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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/21 in tutte le aree
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Nel mito degli Elleni, Iolao è figlio di Ificlo e re, in Tessaglia, della piccola città di Filace . Sposato da un giorno con Laodamia, figlia del re di Iolco, per onorare il giuramento reso assieme ai pretendenti ad Elena, raggiunge in Aulide l' esercito degli Achei e con questi conduce le sue 40 navi verso Troia . Approdati alla spiaggia di Troia, nessuno degli Achei sbarca poichè è noto un oracolo che profetizza che il primo di loro che metterà piede a terra sarà ucciso . Iolao balza per primo dalla propria nave e corre alla battaglia contro i Troiani, sarà ucciso forse da Ettore e la guerra di Troia potrà avere inizio : dal suo gesto, Iolao diviene 'il primo a saltare', ovvero Protesilao . Ade e Persefone concederanno a Protesilao di lasciare per un giorno gli Inferi per poter rivedere una ultima volta la sposa Laodamia . In epoca storica, Protesilao è eroe onorato ed oggetto di culto nella Tracia ed in Tessaglia dove, nella città di Filace, esisteva un antico santuario a lui dedicato . Circostanza poco comune nella monetazione greca, l' eroe Protesilao è raffigurato su rari tetradrammi di Skione che ne riportano la testa elmata con il suo nome inciso sulla cresta dell' elmo : Tebe di Tessaglia, vicina a Filace, si ritiene ne rappresenti, su emidrammi di epoca ellenistica, il momento della discesa in armi dalla nave .5 punti
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Complimenti da parte mia per i contenuti ma anche, sopra ogni cosa, per il clima disteso ed amichevole dalla discussione. NOn solo ma è una discussione "cross over" dove non si parla solo di lega, conservazione, pesi, diametri ma anche di statuaria, di Mito. Questo è ciò che auspico sia la Sezione , una sorta di agora dove trovarsi a discutere di monete come testimoni della Storia senza tensioni o nervosismi. E dove approfondire qualche dettaglio specie dal punto di vista storico. Numismatica e Storia sono legate indissolubilmente. Non si può studiare l'oggetto "moneta" senza sapere cosa c'è dietro. Questi sono i commenti che come Curatore sono molto lieto di leggere. Un clima disteso predispone alla lettura e magari anche all'intervenire. Inoltre il secondo commento rimarca ancora una volta ciò che spesso affermo (ed ho fatto anche qualche riga sopra): "dietro l'oggetto 'moneta' vi è Storia, fatta di persone e delle loro vite, del tutto simili a noi ma inserite in un contesto socio-culturale e storico diverso dal nostro". Grazie amici! Illyricum5 punti
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Ancoro più carissimo Adelchi, ti ringrazio delle gentili parole e devo dire che discutere e parlare amabilmente esprimendo le proprie idee e tesi è una delle cose migliori della vita secondo me, soprattutto se fatto con persone gentili, colte e beneducate come te. E' un piacere dell'anima che non deve essere turbata da irrigidimenti, ostilità, insulti e quant'altro ogni tanto si possa leggere in qualche tread di questo nostro bellissimo Forum. Premesso questo e senza voler scivolare in tortuose ed infinite discettazioni sul cristianesimo delle origini, vorrei ricordare che Marco Lucio Minuzio sembra citare correntemente gli scrittori per lui antichi, quali Cicerone, Varrone, Seneca, anche in maniera più precisa di Tertulliano, africano come probabilmente anche lui. E' uomo molto colto, di ceto alto e coinvolto come avvocato nell'attività forense, vive a Roma, egli stesso è uno dei tre personaggi del suo libro, in funzione di giudice della contesa tra un pagano e un cristiano. Appartiene dunque a quel ceto dirigente che non vorrebbe disequilibrare la società romana costruita attraverso secoli di commistione culturale greco-romana con sommovimenti religiosi bruschi e oltremodo rivoluzionari. Se ne è discusso e se ne discuterà per sempre se il cristianesimo nelle sue origine fosse sessuofobico ma, a mio modesto avviso, sono semmai state le epoche successive a trasformare una iniziale idea di regolazione della sessualità/ amore in una negazione della sessualità... ovviamente tema spinoso e di difficile