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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/21 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti. Come promesso a @Rocco68, @Asclepia e @Zenzero, vi posto l'ultima arrivata in collezione ma che va a piazzarsi direttamente in prima posizione. Non mi sono ancora deciso a toglierla dalla plastica, pertanto vi posto le foto fatte con lo scanner. Non sarà come i due FDC passati nelle aste del 2008 e del 2009 citati dal Gigante, ma mi accontento del mio regalo di Natale in anticipo!
    7 punti
  2. ... e per confronto allego l'immagine della Diana (Artemide) Efesia "polimaste" in alabastro del II secolo, trovata negli scavi di Villa di Adriano a Tivoli, (testa mani e piedini sono un restauro integrativo del Valadier ) copia dell'originale efesino e attualmente conservata all'archeologico di Napoli. Da notare la quadruplice fila di mammelle ( da cui appunto "polimaste" ) con riferimento alla fertilità, abbondanza e vita. Altra interpretazione delle protuberanze arrotondate, a mio avviso poco fondata, sarebbe quella di vederci dei testicoli di toro.... Io preferisco immaginarmela come la fontana nei giardini della Villa d'Este di cui alla seconda foto Un cordiale saluto, Enrico
    6 punti
  3. Buona domenica. Contribuisco anche io con le mie aquilette capovolte. Piastra 1857, D/ FERDINANDVS II. DEI GRATIA REX R/ REGNI. VTR. SIC. ET HIER. caratteri grossi sia al dritto che al rovescio, motto nel taglio PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS impresso al dritto, giglio coricato in senso retrogrado. Riferimenti: Pagani 223/f (variante non riportata). D'Incerti 200/s (variante non riportata). Magliocca 567/a Rarità R Peso grammi 27,50 Numero Collezione 177 Provenienza Listino "estate 2001" di Roland Becker, lotto 94 Pagata euro 49,00 spedizione inclusa. Spero di aver fatto cosa gradita, Cordiali saluti Rocco.
    6 punti
  4. Buonasera @altrove2000, Si tratta di un denaro del Regno di Castiglia e León. A giudicare da ciò che si vede della legenda al D/, penso sia stato coniato sotto Ferdinando IV (F REX CASTELLE) https://en.numista.com/catalogue/pieces149233.html https://en.numista.com/catalogue/pieces122713.html Grazie alla B visibile sotto il castello al D/ possiamo dire che la zecca è Burgos. saluti Magus
    4 punti
  5. Piastra 1858, lettere grosse al dritto, sottili nel rovescio. Taglio inciso al rovescio. Peso grammi 27,51 Riferimenti: Pagani manca, D'Incerti manca, Magliocca pag. 348 in nota : " ....in alcuni rari esemplari della moneta datata 1858 (aquile rovesciate) , si osservano conii (al rovescio) , nei quali le lettere della legenda sono completamente prive dei punti di abbreviazione . " Numero Collezione 492,
    4 punti
  6. In arrivo da Inasta Cavallo con o davanti alla e la sigla T di Tramontano in esergo, classificato Mir85, r2 Ritratto virile. La volontà della presenza del o nel campo davanti alla zampa è dimostrata dal fatto che è presente anche in altro cavallo, che presenta un conio differente al rovescio. ( Foto prese da Asta Artemide XXXIII - 2 luglio 2011 - lotto 328) A fronte di un diritto ben fatto, il rovescio è meno pregevole
    4 punti
  7. Sabato mattina ho seguito un pezzetto dell'asta Bolaffi che riguardava le monete "vecchie" Savoia. Puntualizzo che non ho preso nulla, anche se a qualche moneta ho fatto qualche offerta... Volevo però sottolineare come nel giro di poco più di un mese sono passate all'asta due importanti monete ossidionali, due esemplari di 2 Fiorini dell'assedio di Vercelli del 1617. Era una vita che non mi capitava di vedere un esemplare di questa moneta, ora in poco tempo se ne sono viste due. L'assedio della città di Vercelli si colloca nella storia nel periodo della guerra di successione del Monferrato. Era il 1612 quando muore Francesco IV, ultimo Marchese di casa Gonzaga, e Carlo Emanuele I rivendica i suoi diritti alla successione invadendo quel territorio. Tutte le potenze