una parola senza dimenticare @Litra68 e @Josh81. Provo ad allargare il cerchio così il gioco diventa ancora più duro?
    1 punto
  30. Però con gli occhi aggiunti (il mio vecchio avatar in rosso x 2) ha una espressione molto più umana...... vabbè umana, si fa per dire! se lo prendo a giacunati però ci vuole lo schermo nuovo e non va bene! meglio un vavillo
    1 punto
  31. Sul MIR ci sono tre pagine dedicate a Novara e le monete dal n. 877 al n. 892. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  32. Stessa descrizione e stessa banconota da 100 franchi ma timbrata. Seconda guerra mondiale Banca nazionale d'Albania - 100 franchi Queste banconote, sia normali che timbrate, sono molto comuni, usare un timbro falso non ne accrescerebbe il valore, personalmente timbrature contraffatte di questo tipo non ne ho mai viste.
    1 punto
  33. Buon pomeriggio. Sembra originale. Sicuramente è stata tenuta conservata.
    1 punto
  34. Se al 200€ si aggiungono le altre emissioni siamo a quasi 4.000! Che botta!
    1 punto
  35. Complimenti esemplare fortunatamente non lavato e senza colpetti al bordo , degno della tua collezione
    1 punto
  36. Il 1839 Genova e' una moneta comune facilmente reperibile in bassa conservazione , altra cosa trovarla in SPL. Vedendo i vostri esemplari mi consolo ed e' detto tutto. Gli esemplari zecca di Torino si possono trovare con minori problemi anche dallo SPL in su
    1 punto
  37. Buongiorno 50 centesimi di euro Vaticano Papa Francesco 2016
    1 punto
  38. Buona giornata Gli amici "venetici" - in separata sede - si sono già confrontati ed i commenti fatti rispecchiano i vostri dubbi. Giovanni, hai ragione, come si fa a porre in vendita un dichiarato falso che, per le dimensioni, il peso ed il metallo corrisponderebbe ad un ipotetico originale e senza che ci siano stampigliati i codici relativi al titolo e all'officina orafa? C'è una avvertenza, sul pezzo, che indichi inequivocabilmente che si tratta di una copia? Non l'abbiamo notata e non credo sia sul bordo che dovrebbe essere troppo fine. Temiamo che la fine sarà proprio quella di rimetterla in vendita come originale. Mala tempora currunt. saluti luciano
    1 punto
  39. Medaglia devozionale e celebrativa cuoriforme, bronzo/ottone, emessa per l'Anno Giubilare del 1650. Roma. D/ Busto di Gesù volto a sx, anepigrafe.- R/ La Porta Santa sormontata da croce, ai lati S. Pietro sx e S. Paolo a dx, in esergo: 1650. rara.- Ciao Borgho
    1 punto
  40. Stessa descrizione ma due diversi valori da quello già presentato (10 dollari) Seconda guerra mondiale Occupazione americana del nord Africa e della Sicilia 1 e 5 dollari bollino giallo
    1 punto
  41. questo : "chiaramente come hai fatto notare tu coniate dalla stessa coppia di conii, mi prende sempre una certa ansia." che poi tecnicamente ho cercato di chiarire... la stessa coppia di conii è un elemento che aiuta, non che fa venire ansia... Il pezzo del B.M non è che abbia circolato molto di più, solo è rimasto molto meno bene impresso rispetto all'altro. Comunque "no problem" per me... de gustibus non disputandum.... ?
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Un buon convegno sicuramente, divertente e ben frequentato. Speriamo che cresca e, speranza del tutto personale, soppianti il vecchio veronaphil.
    1 punto
  44. Quel numeretto su Numista non è un indice di rarità per come potremmo intenderlo, tiene solo conto della specifica moneta nelle collezioni caricate sul sito e fa una stima se è stata più o meno inserita dagli iscritti, tanti utenti hanno quella moneta significa che sarà comune, pochi ce l'hanno sarà rara. In buona sostanza anche monete comuni, ma caricate sul sito pochissime volte dagli iscritti, avranno un "indice di rarità" alto.
    1 punto
  45. Grazie per le personali deduzioni, sicuramente le iniziali rappresentano una ditta ma tutto il resto è out, ma il bello delle cose differenti da quelle che oramaisono scontate è propio questo, un pezzetto considerabile insignificante che da atto a fa presumere tante cose. un gran saluto. F.P.
    1 punto
  46. Francese forse d'argento e poi chissa'
    1 punto
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