perimetrazione. Comunque sia, M. Lucio Minuzio scrive in una epoca in cui certamente la iconografia della Diana Efesia è ben presente e diffusa, oserei dire popolare... e parecchi reperti che la raffigurano, tra cui numerose monete ( anche di epoca adrianea), sono giunti a noi , quindi credo conosca bene ciò di cui parla e di cui è colto contemporaneo. Piuttosto, se dovessi addentrarmi nella discussione della arcaicità troverei terreno fertile nel discorso di cosa effettivamente ci fosse alla base del culto di Diana Efesia. Una Diana così distinta dai canoni iconografici italici in veste di Amazzone... sembra assodato che tragga le sue origini dalla Dea Madre in connubio con la Potnia Theron.... e qui andremmo veramente addietro nel tempo, forse con riti e simbologia ben differente da quella del II secolo dopo Cristo... aprendo quindi le porte a una trasformazione di simbologia tra una cosa e un'altra dalle forme tondeggianti... Come ulteriore punto ( direi d) a quanto detto nel post precedente, aggiungerei che le rotondità sono comunque poste nell'area mammaria femminile tipica... ma forse con riferimento a quella produzione iconografica dell'originario mito, di cui ben poco sappiamo. Un cordialissimo saluto, Enrico P.S. questi pour parler mi piacciono molto ...5 punti
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Napoletana del giorno per gli amanti dei grandi nominali : Ferdinando I 10 Tornesi 1819 Simbolo stella a 6 punte. un caro saluto e condividete.5 punti
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Sabato mattina ho seguito un pezzetto dell'asta Bolaffi che riguardava le monete "vecchie" Savoia. Puntualizzo che non ho preso nulla, anche se a qualche moneta ho fatto qualche offerta... Volevo però sottolineare come nel giro di poco più di un mese sono passate all'asta due importanti monete ossidionali, due esemplari di 2 Fiorini dell'assedio di Vercelli del 1617. Era una vita che non mi capitava di vedere un esemplare di questa moneta, ora in poco tempo se ne sono viste due. L'assedio della città di Vercelli si colloca nella storia nel periodo della guerra di successione del Monferrato. Era il 1612 quando muore Francesco IV, ultimo Marchese di casa Gonzaga, e Carlo Emanuele I rivendica i suoi diritti alla successione invadendo quel territorio. Tutte le potenze europee di quel periodo, imperatore compreso, si rivoltano contro il duca Sabaudo ed è quindi guerra che durerà per ben 5 anni. Dopo diversi avvenimenti a favore di Carlo Emanuele I, nella primavera del 1617, Pietro da Toledo a capo di 30000 uomini mette sotto assedio la città di Vercelli e, nonostante la sua resistenza e i tentativi di aiuto del Duca Sabaudo, alla fine di luglio cadde nelle mani nemiche. Due mesi dopo, grazie alla pace di Pavia, la città viene restituita. Durante questo assedio, Il marchese di Caluso a capo della città, vista la mancanza di circolante fece battere delle monete ossidionali, le quadruple d'oro, che probabilmente non ebbero corso, e i due fiorini in mistura. È segnalata anche una moneta più piccola, probabilmente però si tratta di un falso. Ora, essendo le monete ossidionali molto interessanti per i collezionisti di qualsiasi tipologia monetale, ho voluto iniziare questa discussione per lasciare traccia delle due monete passate una sull'altra Negrini del 31 ottobre e l'altra passata all'asta Bolaffi del 3 di dicembre. La prima,di cui allego le immagini, di 6,82 grammi di peso è stata aggiudicata a €5500 più diritti d'asta La seconda di 6,81 grammi di peso è stata aggiudicata a €6000 più diritti Ora io non saprei scegliere fra le due, mi accontenterei di una qualsiasi, ma mi piacerebbe sapere quale e perché voi la preferite...4 punti
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Buonasera...condivido il mio 2 grani 1803 ribattuto su 2, è il pezzetto per la tipologia più carino che ho! Lo faccio pensando che è in arrivo un bel 1804 ribattuto su 3 (ribattitura inedita) che ho preso di recente in asta. Posterò anche lui, intanto questa...buona serata Cristiano.4 punti
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Non mi osavo dare questo consiglio a @Reale Presidio, ma la moneta "spacchettata" sarebbe meglio. Sono per "Libera e Bella", scusate l'off-topic. Buona Serata4 punti