europee di quel periodo, imperatore compreso, si rivoltano contro il duca Sabaudo ed è quindi guerra che durerà per ben 5 anni. Dopo diversi avvenimenti a favore di Carlo Emanuele I, nella primavera del 1617, Pietro da Toledo a capo di 30000 uomini mette sotto assedio la città di Vercelli e, nonostante la sua resistenza e i tentativi di aiuto del Duca Sabaudo, alla fine di luglio cadde nelle mani nemiche. Due mesi dopo, grazie alla pace di Pavia, la città viene restituita. Durante questo assedio, Il marchese di Caluso a capo della città, vista la mancanza di circolante fece battere delle monete ossidionali, le quadruple d'oro, che probabilmente non ebbero corso, e i due fiorini in mistura. È segnalata anche una moneta più piccola, probabilmente però si tratta di un falso. Ora, essendo le monete ossidionali molto interessanti per i collezionisti di qualsiasi tipologia monetale, ho voluto iniziare questa discussione per lasciare traccia delle due monete passate una sull'altra Negrini del 31 ottobre e l'altra passata all'asta Bolaffi del 3 di dicembre. La prima,di cui allego le immagini, di 6,82 grammi di peso è stata aggiudicata a €5500 più diritti d'asta La seconda di 6,81 grammi di peso è stata aggiudicata a €6000 più diritti Ora io non saprei scegliere fra le due, mi accontenterei di una qualsiasi, ma mi piacerebbe sapere quale e perché voi la preferite...
    3 punti
  8. Nel mito degli Elleni, Iolao è figlio di Ificlo e re, in Tessaglia, della piccola città di Filace . Sposato da un giorno con Laodamia, figlia del re di Iolco, per onorare il giuramento reso assieme ai pretendenti ad Elena, raggiunge in Aulide l' esercito degli Achei e con questi conduce le sue 40 navi verso Troia . Approdati alla spiaggia di Troia, nessuno degli Achei sbarca poichè è noto un oracolo che profetizza che il primo di loro che metterà piede a terra sarà ucciso . Iolao balza per primo dalla propria nave e corre alla battaglia contro i Troiani, sarà ucciso forse da Ettore e la guerra di Troia potrà avere inizio : dal suo gesto, Iolao diviene 'il primo a saltare', ovvero Protesilao . Ade e Persefone concederanno a Protesilao di lasciare per un giorno gli Inferi per poter rivedere una ultima volta la sposa Laodamia . In epoca storica, Protesilao è eroe onorato ed oggetto di culto nella Tracia ed in Tessaglia dove, nella città di Filace, esisteva un antico santuario a lui dedicato . Circostanza poco comune nella monetazione greca, l' eroe Protesilao è raffigurato su rari tetradrammi di Skione che ne riportano la testa elmata con il suo nome inciso sulla cresta dell' elmo : Tebe di Tessaglia, vicina a Filace, si ritiene ne rappresenti, su emidrammi di epoca ellenistica, il momento della discesa in armi dalla nave .
    3 punti
  9. Per confronti aggiungo un ulteriore pezzo.....con interessante legenda. https://www.acsearch.info/search.html?id=1738320 Akarnania, Herakleia AR Drachm. Akarnania, Herakleia AR Drachm . 400-350 BC. Head of Achelous facing slightly left / Δ R(Retrograde) A. Club and bow. BCD Akarnania 172; SNG Copenhagen 325; Traité, Tf. CCLXXIX, 8; cf. Münzen und Medaillen Deutschland Auction 23, #171 (2007); CNG eSale 268, #83. 2.36g, 14mm, 2h. Very Fine. Extremely Rare. Apparently 3rd and finest example offered in the past decade. From the Mistakidis Collection. In Greek mythology, Achelous was the personification of the Achelous Potamos river, which is the largest river of Greece, and thus the chief of all river deities (every river having its own river spirit). His name is pre-Greek, its meaning is unknown. The Greeks invented etymologies to associate it with Greek word roots (one such popular etymology translates the name as 'he who washes away care'). However, these are etymologically unsound and of much later origin than the name itself. The Achelous river runs through the entire region of Akarnania and its delta empties into the Ionian Sea near Limnothalassa Kokkaia and between the Islands of Makri and Oxia.
