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  1. Litra68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/03/22 in tutte le aree

  1. Cari lamonetiani direttamente proveniente dall’asta Nomisma 64 del 17 dicembre scorso, questo grande modulo si presenta con un esemplare che unisce il più ricercato millesimo della serie di questa monetazione per Cosimo III, l’anno della transizione verso Gian Gastone, il cui tollero 1723 e’ l’unica data meno rara rispetto al predecessore, a una buona qualità, fatta di rilievi quasi intatti con patina di antica collezione. Non è FDC pieno, mi rendo conto, e ce ne manca, ma mi è subito piaciuta. Buona serata
    6 punti
  2. Buongiorno a tutti, tra le mie più belle di questo tipo ( le uniche ?) . 3 Esemplari del 1818 Ferdinando I Testa Piccola Secondo voi sarebbe opportuno aggiungere un Testa Grossa alla Collezione Litra68?
    6 punti
  3. https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/Monete Pubblicitarie.html Questo è il collegamento alle varie emissioni pubblicitarie mister day, parmalat, perugina, plasmon, de agostini e altri. questa moneta non c'è.... e non c'è perché si tratta con ogni probabilità di un gadget per turisti venduto all'esterno delle aree archeologiche di mezzo mondo... La sostanza però è un'altra.... stai rispondendo a innumerevoli richieste con vere e proprie sentenze ma senza mai documentare le tue fonti e senza dare riferimenti a sostegno.... Gli utenti che chiedono aiuto confidano nella competenza di chi risponde. Sarebbe bene che tu dimostrassi la tua competenza dando i corretti riferimenti bibliogragici e storici che permetterebbero a tutto l'ambiente di crescere in cultura e conoscenza. Grazie di nuovo Mario
    5 punti
  4. Buonasera a tutti, tra una canzone e l'altra del Festival di SanRemo divago con la mia passione, le monete.? Vi presento una recente acquisizione in Collezione Litra68, lo so, sono un Camaleonte Numismatico ? Zecca di Messina Denaro Enrico VI con il figlio Federico II Ma chi era Enrico VI ? Come al solito riporto quanto preso dal Web. Fonte Wikipedia. Magari se si vuole approfondire ed integrare con le vostre monete ne sarei onorato. Enrico VI di Hohenstaufen, detto il Severo o il Crudele[1] (Nimega, 1º novembre 1165 – Messina, 28 settembre 1197), è stato re dei Romani (1190-1197), imperatore del Sacro Romano Impero (1191-1197) e re di Sicilia (1194-1197) col nome di "Enrico I di Sicilia". Era il secondo figlio dell'imperatore Federico Barbarossa e della sua consorte Beatrice di Borgogna. Ben istruito in lingua latina, oltre che in diritto romano e canonico, Enrico era anche un mecenate dei poeti e un abile poeta lui stesso. Nel 1186 si sposò con Costanza d'Altavilla (da cui ebbe il suo famoso figlio Federico II di Svevia), figlia postuma del re normanno Ruggero II di Sicilia. Enrico, bloccato nel conflitto degli Hohenstaufen con il Casato di Welfen fino al 1194, dovette far valere le pretese ereditarie della moglie nei confronti del nipote conte Tancredi di Lecce. Il tentativo di Enrico di conquistare il regno di Sicilia fallì durante l'assedio di Napoli nel 1191 a causa di un'epidemia, con l'imperatrice Costanza catturata. Sulla base di un enorme riscatto per la liberazione e la sottomissione del re Riccardo I d'Inghilterra, conquistò la Sicilia nel 1194; tuttavia, la prevista unificazione con il Sacro Romano Impero alla fine fallì a causa dell'opposizione del papato. Enrico minacciò di invadere l'Impero Bizantino dopo il 1194 e riuscì a ottenere un riscatto, l'Alamanikon, dall'imperatore Alessio III Angelo in cambio dell'annullamento dell'invasione. Egli rese il regno di Cipro e il regno armeno di Cilicia soggetti formali dell'impero