Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/22 in tutte le aree
-
Buongiorno e buon Anno a tutti, Presso la nuova sede del Centro numismatico milanese si terrà, il 1 ° di Febbraio alle 20.45, una conferenza riguardo la monetazione in alluminio della Repubblica Italiana. Alla fine della seconda guerra mondiale, le condizioni sociali, economiche e monetarie dell’Italia erano pessime. Vi era stata una notevole inflazione, una certa anarchia nella circolazione (specie nel Sud si usavano le AM-LIRE), giravano banconote da 1, 2, 5 e 10 lire con l’effigie di Vittorio Emanuele III tanto lise da essere irriconoscibili, mentre la moneta metallica era pressochè scomparsa. Si decise di coniare in alluminio, nella lega denominata ITALMA, già prima del referendum monarchia/repubblica. Venne prodotta una prima serie di monete coi valori di 1, 2, 5 e 10 lire, di discrete dimensioni e di aspetto gradevole. La scritta ITALIA, presente nei progetti, si trasformò in REPUBBLICA ITALIANA. Ma già nel 1951 si optò per pezzi in alluminio di minori dimensioni, accompagnati poco più tardi da monete in acmonital e in bronzo. Della prima serie in alluminio vennero prodotti dei falsi per la circolazione, oggi notevolmente rari. Più tardi comparvero anche dei “falsi per numismatici”in quanto le emissioni datate 1946 e 1947 erano decisamente rare. Altro aspetto significativo fu la novità delle immagini: alla iconografia del ventennio (con temi imperiali, militari e “machisti”) si sostituirono temi agricoli ed altri che richiamavano il lavoro delle classi popolari. In alcuni casi venivano riprese immagini della monetazione della Magna Grecia. Di questo tema relativamente moderno si parlerà in modo informale, con interventi preordinati (Umberto Ciotti, Marco Sassi, Tiziano Caronni, Gianfranco Pittini); ma tutti gli intervenuti potranno partecipare con domande, osservazioni e contributi. Saranno visibili monete dell’epoca, e alcuni falsi. Il link per collegamento in streaming sarà comunicato tra qualche giorno.7 punti
-
Buon pomeriggio questo sarà il link meet.google.com/zdk-etrc-ggz trasmetteremo il 1 febbraio dalle 20:45. si tratta di una conferenza informale. Per quello che riguarda il mio intervento 20 min parlerò di alcune monete della mia raccolta in alluminio delle Repubblica Italiana abbastanza curiose per chi è all'inizio di un percorso collezionistico poi proseguirò su prove e progetti. Marco4 punti
-
Buongiorno a tutta la sezione, @Releo complimenti per il tuo bel 36, ad essere sincero non avevo mai visto esemplari con i gigli disposti 1/2.... Avevo fatto caso ai 1735 in alcuni manca la c dopo &, ho fatto caso che in alcuni 1748 e 1749 i gigli Angio-Napoli possono essere 6 oppure 8 ma non avevo mai visto i gigli dei medici invertiti... Posto il mio umile 36, la conservazione è molto bassa ma dal quel che resta i gigli sembrano disposti in modo normale. Un saluto a tutti. Raffaele.3 punti
-
https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2022/01/06/news/affidato-l-incarico-per-la-realizzazione-del-tallero-dedicato-a-maria-teresa-d-austria-1.41098438?__vfz=medium%3Dsharebar2 punti
-
Nell'era delle criptomonete, del dark web e della pirateria informatica, eliminare il contante non turberebbe minimamente gli affari criminali... Così come una maggiore centralizzazione dei poteri statali provocherebbe rischi anche maggiori, cioè una onnipotente mafia di stato, come ben sanno tutti coloro che studiano i sistemi di potere fortemente accentrati e autoritari... Il problema delle organizzazioni criminali non è di natura "tecnica" e non si può risolvere con escamotages tecnici, si tratta di un problema di mentalità e condizionamenti culturali che interagiscono con sostrati di degrado materiale e morale... Il sistema attuale, ferocemente competitivo e materialista, scoraggia qualunque impostazione etica forte, conta solo quello che si ha, sei tanto più libero e rispettato quanto più possiedi... In un contesto del genere le mafie hanno praterie morali immense per espandersi e prosperare...2 punti
-
Prevedo molti horror per il 2022.... La moneta dell'occhio... un mio quarter dollar del 19062 punti
-
