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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/15/21 in tutte le aree

  1. Chi era il “Re Nasone”? Era Ferdinando di Borbone (1751-1825), primo regnante della casata Borbone di Napoli, città dove nacque e morì. Fu un sovrano che ebbe un regno molto lungo, prima con il nome di Ferdinando IV di Napoli e di Ferdinando III di Sicilia (all’epoca della divisione dei due regni) e poi con quello di Ferdinando I Re delle Due Sicilie con l’unificazione delle due monarchie dopo il Congresso di Vienna del 1815. Certamente la sua storia e’ molto interessante (Ferdinando I delle Due Sicilie - Wikipedia), ma ciò su cui voglio focalizzare la vostra attenzione e’ un dettaglio: Perche’ era (anche) chiamato così? Per via del suo naso pronunciato, come si può vedere da queste foto: Ed ecco qualche moneta tratta dalla sezione dedicata del nostro forum: Direte voi (giustamente): ma che ci azzecca con le monete romane imperiali? Ci azzecca…ci azzecca… Come forse saprete (se siete tra i miei “venticinque lettori” di manzoniana memoria) ho incentrato la mia collezione sulla serie FEL TEMP REPARATIO, anche se ovviamente non disdegno qualche capatina in altri ambiti, se ne ho l’occasione….in tutti i sensi… Ebbene, qualche mese fa, viaggiando in rete, ho visto una moneta che ha attirato subito la mia attenzione. Ecco la foto del venditore: Apperò! Mi sono detto. Che nasone! Le foto non erano ottimali, certo non una buona premessa… La legenda terminante in …TIVS PF AVG mi portava chiaramente a Costanzo II, anche se devo dire che, ripensando alla sua austera iconografia, un nasone così non lo ricordavo, sebbene avesse comunque un naso “importante” ,diremmo oggi. In alcune monete lo sfoggia così….niente di eclatante, insomma…. In altre, però, ha un nasino più piccolo, quasi elegante (forse esagero…) Quelle con il naso più piccolo ho visto che sono spesso di Antiochia o di Alessandria…. Chiaro, bisognerebbe fare un ragionamento iconografico più approfondito, considerando le zecche, il periodo di coniazione, il modulo….guardando le tipologie di rovescio….ma tutto questo esula dalla nostra discussione. Tornando a bomba, insomma, io un nasone così io non lo avevo mai visto. Ho pensato quindi ad una qualche forma di “imitativa” (di una certa qualità), considerato per l’appunto l’effigie di dritto, il rovescio che mi pareva un po' troppo stilizzato, le legende forse irregolari nel caratteri….Ma io sono solo un appassinato Non capendo bene, nel dubbio, visto anche il prezzo conveniente, ho deciso di acquistarla per studiarmela. In fondo era una moneta interessante e ormai mi aveva stuzzicato la curiosità. Dopo circa 15 giorni di trepidante attesa (come tutte le volte che aspettiamo una monetina, vero?) arriva Costanzo II…. Ed ecco le mie foto: Dritto: DN CONSTAN-TIVS PF AVG PDC, right Rovescio: FEL TEMP RE-PARATIO Fallen horseman, reaching, bare-headed Esergo: BSIS●S● Zecca di Siscia, 2^ officina Segni/Lettere Dritto: A/- Rovescio: I/- Ecco alcuni esempi: Nel girare e rigirare in man la moneta, notavo però qualcosa di strano che ho cercato, con grande fatica, di immortalare (lo sapete, sono un pessimo fotografo)… Ecco questa nuova foto del dritto, con una nuova luce ed una diversa angolatura…. Notate niente? No? Guardate… Ora sì che riconosco il profilo di Costanzo II, direi!!! Come potete vedere, le foto possono davvero ingannare. Una ulteriore