Vai al contenuto

Classifica

  1. doppiopunto

    doppiopunto

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1045


  2. apollonia

    apollonia

    Guru


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      31051


  3. Adelchi66

    Adelchi66

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      2989


  4. numys

    numys

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1583


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/21 in tutte le aree

  1. @crispo57 capisco le tue buone intenzioni.. ma di buone intenzioni sono lastricate le vie dell'inferno. Va bene la pulizia ma "placcare"delle monete che colore argento non sono mai state è eticamente sbagliato. Tu dici che ne migliora la lettura ,d'accordo,ma dopo di te in che mani finiranno queste monete? Nella migliore delle ipotesi creeranno perplessità se non addirittura occasioni di fraudolenza , soprattutto nel caso degli Antoniniani che in origine erano effettivamente argentati. Se vuoi "leggerli"bene meglio allora fotografarli e attraverso filtri migliorarne a piacimento contrasto , colore ecc. Ma mai intervenire sulla natura intrinseca della moneta creando così dei "mostri" che tanto scompiglio possono creare ,meglio non giocare agli apprendisti stregoni. Consiglio due letture : la carta del restauro di Pavia e Frankenstein di Mary Shelley.
    5 punti
  2. Ciao a tutti...in occasione del 1° compleanno del mio bimbo che si terrà tra 1 mese e dell'arrivo del Natale ho pensato di fargli (in realtà FARCI ?)un regalo nella speranza che un domani possiamo condividere la stessa passione. Cosa ne pensate? Grazie a tutti anticipatamente dei vostri pareri.
    4 punti
  3. Buona domenica a tutti. Napoletana del giorno che voglio ri-condividere con voi è un Tari' di Ferdinando IV del 1796 in una conservazione difficile da trovare nonostante sia fra i millesimi più comuni della serie
    4 punti
  4. Ho uno straccetto da farvi esaminare?:
    3 punti
  5. Grazie a te....per il post inutile....?
    3 punti
  6. Grazie per la precisazione ma so cosa sono i Suberati, avrei dovuto scrivere "Placcatura" o “ Argentatura" ma vista la natura del post mi sono concesso una "licenza poetica"… Allora, giusto per recuperare, considerando che altri potrebbero leggere, e fraintendere a causa del mio "errore", "incollo" il procedimento copiato dal sito di Moruzzi Numismatica a firma di Giorgio Giacosa. Il Bernareggi, nel 1965, con un'indagine metallografica approfondita applicata su 16 denari romani repubblicani di sicuro conio ufficiale e di emissione statale, distribuiti con un certo equilibrio per tutto il corso degli ultimi due secoli della monetazione romana repubblicana, ha potuto stabilire in modo incontrovertibile il processo di suberatura di una moneta (E. Bernareggi, Nummi pelliculati in Rivista Italiana di Numismatica, vol. XIII, Serie quinta, LXVII 1965, pagg. 5-31. Per l'ulteriore bibliografia sul tema v. questo stesso articolo. Vedi anche Angelo Finetti, Numismatica e tecnologia, 1987, pagg. 42-45.). Senza stare qui a ripetere analisi e complessi dettagli tecnico scientifici che chiunque desiderasse approfondire l'argomento può trovare nell'articolo del Bernareggi, si può concludere che il procedimento era il seguente: un tondello di rame puro, ricavato da fusione, cui erano stati dati forma e peso voluto, veniva lucidato a specchio, al fine di ottenere una superficie lucida, priva di ossidi. A questo dischetto veniva applicata manualmente con un mezzo di compressione a freddo una sottile lamina d'argento puro preparata in precedenza, curandone la perfetta aderenza al tondello di rame per impedire che tra la lamina d'argento e il tondello penetrasse aria e quindi ossigeno con conseguente formazione di ossidi di rame. Il dischetto così rivestito veniva posto con gli altri analogamente preparati in un contenitore e portato alla temperatura di fusione dell'argento che liquefacendosi avvolgeva uniformemente come una glassa senza crepe né sbavature il tondello di rame sottostante. L'argento fonde a 960,5 gradi mentre il rame fonde a 1083 gradi. Alla temperatura in cui l'argento era fuso il rame sottostante cominciava quindi anch'esso ad ammorbidirsi in superficie per cui si determinava la formazione di una zona intermedia subcorticale di cristalli commisti di argento e di rame. L'argento fuso tendeva lentamente a colare addensandosi in basso per cui lo spessore della rivestitura era un poco maggiore nella parte in basso della moneta. Solidificandosi nel raffreddamento