Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/21 in tutte le aree
-
C'è un problema con questo tipo di discussioni. Lo scrivo pubblicamente perché può valere per tutti. L'invio di immagini di questo tipo senza "contestualizzarle", fenomeno molto diffuso sui social, può avere un solo effetto e non è un buon effetto. Messa così sembra iniziata una crociata contro i valori / simboli della cristianità. Magari con la regia dell'Europa... Credetemi, dietro ad immagini di questo tipo c'è dietro ben altro. Vengono chiamate "Immagini provocatorie", purtroppo molto spesso nascondono vere e proprie operazioni di Marketing. “c’è solo una cosa peggio dell’essere chiacchierati: il non essere chiacchierati” il “purché se ne parli” di Oscar Wilde applicato alla comunicazione. Non sono fenomeni nuovi... nessuna crociata e nessuna Europa cattivona. Ad esempio Oliviero Toscani nei primi anni '90 è stato protagonista di una serie di campagne pubblicitarie molto discusse. L'Europa non c'era ancora, Facebook non c'era e nemmeno gli influencer LGBT. Capisco un certo "sdegno" per immagini di questo tipo ma vanno sempre e comunque contestualizzate. Nel caso specifico parliamo di una serie di immagini provocatorie (NdR di cattivo gusto) di Riccardo Simonetti, giovane intrattenitore, attivista e influencer italo-tedesco. Mi piacciono? no. Hanno raggiunto lo scopo per cui sono state create? si. C'è dietro l'Europa? no. Qualcuno vuole rubarci il Natale? no. Ora, senza voler togliere la parola a nessuno, credo che difficilmente questa discussione potrà "evolversi" senza toccare temi politico/religiosi. Per questo motivo la chiudo con la speranza di aver lasciato qualche spunto di riflessione un pò più utile della "semplice" rabbia.11 punti
-
La strada intrapresa continua… con un secondo esemplare sempre del Givardo.5 punti
-
A me sarebbe piaciuto trovare questo decadracma siracusano, firmato da Kimon, con allegato atto notarile datato inizi del '900, prima della legge del 1939 di tutela del patrimonio storico, insieme ad un'intera collezione di monete romane imperatoriali ed imperiali completa, dal primo all ultimo degli imperatori e relative mogli, amanti, parenti, amici, generali, usurpatori.. per ogni personaggio un quadrante, un semisse, un'asse, un dupondio, un sesterzio/ follis, un denario/antoniniano/argenteo/siliqua, un aureo o solido ( ove furono previsti) ... che c è? Se devo sognare preferisco farlo in grande! ??5 punti
-
Ciao, io non sono la persona più indicata a darti consigli sulla pulizia e mantenimento delle monete ed essendo un purista assoluto non concepisco nessuna manomissione effettuata sulle monete. Le due monete che hai postato sono monete che hanno 2000 anni di vita e sono in bronzo o rame quindi metallo molto più soggetto a deperimento. Capisco che sono monete di poco valore economico, ma sono di grandissimo valore storico e quindi vengo al mio consiglio: passi la pulizia che ci può stare ma non riesco a capire l'argentatura superficiale, per preservarla da che cosa visto che è comunque arrivata a noi resistendo per tanti secoli. L'argentatura e te lo dico in tutta sincerità non si può vedere, proprio no.... Ci tengo a precisare che è solo un mio parere e chiaramente la moneta è tua e quindi sei liberissimo di farne quello che vuoi, ci mancherebbe altro. Aspetta anche altri consigli?. ANTONIO4 punti
-
In effetti, non avevo riflettuto sul fatto che si parlava reperti di altro periodo storico rispetto alla monetazione imperiale, periodo di cui (ahimè) non conosco la monetazione. Siamo andati un po' off topic; quindi da ora in poi pregherei interventi solo connessi all'argomento di apertura. Io sono dell'idea di non dividere la discussione per non spezzare la continuità del discorso. Eventualmente, se riteneste opportuno sviluppare l'argomento del furto dei beni archeologici, potreste aprire una discussione ad hoc (magari in piazzetta) facendo un collegamento a questa. Ciao da Stilicho3 punti
