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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/22 in tutte le aree
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Buonasera, Pochi esemplari noti di questa Piastra 1816 con errore in legenda: INPANS anziché INFANS. Rarissima variante , nota dal 2002 da me pubblicata e fatta conoscere sul Quaderno di Studi del Circolo Numismatico "Mario Rasile" LIV Novembre/Dicembre6 punti
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Saluti a tutti. Posto una nuova entrata nella collezione: 120 GRANA 1816 A mio parere, le Piastre di questi anni, sono le più belle esteticamente, sia per il ritratto con il “parruccone” che rimanda a periodi pre-napoleonici che non ritorneranno più, sia per lo stemma borbonico chè è particolarmente accurato nell'incisione. Accurato non vuol dire “preciso” e ci saranno molti amici che potrebbero spiegarci come, nel senso araldico, sia semplificato e contenga degli errori. Ma quello che mi preme sottolineare è il tentativo dell'incisore di trasporre il colore su una moneta che non ne ha. E' doveroso fare un passo indietro negli anni, perchè fin dall'inizio la domanda era proprio questa: “ Come riuscire a rendere il colore in manoscritti non dipinti, in anelli, in monete e medaglie? “ Dopo alcuni tentativi piuttosto velleitari provati in Inghilterra, nel 1637 l'Araldista Gesuita Silvestro da Pietrasanta adottò un metodo che utilizzava un sistema di punti e linee esso fu accettato da (quasi ) tutti. Il 21 Dicembre 1816 con Regio Decreto si approvò lo Stemma ufficiale del Regno delle Due Sicilie. Come si può notare lo Stemma sulla moneta è semplificato ( quello Borbonico è considerato uno dei più complicati in Araldica e per un incisore sarebbe stata un'impresa improba trasferirlo fedelmente su una moneta) e presenta degli errori. Però i colori (o meglio smalti ) dei campi sono abbastanza fedeli. Giallo o meglio Oro= Medici Azzurro = Portogallo, Borbone, Borgogna Rosso= Asburgo/Austria Certamente qualcuno non corrisponde, però bisogna dare atto all'incisore di aver creato un bello Stemma e, con i mezzi piuttosto limitati dell'epoca, piuttosto vicino all'originale. Buona Giornata,5 punti
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Se può interessare a questo link potete trovare i registri della Cancelleria Angioina ricostruiti. Pubblicazioni - Accademia Pontaniana Quando ho curato la pubblicazione sulla monetazione angioina ho passato giornate intere a Roma presso la Biblioteca Giustino Fortunato per consultarli. Averli ora disponibili online è una vera fortuna. Spero sia di gradimento.4 punti
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Ciao Beppe e buon giorno a tutti, Complimenti per la splendida piastra. Anche secondo me questa tipologia rientra tra le più belle piastre mai realizzate proprio per l accuratezza del conio. Già nelle piastre di Carlo curavano lo stemma allo stesso modo, e con Ferdinando IV questa cura si ha solo nelle 98 con sottocorona rigato (se non sbaglio) dove le righe stanno a significare il verde e il porpora. Condivido la mia umile 1816 con cartellino d'epoca. Un saluto Raffaele.4 punti
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Dal 1856 in zecca fu introdotto l'uso delle lettere spesse. Un saluto Raffaele.3 punti
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Il confronto con due monete ( genuine ), fa risaltare come le genuine coniate hanno dettagli nitidi, a prescindere della conservazione. Diversamente le altre due sopra, create a fusione, con il metodo della cera persa, hanno fondi senza lucidi ( da colpo di martello ), sferette e i colpi accidentali sul dritto e sul rovescio, allo stesso posto. Qui sotto, un confronto co le due genuine. In basso con le freccette in nero, il bordo delle due ( Solidus e Bertolami ), che hanno perfettamente gli stessi difetti, allo stesso posto.3 punti
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Questa la mia 1805, nella versione capelli lisci, un po’ più rara, e in FDC3 punti
