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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/24/22 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti! Sono lieto di presentarvi la mia prima piastra pontificia. Cosa ne pensate? Buona domenica a tutti! Grazie a coloro che vorranno intervenire!
    3 punti
  2. Fratello di Francesco, Ferdinando I piastra da 7 lire Firenze 1594.. Nel 1400 a Firenze vi era la Repubblica niente ritratti..ma da inizio 500 ecco il rinascimento sulle monete. Saluti Fofo
    3 punti
  3. @palpi62 a questo punto manca solo Francesco Farnese... e allora completiamo la compagnia... ciao Mario
    3 punti
  4. Per poi continuare con il suo successore Francesco dei Medici, questa famiglia era tra le più facoltose al mondo e si poteva permettere di spendere molti fiorini per la ricerca di pittori,scultori e artisti che potessero far durare nei secoli la bellezza dell arte a Firenze e nel Granducato di Toscana. Piastra da 7 lire.
    3 punti
  5. Al museo archeologico di Parma è conservata buona parte del materiale di zecca che nella seconda metà del settecento, quando la zecca di Piacenza venne dismessa, fu trasferito a Parma. Fra questo materiale vi sono numerosi conii di monete piacentine da Odoardo Farnese in poi. È un vero peccato che non siano ancora stati pubblicati: sono estremamente interessanti!
    3 punti
  6. Adesso vi porto nella culla del 500 dove tutta l'arte ebbe praticamente fiore, la culla del Rinascimento, Firenze, Cosimo I su piastra da 7 lire. Saluti Fofo
    3 punti
  7. Buongiorno cari amici, stiamo lavorando sul nuovo Gazzettino che verrà il numero 9, sarà come tutti gli altri cartaceo e poi anche digitale, cartonato e a colori che verrà donato in modo gratuito poi agli appassionati amici del Cordusio. Siamo a ora a 17 contributi, già un gran bel lavoro di gruppo, ma se uno volesse contribuire si può inserire ancora non avendo col nuovo format un limite di pagine. Chi vuole parlare di una moneta, di una medaglia, di una variante, di una riflessione numismatica o chiedere informazioni può scriverci tranquillamente alla mail : [email protected] grazie dell’attenzione !
    2 punti
  8. Un po’ di storia non fa male!!!! Dal Jesurum (1912): Museo Civico Bassano Veneto: questa collezione, veramente notevole, si compone di 262 oselle, oltre a pochi esemplari d’oro; tutti i Dogi che coniarono Oselle sono in essa rappresentati. Museo Civico Belluno: questa collezione non è riordinata, comprende varie Oselle ma non si conosce il numero. Museo Civico Bologna: due medaglieri. Per quello comunale, manca ancora di regolare catalogo, solo sappiamo che possiede 56 oselle. Quello governativo è catalogato componendosi di 164 oselle. R. Gabinetto Numismatico di Brera - Milano: conta 251 pezzi (comprese le due Oselle in oro della Dogaressa Morosini è del Lido). Museo Civico (Bottacin) - Padova: Essa è quasi completa mancando solo 4 oselle. Possiede 9 oselle d’oro. Collezione numismatica di S.M. Il Re Vittorio Emanuele III - Roma: Serie completa. I pezzi della collezione sono 317 in argento e 63 in oro, comprese le varianti. Museo Friulano - Udine: La serie ammonta a 246, senza doppie ne varianti. R. Museo Archeologico del Palazzo Ducale - Venezia: intera raccolta delle Oselle veneziane, oltre i punzoni o matrici (meno una parte depositata presso Archivio di Stato). Museo Civico Correr - Venezia: serie completa delle Oselle, compresi numerosi varianti, calchi e riproduzioni. Museo Civico Vicenza: possiede 43 Oselle di cui 4 in oro. Museo Comense - Como: 12 pezzi Civico Museo Ala-Ponzone - Cremona: 23 pezzi di cui 2 in oro. Civico Museo di Archeologia - Ferrara: 8 pezzi di cui 1 in oro. R. Museo Archeologico di Firenze: 11 pezzi di cui 2 in oro. Museo Civico di Storia Patria di Pavia: 15 pezzi. Biblioteca e Museo Comunale di Trento: un centinaio di Oselle veneziane. Museo Civico di Storia ed Arte di Trieste: 266 pezzi (alcune di peso doppio e parecchie in oro). … etc etc etc