-
2 punti
-
Il mio primo esemplare della Zecca di Trieste entrato in collezione. Trattasi di un esemplare da riferirsi al Vescovo Givardo (1199-1212): denaro con il nome GIVARDVS e tempietto, di cui posto due foto fatte da me (scusate il risultato!). Acquisito per le analogie con alcuni esemplari della Zecca di Aquileia in punto di tempietto e presenti in collezione. Saluti. Domenico2 punti
-
Perdiamo oggi davvero una delle più grandi registe di sempre. Lina Wertmuller ha attraversato un secolo irripetibile e ci ha regalato durante una lunghissima carriera poche opere, ma immortali e senza tempo, da Il Giornalino di Giamburrasca a Mimi Metallurgico per citarne solo due. Impossibile non essere riconoscenti a questa piccola grande signora del cinema italiano, la donna con gli occhiali bianchi. Intelligenza, autoironia, capacità di capire tutto ma proprio tutto di tutti, straordinaria artista, sempre piena di vita, curata, misurata, generosa. Soleva dire negli ultimi tempi che “la vita è un breve arco di luce tra due infiniti periodi di buio” e aggiungeva: “Raga’, godetevela fino in fondo!”.? Da oggi siamo tutti un po’ più soli.? Ciao Lina! Ci mancherai. ?2 punti
-
I miei nonni nacquero agli inizi del '900 e, appassionatomi alla storia della mia famiglia grazie a mio padre, ho avuto modo anche di approfondire un po'. Essendo quasi tutti i membri di origine calabrese, ed essendomi appassionato alle origini greche della mia terra, avrei avuto piacere di ritrovare "nel cassetto del nonno", un bello Statere di Caulonia2 punti
-
2 punti
-
Il mio pensiero. Antiochia mi sembra che sia sempre indicata con AN...senza SM. Con SM iniziale (Sacra Moneta) potrebbe esserci Nicomedia (ma la terza lettera dovrebbe essere una N), Cizico, (ma la terza lettera dovrebbe essere una K), Tessalonica (T come terza lettera). Qui la terza lettera non mi pare ne' una N ne' una K ne' una T Oppure potrebbe trattarsi (ipotesi più probabile) della zecca di Heraclea, SMH(B?). Ciao da Stilicho2 punti
-
Se fossero veramente coni autentici, magari ufficiali, sarebbe una scoperta straordinaria. Se si conoscessero le ubicazioni degli ipotetici ritrovamenti (maledetti tombaroli...) si potrebbe forse localizzare il luogo di produzione delle monete ( officina del falsario o addirittura la zecca) Penso che siano due "se" pesanti e al momento, basandomi solamente su un veloce filmato, preferisco astenermi dal formulare ipotesi. Non riconosco tutte le immagini ma vedo già che ci sono due possibili coni di zecche diverse, Crotone e Metaponto. Mah...2 punti
-
Buongiorno, Un pezzo da 8 zecca del Messico (M con sopra °). Il taglio può essere sia con i quadratini e cerchietti in rilievo sia in incuso, sia con foglie in rilievo sia con due linee oblique e un cerchietto al centro. Qulche esempio. Saluti Raffaele.2 punti
-
Sono vegetariano. Certamente non mi riempie il cuore vedere animali ammazzati e cucinati. Ma da qui a urtare la sensibilità ce ne vuole... Sono del parere che il cercare di accontentare tutti, non si accontenta nessuno. Se quelle foto fossero state postate su un sito vegan o simili, oppure a casa mia, ovviamente si che avresti urtato. Perchè sarebbe stata chiara la tua intenzionalità di irritare o di istigare. Qui invece, è un argomento come un altro. Come a non tutti piacciono taluni argomenti trattati, ma vengono e devono essere sopportati, idem io (e credo gli eventuali altri come me) dobbiamo accettarli.2 punti
-
Per elevare il proprio io, non occorre di certo la massoneria o altro di similare. E' un percorso personale. Che ognuno può fare in sfariati modi.2 punti
-
Argomento delicato, speriamo in una discussione che rimanga corretta e con interventi rispettosi delle differenti opinioni che potrebbero essere manifestate2 punti
