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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/02/22 in tutte le aree
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Approfittando del controllo patine, ho fotografato per condividere la mia Piastra 1818 testa grande.5 punti
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Buongiorno, troviamo la Gorgone su tutte le piastre, mezze piastre, e su tutti i ducati e mezzi ducati con busto corazzato. Sono quindi escluse le piastre del 95' 96' 98' e le mezze del 96' e del 98'...qui sopra una piastra del 85 piuttosto rara. Buona mattinata!4 punti
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Splendido ed interessante spunto di riflessione. Anche io prediligo le monete con albero genealogico, tanto da indurmi, quelle rare volte in cui mi sono trovato in tale situazione, a scegliere un pezzo di qualità inferiore ma "ex collezione...", "proveniente dalla raccolta di...." rispetto ad un anonimo ugual pezzo sia pur di qualità superiore. Le monete provenienti da raccolte soprattutto se prestigiose hanno un fascino unico, mi emozionano, mi fanno sognare, sulla scia dei grandi nomi della numismatica che le hanno possedute prima di me..... Amo ricercare notizie su di loro e sfogliare i vecchi cataloghi.... Sciocco romanticismo? Può essere, ma in fondo la numismatica è anche questo....3 punti
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La moneta più bella? Il 2€ dedicato ai magistrati Falcone e Borsellino. La carica emotiva di questa moneta supera ogni altro possibile motivo di apprezzamento estetico.3 punti
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Avevo ipotizzato uno scenario del genere ed ho inviato un'e-mail agli archivi della Banca d'Italia e al museo della stessa con la richiesta di info in merito a documenti da consultare per ricercare le motivazioni della bocciatura. Vediamo se ci sarà qualche risposta.3 punti
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Tornano al mercato, con una provenienza da 70 anni, 2 esemplari dei rari didrammi 'Oikistes' di Taranto : saranno a breve in vendita Prunier ai nn. 1 e 2 . Nella stessa vendita al n. 10, un raro esemplare di tetradrammo di Reggio anche questo con figura di ecista (Iocastos) e con una ascendenza di mercato di 110 anni .2 punti
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La situazione sanitaria perdurante ci ha costretto, dopo l’ultima edizione del nostro convegno nel febbraio 2020, a rinunciare all’organizzazione per il 2021 e a modificare sostanzialmente l’evento per il 2022. L’indisponibilità dell’hotel dove svolgevamo la manifestazione, utilizzato come Covid-hotel, l’inidoneità comunque della sala finora adoperata, sotterranea e “chiusa”, la comprovata necessità di organizzare un convegno filatelico-numismatico e non solo numismatico, la mancanza in città di sale adatte allo svolgimento della manifestazione, ci hanno indotto a organizzare per quest’anno il nostro convegno negli spazi della fiera di Chiuduno, modernamente attrezzati e con disponibilità di box singoli di varia metratura e di altri servizi che saranno comunicati successivamente, nelle date di venerdì 30 settembre, sabato 1 ottobre e domenica 2 ottobre 2022. Faremo seguito a questa prima comunicazione con informazioni più dettagliate non appena potremo dare conferma definitiva dell’evento. IL PRESIDENTE2 punti
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Un pensiero affettuoso a una straordinaria attrice, forse l’unica che può definirsi l’alter ego comico di Anna Magnani. Chi oggi è giovane, spesso non conosce questa icona della commedia all’italiana, che ha scritto la storia del cinema della seconda metà del Novecento. L’accoppiata con Alberto Sordi, i duetti indimenticabili con Giancarlo Giannini, la fantastica interpretazione ne “L’avventura” di Michelangelo Antonioni e potrei continuare all’infinito senza rendere quel merito ineguagliabile che richiederebbe una attrice completa, intelligente, ironica, bella, simpatica. Un Oscar non avrebbe guastato e sarebbe stato il degno coronamento di una carriera irripetibile. Negli ultimi vent’anni si era ritirata a vita privata, minata nella mente e nella volontà da una malattia neurologica degenerativa che l’ha nascosta al pubblico per così tanto tempo. E oggi si ricongiunge in cielo coi mostri sacri della commedia che l’hanno preceduta in Paradiso, Sordi, Gassman, Manfredi, Tognazzi, Mastroianni. E chissà se ora sta ridendo di noi insieme all’Albertone nazionale intonando “Ma ‘ndo vai se l’aureola non ce l’hai!” ??2 punti