    2 punti
  9. Io sarò una voce fuori dal coro. Nel 2007 nell'ambito delle manifestazioni di Vicenza Numismatica (che quell'anno si tenne nel centro cittadino con varie mostre satelliti e non, come in altre occasioni, in sede Fiera), fu aperta al pubblico l'esposizione delle Oselle di Palazzo Thiene. Per me fu una delusione. Bella location ma le oselle erano in massima parte di povera conservazione. Se la collezione doveva essere quella "eccezionale" decatanta nella prefazione dal presidente Zonin (...) a me non fece molto effetto; anche le teche non risultavano funzionali e permettevano di apprezzare, da relativamente lontano, solo una faccia delle monete. L'aspetto di "completezza" della raccolta veniva nell'occasione particolarmente sottolineato, ma non mi colpì (ero viceversa rimasto affascinato dalla raccolta del "Bottacin" di Padova). Tutta questa enfasi, così come nella prefazione al volumetto da parte di Zonin mi sembrò, al solito, lo stupore di chi si intendeva poco o niente di numismatica; in modo analogo la estrema esaltazione dell'osella da 6 zecchini del "Doge Ruzzini" mi parve eccessiva visti i dubbi che spesso circondano gli esemplari in oro che sono tutti, indistintamente, estremamente rari. Collezione comunque interessante, senza esagerare nella critica ...
    2 punti
  10. Ricordo la moneta....ma non ricordo quando l'ho avuta ? Ho provato a guardare i files delle aste ma nulla.....deve essere di una vendita precedente la 54; proverò a guardare i cartacei
    2 punti
  11. Molto belli! In realtà però si tratta di coni cilindrici e non a martello; alcuni di questi sono illustrati qui (da pag 408 a 411) https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/notiziario/Notiziario_11_1_2018.pdf
    2 punti
  12. Il mio. Taglio con treccia in rilievo e assi orientate alla tedesca. Rovescio.
    2 punti
  13. Uno degli argomenti che mi piacerebbe trattare giovedì riguarda le presunte varianti di colori nelle banconote. Tipo nei numeri di serie. Un conto è parlarne tramite messaggi scritti e un conto secondo me è parlarne a voce dove l’argomento è sicuramente interessante e molto ampio e ciascuno di noi ha un parere !
    2 punti
  14. Buongiorno...non so' nulla di Vicereali, ma qualcosa di numismatica in generale si, è sinceramente in numismatica una regola d'oro è "MAI DIRE MAI"...pensiamo al recente 4 quattrini per i Reali Presidi 1791 DP (inedito) che l'amico Riccardo @Reale Presidio si è portato in collezione, penso al 3 grana del 1810 (numeri arabi) e stella (inedito) che ho scovato l'anno scorso e che nei testi non è indicato, ad un sebeto del 49, che ho in collezione, con corona e stemma piccolo (inedito)...quindi in generale è più corretto dire che al momento non se ne conosco, dire non esiste per me è inesatto...preciso che non è un messaggio rivolto a qualcuno in particolare?, ma solo un mio pensiero, la numismatica la vivo così con dubbi, quesiti aperti e come continua ricerca di qualcosa di nuovo, ed è proprio quello che mantiene viva la passione...sempre cordialmente e un caro saluto a tutti. Cristiano. E scusate se sono uscito dall'argomento principale.
    2 punti
  15. Non sottovalutiamo pero’ il Quattrocento quando il ritratto fisiognomico venne effettivamente introdotto. Se il Cinquecento e’ ricchissimo di ritratti - rapidamente adottati da tutte le grandi case e monarchie europee - lo dobbiamo proprio a questa innovazione epocale. In precedenza non vi erano se non rarissimi ritratti fisiognomici e solamente molte raffigurazioni convenzionali ( figura del sovrano con corona ma senza tratti personali che potessero distinguerlo e renderlo riconoscibile).
