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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/22 in tutte le aree

  1. Buonasera Condivido questa ultima new entry in collezione. È una piccolo taglio in rame di Ercole III d'Este...un sesino,l'equivalente di 4 denari appunto. Monetina assai comune ma un po più complicata da trovare bellina. Questa ha una nitidezza nei dettagli soprattutto nel giglio che mi ha colpito davvero ed una colorazione davvero bella. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto Marco
    7 punti
  2. Eh! il quattro denari per Ercole III è una monetina complicata. Passa inosservata, si trova spesso in condizioni precarie, riporta un valore ma costringe a farne subito l'equivalenza (1 sesino), è apparentemente anonima ma a ben guardarle sembrano tutte diverse. La bellezza di questo esemplare permette di metterne subito in evidenza le particolarità; varianti che da sole permetterebbero di avviarne una collezione. Il dritto presenta infatti il giglio che porta in petto 3 punti, sormontato da corona a 6 fioroni a sua volta sormontata da un globetto. Il verso presenta la classica scritta ma sormontata da 3 stelle a 6 punte (quella centrale di dimensioni maggiori); sotto alla scritta un ornato.... una delle 19 (?!!) varianti conosciute (a cui vanno aggiunte le impronte di 5 conii conservati presso le collezioni estensi e ad oggi conosciute non riscontrate in monete censite). Le varianti riguardano la foggia del giglio, l'estensione della scritta, gli elementi grafici sopra e sotto le scritte... un vero catalogo... e del resto con un numero indicativo di 1.200.000 esemplari coniati... (o meglio previsti dagli ordini di battitura... il numero realmente realizzato non è conosciuto) il numero di conii utilizzati deve essere stato decisamente alto. Il tuo esemplare corrisponde all'esemplare presentato al n°1365 del catalogo Alfa (2009); altri due esemplari in perfette condizioni sono conservati presso la collezione dell'accademia di Modena (ex collezione Rangoni, se non sbaglio)... ne conosco diversi esemplari presenti in collezioni private... Una moneta e una variante reperibile quindi, ma la tua è sicuramente una delle migliori per leggibilità e definizione... complimenti! ciao Mario
    6 punti
  3. Questa bella moneta di @fapetri2001 (a proposito: e' tua?) e la annotazione del nostro @Poemenius mi hanno spinto a rivedere alcuni miei appunti su questo periodo travagliato della storia romana. Mi e' stato utile per comprendere perchè sarebbe stata coniata a Roma una moneta con discreta probabilità a nome di Teodosio II da Giovanni Primicerio (o Johannes). In Occidente il generale di Onorio Flavio Costanzo iniziò ad esercitare sempre più influenza sul debole imperatore arrivando a sposarne la sorella Galla Placidia. Flavio Costanzo era un uomo brutto, pragmatico, rozzo e calcolatore, ma capace di organizzare efficientemente le poche risorse dell’impero d’Occidente. Dall’unione nacquero due figli, Giusta Grata Onoria e Valentiniano che poi diventerà imperatore come Valentiniano III. Nel 421 Flavio Costanzo fu associato da Onorio al trono d’Occidente con il nome di Costanzo III e Galla Placidia divenne augusta dell’impero e cioè imperatrice. Fu un periodo breve e relativamente tranquillo per Galla Placidia, che preferì dedicarsi a sviluppare la sua profonda religiosità lasciando le decisioni amministrative al marito che , però morì improvvisamente pochi anni dopo. Galla Placidia, nuovamente vedova, si trovò in una situazione assai difficile. Infatti, dovette difendersi dai tentativi incestuosi del suo fratellastro Onorio e lottò duramente per cercare di impedire che uno tra i generali dell’esercito d’occidente potesse divenire tanto potente da prendere il potere effettivo al punto di occupare il trono a scapito del figlio Valentiniano. Uno di questi generali era Castino. Alla morte di Costanzo III, Castino era stato elevato al rango di magister militum con l'incarico di condurre una campagna militare contro i Vandali in Spagna; gli fu affiancato come secondo in comando il generale Bonifacio che era a capo di un grosso contingente di Goti. Il motivi della designazione di Bonifacio non sono noti. Tuttavia, questi, nella sua successiva carriera, fu un fedelissimo di Galla Placidia ed è probabile pertanto che fosse stato nominato secondo in comando proprio su suo consiglio, affinché agisse da contrappeso a Castino. Purtroppo, disporre di due comandanti carismatici e antagonisti non è mai stata una strategia vincente e le cose infatti non andarono secondo i piani. La campagna iniziò male, con Bonifacio che abbandonò Castino dopo una