l'argento restava comunque perfettamente e uniformemente aderente e quasi saldato al dischetto di rame grazie alla compenetrazione dei due metalli nella zona di contatto fra loro. Nel corso del raffreddamento, a una temperatura relativamente bassa, si procedeva alla coniazione la cui forte percussione compattava ulteriormente le due componenti della moneta. Grazie a questa tecnica sofisticata si ottenevano monete contraffatte dalla copertura argentea robustissima. Chi scrive ha potuto vedere più di una volta suberati giunti fino a noi dopo duemila anni con la loro copertura ancora pressoché integra e la cui vera natura può essere rilevata soltanto dal peso (il rame ha un peso specifico minore dell'argento). Ci si può chiedere a questo punto che convenienza economica potesse avere lo stato a realizzare falsi di così complessa fabbricazione per risparmiare alla fin fine circa 3 grammi di argento sostituendoli con un peso appena inferiore di rame. Oggi il costo elevato della manodopera, il costo relativamente alto del rame e quello relativamente basso dell'argento renderebbero del tutto antieconomica una simile operazione. Così non era nel mondo antico dove la manodopera servile era abbondante e non costava praticamente nulla e dove l'argento valeva rispetto al rame assai più di oggi. L'unica spesa era quella molto modesta del riscaldamento del metallo fino al punto di fusione dell'argento. Quindi la produzione dei suberati nel mondo romano era operazione assai redditizia. La produzione di monete d'argento suberate, proseguita con maggiore o minore intensità in epoca imperiale, diventa sporadica all'epoca di Comodo per cessare definitivamente con Caracalla quando la progressiva alterazione della lega d'argento toglie ogni convenienza economica alla suberatura. Nel campo delle monete d'oro la presenza di esemplari suberati (evidentemente realizzati con una tecnica diversa) è molto più sporadica e si concentra soprattutto nell'ultimo periodo dell'impero. Nel marasma politico, militare e monetario dell'epoca è probabile che trovassero più agevole campo di azione i falsari privati anche se i pezzi giunti fino a noi dovrebbero essere più a fondo e più sistematicamente studiati per cercare di stabilire la loro probabile origine statale o privata. Giorgio Giacosa
    3 punti
  7. In arrivo, una discreta Pubblica fusa, di g. 16.51
    3 punti
  8. DE GREGE EPICURI Credo sicuramente originale, dovrebbe appartenere all'area del Noricum (o forse anche "alto Danubio). Trovi qualcosa di molto simile al post n.8 della discussione: "Storia di un cavallo", nella sezione Preromane.
    2 punti
  9. Un'occasione per ricordare i nostri amici come in https://www.lamoneta.it/topic/197788-i-cani/#comments apollonia
    2 punti
  10. E va bene, lo confesso... anche io in passato sono caduto in tentazione. Non sono molto datate ma comunque le ritengo un bel pezzo di storia del mio territorio. Scusate il collage fatto al volo.
    2 punti
  11. Con la vittoria dell'opposizione alle ultime elezioni in Repubblica Ceca e la nomina di Petr Fiala a capo del governo si è aperto un dibattito sull'adozione dell'euro. L'idea è gradita soprattutto al secondo membro della coalizione di governo, l'associazione fra la lista Partito Pirata Ceco e la lista Sindaci e indipendenti, ma è ostacolata dall'opinione pubblica in maggioranza contraria e dall'opinione generale che la Repubblica Ceca per diversi motivi non sia ancora economicamente pronta all'ingresso nell'unione monetaria. Secondo varie dichiarazioni l'ingresso non sarà dunque nell'agenda del nuovo governo per questo mandato, ma il governo s'incamminerà nella direzione del rispetto dei parametri e della futura adozione dell'euro, secondo una tempistica che non ci si spinge a definire con precisione. Anche quest'anno la Banca Nazionale Ceca ha pubblicato la sua Analisi di Allineamento Economico Attuale della Repubblica Ceca con l'Area Euro in cui si valutano rischi e benefici dell'ingresso nell'unione monetaria senza dare raccomandazioni sulla questione.
    2 punti