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Secondo Gionata Barbieri non si tratta della testa di medusa o di un mascherone, bensì di un cherubino. Per l'intero testo, vi consiglio di leggere qui: https://www.academia.edu/63283621/GIONATA_BARBIERI_Considerazioni_epigrafiche_iconografiche_ed_araldiche_sui_tari_napoletani_stemma_globo_di_Carlo_II_di_Spagna_Nobiltà_n_161_ANNO_XXVIII_pp_195_2082 punti
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Per Barbarigo, mi permetterà Arka, ho trovato un ritratto del Basaiti dove la barba è direi significativa...2 punti
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Sta arrivando il Memorial Correale con anche Quelli del Cordusio e il Gazzettino collaboratori ! https://www.facebook.com/100001661110608/posts/4928452713886717/?2 punti
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Sembrerebbe questo mezzo batzen svizzero in mistura: https://en.numista.com/catalogue/pieces24209.html2 punti
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Come sempre allego qualche foto della interessante serata, inizio con la presentazione del presidente2 punti
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Ti ringrazio @Poemenius, complimenti per questo post molto interessante che cercherò di seguire. Il merito è tutto tuo di affrontare questa monetazione complessa e a prima vista ingrata nelle sue tipologie abbastanza monotone, e con punto di partenza un RIC X di difficile accesso che non ha il rigore degli altri volumi. E si capisce benissimo perchè: la lettura di tanti bronzetti spesso discutibile (una fortuna per tanti venditori opportunisti!), i tempi travagliati, la cronologia difficile da stabilire ( e le fonti scritte poco attendibili non aiutano molto)… e non posso che ribadire su quanto hai scritto a proposito di «regole» che consentono tante eccezioni, ad esempio la legenda continua o spezzata come marcatore temporale. (Il RIC X 116 « a crocetta » per Onorio con legenda continua è una di queste eccezioni) Ecco due altri esemplari del raro Ae2 RIC X 55, con legenda spezzata (=RIC IX 88d per Costantinopoli) trovati nella database di nummus bible II: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-44777.htm https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-102190.htm2 punti
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Resto in tema, e lo faccio con la sorellina minore del 1784 . Da notare il taglio con rigatura obliqua.2 punti
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Condivido con voi un intrigante sestetto posto in vendita da Stack's & Bowers nel loro ultimo incanto avvenuto una decina di giorni fa in California. Un lotto tutto sommato a prima vista anonimo, in mezzo a migliaia di lotti di monete di tutto il mondo, con stima di 100-300$, ha chiuso a 420US$, 504$ diritti inclusi https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-UTO67/italy-sardinia-sextet-of-silver-issues-6-pieces-1831-36-carlo-alberto-grade-range-fine-to-very-fine La moneta che veramente mi interessava era solo una, veramente rara, e così ho seguito l'asta. Le monete sono arrivate velocemente con Fedex, pratiche doganali sbrigate quando la busta era ancora in viaggio ed esecuzione dello sdoganamento senza intoppi con applicazione di IVA al 10% (oggetto di collezionismo con più di 100 anni) e una decina di euro di spese di sdoganamento. Oggi ho ricevuto la busta, e.... direi che non avevo visto affatto male. Peraltro sono impreziosite dai cartellini del collezionista, che secondo me risalgono agli anni '20 o giù do lì. Chissà che storia potrebbero raccontare questi sei pezzi, magari un turista che ha esplorato le Alpi nella metà del 1800 si è ritrovato queste monete nelle tasche e poi sono finite in una collezione... chissà Il 5 lire 1831 Torino croce sottile è stato pulito, ma l'illuminazione a volte va vedere le cose in modo diverso da come appaiono veramente alla vista Nei prossimi giorni condividerò le foto, ma secondo voi come sono?1 punto