prove di come sia difficile valutare una moneta dalle sole foto…Quante volte lo abbiamo notato.. Ma cosa e’ successo a questa moneta? Sembra quasi che abbia subito uno schiacciamento che ha appiattito il ciuffo della capigliatura lasciandone intatto il profilo…..pare di notare una sorta di schiacciamento anche a ore 5 del rovescio (in corrispondenza). Tuttavia, che strano quel bordo rilevato…ed anche quella incisura sul dorso del famigerato naso.. Cosa ne pensate? Infine, la moneta vi pare “ufficiale”? Devo dire che, vedendola in mano, mi pare così, ma guardando le foto del venditore ... Gia’…le foto…. Buona serata da Stilicho PS: Le foto di Ferdinando sono tratte dal forum; lo stesso per quelle delle sue monete. Le foto di Costanzo II sono tratte da "Wildwinds" e da "Bibliothèque de monnaies romaines"
    6 punti
  2. Comunque confermo che è un gadget dei biscotti della Misterday. Sono abbastanza vecchio da averli comprati per vedere come erano queste riproduzioni. Devo averle ancora in qualche cassetto. Le ho messe là per fare un tiro mancino a qualche nipote, che poi scriverà sul forum per chiedere quanto valgono...☺️ Arka Diligite iustituam
    4 punti
  3. Buongiorno amici. La mia napoletana di oggi circolava per Orbetello ? . Un 4 quattrini1798 che personalmente apprezzo molto, monetina non facile. Saluti Cristiano.
    4 punti
  4. Sperando anche di tener viva questa bella discussione, posto la mia numero “Uno” di Trieste. Non una gran conservazione, ma credo dignitosa per entrare nella collezione dedicata al Triveneto. È un denaro con colomba (gr. 1,05 – mm. 21) del Vescovo Arlongo de Visgoni (1260-1282), con un pedigree interessante. Unitamente alla documentazione che accompagnava la moneta, infatti, la casa d’aste ha fornito anche il cartellino a suo tempo fatto da Dr. Max Doblinger (1873-1965), storico e numismatico austriaco della cui collezione personale la moneta faceva parte, e già Direttore dell’Archivio di Stato di Graz. Sul punto, come potete vedere, è comunque “strano” che un numismatico/collezionista di tale spessore abbia indicato il vescovo in …..”de Visconti” e non de Visgoni; lapsus freudiano..?? Paolo p.s. In altre discussioni ho notato le frequenti difficoltà di importazioni di monete extra UE. Con l’occasione ringrazio DHL per l’importante supporto fornito che in 4 gg (e 6 diverse dichiarazioni) ha permesso di sdoganare la moneta, e consegnarla.
    4 punti
  5. Quindi non sono andato troppo lontano dalla realtà visto che già ne sono uscite fuori altre due…
    3 punti
  6. Salve @Signifer-X, Tosta questa! È un frammento di un Tallero del Principato Elettorale di Sassonia, coniato a nome del principe elettore Cristiano II (1583–1611) e raffigurante anche i suoi fratelli Giovanni Giorgio I e Augusto. È quindi databile tra il 1604 e il 1611 (dal frammento è purtroppo impossibile capire l'anno preciso). https://en.numista.com/catalogue/pieces47147.html D/ Busto corazzato di Cristiano II con spada. Ai lati il millesimo. Intorno CHRISTIAN : II : D : G : // S : R • IMP • ARCHIM : EL • R/ Busti affrontati di Giovanni Giorgio I e Augusto. Intorno IOHAN : GEORG : ET AVGVST • FR • ET DV • S HR Ho evidenziato in rosso le parti della legenda e i disegni visibili nel frammento in questione: saluti Magus
    3 punti
  7. Che sia Giorgio II non ci piove, forse è del 1744 ma non ne sono certo
    2 punti
  8. semplicemente la moneta è stata battuta due volte.