  12. Rieccomi. Ho chiesto le vostre impressioni su questa cedola in teoria davvero eccezionale x via degli emblemi del Sovrano Ordine di Malta (!!!) perché a guardarla attentamente avevo notato alcuni campanelli d'allarme. Intanto, ho notato subito il colore marrone uniforme del'inchiostro utilizzato x le firme sia degli impiegati del Banco al fronte sia delle girate al retro, colore esattamente uguale e identico anche al numero di serie e di registro. La cosa non è normale, anzi, oltre tutto non c'è la minima traccia di corrosione della carta e l'inchiostro non è passato sull'altro lato. Se poi osserviamo la strana calligrafia delle firme di girata al retro la cosa suona ancora più strana: sembra quasi che qualcuno abbia tentato di imitare la calligrafia di fine settecento. Altra cosa strana è la carta a coste orizzontali: le cedole sia del Banco del Monte hanno tutte una griglia a coste oblique a lisca di pesce, che qui non si riscontra. Ho richiesto al venditore una foto della cedola in controluce per vedere la filigrana. Terza anomalia: la cedola risulta mutilata della matrice. Nulla di strano, mi sono detto, qualcuno potrebbe averla rifilata nel corso dei secoli per qualche strana ragione. Ma osservando il retro in corrispondenza del bordo inferiore a destra, ho notato che si intravvedono dei caratteri che sembrano numeri. Allora mi sono convinto che abbiano preso una pagina di un libro antico con dello spazio bianco, abbiano stampato la cedola fronte/retro e poi l'abbiano ritagliata al limite per tagliare fuori il più possibile la parte stampata. Alla fine il venditore mi ha mandato le foto in controluce: Come si vede, niente filigrana. Ho segnalato la cosa e il venditore ha correttamente e immediatamente chiuso l'inserzione. ? In sintesi: è il primo falso moderno di cedola pontificia che vedo in vita mia. Certo che chi l'ha concepita si è fatto un bel viaggio, una cedola del Banco passata nelle mani dell'Ordine dei Cavalieri di Malta che l'avrebbero timbrata... Okkio ai falsi, se una cosa è troppo bella x esser vera, il più delle volte è falsa!
    2 punti
  13. Buonasera o meglio buonanotte, voglio presentarvi una delle mie banconote preferite perché la reputo una piccola opera d'arte non solo per le raffigurazioni ma anche per la simbologia e i riferimenti storici in essa contenuti: 100 Mark Reichsbanknote red seals chiamato anche "Blue Hundred", banconota dell'Impero Tedesco. Fu emesso per la prima volta il 7 febbraio 1908 e rimase teoricamente valido fino al 1925, ma, a causa dell'inflazione, scomparve dalle operazioni di pagamento alla fine del 1922. Ci furono tre emissioni: la prima edizione è datata 7 febbraio 1908, la seconda il 10 settembre 1909 e la terza il 21 aprile 1910. Di quest'ultima esiste una variante con un sigillo verde anziché rosso. Nel primo decennio del XX secolo, i 100 Mark risalgono a questo periodo, l'Impero tedesco, nel quadro dell'espansione commerciale ed economica, tentò di costruire una moderna e potente flotta d'alto mare che potesse contrastare l'egemonia inglese. Il denaro contante oltre ad avere una funzione economica, è sempre stata espressione visiva della civiltà e della cultura degli stati emittenti. Le immagini, i simboli non sono mai stati selezionati a caso, ma hanno risposto a finalità celebrative, facendo perno proprio sull’aspetto della comunicazione e dei linguaggi espressivi che potessero essere percepiti e riconosciuti facilmente dal popolo. Anche le banconote dell'impero tedesco non sfuggono a questa regola ed infatti le raffigurazioni di flotte appaiono particolarmente frequenti durante questo periodo ed ecco perché questa banconota era popolarmente chiamata "Flottenhunderter" (il centone della flotta). Nella banconota, oltre ai molti riferimenti militari e storici, è possibile notare la presenza dell'Art Nouveau come nella “struttura vegetale” che incornicia il retro, gli ornamenti sul davanti e la cornice delle due allegorie. Nel fronte vi sono raffigurati Mercurio e Cerere, le divinità del commercio e dell'agricoltura, con l'Aquila sotto di essi, sullo sfondo le insegne imperiali con la corona imperiale, lo scettro incrociato e la spada di Albrecht. In retrospettiva, la corona imperiale emette un alone di raggi come il sole a manifestazione della pretesa del monarca di essere l'unico detentore del potere statale. Sotto c'è un fascio di querce e foglie di alloro con ai due lati i sigilli imperiali. Sul retro del "centone lungo" (Langer Hunderter) , la figura della "Germania" simboleggia l'unificazione del popolo tedesco e il rinnovamento dell'impero medievale. Viene raffigurata la Germania Incoronata seduta sotto una Quercia con lo Scudo imperiale mentre regge, nell'altra mano, la Spada leggermente sfoderata a ricordare che imperatore e impero emersero dallo scontro militare con la Francia, e sollecitare una vigilanza costante contro il nemico esterno. Infine troviamo alcuni simboli allegorici come la quercia (Germania: dalla nascita