una serie di divergenze fuggendo in Africa. Castino ottenne alcuni successi temporanei ma, dopo aver improvvidamente scelto di affrontare i Vandali in una battaglia campale, fu abbandonato anche dai contingenti dei Goti non soddisfatti del suo comando e fu sconfitto fino alla ritirata. Questa del 422 fu la prima grande vittoria vandala sui Romani. La responsabilità della sconfitta dovrebbe essere attribuita alla condotta sconsiderata di Castino, ma ci sono dubbi in proposito. Se infatti fosse vero, ci si sarebbe aspettati una punizione del generale romano al suo ritorno in patria di cui però non abbiamo notizia e anzi Castino appare come uno dei protagonisti della politica romana anche in seguito. Castino sostenne che la sua disfatta era il risultato di un complotto ordito contro di lui da Galla Placidia, dai Goti e ovviamente dallo stesso Bonifacio. Del resto, è legittimo sospettare che Galla Placidia abbia operato attivamente per provocare il fallimento dell’operazione spagnola, poiché intendeva evitare che Castino raggiungesse un potere tale da insidiare le legittime aspettative del figlio Valentiniano. Certo, però, non è facile immaginare che abbia deliberatamente causato una sconfitta così grave per l’impero; è più probabile, invece, che volesse solo mettere in difficoltà Castino. In questa occasione anche i rapporti tra Galla Placidia ed Onorio si inasprirono, probabilmente perché l’imperatore si era schierato dalla parte di chi sosteneva l’opinione del complotto. Onorio credette addirittura che la sorella stesse tramando contro di lui quindi arrivò a firmare un bando contro Galla Placidia che decise pertanto di fuggire insieme con il figlioletto Valentiniano a Costantinopoli presso la corte di Teodosio II che nel frattempo era succeduto ad Arcadio. Lì però l’accoglienza fu tiepida: in molti non le perdonavano il matrimonio con il barbaro Ataulfo che aveva rischiato di inquinare il sangue romano. Ma la sua personalità forte e determinata la fece tornare presto nelle grazie della corte imperiale fino al momento in cui fu raggiunta dalla notizia della morte di Onorio che non aveva lasciato eredi al trono d’occidente dando così il via alla lotta per la sua successione. Il magister militum Castino avrebbe voluto che l'imperatore d'Oriente Teodosio II accettasse il ruolo di imperatore unico. Questa sarebbe stata per lui la situazione ideale che gli avrebbe consentito di divenire di fatto la vera eminenza grigia dell’Occidente. Invece Galla Placidia stava facendo pressione su Teodosio II affinché riconoscesse il diritto al trono di suo figlio Valentiniano (che aveva allora solo quattro anni). Se Valentiniano fosse diventato imperatore, Galla Placidia sarebbe diventata padrona dell’Occidente e per Castino il futuro sarebbe diventato fosco. Allora Castino, in combutta con il Senato di Roma, elevò al trono d’Occidente un certo Giovanni Primicerio. (423), Il primo atto di Giovanni Primicerio fu l’invio di una ambasceria a Costantinopoli per ricevere il riconoscimento ufficiale da Teodosio II, ma senza esito. Castino, nominato fin da subito primo ministro, rimase in cauta attesa, ma sapeva che se l’Oriente non avesse accettato l’investitura di Giovanni ci sarebbe stata quasi di certo una guerra civile. Purtroppo per Giovanni, anche la profonda animosità tra Castino e Bonifacio ebbe ripercussioni negative. Non fu una sorpresa che Bonifacio si rifiutasse di accettare la proclamazione di Giovanni a imperatore, dichiarando la sua lealtà a Teodosio II, a Galla Placidia ed a Valentiniano. Bonifacio passò subito ai fatti e, in qualità di comes Africae, decise di tagliare i rifornimenti di grano dall’Africa all’Italia. Teodosio II, nominato Cesare Valentiniano, mandò un corpo di spedizione a Ravenna per difendere il principio dinastico e i diritti del giovane sovrano. Giovanni Primicerio inviò allora un suo generale, Ezio, presso gli unni per chiedere il loro aiuto nella contesa, ovviamente dietro pagamento di un ingente compenso. Ezio, ottimo ufficiale e con un’ottima tradizione di servizio amministrativo e militare alle spalle, intavolò proficue trattative con gli unni che conosceva bene per essere stato in gioventù loro ostaggio e per i quali provava rispetto e fiducia. Gli Unni infatti fornirono ad Ezio un grosso contingente da spedire in difesa di Giovanni Primicerio. Tuttavia, i rinforzi arrivarono troppo tardi. I soldati dell’esercito d’oriente, raggiunta l’Italia, vinsero Giovanni Primicerio che fu catturato quindi ucciso (425). Ezio, persa la causa di Giovanni, perseguì la propria. Galla Placidia, con gli Unni alle spalle, poteva solo negoziare: accettò infatti con