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Ciao @Brios capisco il punto di vista della Russia ma non lo condivido. L'identità nazionale è un concetto complesso, che definisce come le persone che vivono in un certo luogo si identificano. L'identificazione delle persone che vivono in una certa regione geografica in un popolo dipende da un numero enorme di fattori, che possono anche essere importati dall'esterno (immagino tu pensi questo). Esempio classico. Se andavamo nel 1400 in Grecia e avessimo chiesto alla popolazione che viveva lì in quale nazione si identificassero, ci avrebbero detto che loro erano Romani. Se avessi detto loro che erano Greci si sarebbero arrabbiati (erano considerato offensivo). L'identità Romana delle popolazioni attualmente Greche dipendeva dalla presenza dell'impero Romano d'Oriente e persistette qualche secolo anche dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453. Pare che solo nel 1800 la popolazione della Grecia cominciò a identificarsi come greca. La domanda è: quando sono diventati Greci? Sempre? nel 1800? La mia risposta è: quando hanno cominciato a identificarsi come greci! Stessa cosa si può applicare all'Ucraina. Sappiamo che russi, Bielorussi e Ucraini provengono da un'unica grande nazione, la nazione Russa. Le varie regioni negli ultimi secoli una storia diversa e la lingua si è leggermente diversificata. Il problema è che le persone che vivono in Ucraina stanno cominciando da alcuni decenni ad identificarsi come Ucraini, distinti dai Russi. E non c'è nulla da fare. Inoltre, se si identificano in qualcosa di diverso la soluzione non può essere dichiarargli guerra. Anzi, con la guerra si ottiene l'effetto opposto. Perché da Febbraio, molti Ucraini che magari si sentivano anche Russi, considereranno la Russia non come fratelli, ma come una nazione diversa che li ha invasi. E questo aumenterà e renderà più forte l'identità Ucraina. Anche se la Russia vince la guerra. In un certo senso si può dire che lo spirito identitario Ucraino è stato creato (anche) da Putin con questa invasione. Io sono contro la guerra sempre. Ma anche volendola giustificare in qualche modo, questa guerra non ha senso. La Russia ha perso l'Ucraina il giorno in cui l'ha invasa.3 punti
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Oltre allla "I" di REGNI ribassata (come già segnalato), io vedo anche una "I" sotto la "F" di FERDINANDVS: insomma, su questa moneta le "I" hanno dei problemi...2 punti
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Ecco il Link, @demonetis https://www.persee.fr/doc/efr_0223-5099_1998_act_245_1_5327?q=L'archivio+della+Regia+Zecca.+Formazione,+perdite+documentarie+e+ricostruzione Buona Giornata a Tutti, Beppe2 punti
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@Brios sei razzista, parli sempre di mafia e non citi mai la camorra, la 'ndrangheta, la sacra corona unita, la mafia del Brenta, ..... ci sono anche loro e si potrebbero offendere! PS: mi scordavo della banda della Magliana, della loggia P2, P3, .....2 punti
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https://meet.google.com/bzk-usyt-tvg Buonasera, per chi vorrai seguirci da remoto in diretta dalle 20:45 del 5 aprile; link sopra. Marco2 punti
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Buon giorno, Vi presento il nuovo libro scritto da Davide Fabrizi @fedafa, Il libro rientra nella collana edita dal Circolo Numismatico Romano Laziale, giunta alla decima pubblicazione.. Il volume tratta la storia e le monete del duca di Sora, Pietro Giovanni Paolo Cantelmo, personaggio storico dal carattere ribelle ed imprevedibile ed è corredato da una corposa appendice documentaria. Lo studio che vi apprestate a leggere è stato approfondito in ogni suo aspetto, è un lavoro completo che in futuro si potrà arricchire ancora di più solo grazie ad altri ritrovamenti documentali - che tutti noi ci auguriamo possano sorgere dalle “nebbie” odierne in cui sono avvolti – ed offre anche un quadro storico ed economico del periodo. Lo studio comprende anche le varianti conosciute e un catalogo con le valutazioni odierne delle monete ivi riportate. Il libro conta ben 280 pagine, in carattere Times New Roman n. 12, è stato stampato in 100 copie a colori su carta opaca da 120 gr, in formato A5.; la copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr.300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Le copie saranno disponibili alla vendita entro la fine di marzo 2022, intanto potrete prenotarle attraverso la E- mail: [email protected] Il suo costo è di € 15,00 più eventuali Spese Postali. Saluti Eliodoro1 punto