    3 punti
  10. I miei primi bisanti (forse manca ancora qualcuno nascosto). Li ho già postati in questa discussione, ma penso che così siano più facilmente godibili. I pesi in grammi sono da sx a dx: 5,692 4,877 4,487 3,111 3,824 3,475 Saluti. Domenico https://archive.org/details/full-size-render_20211205 https://archive.org/details/full-size-render_20211205_1638
    3 punti
  11. Chi sia rappresentato al dritto è questione non secondaria e vorrei fare una piccola osservazione, da prendere con le pinze, che mi era passata per la testa ad inizio discussione nel leggere l’attribuzione ad Alpheios. Le orecchie della testa barbuta presentano i bordi “frastagliati”, ma questa caratteristica figurativa non mi parrebbe per nulla allineata con le altre emissioni siceliote, dove i padiglioni hanno l’elice “liscia”/lineare. Esempi di tori androprosopi con una simile caratteristica invece sono tipici delle raffigurazioni di Acheloo nella monetazione dell’Akarnania (assai più tarde però) e possiamo ritrovarle anche su alcuni esemplari in elettro di Focea. Da sottolineare come alcune emissioni più antiche dell’Akarnania presentino l’elice liscia. A qualcuno sono noti esemplari di area italica con questa caratteristica? Anche non rappresentanti un toro androprosopo. Si tratta di un particolare di ben poco conto certo, ma che rende ancora più curioso ai miei occhi questo unicum siracusano.
    3 punti
  12. Napoletana del giorno per gli amanti dei grandi nominali : Ferdinando I 10 Tornesi 1819 Simbolo stella a 6 punte. un caro saluto e condividete.
    3 punti
  13. Decisamente il Gazzettino #8 è stato un successo per autori, contenuti, qualità e quantità superando il precedente numero che pur era già un'evoluzione. Ora il #9, in preparazione, promette di essere ancora migliore: un successo di partecipazione. Chi volesse far parte di questa collaborazione, può mandarci il proprio elaborato alla nostra mail : [email protected]
    3 punti
  14. Buongiorno e buona domenica a tutti, continuo con le mie Vicereali. Asta E-Live 1 GMA Lotto 436 Filippo II di Spagna (1554-1598). Carlino AG (g 2,86). Magliocca 70. R Grading/Stato: BB Siete d'accordo con la conservazione attribuita? Saluti Alberto
    3 punti
  15. Questo cavallo si va ad aggiungere ad altro cavallo che presenta il o sotto la zampa ( MIR 85/17 var. di legenda) Saluti
    3 punti
  16. Buon pomeriggio, posto questo interessante esemplare, salvo errore non presente nel Forum. Il peso di questo esemplare è pari a 86,787 grammi. Riporto il riferimento tratto dal lavoro del Voltolina La storia di Venezia attraverso le medaglie. Saluti.
    2 punti
  17. Buonasera. Chiedo il vostro aiuto per identificare la data di questo cavalotto di CE I. Mi sembra che l'unica possibilita sia 1619, ma come sempre, è meglio d'avere i vostri pareri. Alain.
    2 punti
  18. Da Efeso un bel cistoforo di Claudio con Agrippina II : al rovescio la statua di culto nell'antico santuario cittadino . Da una recentissima asta, unisco uno statere di oro di circa 170 prima con al rovescio la stessa statua . Il cistoforo passerà a Gennaio in asta New York Sale LIV al n. 219 .
    2 punti
  19. DE GREGE EPICURI In un bel libro del 1998 ("La moneta nei rapporti tra Roma e l'Europa barbarica", La Nuova Italia), Tomaso Lucchelli fa presente che i motivi dell'uso di moneta romana originale, ma anche di produzione di monetazione imitativa, erano molteplici, come già detto sopra da Ross14 e da Illyricum: accanto ad aspetti economici vi erano motivi sociali, culturali, di ostentazione, forse perfino religiosi. Per questo tipo di scopi, il costo della produzione non era molto rilevante.