    2 punti
  9. Il BB ci sta comodo Saluti TIBERIVS
    2 punti
  10. 5 Tornese 1848 Aste Aurora 4 Tor 1799 Aste Aurora
    2 punti
  11. Posto una banconota brasiliana molto comune ma che ha saputo ben commemorare e allo stesso tempo far conoscere uno dei maggiori intellettuali brasiliani del '900 ad un pubblico più vasto: 50 cruzados 1990 Sul fronte Ritratto di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), con le case e le montagne di Itabira, sullo sfondo e sotto un estratto dal manoscritto dell'autore, intitolato "Prece de um mineiro no Rio" (Preghiera di un Mineiro a Rio ). Sul retro un quadro ritrae il poeta alla sua scrivania, nell'ufficio di scrittura. A destra dell'incisione sono riprodotti i versi del poema "Canção Amiga". Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta, prosatore, cronista e critico, è considerato fra i maggiori scrittori del nostro secolo, pietra angolare della letteratura brasiliana. Drummond ha detto di sé stesso: "Sono un poeta minore, dai ritmi elementari, e destinato a passare". Un'intellettuale attento che tutto osserva e analizza, che scandaglia in ogni singolo particolare del suo quotidiano, recuperando, tramite la memoria, anche quello dell'infanzia e adolescenza a Itabira. La sua poesia è piena di storie semplici, di persone, cose, fatti e momenti quotidiani e apparentemente banali che assumono dimensione estetica. Drummond è, in effetti, un intellettuale poliedrico, intrinsecamente impegnato con il suo tempo, ma al tempo stesso poeta locale, cantore della sua Itabira, villaggio natale e metafora del mondo. Il suo verso è libero, sciolto, musicale, e i suoi ritmi, sorprendentemente vivi, incorporano nel discorso poetico il tono colloquiale e quello prosaico. Come chiarisce molto bene Tabucchi, Drummond è un poeta moderno che in fondo odia la modernità, o meglio che ne ha paura. Paura soprattutto della disumanizzazione e della solitudine che la modernità e il progresso producono. Una paura che poi diventa, nel periodo del dopoguerra e con modalità più introspettive, quella dell’uomo contemporaneo, che si manifesta con un senso di inadeguatezza alla vita. Di seguito la poesia riportata sul retro della banconota: Canção Amiga (testo originale) Eu preparo uma canção em que minha mãe se reconheça, todas as mães se reconheçam, e que fale como dois olhos. Caminho por uma rua que passa em muitos países. Se não me vêem, eu vejo e saúdo velhos amigos. Eu distribuo um segredo como quem ama ou sorri. No jeito mais natural dois carinhos se procuram. Minha vida, nossas vidas formam um só diamante. Aprendi novas palavras e tornei outras mais belas. Eu preparo uma canção que faça acordar os homens e adormecer as crianças. TESTO TRADOTTO Sto preparando una canzone con cui mia madre può riconoscersi tutte le mamme si possono riconoscere e che parla come due occhi. Sto camminando per una strada che attraversa molti paesi. Se (loro) non mi vedono, vedo e saluto i vecchi amici. Distribuisco un segreto come qualcuno che ama o sorride. Nel modo più naturale due affetti si cercano. La mia vita, le nostre vite formano un solo diamante. Ho imparato nuove parole e ho fatto altre (parole) più belle. Sto preparando una canzone Che fa svegliare gli uomini e fa addormentare i bambini.* Questa poesia è stata musicata e cantata da Milton do Nascimento:
    2 punti
  12. Salve a tutti che valutazione date arriva al bb,?
    1 punto
  13. Nell'universo sconfinato e costellato di R4 e R5 di tornesi battuti sotto il regno di Filippo II, è capitato di vedere (catalogato magliocca 94, lo stesso riportato in foto) questo tornese 1573 con legenda "completamente" diversa al resto dell'universo sconfinato eccetera eccetera. Al di là di facile ilarità, che potrebbe non piacere a tutti, non riesco a trovare un altro esemplare con la medesima legenda del rovescio, che i più attenti potranno vedere diversa dal resto dei tornesi: PUBLICAE COMM[O]DITATI Con i termini disposti in maniera opposta dal solito e riportante un aggettivo in consecutio con il termine commoditati e non un avverbio per chi è studiato con il latino. Ci manca una O ma non è quello il problema Forse, FORSE, è passato inosservato finora, ma ci sta la differenza è minima, nonostante sia sostanziale, e secondo me oltre che inedita pure un po' più rara del suo R2 affibbiatogli.