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Buonasera a tutti, Martedì 5 Aprile 2022 alle 20:45, il Centro Culturale Numismatico Milanese è lieto di annunciare una conferenza tenuta dalla P.ssa C. Perassi sul tema: Dalle immagini degli dei ai ritratti degli uomini: una rivoluzione iconografica nella monetazione antica. La conferenza presenta una panoramica dei temi figurativi della monetazione greca, con l’obiettivo di identificare il momento di passaggio dalle tradizionali immagini divine alla raffigurazione di un uomo vivente. Saranno analizzate dapprima le emissioni di elettro coniate in Asia Minore, la monetazione bimetallica dei re persiani, dei satrapi occidentali e dei re macedoni Alessandro I e Filippo II. Una indagine approfondita sarà riservata alla produzione di Alessandro III e dei suoi successori, alla ricerca della prima autorappresentazione dell’autorità emittente totalmente ‘umana’, ossia libera da quegli attributi divini (egida, corna o pelli di animali), che conferivano al ritratto una connotazione sovrumana. Essendo un evento di rilievo comunicheremo a breve maggiori dettagli per la partecipazione Buona serata a tutti1 punto
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Vuol dire che non l'hai fatto nel modo giusto! La moneta devi tenerla ferma sul binario con il pollice e l'indice mentre che passa il treno, risultato garantito!1 punto
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Io sono convinto che questa tipologia di Aureliano fosse un doppio sesterzio , ed il cosidetto " asse " di Aureliano o Severina, quello che si aggirava sui 5/8 grammi, un sesterzio .. leggeri perchè tardi ed oggetto di una sua riforma..1 punto
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In araldica, lo stemma privo di smalti (che si dividono in metalli - argento e oro - e colori - azzurro, nero, porpora, rosso e verde) prende il nome di stemma acromo e la tecnica per rappresentare gli smalti è il tratteggio. Detto ciò, bisogna saper blasonare uno stemma, cosa non semplice dato che occorre conoscere le regole del blasone. Lo scopo della blasonatura è quello di "redigere un testo facendo sì che un cultore della materia sia in grado di disegnare senza incertezze lo stemma stesso". Sarebbero utili a noi numismatici la redazione di regole cogenti per la descrizione di una moneta. Fonte per la stesura di questo post: Carlo Tibaldeschi, Dizionario Araldico IAGI.1 punto
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Stessi identici conii per tutte le INPANS ad oggi censite. Hanno in comune questi esuberi di metallo, evidentemente il conio di dritto non ebbe vita lunga.1 punto
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Ciao. Penso che questo sia lo scenario più realistico. Se non c'è una guerra globale in Europa. Пожалуйста. Товарищ. L'ultima frase in russo è una password spia.1 punto
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Hi all, this one looks pretty much the same specimen: https://www.darabanth.com/en/online-auction/393/categories~Numismatics/Worldwide-commemorative-medallions-and-plaques~2000016/Olasz-Allamok-Velence-1778-1789-A-velencei-Dalmat-Szent-Gyorgy-es-Tryphon-Iskola-ketoldalas-~II2376398/ Am I right?1 punto
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Buongiorno...stesso lotto monete...sempre di difficile interpretazione per me,quindi chiedo gentilmente a qualche esperto se riesce a identificare...peso non riesco a misurarlo...diametro parte larga 17 mm Retro1 punto
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Complimenti per l'occhio, a me sembra la F corrette sul conio madre, sono curioso di sapere effettivamente cosa sia, vediamo @Rocco68 che ci dice1 punto