    2 punti
  20. Carissimo Adelchi, pur conoscendo le versioni a cui tu accenni, che non sono ipotesi in sè disprezzabili, come altre ancora ( uova, come simbolo generativo, al pari dei testicoli e delle mammelle) ancora propendo su quella delle mammelle, per 3 motivi : a) se ne parla in una fonte dell'epoca ( non escludo che ce ne siano altre ma non ne sono a conoscenza). Si tratta di un passo dell'Octavius di Marco Minucio Felice, apologeta cristiano, che la scrisse intorno al 197 d.C , sostanzialmente coevo a questa statua (che è copia romana di originale efesino che, se conforme a quest'ultima, faccio fatica a pensare fortemente arcaica, data la ridondanza di elementi decorativi ed orpelli vari, ci vedo piuttosto uno spiccato influsso orientale) e che doveva essere a conoscenza delle tradizioni, quantomeno romane. Mi riferisco a questo passo : “Diana interim est alte succincta venatrix, et Ephesia est mammis multis, et uberibus extructa, et Trivia trinis capitibus et multis manibus horrifica" Passo che descrive le tre principali raffigurazioni di Diana : come Diana cacciatrice "profondamente succinta" (agili e corte vesti da cacciatrice) ( foto 1), come Diana Efesia dalle molte mammelle ( in discussione) e come Trivia, spaventosa dalle tre teste e molte mani. Mammis multis , dunque " dalle molte mammelle" Ho volutamente tralasciato "et uberibus extructa" che così scritto vorrebbe significare " e costruita con poppe", in quanto vi è una secolare e fondata diatriba sulla corruzione del termine Verubus ( giavellotti ) nel termine uberibus ( poppe) , con riferimento alle due verghe lanceolate che in talune raffigurazioni complete sorreggono la statua ( foto 2 ). b) la statua è vestita, non in topless... quindi purtroppo niente areole e capezzoli al vento.... ? c) a parziale completamento del punto b) il materiale della statua ( la parte d'epoca, quindi non la testa le mani e i piedini) è in alabastro giallo, come la veste gialla che Zeus le donò a sua richiesta, quindi interamente vestita in giallo, mammae comprese ... Un cordiale saluto, ? Enrico
    2 punti
  21. Salve è un denaro tornese angioino della Grecia franca, zecca di Clarenza. Attendiamo il diritto. Saluti Eliodoro
    2 punti
  22. Ciao Vi è molta confusione nella catalogazione dei cavallotti di Carlo Emanuele I... Avevo già scritto di questo in una discussione che poi vado a cercare ed inserirò appena la trovo.. Questa tipologia, che erroneamente viene classificata come IlI tipo, è antecedente a quella del '19 per Vercelli, quindi dovrebbe essere chiamata II tipo e non III. Gli ordini di battitura è i resoconti di zecca sono della fine del 1610, e dovrebbero essere stati coniati sino al 1616, poi una successiva ordinanza ordina la battitura di cavallotti nel 1628, che avranno anch'essi i nodi ai lati dello scudo, questo per far accettare meglio una moneta ulteriormente svilita nella lega, ma che ricorda le monete di più di un decennio prima. Questo di Alain per me è un 1610, millesimo probabilmente molto raro perché solo nel dicembre di quell'anno si iniziò a coniare il cavallo coi nodi. Poi tutto questo è solamente una ipotesi, ma questa è la mia idea...
    2 punti
  23. Macché maestro ... i maestri sono altri e nel forum ce ne sono, eccome! Innanzitutto è giusto complimentarsi con @giuliodeflorio che ci ha consentito di vedere questo Mezzanino; magari ci dirà se, effettivamente, è stato acquistato come Dandolo o come Steno. Caro @Andrea Costa, non si sa chi possa essere l'incisore, c'è un sospetto che l'incisore dei conii del Grosso con il viso del Doge realistico e con il pizzetto, possa essere uno dei fratelli Da Sesto; è una probabilità citata dai professori Sthal e Saccocci per quanto concerne il Grosso di Antonio Venier, e che potrebbe essersi ripetuto anche nel Grosso di Michele Steno. Se così fosse, perché non anche nel Mezzanino dello stesso Doge, pur senza pizzetto? Certo che questo Mezzanino è messo ben male! saluti luciano
    2 punti
  24. Piastra 1859 Lettere grosse al dritto e sottili al rovescio, taglio impresso al rovescio. Peso grammi 27,49 Riferimenti: Pagani 225/b (variante non riportata). D'Incerti 202/f (variante non riportata) Magliocca 569/a Rarità R3 Numero Collezione 178 Provenienza Listino "estate 2001" di Roland Becker , lotto 95 Pagata 59,00 euro spedizione compresa.
    2 punti
  25. Entrambe le opzioni sono valide. Non saprei quale scartare. Sul perchè, credo per avere comunque una medaglia di prova tale da valutarne il risultato finale. Opinione personale che potrebbe essere anche totalmente fallace.