e costrinse Tunisi e Tripolitania a rendergli omaggio. Nel 1195 e nel 1196 tentò di trasformare il Sacro Romano Impero da monarchia elettiva a monarchia ereditaria, il cosiddetto Erbreichsplan, ma incontrò una forte resistenza da parte dei principi elettori e abbandonò il piano. Enrico si impegnò a partecipare ad una crociata nel 1195 e iniziò i preparativi. Nel frattempo, nel 1197, Enrico soppresse una rivolta in Sicilia. I crociati salparono per la Terra Santa nello stesso anno, ma Enrico morì di malaria a Messina il 28 settembre 1197 prima che potesse unirsi a loro. La sua morte fece precipitare l'Impero nel caos della disputa sul trono tedesco per i successivi diciassette anni. Saluti Alberto
    4 punti
  5. Scusa @Lorenzo999Lorenzo potresti dare qualche riferimento bibliografico circa l'uso nel periodo repubblicano romano di sigilli in rame per salumi e contenitori di liquidi... sarei interessato ad approfondire... Ciao Mario
    4 punti
  6. Ciao Rodolfo! Ma quale polemica .... figurarsi! La risposta l'hai proprio data tu stesso del perché (magari inconsciamente se non hai studiato la storia della Serenissima) quando scrivi: "nelle altre zecche il cambiamento del potere delle famiglie era proprio un ritratto del busto ingrandito, per intendersi come un Adriano sulle Romane". Nelle altre zecche degli altri Stati, c'era quasi sempre al potere un Re, un Imperatore, un Signore ed i relativi eredi e/o collaterali. Nella Venezia repubblicana (pur oligarchica) c'era un Doge, eletto a vita, ma che contava molto poco .... Mi permetto di citare quanto scrissi qualche anno fa su questo tema: Il Serenissimo d’immortal memoria è passato da questa a miglior vita, compianto da tutti gli ordini per le sue rare e singolari virtù. Presento a V.S. il regio sigillo e le chiavi dell’Erario per comando degli Eccellentissimi familiari e per dover del mio umilissimo ministero” Con questa allocuzione, il Cavaliere del Doge, annuncia al Pien Collegio la dipartita del Doge, provvedendo alla riconsegna del sigillo (spezzato) e delle simboliche chiavi dell'erario al Consigliere più anziano, e Questi risponde: “Con molto dispiacere avemo inteso la morte del Serenissimo Principe di tanta pietà e bontà, però ne faremo un altro” In queste comunicazioni così formali e che probabilmente sono ascrivibili al periodo tardo del governo della Repubblica, possiamo leggere il paradigma del Doge; figura emblematica ed esclusiva, per alcuni versi, della Repubblica veneta. E' noto peraltro l'aforisma con il quale si identifica il Doge: In senatu, senator, in foro civis, in habitu princeps Cioè: nel senato è senatore, ma lo è al pari di tutti gli altri ed anche il suo voto vale come quello degli altri; nella città, in privato e quando gli consentono di uscire da palazzo ducale, è un semplice cittadino e deve vestire in “borghese”; solo quando svolge la sua funzione, negli abiti e nell'aspetto esteriore della sua dignità elettiva e perpetua, è principe. Altra definizione che ne da il Cicogna nei suoi codici: “Il capo all’apice di questo gran Corpo (Repubblica), che gode non solamente la dignità suprema e la preminenza ne’ luoghi, negli abiti, nell’abitazione, nel titolo di Serenissimo; ma ancora risponde per nome del Pubblico agli Ambasciatori, e ministri de’ Principi; col suo nome si improntano le monete…..”