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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/20/22 in tutte le aree
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In altra discussione si è parlato dell'incendio perpetrato dalle truppe tedesche in ritirata da Napoli dei documenti custoditi nell'archivio con il conseguente ed immane danno del nostro patrimonio storico culturale. Negli anni, a partire da Riccardo Filangieri, c'è stato il tentativo di raccogliere ciò che in precedenza era stato pubblicato per ricostruire quanto irrimediabilmente perso. Un grande lavoro ora disponibile online unitamente anche a qualche documento aragonese. Una base di partenza essenziale per lo studio della monetazione angioina. https://www.accademiapontaniana.it/pubblicazioni/ Anni fa fui frequentatore assiduo della biblioteca Giustino Fortunato di Roma per consultarli. Averli ora online è una vera fortuna. Buona lettura.8 punti
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Cari lamonetiani Vi presento l’ultima arrivata sul vassoio delle meravigliose piastre papali, direttamente dall’asta Numismatica Picena dove questi piccoli grandi capolavori sono andati a ruba! Si tratta di un esemplare del 1696 anno V classificata al n. 2228 del Berman, al 2129/1 del MIR, al 20 del Muntoni. Non è particolarmente rara ma diventa interessante in questa bella qualità. Buon weekend5 punti
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Complimenti @vathek1984 per la discussione di grande interesse storico-numismatico e a tutti coloro che con i loro interventi nè hanno fatto crescere l'interesse e i contenuti. Spero di poter dare il mio contributo alla discussione, dato che sono un appassionato di fotografia, evidenziando che in tale periodo un fotografo amatoriale di origine russa, Roman Vishiniac, trasferitosi nella Repubblica di Weimar scesce in strada con la sua macchina fotografica offrendo commenti visivi astuti e spesso umoristici sulla sua città adottiva e sperimentando approcci nuovi e moderni all'inquadratura e alla composizione. Documentando l'ascesa del potere nazista, concentrò il suo obiettivo sui segni di oppressione e sventura che presto hanno fatto da sfondo alla sua fotografia di strada a Berlino. La carriera fotografica di Vishniac fu parallela agli enormi cambiamenti politici che colpirono la Germania negli anni '30 e nelle sue foto si nota visivamente la velocità con cui Berlino è passata da una società apparentemente aperta e intellettuale ad una modellata dal militarismo. Uno degli scatti che Vishiniac immortalò con la sua macchina ritraeva la figlia Mara davanti a un poster elettorale per Hindenburg e Hitler con scritto:"Combatti con noi per la pace e l'uguaglianza dei diritti", a Wilmersdorf, Berlino, 1933. Questo invece è il dettaglio del poster: Uno scatto permette di catturare un istante e fermare il tempo rendendo eterno quel momento. Ogni foto suscita emozioni e racconta una storia al di là dei confini della semplice immagine.5 punti
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Ciao a tutti, ciao Kriper02041! Quello postato da @nikita_ è un disegno (di una cartolina) firmato da un autore, credo di leggere "Heinz Heuer, Berlin" in basso a destra e questa immagine trovo trasudi di propaganda, come purtroppo ultimamente la stiamo vedendo anche noi in tempo reale - ma questa è un'altra storia. Per questa discussione sono andato a riprendere un libro da un armadietto "A.H. Immagini dalla vita del Führer" e ho trovato questa foto: e visto che all'epoca Photoshop non lo conoscevano, la possiamo considerare autentica. Il Maresciallo non sembra qui così tanto pimpante, e con lo sguardo non si sa bene cosa cerchi... diciamo che del fiero, broncioso generale in uniforme è rimasto poco. Per postare poi le altre che ho trovato, deve passare ancora un'anno. Servus, Njk ==== PS: questi "libri" li comprano gli storici od i nostalgici, altri li trovano negli scaffali della nonna (aquisita). Fate voi a quale categoria io appartengo ?4 punti
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10 Centimos 1870 Governo Provvisorio spagnolo Questa l'avevo già ma per 50 cent ho sostituito l'orrore che avevo in collezione? Il pezzo forte è questo mezzo penny 1899:3 punti
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Piastra 1834 senza punteggiatura in legenda, sia al dritto che nel rovescio. Un caro saluto a tutti, Rocco.3 punti