-
Ciao, non capisco bene a cosa tu ti riferisca. Personalmente, posso solo dirti che sono appena tornato a casa dopo una lunga giornata di lavoro iniziata alle 5 del mattino e solo ora ho potuto entrare nel nostro forum. Domani mattina, con calma e la mente riposata, cercherò il servizio giornalistico che hai suggerito per vedere il video nella sua interezza. Buona notte da Stilicho2 punti
-
NOVITA’ EDITORIALE Buongiorno! con piacere volevo comunicare che ho pubblicato il mio primo catalogo intitolato “Varianti, errori e curiosità nelle monete in lire della Repubblica Italiana (1946-2001)”. Nel libro sono catalogate (con rarità e valore) migliaia di monete e ad oggi costituisce il più ampio catalogo sul tema presente sul mercato (ca. 540 pagine su carta patinata). Il libro è anche abbinato ad una sito web (https://c.erroridiconiazione.com) totalmente gratuito e senza necessità di registrazione che consente di visualizzare numerose foto delle monete catalogate inserendo il codice di riferimento o navigando liberamente. Il sito è in continua espansione e ogni giorno vengono catalogate nuove monete! Tiratura limitata in 500 copie numerate. In allegato al catalogo c’è un “Misuratore goniometrico per monete con asse ruotato” illustrato nel seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=ehUwVQUmHoY Per qualsiasi informazione contattatemi in privato!1 punto
-
Salve amici del forum, vorrei delle informazioni su questa moneta (se autentica), ( valore di mercato) non è in mio possesso ho solo queste foto ed il peso (27g). Grazie mille.1 punto
-
Buonasera a tutti, si inizia a respirare aria di festa, ma non una festa normale, la festa delle feste , il Santo Natale. Inevitabilmente vengono in mente i regali da fare, quelli che si piacerebbe ricevere. I ricordi dei Natali passati di quanto si era bambini. Ecco proprio ispirato da questo clima festoso, nonostante la pandemia, ho deciso di dare seguito a ciò che pensavo da tempo. Una nuova discussione, non troppo impegnativa, alla portata di tutti, senza distinzione di età e di gusti collezionistici. Leggo spesso discussioni dove esordiamo dicendo di avere trovato la tale moneta nel cassetto del nonno.? Allora mi sono chiesto...cosa mi sarebbe piaciuto trovare nel cassetto del Nonno. Io sarei stato felicissimo di trovare un bel Fiorino d'oro. Ne ho preso uno in prestito dal Web , da una vecchia asta Pandolfini del maggio 2019. FIRENZE COSIMO III DE’ MEDICI (1670-1723) FIORINO D’ORO 1719 Au gr. 3,48 Giglio e San Giovanni CNI 87 Gal. VI, 6 MIR 325/5 Pucci 118 Se vi fa piacere , scrivete cosa vi piacerebbe trovare nel Cassetto del Nonno. Saluti Alberto1 punto
-
Un saluto a tutti. Propongo questo semplice Quiz numismatico: 1) le foto che seguono quale moneta rappresentano? 2) ipotesi su cosa le è successo: errore di conio (moneta scodellata) o altro? NB: la risposta al quesito numero 1 è facile....quella al quesito la numero 2 un pò meno..... Se nessuno riesce a rispondere al quesito numero 2 posterò ulteriore immagine per un aiuto. jukes191 punto
-
Eccezionale esemplare: l’agnello è qualcosa di spettacolare! I miei complimenti, @Oppiano1 punto
-
1 punto
-
L'ho usato il 91/38 con baionetta estraibile tramite un pulsante, caricatore in ottone da 6 proiettili, il rinculo era mostruoso, la spalla l'indomani mi è diventata nera, strano che non aveva tutta questa potenza se, a quanto mi avevano detto, la sua gittata era di oltre un chilometro. Poligono di tiro di Albenga: in foto c'e' l'ho proprio appoggiato sul piede destro (sono quello che fuma - mimetica della Polizia)1 punto
-
Questo coniato in contemporanea con l'aquila di Vochero Patriarca di Aquileia. Bellissima. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
1 punto
-