Indubbiamente le Sebeto presentano molte curiosità,come vediamo nelle monete sopra pubblicate e come riscontriamo in una larga parte di tutta la restante monetazione napoletana. C’è solo da perderci la testa! La piastra del 1949 è ,poi,veramente eccezionale e particolarissima! Io sto muovendo i primi passi nella numismatica( vedere la confusione fra dritto e rovescio…) ,ma questo nuovo mondo mi appassiona ogni giorno di più. Come detto in precedenza,in questo momento sto cercando di capire quale ruolo rivestano i gigli invertiti nelle Sebeto. Essi sono presenti in monete di fine ‘700/inizio ‘800 e sembrano essere collegati ai moti rivoluzionari che in quegli anni si sviluppano in Europa ed anche a Napoli ,moti che si prefiggono di “rovesciare” monarchie allora esistenti,compresa quella borbonica. In pratica,una “simbologia “ finalizzata alla deposizione di sovrani.. Per questo,i “gigli rovesciati “ di quel periodo (1780/1820 ) vengono considerati dagli studiosi una variante “voluta” e non un errore o una distrazione,con la conseguenza che le monete acquistano anche maggior valore numismatico. È da fare un discorso simile anche per i Sebeto con i gigli a piramide ? Possiamo parlare di una “variante” o dobbiamo pensare ad un errore? Perché questa variazione non viene evidenziata da nessun testo numismatico? In quali anni e in quanti esemplari è presente? Teniamo in conto che lo stemma borbonico prevede solamente i due gigli sopra e uno sotto!!! Delle risposte potrebbero arrivare anche dalla pubblicazione ,da parte di chi ne possiede,di piastre che presentano questa caratteristica.Grazie2 punti
-
Salve @Skytron Probabilmente un bronzo di Rodi del I sec. a.C https://www.acsearch.info/search.html?id=360392 punti
-
Tra le monete che ho dismesso quando ho deciso di focalizzarmi sui Flavii c'era questo sesterzio di Nerone Druso, che era tra i miei preferiti. Purtroppo, trattandosi di un acquisto ante internet, ceduto prima che iniziassi a fotografare le mie monete, mi rimane solo questa immagine relizzata con lo scanner, che non gli rende giustizia.2 punti
-
2 punti
-
Prima delle attività di Julius Popper ci fu un altro caso poco lontano da lì, in Patagonia: quello di Orélie-Antoine de Tounens, avvocato e avventuriero francese nato nel 1825 che si trasferì in Cile nel 1858 e ideò la fondazione di una colonia francese nell'Araucanía, un territorio selvaggio all'epoca non controllato dallo Stato cileno. Nel 1860 si trasferì in Araucanía tra gli idigeni Mapuche, di fatto indipendenti. Il 17 novembre 1860 proclamò il Regno di Araucanía, e i capi Mapuche in carica proclamarono Tounens re col nome di Orélie-Antoine I. Poco dopo un capo tribale della Patagonia gli comunicò di voler entrare a far parte del regno e la Patagonia fu annessa. Lo Stato cambiò nome in Regno di Araucanía e Patagonia, detto anche Nuova Francia. I vari tentativi di Tournens per far riconoscere il suo regno dal Cile o dagli USA non ebbero seguito e nel 1862 il governo cileno ne ordinò l'arresto per turbamento dell'ordine pubblico. Fu condannato alla reclusione in manicomio ma il console francese riuscì a intervenire e a farlo esiliare in Europa. Nel 1869 Tournens tornò in Cile con un passaporto falso, ma nel frattempo il governo cileno aveva lavorato per incorporare il regno e Tournens non ebbe nessun appoggio dalle autorità locali. Morì nel 1878. Esistono delle monete del Regno di Araucanía e Patagonia che non si sa quanta ufficialità avessero e se abbiano effettivamente circolato. Nel link ce n'è una rassegna. http://www.araucanie.com/araucania/19th_fichiers/19theng.htm2 punti
-
Un punto di riflessione interessante che appoggia la tesi della presenza di Massari ad oggi non ancora classificati. Durante la vendita all’asta Baranowski di Milano dell’11/12/1929 e giorni successivi, relativa alla collezione numismatica dell’Ing. Arturo Cuzzi di Trieste e di altri amatori, fu presentato a nome del Doge Marino Grimani, sotto il Lotto n. 762, due esemplari di scudo della croce di cui uno con sigla GE, sigla non presente nel Corpus e nel Papadopoli. Questa sigla GE non comparirebbe nell’elenco dei Massari all’argento per il periodo del dogado Grimani. Si potrebbe pertanto sostenere l’ipotesi che l’esemplare di cui alla presente discussione possa essere effettivamente ricondotto ad un Massaro FI “inedito” il quale abbia portato il proprio estro forse pure con la variante finale diversa. Salvo poi non escludere l’ipotesi, non del tutto remota ma da suffragare con documenti, che alcuni Massari in quel particolare frangente storico non utilizzassero degli alias non individuati, facendo credere che il manufatto fosse da ascriversi ad altro Massaro. Un piccolo passo in avanti…2 punti
