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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/21 in tutte le aree

  1. Raro il millesimo e gustosa la qualità, che dite? ? Devo dire che ogni volta che ho fatto un sacrificio per aggiungere un pezzo di pregio offerto dagli amici Simone e Roberto della Scaligera non me ne sono mai pentito. ? Questa sontuosa vecchia signora, già condivisa un annetto o poco più fa, ma per la quale ho cercato di applicare le utili indicazioni degli amici fotografi del Forum per migliorarne la presentazione, sfida il tempo e anche i collezionisti a trovare di meglio tra conservazione, patina e rarità. ? Cari amici vicini e lontani buonasera, buonasera ovunque Voi siate! ?
    4 punti
  2. ciao! mancanze di metallo di questo tipo sono generalmente causate dalle "correnti galvaniche", correnti deboli, ma continue, che si creano quando metalli diversi e di diverso potenziale elettrico si trovano attaccate; probabilmente questi soldini erano contenuti in un recipiente di rame o bronzo, oppure uniti a monete di questi metalli. saluti luciano
    4 punti
  3. Il problema del cassetto del nonno è che lo avrei aperto a 13 anni. Qualsiasi moneta ci fosse l'avrei scambiata per un gelato o una pasta. Quindi meglio così, che nel cassetto di mio nonno non ci fosse nulla. Perchè, se ci fosse stata una qualsiasi delle monete postate sopra, avrei mangiato il gelato più caro della storia. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  4. DIECI ANNI!! Correva l’anno 2011! Complice un denaro di Federico II, entravo nell’universo della Numismatica, inconsapevole di ciò che significasse. Iscritto a Lamoneta, ben presto mi resi conto che per continuare un cammino in questo affascinante universo, dovevo ricominciare a studiare la storia. Grazie a @carlino mi ritrovai a contribuire all’ampliamento sul Forum di alcuni settori delle medioevali dell’Italia Meridionale, e di lì passare alle preunitarie, fu un attimo e poi alle decimali, capire che ogni passaggio dovevo ricominciare ad approfondire. Ma a questo punto ho dovuto imparare a “guardare” con occhio attento le monete per il loro stato di conservazione, mi sono addentrato in studi e ricerche personali per farmi una mia forma mentis sul grading, ho creato un sistema di grading che ho anche pubblicizzato in un Convegno, ma caduto nel vuoto, anni molto intensi, con possibilità di conoscere molti appassionati, partecipare a convegni, toccare con mano monete, anche importanti, scambiare pareri, cercando di assorbire più nozioni possibili riapplicandole su campo per una verifica delle mie capacità. E qui un sentito, GRAZIE, va a @ilnumismatico, che nei nostri frequenti incontri, mi ha insegnato come e cosa osservare in una moneta, oltre ai contributi che mi ha dato nella fotografia numismatica e all’utilizzo di Photoshop, grazie Fabrizio. Un altro grazie va a Pino @Monetaio, che durante i convegni in cui ci siamo incontrati mi ha permesso di esaminare le sue monete, affinando così le mie capacità di grading, che hanno contribuito, 5 anni fa, a diventare Perito Numismatico della CCIAA di Roma, cosa che ritenevo una chimera, anche se come Perito sono praticamente passato quasi inosservato non commerciando monete (il mio principio è, “chi perizia non deve vendere, chi vende non deve periziare”!), ma in Italia funziona il contrario, purtroppo. Non pago degli studi sulla monetazione nostrana, ho iniziato a studiare la monetazione USA, un altro mondo affascinate, ricominciare tutto da capo, in particolare nel settore del grading, con il sistema Sheldon. Purtroppo mi sono anche reso conto che il mondo numismatico italiano oltre a Collezionisti e Professionisti seri è preparati, è ricco anche di personaggi “strani”, invidiosi, maldicenti e, sì, impreparati o pseudo preparati, che non faranno il bene di questa affascinante Scienza, ma sono sicuro che verranno accantonati e superati dalla parte sana degli appassionati. Due anni fa, non avendo seguaci familiari nel mio hobby, ho iniziato a pensare al futuro della collezione, e così decisi di iniziarne la dismissione, evento che agli occhi di molti può sembrare doloroso, ma che, purtroppo, ci si arriva naturalmente. 29 Ottobre 2021, ore 11 Dieci anni dopo, si è attuato l’ultimo atto di questo percorso così entusiasmante, il blocco delle medioevali è passato di mano ed il monetiere oramai è vuoto! Un'altra delle mie tante passioni collezionistiche entra in archivio. Mi fa piacere che coprotagonista di questo momento, così significativo per me, sia stato un giovane numismatico che ho ammirato per la sua serietà e professionalità fin dal primo momento in cui decise di fare di questo mondo il suo futuro, grazie Valerio Angiolillo di ANTIVM NUMISMATICA! Risalito in macchina con la valigetta vuota, non mi sono neanche reso conto che ero già davanti al box di casa! Nel percorso e nel traffico mi sono scorsi questi dieci anni come un film, un bellissimo film! Tutto ciò non vuol dire che abbandono il mondo numismatico, lo studio continua sui libri, per un po’ continuerò con alcune tipologie di medaglie, quando possibile parteciperò ai Convegni e cercherò di essere presente con post che interessino voi tutti. Un ringraziamento anche a tutti quelli di voi, che comunque in 10 anni direttamente o indirettamente hanno contribuito all’ampliamento della mia cultura numismatica. Buona serata “Lamonetani”!