. Col suo nome, non con il suo ritratto. Al suo funerale, sebbene solenne e pubblico, i 22 patrizi che la Signoria delega a rappresentarla, vestono di rosso paonazzo e non di nero, come i congiunti, così a sottolineare che Venezia non si mette in lutto; in fin dei conti è morto il Doge, non la Signoria. Certamente agli albori dell'istituzione dogale il Doge svolse talune prerogative regie, proprie di un monarca, ma già nel 1143 conosciamo l'esistenza di un consiglio di Savi che lo coadiuvavano e che raggiungeranno, in breve, l'assoluta ed esclusiva autorità ricercando, prima di tutto, l'annichilimento dell'istituto politico monarchico – ducale, relegando il Doge al ruolo di semplice magistrato e poi c'era l'autorità dell'imperatore d'Oriente. Nel 1192 vediamo nascere la "Promissione ducale" sottoscritta e giurata dal Doge Jacopo Tiepolo; strumento che poneva precisi confini alla sua autorità. Con questa possiamo affermare che il principio politico della sovranità assembleare dello Stato fosse ormai acclarato. Da quel momento il Doge, spogliato di quasi tutti i poteri e fortemente limitato in qualsiasi libertà d'azione da norme sempre più stringenti, sarà considerato solamente il portavoce della superiore volontà assembleare dello Stato e la sua persona rivestirà il mero e precipuo compito di impersonificare la Repubblica. Per questo motivo sulle monete veneziane non compare mai il ritratto del Doge, fatta eccezione per le monete di Nicolò Tron, di cui sopra, e per quei pochi che - seppur miniaturizzate - sono stati beneficiati dell'apposizione su alcune monete a loro nome e non su tutte, delle loro sembianze. saluti luciano
    3 punti
  7. Segnalo l'uscita del n. 380 di Panorama Numismatico Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Monete nei giochi matematici di Luca Pacioli – p. 3 Mario Veronesi, Modena: analisi di una particolare tipologia di giorgino con santo genuflesso attribuita a Francesco I d’Este – p. 9 Realino Santone, Monete angioine del Regno di Napoli. Robertini con simboli sul rovescio – p. 19 Giuseppe Carucci, Le monete olimpiche di Mosca 1980 – p. 21 Stefano Di Virgilio, Monete e medaglie italiane del Gabinetto Numismatico di Dresda, XVIII inserto – p. 25 Renzo Bruni, Un gettone e due medaglie di produzione francese a ricordo della Pace di Ferrara del 1644 – p. 41 Alberto Castellotti, Le roselline di Chambord in una inedita medaglia in oro di Modena – p. 49 Michele Straziota, La circolazione monetaria nel Ventennio – p. 53 Notizie dal mondo numismatico – p. 56 Mostre e convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    2 punti
  8. Condivido con voi un intrigante sestetto posto in vendita da Stack's & Bowers nel loro ultimo incanto avvenuto una decina di giorni fa in California. Un lotto tutto sommato a prima vista anonimo, in mezzo a migliaia di lotti di monete di tutto il mondo, con stima di 100-300$, ha chiuso a 420US$, 504$ diritti inclusi https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-UTO67/italy-sardinia-sextet-of-silver-issues-6-pieces-1831-36-carlo-alberto-grade-range-fine-to-very-fine La moneta che veramente mi interessava era solo una, veramente rara, e così ho seguito l'asta. Le monete sono arrivate velocemente con Fedex, pratiche doganali sbrigate quando la busta era ancora in viaggio ed esecuzione dello sdoganamento senza intoppi con applicazione di IVA al 10% (oggetto di collezionismo con più di 100 anni) e una decina di euro di spese di sdoganamento. Oggi ho ricevuto la busta, e.... direi che non avevo visto affatto male. Peraltro sono impreziosite dai cartellini del collezionista, che secondo me risalgono agli anni '20 o giù do lì. Chissà che storia potrebbero raccontare questi sei pezzi, magari un turista che ha esplorato le Alpi nella metà del 1800 si è ritrovato queste monete nelle tasche e poi sono finite in una collezione... chissà Il 5 lire 1831 Torino croce sottile è stato pulito, ma l'illuminazione a volte va vedere le cose in modo diverso da come appaiono veramente alla vista Nei prossimi giorni condividerò le foto, ma secondo voi come sono?