-
Questi concetti il Prof. Saccocci li spiega bene neli'articolo Il Friulinel XII secolo: punto d'incontro monetario, pag. 87 e seguenti, in Contributi di storia monetaria delle regioni adriatiche settentrionali (secoli X-XV). Precisa che il rapporto di un denaro frisacense per trenta denari veneziani soltanto tra gli anni 1150 e 1172, perché sia prima che dopo le monete veneziane avevano un contenuto di fino troppo elevato per rendere plausibile quel cambio. I denari col busto di S. Marco di quegli anni afferma che avevano un contenuto di fino di circa 0,050 gr, e che i frisacensi "primitivi" avevano un fino di 1,434 gr . 0,05 X 30 = 1,500 gr, peso che si avvicina ai 1,434 del frisacense. Precisa però che il peso 1,434, tratto da calcoli del Luschin sulla Marca pesante di Colonia (230 gr),andrebbe più correttamente corretto con 1,315 gr di fino per frisacense tagliato dalla marca "leggera" di Colonia (la pesante non entrò in uso prima del 1170). Spiega questa differenza, che rende il Frisacense "moneta cattiva", come causa del suo grande sviluppo in area friulana austriaca slovena e ungherese. Giustifica il fatto che i frisacensi siano stati conteggiati al cambio di 1 a 30 e non a quello metrologicamente corretto di 1 a 26 o meno col fatto che in area tedesca (e il Friuli possiamo considerarlo appartenente a quell'area) oltre all'unità di conto costituita dalla Lira carolingia ( 20 soldi da 12 denari ciascuno) si usava la Marca che poteva essere di due tipi, suddivisa in 20 soldi da 12 denari o in 8 soldi da 30 denari ; la conoscenza della Lira veneta da 240 denari ed il fatto che il rapporto di questa era quasi di 1 a 8 di queste monete (solidi longi) e che queste a loro volta corrispondevano a quasi 30 denari veneti avrebbero portato alla lira friulana da 8 denari.2 punti
-
ciao, ho visto che ci sono pochissimi video in italiano di monete su youtube ?. Io pensavo addirittura di cimentarmi con qualche video ma sono un po' timido. Qualche video carino di numismatica? Magari qualcuno si vuole cimentare e diventare youtuber. Youtube ha molte potenzialità e può regalare anche qualche soldo se uno fa tante visualizzazioni. marco1 punto
-
Condivido questa piastra sebeto 1736. Lo stato di conservazione non è sicuramente eccezionale,tutt'altro ( l'ombra sulla moneta l'ho causata io scattando la foto ) ,ma al rovescio,nella palla dello spazio/Medici,i gigli sono presenti in posizione invertita (1/2 ) Cosa ne pensate? Auguri a tutti di buon anno.1 punto
-
Condivido l'ultimo scudo entrato in collezione, che porta a -7 il computo della lunga serie degli scudi di Carlo Alberto Ex Inasta 97, presso alla base (700) e indicato come qFDC Particolarità di questa rispetto agli altri 1844 Torino sono i 44 della data, più grandi rispetto a 18 e disassati, e la P che sembra più vicina alla testina d'aquila rispetto agli altri esemplari Cercando nell'archivio di Sixbid questa moneta ha una lunga serie di passaggi che ho ricostruito, il primo che ho trovato è della Nomisma-Varesi del Febbraio 2016 (collezione Augustus, giudicata SPL/FDC con base a 1200 e invenduto) per poi passare in altre aste di Nomisma, Varesi e Aurora e infine Inasta). Non è FDC ma è una magnifica moneta e adesso ha trovato pace, e riposa sul velluto in banca in cassetta di sicurezza con le sorelline Varesi Coll. Augustus 02.2016 SPL-FDC - invenduto a 1200€ https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1418&lot=157 Aurora 4 (11.2016) SPL-FDC - invenduto a 1200€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l30365053 Varesi 71 (11.2017) L 481 qFDC/FDC - invenduta a 1000€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l30367111 Nomisma 57 (05.2018) L 1745 qFDC/FDC - invenduta a 1000€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l27574193 Nomisma 59 (05.2019) L 1708 qFDC/FDC - aggiudicata a 950€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l27583442 Aurora 21 (04.2021) qFDC - invenduta a 1000€ https://www.sixbid-coin-archive.com#/de/single/l33129869 Inasta 97 (11.2021) - qFDC - aggiudicato a 700€ https://asta.inasta.com/it/lot/137417/savoia-carlo-alberto-1831-1849-5-lire-/1 punto
-