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Condivido la mia Piastra del 1852 " modello base" come direbbe @motoreavapore3 punti
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Caro Vitellio ,non mi aspettavo niente di meno da una persona intelligente quale evidentemente tu sei. Premetto che la mia posizione riguardo all'identificazione delle appendici presenti sulla statua non ha dignità superiore a nessun'altra. Vorrei però farti notare che la fonte che tu citi è cristiana e quindi ,probabilmente ,non molto ferrata sull' iconografia pagana della divinità principale di Efeso e quindi già pregna (la fonte ) della sessuofobia tipica del cristianesimo che gli ha fatto vedere e identificare erroneamente ciò che non capiva ( è tipico della mente umana cercare di ottimizzare sempre ,in base alle proprie conoscenze ,anche quando queste sono lacunose ,traendo conclusioni a volte errate ). Quanto alla statua in se stessa è chiaro che è una rielaborazione di secondo sec d.C e quindi orientalizzante ,piena di orpelli come era nel gusto di quei luoghi tendenti al medioriente ,di un archetipo di stile quantomeno severo se non addirittura arcaico , una variazione sul tema praticamente . Naturalmente la mia è una posizione personale ,di chi ha voluto leggere tra le righe delle fonti che tu hai giustamente citato ,guardando un po' più in là , magari sbagliando ma volendo i metterci un po' del mio.. Poi si fa pour Parler...3 punti
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Carissimo Adelchi, pur conoscendo le versioni a cui tu accenni, che non sono ipotesi in sè disprezzabili, come altre ancora ( uova, come simbolo generativo, al pari dei testicoli e delle mammelle) ancora propendo su quella delle mammelle, per 3 motivi : a) se ne parla in una fonte dell'epoca ( non escludo che ce ne siano altre ma non ne sono a conoscenza). Si tratta di un passo dell'Octavius di Marco Minucio Felice, apologeta cristiano, che la scrisse intorno al 197 d.C , sostanzialmente coevo a questa statua (che è copia romana di originale efesino che, se conforme a quest'ultima, faccio fatica a pensare fortemente arcaica, data la ridondanza di elementi decorativi ed orpelli vari, ci vedo piuttosto uno spiccato influsso orientale) e che doveva essere a conoscenza delle tradizioni, quantomeno romane. Mi riferisco a questo passo : “Diana interim est alte succincta venatrix, et Ephesia est mammis multis, et uberibus extructa, et Trivia trinis capitibus et multis manibus horrifica" Passo che descrive le tre principali raffigurazioni di Diana : come Diana cacciatrice "profondamente succinta" (agili e corte vesti da cacciatrice) ( foto 1), come Diana Efesia dalle molte mammelle ( in discussione) e come Trivia, spaventosa dalle tre teste e molte mani. Mammis multis , dunque " dalle molte mammelle" Ho volutamente tralasciato "et uberibus extructa" che così scritto vorrebbe significare " e costruita con poppe", in quanto vi è una secolare e fondata diatriba sulla corruzione del termine Verubus ( giavellotti ) nel termine uberibus ( poppe) , con riferimento alle due verghe lanceolate che in talune raffigurazioni complete sorreggono la statua ( foto 2 ). b) la statua è vestita, non in topless... quindi purtroppo niente areole e capezzoli al vento.... ? c) a parziale completamento del punto b) il materiale della statua ( la parte d'epoca, quindi non la testa le mani e i piedini) è in alabastro giallo, come la veste gialla che Zeus le donò a sua richiesta, quindi interamente vestita in giallo, mammae comprese ... Un cordiale saluto, ? Enrico3 punti
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buongiorno ho una domanda da porre che, pur riguardando la monetazione europea dell'800, e pertanto attinente alle discussioni "monete contemporanee estere", ricopre un aspetto più economico che numismatico, e quindi ritengo possa essere più generalista, e per questo ho scelto la sezione "piazzetta". Avessi sbagliato chiedo venia e non mi risentirò se verrà spostata. La questione riguarda le coniazioni europee auree dell'800: premetto che il mio interesse numismatico è incentrato solo su questo periodo (in particolare sul centenario che va dal congresso di Vienna alla fine della prima