    2 punti
  16. Buonasera Diegolden, Sarebbe opportuno inviare foto più chiare, altrimenti per poterle esaminare e renderle leggibili deve farlo chi è disponibile a risponderti. La nave che compare sulla Medaglia è il Transatlantico Augustus, il primo ad essere dotato di una piscina per i viaggiatori. Apparteneva alla Compagnia denominata "Italia Flotte Riunite ", nata nel 1932 dalla fusione di tre Compagnie, la N.G.I , la Cosulich e il Lloyd Adriatico che armò i più bei Transatlantici sulle rotte Internazionali (America, Australia, ecc.), tra cui il Conte Grande, il Conte di Savoia, il famosissimo Rex e appunto la Augustus. La medaglia che tu possiedi è un a medaglia ricordo che poteva venire acquistata dai passeggeri a bordo della nave, ed anche venire donata dalla Compagnia : un uso ancora oggi diffuso, specialmente nella Marina Militare. Saluti. @Diegolden
    2 punti
  17. Complimenti Raffaele bel Sebeto, posto il mio 34' per confronto. Al dritto G.120, nella tua c'è il doppio punto dopo G: 120. , al rovescio nel mio punto singolo dopo il 4. , nel tuo punto doppio dopo il quattro 4: L'alberello è diverso, chioma più piccola nel mio.
    2 punti
  18. Buongiorno a tutti, @Asclepia grazie per aver aperto una discussione sui Sebeto.... Complimenti per il pezzo veramente molto bello. Partecipo molto volentieri con un sebeto 1734 ex collezione Mirabella, taglio cerchietti e quadratini.
    2 punti
  19. Buona Domenica amici. Era da un po' che volevo aprire una discussione che trattasse di queste monete, che tra gli argenti del periodo a mio parere sono per iconografia tra le più belle e curiose...mi ricordo quando anni fa comprai il mio primo Gigante, la mi attenzione fu subito catturata da sto tizio che beatamente attende, tra frasche e anfore zampillanti e si abbronza beato, su questa spiaggia partenopea con alle spalle il Vesuvio che "parla" con uno sbuffo diverso in ogni moneta, e per giunta lo fa sul rovescio ...riservato il Sebeto...in fondo era in mutande!! Salvo questa mia presentazione... Il particolare rovescio di queste Piastre saluta l'avvento della dinastia Borbonica dopo due secoli di duro giogo straniero. La legenda "DE SOCIO PRINCEPS" "DA ALLEATO, SOVRANO" ed il Sebeto, con sembianze di divinità fluviale, vuole essere la rappresentazione dell'intero Regno che attende gli avvenimenti futuri. Sono ben note le varianti riguardanti l'alberello e lo sbuffo del Vesuvio, qui oltre a queste si vorrebbe disquisire delle differenze in legenda, punteggiatura compresa, le varianti sullo stemma al dritto, numero di gigli, posizione di questi, dimensioni della corona, taglio etc...queste piastre sono un "fiume" di varianti. Nel titolo si capisce che il discorso è aperto anche ai 60 grana.... Comincio con l'ultima arrivata...presa recentemente in asta Ranieri: Dritto HISP:INFANS.&c CAR:D:G:REX NEA: sotto G:120. Rovescio DE SOCIO PRINCEPS. in esergo De 1736.G: Taglio Sfere e quadrati Per questo millesimo con De 1736.G: e legenda NEA esistono la variante senza punto dopo 120, la variante con gigli invertiti ( @Releo), e delle piccole varianti per quanto riguarda la posizione delle sigle B: e .A. al dritto rispetto alla legenda. Ora le foto del mio esemplare Qui i due punti sulla sigla B non sono allineati con quelli della legenda...si può invece trovare il primo punto della B allineato con i due punti dopo la D, o ancora il secondo punto della B allineato con i due punti dopo la G...vedi lo scarabocchio! Buona continuazione.