Mi spiace per te. Hai tutti i sintomi. Stai per diventare un collezionista. Smetti finché sei in tempo!1 punto
-
Leopoldo II, 3 kreuzer 1790 zecca di Vienna Un po' meno comune delle altre date1 punto
-
Una collezione di tutto rispetto... https://www.ebay.it/itm/194699145876?hash=item2d54f93294:g:0-MAAOSwKpph02DC ?1 punto
-
Secondo me,anche se non sará 35 gradi,va ben oltre la tolleranza di zecca dei 15. Io la penso cosí?1 punto
-
Piú o meno,visto che le rette le ho tracciate ad occhio,si notano 35° giú di lí.1 punto
-
Buonasera a tutti Infatti questo è un punto doveroso di partenza,anche se comunque nel tuo caso,ho potuto notare come il disassamento ci sta in entrambi casi. Però sai,capire bene come deve esser presa questa moneta è importante,cosí da veder anche l' intensitá della cosa. Ho potuto notare nel web,come ti ho anticipato,che la maggior parte delle foto che ho trovato(compreso vendite di coincard),fa veder la moneta dritta,orientandosi con le stelle precisamente a h6/12 del dritto appunto. La minor parte invece,si orientava dal busto dritto,ma conseguente sfasamento ,anche se di poco,delle stelle h6/12 . Anche a me,preso dalla tua moneta,mi piacerebbe sentire anche altri pareri,non solo di " eurofili " ,ma anche di altri. Io personalmente non ho mai visto ne sentito,che una monetina euro fosse disassata,ma qui ho visto il tuo video e mi piacerebbe,nel caso,vederne altre da qualcuno magari che le ha o che le ha giá viste? Vediamo.... Saluti1 punto
-
Non sono sparito ma a volte dimentico di controllare se ci sono commenti ulteriori.... hai ragione, ho confuso le aste persumibilmente per un risultato errato di una ricerca google.1 punto
-
Posto il mio 35 NEA anche questo in modestissima conservazione...si può vedere benissimo la mancanza della C dopo &...1 punto
-
@Asclepia io ho notato per i 35 una cosa del genere, nel senso i NEAP hanno la C dopo &, i NEA invece non hanno la C dopo & e quindi potrebbe essere come supponi tu...riguardo al tuo 49 è un variante che ancora non avevo visto.1 punto
-
Buongiorno, una cosa che si nota scorrendo gli esemplari postati è che tutti quelli con i gigli invertiti sono NEA, l'esemplare di @Raff82 con gigli normali e NEAP, questo non vuol dire assolutamente che tutti i NEA hanno i gigli invertiti ma che apparentemente compaiono su quel tipo di legenda...sarebbe bello scovare un NEAP con gigli invertiti. Quello che tu chiami rovescio in queste monete è il dritto! Il rovescio è quello con il Sebeto sdraiato! Ancora tornando alla piastra del 49 che ho postato poco sopra, ha la particolarità di avere al dritto, la corona grande e lo stemma piccolo, eccola confrontata con un rovescio normale, la differenza è importante, si tratta di un tipo di dritto diverso!1 punto
-
@doppiopunto questa tradizione purtroppo oggi è poco praticata , ma anche poco conosciuta, eccezion fatta per i piccoli centri. Diciamo che sta tornando , ma lentamente. Un'altra tradizione dell'Epifania ungherese sono le visite a parenti ed amici nel pomeriggio. Le festività natalizie finiscono con i rintocchi delle campane delle ore 19:00 e si spengono le luci e si rimettono a posto gli addobbi. Ma avendo avuto qualche decennio di ateismo di facciata (perché mi hanno raccontato testimoni che tutti i dirigenti del partito comunista e dello stato partecipavano alla S. Messa di Mezzanotte, da Nagy , a Kádár...) molte persone in casa propria spengono le luci e mettono via gli addobbi già il 2 gennaio.1 punto
-
Sono d'accordo, in particolare trovo utile e piacevole scambi di opinioni e conoscenze che permettano di gettare uno sguardo anche e soprattutto sul contesto storico e culturale sottinteso dalle monete, di qualunque periodo. Personalmente devo solo cercare di ridurre il campo d'azione, sono ancora alla ricerca di un "centro di gravità permanente" collezionistico, ma penso che la discussione di queste tematiche sia comunque stimolante per tutti e soprattutto per chi come me può considerarsi un "newbie"o meglio, come si dice oggi, un niubbo della numismatica ? jukes191 punto
-
Buonasera Condivido questa ultima new entry in collezione. È una piccolo taglio in rame di Ercole III d'Este...un sesino,l'equivalente di 4 denari appunto. Monetina assai comune ma un po più complicata da trovare bellina. Questa ha una nitidezza nei dettagli soprattutto nel giglio che mi ha colpito davvero ed una colorazione davvero bella. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto Marco1 punto