guerra mondiale). Questo per svariati motivi: finalmente la tecnologia permise la coniazione di monete ben fatte, il secolo in questione è stato ricchissimo di fermenti sociali, artistici e tecnologici (ormai tutti concordano sulla nascita nell'800 della cosiddetta seconda rivoluzione industriale), culturalmente mi sento ancora in grado di immedesimarmi in quel secolo, mentre fatico a farlo per periodi anteriori ed ho un certo fastidio per il secolo in cui sono nato, quando penso ai tanti errori che l'umanità ha commesso in quegli anni (ma questa non è più una questione numismatica, per cui sorvolo). Vengo al sodo: essendo l'800 il secolo per eccellenza del bimetallismo, pressochè ogni stato coniò grandi monete d'oro: i 100 franchi francesi, le 100 lire italiane. le 5 sterline inglesi e così via. Mi sono dilettato a conteggiare i quantitativi coniati dai vari paesi, e riporto qui i dati da me desunti: Francia 28,471 tonnellate d'oro in monete da 100 franchi Italia 9,923 tonnellate in monete da 80/100 lire Regno Unito 4,869 tonnellate in monete da 5 sterline Austria 1,929 tonnellate in monete da 100 corone non ho avuto il coraggio di fare gli stessi conteggi relativamente alle coniazioni USA di monete da 20 dollari: tale quantità essendo stata di gran lunga troppo superiore all'intera produzione europea, e allora mi sono fermato. Mi pare ragionevole pensare che la notevole produzione di tali monete fosse spiegata dall'esigenza di far fronte all'incrementato scambio di beni internazionale, non penso proprio che tale quantità venisse prodotta solo per questioni di immagine e di prestigio nazionale: ne sarebbero bastate molte meno (penso alle coniazioni post guerra mondiale di VEIII). E la Germania? La Germania, dopo la proclamazione dell'impero, visse uno sviluppo economico ed industriale senza pari: il reddito nazionale raddoppiava ogni 15 anni, la popolazione aveva smesso di emigrare alla ricerca di maggior benessere ed anzi la nazione soffriva la carenza di mano d'opera; "in pochi decenni la Germania avrebbe conquistato la superiorità in Europa" (da: Mario Silvestri "la decadenza dell'Europa occidentale"). Dirò di più, riportando uno scritto del maresciallo Foch (che non fu certo un estimatore della Germania): Dopo tanta prolusione la domanda numismatica la Germania quindi era ricca, se non ancora la più ricca d'Europa, era destinata ad esserlo a breve: perchè allora non coniò mai grosse monete auree? La sua moneta di maggiori dimensioni, il 20 marchi, era poco più grande del marengo (7,965 grammi contro 6,45) e con un marengo non si acquistavano certo grandi cose: secondo i coefficenti Istat 1 marengo dell'800 corrisponderebbe a circa 96 Euro attuali; mi rendo conto che questa conversione lascia il tempo che trova, diverse essendo le esigenze e i tenori di vita di allora confrontati con quelli di oggi, ma risulta comunque pacifico che acquistare una casa nell'800 tramite piccole monete non era agevole, bisognava mettersi a contarne centinaia! Direte che la spiegazione si trova nell'uso di banconote? Ma se si usavano banconote in Germania si sarebbero dovute usare anche altrove, no? E allora perchè coniare? E comunque la banconota dell'800 garantiva la conversione in oro, per cui siamo al punto di prima, l'oro serviva ancora e, se in quantità ragguardevoli, necessitava di monete di grosso taglio. Un'altra spiegazione potrebbe trovarsi nell'azione bismarckiana, che abbandonò la politica del libero scambio, barricandosi dietro una trincea protezionistica. "Se non abbiamo bisogno di inertfacciarci economicamente con l'estero, nemmeno abbiamo bisogno di grandi monete; per i consumi interni bastano le piccole." Non so, di politica economica ne so ben poco per darmi una risposta, ed è per questo che pubblico la mia curiosità, sperando di sentire opinioni più illuminate dei miei flebili tentativi di comprensione del fenomeno. Grazie2 punti