    3 punti
  5. Girovagando in rete mi sono imbattuto in un articolo sui ritrovamenti in Croazia. I. MIRNIK: Skupni nalazi novca iz Hrvatske XI-XIII., VAMZ, 3.S., XXX1I-XXXIII 207-248 (1999-2000) Le foto, ahimè, non sono delle minori ma a quanto pare non risulta ancora censito.
    3 punti
  6. NOVITA’ EDITORIALE Buongiorno! con piacere volevo comunicare che ho pubblicato il mio primo catalogo intitolato “Varianti, errori e curiosità nelle monete in lire della Repubblica Italiana (1946-2001)”. Nel libro sono catalogate (con rarità e valore) migliaia di monete e ad oggi costituisce il più ampio catalogo sul tema presente sul mercato (ca. 540 pagine su carta patinata). Il libro è anche abbinato ad una sito web (https://c.erroridiconiazione.com) totalmente gratuito e senza necessità di registrazione che consente di visualizzare numerose foto delle monete catalogate inserendo il codice di riferimento o navigando liberamente. Il sito è in continua espansione e ogni giorno vengono catalogate nuove monete! Tiratura limitata in 500 copie numerate. In allegato al catalogo c’è un “Misuratore goniometrico per monete con asse ruotato” illustrato nel seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=ehUwVQUmHoY Per qualsiasi informazione contattatemi in privato!
    2 punti
  7. Il mio primo esemplare della Zecca di Trieste entrato in collezione. Trattasi di un esemplare da riferirsi al Vescovo Givardo (1199-1212): denaro con il nome GIVARDVS e tempietto, di cui posto due foto fatte da me (scusate il risultato!). Acquisito per le analogie con alcuni esemplari della Zecca di Aquileia in punto di tempietto e presenti in collezione. Saluti. Domenico
    2 punti
  8. Recentemente, approfittando della possibilità di ammortizzare le spese di spedizione dell' un acquisto di una moneta, per poco più di 5 euro ne ho presa anche un'altra. Ecco le foto del venditore: Ed ecco le mie foto. Mi scuserete per la qualità: sono negato! In più, i miei mezzi tecnologici sono quelli che sono e io, in generale, non amo fotografare. Si tratta di una moneta di 2.96 grammi per 21.94 mm. Questo e’ quanto mi pare di vedere (le lettere in corsivo sono una mia interpretazione). D/ IMP CONSTANTINVS P F AVG: Busto di Costantino I , laureato, drappeggiato e corazzato, a destra. R/ SOLI INV-I-CTO COMITI; R/F nei campi; Il Sole stante a sinistra, radiato, con la mano destra alzata, un globo nella mano sinistra, una clamide attorno alla spalla sinistra che cade in giù lungo il corpo. ESERGO: RS; zecca di Roma, 2^ officina (mi sembra di vedere così; o e’ solo pareidolia?) In buona sostanza, si tratta di una classica tipologia SOLI INVICTO COMITI di Costantino I Type 125 (tesorillo.com) A conferma della ipotesi della zecca di Roma vi sarebbero poi le lettere R ed F nei campi del rovescio (sempre da Tesorillo.com): Giusto per dire, potrebbe trattarsi di una moneta tipo questa, la RIC VII Roma 2: Per quello che può valere, il RIC la da’ come “scarce” per la seconda officina. A questo punto mi si potrebbe chiedere: cosa ti ha spinto ad acquistare questa moneta? Certo, il pezzo non e’ un granché, me ne rendo conto. Purtroppo, la conservazione e’ piuttosto bassa. Tuttavia, la reputo nel complesso ancora godibile. Del resto…chi colleziona monete lo sa bene: e’ la moneta che ti chiama… E lei …brutta, storta e malfatta, a modo suo, mi ha chiamato. Comunque, a parte tutte le considerazioni “romantiche”, Il prezzo basso sicuramente ha inciso: si tratta effettivamente di pochi euro, il costo di una birretta. Quanto alla rarità (ammesso e non concesso che si tratti della RIC VII 2), devo dire che al momento dell’acquisto non avevo neppure identificato la moneta. E poi la rarità del RIC, onestamente, la guardo poco, al massimo come riferimento. La cosa che mi ha spinto all’acquisto e’ stata in realtà una semplice particolarità: una doppia battitura sul dritto. Non avevo mai avuto in mano una moneta con doppia battitura e così ho pensato di prenderne una per studiarmela da vicino e con questa scusa andare un po’ a rivedere le tecniche di coniazione che, devo ammetterlo, conosco piuttosto poco. Male! direte voi. E avete ragione. Mi sono quindi messo a leggere, ma devo però dire che, leggendo, i miei dubbi sono aumentati. Ho provato quindi a riassumere brevemente e per sommi capi come credo dovesse avvenire all’epoca