    1 punto
  14. 1 punto
  15. 1 punto
  16. Arlongo denaro con crescente lunare e stella
    1 punto
  17. Affascinato dalla Zecca di Trieste, la collezione continua con: Arlongo denaro con agnello
    1 punto
  18. Approfitto del post #587 dell’amico Paolo, da un lato, per inserire in questa discussione altra da me iniziata sulla Zecca di Trieste: e poi per postare il mio primo esemplare di denaro del Vescovo Arlongo con colomba. Domenico
    1 punto
  19. Cavolo assolutamente! Non mi intendo di questa monetazione ma i falsi d'epoca al momento vanno alla grande sul mercato, per non parlare dell'importanza storica che hanno!
    1 punto
  20. ottimo suggerimento, ti ringrazio ? grazie molte ?
    1 punto
  21. Buonasera di nuovo, quello che ho capito è che per seguire questa monetazione, questo periodo storico legato al Vicereale , bisogna studiare, studiare e ancora studiare, periodo affascinante, non semplice, ma veramente avvolgente. Ogni tondello va analizzato, studiato. Vi ammiro per la dedizione mostrata, per l'analisi che ne fate, io sono ancora all' abc ma desideroso di imparare. Saluti Alberto
    1 punto
  22. DE GREGE EPICURI Beh, allora puoi fare una cosa semplicissima, cioè usare la grafite. Prendi una matita nera molle (2B,4B, o anche HB) e usala ripetutamente sulle parti ancora verdi, togliendo ogni volta la polvere, e ripetendo l'operazione, Così i cloruri rameosi e rameici vengono bloccati per anni. In ogni caso, Caronte ne sarà contento.
    1 punto
  23. Stiamo uscendo dallo scopo della discussione, ovvero che questa che ormai è appurato non essere molto rara è una tipologia a sé stante, poiché il gran numero di 73 usciti hanno tutte la legenda diversa (publicae) e quindi si può affermare serenamente che non è un errore singolo, ma una cosa volontaria
    1 punto
  24. DE GREGE EPICURI Sicuramente ribattuta, come si vede meglio al rovescio. Ma al D secondo me potrebbe essere stata reincisa ad arte, per divertimento o per dileggio; chissà, magari proprio ai tempi di "re nasone"...
    1 punto
  25. 1909 MILANO CONCORSO MONDIALE CINEMATOGRAFICO
    1 punto
  26. Nel nostro viaggio esplorativo alla scoperta della medaglistica napoleonica, vi presento ora un libro consigliatomi un po' di tempo fa dal carissimo Marco Ranieri. Devo dire che è un volume che ho apprezzato veramente molto, specialmente per la cura con cui è stato eseguito. Sto parlando del Napoleone Bonaparte - Arte e Storia nelle medaglie di Mario Coniglio, pubblicato nel 1977. In circa 500 pagine sono illustrate e descritte oltre 160 fra medaglie e decorazioni. Queste ripercorrono i più importanti avvenimenti che hanno segnato la storia della Francia e dell'Europa di quegli anni, andando dalla presa della Bastiglia (1789) fino al funerale di Napoleone a Parigi (1840). La descrizione storica è entusiasmante e coinvolgente, mentre alle medaglie viene riservata (quasi sempre) la bellezza di un'intera pagina per il dritto ed una per il rovescio. Veramente si arriva quasi a contare i peli del naso di Napoleone per quanto sono dettagliate le immagini ? A parte gli scherzi, è un volume veramente ben fatto che personalmente mi sento di consigliare a tutti gli appassionati di questo periodo storico. A differenza delle due opere viste finora (Turricchia e D'Auria), qui viene dato spazio a tutta la medaglistica napoleonica, uscendo dunque dai confini italiani. Ovviamente, le medaglie descritte sono una minoranza assoluta rispetto alle migliaia coniate nell'arco di quel periodo. Ciononostante, a mio avviso, non dev'essere considerata come un'opera "incompleta", anche perché trovo che il suo reale scopo sia quello di raccontarci le vicende che coinvolgono le nazioni europee in quei decenni. Difatti, non abbiamo una descrizione delle medaglie circoscritta alla sola figura di Napoleone o alla Francia ma troviamo anche esemplari coniati in Inghilterra oppure negli anni della Restaurazione. Ciò significa che vi è stata un'attenta selezione delle medaglie illustrate e non un semplice "mettiamo quello che capita". O, almeno, questa è la sensazione che ho ricavato dalla lettura di questo libro. Quindi, per quel che mi riguarda, ve lo consiglio caldamente se volete iniziare ad approcciarvi alla medaglistica napoleonica. P.S. Quando lo cercavo io questo volume, non si trovava nemmeno a piangere e ho dovuto aspettare per dei mesi. Ora vedo che su Ebay ce ne sono diversi in vendita, anche ad un prezzo inferiore a quanto da me pagato...