http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantius_II/_heraclea_RIC_VIII_082_B.jpg RIC VIII,88 D N CONSTAN-TIVS P F AVG, pearl diademed, draped, cuirassed bust right, Delta behind FEL TEMP RE-PARATIO, helmeted soldier left, spearing falling horseman who is bearded, hair in braids, reaching backwards, S in left field, SMHB in ex. La S in campo a s. nella tua non la vedo. Il resto mi pare ci sia tutto @Fiore1511 punto
-
1 punto
-
Ecco cosa scrive a riguardo P. Attianese nel suo "La monetazione dei Brettii" ed. Publigrafic.1 punto
-
Ti sei sprecato....? E io pensavo di esser sborone con una semplice 5l. Briosa del '14 ?1 punto
-
1 punto
-
In realtà, vengono (tutt'oggi) bruciate per "spedirle" nel mondo dei defunti, dove il caro estinto le riceve e le usa per le svariate inimmaginabili necessità dell'altra vita. Chi non brucia le hell notes x i propri cari, li condanna ad una vita eterna di stenti!1 punto
-
Propendo per l'autenticità. La foto del Rovescio risulta migliore e migliore sembra anche il grado di conservazione. Si nota qualche colpetto sui bordi. Dalle immagini direi BB+ al Dritto e qSPL al Rovescio. Sulla valutazione, non ho cognizione di causa su questa monetazione. Attendi dunque altri pareri.1 punto
-
La scheda del catalogo che hai trovato è corretta. Si tratta di un quattrino di Paolo III per la zecca di Fano. Il peso ci può stare; il tondello appena più stretto ed un po' di usura fanno subito a ridurre il peso di qualcosa. Per quanto concerne la rarità, confermo che la monetina è abbastanza comune e che, preciso, il Muntoni nella sua grande opera non riporta le rarità delle monete. La seconda foto va girata verso sinistra di circa 90° per portare la testa del Santo in alto.1 punto
-
1 punto
-
Fosse per me sceglierei la seconda, i dettagli del viso sono più chiari e ha una bella patina.1 punto
-
1 punto
-
Medaglietta della tassa sui cani da 1 rublo nel 1911 a Poltava, città dell’Ucraina centrale (NUMISBALT E-LIVE AUCTION No. 16). Starting price: 30 EUR - Estimate: 60 EUR Lot 2290. Russia POLTAVA Token 1911 City Government; fee 1 Rouble. № 543. Brass. Weight approx: 6.06g. Diameter: 26 mm.1 punto
-
Il contorno è quello giusto con cerchietti e quadratini che si alternano, secondo me è autentica, anche se è pur sempre un parere dato solo attraverso il monitor. Ha un'evidente e pesante schiacciatura al verso tra stemma e corona, ma direi che un centinaio di euro li vale.1 punto
-
Questa sera vi posto la new entry "natalizia", scovata all'estero. Millesimo 1858, anche in questo caso le aquilette capovolte non erano riportate in descrizione.1 punto
-
Senza entrare nel merito di queste considerazioni, certamente plausibili questi rapporti così intensi tra Crotone e il mondo siceliota (tali da ripeterne i tipi) andrebbero tuttavia meglio indagati e in special modo dopo il 480, quando la presenza di numerario della Sicilia è ampiamente documentato dalla riconiazione, rilevata dall’A. (p. 47) di intere serie crotoniati di modulo ridotto (Garraffo 1984) su didrammi di Agrigento, Gela e Leontinoi. E in particolar modo su Agrigento, che appare al primo posto per quantità di argento fornito per le operazioni di ribattitura e non solo a Crotone, ma anche a Metaponto, Poseidonia, ecc. al punto che bisognerebbe forse chiedersi se una delle principali ragioni dell’emissione dei didrammi sicelioti, e agrigentini in particolare, nel rappresentare un fenomeno circoscritto, non sia da ricercare nella destinazione al mercato magno-greco di queste valute, sempre che alla base non vi siano anche esigenze connesse alla sfera militare. A ben riflettere poi i tipi dei divisionali argentei a doppio rilievo non sono peculiari solo di altre zecche. Il granchio è presente come simbolo a Crotone già da fine VI-inizio V sec. a.C., idem la seppia (associata al polpo). La ruota compare