la coniazione di una moneta, giusto per cercare di fare un po’ di chiarezza nella mia mente. Le monete romane erano il risultato di un tondello metallico battuto tra due conii, quello di martello e quello di incudine. La forza generata dal colpo del martello spingeva il metallo dalle superfici del tondello vergine fino alle parti incise dei conii producendo quindi le effigi in rilievo sulla moneta. I conii erano incisi a mano da veri artigiani specializzati chiamati signatores o scalptores. L'analisi della struttura interna dei bronzi del tardo impero rivela come le monete venissero lavorate a caldo; ovvero, il tondello, prima di essere coniato, veniva scaldato per renderlo più malleabile. Uno dei due conii veniva fissato sull’incudine con un supporto fisso (conio di incudine). Quindi il suppostor, mediante una tenaglia, vi posizionava sopra il tondello sul quale poi appoggiava l’altro conio che veniva infine battuto da un grosso martello (malleus, da cui il nostro “maglio”) brandito da un malleator. Spesso erano necessarie più di un colpo di martello per poter imprimere le tracce sul tondello (in particolare con i bronzi, meno malleabili dei metalli nobili) e questo spiega alcuni errori di conio quali appunto le doppie battiture. Le doppie battiture creano veri e propri sdoppiamenti di immagine. Se il difetto si presenta su entrambe le facce della moneta vi e’ stato uno spostamento del tondello. Se e’ presente solo su una faccia lo spostamento ha riguardato il solo conio di martello. Ecco alcuni esempi: In questo caso che segue la moneta si e’ anche capovolta per cui sono rimaste impresse due effigi uguali (di dritto e di rovescio su ambo le facce): Una prima domanda che vi pongo è: come si decideva quanti colpi dare? Si effettuava un primo colpo e poi si controllava? Si effettuavano subito (se necessario) due colpi in base (per esempio)al metallo? E come avveniva il controllo? Questa che ho provato a descrivere e’ la tecnica più comune, ma non e’ escluso che per coniare le monete di bronzo più grandi (tipo i sesterzii) si ricorresse ad altre tecniche: Come scrive Caza nel suo “A Handbook of late roman bronze coin types, 324-395” a proposito del periodo indicato, e’ probabile che un semplice martello brandito non potesse generare la forza richiesta per coniare bene le monete di diametro più grande. Ipotizza, quindi, l’utilizzo di quello che lui chiama “drop-hammer”, termine che potremmo tradurre con “martello a caduta”. In breve, il conio di martello veniva inserito nella parte inferiore di un grosso peso che, sollevato in alto grazie a corde e carrucole attaccate ad un telaio, veniva poi fatto cadere giù (di peso, appunto) sul tondello vergine appoggiato sul conio di incudine. Sempre secondi Caza, probabilmente questa tecnica era molto usata per coniare i bronzi in generale. Torniamo alla mia monetina. La doppia battitura si nota solo sul dritto: doppio contorno presente dietro la testa di Costantino I e legende doppie visibili sul lato destro della moneta Cosa le e’ successo? Ipotizzo che la moneta abbia avuto due colpi di martello, E penso voluti (ta-ta), piuttosto che accidentali (ta-tan, ovvero il primo diretto, il secondo di rimbalzo). Durante il primo colpo, il conio di martello si deve essere spostato per cui, quando e’ arrivato il secondo colpo, la nuova effigie di Costantino I si e’ venuta a trovare spostata verso destra rispetto alla prima e lo stesso e’ avvenuto per la legenda. In realtà il conio di martello deve avere avuto uno spostamento più complesso di un semplice movimento di lateralità, come si può ben notare dai due profili della nuca di Costantino I e dalle legende. Tutto qui? Non proprio. Molto particolare (almeno per le mie poche conoscenze) e’ il fatto che la parte visibile della prima battitura posta dietro all’effigie di Costantino I (dietro la nuca) sia praticamente liscia. Quale può essere la spiegazione? Forse il primo era un colpo “stanco”? Ma perché allora il profilo e’ completamente piatto, liscio e senza alcun segno? Oppure: Forse e’ così perché appiattita dal profilo del conio di martello durante il secondo colpo? Provo a spiegare meglio il mio pensiero: Ho provato a cercare come fosse fatto un conio. Guardando nelle pagine del nostro forum ho trovato questo: Da come ho letto, mi sembra che permangano molti dubbi sulla