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  1. El Chupacabra

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/05/22 in tutte le aree

  1. Non ricordo se l'ho mai postato... Tarì di Filippo II al rovescio stemma trilobato con tosoni
    5 punti
  2. Cari amici ve la presento fresca fresca appena arrivata, aggiudicazione dall’asta GMA E-Live n. 2 del 26 febbraio scorso, lotto 626. Clemente XI, piastra anno XI, 32,02 grammi, Muntoni 42, MIR 2269/1, molto rara. Un esemplare sopra lo SPL con una patina da medagliere che raramente si vede, una iconografia del rovescio affascinante, il ponte di Civita Castellana. Non si vede che mi sono innamorato di questa monetazione vero? ? Capolavori immortali dell’arte incisoria numismatica. Buon weekend.
    4 punti
  3. Ciao a tutti, Beppe ti mostro una delle mie 59 con le righe nelle orecchio...
    3 punti
  4. Salve, mi perdoni se mi permetto,ma l'opera è ben fatta e di pregio. A mio avviso ha i seguenti difetti: 1) non compre tutto l impero. Se non ricordo male l' opera fu interrotta per una discussione tra il Simonetti e il Banti; 2) le foto non sono eccelse. Ma questo é dovuto a diversi motivi; 3) non é di immediato utilizzo poiché riporta molte varianti. Ma di contro: L' opera è bilingue: inglese/italiano. Vengono riportate tantissime varianti con annesse immagine spesso molto utili per ritrovare vecchi pedigree. Gli esemplari riprodotti vengono da aste passate e dai musei. Ci sono riferimenti al RIC e non solo. Non é un mero testo di catalogo ma anche ricco di informazioni storiche prese dalle diverse riviste numismatiche come per esempio la RIN. Riporta l' analisi dei diversi ritratti, a memoria ricordo quello su Augusto basato, se non sbaglio, sugli studi del Laffranchi. Riporta anche immagine di falsi. Per concludere un opera così a 20 euro a volume lo trovo giusto, si potrebbe arrivare a 15 euro. Ricordo che se presa singolarmente i primi 5 volumi hanno un costo superiore poiché di difficile riperitá.
    3 punti
  5. Buongiorno a te. Beh, credo che un banale confronto possa dimostrare la mia affermazione...
    3 punti
  6. Buongiorno, che l'Ucraina sia un Paese in guerra , lo sappiamo (purtroppo) . Ma sono diversi anni che combatte contro i "separatisti", prima in "bassa intensità", adesso una guerra manifesta. Però forse non tutti sanno che l'Ucraina ha emesso alcune monete commemorative dei combattimenti. Questa moneta da 10 griven 2018, per esempio, celebra i difensori dell'aeroporto di Donetsk, noti come "cyborg", che hanno difeso l'aeroporto per 242 giorni. Le loro battaglie coraggiose ed eroiche sono diventate il simbolo della lotta sacrificale per l'integrità territoriale dell'Ucraina. Al dritto : un fucile tipo "AK47" e una spada puntata verso il basso, entrambi combattenti. La leggenda dice : per l'onore,per la gloria, per il popolo Al rovescio : La Torre dell' Aeroporto sullo sfondo e un soldato in primo piano, a destra un recinto di filo spinato con spazio per la scritta "КІБОРГИ" (Cyborg) e la data di inizio e fine del conflitto. 26.05.2014 / 21.01.2015
    2 punti
  7. Buongiorno volevo mostrarvi il mio scudo di pio vi mm 41 g26,10 e sarei grato a chi volesse esprimersi sulla conservazione un grazie anticipato a chi vorrà esprimersi.