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È da tanto che, colpevolmente, non aprivo una discussione sul forum ma il mio tempo libero purtroppo/per fortuna è sempre meno e cerco di dividerlo adeguatamente fra le mie passioni ed interessi. Di recente c’è stata un’interessante asta che ha messo all’incanto un’intera collezione che ha creato bagarre fra numerosi collezionisti. Quello che mi ha piacevolmente colpito è stato l’interesse suscitato, oltre quello ovvio alla moneta, verso i cartellini della vecchia collezione. Solitamente quando si compra una moneta il tondello resta “anonimo”, riparte da zero nelle mani del suo nuovo possessore destinando all’oblio chi prima di lui ha curato e coccolato quella moneta, un triste destino per noi collezionisti. Un semplice pezzettino di carta che accompagna la moneta invece ha permesso di non far cadere nel dimenticatoio il precedente possessore, un dovuto rispetto a chi prima di noi ha permesso che la moneta sia finita in mano nostra. Insomma una sorta di immortalità oltre che per il tondello, anche per chi prima di noi lo ha avuto. Una visione forse un po’ troppo romantica e poco legata all’attuale momento storico del collezionismo in cui il pensiero predominante è dettato da due sole parole: “Quanto vale?”, ma permettetemi questa visione forse più adatta ai tempi che furono e nel vedere l’interesse per i cartellini, che spero non sia motivato dal pensiero di un surplus sul valore economico, mi ha fatto comprendere che qualche “vecchio romantico” numismatico ancora c’è e questo è un bene per la Numismatica. Fatta questa doverosa e piacevole premessa passerei a parlare di una moneta ora in mio possesso ma sui cui sono riuscito a ricrearne parte dei suoi passaggi di mano nel tempo. Chi mi conosce sa della mia passione mai sopita per i cavalli. La moneta del popolo per eccellenza ricca di tipologie e di innumerevoli varianti e questo la rende, a mio avviso, il motivo sul perché sia tanto apprezzata dai collezionisti. Ognuno di noi credo possa vantare di avere in collezione un esemplare particolare, raro, o magari non ancora censito. Avendo per scelta ridotto la mia raccolta a pochi esemplari e cercando di studiare a fondo queste poche monete, periodo storico compreso, mi capita sovente di vedere gli stessi esemplari transitare di asta in asta nel tempo a conferma che le monete restano… i collezionisti passano. La ricerca continua di esemplari da censire mi ha portato a scoprire diversi passaggi d’asta di una moneta ora presente nella mia collezione. Una semplice curiosità ma che fa apprezzare ancor di più questo piccolo tondello di rame passato di mano in mano per tanti anni alimentando anche, senza negarlo, un po’ di ego del sottoscritto inorgoglito sapendolo passato in alcune collezioni importanti del passato. La prima notizia su questo cavallo lo troviamo nel “ragionamento” di Giovan Vincenzo Fusco Intorno alle zecche ed alle monete battute nel Reame di Napoli da re Carlo VIII di Francia edito nel 1846 dalle stamperie del Fibreno a Napoli (il Fibreno è un breve corso d’acqua che scorre a pochi metri dalla mia casa natale… segno del destino? ?). Il “ragionamento” del Fusco, illuminante per l’epoca, non è però esente da qualche imprecisione in quanto questo cavallo viene riportato come battuto nella zecca di Capua. Ve lo presento: Da Fusco 1846, Tav. IV, nr. 3 Passano gli anni e si arriva al 1882 dove, per la legge di cui sopra che non ammette deroghe al fatto che le monete restano mentre i collezionisti passano, questo cavallo, assieme alle altre monete della collezione Fusco, viene messo all’incanto. Pur se nel catalogo della collezione la moneta non è riportata tra le poche e sicuramente più meritevoli di figurare nelle tavole, la sappiamo presente perché al lotto 2149 leggiamo la descrizione di 6 cavalli con relativi riferimenti ed uno di essi è riferito proprio al lavoro del Fusco, tav. IV numero 3. Non so chi abbia preso la moneta ma di certo dopo è finita nella collezione Cora perché nel successivo passaggio, cioè la vendita della collezione San Romé del 1924, la ritroviamo al lotto nr. 2343 proprio con l’indicazione del passaggio precedente (collezione Cora nr. 167). Con relativa immagine nelle tavole. Passano gli anni ed ecco che, all’inizio del nuovo millennio, la moneta viene riproposta in un listino di vendita della ditta Baranowsky di Roma. Un sorriso, una stretta di mano e da allora questo cavallo riposa con me. Per concludere questa è una mia storia ma sono certo che molti di voi ne hanno altre da raccontare. Vi invito a farlo in modo da non tagliare quel legame che unisce noi collezionisti di oggi con quelli del passato onorando la loro memoria. D.F.1 punto