autenticità dei conii ritrovati (peraltro assai pochi), anche perchè, essendo soggetti a forte usura, venivano poi distrutti e rimpiazzati da nuovi. Per di più, questi illustrati mi sembrano tutti conii di incudine. Comunque, ammettendo che un conio fosse grosso modo così, cosa potrebbe essere successo? Proviamo a schematizzare il mio pensiero con un disegno Il malleatore batte una prima volta sul conio di martello e genera la prima incisione (disegno A) Durante questa prima martellata il conio di martello si deve essere spostato per cui, quando e’ arrivato il secondo colpo, il bordo liscio del conio di martello si e’ mangiato parte della prima effigie creando una sorta di scalino rispetto al fondo piatto della moneta. Tuttavia, perché questo fenomeno non si rileva sulle legende? Perché anche parte di esse non e’ mangiato dal bordo del conio? Ecco un altro esempio simile al mio: Guardate il profilo della fronte di Filippo l’Arabo: e’ anche qui liscia. E voi, come la spiegate questa cosa? Sono curioso di sentire la vostra opinione. Mi rimane ancora un grosso dubbio. Io sapevo che il conio di incudine veniva abitualmente destinato al dritto, quindi all’effigie dell’imperatore. Cio’ in quanto il conio di incudine e’ più fermo e quindi l’immagine verrebbe impressa più centrata. Inoltre, ciò consentirebbe di abbinare più facilmente un particolare dritto con l’immagine dell’imperatore a diversi rovesci. Poi, il conio di incudine si usura meno perché riceve il colpo in maniera indiretta. Infine, i pochi conii ritrovati (veri o falsi che siano) sono probabilmente conii di incudine, visto che sono piuttosto grossi ed hanno l’effigie dell’imperatore. Però, se guardo la mia moneta, la doppia battitura sul solo dritto si spiega solo ammettendo che l’effigie dell’imperatore sia stata impressa dal conio di martello…. Insomma, non mi ci raccapezzo. Qualcuno vuole aggiungere qualcosa in proposito? Una cosa ho capito: ho ancora tanto da studiare! Spero proprio che il vostro aiuto chiarisca i mei tanti punti oscuri. Un ringraziamento particolare va all'amico e collega Curatore @Illyricum65 per i suggerimenti e i disegni esplicativi Ora vi lascio. Devo andare a pranzo da mia suocera e poi a spalare la neve. Si preannuncia una giornata pesante....? Buona festa a tutti da Stilicho Fonti: - Savio. Monete romane Hoepli - Caza. “A Handbook of late roman bronze coin types, 324-395”. Spink - Il nostro forum: Tecniche di Coniazione (lamoneta.it)
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  9. Dall'espressione del viso sembra che ha una colica indestinale in corso! non sarà tanto... Felice!
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  10. A prima impressione sembra ,dal bordo,il tallero zecca Roma,di M.Teresa,poco pronunciato?
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  11. Buonasera, non sono un tecnico però ho avuto qualche esperienza di coniazione di monete con il martello. Diversi anni fa, aiutato dall amico Finetti che mi fece preparare i modelli prototipi dai suoi studenti, provai a coniare delle monete in occasione della rievocazione storica che si svolge nel mio paese. Vi posso dire che per riuscire a coniare una moneta in rame di circa 2 cm di diametro accorre un martello che pesa oltre i 2 chili e mezzo il colpo almeno nel nostro caso doveva essere uno solo perché se sollevava il conio di martello per vedere se la moneta era venuta bene non si riusciva mai a riposizionare mai esattamente sopra i segni già impressi per cui un nuovo colpo dava immancabilmente origine all'effetto di doppia battitura, in più anche se la martellata era stata sufficientemente forte ma non ben centrata si verificava il cosiddetto scivolamento di conio, da ciò si può capire che era facile sbagliare e che per fare buone monete occorreva una notevole pratica. Volevo anche aggiungere che non riscaldavamo i tondelli però prima di coniarli li cuocevamo portandoli al calore rosso in modo da ammorbidire la lega che sicuramente si era indurita con la laminazione e il taglio. Non so se questa mia breve esperienza può portare qualche risposta alle vostre domande, ma se così fosse ne sarei contento, saluti
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  12. Personalmente dentro il cassettone del nonno (mi va bene anche un vecchio secchio ) vorrei trovare questi in quantità!