    2 punti
  8. Complimenti Massimo @Scudo1901 per la tua nuova piastra! Vedo con piacere che ci stai prendendo davvero gusto con questi grossi moduli argentei papali!. Molto gradevole la tua moneta, proprio bella! Al R/, come già accennavi nel post di apertura, é rappresentato il Ponte Clementino, uno dei monumenti simbolici di Civita Castellana che offre uno dei panorami più suggestivi del borgo. La costruzione sorvola una profonda forra sul cui fondale scorre il Rio Maggiore, che dà il nome alla valle. Con un’altezza di 40 metri e una lunghezza di 90 metri è stato, sia in passato che oggi, soggetto di artisti e pittori. Costruito nel 1709 per ordine di Papa Clemente XI, il ponte unisce due crinali di tufo e collega il centro storico alla parte nuova di Civita Castellana. Il progetto fu affidato all’architetto romano Filippo Barigioni. Appena completato, il ponte diviene subito un importante luogo di passaggio del Lazio e si collega alla Via Flaminia. Michele
    2 punti
  9. Egregio, le monete che hai trovato, come ti è stato detto, sono comunissime. Tuttavia, pensare di tenerne una in base ad una selezione fatta da te (che, mi sembra di capire, non hai un occhio particolarmente allenato) potrebbe portarti a tenere quella più - per te - appariscente anziché quella meglio conservata. In base alla mia esperienza, ricordo che da principiante ero più propenso a scegliere in base alla lucentezza anziché alla vera conservazione. Senza contare che, in quella marea, potresti trovare quella che potrebbe avere un valore (per una collezione di nicchia, naturalmente, ma apprezzata) perché con "asse ruotato" o con diversa calamitabilità (allora sarebbe opportuno tenere la migliore per ogni tipo di risposta alla calamita: in genere si possono ripartire in cinque categorie a seconda del contenuto di nichelio). Per quel che riguarda il colore dei 10 Centesimi "impero", siamo in presenza di una lega che - dato il tempo di guerra e soprattutto negli ultimi anni - può presentare lievi percentuali in più od in meno dei vari metalli contenuti. Questo, unito ad una differente reazione al luogo in cui sono state conservate le monete, può portare ad assumere diverse colorazioni. Qui sotto un piccolo esempio:
    2 punti
  10. Ecco un mezzanino battuto ieri in asta Picena.
    2 punti
  11. Assist ricevuto… Una moneta ribattuta è davvero un oggetto affascinante: sarebbe in campo numismatico ciò che in bibliofilia (e filologia) è un palinsesto. Per spiegarlo in due parole (ma consiglio di leggere l’articolo su wikipedia) si tratta di un codice medioevale scritto su fogli di pergamena recuperati da un libro più antico. La pergamena veniva cancellata e sbiancata, poi riscritta e rilegata formando un nuovo libro. Ma col tempo la scrittura più antica riappare, rivelando il testo precedente. Poichè il libro riciclato conteneva un testo considerato non degno di essere preservato, grazie ai palinsesti si sono conservati testi che altrimenti sarebbero andati perduti. Un esempio famoso: il Palinsesto di Archimede, contenente fra l’altro l’unico testo originale greco del trattato Sui corpi galleggianti.
    2 punti
  12. finalmente anche nella mia collezione è entrato Ferdinando I
    2 punti
  13. Buonasera, a me pare il suberato di questa moneta, almeno per il dritto Q. Caecilius Metellus Pius Scipio
    2 punti
  14. Buonasera, invio una scheda di catalogazione monete da me elaborata... si accettano volentieri suggerimenti per eventuali miglioramenti! Approfitto per fare una domanda: nella catalogazione di un denaro della zecca do Messina emesso dall'imperatore Federico II come categoria cosa devo mettere? Zecche italiane? Grazie in anticipo Karl. GR 02 ATENE inv 12.pdf
    1 punto
  15. È pur sempre un R3... ☺️ Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  16. La scelta di creare due aree separate, per commerciale e culturale, ma riunite contemporaneamente nello stesso ambito, è’ estremamente interessante anche perché permette al limite dagli stessi stand di vedere e sentire le conferenze, nella foto il settore culturale
    1 punto
  17. Thailandia sicuro ma qualche dubbio sul valore e la data ... molto somigliante al 10 Satang del 1942?
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  18. I 20 centesimi Impero 1941, non hanno interesse commerciale. Normalmente queste monete si vendono "a peso", per tutte le date 39-43. La cosa che potrebbe interessare è il sacchetto stesso, però è bucato....