al R/ su un rarissimo statere rinvenuto nel ripostiglio di Rutigliano. Polpo e ruota sono inoltre documentati da bolli laterizi rinvenuti nel territorio urbano di Crotone. Statere di Crotone dal ripostiglio di Rutigliano, CH IX, 607 (da Guzzetta 1983) Bolli laterizi da Crotone (da CORRADO 2010) I divisionali con civetta e gallo credo siano rappresentati rispettivamente da 2 (?) pezzi ciascuno, una documentazione decisamente troppo esigua per parlare di equiparazione di valori. Solo per il pegaso (trioboli, dioboli) e per la lepre (dioboli) si osserva una certa consistenza e continuità delle emissioni benché su molti esemplari (specie con lepre) l’iconografia del tripode valichi abbondantemente il V secolo spingendosi nel pieno IV sec. CNG 496, 2021, 11 (prima metà IV sec. a.C.) Questa esigenza di equiparazione di valori viene riferita al momento successivo alla vittoria crotoniate sul Traente (510), un momento in cui “la città vincitrice si rende conto di voler allargare il proprio commercio, anche negli strati bassi della società che, con la prima rivolta antipitagorica, aveva alzato la sua voce contro la rigida oligarchia dei filosofi” (p. 44). Se ne può dubitare. Il commercio poteva certamente essere favorito dalla presenza a Crotone di un porto (benché di modeste dimensioni) ricordato anche da Strabone ma certo è che questi divisionali almeno fino alla metà del V secolo restano una produzione di limitata entità se paragonati agli stateri con i quali peraltro vengono tesaurizzati, come documenta il citato ripostiglio di Rutigliano, sulla costa adriatica della Peucezia. Se pertanto l’esigenza era quella di agevolare le operazioni di cambio, più che di commercio su larga scala extracittadino (p. 48) o addirittura internazionale (Corinto, Atene), poco probabili, mi chiedo se il repentino incremento dei divisionali a Crotone non costituisca anche l’effetto dell’ampliamento dei commerci di Taranto intorno alla metà del V secolo, anche a seguito del cd. “sinecismo demografico-urbanistico”, che sul piano monetale si riflette nell’emissione nel corso del V secolo di una gran quantità di divisionali, oggetto di uno studio recente (Taliercio 2013), che si affiancano agli stateri d’argento e per i quali è stata ben rilevata la convertibilità con sistemi ponderali eterogenei. Contrariamente a quanto affermato dall’A. (p. 47) poi, Crotone non sembra subire alcuna “eclissi economica” verso la metà del V secolo “tanto che non sembra più coniare monete” né si rileva l’interruzione del commercio con la Sicilia “a vantaggio, nella seconda metà del secolo, di Metaponto e Taranto”. L’assenza di un corpus impedisce infatti di accertare se l’entità della produzione subì un rallentamento o una battuta d’arresto – ipotesi ventilata da Stazio – o se, piuttosto, non si debba parlare di cambiamenti strutturali dovuti a specifiche esigenze e che determinarono una contrazione dello statere a vantaggio della valuta di basso taglio, non solo in argento ma ormai, forse già nell’ultimo quarto del V secolo, coniata anche in bronzo. E c’è anche da chiedersi se non si debba riflettere - puntualizzando meglio la cronologia di alcune di queste emissioni e come suggeriva già Stazio - sui rapporti tra divisionali in argento e frazioni in bronzo, elemento che aiuterebbe a comprendere meglio anche alcune oscillazioni ponderali. L’A. (p. 48) conclude che “quella che compì Crotone dopo la vittoria su Sibari fu solo una immensa opera di integrazione nel sistema di commercio vigente, dettata da determinate necessità; tutte le città d’imitazione monetaria da cui Crotone copiò i tipi prima del 480 a.C. e con la sola esclusione di Himera, adoperavano il sistema euboico-attico” chiedendosi: a) per quale motivo Crotone non si adeguò al sistema euboico-attico per il proprio commercio b) come mai una città