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  13. Imitazione di area balcanica. Il simbolo, lettera dell'alfabeto cirillico, compare su alcune tipologie ufficiali del periodo di Stefan Uros IV 1331-1355
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  14. Concordo con @Terkel. Il Tiepolo è un'imitazione. Arka Diligite iustitiam
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  15. Ho scritto al museo: vediamo se ci risponde. Se confermato l'm su V sarebbe davvero molto interessante!
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  16. Sicuramente foto migliori sarebbero utili. Comunque parrebbe una V. Grazie @ak72 per averla condivisa. Arka Diligite iustitiam
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  17. Andrebbero messe due misure, la maggiore (e quindi comprensiva dell'appicagnolo) e la minore (che in più casi corrisponde al diametro della moneta o medaglia). Arka Diligite iustitiam
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  18. Buonasera, altro grano, 1622. Questo è comune ma ha un bel ritratto
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  19. Buonasera, hai capito bene i pezzi erano freddi, li avevamo prima arroventati per addolcire il metallo, poi visto che questa operazione li faceva diventare brutti e sporchi li lucidavamo prima di coniarli, saluti
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  20. Comprendo che tutto è relativo. Con quella cifra, semplicemente io acquisterei altro. Scelta personale. Quale condivisibile? Tutto dipende dai punti di vista. Modificando quelli, tutti son fondati, o tutti sono opinabili. Però se ogni anno una moneta da 2 euro del Principato di Monaco arriva a cifre del genere... forse il dubbio che il tutto sia un po' orchestrato, potrebbe sorgere non solo a chi (come me) non è attirato, proprio per tale metodica, da queste monete "ricercate"?
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  21. Vedo ora la discussione e con piacere aggiungo le mie parziale conoscenze. Con Federico @mfalier stiamo collezionando questa tipologia di imitazioni che sono imitazioni di "area balcnica" a detta di molti. Personalmente le ritengo più probabili di area serbo/montenigrina. L'indizio principale è la stella che è un segno di massaro non utilizzato dalla zecca di Venezia. Il segno dei massari abbinati alla stella conosciuti fino ad oggi sono: Phi (come nell'esemplare qui sopra), Theta ed Pi . L'amico Federico aspetta anche il segno eta , in quanto già passato in asta. Altri segni non sono conosciuti a noi umili .....? collezionisti. Devo aggiungere che se Fedrico considera questi segni come lettere di origine bizantino/greca io invece propendo per iniziali cirilliche. Ma questa è una piccola questione interna (anche se credo che abbia ragione lui, ma guai a dirglielo....). Esemplari con stella ne esistono moltissimi e sono indubbi segni della provenienza. Divertente come tutte le case d'asta non si accorgano di questa particolarità....vedasi il seguente: Lot 1481. Italien. Venedig. Iacopo Contarini (1275 - 1280). Grosso (Silber). Vs: IA CTNRIN - DVX - S M VENETI. Doge und St. Markus halten Banner frontal stehend. Rs: Thronender Christus frontal. 20 mm. 1,90 g. Montenegro 53 var.
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  22. Ho preferito chiamarla "curiosita" e non variante perché queste "diversità " sono innumerevoli e personalmente non riesco a stargli dietro dopo anni e anni di collezionismo. All'inizio le prendevo molto in considerazione, ora non mi attirano più e preferisco segnalarle a chi invece le apprezza. Un caro saluto a tutti, Rocco.
    1 punto
  23. Ottimo, grazie. Interessante esperienza! Nella tuo vissuto si verificava saltuariamente un secondo colpo di martello dovuto al rimbalzo dopo il colpo? Intendo un primo colpo voluto e un secondo involontario che ribatteva il conio di martello. La mia ipotesi infatti è che fosse cosí che si originava la ribattitura... in modo del tutto accidentale, non programmata. Vero è che tu parli di 2 cm di diametro di rame... per un sesterzio parliamo di 3 cm circa... poi dipende anche la lega componente (più o meno zinco e piombo ad esempio)... comunque i 2,5 kg di mazza richiesti aumentano di almeno di 1,5 volte quindi sui 4 kg, per un sesterzio. Ciao e grazie Illyricum ?