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Tra l'altro il primo dei due sesterzi Diva Mariniana. Died before AD 253. Æ Sestertius (26mm, 13.70 g, 7h). Rome mint. Struck under Valerian I, circa AD 253-260. Diademed, veiled, and draped bust right, set on crescent / Peacock right, with tail spread. RIC V 10; MIR 36, 214d; Banti 5. VF, olive-green patina, fields smoothed and details enhanced, typical short flan. Rare. Ex the Douglas O. Rosenberg Collection. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=145535 dovrebbe trovare corrispondenza di conio con quest'altro se non erro (con qualche "aiutino" - capelli, coda pavone ad es.) nel primo dei due. Diva Mariniana. AE Sestertius. 15.21 g.. DIVAE MARINIANAE, Diademed, veiled and draped bust right. CONSECRATIO, Peacock walking right, tail spread. SC in exergue. RIC V-1, 10; Cohen 12. Rated R2 With permission of Gemini, LLC & Heritage World Coin Auctions - Auction VIII (with Heritage Auctions), April 2011. https://www.wildwinds.com/coins/ric/mariniana/RIC_0010.txt Ciao Illyricum1 punto
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Ciao Vitellio, scusate se mi intrometto ma nei giorni precedenti avevo notato quest'esemplare "anomalo" che emerge dalla produzione comune (condividendo in linea di massima la tua osservazione) e ne avevo cercato la provenienza. E' al Münzkabinett der Universität Göttingen e loro lo danno per autentico e "Prägung" ovvero coniato, se interpreto correttamente. Nulla di segnalato in merito al luogo di ritrovamento (in strato durante scavi archeogici, fortuito,etc..) https://www.kenom.de/id/record_DE-MUS-062622_kenom_187761 Ciao Illyricum1 punto
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Per quanto ho visto l'SC in esergo è riferibile solo agli esemplari con il pavone andante a destra. Per maggior chiarezza posto il secondo esemplare della tipologia senza SC, per quanto rilavorato dovrebbe essere autentico (gr.20,58 vedere Foto ) Anche qui sembra chiaro che lo spazio per SC non ci sia, da notare lo stile della ruota estremamente rotonda come nell'altro. Invece temo proprio che il secondo esemplare che hai postato sia un falso fuso, forse vecchiotto... per caso hai la provenienza?1 punto
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Il termine "Rutenia" è stato usato anche per indicare un'area dei Carpazi all'interno del Regno d'Ungheria. La Rutenia subcarpatica comprendeva le città di Mukačevo (Munkács) e di Užhorod ( Ungvár). Questa regione aveva fatto parte dell'Ungheria a partire dall'XI secolo.1 punto
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Ho chiesto i dati ponderali per valutare che non sia coniata con un tondello di diametro inferiore.1 punto
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Mi farebbe piacere che magari intervieni anche nella vecchia discussione che ho appena rievocato invito esteso naturalmente a @caravelle82 e @numys1 punto
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Nel caso in cui. Era un esempio giocoso della tua logica e dell'illusione di capire la Russia. Con grande rispetto per te, la tua opinione e le tue monete.1 punto
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Ciao @azaad Ho letto la tua opinione con grande interesse. Se accetti la teoria come un sermone nella chiesa, allora puoi essere d'accordo con ogni parola. Giusto, equilibrato, ragionevole, onesto = vero e corretto. Ma allora proviamo ad applicare questo cliché anche in Italia. 1. Separare dal pensiero italiano 2. Leggi proprie 3. Hanno la loro storia 4. Famiglie che si identificano diversamente dalla maggioranza da più di 3 generazioni. 5. Mentalità speciale 6. Propria terra. Hanno anche collaborato con gli americani contro il potere ufficiale (sotto Mussolini) LEGALIZZIAMO LA MAFIA ITALIANA,1 punto
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Si, e anche quelli a firma Anna Miari Carlotti e Luigi Carlotti tutore. retro di biglietto da 1 lira retro di biglietto da 3 lire Esiste anche qualche biglietto da 5 lire con timbro a secco e dicitura "Pietro de Stefano - Portomaggiore" (fonte Crapanzano Vol II). In ogni caso, secondo il Crapanzano si tratta di iniziative a carattere privato. A proposito del Barzilai, il Crap dice: "...siamo giunti a ritenere cheil Barzilai, avendo avuto all'epoca la possibilità di maneggiare una certa quantità di biglietti, in preda a crisi di grafomania, vi abbia apposto la propria firma."1 punto
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Buonasera a tutti. Personalmente dalle foto riesco ad intuire alcune cose: segni sulla veste al rovescio,mentre al dritto segnetti non evidenti su mento e vicino al mento e volto. Per me moneta SPL o al massimo SPL+. Rimane un esemplare di tutto rispetto. Bella moneta.1 punto