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Contano. 6,5 milioni di sfollati, 3,3 milioni di profughi. Il 80% della città di Mariupol distrutto. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino: «le forze russe non sparano su obiettivi civili». Il 80% della città, tutti obiettivi militari? Quanti civili e soldati morti o feriti, faremo i conti dopo. Cifre che probabilmente alimenteranno per decenni l’odio reciproco tra i « fratelli » russi ed ucraini e anche tutte le derive nazionaliste e xenofobie in Europa. Aggiungo che nella prima versione dei fatti, Mosca scaricava la colpa sul battaglione ultranazionalista ucraino Azov… Stessa cosa per il bombardamento del ospedale pediatrico e la maternità di Mariupol. Le versioni russe cambiano: dalle foto truccate con manichini alla messinscena di « attori » accusati di coprire diversi ruoli, passando al bombardamento della sede del battaglione Azov in un edificio abbandonato, fino ad un bombardamento ucraino... Sembra una gara a chi spara la più grossa. Fra i cosiddetti « attori », lo sapete, questa donna incinta estratta dalle macerie, col bacino fratturato, è morta assieme al suo bambino durante il parto. Lascio la parola pathos a chi la vuole usare, ma ridare un volto ad una vittima tra le tante ha un senso, quello di concedere una materialità ad una cifra astratta: Mille morti non sono mille morti, è mille volte un morto. Un morto unico con la sua storia, la sua famiglia, le sue sofferenze, la sua orrenda fine. Ma perché importarle quando si trovano già nei laboratori ucraini? Quali armi chimiche? Diossina? (Iuri Sčekochikhin 2003, Viktor Juščenko 2004 ) Polonio 210? (Alessandro Litvinenko 2006) Novichok? (Skripal 2018, Navalny 2020) Non è proprio la bugia più grave, ma dimostra ancora una volta un totale disprezzo della veridicità dei fatti: La mostra Morozov attualmente in corso alla fondazione Louis Vuitton (dipinti della galleria Tretiakov, ma anche del museo Puškin, dell’Hermitage, del museo ucraino di Dnipropetrovsk e del Metropolitan Museum), è stata prolungata fino all’inizio di aprile, con l’accordo di tutte le parti, poche settimane prima dell’invasione dell’Ucraina. Alexei Meshkov, ambasciatore russo a Parigi, il 15 marzo: « Non è un segreto, date tutte le misure drastiche già prese, fra cui la sospensione dei voli tra la Russia e la Francia, che esistono problemi. Stiamo lavorando su le modalità logistiche per garantire il ritorno più sicuro della collezione in Russia ». Meshkov si dice « convinto che troveremo una soluzione ». https://www.bfmtv.com/culture/le-rapatriement-problematique-de-la-collection-morozov-a-moscou_AD-202203150417.html Altra difficoltà non menzionata da Meshkov, trovare imprese d’assicurazione che accettino di coprire un rimpatrio a rischio. Forse bisognerà aspettare, ma non è un furto. Inoltre esiste una clausola relativa ai prestiti museali stranieri, quella dell’inalienabilità delle opere concesse in prestito. Nessuna autorità governativa francese ha nemmeno suggerito il sequestro di queste opere d’arte.3 punti
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Salve, Purtroppo non credo che siano soddisfatte sul forum le condizioni per un dibattito serio e contraddittorio. L’accumularsi ininterrotto di fake news, il modo di equiparare le tante atrocità dei conflitti passati per far dimenticare chi è nella fattispecie l’aggressore e chi è l’aggredito, il tutto condito da qualche intimidazione appena velata o di lusinghe patetiche sulla cultura, la cucina italiana e Mussolini (!), questo fa pensare al manuale di istruzioni dell’Internet Research Agency di San Pietroburgo, ed alla fine scoraggia l’intervento della maggioranza silenziosa. Che cercherà altrove, speriamo, le informazioni giuste, sottoposte a controlli incrociati e verificabili. https://pickline.it/2022/03/14/propaganda-di-mosca-come-funziona-la-disinformazione-sulla-guerra/ https://it.wikipedia.org/wiki/Internet_Research_Agency Mentre Brios ci propina, non senza secondi fini, la possibilità di una guerra nucleare e di una terza guerra mondiale, il suo mentore Putin impone ancora alla popolazione russa, secondo lui probabilmente incapace di riflettere in modo autonomo, la finzione di un « operazione militare speciale » contro dei neo nazisti. La parola guerra è sempre vietata in Russia. Fra poco uscirà la nuova edizione del romanzo di Tolstoi:3 punti
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E due ! Altro esemplare di Mezza Piastra 1833 con nel taglio i tre ovali incusi. Anche qui nella stessa posizione fra le lettere del motto. Ringrazio @lamanna921 per aver controllato il suo esemplare e di avermi concesso il piacere di condividerla .2 punti
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Grazie Rocco @Rocco68 della segnalazione. Nell'Archivio delle Piastre 1834 che @Raff82 ed il sottoscritto cercano tenere aggiornato ( come Varianti/Variabili ) quella senza punteggiatura al D/ ed al R/ è piuttosto rara. Su un campione di circa 350 Piastre ne sono censite 7. Quindi direi una bella Rarità. Buona Serata e Grazie ancora, Beppe2 punti