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Salve, segnalo : Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto terrà, nelle giornate di venerdì 4 e sabato 5 febbraio, dei laboratori didattici di numismatica. La prima delle due giornate è aperta agli studenti dei Licei Classici e si articolerà prima con una conferenza sul panorama linguistico della Puglia preromana, condotta attraverso lo studio delle legende monete; successivamente inizierà il laboratorio vero e proprio che illustrerà le tecniche realizzative delle monete antiche. La seconda giornata è invece aperta ad un pubblico più generico, e si svolgerà seguendo lo stesso schema: prima ci sarà un intervento sul panorama della produzione monetaria nell’antica Apulia e successivamente verrà riproposto lo stesso laboratorio, con prove di coniazione dal vivo. Entrambe le giornate saranno presiedute dalla dott.sa Eva Degl’Innocenti (direttrice del Museo), da Giuseppe Sarcinelli (Università del Salento), da Gianluca Vero e da Alberto D’Andrea.1 punto
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Ho riportato l'opinione di Barbieri perché, a mio avviso, ben argomentata. Però anche tu hai ragione. Qui la statua di Ferdinando I con la medusa sulla corazza (si vedono chiaramente le serpi attorno al viso del "mostro"). Chiedo l'intervento, se gli fa piacere, di @Anxur che sicuramente ne sa più di me.1 punto
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TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: Slovenia ANNO: 2020 TIRATURA: 1.000.000 CONSERVAZIONE: BB++ LOCALITÀ: Milano1 punto
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https://www.acsearch.info/search.html?id=5545779 Questo dovrebbe corrispondere esattamente al tuo. Controlla perché sono con il cellulare e faccio fatica a fare i l confronto diretto. Ciao Alessio1 punto
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Ciao Rocco. Mi sono espresso male io. Quei due punti in più non li intendevo come segni segreti (se così ho lasciato intendere). Per "altri scopi" intendevo quegli accorgimenti grafici e tecnici per avere un punto di riferimento per collocare correttamente le raffigurazioni sulla moneta.1 punto
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Ciao Paniere, come ha già detto Dux-sab, la data è 1807 , nel '300 le cifre sarebbero state addai differenti. A sinistra, sul bordo, oltre alla lettera O riesci a decifrarne altre ? Il disegno centrale, purtroppo non lo riconosco....Un saluto.1 punto
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Asse di Domiziano https://www.coinshome.net/it/coin_definition-1_Asse-Bronzo-Impero_romano_(27BC_395)-OZfBwcI0RxcAAAEmEk46TOhE.htm1 punto
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L'unica fonte è la Banca d'Italia, i bozzetti non approvati erano decisioni interne, non dovevano adempire a delle specifiche norme istituzionali, in buona sostanza non dovevano essere pubblicate come un atto dovuto, in G.U. andavano a finire le emissioni destinate alla circolazione, ritiri e/o modifiche rilevanti. Molto probabilmente nei loro archivi avranno la delibera effettuata circa 110 anni fa ad uso esclusivamente interno con su scritta la motivazione, è a loro che bisognerebbe rivolgersi per un'eventuale ricerca.1 punto
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Anche nei ducati il volto si caratterizza...pur nel miniaturismo...allego anche il ritratto del doge Andrea Gritti di Vincenzo Catena...1 punto
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Mi associo con questa lira del Gritti..1 punto
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Questo breve articolo implica l'errata attribuzione di alcune delle sigle presenti nelle monete messinesi del '600, un approfondimento sicuramente interessante.1 punto
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Questa mattina salvo incongruenze tecniche la lista dei prodotti esauriti sullo shop IPZS è questa 1 - Serie Annuale 11 pezzi con le tre monete da 2 euro commemorative 2022 Proof 2 - 2 euro 30° Anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - proof 3 - 2 euro 170° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato - proof 4 - 5 euro 30° Anniversario dell’istituzione del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria (Bimetallico) 5- 5 euro 40° Anniversario Italia Campione del mondo - Paolo Rossi AG 6 - 5 euro 150° Anniversario della fondazione della Pirelli - TRITTICO AG 7 - 5 euro 700° Anniversario della scomparsa di Dante Alighieri: il Purgatorio AG1 punto