allo splendore della sua potenza), l'incudine (artigianato), l'aratro (agricoltura), la ruota dentata (industria), un pacco di beni (commercio). Sullo sfondo, in lontananza, si vedono le corazzate della nuova Flotta Imperiale, con le quali la monarchia degli Hohenzollern rivendicava il controllo del mare e la "potenza mondiale" per questo la banconota oltre a chiamarsi "Langer Hunderter" ( il centone lungo ) si chiamava anche "Flottenhunderter" (il centone della flotta). Il creatore del disegno di questa piccola opera d'arte non viene menzionato: fu Friedrich Wilhelm Wanderer (1840 - 1910) perché la banconota non entrò in circolazione fino al febbraio 1911. Nella filigrana il disegno dell'imperatore Kaiser Wilhelm I
    2 punti
  14. Buonasera @El Chupacabra, Come ipotizzato si dovrebbe trattare di un tornese con tosone coniato sotto Filippo IV (1621-1665). L'anno mi sembra il 1647. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/11 Peso e diametro sono un po' più bassi rispetto ai valori medi riportati nel catalogo, ma immagino che questo sia riconducibile all'usura e a una maggiore variabilità nelle misure delle monete in rame. Non essendo esperto mi accodo nell'attesa di pareri più autorevoli. saluti Magus
    2 punti
  15. Buonasera a tutti, sarebbe stato un bel ritrovamento, hai toccato il filo che mi lega alla Calabria e con piacere prendo spunto dalla Caulonia. E grazie a te e Wikipedia ho imparato un altra cosa. «Castelvetere non si riconosce inferiore a nessuna delle città calabresi, come a nessuna delle greche, e la seconda quando era Caulonia» (Caracciolo nel 1684[5]) L'origine del nome dell'odierna Caulonia risale all'antica Kaulon, le cui rovine si è poi scoperto si trovano presso il sito marino del comune di Monasterace. Ma un tempo si supponeva che fosse questo il sito archeologico della greca città. Secondo la tradizione, Kaulon, situata nei pressi di Punta Stilo, era stata fondata dagli Achei. Fu conquistata e poi distrutta da Siracusa nei primi decenni del IV secolo a.C. I suoi abitanti vennero deportati nella patria dei conquistatori e il suo territorio venne annesso a quello di Locri.[6] Al tempo di Strabone la città era deserta. L'odierna Caulonia, nota dall'anno Mille, prima dell'Unità d'Italia si chiamava Castelvetere. Saluti Alberto
    2 punti
  16. DIECI ANNI!! Correva l’anno 2011! Complice un denaro di Federico II, entravo nell’universo della Numismatica, inconsapevole di ciò che significasse. Iscritto a Lamoneta, ben presto mi resi conto che per continuare un cammino in questo affascinante universo, dovevo ricominciare a studiare la storia. Grazie a @carlino mi ritrovai a contribuire all’ampliamento sul Forum di alcuni settori delle medioevali dell’Italia Meridionale, e di lì passare alle preunitarie, fu un attimo e poi alle decimali, capire che ogni passaggio dovevo ricominciare ad approfondire. Ma a questo punto ho dovuto imparare a “guardare” con occhio attento le monete per il loro stato di conservazione, mi sono addentrato in studi e ricerche personali per farmi una mia forma mentis sul grading, ho creato un sistema di grading che ho anche pubblicizzato in un Convegno, ma caduto nel vuoto, anni molto intensi, con possibilità di conoscere molti appassionati, partecipare a convegni, toccare con mano monete, anche importanti, scambiare pareri, cercando di assorbire più nozioni possibili riapplicandole su campo per una verifica delle mie capacità. E qui un sentito, GRAZIE, va a @ilnumismatico, che nei nostri frequenti incontri, mi ha insegnato come e cosa osservare in una moneta, oltre ai contributi che mi ha dato nella fotografia numismatica e all’utilizzo di Photoshop, grazie Fabrizio. Un altro grazie va a Pino @Monetaio, che durante i convegni in cui ci siamo incontrati mi ha permesso di esaminare le sue monete, affinando così le mie capacità di grading, che hanno contribuito, 5 anni fa, a diventare Perito Numismatico della CCIAA di Roma, cosa che ritenevo una chimera, anche se come Perito sono praticamente passato quasi inosservato non commerciando monete (il mio principio è, “chi perizia non deve vendere, chi vende non deve periziare”!), ma in Italia funziona il contrario, purtroppo. Non pago degli studi sulla monetazione nostrana, ho iniziato a studiare la monetazione USA, un altro mondo affascinate, ricominciare tutto da capo, in particolare nel settore del grading, con il sistema Sheldon. Purtroppo mi sono anche reso conto che il mondo numismatico italiano oltre a Collezionisti e Professionisti seri è preparati, è ricco anche di personaggi “strani”, invidiosi, maldicenti e, sì, impreparati o pseudo preparati, che non faranno il bene di questa affascinante Scienza, ma sono sicuro che verranno accantonati e superati dalla parte sana degli appassionati. Due anni fa, non avendo seguaci familiari nel mio hobby, ho iniziato a pensare al futuro della collezione, e così decisi di iniziarne la dismissione, evento che agli occhi di molti può sembrare doloroso, ma che, purtroppo, ci si arriva naturalmente. 