    2 punti
  26. Io invece propendo per l'ipotesi testicoli o scroto bovini . Se avessero voluto raffigurare delle mammelle avrebbero saputo farlo benissimo e perfettamente riconoscibili ,con capezzoli ,areole ecc. Il canone è decisamente arcaico ,VI -V sec .a.C ,vista anche la fissità ,la frontalità e la ieraticità del soggetto. Anche la truculenza ,per noi,del culto ne denuncia l'arcaicismo .
    2 punti
  27. Vorrei portare anch'io un piccolo contributo.- Ho il Mezzanino per Verona e Vicenza del Doge Steno.- A mio parere la moneta postata dall'utente Giulio De Florio è proprio il Mezzanino dello Steno; il peso è più o meno quello, per esclusione sicuramente non è un mezzanino di primo tipo e da un esame sommario mi sembra di vedere la scritta del doge.- Da quel che ho visto Andrea Dandolo non ha avuto all'epoca un massaro all'argento con quella sigla al contrario dello Steno.- Il conio del Mezzanino è così.... come per il soldino.- Posto la mia moneta per confronto.-
    2 punti
  28. Ciao , sembra un a 19 anche a me.
    2 punti
  29. Ciao, sembrerebbe un Asse di Domiziano con, al rovescio, Minerva
    2 punti
  30. Ciao Alain, anche per me sembra 19.... Buone Feste.
    2 punti
  31. Malta - 2 Euro Commemorativo 2016 Serie "Templi Preistorici" - Tempio di Gigantija
    2 punti
  32. Azzarderei un mezzanino a nome del doge Michele Steno per Verona, qualità del fino minore mi sembra per tale coniazione e anche lo stile potrebbe essere compatibile.
    2 punti
  33. Posto con grandissimo piacere il mio unico acquisto all'asta NAC 129 di Milano, in cui è stata esitata la collezione ANBP del Regno d'Italia Moneta comune, ed è la prima volta che pago una moneta al prezzo pieno del Gigante Eccezionale però è dire poco, le foto non le rendono giustizia Descritta così nel catalogo NAC Lot 95. VITTORIO EMANUELE II (1861-1878) 5 Lire 1873, Milano argento gr. 25,011. Pagani 496, MIR 1082r, Davenport 140. NGC5782332-010 MS63. q.Fdc Ex collezione Bolgeri, Milano, 1918. Magnifica ed intensa patina di collezione. https://www.sixbid.com/en/numismatica-ars-classica-milano/8972/vittorio-emanuele-ii-1861-1878/7581101/vittorio-emanuele-ii-1861-1878?term=1873&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false Queste le mie foto... che senza nulla togliere alle foto del catalogo, le rendono molto più giustizia. @ilnumismatico che ne dici? Chissà se il collezionista che ha esitato l'asta leggerà mai questa discussione, è da molto che non accede più al forum Peccato non poter fotografare il 1866 Napoli... che è finito ben oltre le mie disponibilità
    2 punti
  34. Senza nulla togliere a tutte le altre tipologie Napoletane, i Grani Cavalli di Ferdinando IV sono per me i più belli in assoluto.
    2 punti
  35. Bella domanda! Amme... me pare na st****ta! Servus Njk
    1 punto
  36. Caro Vitellio ,non mi aspettavo niente di meno da una persona intelligente quale evidentemente tu sei. Premetto che la mia posizione riguardo all'identificazione delle appendici presenti sulla statua non ha dignità superiore a nessun'altra. Vorrei però farti notare che la fonte che tu citi è cristiana e quindi ,probabilmente ,non molto ferrata sull' iconografia pagana della divinità principale di Efeso e quindi già pregna (la fonte ) della sessuofobia tipica del cristianesimo che gli ha fatto vedere e identificare erroneamente ciò che non capiva ( è tipico della mente umana cercare di ottimizzare sempre ,in base alle proprie conoscenze ,anche quando queste sono lacunose ,traendo conclusioni a volte errate ). Quanto alla statua in se stessa è chiaro che è una rielaborazione di secondo sec d.C e quindi orientalizzante ,piena di orpelli come era nel gusto di quei luoghi tendenti al medioriente ,di un archetipo di stile quantomeno severo se non addirittura arcaico , una variazione sul tema praticamente . Naturalmente la mia è una posizione personale ,di chi ha voluto leggere tra le righe delle fonti che tu hai giustamente citato ,guardando un po' più in là , magari sbagliando ma volendo i metterci un po' del mio.. Poi si fa pour Parler...