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  24. Ciao @Rocco68, mi affido alla tua notevole esperienza e competenza. E' estremamente difficile dare una definizione di Variante, Errore, Varietà etc etc. però nel caso della moneta postata da @Raff82, non è più corretto parlare di Variante rispetto ad una semplice curiosità? La Piastra presenta una corona più piccola, unita da due evidenti stanghette allo Scudo Borbonico. Non penso si tratti di un errore, ma di un conio deliberatamente inciso così. Se la volontà dell'incisore è una caratteristica delle Varianti, a mio modesto parere, dovrebbe essere considerata tale. Mi piacerebbe sapere la tua e naturalmente l'opinione di altre persone ben più esperte del sottoscritto. Grazie e Buona Serata, Beppe
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  25. Per rimanere in tema, appena arrivato il catalogo con misuratore per asse ruotato. Complimenti all’autore
    1 punto
  26. Ciao, perché nella seconda battitura il conio di martello con il tondello appiccicato è stato riposiziinato sul conio di incudine più ruotato verso destra(lato del profilo) percui la nuova efficie ha coperto quasi totalmente quella vecchia e non appianato del tutto la parte di testa o nuca che rimane ancora visibile.Infatti come anche tu hai notato le legende della seconda battitura si trovano quasi sul bordo della moneta. ANTONIO
    1 punto
  27. Lettera dell'alfabeto minuscola corsiva derivante dalla scrittura romana e poi evolutasi nel corsivo carolingio. Lettera R o S.
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  28. Bella domanda. Non credo che Papadopoli lo scriva ma solo ne riporti graficamente la "geometria". Anche sul CNI (vol.VII) ne viene riportata graficamente, e non a parole, il segno Non credo sia una lettera dell'alfabeto greco, sembra più, visti gli altri usati per la coniazione dei soli grossi del I°Tipo, un segno di fantasia. Ma mio personalissimo parere, sentiamo se ci sono altri, sicuramente, più esperti pareri.
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  29. Caro @aratro, la foto non aiuta. Però, nel mio modestissimo parere, visto che il grosso su entrambe i lati presenta segno di usura su gran parte dei rilievi figurativi avendo circolato un bel po', non vorrei che la poca nitidezza dei profili dei due segni del massaro traessero in inganno. Potrebbe essere un tipo 16, e, graficamente per il simbolo, puoi prendere esempio dall'esemplare presente nel catalogo al Tipo 15 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GDA/2
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  30. Beh, se le aste vengono chiuse a 700/800€ (e la "colpa" non è certo dei venditori), perché mai chi vende le monete senza asta (negozianti in primis) dovrebbe venderle a meno?
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  31. No niente sacculus ,si tratta più che altro di casseforti ,casse ,anfore e vasi . Per tesaurizzazione si intendono anche gli occultamento nei pozzi di vasi bronzei e attrezzi metallici ,molto interessante.
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  32. Buongiorno @Nummus nel mio intervento precedente, quello dei giovani ed Europa era uno dei punti da poter prendere in considerazione, non l' unico né il più importante, sicuramente peró é più facile che un giovane si interessi agli € che alle Lire o di aurei Bizantini. Passata la Pandemia, molti si dimenticherranno del loro passatempo numismatico ed i costi si ridimensioneranno, ma una parte continuerà. La Numismatica non é di Massa, ma 3.000-10.000 esemplari di 2€ Proof non sono poi così tanti in un Mercato Europeo di 400 milioni di Persone e credo che sarà difficile tornare ad i prezzi preCovid.
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  33. Metterei insieme tutte e due le cose: si parte dalla noia, si scopre il mondo della numismatica, poi si scopre di poterci (forse) guadagnare e si compra per rivendere e non solo per collezionare
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  34. Ciao dareios, penso sia questa: TROAS. Scepsis. Caracalla (198-217). Ae. Obv: AY KAI M AYPH ANTΩNINOC. Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: CKHΨIΩN ΔAPΔA. The Judgement of Paris: Eros on rock advancing left and holding out an apple to Aphrodite, standing right and holding sceptre; behind her, Hera holding sceptre and Athena with spear and shield; to right, mountain-god Ida on tree. M. Bernhart, Aphrodite auf griechischen Münzen (1934), no. 314. Extremely rare and a beautiful specimen. Son of Priam and Hecuba of Troy, Paris was exposed on Mount Ida for the funereal prophecies that accompanied his conception and birth. He lived as a shepherd until he was chosen by the gods to give his judgement and select the most beautiful between Hera, Athena and Aphrodite, awarding the golden apple thrown on the table by Eris, the goddess of strife, during the banquet of the wedding of Peleus and Thetis. Paris chose Aphrodite, who offered him the love of the most beautiful woman on Earth, Helen of Sparta. During the Troyan War he faced Menelaus in a duel and was saved from death by the intervention of Aphrodite, then killed Achilles helped by Apollo. Later he was mortally wounded by Philoctetes. The scene is rarely represented on coins, where usually Paris is holding out the apple. The reverse of this issue shows Eros instead. Condition: Good very fine. Weight: 26.30 g. Diameter: 37 mm. Stima: 1'000 EUR. Risultato: 4'250 EUR
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  35. Zecca di Cizico: da fotografia non sono certo della lettera dell'officina: tuttavia, mi pare più A che non Δ. Busto corazzato. Legenda al rovescio :GLOR-IA EXERC-ITVS senza il punto prima di IA. Confermo la classivicazione RIC VII 132 (Cizico). Complimenti, Delmazio è sempre un bel pezzo da aggiungere alla collezione. Alessio
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  36. La collezione completa la vedo dura! Puoi cercare quelli che più ti interessano, ogni tanto qualcosa salta fuori, anche nelle aste, bisogna perseverare ed avere fortuna!