-
INTRODUZIONE Julius Popper fu un ingegnere e avventuriero nato il 15 dicembre 1857 a Bucarest. La sua storia è poco nota, eccetto che in Romania dov'è considerato un personaggio importante, nonostante pur essendo stato rumeno madrelingua non lo fu mai come cittadino: all'epoca la Romania faceva ancora parte dell'Impero Ottomano e in seguito la cittadinanza della Romania indipendente gli venne rifiutata. Partito per la Francia a 17 anni, Popper si laureò in ingengneria e fece studi supplementari anche in fisica, chimica, meteorologia, geologia, geografia ed etnografia. Era anche molto portato per le lingue ed oltre al rumeno parlava fluentemente tedesco, yiddish, inglese, spagnolo, portoghese e francese. Dopo la laurea si mise a viaggiare per mezzo mondo e nel 1885, mentre si trovava in Brasile, gli arrivò la notizia della scoperta di giacimenti d'oro nella Terra del Fuoco (l'estremo sud del continente sudamericano), zona all'epoca poco esplorata e selvaggia. Preso dalla "febbre dell'oro" andò a Buenos Aires e allacciò relazioni con uomini politici e d'affari argentini, proponendogli un progetto per l'esplorazione e la successiva colonizzazione della Terra del Fuoco. Popper organizzò una spedizione preliminare e nel settembre 1886 salpò per l'isola principale dell'arcipelago della Terra del Fuoco, insieme ad alcuni collaboratori e materiale vario per la ricerca scientifica, armi e cavalli. Le sue esplorazioni e ricerche ebbero una grande eco in Argentina: Popper confermò la presenza dell'oro e concluse che: "Tenendo conto del carattere generale del paese (Terra del Fuoco), sono incline a credere che il suo futuro sia rappresentato da due importanti industrie. La prima, la più produttiva, è lo sfruttamento dei giacimenti auriferi e servirà per introdurre la seconda, più positiva e fertile, che è l'allevamento ovino". Ottenute le concessioni minerarie per le terre scoperte Popper approdò alla fine del 1887 nella baia di San Sebastian. In questa regione molto ostile e ventosa costruì gli impianti di estrazione e lavorazione dell'oro e varie infrastrutture per una grande comunità: a questa colonia diede il nome di "El Páramo", dove nei primi tempi lavoravano 540 persone, a cui poi se ne aggiunsero molte altre. Ben presto, attratta delle sue gesta, arrivò a El Páramo un'ondata di avventurieri, marinai, disertori e fuggitivi vari, provenienti quasi tutti dal Cile: per proteggere la sua attività Popper reclutò nel 1888 un esercito di mercenari europei le cui uniformi vennero copiate da quelle prussiane. In seguito Popper espanse l'attività fondando altre colonie, come Beta, Cullen e Carmen Sylva , si mise ad esplorare le zone dell'isola ancora sconosciute ed entrò sempre più spesso in conflitto con cercatori d'oro e avventurieri cileni che attaccavano i suoi stabilimenti nel tentativo di rubare l'oro, ingaggiando vere e proprie battaglie. Popper viene spesso descritto come il responsabile del genocidio degli idigeni fuegini con cui venne a contatto durante le sue esplorazioni, ma in realtà fu più probabilmente un comodo capro espiatorio con cui i dirigenti argentini, anche prima del suo arrivo nella Terra del Fuoco, coprivano la pianificazione e l'attuazione dello sterminio delle popolazioni locali. Venne trovato morto il 6 giugno 1893 nella sua casa a Buenos Aires, mentre pianificava un'esplorazione dell'Antartide; il medico che effettuò l'autopsia stabilì la causa in un arresto cardiaco. LE MONETE DI JULIUS POPPER Nel 1889, durante la sua permanenza nella Terra del Fuoco, Popper riuscì ad ottenere dal governo argentino vari privilegi fra cui quello di battere moneta ed emettere francobolli, anche se questo a lungo andare gli costò l'ostilità dei governatori locali, ostilità che contribuì alla sua cattiva fama di sterminatore d'indigeni. Prima di sua iniziativa e poi con l'autorizzazione del governo coniò una moneta d'oro, il Popper, in due tagli denominati in grammi d'oro: la 1 grammo (12,5 - 13 mm, 86.4% oro 13.2% argento) e la 5 grammi (17,5 - 17 mm, stesso titolo della 1). Secondo alcune fonti 1.000 pezzi della 5 grammi e circa 5.000 pezzi della 1 grammo furono prodotti in una zecca rudimentale ad El Páramo, mentre alla zecca di Buenos Aires ne furono ricavate altre da circa 175 kg d'oro. In una lettera del 1892 a Don Bartolomé Mitre y Vedia, Popper scrisse: "[...] Ho battuto queste monete d'oro a causa della mancanza di comunicazioni regolari tra la Terra del Fuoco e la capitale della Repubblica, le frequenti fluttuazioni del tasso di cambio monetario e la necessità di evitare l'inconveniente di manipolare polvere e pepite di questo metallo. " (francobollo da 10 centesimi in oro)1 punto