    1 punto
  27. Io lascerei per anno e stato, magari dedicando, un raccoglitore alle serie particolari che meritano di stare vicine, se riesco ad averne 2 una va nella collocazione annuale, se no lascerei un memo per completezza.
    1 punto
  28. Interessante... in effetti ho trovato questo crocifisso durante l'esecuzione dei fossetti per i tubi per l'installazione degli irrigatori del prato, nell'abitazione in campagna, insieme ad altre tracce di scarto di ristrutturazione, tipo vecchi chiodi, frammenti di mattoni ed altro. Probabilmente, durante la ristrutturazione, come si usava una volta, è stato utilizzato parte del materiale della demolizione per spianare la zona adiacente alla casa. Quindi potrebbe essere una ipotesi attendibile. Per il materiale sono dubbioso si tratti di piombo, perchè è molto rigido. Inizialmente avevo scartato l'ipotesi anche del bronzo, in quanto l'ossidazione verde che si vede in foto risulta "porosa", ma magari non significa niente. Appena trovo un contenitore adatto provo a misurare il volume complessivo dell'oggetto, per capirne il peso specifico..... magari potrebbe essere utile
    1 punto
  29. E' la variante con libro aperto e anellino. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  30. Mah.... mi sembrano impazziti....
    1 punto
  31. Perché è l'unica vista finora con una legenda diversa dalle altre per disposizione e termini usati. La O è una curiosità. Il 2 cavalli di Carlo v con disposizione diversa della legenda è considerato R4, fai tu
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  32. Vi presento questa banconota di uno stato che non esiste più: la DDR (Repubblica Democratica Tedesca) Sono 500 marchi del 1985, banconota dal taglio elevato causa inflazione,. ma che non fu emessa per la circolazione. Al rovescio : edificio del Consiglio di Stato (organo collegiale che esercitava le tipiche attribuzioni di un capo di Stato)
    1 punto
  33. Buongiorno,come puoi vedere dall'immagine del rovescio della moneta postata la data è rappresentata solo dalle ultime due cifre,ed è evidente che la terza cifra è un 4 quindi non può essere di Carlo II ma di Filippo IV...
    1 punto
  34. - Queste riproduzioni della Mister Day sono state create negli anni '80, probabilmente in occasione del lancio di nuove linee di biscotti o merendine. - Non si tratta di emissioni ufficiali, bensì di riproduzioni create da aziende private (in questo caso la Parmalat). Altre aziende ne hanno prodotte di simili, sempre in questo periodo (Perugina, Plasmon, De Agostini...). Sono comunque tutte "legali" nel senso che la loro produzione non ha costituito un illecito, dato che non venivano spacciate per autentiche, ma piuttosto come gadget (toy coins). - Capita spesso che gli utenti del forum trovino in giro o nel "cassetto del nonno" queste riproduzioni e chiedano chiarimenti. In questo contesto si può parlare di confusione. Grazie ai consigli degli utenti più esperti e a una visione delle pagine che segnalano queste riproduzioni si possono iniziare a conoscere meglio sia questi gadget che le monete autentiche che imitano. Pertanto possono comunque essere oggetti utili. saluti Magus
    1 punto
  35. A produrre e, invece di distribuirle, collezionare pure quelle! ? Della serie: Il mio tesssoro ?
    1 punto
  36. Capisco questo tuo riferimento all'ipotesi anzi detta... E, anche se una parte di me spererebbe che tale tondelli fosse realmente coniato e legato al territorio di squillace/skyllatium, l'altra parte di me sa che ci sono delle teorie che, fermando i un attimo a riflettere, ci portano a mettere in gioco il tutto.