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  37. In rete qualche tempo fa ho trovato questo: https://www.numismatica.sm/wp-content/uploads/2021/02/Loro-del-Rinascimento-Premio-San-Marino-2020.pdf Dev'essere la prima edizione...comunque un volume lodevole che riprende la bella opera di Ernesto Bernareggi, ormai difficile a reperirsi, una piccola galleria d'arte monetata direi... inarrivabile a mio parere la serie dei conii milanesi...
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  38. Se non è una speculazione una commemorativa da 2 Euro che arriva in un batter d'occhio a 700 euro... Sarò curiopso di vedere se poi il prezzo reggerà nel medio-lungo termine.
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  39. Buongiorno a tutti, Posto una 55 che sembra avere la corona più piccola. Un saluto a tutti.
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  40. AR Drachm, Illyria, Apollonia, ca. 64 BC, moneyer Aristen and magistrate Psilloy 17 mm, 2.702 g Ref.: Class A5Lc1, Ceka 22; Maier 101; HGC 3.1, 4. Ob.: APIΣTHN, cow standing left, suckling calf; to left, long torch; in ex. wreath. Rev.: AΠOΛ, double stellate pattern with petal-shape rays; around ΨΥΛ ΛΟ ΟΥ (Cited from: https://www.cointalk.com/threads/ancient-medieval-coins-canada-amcc-3.368777/page-2)
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  41. Arrivata email per emissioni del 6/12 MONETA AUREA EURO 200 – 2021 3.498,00 MONETA 10 EURO AG E AU (FS) - 2021 89,00 MONETA 10 EURO AG E AU (FS) - 2021 - STRAORDINARIA 89,00 MONETA 5 EURO AG E AU (FS) - 2021 75,00 MONETA 20 EURO RAME (FS) - 2021 46,00 Totale, per chi acquista tutto: 3.805€ Buon Natale!
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  42. Stessa descrizione ma valore diverso 100 Yen Sul dritto: a sx il padiglione Yumedono (Padiglione delle Visioni) con il sigillo, a destra il ritratto di Shotoku-taishi. In sovrastampa 4 caratteri cinesi "軍用手票" che indica appunto "Valuta Militare" Sul rovescio: immagine del tempio Horyu-Ji al centro e negli angoli la sovrastampa dei caratteri cinesi ad indicare "Valuta Militare". Il tempio di Horyu-Ji Lo Horyu-Ji è uno dei più importanti e antichi templi del Giappone. Risalente al Periodo Asuka, custodisce quelli che vengono considerati gli edifici in legno più antichi al mondo. Horyu-Ji, appare un caso assolutamente unico poiché oltre a essere uno dei templi storicamente più importanti del paese, è anche uno dei pochi in cui si possono ammirare le opere nella loro forma e struttura originaria. Il tempio comprende quelli che sono ritenuti essere tra gli edifici lignei più antichi del mondo. Oltre che per il loro valore architettonico e artistico intrinseco, queste opere svolgono un ruolo decisivo nel chiarire la storia della diffusione del Buddhismo in Giappone e i suoi rapporti con la Cina. L’opera nacque per volontà dell’Imperatore Yomei ma fu portata a termine dal figlio, il Principe Shotoku. Questi è venerato quale massimo artefice della propagazione del Buddhismo in Giappone. Il luogo di culto in cui venne collocata una statua dello Yakushi Nyorai (Buddha della Medicina), venne denominato Horyu-Ji (“Tempio del Fiorire della Legge”). Lo Horyu-Ji oggi si compone di due complessi principali, il Saiin Garan (Complesso templare Occidentale), edificato attorno alla Pagoda a Cinque Ordini (Goju-no-To) e alla Sala Principale di Culto (Kondo), e il Toin Garan (Complesso templare Orientale), incentrato attorno al Padiglione delle Visioni (Yumedono). Presso il grande tempio sono custodite opere di arte sacra di inestimabile valore di ogni periodo della storia del Giappone a partire dall’introduzione del Buddhismo (VII secolo). Il tempio ha sempre goduto della protezione della Famiglia Imperiale ed è oggetto di una devozione popolare molto intensa. (Fonte: www.zipangu.it)
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  43. Hai, hai, hai Francesco... Come è noto io non mi formalizzo sulle conservazioni... e prima metto via, poi, se posso, miglioro.... e posso mogliorare anche nelle immagini, lo so... scuserete la bassa qualità.... ma forse apprezzerete le rarità I piccioli in coppia... così non si sentono soli
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  44. Al di là di quello che si trova su eBay, subito.it ecc, qui siamo in un forum di numismatica ed è lecito che uno cerchi e chieda qui. È altresì più che comprensibile che talvolta le richieste possano apparire a noi maggiormente avezzi sia ingenue che bizzarre se vogliamo... Ma, ricordiamoci tutti una cosa: nessuno di noi è nato "imparato". Non io almeno! E di sicuro, all'inizio, credo che la mia ingenuità ed inesperienza abbia fatto sorridere più di qualcuno... Ma se poi mi sono appassionato alla numismatica, è anche grazie a chi non ha riso della mia ingenuità e mi ha guidato con calma e pazienza in questo mondo che non finisce mai di stupirmi. Quindi @Maria Sara Pappalardo non esitare a chiedere se hai dubbi, curiosità o perplessità. purtroppo eBay è un gran calderone che raccoglie personaggi loschi e poco raccomandabili a professionisti di grande rilievo... Con tutte le sfumature possibili tra i due estremi. diciamo che non è il posto migliore per imparare, ma può essere molto interessante una volta appresi almeno i rudimenti! quindi ben vengano strumenti come i forum o anche alcuni social per chiedere informazioni e approfondimenti.