riluttanza di pagare la loro ritirata e di affidare ad Ezio un comando militare di alto grado (magister militum per Gallias) per consentirgli di combattere vittoriosamente contro i barbari presenti in Gallia al fine di ottenere un rapido ripristino della autorità romana. Tuttavia, nonostante le vittorie e il guadagno di credito ai suoi occhi, Galla Placidia non dimenticò mai che Ezio che aveva sostenuto Giovanni contro suo figlio: i due sarebbero rimasti avversari politici e lei non avrebbe esitato a manipolarlo tentando di intralciare le ambizioni non solo di Ezio, ma di qualunque generale che avesse mostrato segnali di diventare troppo potente ai suoi occhi. Galla Placidia e Valentiniano partirono quindi per Roma dove il 23 ottobre 425 il ragazzo fu proclamato Augusto d’Occidente con il nome di Valentiniano III sotto la tutela della Augusta madre. Sebbene quello di Augusta non fosse un titolo di reggenza ufficiale, in pratica fu lei a governare. Ma questa e' una altra storia. Spero di non avervi annoiato e di aver fatto cosa utile. Buona festa a tutti da Stilicho
    4 punti
  4. Credo che non ci sia nulla di male se un profano in materia si stupisce per delle piccole differenze che riscontra osservando le monete che possiede, e sempre come profano in materia utilizza le parole che più gli sembrano calzanti, giuste o sbagliate che siano per chi invece la materia la conosce bene. Possibilmente "strano e/o diverso" dal normale lo associano a "raro".
    4 punti
  5. Ciao a tutti e buon anno! Per iniziare al meglio questo 2022, vi propongo una chiacchierata su un argomento che sul nostro forum non è mai stato trattato: la quadrupla papale. Pur essendo stato il più importante e prestigioso nominale aureo coniato anche dallo Stato Pontificio per più di un secolo, di questa moneta si sente sempre parlare molto poco, vuoi per la grande rarità che caratterizza praticamente tutti i tipi, vuoi per il costo molto elevato di queste stupende monete che fa si che pochi collezionisti possano annoverare questo nominale nella propria collezione, sicuramente l’argomento lo si può anche ritenere “di nicchia”, ma a mio modesto avviso meritevole di un minino di inqudramento storico e di presentazione. Il proposito non è certo quello di fare una trattazione sistematica del tema, ma di presentare, previa introduzione storico-numismatica, una carrellata di immagini di quadruple papali, cercando di presentarle e contestualizzarle, con due principali obiettivi: in primis, rifarsi gli occhi e poi magari imparare qualcosa di nuovo! La quadrupla è la denominazione della moneta da 4 scudi d’oro o “doblone”, così come lo si trova chiamato in molti documenti. Lo stesso termine si applicava genericamente ad ogni grosso nominale d’oro. L’inizio della produzione delle quadruple nello Stato Pontificio è sostanzialmente contemporaneo a quello della coniazione di questo nominale negli altri regni, principati e signorie italiani e coincide con la fine del XVI e tutto il XVII secolo. In effetti, con l’aumentato arrivo di oro proveniente dalle Americhe, tutti gli stati italiani (e non solo), iniziarono a produrre grossi multipli d’oro, che vennero appunto chiamate quadruple (o due doppie). In questo periodo, in quasi tutta Italia vengono coniate quadruple del peso di circa 13 grammi: oltre allo Stato Pontificio infatti, le quadruple sono battute dai Savoia a Torino, dai Farnese a Parma e Piacenza, dagli Este a Modena, dai Dogi Biennali e dalla Repubblica a Genova, dai re della dominazione spagnola a Milano, da Carlo V a Napoli, dai Gonzaga a Mantova, dai Medici a Pisa e Firenze, dai Della Rovere ad Urbino, dai Malaspina a Massa, dagli Spinola a Tassarolo, dai Landi a Compiano ect.
    3 punti
  6. In alcuni casi in effetti i conii sono differenti per alcuni dettagli tra le quadruple ed i testoni, magari per accoppiamenti del medesimo conio di rovescio con differenti, seppure simili, conii di diritto. Si tratta in genere di differenze poco significative, ad esempio il Muntoni rimanda quasi sempre alla quadrupla nella classificazione di questi testoni (e ci sono casi simili anche per l'accoppiata doppia-giulio). Probabilmente, mutuando la situazione dalla coniazione delle medaglie annuali, il conio veniva utilizzato inizialmente per l'oro, e solo in seguito destinato all'argento, magari "rigenerato" apportando piccole modifiche. Il caso del testone con i buoi di Alessandro VIII, da cui sono state ricavate quadruple false, è molto dibattuto, tanto che per alcuni la quadrupla "originale" non esisterebbe... io credo esistano e sono ben differenti dai falsi che si sono visti negli ultimi anni. Ciao, RCAMIL.