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Quattrino di Ferrara per Leonello d'Este, vedi collegamento... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FELEES/4 ciao Mario2 punti
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Ecco un paio di esemplari ritrovati in collezione sul momento storico.2 punti
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Diciamo che quanto a "fascino" tutte le tipologie precedenti sono sicuramente superiori, ma in termini di puro dettaglio estetico credo che il design dei Walking Liberty half dollars sia difficile da battere, tra le monete più belle di sempre IMHO..?2 punti
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Ammiro sinceramente la tenacia e la pazienza dell'amministrazione del forum. L'ultima roccaforte della libertà di parola e di pensiero europea. Il calcolo di tutto e non di tutto è possibile, ma non arriveremo a un unico risultato. Azaad, ti prego, sei troppo portato dall'Ucraina come centro e causa della situazione attuale. Vedi di più la situazione con l'Ucraina è pari all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo2 punti
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Buongiorno , dovrebbe essere un Sesterzio di Giulia Mamea madre di Alessandro Severo con al rovescio la Felicitas Publica seduta a sinistra , RIC 679 , questo :2 punti
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"Loro Piana: "Imbarazzati per la nostra giacca da 12mila euro indossata da Putin, rifletta sull'ecatombe che sta provocando" Suppongo che la giacca da 12000 euro Putin l'abbia regolarmente pagata. Perchè non dovrebbe indossarla ? 12000 euro sono 24 milioni di vecchie lire, una bazzecola per un capo di stato. E tutti quelli che comprano vestiti da decine di migliaia di euro e non riflettono sulla miseria di chi campa con 500 al mese ? Il sig. Loro Piana, che ha il 20% della azienda, il restante '80% è dei francesi LVMH, lo invita a riflettere eccetera. Rifletta Loro Piana sulle future mancate vendite a causa delle sanzioni.2 punti
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Questo forum non può essere una fonte di informazioni giuste, sottoposte a controlli incrociati e verificabili. In primo luogo perchè non è il ruolo di un forum di numismatica (e poi chi si prende la responsabilità di fare il check delle informazioni?), in secondo luogo perchè ho l'impressione che sia molto difficile in questo momento, in un teatro di guerra come quello Ucraino avere notizie certe e verificabili tout court. Siamo bombardati da opposte propagande, che hanno giustamente tutto da guadagnare nel gettare discredito nel fronte altrui. E' difficilissimo venirne a capo e sono convinto che molte cose le capiremo a guerra finita. La presenza di Brios và considerata un'arricchimento di questa discussione. La sua opinione è incondivisibile per molti di noi lettori, me compreso. Ma è interessante per far capire la prospettiva che muove la Russia. Brios la spiega abbastanza bene, alcuni aspetti si intuiscono tra le righe in vari post. Senza di lui avremmo maggiori difficoltà a distinguere il punto di vista Russo (che può piacerci o meno, essere condivisibile o farci ribrezzo - non è questo il punto) in mezzo al bombardamento di propaganda e contropropaganda. Insomma, non credo che il trattato di pace tra Russia e Ucraina verrà scritto sulle pagine di questo forum, ma sicuramente chi legge tra le righe degli interventi di questa discussione ne esce con un pizzico di comprensione in più dell'argomento. Ed è questo il motivo, credo, per cui la discussione non è stata chiusa.2 punti
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Come in tutte le tragedie che si rispettino, l'incalzare degli avvenimenti intensifica il proprio incedere man mano che ci si avvicina all'epilogo. Dopo il ballottaggio delle presidenziali del 1932, che videro la riconferma del nostro Hindenburg per un secondo mandato ma, al contempo, una forte affermazione personale di Hitler; nel luglio del 1932 si svolse il voto per le "politiche" ove il partito nazista riscosse un trionfo, con 230 seggi, divenendo il partito di maggioranza relativa del Reichstag. Ben presto ci si avvide che non era possibile formare un nuovo governo senza la partecipazione dei nazisti e dopo un breve tentativo del reazionario Von Papen, risoltosi con un insuccesso, Hindenburg fu costretto a sciogliere immediatamente le camere ed indire nuove elezioni. La nuova tornata elettorale si svolse nel novembre del 1932, questa volta il partito nazionalsocialista perse alcuni voti ma si confermò come la prima forza parlamentare. A questo punto, fallito ogni altro tentativo, Von Papen stesso e gli altri conservatori convinsero il Presidente Hindenburg a dare l'incarico di cancelliere ad Hitler stesso, con l'illusione di poter controllare il governo dall'interno. Questa spericolata manovra politica portò alla nascita del governo di Adolf Hitler che giurò come nuovo cancelliere il 30 gennaio del 1933, con Von Papen come suo vice. Come noto, dunque, il nazismo arrivò al potere in maniera perfettamente legale. (In questa celebre immagine, Hitler da poco divenuto Cancelliere, omaggia il Presidente del Reich).2 punti