29 Ottobre 2021, ore 11 Dieci anni dopo, si è attuato l’ultimo atto di questo percorso così entusiasmante, il blocco delle medioevali è passato di mano ed il monetiere oramai è vuoto! Un'altra delle mie tante passioni collezionistiche entra in archivio. Mi fa piacere che coprotagonista di questo momento, così significativo per me, sia stato un giovane numismatico che ho ammirato per la sua serietà e professionalità fin dal primo momento in cui decise di fare di questo mondo il suo futuro, grazie Valerio Angiolillo di ANTIVM NUMISMATICA! Risalito in macchina con la valigetta vuota, non mi sono neanche reso conto che ero già davanti al box di casa! Nel percorso e nel traffico mi sono scorsi questi dieci anni come un film, un bellissimo film! Tutto ciò non vuol dire che abbandono il mondo numismatico, lo studio continua sui libri, per un po’ continuerò con alcune tipologie di medaglie, quando possibile parteciperò ai Convegni e cercherò di essere presente con post che interessino voi tutti. Un ringraziamento anche a tutti quelli di voi, che comunque in 10 anni direttamente o indirettamente hanno contribuito all’ampliamento della mia cultura numismatica. Buona serata “Lamonetani”!
    2 punti
  17. Buon pomeriggio, 8 Tornesi Ferdinando IV 1797 Saluti Alberto
    2 punti
  18. Buon pomeriggio, questa volta posto 50 lire piccole del 1995 con un errore di pressatura, stampa o di conio? La parte sinistra e più spessa di quella a destra e sotto l'incudine può essere un errore?
    1 punto
  19. Mi unisco al coro degli esperti: mai modificare le monete (come qualsiasi altro oggetto antico!). E' legittimo solo una leggera pulitura, un intervento che ne fermi il deterioramento, ma MAI una modifica come argentature (obbrobrio!) o simili. E' un concetto mondialmente acquisito! Al proposito: Ho ricevuto in regalo da un amico due monete ottocentesche dorate. Che fine farebbero se fossi un male intenzionato? Sono talmente mortificato da questa doratura, che chiedo agli esperti se esiste un metodo per riportare queste due monete al loro stato originale. Grazie!
    1 punto
  20. Sì, esatto, crei l'account e poi dai il consenso per la newsletter
    1 punto
  21. 2021 - New York Un'altra meraviglia ingegneristica è celebrata sul terzo dollaro del 2021, dedicato allo Stato di New York. Il Canale Erie è una via fluviale che collega la città di Buffalo, sulle sponde del lago Erie, ad Albany, capitale dello Stato di New York, attraversata dal fiume Hudson. Lungo circa 584 km, con un totale di 36 chiuse e un dislivello totale di 172 metri, fu inaugurato nel 1825 dopo otto anni di lavori, ma una prima idea della sua costruzione era stata lanciata già nel 1699. Il canale consentì alle imbarcazioni l'accesso ai grandi laghi interni da New York City, diventando così un'importante via di commercio, e permettendo alla grande mela di superare Philadelphia come porto commerciale. La storia ebbe inizio quando New York era ancora un porto di secondaria importanza sulla costa orientale e viveva all’ombra di città come Boston e Philadelphia, ma anche di New Orleans e Baltimora ritenute, a cavallo tra diciottesimo e diciannovesimo secolo, centri ben più importanti. I neonati Stati Uniti d’America all’epoca esportavano prodotti principalmente verso l'Europa, in particolare cotone, che coltivavano nelle grandi pianure del Midwest. A New York ci si rese conto che divenire il porto principale da e per l’Europa avrebbe significato anche trasformarsi nella città più importante e ricca della nazione. Il merito fu principalmente di un uomo, DeWitte Clinton, un ambizioso politico che era stato senatore dal 1798 al 1802, sindaco di New York dal 1803 al 1815 e governatore dello Stato di New York per tre volte, tra il 1817 e il 1826. Quasi trent’anni di governo, trascorsi tutti con l’ossessione di riuscire a rendere quella città “the greatest commercial emporium in the world”. La sua proposta era tanto semplice quanto sconvolgente, costruire un canale navigabile che collegasse l’Hudson