    3 punti
  7. Procedendo per comodità sostanzialmente in ordine cronologico (con alcune piccole deroghe funzionali alla resa più organica della nostra esposizione), con Clemente VIII (1592-1605), la produzione di quadruple diviene più sistematica. Quella che qui presentiamo costituisce senza dubbio un esempio di moneta commemorativa, in quanto ricorda un rilevante fatto storico del quale papa Clemente fu mediatore ed artefice. Si tratta della quadrupla "DEOSCVLATAE SUNT" (Si sono baciate, Salmi 84,11), in cui al R/ la Giustizia con bilancia e spada stringe la mano alla Pace con l'ulivo. Questa moneta ricorda la pace di Vervins che fu siglata il 2 maggio 1598 fra il sovrano spagnolo Filippo II ed il nuovo re di Francia, Enrico IV, a Vervins in Piccardia, con la mediazione del Papa ed in presenza del nunzio papale. Con questo trattato di pace Filippo II riconobbe l'ex protestante Enrico III di Navarra quale re di Francia e ritirò le sue truppe dal suolo francese, privando così la Lega Cattolica del suo appoggio. Dopo la morte di Filippo II, avvenuta il 13 settembre, il suo successore Filippo III confermò la sua accettazione dei termini del trattato. Come riporta Traina in "Il linguaggio delle monete", da notare la contraddizione tra il significato della legenda "si sono baciate" e la descrizione della raffigurazione riportate dal CNI "si stringono la mano" e da Muntoni "si sono abbracciate". In realtà le due figure si stringono la destra nell'atto di baciarsi. Questa quadrupla ci consente di introdurre un altro argomento, cioè il fatto che molto frequentemente l'iconografia delle quadruple viene riproposta anche per i testoni, con i quali condividono il modulo ma non il metallo! Questa caratteristica, assai frequente, avremo modo di vederla anche più avanti. Ecco a confronto l'analogo testone, anch'esso estremamente raro! Quadrupla (ex CNG 271) e testone (ex NAC 81).
    3 punti
  8. Secondo me il prezzo non è esagerato per la moneta che hai scelto, certo si può trovare in conservazione migliore, ma poi inevitabilmente si dvrà essere disponibili a pagarla qualcosa in più. Il bello di questo asse di Nerone è che non è stato maneggiato, ma conserva il suo stato originario arricchito da una gradevole patina verde. Ho notato comunque che per Nerone e alcuni altri nominativi, c'è sempre maggiore interesse ed è sempre più difficile trovare cose discrete a prezzi di una volta... Saluti
    3 punti
  9. Proseguo con un altro tipo di 5 tornesi, più raro... millesimo 1817 sempre ostico per conservazione, qui gradevole il rovescio. Buona serata.
    3 punti
  10. Proprio per iniziare a mostrare qualche moneta, ecco l'alfa e l'omega della produzione di quadruple papali: la prima e l'ultima quadrupla cronologicamente coniate nello Stato Pontificio: Gregorio XIII coniò la prima quadrupla papale in assoluto, battuta proprio a Bologna, la città che diede i natali a papa Boncompagni. Come già detto, si tratta di una moneta di esimia rarità, che forse fu coniata a Bologna da Gregorio XIII come nuovo massimo nominale aureo in onore della sua città! La foto è quella del MIR. Al R/ la legenda HINC FIDES ET FORTITUDO: "Da qui fede e fortezza". Allude alla fama di dottrina e di pietà religiosa di cui godeva Bologna. Bologna è infatti la sede della prima università italiana, fondata nel 1088, fatto che determina che su moltissime monete la legenda che identifica la città sia "BONONIA DOCET". Il nome "Felsina" è il nome antico di origine etrusca della città di Bologna. Il nome "Felsina" (pronuncia: Fèlsina) è menzionato da Plinio il Vecchio (Naturalis historia, III, 115): «Intus coloniae Bononia, Felsina vocitata tum cum princeps Etruriae esset...» «Dentro [c'è] la colonia di Bologna, chiamata Felsina quando era la principale dell'Etruria...» (Plinio il Vecchio, Nat. Hist., III, 115)