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Ciao! Credo che le varietà siano più di quelle censite dal Papadopoli; giusto un giro superficiale in rete ed ho trovato subito questo tra i primi rappresentati, che ha aspetti simili a quello che hai postato tu. https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/11113-venezia-nicolo-tron-doge-lxviii-1471-1474-lira-da-20-soldi-con-ritratto.aspx con una ricerca sistematica credo che verrebbero fuori delle sorprese! Magari il punto all'interno dell'occhiello doveva servire come riferimento e non è stato appiattito in fase di coniazione!?1 punto
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Grazie Luciano, interessante, Può darsi pure che sia “un semplice oggetto che ingentiliva il tondello”. La mia curiosità nasceva anche dal fatto che “curiosamente” i gigli sono tutti posizionati verso il centro della moneta e non fuori come generalmente si riscontra in altre monete. Posto ulteriore esemplare di uno Zeno recentemente acquisito. Anche in questo caso, i gigli sono molto belli ed indirizzati al centro. Domenico1 punto
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Cina: scoperti resti di una gigantesca creatura simile ad un coccodrillo risalenti a 3.000 anni fa Per gli esperti questa specie si sarebbe estinta a causa dell’uomo. I ricercatori dell’Università di Tokyo hanno analizzato i resti parzialmente fossilizzati di due creature che ritengono siano state uccise tra 3.000 e 3.400 anni fa. Questa nuova specie chiamata Hanyusuchus sinensis è un genere estinto di coccodrillo gavialidae, una famiglia di rettili, appartenenti all’ordine dei Crocodyli. I gavialidi sono rappresentati attualmente da una sola specie, il gaviale del Gange in India. Secondo gli scienziati questo animale lungo più di 5 metri simile ad un coccodrillo, si è estinto a causa della caccia spietata degli esseri umani. Cina: resti di una gigantesca creatura simile ad un coccodrillo risalenti a 3.000 anni fa “Osservando questi due esemplari, abbiamo subito capito che sono stati uccisi da persone e per questo motivo questa specie si è estinta e date le prove storiche di purghe sistematiche di coccodrilli nella regione, la conclusione deve essere che gli esseri umani sono responsabili della scomparsa di Hanyusuchus sinensis” spiega il professor Minoru Yoneda, del Museo universitario dell’Università di Tokyo. Entrambi i fossili mostrano ampie prove di attacchi viziosi e persino di decapitazione. Questa è una scoperta molto interessante non solo perché si tratta di un anello mancante ma anche perché è una delle prove più significative di estinzione causata dall’essere umano. https://www.scienzenotizie.it/2022/03/11/cina-scoperti-resti-di-una-gigantesca-creatura-simile-ad-un-coccodrillo-risalenti-a-3-000-anni-fa-27533171 punto
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Buona sera. Rispondo solo ora perché volevo visionare insieme ai miei due esemplari di questa moneta altri esemplari di un mio conoscente. A mio avviso le firme ed i bordi risultano avere, tra le diverse monete, delle leggere differenze compatibili con la sua. A proposito delle firme ho osservato anche gli esemplari su inasta 98 ed anche loro presentano alcune di queste differenze. Il bordo, tranne che nelle alte conservazioni, a volte appare leggermente arrotondato. A me la sua moneta sembra autentica. Il colpo è senza dubbio deturpante, però questa moneta ha comunque sempre un buon mercato forse anche perché sconfina un po' da quello esclusivamente numismatico. Buona serata. Gabriella1 punto
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Buona Domenica In attesa che ti risponda @Arka, mi permetto di darti il mio parere. La moneta dovrebbe avere un diametro di ca. 18 mm, mentre la tua dici che misura 14 mm; già questo è un indizio. Per avere l'ulteriore indizio che "chiuda il cerchio" è conoscere il peso della tua. Quello censito è di gr 1,76. Potrebbe essere quindi sia decentrata, sia mancante di metallo; non so se tosata .... qui di argento ce n'era proprio poco; il titolo era dello 0,046/1000, hai voglia a raschiare! saluti luciano1 punto