-
Assolutamente no! Sono proprio io quello che più e più volte dice proprio quello che hai giustamente evidenziato, e aggiungo, colui che è sempre un po restio nel pronunciarsi in merito allautenticità su base fotografica. Tuttavia, ritengo le foto proposte, anche se non ottimali, abbastanza chiarificatrici per pronunciarmi in merito. Tuttavia, mi sono soffermato con particolare puntigliosità sul fatto che: - la moneta rientra nelle tipologie molto falsificate; quindi, si raccomanda fortemente l'acquisto da venditori professionali, con tutto quello che ne consegue - ho ribadito l'importanza di richiedere ulteriori foto del bordo (specie della zona a h. 10 del R) per avere più chiarezza in merito al tipo di contorno. Ultimo ma non meno importante, ho chiarito da subito che la cosa più importante in un acquisto impegnativo è la cautela. Per cui, sposo in toto il tuo intervento e gli do il meritato risalto dando maggiore voce al mio precedente intervento.1 punto
-
1 punto
-
Ri -Condivido l'esemplare SICI della Nomisma 55 del 4-5 Aprile 2017 lotto 887, peso grammi 2,221 punto
-
La festività della Befana o dell’Epifania viene festeggiata oltre che in Italia, anche in Spagna, in Francia, in Germania, in Russia, in Islanda, in Ungheria etc., e da paese in paese essa assume connotazioni differenti. In Italia i bambini sono soliti mettere delle calze vuote fuori dalla porta della propria camera o vicino alle finestre in attesa che la Befana arrivi e le riempia di dolciumi e frutta. In Spagna si aspetta l’arrivo dei Re Magi con i doni, infatti la sera prima del 6 gennaio è tradizione mettere fuori dalla porta un bicchiere d’acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare. In Francia nei giorni antecedenti e seguenti la domenica stabilita, si cucina un dolce all’interno del quale inseriscono una fava e chi la troverà nella sua porzione avrà fortuna tutto l’anno e verrà eletto re o regina della casa per quel giorno. In Germania le persone si recano in chiesa per la messa, inoltre i preti vanno di casa in casa per chiedere delle donazioni destinati ai bisognosi. In Russia i bambini attendono di ricevere i loro regali, portati da Babbo Natale, chiamato Padre Gelo, accompagnato da Babuschka, una simpatica vecchietta. In Islanda il 6 gennaio è il tredicesimo giorno perché da Natale a questa data passano esattamente 13 giorni, la festa della Befana si celebra con una fiaccolata, a cui partecipano oltre al tredicesimo Babbo Natale anche il Re e la Regina degli elfi. In Ungheria i bambini si travestono da Re Magi e vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe, ricevendo in cambio qualche moneta. https://newsicilia.it/mondo/rubriche/epifania-come-si-celebra-la-festa-nel-resto-del-mondo-dallitalia-allungheria-ecco-le-diverse-tradizioni/741995/amp1 punto
-
Anche l'altra posta in vendita è valutata in stato di conservaizone SUP58 e comprensiva di cofanetto: https://www.cgbfr.com/belgique-royaume-de-belgique-baudouin-ier-medaille-fabiola-de-mora-y-aragon-reine-des-belges-ttb-,fme_657539,a.html Però non ci sono immagini per poter comprendere in che stato sia il contenitore. Nemmeno dalle tue si comprende bene come sia messo. Per il valore di questa con dedica, direi sotto gli 80 euro (facendo riferimento ovviamente all'altra). Poi se l'altra sia sottovalutata o sopravvalutata... difficile a dirsi non essendoci ulteriori prezzi su cui poter far riferimento. A sto punto, tanto dipende da te: Ti aggrada con o senza dedica?1 punto
-
A mio parere, ciò che conta è l'ambiente in cui interagisce la plastica della bustina. Se l'aria è priva di sostanze che deteriorano la plastica, la moneta non avrà mai problemi. Io ho album da decenni che conservano ogni tipo di metallo e rarissimamente ho avuto qualche piccolo problema di ossidazione. per cui, è giusto che, a seconda dell'esposizione ad inquinanti ed umidità, ci sarà chi dice che lo stesso tipo di plastica è un disastro o una meraviglia. Guardare solo alla plastica delle bustine perciò, è fuorviante: è il rapporto che ha con l'ambiente la cosa importante per preservare il tutto.1 punto