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Ciao bella e interessante discussione, io propendo per teoria dei testicoli, e concordo con @Adelchi66 sul fatto che ci sia stata un'interpretazione religiosa cristiana, è anche da capire. Ho visto più volte da vicino le statue di Artemide conservate al museo di Selcuk che ospita i reperti di Efeso, e penso siano servite da modello per le copie, e osservando bene oltre alla forma anche come sono posizionate, non portano a pensare a dei seni, poi la vera interpretazione penso che la sapessero solo i sacerdoti e gli scultori dell'epoca. Se non vi dispiace vi posto alcune foto delle suddette statue, ho ridotto il formato. Silvio2 punti
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In effetti la staticità non e’ una nostra caratteristica ?, fermandoci al solo Gazzettino che e’ partito nel 2017 di strada e di numeri ne abbiamo fatti, ma non dimentichiamoci dei due Speciali che a loro modo hanno una valenza e un significato molto importante anche ora...2 punti
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Ciao @jukes19 La patina precedente era veramente brutta, anche secondo me hai fatto bene a pulirla. La bassa conservazione della moneta non permette di evidenziare i rilievi in modo ottimale ora che è pulita. Mettila a riposare in un vassoio ricordando di girarla di tanto in tanto e sicuramente fra qualche anno ritornerà ad essere piacevole. Saluti2 punti
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Sulle conservazioni non sono la persona più indicata ma, detto questo e considerate le foto non eccelse, direi che, per la tipologia, un MB+ ci potrebbe stare. Magari @gennydbmoney, o altri esperti, potrebbe darti una valutazione più coerente della mia..2 punti
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Ha più una valenza da studio che interesse collezionistico. Direi che non ha valore economico2 punti
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Ciao Rocco Dico la mia. Per me è coeva,nel rispetto del Re. Fatico a pensare che una persona faccia questo scempio,sia visto nell' ottica dell' appassionato,sia nell' ottica normale. Non trovo il senso di sprecar tempo e energia nel cancellar "a gratis" la contromarca. Il senso lo trovo,se fosse stata fatta a posta nel rispetto del Re e della monetazione. A tal proposito, sarebbe molto interessante scoprire se ne esistono altre cosí,che potrebbero giustificare la mia considerazione? Saluti2 punti
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Buongiorno!! Aggiungo il mio ultimo acquisto. Scudo della croce di Giovanni I Corner. Moneta abbastanza comune e in conservazione bb. Particolarità è il massaro Tommaso da Mosto considerato abbastanza raro. La sigla è DM stranamente è non come ci si aspetterebbe. Chissà perché. Proveniente dalla collezione Marquis Alb. Von Hoenkubin ex asta Lanz 23 del 1982.2 punti
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Non solo c'è gente che le acquista, in molti casi pare che si scannano addirittura... io tempo fa vidi, tra le molte, un'inserzione di banconote 0 euro di un dato venditore su ebay e risultavano venduti più di 400 esemplari. Poi uno deve svendere in modo drammatico certi pezzi di storia e sudare per venderli in motli casi2 punti
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Mi è arrivata la comunicazione che con questa discussione sono ritornato ad essere Marchese! Non più COMES SABAUDO ma MARCHIO IN ITALIA! ? Chissà quanto tempo impiegherò a diventare DUX SABAUDIE!! ?2 punti
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Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio 2022 47' Raduno Numismatico Citta' di Torino1 punto
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Dico che a quel prezzo la prenderei subito subito? Non é una valutazione reale. Il catalogo che ho menzionato sopra la colloca a circa 200... Io mi sono fatto un elenco delle monete che incontro spesso nelle ciotole. Per queste monete scrivo se vi sono eventuali errori, varianti o curiosità, non si sa mai ?1 punto
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Attualmente, una media di 30 - 35 Euro al pezzo, ma non vi sono annate particolarmente richieste, essendo una buillon coniata in tanti esemplari.1 punto
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Altrettanto con la mia soluzione che ci può stare: D e ci si vanta GGI = decisi vantaggi apollonia P.S. Dopo la D ci andrebbero due punti, ma non potevo metterli in quanto salta fuori una faccina.1 punto