    1 punto
  19. Ciao Stilicho, voto senza dubbio la tua soluzione rispetto alla mia “Dinamico e legante” in quanto dà un significato sia alla vignetta (le due vanno in estasi alla vista dell’amico che ne è la causa) sia al rebus che si potrebbe definire “dei contrari” in quanto contrappone chi in senso figurato è caratterizzato da movimento, attività, a chi è privo di movimento. Complimenti e buon weekend, apollonia
    1 punto
  20. Nonostante le foto sfocate, lo stile, il peso e la prossimità con questo falso moderno ( se non uguale) non lasciano quasi nessun dubbio che si tratti d’un falso: Per lo stile, in confronto, (l’aquila, l’esecuzione della criniera del leone) l’eccezionale esemplare venduto da Lanz nel 1999, peso 3,65g
    1 punto
  21. Ciao a tutti, già diverse volte si era discusso dei tre busti (piccolo-medio-grande), per il diritto della lira di Pio IX A.XXI -1866 (ad esempio qui : https://www.lamoneta.it/topic/160302-le-monete-di-pio-ix-nelle-nostre-collezioni/?do=findComment&comment=1818559), oggi casualmente, affiancando due lire "busto grande" mi sono accorto che una di queste aveva al diritto il bordo particolarmente stretto e all'apparenza anche il busto più grande del grande... Così, approfittando della giornata ventosa e fredda, mi sono messo a fotografarle e metterci dei "punti di controllo" : fatto ciò, con un programma online di sovrapposizione delle immagini, si può vedere che in effetti il secondo conio ha il busto più grande, anzi probabilmente tutto il conio ha un rapporto differente sul tondello, da cui il bordo stretto : Su alcuni prezziari tipo il Gigante il busto "molto grande" è quello delle emissioni degli anni 1868-1869, però se non un "ufficiale" quarto busto, almeno un curioso conio "abbondante" lo aggiungiamo anche per la lira 1866-XXI ! ? Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  22. Buongiorno,non seguendo queste piccole differenze che ,a mio avviso, nulla aggiungono alla moneta sia sul piano storico che su quello economico,ho pensato di porre la mia domanda giusto per curiosità che, tanto per intenderci,si ferma qui... Comunque ti ringrazio per avermi risposto...
    1 punto
  23. Ciao, credo che si tratti della RIC VI 46b in quanto la legenda del rovescio non presenta cesure tra AVGG ed ET e il dritto ha un "testone" di Galerio (larger portrait-head): Online Coins of the Roman Empire: RIC VI Ticinum 46b (numismatics.org): La RIC VI 44b ha una cesura tra AVGG ed ET e la testa di Galerio più piccola: Online Coins of the Roman Empire: RIC VI Ticinum 44b (numismatics.org) Ecco un estratto del RIC VI esplicativo: Su Wildwinds (se hai guardato lì) non compare la terza officina di Ticinum , ma se guardi l'estratto del RIC (e le immagini che ho allegato) la terza officina e' nota per questo esemplare. Del resto, Wildwinds, per quanto iniziativa lodevole ed assi utile, non e' completo e presenta talora errori. Ciao da Stilicho
    1 punto
  24. Provo : DINAMICO E STATICO Buona giornata da Stilicho
    1 punto
  25. Un aggiornamento dalla sezione altomedievale della mia biblioteca...
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  26. Galerius, AE Follis, Ticinum, AD 300-303. 28 mm. MAXIMIANVS NOB CAES, testa laureata a destra SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR Moneta a sinistra, reggente stadera e cornucopia. Segno di zecca TT e un punto RIC (IV?) 44b sta cosa che noi li chiamiamo in modo diverso frega anche a me, ma è Galerio Massimiano. In realtà in tutte quelle che ho trovato il segno di zecca sembra più PT e ST, la tua mi sembra decisamente TT, e potrei pertanto sbagliarmi, ma non di molto. Ciao, Tunila.
    1 punto
  27. DE GREGE EPICURI Da Laodicea ad Lycum si può osservare (se ricordo bene, proprio sull'altro lato del Lycum) l'antica città di Hierapolis Phrigia, quella che oggi si chiama Pamukkale, famosa per le sorgenti calde e i giganteschi conglomerati calcarei. Sia a Laodicea che a Hierapolis ci sono anche grandiose rovine di chiese paleo-cristiane e bizantine.
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  28. 1 punto
  29. Oggi ho parlato con una amica polacca: in polacco esiste lo stesso fenomeno e lei mi ha spiegato che nelle lingue slave i sostantivi vengono declinati nei casi, come nel latino (nominativo, genitivo, dativo ecc...). Mi ha detto che il plurale è uno solo, quindi nel nostro caso hriven e karbovantsiv, ma dal 5 in poi si usa declinare il nome al genitivo ("5 di grivnie") mentre dal 2 al 4 si usa il nominativo ("2/3/4 grivnie").