come Sibari non aveva avuto bisogno di un sistema simile per regolare i suoi commerci A giudizio dell’A. le ipotesi ventilate dagli studiosi (quali?) ritengono “che quello di Sibari fu tuttavia un sistema monetario basato solo sulla circolazione interna o ‘binaria’ (Sibari-Mileto) oppure che Crotone non fu degnata dalle altre città dello stesso trattamento che era stato riservato a Sibari e fu costretta a far valere ogni grammo del proprio argento”. Con l’eccezione di Poseidonia, che nel corso degli anni Settanta del V secolo dismise il sistema cd. foceo-fenicio (o diversamente definito) prediligendo quello acheo-corinzio, non mi risulta che le esigenze commerciali in Magna Grecia siano state tali da determinare il mutamento radicale di sistemi ponderali ampiamente consolidati all’interno delle principali fondazioni coloniali achee (Sibari, Crotone, Metaponto, Caulonia). Semmai si può parlare di esigenze contingenti che determinarono di volta in volta emissioni “eccezionali”. Ne costituiscono un esempio gli emistateri di Sibari e di Metaponto, a cui si è aggiunto di recente un esemplare di Crotone, e sui quali si è già discusso (https://www.lamoneta.it/topic/201110-emistateri-o-dracme/#comment-2220997). Gli stessi divisionali a doppio rilievo sopra esaminati riflettono scale di valori differenziate in base ai tipi adottati (nonché progressioni cronologiche diverse) che, evidentemente, dovettero rispondere ad esigenze ben specifiche. La società sibarita si presenta alquanto diversa da quella crotoniate come evidenzia anche la diversa articolazione dei nominali. A Sibari le frazioni compaiono già nello stadio iniziale (fase B Spagnoli: oboli) per poi incrementarsi nel periodo immediatamente precedente alla fine della città (fase C, 514-510). L’eccezionale volume di emissione (oltre 400 coppie di coni tra stateri e oboli), recentemente definito (Spagnoli 2013) non ha confronti né con quello di Crotone né altrove in Magna Grecia. E pure quando Crotone si troverà a gestire l’eredità di Sibari, la produzione monetaria si manterrà ben al di sotto di quella della sua rivale. E non certamente per una “disparità di trattamento” ma in quanto trattasi di “economie” differenti. A Sibari la moneta, in assenza di un porto, era destinata a soddisfare sostanzialmente i bisogni interni della polis; a Crotone il porto favoriva l’allontanamento del surplus verso altre aree ma si tratta di un’esigenza determinatasi in progresso di tempo, non prima degli inizi del V sec. e non certamente nelle fasi iniziali della monetazione, dove gli stateri costituiscono la quasi totalità del numerario emesso (e tesaurizzato) e gli unici divisionali sono rappresentati da esigue dracme. In definitiva pur offrendo un quadro di sintesi l’A. non fornisce elementi utili ad una migliore definizione della problematica. Maggiore accuratezza avrebbero poi richiesto i Riferimenti bibliografici (pp. 63-67) dove mancano studi fondamentali sui divisionali di Crotone a doppio rilievo tra cui, ad es., quello di P.J. BICKNELL, Some fractions of Kroton, “Schweizer Münzblätter”, 81, 1971, 1-5 e frequenti sono gli errori e/o le imprecisioni. Si veda ad es. il volume di S. GARRAFFO, Le riconiazioni in Magna Grecia e in Sicilia. Emissioni argentee dal VI al IV sec. a.C., Catania 1984 citato col titolo: “Le riconiazioni nella monetazione argentea della Magna Grecia e della Sicilia”, oppure lo studio di A. MELE, Crotone e la sua storia ripetuto con riferimenti diversi: “ACT XXVI, 1976” e “ACT XXIII, 1983” o ancora il contributo indicato come: “E. SPAGNOLI, ACT XXXII, 1982, 616” che manca del titolo e di cui risulta errato il riferimento temporale in quanto il 32° Convegno di Studi sulla Magna Grecia si tenne nel 1992. E ancora lo studio di A. STAZIO, Temesa. La documentazione numismatica, in G. MADDOLI (a cura di.), Temesa e il suo territorio (Atti del Colloquio di Perugia e Trevi-1981), Taranto 1982, 93-101 e non 3-101 come riportato dall’A., alla stregua di “P. ZANCANI MONTUORO, Sibari e Serdiei, RAL XVII, 1962”, 11-18 il cui titolo corretto è Sibariti e Serdei e l’anno di pubblicazione il 1963. E si potrebbe continuare.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