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Bellissime. Se nel 2016 avessi già avuto questa passione avrei senz'altro fatto queste due serie! Contratulazioni.1 punto
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La mia napoletana di stasera, un 100 grana 1785 in modesta qualità ma dignitosa per il tipo secondo me.1 punto
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Continuo e poi mi fermo con il taglio più piccolo per questa bella, per me stupenda, serie in rame. Poi mi stoppo perché potrei andare avanti con qualche decina di post condividendo queste monetuzze, ma per quello ho già aperto una discussione apposita e non voglio tediarvi ma anzi invogliarvi verso questi tondelli...scrivevo... condivido il taglio più piccino, millesimo 1814, una "modello base" e una "modello molto raro", la prima la trovo davvero fresca nonostante il difetto di conio, la seconda oltre la rarità ha l'aspetto vissuto al punto giusto ...buona serata amici1 punto
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Credo che il discorso di fondo sia: - Banconota cara ma reperibile : aspetto di avere i soldi/trovare quella che mi soddisfi - Banconota irreperibile / rarissima: anche se logora la prendo perché tanto è altamente difficile trovarne un'altra Giusto?1 punto
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Dopo anni che cerco di aggiudicarmi una delle 2€ proof slovacche, rullo di tamburi, sono riuscito ad aggiungerne una alla mia collezione!! Probabilmente non riuscirò mai ad averle tutte, oltre alle cifre parecchio salate di tutti gli anni, le 2016 e 2017 sono introvabili a prescindere, ma mi reputo soddisfatto così! Questo è l'esemplare 2020, 20° anniversario dell'adesione all' OCSE. Esiste in 2 versioni la proof di quell'anno: 2000 cofanetti con il 2€ singolo e 1000 set proof con tutte le monete da 1 cent a 2 euro del 2020 nel solito cofanetto di legno. Tra l'altro, piccola curiosità, nonostante la slovacchia abbia fatto tante divisionale proof (minimo 2 all'anno ma a volte di più), questa è l'unica divisionale tra tutte che ha il 2€ incluso.1 punto
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Ma iniziamo a far vedere qualche moneta. L'esemplare in oggetto è un 3 marchi del 1925 in argento '500, commemorativo dei 1000 anni di unione della Renania alla Germania. La D identifica la zecca di Monaco di Baviera, con 1.122.520 esemplari coniati. La commemorazione è abbastanza "poetica" ma va contestualizzata al periodo storico di emissione della moneta, ricordiamo infatti che all'epoca la Renania era ancora sotto occupazione militare franco-britannica, dalla fine della I Guerra Mondiale. Pertanto celebrare la sovranità tedesca su una regione tanto importante era una rivendicazione molto sentita nella Repubblica di Weimar. Proprio nel 1925 un giovane Adenauer, allora sindaco di Colonia (capoluogo della Renania), organizzò una manifestazione celebrativa dell'anniversario, invitando il nostro Von Hindemburg a presenziare quale Presidente del Reich, ma gli inglesi si opposero fermamente alla sua presenza dato che il nome del Feldmaresciallo compariva in una lista alleata di criminali di guerra. La pericolosa impasse diplomatica fu risolta soltanto facendo sì che il Cancelliere dell'epoca partecipasse all'evento in luogo di Hindenburg. (Fonte - "Adenauer: The Father of the New Germany", di Charles Williams)1 punto
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Buonasera a tutta la sezione. La Napoletana che voglio condividere oggi , non si vede tutti i giorni , presente sui Cataloghi e Manuali da pochi anni , manca in molte Collezioni: Ferdinando IV Piastra 1793 Variante gigli invertiti.1 punto