    2 punti
  9. Salve a tutti A prima vista lo direi un denario del limes con Iulia Domna e Caracalla. Ma c'è un problema, anzi più di uno ; 1) non ho trovato un denario di Iulia Domna con al dritto IVLIA AVGVSTA e al rovescio busto imberbe di Caracalla (escluderei altre possibilità) con legenda ANTONINVS AVG PON TRP III. 2) non ho trovato un denario di Caracalla che abbia al dritto quanto già riportato, tanto meno con IVLIA AVGVSTA al rovescio. Un ibrido "anomalo" con un rovescio di fatto inesistente? Scarterei la possibilità di un'imitativa vista la qualità dei ritratti e delle legende. Mi sfugge qualcosa e sono fuori strada? Mi piacerebbe molto che dagli amici del forum venisse qualche suggerimento o qualche considerazione con un grazie anticipato :
    2 punti
  10. La mia Piacenza con i Gazzettini di Quelli del Cordusio https://youtu.be/g1WNvpp3qWU
    2 punti
  11. Complimenti! Vi seguo con molto interesse. Non sapevo che tali raffigurazioni su ducati e lire fossero talmente fedeli all'aspetto dei relativi dogi. Infatti, noto che si differenziano parecchio, sia nei ritratti sia nelle corporature. Comunque oltre al capolavoro d'arte miniaturistica, fu un autentico colpo di genio per sviare le leggi e restare così rappresentati ed immortalati nella storia.
    2 punti
  12. Vi aggiorno sulle mie richieste di info sul bozzetto della 50 buoi: il servizio del museo della Banca d'Italia è stato molto cortese a rispondermi ma purtroppo afferma che non è in possesso di ulteriori informazioni a riguardo. Il primo colpo è andato a vuoto speriamo che l'archivio storico possa dare qualcosa in più.
    2 punti
  13. L'articolo di Barbieri lo lessi mesi fa e ho peccato di presunzione pensando di ricordarmelo a menadito. L'autore sostiene che il cherubino è la corretta identificazione del volto antropomorfo presente nelle armi delle monete, e non in altre posizioni, come ad esempio sulle corazze. Chiedo scusa a tutti gli utenti per questo mio errore.
    2 punti
  14. Ecco una collezione di Vreneli, risultato di una tradizione svizzera che il mio padrino ha voluto rispettare... ossia, regalare ogni anno un marengo al figlioccio! Uno 1898, uno 1907, tutti gli altri 1911. I marenghi con data più anziana hanno un valore aggiunto ma solo se in perfetta conservazione: altrimenti il valore è quello dell'oro. In ogni caso tenendo in mano la scatoletta in cui li conservo si prova una piacevole sensazione di oggetto pesante! Ed ecco i rovesci, che potrebbero formare un coro e cantare: Lyôba, Lyô-ô-ba... (il ritornello del "Ranz des vaches"):
    2 punti
  15. Buonasera a tutti sono Tommaso piacere, vi segnalo che sto creando il primo archivio italiano di cataloghi di aste numismatiche liberamente consultabile in presenza. Ad oggi ho 4500 cataloghi e 350 libri, in continuo aumento. Ho molti cataloghi doppi da cedere per avere un entrata economica per acquistare altri cataloghi. Non sono pratico del forum e cerco qualcuno che abbia voglia di aiutarmi a gestire la presenza dell archivio in questi forum. Vi allego liste doppioni e nel caso vi chiedo di contattarmi direttamente se non rispondo qui. Grazie a tutti R_TuttiDATIdoppioniSpuntati.pdf
    2 punti
  16. https://www.acsearch.info/search.html?id=5545779 Questo dovrebbe corrispondere esattamente al tuo. Controlla perché sono con il cellulare e faccio fatica a fare i l confronto diretto. Ciao Alessio
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  17. DE GREGE EPICURI Dopo molto tempo, finalmente una provinciale! Un po' deludente però: a me piacciono i rovesci, che nelle provinciali sono estremamente vari, e a volte fantasiosi. Qui invece nessuna fantasia: al rovescio c'è semplicemente, su 6 righe, il nome della zecca: ΝΙ-ΚΟΠΟ-ΛΙΤΩΝ-ΠΡΟCΙ-CΤΡΟ-Ν. Unico vantaggio: nessun dubbio nella classificazione. Al D un Elagabalo radiato, e la scritta: AV K MAUP- ANTONIN... Pesa 11,78 g. e misura 26 mm. Altri rovesci col solo nome della città: ricordo Tessalonica e Samosata, ma penso ne esistano altri, chi li conosce?
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  18. Mib 26 doc 32 30 nummi detta anche tre quarti di follis Nicomedia B. Pezzatura atipica nel complesso della prima monetazione cosiddetta bizantina
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  19. Bellissima e con ancora più bella patina. Complimenti!!