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Ciao, Secondo il catalogo "World coins" al numero di catalogo #811 riporta 30.000 pezzi rimasti in circolazione Molto poche, difficili da trovare così un po per caso... ma comunque non si sa mai, se si incontrano meglio controllare... saluti1 punto
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Dalle foto che hai messo a me pare in incuso e non in rilievo la barra che attraversa l'albero di alloro. Se cosi per me si tratta di un difetto superficiale del tondello su cui è stata battuta la moneta. Può capitare a volte che, per vari fatori, la superficie del tondello non sia perfettamente liscia ma presenti delle cavità. Quando sono lineari solitamente si verificano nel processo di laminazione perchè ad esempio dei corpi estranei si interpongono tra il rullo di laminazione e la lastra. Ti riporto qui un esempio di tondello vergine (100 lire Minerva I° tipo) che presenta delle cavità lineari.1 punto
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sembrano particolari anche come occhi messi uno sopra l'altro, e poi pechè non hanno disegnato la pupilla ?1 punto
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Molto bello il rilievo del leone in moeca! Complimenti per l'aggiunta di questo "tombino" alla collezione1 punto
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Ah boh ?♂️. Ma in tal caso credo proprio che qualcuno ha voluto scopiazzare questa particolarità(male-visto che si parla di " in rilievo"), o è semplicemente una coincidenza "nei paraggi tra albero e Minerva" . Tra l' altro credo anche che in degli annunci ,bisogna essere chiari quando si vuole metter in vendita qualcosa. In tal caso non funzionerebbe mai un annuncio con titolo " probabile errore conio" ,in quanto ad un possibile acquirente, gli si deve garantire che è o bianco o nero,no forse.... Ma comunque,ognuno è libero....mi sembra aver detto tutto in questa discussione? Un saluto a tutti1 punto
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Per quanto mi riguarda, io non do valore numismatico a tale particolarità. Fai un'asta partendo ad esempio da 1 Euro e con un prezzo minimo a tua discrezione. Così vedi quanti saranno interessati e quale sarà l'offerta massima. Poi decidi di conseguenza. Il prezzo lo farà l'eventuale acquirente. Se ci sarà.1 punto
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Ciao! D ° M = Tommaso da Mosto E' chiaro che hanno preferito inserire l'iniziale D del predicato da e l'iniziale M di Mosto. Probabilmente non volevano restringere le lettere della legenda per mettere 3 iniziali: T ° D ° M Chissà perché non hanno adottato T ° M ; non mi sembra che nel periodo ci fossero nominativi che potessero creare confusione. In ogni caso, complimentoni saluti luciano1 punto
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Dunque in sardo avrebbe detto: - Che barba, che tittìa, che barba che tittìa...?1 punto
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Buona giornata E' una Gazzetta della Repubblica di Venezia, moneta "anonima" perché non riporta il nome del Doge, e correva nei possedimenti veneziani della Dalmazia e dell'Albania. Dal peso direi che appartiene alle emissione del 1684 e del 1691; generalmente la moneta è rotonda e dubito che l'abbiano tosata per raschiare del rame ... forse è stata "lavorata" successivamente a quando era in uso. saluti luciano1 punto
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Buongiorno,sono di più,oltre a quelle viste sul forum ci sono altre due passate sulla baia diversi mesi fa,una passata in un asta l'estate scorsa e poi vi sono le due della bertolami di ieri...1 punto
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Per me già un foro su di un 5 centesimi di Euro coniato ieri mi fa rabbrividire ma vederlo su monete storiche è proprio il male...1 punto
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Con 10 coperti: 2 per i coniugi Rossi, 7 per i figli maschi e 1 per la sorella che tutti e sette hanno in comune.1 punto