    3 punti
  11. Nello Stato Pontificio, l’inizio della coniazione della quadrupla avviene durante il pontificato di Gregorio XIII (1572-1585), e diversamente da come si potrebbe pensare non a Roma, ma in una delle legazioni e più precisamente a Bologna; questa produzione fu tuttavia assolutamente esigua e l’analoga caratteristica di coniazione eccezionale e sporadica si mantenne anche nel periodo successivo fino alla S.V. del 1591-1592. Con Clemente VIII (1592-1605), comincia invece una produzione più sistematica e organica, seppur nel contesto di coniazioni comunque assai limitate. L’ultimo pontefice a coniare questo nominale fu Clemente XI (1700-1721); la quadrupla venne quindi eliminata dalla riforma monetaria che investì lo Stato Pontificio negli anni ‘30 del XVIII secolo. Questa la tabella riassuntiva relativa alla produzione della quadrupla nello Stato Pontificio: Gregorio XIII (1572-1585): Bologna S.V. 1585: - Sisto V (1585-1590): Ancona S.V. 1590 I-II: Roma Urbano VII (1590): - Gregorio XIV (1590-1591): - S.V. 1591-1592 I-II: Roma Innocenzo IX (1591): - Clemente VIII (1592-1605): Roma, Avignone S.V: 1605 I-II: - Paolo V (1605-1621): Roma, Avignone, Ferrara (queste quadruple ferraresi vennero ritirate dalla circolazione in quanto di titolo inferiore al legale. Lo zecchiere Agostino Rivarola venne condannato alla pena capitale per la frode compiuta. Il Muntoni ne riporta la conoscenza di due esemplari). S.V. 1621: - Gregorio XV (1621-1623): Roma S.V. 1623: Roma Urbano VIII (1623-1644): Roma, Avignone S.V. 1644: - Innocenzo X (1644-1655): Roma, Avignone, Bologna S.V. 1655: Roma Alessandro VII (1655-1667): Roma, Avignone, Bologna S.V. 1667: - Clemente IX (1667-1669): Roma, Bologna S.V. 1669-1670: Roma Clemente X (1670-1676): Roma S.V. 1676: - Innocenzo XI (1676-1689): Roma S.V. 1689: Roma Alessandro VIII (1689-1691): Roma S.V. 1691: - Innocenzo XII (1691-1700): Roma S.V. 1700: - Clemente XI (1700-1721): Roma
    3 punti
  12. Buon pomeriggio e Buona Befana!! Si tratta di uno scudo della croce da 124 soldi coniato sotto il dogado di Marino Grimani. A distanza di qualche tempo, con il proposito (sic!) di (ri)catalogare il parco monete, imbattendomi con altro esemplare in collezione del Grimani della medesima tipologia (ma con caratteristiche diverse), mi sono maggiormente soffermato sull’esemplare per il quale coinvolgo il Forum. Le caratteristiche di questo esemplare sono: a) che presenta al D/ una legenda (quantomeno per le lettere) diversa nel finale rispetto agli esemplari similari: MARINVS GRIMANO DVX VE quando dalla bibliografia da me consultata (in primis, Papadopoli e CNI) il finale di tale legenda è VENET o VENETV o VENE o VEN. b) che presenta una sigla del Massaro: FI che non corrisponde ad alcuna delle conosciute iniziali di massari che, sempre sulla base di quanto consultato, avrebbero coniato esemplari dello scudo. Queste sigle sono indicate nel Papadoli, quale: AM (ma senza il trattino orizzontale della A), AR (ma senza il trattino orizzontale della A), AT (ma senza il trattino orizzontale della A), FG, GV, MD, MV, SC, SM, ZE, ZFL. Pare poi che non esiste un Massaro all’argento (o all’oro) che abbia una simile sigla. Quindi: di cosa si tratta? di una variante inedita sfuggita? di una contraffazione, imitazione o simile? Ho pensato quindi di mettere in campo questa discussione, senza però non evidenziare la caratteristica di questo Dogado propio in rapporto al numero di massari che, a quanto sembra, si sono succeduti nel coniare gli scudi da 140. Grazie in anticipo. Domenico
    2 punti
  13. Ciao @salvo1973, in passato ne avevo ben tre esemplari in Collezione di Carlino 1788, nel tempo ho ceduto un esemplare ad un Amico e per me ho tenuto i due conii differenti di SICI Ricondivido il pezzo con più rilievi. Un caro saluto, Rocco.