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  20. E niente... Poemenius è il mio nuovo supereroe!! ?
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  21. È l'aria del tirreno....le toscane mettono su patine straordinarie. Complimenti è stupenda....fdc lavato o questa? questa tutta la vita. Marco
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  22. Sublime. Aveva attirato anche la mia attenzione. Rilievi freschissimi e delicata patina che non guasta mai. Bel colpo!
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  23. Emissione pseudoautonoma di Sardi, Lidia, con tempio tetrastilo con globetto nel frontone (Leu Numismatik, Web Auction 15). Roman Provincial LYDIA. Sardis. Pseudo-autonomous issue. Assarion (Bronze, 21 mm, 4.95 g, 8 h), Marcellus, proconsul for the second time, and Ti. Klau. Phileinos, strategos for the second time. Time of Vespasian, circa 70-73. ЄΠI TI KΛAV ΦIΛЄINOV CTPA Draped bust of Roma-Athena to right, wearing crested Corinthian helmet and aegis. Rev. ЄΠI MAPKЄΛΛOV CAPΔIANΩN / TO - B Tetrastyle temple with pellet in pediment. BMC 67. RPC II 1305. Attractive earthen highlights. Very fine. Starting price: 25 CHF. Result: 75 CHF.
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  24. @Samantha 79 : @mariov60 si riferiva ad un altro utente, quindi non a te. Confermo quello che ha detto @mariov60, la tua moneta è una brutta imitazione di una moneta antica che, con molte altre simili, viene venduta nelle bancarelle vicine ai siti archeologici di tutta l'area del mediterraneo. Arka Diligite iustitiam
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  25. Buonasera Mi sembra un 2 cavalli Filippo ll ,Regno di Napoli. Saluti
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  26. Il dubbio potrebbe definitivamente risolversi chiedendo alla casa d'asta se le monete sono accompagnate dal cartellino o di documentato di acquisto originale... Provvederò!
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  27. Ma certo! Testa grossa , Testa grossa reimpressa
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  28. Buongiorno a tutti, chiederei l'aiuto di @santoneed @eliodoro. Saluti Alberto
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  29. dipende dalle uscita, se non erro l'ultima degli eroi c'erano un limite più basso rispetto al solito
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  30. Noto che intervieni sulle altre discussioni ma non su questa che hai creato, si potrebbe conoscere il peso esatto di questa moneta?
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  31. Un ottimo acquisto!! La perseveranza nel cercare in tutte le aste è giusto che venga premiata! I miei complimenti!
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  32. Ti riferisci a questo: https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/50801.pdf Mi astengo dal commentare, non essendo esperto della materia, ma non mi pare di intravedere segnali incoraggianti.
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  33. E anche il pacchetto di Cipro è arrivato a destinazione... In questo caso il tempo di transito è stato breve. Molto bella a mio gusto anche questa divisionale. Adesso un po' di pausa strategica sugli acquisti ?. Bisogna aspettare le nuove emissioni altrimenti le spese di spedizione pesano davvero troppo ?
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  34. L'ipotesi di Okt è suggestiva, graficamente è il segno della A che ha molti significati come puoi vedere facilmente sul web. Proprio per questo potrebbe essere stato impiegato come segno augurale/etico (il Principio di ogni cosa) ; anche oggi ad esempio usiamo due lettere greche per indicare il Principio e la Fine, cioè una Vita intera (una Alfa e un Oméga). La mia è solo una ipotesi di cui non sono affatto certo, ma credo che Okt abbia ragione. In che metallo pensi sia stato realizzato ? Dalla foto sembrerebbe ferro, ma occorrerebbe vederlo da vicino.... @Oronzo @okt
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  35. Ciao la storia di queste monete e semplice o quasi; EYΛ da studi fatti sembrerebbe essere riferita a Eulaeus reggente per Tolomeo VI a Cipro, il simbolo è il fiore di loto della zecca di Paphos e questa serie comprende oltre all'obolo come la tua un diobolo che si differenzia oltre che dal peso per uno scettro di traverso appoggiato sull'ala dell'aquila. Coniazione molto interessante per le sue vicessitudini in quanto ne esistono varie tipologie, mi spiego meglio, un giorno Antioco IV ha deciso di farsi un po' di ferie a Cipro, poi convinto a tornare a casa dai Romani, ma visto che era li ha pensato bene di portarsi a casa come ricordo un po' di monete appena coniate, arrivato casa invece di fonderle ha pensato bene di modificarle e rimetterle in circolazione nei suo territori, così oggi troviamo queste monete modificate in vari modi: con il solo nome ΠΤΟΛΕΜΑΙΟΥ abraso, con il nome ΠΤΟΛΕΜΑΙΟΥ abraso e contromarca Ancora: o solo con la contromarca Ancora, e logicamente quelle non razziate integre. Silvio
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  36. Ciao ,e grazie x la tua risposta. Non mi interessa il valore, non darei mai via niente della mia collezione, ha valore x me?, ho solo sete di sapere cosa può essere...dici una tessera? Illuminami, ti prego?... Che tipo di tessera?