    1 punto
  20. Buonasera a tutti, Cristiano, parto da questa tua ultima ipotesi, secondo me da non sottovalutare. Continuerei a questo punto da un analisi degli avvicendamenti in Zecca per poi magari capire cosa altro succedeva nel 1625. Riporto quanto leggo nel De Sopo: Maestri di Zecca Fabrizio Biblia reggente sigla B 1623-1625 Francesco Biblia reggente sigla B 1625 Pietro Paolmera sigla P 1625-1626 Ben tre Maestri di Zecca legati al 1625 non so se sarebbe utile collocarli per mese di attività, ma nemmeno so se fosse possibile in verità. Aspettiamo altri interventi. Saluti Alberto
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  21. 1 punto
  22. Ciao Come ha ben suggerito @TIBERIVS,occhio a questa moneta. Non la.tenere con le altre. La devi isolare assolutamente. Vi è una discussione tra l' altro che lo stesso Tiberivs mi segnalò su sto cancro . Dai uno sguardo perchè è utile?
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  23. Di nulla, anonime attribuite a Teodorico e altri 526-534 d.C.
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  24. Ciao @mariov60 ecco l'altro Carlo Emanuele
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  25. Senz'altro @numa numa, concordo pienamente che il Quattrocento fu il periodo embrionale della ritrattistica moderna su moneta. Tuttavia la mia scelta è caduta in primis sul Cinquecento per l'espressività artistica maggiore che si sviluppa in tale periodo. Il fine è, quindi, quello di vedere più ritratti possibile per avere un vasto confronto sulle scelte dei diversi connotati elaborati nelle varie zecche della penisola. Ne mancano ancora parecchie, solo per citarne alcune, Milano, Messina, Torino, Parma e Piacenza ecc. Io mi focalizzerei su questo periodo, il quale è già molto vasto. Dopodiché , certo, si potrebbe andare a ritroso, analizzando le origini, oppure avanti, osservando l'evoluzione.
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  26. Secondo la tabella delle 5 Lire della Repubblica, pubblicata recentemente da Andrea Del Pup (perito esperto in errori e varianti di conio), le varianti del 1954 sono due: "vicina" e "distante". Quella che ti sembra "attaccata", è semplicemente dovuta all'usura (con schiacciamento) del bordo che ha fatto sì che contorno e firma venissero "a contatto". Date le condizioni di queste monete, un'eventuale pulizia (ammesso che tu riesca) toglierebbe loro l'unica cosa che gli è rimasta: il velo del tempo. Con pochissimi Euro, se vuoi collezionare Repubblica, le trovi facilmente in buona conservazione:
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  27. Buon Giorno Intervengo in merito alla riflessione dell’utente Samuele Contardi, per una questione di metodo, il fatto che una cosa sia logica e verosimile purtroppo non la rende vera. È possibile/probabile che Lei abbia ragione, dal punto di vista scientifico sono necessarie delle prove, non bastano “oggetto del delitto” e “movente”. Seguo con molto interesse la discussione, dalla quale ho solo da imparare non conoscendo questa monetazione. Cordialità
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  28. Ho una immagine salvata nei vari file sulle monete che penso sia di questi, l'ho sempre tenuta per pura curiosità numismatica visto che non è facile vedere dei coni monetali...