    1 punto
  37. Buongiorno, regalo di Natale anticipato di mia moglie (molto raro) un denaro minuto di Carlo VI la sigla è leggibile e mi sembra una B. Insieme al minuto mi ha regalato anche un denaro con anelletto sotto la porta che posterò nell'altra discussione. Ha un peso di 0.55 g.
    1 punto
  38. Simile, ma non uguale. Quella del database ha una cesura nella legenda del dritto, la tua no. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  39. bella moneta-progetto, mi sarei aspettato più una moneta del 1921, 100 anni dalla sua nascita.
    1 punto
  40. Napoletana di oggi è il Tari' 1796 HIER.EX
    1 punto
  41. Sono al momento in viaggio ma sono riuscito a fare una foto agli esemplari che mi ricordano alcuni dei pezzi da te postati in precedenza Siamo nelle colonie portoghesi in territorio indiano ( Goa e dintorni). indagherei anche le produzioni coloniali spagnole tea il 1500 e il 1600
    1 punto
  42. Napoletana del giorno , Festa dell'Immacolata Concezione patrona del Regno delle Due Sicilie. Ferdinando II Piastra 1855, la seconda moneta che ancora tengo chiusa nella perizia.
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  43. Salve segnalo : Vincenzo Castelli, Luciano Giannoni, Renato Villoresi, LE MONETE DELLA REPUBBLICA DI SIENA RITIRATA IN MONTALCINO, Edizioni D’Andrea, dicembre 2021, 66 pagine, € 16. In questo lavoro gli autori prendono in esame la monetazione della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino (1556-1559), proponendo un Corpus di tali emissioni e realizzando lo studio dei conî sia da un punto di vista tipologico che statistico. Da quest’ultimo emerge che la Zecca di Montalcino, di cui era stato nominato responsabile Agnolo Fraschini, già titolare di quella di Siena, avrebbe realizzato un numero notevole di conî dei quali probabilmente soltanto una metà circa è individuabile, essendo state le monete di Montalcino colpite da una damnatio memoriae con la quale Cosimo I volle cancellare ogni ricordo di un eroico quanto sfortunato tentativo di salvare le istituzioni e la storia della Repubblica senese. Si è cercato infine di fornire alcune precisazioni attorno alla vexata quaestio delle quadruple, da alcuni studiosi considerate solo dei falsi ottocenteschi. Il presente lavoro è un estratto del contributo tratto da Aspetti di storia della Toscana attraverso monete e medaglie, curato da Massimo Sozzi ed edito dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici. L’opera sarà presentata a Montalcino sabato 18 dicembre, alle ore 16:00, presso il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra di Montalcino.
    1 punto
  44. Ne avevo già inserita una uguale, ma aggiungo ugualmente questa...
    1 punto
  45. 1909 50° anniversario LIBERAZIONE DELLA LOMBARDIA Bonzo dorato, mm.43,5 - dis. LUIGI POGLIAGHI, incise ANGELO CAPPUCCIO
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  46. 1910 MILANO ESPOSIZIONE DI LUSSO - CONFORT E SPORT
    1 punto
  47. Buonasera, Volevo contribuire a questa interessante discussione condividendo due esemplari dei miei Grossi veronesi, recentemente acquisiti in collezione. Non sono un esperto, ma ritengo che rappresentino uno spaccato storico degno di approfondimenti sotto vari profili. Saluti, Domenico
    1 punto
  48. I Santi Patroni del mio Paese, S. Pietro e S. Paolo, anche questa riferita all'anno 1750
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