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Buonasera, è un cavallo battuto a Napoli durante il regno di Filippo III di Spagna 1598-1621,date le condizioni per me è difficile stabilire la variante, comunque è una monetina non semplice da reperire... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/31 punto
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Buon Giorno, Vedo solo ora questa richiesta, la moneta con i limiti della valutazione di una immagine, non ingenera dubbi, anche i dati di peso e diametro sono congrui in ragione della conservazione. Si tratta di un discreto Fiorino, la classificazione indicata MIR 29-26 non è quella corretta, si tratta di MIR 27-06. Signore per l'oro Lorenzo di Bartolo di Domenico Corsi anno 1363 II semestre. Complimenti, è una moneta gradevole. Cordialità1 punto
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Buongiorno a tutti, posto la mia piastra del 1856 modello base. Magliocca 566 Taglio inciso al Diritto Saluti Alberto1 punto
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È una moneta di Siena, ma sarebbe meglio aggiungere comunque peso e diametro per gli esperti di questa zecca...1 punto
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Lui è leggero. Per gli operai e i contadini, dopo una dura giornata, era a suo agio per le risate. D'accordo, dopo un'intera giornata di lavoro da un altoforno o con una mietitrebbia sul campo, le persone non guardano E la nave va o La Dolce Vita.1 punto
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Buona giornata Complimentoni a @fedafa ed al Circolo Numismatico Romano Laziale che rende possibile la divulgazione. saluti luciano1 punto
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Ciao, seguendo da apprendista con molta attenzione questa didattica discussione, a mio modesto parere la moneta che hai postato (se I dati ponderali sono quelli indicati) non può che essere un antoniniano. Lo so che erano in lega d'argento molto basso e questo è evidentemente in bronzo o rame ma io dico la mia. È il tondello di un eventuale antoniniano da suberare o un suberato che ha perso completamente l'argentatura? Mi sentirei comunque di escludere che si tratti di un dupondio. ANTONIO1 punto
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Vedi Lipari, penso che a distanza di 40 dall’uscita del primo volume del Corpus ancora non si sia compreso l’intento di Calciati con la sua opera. Il Corpus, non aveva e non ha l'interesse di collocarsi nel panorama numismatico come una pubblicazione solo scientifica (ve ne erano piu che in abbondanza..), ma aveva/ha lo scopo di rendere nota una monetazione, quella bronzea, che oggi è più che conosciuta (grazie al anche al volume di Calciati) non di certo negli anni 80 dove l’unico lavoro recente sul bronzo era il Minì con pochi esemplari pubblicati e poche varianti. Non dimentichiamo inoltre che siamo in Italia, quando pubblicò il Corpus, Calciati non ebbe grande collaborazione dal mondo accademico, i soliti problemi di oggi, dove il collezionista/studioso non ha lo stesso peso.. Fortunatamente, la critica internazionale premiò l’opera, oggi ancora estremamente considerata (dagli ambienti scientifici americani, inglesi, tedeschi e francesi), ricercata e venduta all’estero (là non badano a spese per acquistarla). Se consideri poi, che oggi si classificano le monete con testi che sono prodotti scaricando le immagini da internet...(senza fare nomi)... Se in Italia, il Corpus, fosse stato venduto a 150€, oggi era già alla terza ristampa …., tanto più, ho visto personalmente delle copie anastatiche (mai autorizzate) a casa di amici collezionisti … Calciati amava la numismatica, la pittura ed il suo lavoro nel quale era un professionista molto affermato, con conferenze in giro per il mondo e pubblicazioni varie (tipo l’atlante di elettrochirurgia dentale stampato in varie edizioni). Forse Lipari, queste persone che parlavano del “dentista di Genova”, se avessero speso meno tempo a parlare del dentista, e di più a tutelare la numismatica della loro terra, oggi circolerebbero meno falsificazioni frutto della produzione di quegli anni….1 punto
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