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  29. Violazione del regolamento 4.1 Postare pubblicamente o privatamente messaggi a contenuto e/o linguaggio osceno, volgare, offensivo Discussione chiusa ed al vaglio del CdC
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  30. Non posso non concordare con @numa numa. Qui ci sono interessi ben più importanti da tutelare rispetto al “vincolo” sulle Oselle. L’obiettivo della liquidazione è quello di massimizzare il ricavo riveniente dalla cessione dei vari asset, comprendendovi questa “collezione”. Massimizzazione che è, e deve essere, a tutto vantaggio dei creditori e di coloro che sfortunatamente sono incappati nel metodo “Zonin”. Stiamo parlando di monete-medaglie che certamente avranno un loro valore sotto vari profili, soprattutto se considerate nella loro interezza quale unicum, ma in se non è certamente paragonabile al valore perso nel crack, valore non solo economico! Il vincolo dovrebbe essere tolto, anche perché, come noto, esiste già una collezione ufficiale al Correr, e, quindi, (forse) non siamo di fronte alla “eccezionalità” della fattispecie, non considerando peraltro la circostanza che le oselle sono presenti sul mercato, anche internazionale, e vengono esitate oltremodo in prestigiose aste con ottimi ritorni economici. Pensate solamente a quanto i Commissari liquidatori potrebbero incassare a beneficio della liquidazione (e, quindi, anche dei risparmiatori delusi) se ciascuno di questi manufatti fosse messo all’asta a condizioni di mercato, anche applicando una commissione “alta”? Ci sono naturalmente altri asset che devono restare vincolati. Corretto a mio avviso. Ma sulla “collezione” delle Oselle si potrebbe agire diversamente ed in tal senso si potrebbero rivedere i presupposti che all’epoca erano stati presi in considerazione per giungere alla conclusione dell’attuale vincolo. Oggi, questi presupposti, tenuto conto del crack Zonin e dei suoi riflessi e del “potere” che aleggiava, possono essere considerati ancora legittimi e coerenti?
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  31. Nessun valore economico, sono state coniate in oltre 100 milioni di pezzi.
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  32. Questo e' un esemplare di Arcadio per Cyzicus (le ultime lettere dell'esergo della tua moneta potrebbero essere ....KA) come quella proposta ad esempio da Eliodoro: Come vedi, anche qui si nota come l'asta del labaro sia costituita da una serie di sfere. Ma se guardi bene anche quella di Eliodoro mi sembra che si notino anche lì. Lo stesso avviene per Onorio ed Teodosio I anche se non e' sempre ben visibile: Online Coins of the Roman Empire: RIC IX Cyzicus 27A (numismatics.org) Ti invio la tipologia di GLORIA ROMANORVM: Type 43 (tesorillo.com) Ciao da Stilicho
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  33. Ciao, questi decini sono sempre molto gradevoli, come dei piccoli cammei. Il tuo esemplare è in discreta conservazione, siamo dalle parti del Very Fine a mio avviso, per usare la Scala Sheldon. Da notare come le lettere della scritta "Liberty" siano ancora tutte visibili (pur se non perfette). E' il primo particolare che si usura al diritto di questa tipologia..
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  34. Per ultimi, ma non per ultimi... quartarolo Giovanni Dandolo
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  35. Una spiegazione ci sarà sicuramente, personalmente trovo strano che in zecca avessero due orlatrici diverse (treccia, cerchietti e quadratini), il terzo taglio è liscio quindi nessuna orlatrice...altra domanda che mi viene in mente è perché se in zecca avevano due orlatrici diverse (quindi numero di pezzi orlati pressoché uguali) quelli a cerchietti e quadratini sono molto più ostici da trovare? Ecco il mio umile 47
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  36. Io li seguo, ma non l'avevo mai visto un 34 così... Fino ad ora solo i noti 35 e 36.... E sono certo che manca anche negli altri testi di riferimento.
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  37. Senza approfondire troppo la figura di Filippo II, traggo da Wikipedia: “Filippo II fu il più potente monarca europeo in un'epoca di conflitti e guerre religiose, l'unico dotato di risorse tali da poter mantenere un notevole esercito professionale e, anche alla luce di ciò, la sua figura è divenuta un controverso argomento storico. Infatti, come fanno notare alcuni studiosi, anche prima della sua morte i suoi sostenitori avevano cominciato a tessere un'immagine del re gentiluomo, ricco di virtù e animato da una sincera pietà cristiana, quanto i nemici lo avevano dipinto come un mostro fanatico e dispotico.” Passando oltre, bellissimo ritratto di Ercole II (così come il R/... visto su altri lidi ?), i rilievi bassi, appena accennati, ricordano forse mi ricordano i conî di Cellini per il mezzo giulio toscano. Su @gallo83 raccontaci qualcosa di questo Duca. comunque bella discussione @Philippus IX, magari se ne potrebbero aprire altre per i secoli successivi prossimamente... per ora continuiamo con il ‘500. Detto questo, giusto per rimanere in Emilia, in attesa di altri contributi... Paolo III (1534-1549), papa Bianco Ag - 5.49g MIR 905/1 N.