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RIC 56-76 VIRTVS – EXERCITI - Imperatore stante a sinistra testa a destra con lancia e mano sinistra su scudo. Vittoria con ramo di palma nella mano sinistra lo incorona. Interessante, a mio modesto avviso, di questa abbondante emissione è certamente l’impressionante quantità di imitative, emesse soprattutto a nome di Onorio. Ne troverete moltissime in vendita sul web, quasi sempre come “vandals o vandalic” (non commento…)… fate attenzione, sono quasi sempre monete tosate, ritagliate e ridotte nella dimensione… uno studio su queste imitative è a mio avviso qualcosa che merita di essere fatto… peccato che spesso la documentazione da scavo non aiuti per questi materiali…. E nemmeno ci sia un interesse diffuso. In questo gruppo devo ammettere che trovare tutte le officine delle varie zecche è quasi un’utopia e soprattutto le B sono in molti casi difficili da scovare, per esempio in alcune monete di Eraclea e Nicomedia. Tra le rarità cito alcune varianti che presentano il diadema a “rosette” tipico del IV secolo, e alcuni “mule” ovvero incroci di conio, Antiochia è la “zecca delle sorprese” e qua troviamo quasi tutti i “mule” noti - al dritto Eudossia al posto di Arcadio. - Una GLORIA RO-MANORUM Imperatrice in trono frontale braccia al petto – incoronata dalla mano di dio - Con al dritto questa volta Arcadio al posto di Eudossia. - moneta di Eudossia, con al dritto Eudossia stessa, ma la legenda riferita ad Arcadio. - E addirittura sulla RIC 105, sempre di Antiochia, troviamo addirittura Eudossia con un busto drappeggiato e corazzato (!)…quindi una testa femminile, su busto maschile Insomma, ad Antiochia si faceva un bel po’ di confusione nei primi anni del V secolo…. E devo dire anche più tardi…. Facendo un piccolo volo pindarico vorrei invitarvi a vedere le legende al dritto dei pentanummi con monogramma emessi da Giustiniano I…. e fino a Maurizio Tiberio…. Nella monetazione di Eudossia, in sé abbastanza uniforme, mi ha stupito il fatto di aver scoperto monete di Eraclea, zecca non censita nel RIC X per questa emissione…. E apparentemente nessun articolo che ne parli (ma sto ancora cercando) Per la tipologia CONCORDI-A AVGG Costantinopoli in trono frontale1 punto
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Segnalo che ovviamente qua non proporrò tutte le tipologie né tutte le varianti presenti. Molte delle monete citate e dei relativi numeri RIC si trovano ad esempio su Roman Imperial Coinage Index by Issuing Authority (wildwinds.com) per chi avesse qualche dubbio. Un’ulteriore premessa: in questo contesto la parola “bronzo” è ovviamente convenzionale e non tecnica, perché le monete di V secolo presentano composizioni variegate, con percentuali dei vari metalli estremamente variabili. Alcune monete lasciano trasparire un rosso rame acceso, altre un giallo “oricalco” da I secolo, altre ancora sono quasi di piombo…. Tutte le monete sono AE3 o AE4 e in qualche rarissimo caso AE1 o AE2 Giusto per chiarire questi termini convenzionali…. Non mi sentirete mai usare per queste monete parole come nummo, follis, maiorina, etc etc, perché questo farebbe riferimento al “valore” della moneta e ci distrarrebbe dalla moneta come oggetto in sé che in questo contesto è il focus. Sul tema del “valore” dell’AE4 ho scritto ciò che penso in un articolo recentissimo, ma comprendere l’intero schema di valori del V secolo è quasi impossibile. ARCADIO Iniziamo da Arcadio, ovviamente, il figlio maggiore di Teodosio I. Arcadio regna sulla parte orientale e nel 395 è augusto già da 12 anni, e muore nel 408. Durante il suo regno, e nelle sue zecche, vengono coniate monete: - a suo nome, - a nome del fratello Onorio, - a nome di Elia Eudossia (la moglie) - e a nome del figlio Teodosio II Apparentemente quella di Arcadio è una monetazione “poco interessante”, passatemi il termine poco professionale, e molto legata al IV secolo. Cercando con la giusta curiosità si trovano però piccole chicche, incertezza nelle datazioni di alcune monete e stimoli vari. Con Arcadio ci troviamo di fronte a monete che riportano sempre i segni di zecca, e questo certamente rende tutto più semplice. …. Ah, leggendo il catalogo del RIC vi potrebbe stupire l’assenza della zecca di Tessalonica, ma Tessalonica cessa le coniazioni in bronzo prima del 393 e riavvia la produzione dopo il 408. La cosa complessa per chi cerca “una moneta per ogni officina” è quella di trovare immagini per tutto, perché le zecche utilizzate sono numerose, ognuna ha spesso due o più officine, e il materiale essendo poco “collezionabile” è spesso di difficile o difficilissima reperibilità anche a fronte di monete oggettivamente non troppo rare. È in effetti più probabile imbattersi a volte in fotografie di monete uniche…per assurdo. RIC 55 Si tratta incredibilmente