River all’altezza di Albany con la città di Buffalo affacciata sul lago Erie. Si trattava di una distanza di 584 chilometri che avrebbe dovuto superare un dislivello di oltre 170 metri attraverso ben 36 chiuse, un’impresa titanica. Tanto per comprenderne la portata il Canale di Suez, che si inaugurerà nel 1871, quasi cinquant'anni dopo, misurerà “appena” 164 chilometri. I più generosi tra i suoi tanti detrattori lo ritenevano solo uno squilibrato ma i più pensavano che la trovata fosse solo una mossa politica per assicurarsi popolarità, promettendo fantomatiche e utopiche ricchezze ai cittadini di New York. De Witte non si arrese e con determinazione continuò ostinatamente a cercare di convincere i suoi contemporanei della lungimiranza di quel progetto. Nel 1810 creò la Erie Canal Commission, di cui sarà presidente, con l’obiettivo di redigere un progetto di fattibilità dell’opera. La Commissione lavorò con tenacia per molti anni cercando di convincere l’opinione pubblica di quanto quell’opera, apparentemente folle, fosse in realtà vitale per il futuro della città. Finalmente, nell’aprile del 1817, dopo quasi sette anni di incontri, la costruzione dell'Erie Canal fu definitivamente approvata dallo Stato di New York. E appena otto anni dopo l'inizio dei lavori, e ben due prima della data prevista, l’Erie Canal, la più grande opera mai realizzata nel continente americano, era incredibilmente conclusa. E così, il 4 novembre 1825, la Seneca Chief, nave partita nove giorni prima da Buffalo con a bordo DeWitte, raggiunse Battery, all’estremità meridionale di Manhattan, per poi proseguire fino allo stretto che separa la baia dall’Oceano Atlantico. A quel punto DeWitte ordinò di fermare il motore e, con solenne enfasi, sancì il cosiddetto Wedding of the Waters, il "matrimonio delle acque": riversò nell’Atlantico due barili d’acqua che aveva raccolto dal lago Erie, dimostrando simbolicamente che la nuova via d'acqua verso i Grandi Laghi era finalmente realtà La moneta, disegnata da Ronald D. Sanders e incisa da Phebe Hemphill, raffigura un'imbarcazione trainata da una città dell'est attraverso la campagna dell'ovest. Come per la precedente emissione, le iscrizioni riportano semplicemente NEW YORK e UNITED STATES OF AMERICA, oltre alle iniziali degli autori. Denominato oggi Erie Canalway National Heritage Corridor, il Canale Erie viene utilizzato soprattutto a fini turistici, e a giudicare da queste immagini, navigarlo dev'essere davvero affascinante petronius
    1 punto
  22. Buonasera è un denario di Traiano, non so però se autentico, saluti
    1 punto
  23. Sono stato ieri mattina. La sala era strapiena. Cmq si entrava solo con il green pass. Un saluto a Patrizia.
    1 punto
  24. Ciao Davide Io credo che chiunque abbia un cane,si affezioni a questi pezzi? Avete acceso qualcosa dentro me? Vedo ste medagliette,penso al mio amore di cane? Saluti Riccardo
    1 punto
  25. Figlia del sofista pagano Leonzio, nasce in Atene probabilmente nel 401 . In contrasto con i fratelli pare per l'eredità paterna, Atenaide raggiunge Costantinopoli per rivendicare i propri diritti : qui in tribunale è osservata e conosce Elia Pulcheria ( 399-453 ) sorella e tutrice dell'imperatore Teodosio II ( 401-450 ) . La conoscenza con Pulcheria, che ha modo di conoscerne ed apprezzarne le qualità personali, porta Atenaide ad esserne scelta come sposa per Teodosio : per il matrimonio Atenaide si converte al Cristianesimo e cambia il proprio nome in Eudocia . Quasi subito molto influente su Teodosio II, pur in competizione con Pulcheria, Elia Eudocia viene nominata augusta nel 423 . Nel periodo dopo il 420, nelle grandi opere in Costantinopoli, Elia Eudocia , anche con l'operato del prefetto del pretorio, suo zio Asclepiodoto, ha un ruolo non secondario volendo nel 425 l'istituzione dell' università . Pellegrina una prima volta in Palestina e Siria dalle quali ritorna a Costantinopoli con molte reliquie, per contrasti intervenuti con Teodosio II, torna ancora, verso il 441, esule a Gerusalemme dove, promotrice di costruzioni e restauri, prosegue anche la sua attività di letterata e poetessa restandovi fino alla fine della sua vita nel 460 : la Chiesa ortodossa ne farà una santa . La zecca di Costantinopoli batte monete sia al nome dell'augusta Elia Eudocia che della 'contendente' e cognata Elia Pulcheria : in Ravenna sono invece battute monete al nome della figlia di Elia Eudocia, Licinia Eudocia ( 422-493 ) , augusta moglie di Valentiniano III .
    1 punto
  26. dracma