    1 punto
  37. Ciao Rocco buonasera, un saluto a tutti. comprate 20 anni fa come piastre "standard" credo. Acquistavo anch'io in quel periodo dal Grande Roland mio conterraneo di adozione . Saluti Michele
    1 punto
  38. qualche segno di espansione, comune a diverse monete, può avvenire poichè il metallo si espande dagli stessi punti di fuga, cioè dove trova meno ostacoli ad espandersi. questo scorrere del metallo sugli stessi punti scava, sulla superficie del conio, delle linee da usura che si ripetono uguali sulle monete successive. certo che qui non mancano!!! bisognerebbe capire se sono consoni alle vie di fuga.
    1 punto
  39. Buonasera In realtá una cosa che si assomiglia a questo,si rileva nell' annata del '72. Però ripeto si assomiglia. Perciò mi chiederei,è genuina? Imitativa e artefatta, o reale anche se si assomiglia a quella del '72? Mistero che un perito può risolvere. Saluti
    1 punto
  40. Complimenti Magus, un gra bel pezzo. A giudicare dal motto nel taglio, penso che abbiano utilizzato una piastra di Ferdinando II e dalle rigate verticali presenti , una Piastra del 1847 in poi. Il peso mi sembra troppo basso.
    1 punto
  41. 1 punto
  42. Velocissimo, senza bisogno di notte che porta consiglio e di passeggiata mattutina ispiratrice: complimenti. Notare la presenza nella prima lettura di sette parole di 1 lettera e di due verbi: quello di 5 lettere all'infinito apocopato e quello di 8 all’indicativo presente avente come suffisso una particella pronominale. apollonia
    1 punto
  43. Qualcosa c'è: https://www.academia.edu/36875320/An_Attempt_to_Use_XRF_Spectrometry_to_Define_the_Classification_of_Antonine_Bronze_Denominations_Notae_Numismaticae_XII_2017_ Lo zinco era sicuramente più caro e meno disponibile del piombo; quest'ultimo era anche più facile da lavorare e il punto di fusione minore era utile durante la fase di preparazione della lega. Inoltre il peso maggiore conferiva peso alla moneta (che nel tempo sappiamo cala di valore ponderale). Se fai riferimento allo zinco e al piombo nelle tabelle di riepilogo i valori sono molto variabili (paragonando i sesterzi tra loro) con un tendenziale calo del primo e un aumento relativo del secondo. Ciao Illyricum
    1 punto
  44. Ciao! Difficile dare una spiegazione, stante l'inesistenza di tracce che riguardino questa particolare moneta; Montenegro la ascrive ad una sorte di variante fatta in "metallo bianco" che, a mio avviso, va considerata una considerazione e non una spiegazione. Il Papadopoli non ci aiuta, ma ci dice che, all'epoca di Alvise Mocenigo II, si discusse parecchio sulla modifica dei "Soldoni", dei quali c'era una penuria esagerata, come peraltro di tutte le monete minute in lega d'argento. Si ipotizzò anche di togliere in toto l'argento e di farli di solo rame non proveniente da acquisti esteri, ma da miniere nazionali. Non è più possibile coniarne di nuovi alla stessa lega e peso con i quali si facevano precedentemente, questo è certo per la gran parte degli esperti. Sta di fatto che i Soldoni coniati a nome di questo doge, possono trovarsi con una lega d'argento avente il titolo di 0,047 (1098 peggio), oppure avente titolo di 0,031 (1116 peggio). Il Soldo da 12 Bagattini in parola resta quindi un mistero, non risolto nemmeno dal Montenegro. saluti luciano
    1 punto
  45. Certo,tutto può essere, ma nel caso di questa piastra di Francesco II c'è stata volontà nel capovolgere il punzone... Il conio qui fu corretto, c'è stata la volontà dell'addetto a ribattere e correggere con un punzone due "nuove" aquilette capovolte sopra le originali in posizione normale.
    1 punto
  46. Le mie due 57....lettere grosse sia al diritto che al rovescio ma conii diversi...
    1 punto
  47. Questa notte è stata (e continuerà ad essere ancora per qualche ora) fruttuosa come non succedeva da tempo.
    1 punto
  48. Ciao, semplicemente non c'è richiesta. Mi spiego: se hanno coniato 50.000 monete ma ci sono solo 10.000 collezionisti di quella tipologia sarà data via a niente.
    1 punto
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