di un AE2, quindi una moneta grande, coniata quasi certamente proprio nel 395… anche perché immediatamente la misura finì fuori corso come ben noto anche dalle leggi che ci sono pervenute La moneta è a nome di Onorio, coniata a Costantinopoli, e presenta la legenda al dritto spezzata…quindi in questo caso e in questa zecca, non può essere precedente al 395 Bene, Kent mi pare ne conoscesse 1 solamente, io ne ho vista una seconda, e le due monete sono peraltro differenti perché la prima mostra un busto grande, e la seconda un busto piccolo. Questa moneta è interessante, perché è quasi come trovare una moneta da 100 lire coniata con data 31/12/2001…. vabbé non so se il paragone calza, ma ci siamo capiti ?1 punto
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IL RIC X Il volume, per chi non lo sapesse copre il periodo dalla morte di Teodosio I alla fine dell’impero romano. Con una intuizione importante per metà anni ’90, Kent incluse nel volume molte monete imitative, e non solo, emesse dai cosiddetti popoli romano barbarici (Vandali, visigoti, Odoacre, Ostrogoti, etc….). La struttura del volume è per sommi capi la seguente: 1. le monete sono numerate da 1 a 3819, quindi la numerazione non cambia per imperatore né per zecca. Nonostante le critiche che furono mosse da Hahn nel 1996, credo che la numerazione progressiva sia interessante e non allarghi la possibilità di errore nel riportare le attribuzioni come disse Hahn stesso. Quindi pur lavorando solo sulla moneta in bronzo di questo periodo, credo che seguire una numerazione progressiva possa rappresentare un buon modello. 2. nella prima parte si trattano in ordine cronologico gli imperatori orientali da Arcadio a Zenone 3. nella seconda parte si inizia da Onorio e si arriva alla fine dell’impero, con l’aggiunta delle monete di Odoacre & Co. 4. le zecche sono organizzate in riferimento all’imperatore sotto il quale erano ubicate…. Quindi se cerco una moneta di Arcadio emessa dalla zecca di Roma, la troverò nella sezione di Onorio, che era imperatore nella metà di impero che include la zecca di Roma. Su questo modello di organizzazione del volume spendo subito due parole. Questa divisione appare strana, perché ti trovi ad avere le monete a nome di uno stesso imperatore, “sparse” in più luoghi del volume, MA a tutti gli effetti, quando si impara a gestire meglio il volume, la cosa permette di avere una migliore visione della monetazione di una parte dell’impero…un esempio…. Le cosiddette “crocette” ovvero le piccole monete in bronzo monete che presentano al rovescio una croce come tema principale, sono tipiche emissioni orientali. Una “crocetta” a nome di Onorio è di fatto una emissione fatta da Arcadio e spostarla tra le monete di Onorio crea solo confusione… anche perché la complessità sta certamente nel presentare un impero diviso in due, con tipologie monetate differenti, a volte “misure” differenti, dovendo combinare coerenza per imperatore, per zecca, e sincronia tra le emissioni delle due parti dell’impero… Grierson seguì altrove la logica “per imperatore” e quindi tutte le emissioni ad esempio di Arcadio, sono nella sezione di Arcadio. Questo a mio avviso dà una visione d’insieme che aiuta il collezionista/ricercatore nella ricerca, ma diminuisce al contempo la possibilità che il lettore veda alcune interconnessioni o coerenze interne. Partiamo dal periodo da coprire. L’avvio è dato certamente dalla Morte di Teodosio I che lascia l’impero diviso tra i due figli Arcadio e Onorio, anno 395. Il 395 è certamente un punto di partenza da conservare, consapevoli però di tre aspetti fondamentali: 1 – la morte di Teodosio I non è una barriera insormontabile, quindi molte delle monete che erano coniate prima, furono certamente coniate ancora per un periodo più o meno lungo, dovuto anche solo banalmente ai tempi necessari perché la notizia arrivasse, e le zecche si adeguassero 2 – come sappiamo la distinzione tra legenda continua D N HONORIVS P F AVG e spezzata D N HONORI-VS P F AVG permette di distinguere i ruoli, o meglio le posizioni subordinate, ma ci sono dei “ma” … ovviamente la legenda di Onorio non diventa “spezzata” esattamente il giorno dopo la morte del padre (o non dappertutto, e lo vedremo), poi ci sono delle apparenti eccezioni…e poi presto questa “regola” andrà comunque perdendosi nel nulla. Il termine del periodo da considerare è invece un tema