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  37. Per Barbarigo, mi permetterà Arka, ho trovato un ritratto del Basaiti dove la barba è direi significativa...
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  38. Ciao Cristiano' Murat ? Condivido il mio modesto esemplare con la D retrograda, che a prima vista ha gli stessi conii e usura del tuo esemplare. Un caro saluto. Rocco68
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  39. Disciplinare in modo chiaro ciò che si può collezionare e ciò che non si può; stabilire regole rispettose, per il materiale che si trova ora sul mercato privato; stabilire regole certe per classificare, censire in maniera trasparente il patrimonio presente nei musei (e qui entra la nota 56 sopra citata); creare le basi per rendere impossibile una dismissione di responsabilità, come è avvenuto in passato, di fronte a negligenza, mancata custodia, su furti e ammanchi di beni di proprietà dello Stato e di altri enti pubblici. Infine stabilire procedure ineludibili, per gli spostamenti, e le prese in carico di beni di importanza storica ed archeologica. Oggi è possibile censire tutto nel dettaglio, è solo questione di volontà ......e di onestà!
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  40. Anche questa contromarca ha un fortissimo significato storico, che è da ricercare nelle lunghe e complesse vicende del "Comtat Venaissin". AVIGNONE Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini), 1592-1605. Dozzina 1593 con giglio francese contromarcato al rv. Nel 1593 Achille Ginnasi (1553-1594), di Castel Bolognese fu nominato governatore del Contado Venassino da papa Clemente VIII. In entrambi i territori dell'enclave gli abitanti erano esentati dalle tasse e dal servizio militare, e quindi godevano di grandi privilegi in confronto ai vicini sudditi del Regno di Francia. Nei secoli successivi i re di Francia tentarono più volte di annettere la regione in occasione di divergenze con la Santa Sede, e il Comtat fu invaso dalle truppe francesi nel 1663, 1668, 1768 e 1774. Durante il regno di Luigi XIV e Luigi XV fu anche soggetto a limitazioni commerciali e doganali: nel 1734 il re di Francia proibì agli abitanti del Contado Venassino di coltivare il tabacco e di produrre stoffe di seta stampata. La sovranità papale sul Contado Venassino ebbe fine, dopo lunghi secoli, solo con la Rivoluzione francese. Già dal 1785 si erano registrate tensioni riformistiche e, quando nel 1789 scoppiò la rivoluzione, come in Francia venne chiesto al papa Pio VI di convocare gli Stati Generali del Contado, che si erano riuniti per l'ultima volta nel 1596. Superata l'iniziale resistenza del papa, la riunione ebbe luogo nell'aprile 1790 e sancì alcune misure di stampo repubblicano (uguaglianza fiscale, abolizione dei privilegi di classe, riforme giudiziarie). Tuttavia, quando la vicina Avignone insistette per passare insieme al Regno di Francia, venne rinnovato il giuramento di fedeltà al papa e venne accolto il vicelegato di Avignone, scacciato dalla sua città. Si giunse allo scontro armato con Avignone, che fu interrotto dall'intervento delle truppe francesi. Nel 1791, per mezzo di un plebiscito non autorizzato dal papa, gli abitanti votarono a favore dell'annessione alla Francia. Dal 1793 l'ex Contado Venassino forma, assieme ai territori di Avignone e Orange, il dipartimento della Vaucluse. La Santa Sede dal canto suo non riconobbe formalmente il risultato del plebiscito sino al 1814 e quando il Congresso di Vienna restaurò lo Stato Pontificio in seguito alla parentesi napoleonica il papa protestò vivamente per la mancata restituzione della sua enclave provenzale. Possiamo dire con certezza che l'apporre il giglio di Francia sulle monete papali dell'enclave papale, faceva ben capire che aria tirasse! Michele