    1 punto
  30. Grazie per i tuoi interventi e complimenti per il tuo approccio numismatico: moneta + studio è il binomio da perseguire! Ti lancio un assist sull'ottimo spunto di @miza In questa discussione ci sono informazioni al riguardo. Peccato che le foto di @rickkk siano andate perse... Anche @cembruno5500 ha un esemplare per niente male di 20 centesimi Esagono ribattuto... Ti allego quello che avevo io, venduto qualche tempo fa, che di particolare aveva anche la data rara del sottotipo monetale. Un saluto, Fabrizio
    1 punto
  31. Il fenomeno è ancora poco chiaro. Io (che non son nessuno e quindi è mera opinione personale) ritengo siano emissioni di emergenza (emesse dall'esercito?) in un'area a ridotto flusso monetale. Infatti circolavano nell'area limes danubiano... come se lí fossero accettate mentre in aree più centrali fossero viste con diffidenza. È un discorso complesso e poco chiaro - anche perché non documentato nelle fonti storiche scritte - che ricorda in qualche aspetto i denarius limes... o le imitative di bronzi con imitazioni di contromarche del Primo Impero. Ciao Illyricum
    1 punto
  32. Non ho ancora avuto modo di verificare i miei esemplari, pero' un tentativo di identificaziine dei diversi esemplari potrebbe partire dalle "I" di PIVS e IX che mi sembrano leggermente diverse nel trattino inferiore vediamo se e' una caratteristica ricorrente
    1 punto
  33. Laodicea al Lico È un’antica città dell’Asia Minore situata nella valle del fiume Lico, un affluente del Meandro. Già Diospolis ("città di Zeus") e poi città di Rhoas, nel 253 a.C. il re seleucide Antioco II le dette il nome della amata moglie Laodice. Lo sviluppo della città fu favorito dalla fertilità della valle del Lico e dalla posizione all'incrocio delle strade tra l’Anatolia centrale e meridionale con la costa occidentale, le quali seguivano probabilmente i percorsi commerciali già tracciati in epoca preistorica. La città rimase in possesso dei Seleucidi fino al 188 a. C., quando passò al regno di Pergamo. come tutto il territorio pergameno, fu lasciata in eredità ai Romani nel 133 a. C., entrando a far parte della nuova provincia di Asia. In età romana si sviluppò come centro per la produzione e il commercio della lana e l'industria tessile. Fu devastata con le altre città della valle del Lico dal terremoto del 60 e poi ricostruita dai cittadini, o secondo altre fonti più attendibili da Augusto col nome di Cesarea. https://it.wikipedia.org/wiki/Laodicea_al_Lico https://www.romanoimpero.com/2017/05/laodicea-al-lico-turchia.html apollonia
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  34. Mi scuso per l'incoveniente di prima, allego nuovamente l'interessante articolo recentemente pubblicato dalla seguente testata giornalistica locale sul clamoroso furto avvenuto negli anni '70 presso il Medagliere del Museo Archeologico di Gela: https://www.letterag.online/lg-rubriche/archeologia-e-storia-del-territorio-gelese/vite-complicate-dei-medaglieri-il-furto-di-monete-al-museo-di-gela-e-il-loro-parziale-recupero/?fbclid=IwAR36tPt9YxS9aHUfdMEqmsJTWvfDhPHlmXjR1d_Dkjbil8pl_L9xQw_4-Gs
    1 punto
  35. Ciao Beppe, Si, sembrano proprio le righe che si vedono sulle 56 e su alcune 59. Vediamo cosa dicono anche gli altri esperti. Grazie per averla postata. Un saluto Raffaele.