    2 punti
  14. @fapetri2001. Ma di nulla! Il vero ringraziamento (tuo e mio) va a @Poemenius, una vera punta di diamante del nostro forum e non solo. Stilicho
    2 punti
  15. Ciao! la cautela è l'approccio corretto negli acquisti, specie su tipologie costose e molto falsificate come questa. Per tutelare i propri acquisti, cerca di acquistare da venditori professionali, che rilascino tutta la documentazione necessaria (oltre alla consueta prova d'acquisto, anche il certificato di autenticità) e, soprattutto, che rispondano del materiale venduto. Facci sapere se hai ricevuto nuove foto, il bordo mi sembrerebbe del I tipo ma in merito a questo è sempre meglio accertarsene e avere conferme dal venditore. Moneta autentica e (bordo a parte) per me ha rilievi gradevoli. Anche per me siamo nel range del Bb. Con questa foto non capisco se la moneta abbia subito una pulitura (che incide molto sul prezzo). Nel caso richiedi foto in alta definizione e a luce naturale; è pieno diritto dell'acquirente cercare di capire al meglio ciò che sta comprando, quindi non sentirti (nel caso) in difetto di chiedere, tanto più che, ripeto, si tratta di una moneta costosa quindi è giusto che davanti a un acquisto a distanza il venditore si operi a rispondere a tutte le tue perplessità. Tieni aggiornati
    2 punti
  16. Lituania - 2 Euro Commemorativo 2021 Riserva Naturale della Biosfera del Lago di Zuvintas
    2 punti
  17. Buongiorno gente e buona epifania...tiro su questa discussione condividendo un recente acquisto, 3 cavalli 1790 SICIL, è il mio quinto mezzo tornese...che vi pare? Qui mancano i punti dopo C e dopo 3. Saluti!
    2 punti
  18. Sono stati oscurati alcuni messaggi fuori tema. Nel caso in cui si reputi un messaggio altrui non consono, invito ad utilizzare il tasto "segnala", evitando di fare degenerate la discussione.
    2 punti
  19. Discussione molto interessante Michele. Immagino che nasca anche da ponderata riflessione su una prossima asta che, mai come prima, esiterà quadruple papali di particolare pregio per rarità e conservazione. Non posso pertanto non postare in alta definizione quella che secondo me è la più bella moneta papale di sempre: la quadrupla di Innocenzo XI con al rovescio la Madonna in trono con il Bambino e i Santi. Cito dal catalogo: "Prima della sua elezione a Papa, Innocenzo XI era stato protettore della chiesa romana di Santa Maria dei Monti e dell’Ospizio dei Catecumeni e Neofiti, ospitato nel Palazzo costruito nel 1635 accanto alla chiesa stessa. La scena raffigurata al rovescio di questa rarissima quadrupla, opera di Giovanni Hamerani, fa riferimento all’affresco conservato in tale chiesa e che la tradizione popolare riteneva miracoloso. Il luogo infatti ove ancora oggi sorge nell’omonimo quartiere la chiesa di S. Maria dei Monti era stato in precedenza occupato da un convento di suore clarisse, poi negli anni abbandonato e trasformato in abitazioni e stalle. Nel 1579 alcuni operai, mentre stavano abbattendo un muro di un fienile lì annesso, sentirono provenire dal suo interno una voce che li pregava di non fare del male al bambino: tolti delicatamente alcuni mattoni, trovarono l’affresco raffigurante la Vergine col Bambino, seduta in trono e circondata dai Santi Lorenzo e Stefano in piedi, Agostino e Francesco inginocchiati. Non appena la notizia del ritrovamento della sacra immagine si sparse in città, attirò al fienile molti fedeli tra i quali iniziarono anche a manifestarsi alcuni miracoli. La profonda venerazione che ne seguì spinse nel 1580 papa Gregorio XIII ad ordinare che al posto del fienile venisse costruita una chiesa su progetto di Giacomo della Porta e sul cui altare fu posto l’affresco."
    2 punti
  20. è una Salus e per stile certamente della zecca di Roma. c'è una discreta probabilità che sia Teodosio II coniato da Giovanni , RIC 1912 o simili.... legenda al dritto con a destra -VS saluti Alain
    2 punti
  21. Questa invece l'ultima quadrupla papale, coniata nell'anno VII del pontificato di Clemente XI. Al R/ la legenda "A DEO ET PRO DEO", Da Dio e per Dio, ovvero la ricchezza viene da Dio e sia quindi per Dio. Viene raffigurata una donna con in braccio un bimbo, tra due bambini che versano monete da due cornucopie (allegoria della Carità). Ex Nomisma 58:
    2 punti
  22. Buongiorno oggi un tornesi 5 millesimo 1819, in conservazione più che degna, anche se queste foto non mi piacciono la moneta ha dei bei fondi e buoni rilievi. Un saluto.
    2 punti
  23. Condivido questa piastra sebeto 1736. Lo stato di conservazione non è sicuramente eccezionale,tutt'altro ( l'ombra sulla moneta l'ho causata io scattando la foto ) ,ma al rovescio,nella palla dello spazio/Medici,i gigli sono presenti in posizione invertita (1/2 ) Cosa ne pensate? Auguri a tutti di buon anno.