    O

    Discussione davvero interessante, come tutte quelle proposte da @VALTERI, che era sfuggita anche a me. Non è raro trovare forme paleograficamente differenti, come l'omicron, su uno stesso documento sia esso una moneta o un'iscrizione. Gli esemplari di Poseidonia offrono certamente una buona campionatura e aggiungerei che la convivenza di 'omicron quadrata o "diamond" e circolare si ritrova anche sui rari pezzi in cui Poseidon regge una collana (o corona secondo altri). Si tratta in ogni caso di un fenomeno abbastanza ben documentato in Magna Grecia. Agli esemplari di Poseidonia si possono aggiungere quelli di Pandosia, che evidenziano un utilizzo alquanto indifferenziato delle due varianti grafiche. Paris, de Luynes 744 Paris, BN, FG 1942 Stesso discorso per le monete di Sirinos-Pux/Poxoes che su serie distinte ma di cronologia affine utilizzano omicron differenti: London, BM 1946.0101.448 Paris, de Luynes 550 La forma quadrata compare anche sui rari pezzi a leg. Pal-Mol: Paris, de Luynes 523 E si ritrova ancora sul più tardo esemplare (metà ca. V sec.) di Metaponto con personificazione dell'Acheloo al R/:
    1 punto
  27. Grazie @Orodicarta per la segnalazione, ma soprattutto complimenti per l'attenta e puntuale analisi. Sono tipologie "difficili da collezionare" soprattutto quando si incontrano timbri, firme e scritte varie che solo un attento studio dei vari periodi in questi richiamati può evitare di prendere fregature. Pensa che appena letto il tuo primo intervento mi stavo complimentando per l'ottimo stato di conservazione della cedola...
    1 punto
  28. Salve a tutti sigillata quasi FDc che giudizio date grazie
    1 punto
  29. Ciao ci sono un paio di incongruenze con la modalità di fabbricazione, i tondelli rivestiti non possono essere portati alla temperatura di fusione dell'argento, in quanto il rivestimento ( la lamina in argento ) stesso fondendosi formerebbe una pallina e si attaccherebbe a tutte le altre. Il tondello in rame fasciato veniva si scaldato ma non sino alla temperatura di fusione, il processo di coniazione faceva il resto. Ci sono molti suberati che presentano sia la lamina staccata in vari punti che usurata dalla circolazione e in alcuni si nota la sovrapposizione della lamina. Silvio
    1 punto
  30. Salve, l'argentatura avviene per reazione chimica spennellando la monete con il metallo esposto e ben pulito, con un gel contenente argento puro che si lega al rame/bronzo. Subito dopo si lava. Il prodotto è in commercio e l'operazione è abbastanza semplice. Vedo però che la totalità dei pareri è contraria alla pratica e ne terrò ben conto. Saluti, Sergio
    1 punto
  31. Penso che la tua classificazione sia corretta, soprattutto al R, purtroppo le condizioni del D non consentono una classificazione precisa in quanto potrebbe essere anche una 46/47 o 48/47 entrambe rarissime R5.
    1 punto
  32. Spesso si pulisce con il bulino. Probebilmente le ali non si vedevano e le hanno "ripulite" definitivamente. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. Slovacchia - 2 Euro Commemorativo 2017 550° Anniversario dell'Università Istropolitana Fondata a Bratislava da Papa Paolo II° su richiesta del Re d'Ungheria Mattia Corvino, è una delle più antiche Università d'Europa ed occupa un posto di rilievo nella storiografia slovacca nonostante la sua breve attività accademica, terminata con la morte del Re nel 1490. Attualmente ospita l'Alta Scuola di Arti Musicali.
    1 punto
  34. Assolutamente falso, si vede anche a colpo d'occhio.
    1 punto
  35. Tassa municipale sui cani di Aix, Francia: medaglietta pentagonale in zinco con lo stemma della città (scheda Pitotto)
    1 punto
  36. @crispo57 Non conoscevo questa pratica di argentare monete di bronzo per conservarle e a dir la verità mi suona come un peccato mortale. Detto che le monete non sono nostre, ma ce le abbiamo solo temporaneamente in custodia, come regola generale se non sei sicuro al 200% di quello che stai facendo, non farlo.
    1 punto
  37. Non so cui prodest, il senso profondo è che è necessaria quella che definisco “conoscenza circolare” . Il significato di ogni singola parola non è quello della singola parola ma quello del suo contesto nella frase e quello del contesto della frase nel discorso e quello del contesto del discorso nella tua conoscenza della cultura generale. Quello della “enciclopedia” (cito Uberto Eco in semantica) di cui disponi. Non sono sufficienti quattro libri in croce, ma è necessaria una conoscenza “strutturata”. Solo in questo caso si comprende il senso. Altrimenti e’ come un daltonico nella Cappella Sistina: non se la gode più di tanto. P.S. Al liceo avevo inventato la settimana corta (facevo sega sistematicamente), all’università non frequentavo perchè mi dispiaceva perdere tempo. Mi sono diplomato con il massimo e laureato con la media del trenta. Non ho mai pensato di essere intelligente. Mi riusciva facile e in questo non c’ e gloria. Mi è sempre dispiaciuto di aver quasi sempre incontrato docenti immeritevoli di attenzione, tranne due (due) casi. Sicuramente avrei potuto fare di più. Ho sempre pensato di essere la prova tangibile della assoluta inefficacia del sistema della istruzione italiana. E quando lo dico ai professori universitari, perché lo dico con i documenti alla mano, beh “abbozzano “. P.P.S. il mio soprannome, dal ginnasio, è "Lo Stronzo"
    1 punto
  38. Ecco cosa scrive a riguardo P. Attianese nel suo "La monetazione dei Brettii" ed. Publigrafic.
    1 punto
  39. Medaglietta in zinco della tassa sui cani emessa nella Bassa Austria (scheda Pitotto)
    1 punto