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Esattamente. Considerando di non averne trovato menzione sul forum mi è sembrato corretto segnalarlo.2 punti
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Il mezzo penny è veramente stupendo, nonostante sia stata "usata" ha conservato ogni suo piccolo particolare, anche quelli minuscoli, tanto che penso che forse i difetti che si evidenziano ai bordi siano da maltrattamento e non da circolazione. Acquisizione notevolissima.1 punto
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Salve a tutti! Di ritorno dal mercatino domenicale (oggi il Cordusio in "persona"!) ecco le poche pescate di oggi?: 5 monetine piccole per 1€ in tutto: 200 corone 1924 Austria 50 para 1938 Yugoslavia 20 herelu 1948 Cecoslovacchia 20 filler 1893 Ungheria 5 Centavos 1848 Venezuela1 punto
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1910 GUGLIELMO KOERNER Docente tedesco naturalizzato italiano, nel 1870 fu nominato professore di Chimica organica alla Scuola Superiore di Agricoltura di Milano, cattedra che mantenne fino al 1922.1 punto
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Ed ecco la descrizione che ne fa di questa meravigliosa Osella il Werdnig. La figura femminile -a mio avviso- indossa una maschera carnevalesca, forse proprio per celare la donna che posa in quel modo.1 punto
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Sia tu che io non possiamo conoscere le leve nascoste. Biolaboratori di cui Victoria Nuland ha parlato in una riunione del Congresso.1 punto
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Celebre l'arringa di John Quincy Adams (Anthony Hopkins), sesto Presidente degli Stati Uniti in pensione che come avvocato difese gli schiavi ribelli della goletta negriera spagnola Amistad.1 punto
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Grande!!!...devo ripassare le mie conoscenze di storia...... Grazie a tutti e Azaad in particolare.1 punto
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Ricordiamoci del fatto che il forum sulla numismatica. Non lontano da Donetsk, i cacciatori di tesori hanno trovato un tesoro di monete d'argento e di rame dall'Ungheria. E solo uno - Urbino, Francesco Maria II della Rovere, sesino. Che peccato che non sia il contrario, tutta Urbino e una sola Ungheria.1 punto
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È sicuramente " migliore di SPL " Anche grazie all'ottima immagine ed ingrandendo non ci vedo difetti! Bel Pezzo!!1 punto
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Altro particolare che sembra di interpretare dal racconto di Velleio Patercolo e' che mai nella storia romana repubblicana un vivente ebbe l' onore di essere rappresentato nelle monete con una statua equestre , le quattro monete d' argento in foto , precedenti a quella di Ottaviano , erano dedicate postume dai diretti discendenti . Ad iniziare da Silla (Aureo) , Pompeo , Cesare ed ora Ottaviano , iniziarono la serie delle rappresentazioni da viventi nelle monete coniate con statue equestri , segno evidente delle prime avvisaglie del potere personale e del conseguente processo di cambiamento politico e morale che a breve portera' la Repubblica romana verso l' Impero .1 punto
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Bellissima. Complimenti per la nuova acquisizione. Stai mettendo su una bella serie! Bravo. Saluti.1 punto
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Ne abbiamo già parlato sul forum, ma non mi pare in un contesto di statue esclusivamente equestri. Credo possa essere utile soffermarsi un attimo sul passo di Marco Velleio Petercolo... Considerando anche quelle di Ottaviano, queste emissioni possono essere suddivise in due gruppi... tenendo ben presente che il rappresentare una statua è un bel trucchetto che nella sostanza rappresenta un punto di svolta fondamentale nell'iconografia monetale repubblicana. Pensiamo anche al "Triumphator" che compare sulle emissioni di Manlio Torquato e Silla di poco precendenti all'aureo citato sopra e più velatamente anche a quella della Fundania del 101 (anche se meno "esplicita")1 punto