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  45. ciao Andrea, non devi preoccuparti di nulla. Il forum è uno strumento che deve servire a noi amanti della monetazione ed in particolare di quella antica per poter crescere, e se le discussioni vengono affrontate in modo pacato e costruttivo immagino non possano generare nessun problema, ma solo attenzione. Purtroppo come gia evidenziato in altre discussioni, il mondo delle monete sospette e false si sta ingigantendo, forse proporzionalmente all interesse di chi acquista (spesso sono amanti della numismatica, altre volte semplicemente mezzo di investimento). Serve quindi correre ai ripari, e per farlo non solo è importante fidarsi di chi te le vende e rivolgersi a commerciati di nome, ma resta secondo me fondamentale una certa preparazione e questa deriva da un buon studio della materia oltre che dalla passione che si puo avere. è fondamentale possedere un ottima bibliografia cercando di vedere e confrontare il maggior numero di monete. è vero che una moneta va sempre vista dal vivo, ma al giorno d'oggi siamo avvantaggiati dalla possibilità di avere immagini in altissima definizione, cosa che solo 20 anni fa era impossibile, pertanto, è fondamentale richiedere prima di ogni acquisto immagini in alta definizione, anche se poi ti rechi a vederla dal vivo. (dove non arriva il nostro occhio a vedere, arriva l'obiettivo...). Altro punto fondamentale, ma questa puo essere una dote, è la sensibilità che si puo avere guardando una moneta, un po quello che viene detto "buon occhio", e la regola fondamentale che per me vale e che se una moneta mi fa venire qualche dubbio, è giusto che rimanga dov'è... Questa è una monetazione che è stata prodotta con parecchi conii, ed immagino che sia molto complesso se non impossibile, concentrarsi sulla sola analisi dei degli stessi. Detto ciò però, nessuno ci vieta di analizzare le monete oggetto di discussione, cercando di capire quello che ci insospettisce. no?? ciao sku
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  46. @andreagcs I miei complimenti invece per gli splendidi esemplari di tetra con stella argeade a 8 punte da te postati. file:///C:\DOCUME~1\BETTIN~1\IMPOST~1\Temp\msohtml1\01\clip_image002.gif Ho letto che comunque in ambito monetario la stella argeade raggiunge al massimo le 8 punte e mai le 16 della sua forma originaria, penso per ovvi problemi di difficoltà nella rappresentazione (anche se poi penso a monete come il mitico decadramma di Siracusa con la raffinatezza e l'eleganza della capigliatura di Aretusa raffigurata nei minimi particolari da incisori come Kimon e mi chiedo: non si poteva forse fare di più?) Prima di documentare altre monete ‘stellate’, volevo far presente a proposito di questo simbolo che la stella di Vergina (detta anche sole di Vergina o stella argeade) è la versione a 16 raggi del simbolo che nasce con otto raggi, proprio come la stella a grandezza naturale sopra uno scudo dei guerrieri macedoni tipo quella sulla lastra in pietra di Aurisina conservata nel chiostro di sant’Apollonia a Venezia (a sinistra nella foto). Secondo uno studioso, la stella di Vergina (a destra nella foto) è lo stesso simbolo con otto raggi al quale ne sono stati aggiunti altrettanti più piccoli per dare risalto alla luminosità, in quanto questi otto non toccano il cerchio centrale del simbolo come gli altri. apollonia
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