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Ciao, avendo pubblicato già un'altra discussione su questi tre aurei, volevo sottoporre all'attenzione degli esperti di tale monetazione un particolare che mi ha molto incuriosito(da neofita apprendista) ed al quale ho cercato di dare una mia spiegazione. Sono bellissimi aurei, che da quando si evince dalle foto anche se non eccelse, coniati dalla stessa coppia di conii. Presentano un grado di conservazione pressoché identico(forse ritrovati nello stesso ripostiglio?) ma la cosa che più mi ha incuriosito è che sono praticamente identici(tranne che per la forma del tondello). Soprattutto il rovescio. Quello che maggiormente ha attirato la mia attenzione sono dei segni che si possono intravedere sul rovescio(e che evidenzio in rosso nelle foto postate) che in un primo momento mi avevano dato l'impressione di essere delle normali linee di espansione del metallo che si creano durante la battitura(che ricordo per i non esperti di tale monetazione veniva fatto a mano, con la forza del braccio). Tale ipotesi però sinceramente non mi convince tanto in quanto le linee presunte di espansione sono praticamente identiche, e si trovano esattamente negli stessi punti del rovescio della moneta(evidenziate in rosso) ed a meno che la persona che batteva le monete non fosse diventato come un macchinario che imprimeva sempre la stessa forza sul conio di martello(cosa anche possibile ma molto inverosimile) io propenderei a scartare tale ipotesi. Molto più probabile, almeno questa è per me l'altra spiegazione che mi sono dato, sono difetti presenti sul conio di rovescio (ruggine? Eccesso di metallo non eliminato?) e che quindi venivano impressi insieme al disegno sulla moneta stessa(anche questa cosa molto rara, visto che colleziono denari ed antoniniani imperiali e queste imperfezioni le ho riscontrate molto raramente). Voi cosa ne pensate? Concludo quindi chiedendo a tutti gli esperti di tale monetazione, sempre che ne abbiamo voglia e tempo, di esprimere un parere a tal proposito, cosa graditissima e molto didattica per me e penso anche per altri neoappassionati come me. Grazie ed alla prossima?. ANTONIO1 punto
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Caspita, che moneta...Un pezzo meraviglioso per iconografia, collocazione storica (49 a.C. , l'anno prima di Farsalo), importanza del personaggio storico (Pompeo) e stile. Risulta interessante la firma della moneta da parte di un pro questore di Pompeo, Varrone. La firma di un proquestore del comandante in luogo di un membro dei tresviri era normale per la monetazione imperatoriale. Ho una domanda sul pro questore Varrone: si tratta forse del grande erudito Marco Terenzio Varrone, comandante di un'armata di Pompeo in Spagna nello stesso 49 a.C.? Grazie Alessio1 punto
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Bello leggervi. Non saprei rispondere alla domanda iniziale. Cosa faccio per combattere lo stress? Di certo non dedico la giusta attenzione al ritmo sonno / veglia (il mio amico @ART lo sa) e poi ne risento molto. Attività fisica? Direi di no... Anche se ogni volta mi riprometto di farla. Mi vergogno un po', ma forse direi che non so combattere lo stress. E infatti la cervicalgia che mi porto dietro è una diretta conseguenza di questa mia incapacità. Posso essere sincero? Neanche il forum mi rilassa, anzi, il contrario! E infatti sono assente da un mesetto (sapevo già che da fine ottobre 2021 a fine gennaio 2022 sarebbe stata un po' dura per diversi impegni famigliari concomitanti e importanti). Mi spiego. Se 15 anni fa mi sono prefigurato una certa vita, oggi, a conti fatti, ho una vita diversa da quella prefigurata. Intendiamoci, nulla di grave (una storia suppongo comune a molti), però quotidianamente cerco di strappare al tran tran del tempo per conoscere qualcosa di nuovo, del tempo per rammemorare qualcosa di sopito, del tempo per meravigliarmi di qualcosa. Ma tutto ciò non è relax. È anzi sforzo conoscitivo per ricordare chi ero, per capire cosa sono e per capire dove andrò. Anche le monete e il forum sono per me uno sforzo di conoscenza. Esempio banale: È mezzanotte. Trovo in TV un film che mi riporta a quel festival cinematografico frequentato 20 anni prima. Se poi in quel film ambientato - che ne so - nell'Albania degli anni '70 qualcuno tira fuori qualche banconota... apriti cielo! Mi ritrovo all'1 di notte col World Coins, col forum aperto per carpire notizie sulla circolazione albanese, col mio vecchio libretto