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Confermo si tratta della libbra svedese. Copio e incollo da Wikipedia: Skålpund The Skålpund was a Scandinavian measurement that varied in weight between regions. From the 17th century onward, it was equal to 425.076 grams in Sweden but was abandoned in 1889 when Sweden switched to the metric system. In Norway, the same name was used for a weight of 498.1 grams. In Denmark, it equalled 471 grams. In the 19th century, Denmark followed Germany's lead and redefined the pound as 500 grams. C'è una leggerissima discrepanza di peso nel calcolo di @olivia (425.076 invece di 426.24), che credo venga fuori dalle minime approssimazioni con cui sono dati i vari pesi e rapporti. Si tratta di un errore del 2 per mille. Se calcolo 425.076/(0.868*94.48) ottengo 5,1833 g per il peso del Markaa.1 punto
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Vi ringrazio per tutti i vostri commenti! Fortunatamente per il momento non ho il problema di dover riempire buchi ostici di questa serie Saluti!1 punto
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Concordo sull'importanza del passaggio evidenziato ma non posso non rilevare l'esistenza di un "problema" di fondo che, nella motivazione della Corte, resta irrisolto: da un lato, infatti, si insiste nel ribadire l'esistenza di sole tre ipotesi tassative in forza delle quali il possessore delle monete può vincere la presunzione di appartenenza delle stesse allo Stato; dall'altro lato, la Corte invita (finalmente) a un contemperamento di questo rigido principio nel caso del collezionista che possa provare di aver acquistato in maniera lecita e trasparente e, quindi, in buona fede (senza necessità di offrire a ritroso, sino al 1909, anche la prova del titolo che legittimava il possesso del suo dante causa). Si tratta, all'evidenza, di due principi che tra loro possono apparire in contraddizione: se le ipotesi di acquisto idonee a vincere la presunzione di appartenenza statale continuano ad essere definite tassative, come giustificare il contemperamento - giustissimo, a mio avviso - pure suggerito dalla Corte? Il ragionamento, per quanto apprezzabile, a mio parere resta monco. Per questo non vorrei essere nei panni del Giudice al quale la palla è stata rimessa, posto che spetterà a lui risolvere questa (apparente) contraddizione. Secondo me la Corte ha perso una occasione importante per fare essa stessa chiarezza. Spero di poter leggere anche io il provvedimento del Giudice dell'esecuzione e, ovviamente, se dovessi riuscire a reperirlo non mancherò di rendervi partecipi del suo contenuto. La domanda è breve e concisa ma richiederebbe una risposta assai complessa. In teoria (e sottolineo in teoria) il collezionista che si è visto prima sequestrare e poi confiscare le monete potrebbe adire la Corte di Giustizia Europea adducendo una violazione, da parte dello Stato Italiano, della diritto di proprietà (tutelato dalla Convenzione Europea e materia alla quale l'istante dovrebbe fare riferimento nel proprio ricorso). Nella pratica ritengo assai remoto che un simile ricorso possa avere esito favorevole al collezionista, posto che il diritto di proprietà è salvaguardato ma non in maniera incondizionata: basti pensare (solo per fare un esempio) che la stessa norma che tutela il diritto individuale di proprietà prosegue sancendo che le disposizioni ivi contenute "non portano pregiudizio al diritto degli Stati di porre in vigore le leggi da essi ritenute necessarie per disciplinare l’uso dei beni in modo conforme all’interesse generale". E non v'è dubbio che la tutela dei beni culturali risponda alla soddisfazione di un interesse generale, della collettività. Non so se qualcuno ci abbia già provato. Per quanto mi riguarda è una strada che non percorrerei (ma questa è la mia opinione). Saluti1 punto
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Ho ricevuto un'e-mail da loro che mi hanno inviato la capsula, quindi la cambierò. grazie.1 punto
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Riporto la segnalazione del volume, a cura di Giuseppe Girola, apparsa sulla comunicazione n. 79 (gennaio 2022) della SNI (pp. 25-26).1 punto
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In realtà di 11 e 13 torrette conosco anche due piastre del 1833(la 13 torrette postata da un utente del forum, la 11 passata in asta Scaligera ex Mirabella) ,quindi questo tipo di conio era già stato approntato un anno prima. Il perché mi piacerebbe scoprirlo... Posto due esempi di 13 torrette...1 punto
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