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  38. 1 punto
  39. Buongiorno...il millesimo 92 è raro, si trova spesso in bassa conservazione e soffre di debolezze di conio, è quindi normale trovarli con rilievi bassi. Nella tua moneta non si notano varianti degne di nota...se fai una rapida ricerca online, come hai già fatto, vedrai che appunto per il 92' la posizione della croce con cartiglio rispetto alla "J" cambia, come variano alcuni dettagli dell'esergo sotto i piedi del Santo, piccole varianti che però non ne fanno salire il valore. Qui a fare la differenza sarebbe una conservazione superiore al solito, già un 8 lire MBB (migliore di BB) un 400/500 in asta li spunterebbe. Non posso che concordare con @lorluke sulla conservazione bassa, resta un bel ricordo di famiglia . Una moneta come questa in asta partirebbe da una base di 100 euro e non salirebbe di molto... Lascio spazio ad altri...io ho collezionato per un po' Genova, ma è da un mo' che raccolgo altro. Saluti e buona Domenica a tutti i lamonetiani.
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  40. Come già correttamente indicato non si tratta di monete tosate ma di tarì aurei che circolavano ad pondum, cioè a peso. La loro stessa coniazione non aveva un peso regolare ed in occasione di scambi venivano tagliati in base al peso necessario per effettuare la transazione. Un sistema sicuramente poco pratico soprattutto se si considerano gli scambi con l'estero. Ovviamente tale metodo era destinato a terminare e fu il preludio alla nascita di nuove monete che venissero scambiate non più a peso ma a numero. Sotto Federico II nasce l'augustale e con Carlo I d'Angiò il reale poi sostituito, con la riforma del 1278, dal carlino d'oro. All'occhio critico del collezionista effettivamente una moneta così ridotta può sembrare "una rovina per la numismatica" ma a me piace considerarle una sorta di documentazione storica che testimonia un periodo ed un metodo di pagamento che oggi può sembrare assurdo. Complimenti per i pezzi!
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  41. Il mio grande colpo di c..o (in cooperazione con l'amico Mattia @Terkel)
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  42. Ranieri Zeno acquistata dal nostro amico Artur?
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  43. Questi sì, per il tarì concordo con quanto detto da tiberius
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  44. Per Natale mi sono concesso la mia seconda medaglia papale, sempre a tema basilicale, nello specifico quella di San Pietro come nella precedente medaglia di Paolo V Borghese, qui siamo al tempo di papa Urbano VIII Barberini, anno 1629...un pezzo in bronzo argentato, abbastanza inusuale, di cui mi ha colpito lo stile piacevole, il ritratto solenne del papa col triregno, la suggestiva scena della proclamazione della santità di Andrea Corsini, vescovo di Fiesole, avvenuta nella basilica vaticana come testimonia la presenza del baldacchino berniniano, nella sua ancora non definitiva versione... Qui davvero si possono toccare storia e arte all'unisono ed è la precipua magia di questi oggetti...
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  45. Ciao, personalmente pur essendo una raccolta di spicco, non ritengo che questa asta possa essere annoverata tra le più significative di monete papali. Motivo la mia opinione: si tratta di una raccolta e non di una collezione e seppur con pezzi di assoluto rilievo, stiamo parlando comunque di solo 77 lotti. Nulla a che vedere con le altre collezioni che conosciamo. Manca di completezza, organicità e numerosità, tre caratteristiche a mio avviso fondamentali per rientrare in questa classifica. Michele
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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