universitario per cercare di ricostruire in mente quel certo esame in cui si parlava della dittatura socialista di Hoxha, con un mio album fotografico del 1999 e via discorrendo. Risultato: 4 ore di sonno che mi rimangono prima della sveglia alle 6:30. Il giorno dopo: contento di tutta quella ricostruzione, distrutto perché con 4 ore di sonno non ci faccio nulla. Direi proprio che almeno per me la lettura, la scrittura, l'indagine numismatica, la sete di conoscenza, il lavoro della memoria non sono un relax. Ma neanche smetterò. Ciao! P.s. Vi lascio perché devo seriamente scrivere a un amico che mi vuol proporre piscina una volta a settimana. La cosa, in ottica di attività fisica antistress, non mi dispiacerebbe. ??☺️1 punto
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I miei primi bisanti (forse manca ancora qualcuno nascosto). Li ho già postati in questa discussione, ma penso che così siano più facilmente godibili. I pesi in grammi sono da sx a dx: 5,692 4,877 4,487 3,111 3,824 3,475 Saluti. Domenico https://archive.org/details/full-size-render_20211205 https://archive.org/details/full-size-render_20211205_16381 punto
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scusa il grosso ritardo pur non essendo proprio il mio periodo concordo con la tua attribuzione...apparentemente ecco dal DOC quando riesco cerco in biblioteca anche altro saluti Alain1 punto
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In merito allo stato di conservazione non mi esprimo in quanto non ho le dovute competenze. Riguardo alla classificazione, però, ho alcuni dubbi. La RIC VIII Cyzicus 53 corrisponde ad una altra moneta, con un altro dritto (Constantinopolis) ed un altro rovescio (VOTA) Online Coins of the Roman Empire: Browse Collection (numismatics.org) La tua moneta ha anche una stella nel campo destro del rovescio ed un esergo che pare leggere come SMKS. Potrebbe quindi essere la RIC VIII Cyzicus 68: Online Coins of the Roman Empire: RIC VIII Cyzicus 68 (numismatics.org) Su questo link, tuttavia, credo ci sia un errore: la legenda di dritto e' descritta come CONSTA-NS P F AVG , mentre negli esempi, correttamente, e' indicato DN CONSTA-NS P F AVG Ecco un estratto del RIC: Cn8 identifica il dritto D N CONSTA-NS P F AVG D3 indica busto diademato di perle drappeggiato e corazzato La cosa un po' strana e' che la RIC VIII 68 Cyzicus e' descritta come "as 65"; tuttavia, la RIC VIII Cyzicus 65 e' una moneta di Costanzo II con una FTR tipo "Falleh horseman". Quindi, non capisco bene questo punto: un lapsus calami del RIC? O io non ho capito bene? Se si tratta di questa, per quello che può valere oggi, il RIC la da' come R. Ciao da Stilicho1 punto
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Non ho letto l'articolo di Arnold-Biucchi, Weiss ed ignoro quali eventuali notizie gli Autori avessero, ad esempio sull'area di ritrovamento, ed ignoro altresì se l'attribuzione sia stata, nel tempo, univocamente accolta . Ove notizie non ne esistessero, si potrebbe immaginare che una guida non secondaria sia stata la lettura delle 4 lettere al rovescio e la lettura di quelle lettere, in fondo anche su questo forum e dopo 80 ottimi interventi, parrebbe restare lo spartiacque per collocare la moneta . Lettura che, senza onta, potrebbe anche essere ad esempio SXRA o SKRA, mentre SVRA porta a Siracusa ed all'aristocrazia delle monete dei Greci . Tutti, o quasi, nella maschera di oro ritrovata da Schliemann, da allora immaginiamo il volto di Agamennone invece che il volto di un ignoto wanax di Micene .1 punto
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Sempre presso l'ASN ho rintracciato un interessante documento redatto nel 1849 della polizia dell'isola di Ischia. In esso è descritta la requisizione di una moneta "di carlini dodici alterata nella iscrizione": si tratta della piastra OLIM BOMBA che dalla Sicilia arrivò sino all'isola di Ischia. Nel documento è riportato come avvenne la scoperta della piastra, le generalità della persona che la possedeva, la sua professione e come l'avesse ottenuta. Non vi nascondo la mia emoziome nell'aver avuto tra le mani tale documento e la soddifazione nel leggere una tale notizia!1 punto
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