-
Ciao...nei miei sebeti del 34 35 49 lo trovo sempre 2/1, non mi ero mai soffermato su quel dettaglio, da oggi lo farò! Con una RAPIDA ricerca online sembra più diffuso il 2/1 x il millesimo 36. Purtroppo in molti sebeti tale particolare manca se le monete non sono in gran conservazione e quindi risulta ancor più difficile stabilire con certezza la reale rarità. Intanto complimenti per il tuo esemplare, e visto che si parla di varianti e mi sembri interessato, condivido questo 1749 molto particolare... Saluti.1 punto
-
Ciao Roberto, in merito a questa dibattuta tematica, propongo un altro esempio di parallelismo quadrupla/testone, che ci consente tra l'altro di presentare l'altra quadrupla eccezionale (insieme a quella di Innocenzo XI già proposta da Giovanni) della prossima asta Cambi-Crippa. In questo caso, il dritto del testone (questo esemplare è quello della mia collezione ) è lo stesso utilizzato per la quadrupla (Munt 2), in cui l'anno di pontificato XII è stato corretto in XX.1 punto
-
Stati Uniti d'America - Dollaro "Silver Eagle" 20211 punto
-
Buongiorno gente e buona epifania...tiro su questa discussione condividendo un recente acquisto, 3 cavalli 1790 SICIL, è il mio quinto mezzo tornese...che vi pare? Qui mancano i punti dopo C e dopo 3. Saluti!1 punto
-
Nel settembre 2020 in asta Nomisma 62 è stata esitata una quadrupla molto particolare e affascinante: la prima battuta a Roma e relativa alla sede vacante 1590. Posto l'immagine e, anche in tal caso, i commenti del catalogo: "Nel 1590 ci furono due periodi di sede Vacante. Il primo dopo la morte di Sisto V dal 27 agosto al 15 settembre e il secondo dopo la morte di Urbano VII dal 27 settembre al 5 dicembre. Probabilmente l'emissione di questa quadrupla appartiene al secondo periodo, decisamente più lungo di cui in modo emblematico l'immagine del rovescio vuole ricordare la liberazione della Chiesa dalla peste che infieriva nella capitale portando alla tomba anche i papi in carica."1 punto
-
1 punto
-
Iniziamo l'anno con una nuova monetina. Come da titolo si tratta di un Forte di Amedeo VIII... ora bisogna dare una rinfrescata alle classificazioni. Prima della nuova pubblicazione del Cudazzo i Forti di Amedeo VIII Duca erano suddivisi in due tipologie, ora la seconda tipologia di questa moneta, il forte con la A simmetrica, è stata spostata come coniazione sotto Amedeo IX, mentre tre sono diventati i tipi di Forte come Duca. Ci voleva un poco di chiarezza, c'erano delle problematiche nelle classificazioni di questa tipologia ed ora penso che la questione sia risolta. I tre tipi di Forte vengono così suddivisi: Il primo tipo con la A non fiorata, il secondo tipo con la A fiorata ma senza anellini ed il terzo tipo con la A fiorata e gli anellini al diritto ed al rovescio. La moneta di cui voglio parlare oggi è un III tipo, classificato appunto sul Cudazzo al numero 194q, inedita prima degli studi dell'ingegnere Rovera e della sua pubblicazione che indica il segno di zecca, un fiore a sei petali con un anellino a fianco, a Giovanni de Masio per la zecca di Torino nel periodo da Agosto 1422 a Giugno 1424. Rovera scrive anche: "I due resoconti noti di De Masio a Torino, indicano la produzione quasi solo di Quarti. Non sono indicate produzioni di Fiorini d'oro, né di Grossi e Mezzi Grossi d'argento; le monete piccole, Forti e Viennesi, erano prodotte in quantità minime." Questo Forte che Rovera classifica al 176d e 176e era prodotto ad un titolo di 3 denari ed a un taglio di 248 pezzi al marco, corrispondenti a circa 0,987 gr. La mia moneta con un diametro di circa 18 mm ha un peso di 0,84 gr.1 punto
-
Salvo imprevisti personali o chiusure dovute al virus sarò sicuramente presente al convegno di Formigine... Spero di vedere tanti amici in questo primo convegno dell'anno...1 punto
-
Ho riletto questa "vecchia" ma sempre attuale discussione, speriamo che @Mik2 abbia seguito i consigli che gli sono stati dati,( dal 2015 non si è più collegato) le medaglie sicuramente non avranno nel frattempo avuto un plus numismatico ( non lo avranno mai) però l'oro nel 2009 ad agosto quotava 22 € il grammo, ora siamo a 51 circa, con una rivalutazione del 132% , almeno il metallo si è rivalutato! saluti TIBERIVS1 punto