    1 punto
  36. Saluti a tutti gli amici, posto una delle mie Piastre 1855 che sembra avere delle righe all'interno del padiglione auricolare. Mi sembra sia una particolarità già rilevata in altri millesimi. Attendo una vostra gentile risposta. Buona Giornata, Beppe
    1 punto
  37. Gettone Cafe' Francais Turin Via Sacchi 2
    1 punto
  38. DE GREGE EPICURI Ho visto la bella guida di Friedman e Schaefer in "The Celator" per classificare i vittoriati anonimi, linkata da @L.Licinio.Lucullo su richiesta di @Ross14. Però, una cosa sono le guide, un'altra la loro applicazione...Ho questi due Vittoriati, che mi paiono dello stesso tipo: il gonnellino è rappresentato da 4 barrette, ed è chiuso in basso da una base, non troppo corta. Ma come vanno allora classificati? Cr. 70/1 (direi, molto simile alla fig. 19) oppure 166/1? Il primo pesa 2,57 g.(14-15 mm), il secondo 2,74 ed è un po' più grande (17-18 mm). Le foto non sono molto buone, ma mi pare che i dettagli si vedano. Che ne pensate?
    1 punto
  39. Cercando le ultime emissioni anche delle altre nazioni, il Kazakhstan per esempio, che ne sai? 20 000 Tenge (30th Anniversary of Independence) - Kazakhstan – Numista
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  40. Vorrei aggiungere un’informazione del genere “…per la precisione”. L’ho già inviata come feedback al catalogo LaMoneta, pagina Nichelino - ma lo ripeto qui. A proposito del KB che indica la zecca estera che ha coniato la moneta… “Gigante indica gli stabilimenti Arthur Krupp di Bienerdorf (sbagliando però l'attribuzione in quanto detti stabilimenti si trovavano in Austria)” e un’informazione da Rivista italiana di numismatica e scienze affini, 1894 spesso ripetuta: “la coniazione fu concessa per 15 milioni di lire alla ditta Krupp di Bendorf (Austria) e si coniano nella zecca di Berlino”. Il nome della località non è Bienerdorf e nemmeno Bendorf… si tratta di Berndorf. La Berndorfer Metallwarenfabrik venne fondata da Alexander Schoeller ed Hermann Krupp nel 1843 - dal 1891 l’unico proprietario era il figlio di Hermann Krupp: Arthur. La ditta è soprattutto conosciuta per l’argenteria. Iniziò la produzione di posate nel 1845 con 50 dipendenti. Nel 1880 i dipendenti erano già 1000, negli anni ’90 erano 4000, e nel 1914 6000. Già a partire dal 1850 produceva posate in leghe di nickel, sotto il nome “Alpacca” o “Alpaccasilber”. Non ho trovato nulla che permetta di ipotizzare una produzione di monete, ma è possibile che abbia collaborato con la zecca dell’impero austro-ungarico a Kremnitz, che usava il marchio KB. Sicuramente, aveva una filiale a Milano e quindi probabilmente l’incarico per la fornitura delle monete era stato assegnato tramite la filiale milanese.
    1 punto
  41. Buonasera a tutti, finiti gli 89?. Secondo me qualche altro ramino con variante ci dovrebbe essere. Saluti Alberto
    1 punto
  42. grazie per le risposte e le valutazione della conservazione! Come ricompensa, ho compilato una piccola Storia delle monete in nickel - fino alla II guerra mondiale, quindi il periodo in cui erano prodotte come alternativa alle monete in argento - non ancora per sostituirle. Nel 1837 la ditta Feuchtwanger di NY presentò al congresso delle prove di monete in nickel da 1 e 3 cent ma la proposta venne respinta. La lega era composta da 17% nickel, 68% rame, 12% zinco, 3% argento. Dal 1838 in Francia vennero coniate prove di monete in 15% nickel, 75% rame e 10% zinco, ma poi la lega venne utilizzata per la produzione di medaglie - non per monete. Nel 1848 la Svizzera decise di produrre monete in lega di nickel. Purtroppo i rappresentanti politici conservatori nella commissione riuscirono ad imporre la sostituzione di parte del nickel con argento in modo da raggiungere il 50% del valore nominale. Una decisione dogmatica-politica che aumentò il costo ma peggiorò la qualità del metallo delle monete, prodotte a partire del 1850. La lega quindi era composta da 10% nickel, 15% argento, 50% rame, 25% zinco. Oltre ai problemi di colorazione e resistenza all’usura, questa lega aveva un grosso difetto: la resistenza alle alte temperature, che facilitava la realizzazione di conii per la produzione di monete false. Dal 1856 vennero prodotte monete da 1cent negli USA, ma la quantità di nickel era 