    1 punto
  24. Dopo aver letto tutto d'un fiato.......un piccolo contributo:
    1 punto
  25. vi faccio vedere una 1912 che a mio avviso è assai probabile
    1 punto
  26. Complimenti Salvo, sono contento per te. Esemplare piacevole e collezionabilissimo.
    1 punto
  27. Più "elegante" che certe aberrazioni, ma lo stesso deturpazione della manifestazione fisica di N.S. Iddio Denaro nella forma Euro. Anche qui, solo dopo eventuale pentimento e penitenza, saranno comunque miliardi di anni di purgatorio per i responsabili. Se il pentimento non avviene saranno gl'inferi.
    1 punto
  28. Ti stavo appunto pensando??
    1 punto
  29. Noi qui quasi una al giorno. Non capisco il perchè di questo " passatempo" di qualcuno?
    1 punto
  30. Sulla contromarca NCAPR ne abbiamo parlato qui: Se poi ti interessa approfondire l'argomento delle contromarche, vai nei links utili della nostra sezione: Magari, se riesci, posta qualche foto più grande così vediamo meglio la contromarca (io, personalmente, vedo già male di mio?) Ciao da Stilicho
    1 punto
  31. AMACHE DI RAFIA (Grazie per gli auguri che rinnovo a tutti i frequentatori di questa sezione)
    1 punto
  32. Ciao, l'interpretazione della contromarca che riporti (Nero Caesar Augustus Populo Romano) è preferita anche da Baker nel suo "THE COUNTERMARKS FOUND ON ANCIENT ROMAN COINS: A BRIEF INTRODUCTION". Ma a me pare su basi un pò deboli (parte evidenziata in neretto): N CAPR - Here we have the commonest of all the early Imperial countermarks. However, not all the authorities agree on what the letters mean. It was struck upon the base metal coinage during the first eight to ten years of Nero's reign when only gold and silver was minted in his name from the mint of Rome. Speculation as to why it was used and what its translation is varies according to which theory one adheres to. Theese are the two most commons translations: 1. Nero Claudius Augustus Probavit. Roughly, "with the approval of Nero Claudius, the Augustus." 2. Nero Claudius Augustus Populo Romano. Roughly, "from Nero Claudius, the Augustus, to the people of Rome." In the first case it is the revalidation of the coins of Nero's three immediate predecessors (Tiberius, Caligula and Claudius). But in the second instance it is a "congiarium" or public dole given by Nero sometime after his succession to the throne. Originally in the form of wine or grain it later developed into the custom of monetary donations given by the emperors to the populace of Rome. Since the greater majority of those specimens found to date are from either the mint of Rome or Lugdunum and also show very little wear to necessitate countermarking, I hold with the second of the two translations. La maggior parte degli Autori, come quelli citati sopra nei post del 2012, condividono invece l'ipotesi classica che si tratti di "Nero Caesar Augustus Probavit" o "Neronis Caesaris Auctoritate Probatum"
    1 punto
  33. Le 3 con i monogrammi RX e EX sono classificate come sovraconiazioni praticate nel corso del 1658 e 1659 con Felipe V regnante; vedi i seguenti collegamenti (da considerare solo esemplificativi delle possibili combinazioni): per la moneta in basso a sinistra: https://catalogodemonedas.es/?q=catalogo/monedas/moneda/2030 per la moneta in alto a sinistra: https://catalogodemonedas.es/?q=catalogo/monedas/modelo/1709 per la moneta in basso a destra: https://www.todocoleccion.net/monedas-espana/8-maravedis-recortados-resello-1659~x28326534 Ciao Mario
    1 punto
  34. Ciao! Penso sia autentica, anche molto bella! Buon pomeriggio! cc000
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  35. Bellissima monetina! Complimenti per il tuo consueto gusto e ricerca degli esemplari migliori. Michele
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  36. Dalla repubblica di Roma, una piacevole testa, forse di Roma, in foggia guerriera con elmo con cresta rigida . Passerà a breve in asta Hirsch 371 al n. 1196 .
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  37. Questa è il top. Secondo me l' oncia piú bella! L' aquila cosí poi....??