  40. Non colleziono monete Romane, tuttavia di prassi mi salvo il pdf della pagina di Sixbid della moneta acquistata, già formattata per starci in una pagina A4. Oltre a questa salvo le foto ad alta risoluzione della moneta, cui abbino le foto che scatto io
    1 punto
  41. Medaglietta della tassa sui cani da 1 rublo nel 1911 a Poltava, città dell’Ucraina centrale (NUMISBALT E-LIVE AUCTION No. 16). Starting price: 30 EUR - Estimate: 60 EUR Lot 2290. Russia POLTAVA Token 1911 City Government; fee 1 Rouble. № 543. Brass. Weight approx: 6.06g. Diameter: 26 mm.
    1 punto
  42. 2€ Italia 2017 Commemorativa Tito Livio 50 cent Vaticano 2017
    1 punto
  43. 1 punto
  44. Buonasera Claudio @claudioc47, ci incontrammo a Napoli al primo Convegno Partenopeo all'hotel Terminus, in piazza Garibaldi. Se non sbaglio era il 2011. Avevi nel tuo vecchio avatar del Forum la tua foto e ti riconobbi. Ricordo ancora il tuo monocolo nero dentro una custodia di cuoio applicata alla cintura dei pantaloni e la tua piastra di Ferdinando II con la I di HIER in incuso. Pranzammo anche una bella pizza insieme in una trattoria vicino Porta Capuana. Hai ragione sono stati 10 anni dove ognuno di noi ha imparato tanto e allo stesso tempo ha dato molto. Con profonda stima, Sergio.
    1 punto
  45. Ciao Claudio, La cosa davvero bella della Numismatica (a differenza del collezionismo) è che può essere vissuta anche indipendentemente dal mero possesso della moneta. Grazie per il tuo apprezzamento, che contraccambio. Ma la parte più importante l’hai fatta (e la stai facendo) tu stesso con l’umiltà nello studio e l’impegno costanti, qualità che, insieme alla sensibilità, permettono (a chiunque) di poter crescere nelle molteplici sfaccettature di questa Scienza, affascinante e misteriosa. Anche se la collezione non c’è più (anche la mia, piano piano, si assottiglia), la fiamma della passione (che arde in te più che mai), ti darà modo di continuare ad avere parte attiva in questo mondo. Un abbraccio, Fabrizio
    1 punto
  46. Sarebbe necessario realizzare brevi linee guida per mettere dei limiti agli anniversari da poter festeggiare. Sì alle cifre tonde, No alle cifre a casaccio solo per festeggiare qualcosa (intercettando un pubblico specifico a cui vendere...). Esatto. Saranno tre
    1 punto
  47. Non metto in discussione le tematiche ma piuttosto le ricorrenze. Che razza di ricorrenza è 170esimo anniversario? Una volta arrivati al secolo, posso capire 150, 200, 250esimo ma già 450esimo anniversario della nascita o della morte mi suona strano. Questi anniversari servono anche a farti imparare date importanti della nostra storia ma vai a calcolare quando è stata fondata la nostra polizia di stato, non è così immediato. Queste date denotano una carenza di fantasia nella scelta delle tematiche.
    1 punto
  48. La storia dietro i bolli. La bollatura delle cedole da parte delle Municipalità delle zone appartenenti allo Stato Pontificio, in disgregazione a causa dell'avanzata delle truppe napoleoniche nel corso della Campagna d'Italia, fu una pratica adottata per un brevissimo tempo (al massimo 2 mesi e mezzo, a parte nel caso di Ancona) allo scopo di cercare una cura per la cosiddetta "peste monetaria" ovvero l'invasione di carta moneta svalutata. Il fenomeno ebbe luogo tra la firma del Trattato di Tolentino (19 febbraio 1797) e la nascita della prima Repubblica Romana (15 febbraio 1798). Il Trattato di Tolentino tra la Francia e lo Stato Pontificio, oltre a una pesantissima indennità di guerra, prevedeva che i francesi occupassero temporaneamente Ancona. Fu proprio Ancona, quindi, la prima città che si rese indipendente dallo Stato Pontificio e inaugurò la bollatura delle cedole: il 23 febbraio (4 giorni dopo il Trattato di Tolentino), un editto stabiliva che i cittadini in possesso di cedole ne facessero un plico imballato con due fatture elencanti il contenuto e il valore totale. Una fattura doveva essere depositata presso gli uffici del Comune mentre l'altra restava dentro il plico, in attesa che, 4 giorni dopo (27 febbraio) i plichi fossero sciolti e le cedole bollate e autorizzate alla circolazione entro i confini municipali: (bollo di Ancona) Le ostilità tra la Francia rivoluzionaria e lo Stato Pontificio ripresero ben presto e, quando (novembre 1797) la filofrancese Repubblica Cisalpina (praticamente il nord Italia) invase le Legazioni di Urbino e Marche, partendo proprio da Ancona, via via tutte le principali città della zona dichiararono l'indipendenza e presero a bollare le cedole seguendo lo stesso sistema inaugurato da Ancona. (un po' di bolli di diverse città. Nell'ordine: Assisi, Camerino, Cingoli, Perugia, Città di Castello, Fano, Jesi, Macerata) Nello caso di Pesaro, la bollatura fu avviata il 5 gennaio 1798, circa 2 settimane dopo l'uscita dallo Stato Pontificio. Quando il 15 febbraio 1798 fu creata la Repubblica Romana, le cedole furono dichiarate nuovamente tutte valide, con o senza bollature. Le varie Municipalità indipendenti (si fa per dire, essendo sotto l'influenza francese...) dovettero inoltrare formale richiesta di adesione alla Repubblica e fino a questo atto mantennero in vigore la limitazione di circolazione alle sole cedole bollate. Pesaro, a differenza delle altre città che entrarono nel corpo della Repubblica Romana, fu annessa alla Repubblica Cisalpina, in cui le cedole non avevano mai avuto corso legale, il 6 marzo 1798 e il 20 marzo sospese di conseguenza la circolazione di tutte le cedole, bollate o meno. Come si vede, la circolazione delle cedole bollate fu un fenomeno fugace e testimonia di un periodo storico tormentato da grandi sconvolgimenti politico sociali e gravi dissesti finanziari. Il tutto rievocato da un piccolo bollo rosso!
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.