12% (con 88% rame) quindi meno del 15% necessario per dare al rame un colore argenteo. Vennero anche prodotte monete per Peru (1 e 2 centavos, 1863-64) e Costarica (1 centavo, 1865-68). Gli USA nel 1864 erano tornati al rame per le monete da 1 cent. Nel 1860 il Belgio mise in circolazione le prime vere monete "in nickel". Da esperimenti con diverse leghe contenenti Nickel al 18-50% era risultato un valore ottimale di 23-24%, ma per semplicità (altra decisione politica) venne scelta una lega 25% Nickel e 75% rame. Questa composizione venne utilizzata dal 1865 per i 5c USA e da allora è una sorta di standard per le monete “in nickel”. Seguirono il Brasile dal 1871, la Germania dal 1873/74, ecc. ecc. (dal 1894 anche l'Italia). Nel 1879 anche la Svizzera decise di passare alla lega 25ni/75cu, ma la solita commissione impose nuovamente il rispetto di un valore minimo di metallo almeno per la moneta da 20c che per questo motivo venne prodotta (fino al 1938) in nickel puro, più costoso del rame. Questa è la prima moneta in nickel puro, e si distinse per una straordinaria resistenza all’usura e per le qualità magnetiche. A partire dal 1881 altri 84 stati hanno prodotto monete in nickel puro. Fra questi anche la Germania dal 1927, con conseguenze notevoli… Infatti il trattato di Versailles imponeva alla Germania limiti per la formazione di scorte di diverse materie prime di interesse bellico, fra cui il nickel. Ma nel 1939 in Germania circolavano 2650 tonnellate di monete in nickel puro, che vennero ritirate e sostituite con monete in alluminio: una vera miniera di nickel a favore della produzione di acciaio per usi bellici! Il nickel era talmente importante durante la guerra, che negli USA nel 1942-45 venne sostituito… dall’argento! E poichè è meno efficace per cambiare il colore del rame, la lega sostitutiva per i 5c era composta da 35% argento, 56% rame, 9% manganese.
    1 punto
  43. 1 punto
  44. 1 punto
  45. Prego @uragano ! Aggiorno con la seconda parte dello "studio", per capire se il busto "molto grande" citato dal Gigante per gli anni 1868-1869 e questo nostro "4° busto" hanno somiglianze... Come sempre ho preso le fotografie delle singole monete 1866-XXI vista sopra e 1869-XXIII, concentrandomi solo sul busto dato che le legende sono differenti per le emissioni 1866 e 1869, segnando qualche punto di controllo : A questo punto le ho sovrapposte, e il risultato è non tanto una "somiglianza", ma la pressochè totale (a meno dell'errore umano) identità tra i due busti: i cerchietti dei punti di controllo sovrapposti tendono al verde, inaspettato effetto di colore...:-) A questo punto penso si possa "ufficializzare" che il 4° busto, MOLTO GRANDE, è entrato in uso già nel 1866-XXI, magari con il rifacimento di un ultimo conio, per poi essere ripreso gli anni successivi. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  46. Questo è un falso pubblicato nel 1993 e descritto in forumancientcoins dove è stato introdotto il 29 agosto 2014. Molti falsi sono entrati nel mercato a partire dai primi anni '90. Julius Caesar Denarius 49-48 BC: JULIUS CAESAR AR Denarius - Elephant & Serpent /High Priest (RSC 49) This is a most convincing Lipanoff 18-15 forgery, many examples of which (though with variable weathering and damage simulation) have found their way onto the market starting in the early 90s. It was first published in the “International Bureau for the Suppression of Counterfeit Coins [IBSCC] Bulletin on Counterfeits [BOCS]” Vol (18) No. 1, 1993: Page 11, Figure 5.
    1 punto
  47. Vi invio anche i miei cartellini 5x5 da mettere nel medagliere accanto alle monete ... MONETE cartoncini 5x5 BUONO OK.pdf
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  48. Vabbuo', se di scarrafoni deve trattarsi allora metto anche il mio rappresentante 2 T. 1857 che mi piace tanto vedere accanto ad altre mie preunitarie in rame con nominale da 3 o 5 centesimi per questioni di affinità ponderali e metrologiche:
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  49. Buonasera a tutti, posto un altro dei miei due Tornesi di Ferdinando II, millesimo 43, il secondo in raccolta di questo millesimo, regalo di un caro Amico Calabrese. Saluti Alberto
    1 punto
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