più complesso. La separazione tra monetazione romana (fino a Zenone) e monetazione bizantina (da Anastasio), è una semplificazione moderna, e nemmeno numismaticamente corretta (per non parlare dell’aspetto storico) Come dicevo, Kent decise di chiudere con Zenone 474-491, ma la cosa in sé non ha reali motivazioni, tant’è che come scrissi recentemente in un articolo, il primo periodo di Anastasio è pienamente “romano” e ogni sua emissione è esattamente in linea con le emissioni precedenti, almeno fino al 498. Sarà a mio avviso quindi il 498 la data da considerare per chiudere questo periodo, perché nel 498 Anastasio con la sua riforma introduce dei multipli in bronzo con l’indicazione del valore in numeri greci M=40 K=20 I=10 etc…. questa riforma crea una spaccatura, si badi bene, solo per il bronzo, tale da poter dire che “chiude un capitolo”. Si badi bene…. I piccoli AE4 con monogramma di Anastasio furono coniati prima del 498 e dopo il 498 e ad oggi non è possibile distinguerli…. Quindi, io li citerò consapevole che furono probabilmente coniati fino al 512….D’altronde le linee nette che possono semplificare per chi legge, non esistono nella vita reale, e si tenta quindi di sottolineare una sfumatura più che di creare cesure inesistenti. La monetazione “altra”, Odoacre, Ostrogoti, Visigoti, Vandali etc etc etc, non ha motivo di essere qua trattata, perché solo guardando ai bronzi emessi da Odoacre con suo proprio monogramma, è evidente che oggi le varianti note sono talmente tante che non è più possibile tenerle “mischiate” nella monetazione romana. Dal 1994 sono usciti importantissimi lavori monografici e se allora il riferimento era il MEC I in via quasi esclusiva (e certo dopo quasi 40 anni ancora lo è…), oggi ci sono volumi dedicati alle singole popolazioni la cui sintesi all’interno di una trattazione sulla monetazione romana non ha più molto significato. Va poi segnalato che il RIC IX contiene diverso materiale pertinente al post 395, quindi alcuni numeri del RIC X sono di fatto dei doppioni del RIC IX e quando si cerca materiale di questo tipo è spesso difficilissimo tracciare delle righe di separazione Nei prossimi interventi presenterò alcuni “casi” legati ai vari imperatori. Devo subito dire che la struttura del mio lavoro non è definitiva, e se per la questione delle zecche ho seguito l’impostazione di Kent, al momento la progressione degli imperatori non è spezzata tra occidente e oriente, ma segue un ordine un po’ più “cronologico” La scelta non è definitiva, ma il lungo periodo 395-498 può a mio avviso essere suddiviso in sottoperiodi aventi una loro coerenza intrinseca, e forse questo potrà permettere una narrazione ulteriore, nella speranza che non crei solo confusione…. In effetti forse nel macro periodo 395-498 si possono trovare dei sotto-periodi con una loro propria coerenza…. 395-423 – dalla morte di Teodosio I alla morte di Onorio – benché questo sembri spezzare il regno di Teodosio II, a livello numismatico è evidente una piccola frattura o meglio un tendenziale cambiamento. Includere o meno del primo periodo i due anni del regno di Giovanni è una questione di lana caprina. 423-457 – da Giovanni (423-425)/Valentiniano III (425-455) alla morte di Marciano. Ovvero il periodo che presenta per la prima volta in modo indiscutibile la frattura e la distanza “numismatica” tra i due regni 457-474 – il periodo che coincide con il regno di Leone I, l’occidente appare privo di qualsiasi potere 474-498 – il periodo che coincide con il regno di Zenone e chiude con la riforma di Anastasio. In occidente si vede il passaggio sotto Odoacre prima e Teodorico poi.1 punto
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Acquistai, tempo fa, due grani di Filippo IV che facevano parte della Civitas Neapolis1 punto
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Salute continuo con il vicereame ed oggi è la volta di questo: Tornese:FILIPPO IV (1621-1665)Zecca di Napoli 1632 ,rame,maestro di Zecca Giovanni Andrea Cavo :incisore Lorenzo Salamone D/PHILIPP.IIII.D.G.R e data.;busto con capo radiato volto a sinistra;dietro la nuca GA/C;sotto il mento leone rampante R/Tosone volto a sinistra entro corona d'alloro Riferimenti:Pannuti e Riccio 97;MIR 268/3 molto bello il leone rampante La moneta appartiene a collezione privata --Salutoni -odjob1 punto
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