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  39. Finlandia - 2 Euro Commemorativo 2021 100° Anniversario dell'Autonomia delle Isole Aland
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  40. E questo il confronto dei particolari:
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  41. Ciao @jukes19 non era proprio così, esempio in Egitto non poteva circolare moneta imperiali di nessun tipo, si era obbligati a cambiarla con valuta locale, e anche nelle provincie dove la moneta era molto territoriale cioè legata alla città, i nominali imperiali non circolavano molto, fatto, dovuto alla differenza di peso e di metallo, in quanto in quei territori c'era una prevalenza di bronzo, nei vari nominali, infatti non è facile trovare corrispondenza tra loro, anche nei vari depositi o tesoretti le monete imperiali si trovano raramente, probabilmente venivano cambiate con valuta locale. Silvio
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  42. Buongiorno a tutti e buon anno 2022. Riprendo questa interessantissima discussione chiedendo, per favore, di poter postare altre foto del carlino 1788 in vostro possesso o, eventualmente, di esemplari passati in asta con i relativi prezzi di aggiudicazione, diversi dagli esemplari già inseriti in questa discussione. È un esemplare che ancora mi manca. Ho notato, per la mia personale esperienza, che risulta di difficile apparizione in aste e vendite, di qui il mio invito a postare foto di ulteriori esemplari. Grazie in anticipo a tutti.
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  43. Complimenti @gallo83per questo piccolo gioiellino in rame, adoro i piccoli nominali anche se li colleziono solo per Napoli e Palermo. Conio un filo decentrato ma alta conservazione, bello al dritto il bordo che pare ancora affilato. Complimenti.
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  44. Alla fine ho deciso di comprare questo asse di Nerone che mi ispira molto, se qualcuno ha qualche altro commento da fare ben venga, ma mi sembra che questa moneta abbia avuto una buona impressione su questo post, forse un po’ il prezzo. Tuttavia è da un po’ di tempo che cercavo un asse di Nerone per completare la dinastia Giulio Claudia, ma sotto quel prezzo solo monete spatinate oppure decentrate. Saluti.
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  45. 2€ Professioni sanitarie ( ancora un grazie a questi eroi veri,che hanno dato e stanno dando il cuore e la vita) Italia 2021 Commemorativa 2€ Estonia Commemorativa Lupo Estone 2021
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  46. Buongiorno lamonetiani...riporto su la discussione con un recente acquisto , variante inedita (almeno nei testi in mio possesso non l'ho trovata) un 2 grani 1804 ribattuto su 3, evidente il 3 sotto il 4, ma evidente anche la ribattitura per via delle due linee sotto il valore tipiche dei tondelli del 1803, mentre i 1804 non ribattuti hanno un unica linea sotto il valore. Particolare anche quella che reputo una contromarca che però non sono ancora riuscito ad identificare...avete qualche idea? A voi la moneta. E buona continuazione
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  47. Cos’è veramente il cellofan (o cellophane)? Il nome più adatto per questo prodotto è “cellophane” in quanto derivante dalla radice "cello", che richiama il materiale di base, vale a dire la cellulosa, e dalla parola greca "diaphanis", che significa trasparente. I sacchetti di cellophane trasparente di vario diametro per conservare singole monete sono quindi costituiti da cellulosa, polisaccaride largamente diffuso nel regno vegetale dove costituisce il componente base della parete cellulare, la cui formula di struttura si scrive comunemente nella forma (dalla Treccani in rete): La cellulosa è quindi formata da lunghe catene di monomeri di D-glucosio in forma piranica che si legano tra loro con legami β (I-4) glicosidici con eliminazione di una molecola d’acqua. Se la soluzione molto viscosa a base di xantato di cellulosa (comunemente detta “viscosa”) che si ottiene nella produzione della cellulosa è fatta passare attraverso due rulli e si procede in una sorta di laminazione seguita dalla riconversione dello xantato nella cellulosa insolubile, è possibile ottenere il cellophane. Così lo si può definire come foglio trasparente di vario spessore (da 0,01 mm fino a ca. 0,5 mm), flessibile e resistente, costituito da cellulosa in forma di lamine sottili ottenuta per laminazione della viscosa. L’acetilcellulosa è l’estere della cellulosa con l’acido acetico (detto anche, impropriamente, acetato di cellulosa) e la tri-acetilcellulosa è il derivato con tutti e tre gli ossidrili di ogni monomero acetilati. Per le applicazioni pratiche la tri-acetilcellulosa viene trasformata in un prodotto a minor grado di sostituzione per parziale idrolisi, come ad es. la di-acetilcellulosa con due ossidrili acetilati per monomero. Il prodotto commerciale si presenta sotto forma di polvere incolore grossolana, più o meno dura e friabile, solubile in molti solventi. Si usa come materiale termoplastico da cui si ottengono molteplici manufatti chiari, leggeri; si impiega, tra l’altro, per lacche, vernici, come materiale isolante per elettrotecnica.
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  48. Accertato che il 1788 SICIL....non esiste, Ti posto la "famigliola" dei miei Carlini di Ferdinando IV.
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