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  41. Buonasera, riprendo la discussione per un aggiornamento: la legge di bilancio n. 178/2020 ha istituito il Fondo per il rimborso delle spese legali sopportate dagli imputati assolti. Il 20 dicembre, quindi, il Ministero della Giustizia ha emanato il decreto di definizione dei criteri e delle modalità di erogazione dei rimborsi in parola. Qualcosa si è dunque mosso e oggi il rimborso è realtà (da verificare sul campo l’agilità della procedura). Sperando di fare cosa gradita, allego il D.M. Saluti {3501b917-04f5-4fd8-90eb-2fe23c366d3f}_ministero-giustizia-DM-20-dicembre-2021.pdf
    1 punto
  42. Il dazio è una cosa e l'IVA un'altra. Il venditore ti ha fatto un favore dichiarando 5 invece di 10 altrimenti avresti pagato il doppio. L'IVA in dogana, giustamente, non è stata recuperata. Segnalo, non è questo il caso visto l'importo basso, che l'IVA su oggetti usati e da collezione è al 10% invece che al 22%, in quando già pagata dal primo acquirente quando il bene era nuovo. Pertanto, ebay o in genere il commerciante estero, addebita l'aliquota intera ma in dogana si può richiedere quella ridotta dichiarando il bene usato o da collezione. Oro da investimento esente, come sappiamo.
    1 punto
  43. Buongiorno @Gerdan, Penso di poter confermare l'identificazione precedente. Da quello che si riesce a vedere sembra più simile al CNI vol. II, p. 20, # 8 che al # 7. Infatti nella legenda al R/ leggo "AST • NITET • MODO" invece di "AST • NIT • MODO". D'altro canto sembra che la parte finale della stessa legenda sia "SECOD..." e non "SECON...". Forse una variante non catalogata nel CNI? La cosa non sarebbe troppo stupefacente per una moneta di questa rarità (non ho trovato passaggi d'asta online). Sperando di fare cosa gradita mi permetto di citare l'utente che aveva aperto la discussione allegata in precedenza, @Luca_AT. Essendo sicuramente più esperto di me in questa monetazione, forse potrà darci ulteriori spunti, conferme o pareri a riguardo. saluti Magus
    1 punto
  44. Salve, la ringrazio per l'esaustiva risposta. Se la moneta in questione fosse quella da lei citata, sarebbe per me una cosa meravigliosa. Questa moneta mi fu regalata da un signore quando ero bambino e da allora la custodisco gelosamente, non perché le avessi attribuito un valore economico, ma bensì questo signore le attribuì una storia, a dir suo vera, che mi affascinò particolarmente, tanto da influenzare alcune scelte e hobby fatte/i negli anni a seguire. Crescendo però, il ricordo di quella storia raccontatami da quel signore fu per me sempre più una storiella inventata, quella che si raccontano ai bambini giusto per intrattenerli. Bene, se la moneta in questione dovesse essere veramente un bronzo siracusano avrei la certezza che, quella storiella poco credibile, era in realtà una storia vera e ciò sarebbe stupendo per il bambino che ancora c'è in me . Spero di venirne a capo con il vostro aiuto. Grazie mille.
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  45. Nel primo conio l'errore non è solo la Germania divisa: mancano anche i confini con Danimarca, Paesi Bassi e Lussemburgo.
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  46. Sec, VIII-IX CRISTO morente con capo reclinato e nimbato, con gonnellino. In alto il Sole simbolo della natura divina del Cristo e la Luna che brilla di luce riflessa simbolo della natura umana. Ci sono altre interpretazioni a questi simboli. Sotto la Colomba Argento, altezza mm 46 retro contorno di pallini
    1 punto
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