-
Ciao, personalmente pur essendo una raccolta di spicco, non ritengo che questa asta possa essere annoverata tra le più significative di monete papali. Motivo la mia opinione: si tratta di una raccolta e non di una collezione e seppur con pezzi di assoluto rilievo, stiamo parlando comunque di solo 77 lotti. Nulla a che vedere con le altre collezioni che conosciamo. Manca di completezza, organicità e numerosità, tre caratteristiche a mio avviso fondamentali per rientrare in questa classifica. Michele1 punto
-
Per le grandi transazioni sia in ambito internazionale che nazionale si usava ovunque ormai la carta, non solo banconote ma anche obbligazioni e buoni del tesoro, tuttavia l'uso di strumenti indiretti per il trasferimento di crediti risale già al medioevo, alle fiere di Champagne e allo sviluppo dei primi banchi in Italia e in Europa, trasportare grossi quantitativi di monete era problematico economicamente, pericoloso oltre che scomodo, ragion per cui si cercavano mezzi alternativi fin da quei secoli: compensazione dei debiti attraverso l'acquisto di merci e pagamento in moneta solo delle differenze, uso delle lettere di cambio con possibilità di girata e diffusione dei banchi con le loro filiali...ovviamente nel secondo ottocento con l'enorme sviluppo dell'economia e degli scambi tutto ciò raggiunse un progresso senza precedenti, enormi somme venivano scambiate in tempi molto rapidi da un capo all'altro del mondo, le monete auree e d'argento di maggior valore riposavano spesso nei caveau delle banche e la carta si muoveva al loro posto, naturalmente vi era anche circolazione effettiva delle monete per gli scambi più ridotti, quotidiani, l'uso della moneta d'oro e d'argento di grosso modulo divenne più consueto negli scambi grazie alla maggior produzione di questi metalli nel corso dell'ottocento, soprattutto l'oro, sempre piuttosto raro nei secoli passati, divenne molto più disponibile grazie alle scoperte di miniere in Siberia, Australia, California, Alaska e Sud Africa, questo permise la coniazione di un numero impressionante rispetto al passato di monete auree, anche di moduli prima assai inconsueti, però a circolare in maniera effettiva erano i pezzi intermedi, le sterline, i marenghi da 20 franchi e 20 lire, i pezzi da 10 e 20 marchi e da 20 e 10 corone... i massimi moduli erano molto più rari in circolazione, e non escluderei che anche nel loro caso vi fossero motivi di prestigio internazionale alla base della loro coniazione, evidentemente i tedeschi si accontentarono di un prestigio fatto di cose più concrete e meno appariscenti...1 punto
-
Ciao ti presento il mio esemplare del Ducatone dello zodiaco, in conservazione non proprio così banale. Questa importante moneta mantovana, di rilevante interesse tanto storico quanto iconografico, è stata coniata nel 1628 sotto il regno di Carlo I di Gonzaga-Nevers pesa 31,8 grammi ed è classificata dal MIR al numero 644.1 del relativo volume. Un elemento distintivo di questo esemplare è dato dalla patina, uniforme di antica raccolta, e da una rara qualità dei rilievi del R. Essa possiede inoltre un buon pedigree, ed è proveniente dalla Asta NAC 104, precisamente il lotto numero 108, valutata BB/SPL, grado già molto interessante per questa affascinante monetazione, classificata prevalentemente R2 da vari autori, R3 da alcuni altri studiosi.1 punto
-
Sono (leggermente) curioso di sapere quale moneta sarà coniata, anche se il tema ammetto di non apprezzarlo molto. Sono stato studente universitario, non vi ho mai aderito ma, sebbene Erasmus sia dal punto di vista teorico un'ottima Istituzione, ho visto personalmente e ho sentito racconti di studenti che, durante questa attività da loro scelta, si sono dedicati in prevalenza a varie attività molto diverse (se non diametralmente opposte ) dallo studio Per molti studenti sembrerebbe un pretesto per farsi una vacanza all'estero e liberarsi dai condizionamenti morali della propria Nazione. Raramente ho sentito uno studente Erasmus parlare delle attività di studio stimolanti e del funzionamento di altre Università; ho sentito più che altro racconti da bar Quindi, il progetto di per sé è giusto festeggiarlo, anche se secondo me presenta molte lacune.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