taglio: 50 cent paese: Italia anno: 2017 tiratura: 5.000.000 condizioni: spl città: Paestum1 punto
-
Seconda guerra mondiale Africa occidentale francese Nella seconda guerra mondiale non ci furono nell'Africa occidentale francese grandi combattimenti, le uniche azioni su larga scala furono la battaglia di Dakar (settembre 1940), e la battaglia del Gabon, l'unica colonia dell'Africa equatoriale francese a non unirsi alla Francia libera dopo l'armistizio. L'invasione dei francesi nel novembre del 1940 liberò il territorio dal controllo delle forze fedeli al governo collaborazionista di Vichy. Le rimanenti sacche di resistenza furono sconfitte durante l'invasione alleata del Nord Africa (novembre 1942). 1939 - 25 franchi dell'A.O.F.1 punto
-
Numista a mio avviso è il più preciso e utile. Anche ucoin è abbastanza vasto e e ben fatto ma a mio avviso commette l'errore di dare una valutazione senza considerare gli stati di conservazione, quindi lo ritengo totalmente inaffidabile per le valutazioni che fornisce. Detto ciò ottimo catalogo, ben fatto e molto ampio. Numista è però secondo me più preciso, spesso aggiunge informazioni extra sulla moneta e la sua storia e fornisce sempre anche un'immagine del bordo. Lo trovo migliore anche se forse meno intuitivo da utilizzare di ucoin.1 punto
-
Provo a dire un eresia... ma siamo certi che sia di bronzo? Forse è la foto e la luce che illumina la moneta (o la mia età che avanza ?) ma io appena l'ho vista ho avuto l'impressione che fosse d'argento. Chiedo a @Gianluca Giacalone la conferma del metallo.1 punto
-
Ciao! Atenti fioi. Do dei de vin per ogni moneta catalogata ..... do dei, no do butilion .... ghe sboro. saluti luciano1 punto
-
Nomisma è sicuramente affidabile, ma tutti sbagliano, io per primo, tu e quindi possono sbagliare anche loro; sulla classificazione delle medaglie, almeno per quelle napoleoniche .... non le classificano. Nella asta 45 erano presenti 15 medaglie ed a parte un "Julius" tutte le altre non avevano un solo riferimento. Una aveva il bordo descritto con "punzone". E' noto che i punzoni nella zecca di Parigi sono stati introdotti dopo Luigi XVIII e variano datando le emissioni successive da Luigi Filippo sino ai giorni nostri. "Punzone" significa poco o nulla se non descritto. Anche nella 47 una bella selezione di medaglie napoleoniche alcune decisamente rare non è stato messo un solo riferimento che sia uno. Nella stessa asta poi, erano presenti delle medaglie napoleoniche per Lucca ed in questo caso per alcune è stato dato il riferimento al Bramsen (allora l'hanno ... mi sembrava strano) e per altra nulla. Ad onor del vero non sono i soli a non classificarele medaglie. In Italia sono considerate di serie B rispetto alle monete e quindi "chi se ne importa". Provate solo a mettere in catalogo una moneta senza dare un riferimento e sul sito, questo sito, si legge di tutto con tanto di faccine, mentre per le medaglie sembra sia appropriato farlo. Per la medagliestica napoleonica i testi non mancano, Bramsen, Julius, Essling, Bourgerot, Turricchia (una vera enciclopedia che riporta anche D'Auria e Siciliano e Martini), due volumi del Tresor Numismatique, Edward Edwards, Laskey, Zeit, ed infine i lavoro della Signora Anne Scargill, del Babelon, piuttosto che Brown e Eimer per le inglesi oppure Sommer per le medaglie delle campagne Austro Prussiane del 1813-1815. Questo solo per citarne alcuni.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
