Vai al contenuto

Classifica

  1. Arka

    Arka

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      10019


  2. darioelle

    darioelle

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      2035


  3. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      10760


  4. Hirpini

    Hirpini

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      2364


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/30/22 in tutte le aree

  1. Oggi voglio condividere con voi due pierreali entrati in collezione e che mi sono davvero divertito a guardare con la lente di ingrandimento nei piccoli particolari fra le lettere e nel campo. Le condizioni di luce del pomeriggio non mi hanno consentito di realizzare granché di buono a livello fotografico, ma spero si intuisca la loro bella conservazione e perfetta leggibilità per individuarne le tipologie. L'esemplare di destra pesa 3,33 g e presenta le scritte: D\ + ⋮IA ⋮DEI ⋮GRA ⋮ARAGON ⋮SCL' REX ⋮ R\ + ⋮AC ⋮BARChINONE ⋮COMES ⋮ Stemma con tre rosette - classificata da me come Pierreale di Giacomo d'Aragona (1285-1296) Spahr 6 MIR 179 usando la nostra scheda La moneta di sinistra pesa anch'essa 3,33 g e in essa si legge: D\ + ⋮P ⋮DEI ⋮GRA ⋮ARAGON ⋮3SICIL ⋮REX ⋮ R\ + COSTA ⋮DEI ⋮GRA ⋮ARAG 3SICIL':REGIA (Aquila senza corona) - classificata da me come Pierreale di Pietro d'Aragona (1282-1285) Spahr 11 MIR 172 usando la nostra scheda Spero di non avere sviste nella classificazione e che le monete siano gradevoli anche alla vostra vista.
    6 punti
  2. Pochi giorni fa sono passati due anni dall'inizio di questa discussione. 769 risposte e oltre 22.000 visualizzazioni. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e spero che i lettori abbiano gradito la lettura... Arka Diligite iustitiam
    5 punti
  3. Spero di fare cosa gradita, agli amici del forum, pubblicando anche qui la mia piccola ricerca su una moneta della Zecca di Firenze. Fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti Marfir
    4 punti
  4. Buonasera a tutti. Proseguo con i nominali maggiori, non posseggo ancora 3 Tornesi con busto giovanile di Ferdinando II e devo iniziare con il Tornesi 3 del 1839. Collezione Rocco68 N° 494 Pagani 385/a D'Incerti 346/a Peso grammi 9,59 Taglio rigato.
    4 punti
  5. Rimossi due post dell'utente @Brios Cerchiamo di non esagerare con la presa in giro degli italiani e l'attacco alle nostre testate giornalistiche, che per quanto "di regime", non lo saranno mai tanto come quelle russe.
    4 punti
  6. Buongiorno a tutti. Aggiungo a questa bella discussione di Raffaele una nuova arrivata del 1856. Niente di rilevante, a parte un giglio in più al centro dello stemma Borbonico.
    3 punti
  7. La mia impressione è che tutta questa libertà di stampa non c'é da noi in Italia. Siamo al 43° posto nel mondo, dietro a Stati tipo Burkina Faso, Taiwan, Papua NG; Corea del Sud, Trinidad, Ghana... https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_della_libertà_di_stampa
    3 punti
  8. GRAZIE amica e amici, è grande il piacere che provo nel ritrovarvi. Il fatto è che leggendo il mio nuovo grado, passato da "marchese" a "utente storico/barone", non conoscendo il nuovo criterio di "classificazione" mi è saltata subito alla mente l'idea di essere stato degradato in pratica a "vecchio rimbambito", (E comunque non mi spiegavo come aveste fatto a saperlo) Ora rido della mia stizza e spero che la mia confessione susciti in voi un bonario sorriso. Vostro HIRPINI
    3 punti
  9. Qualche mese fa, allettato da un prezzo abbordabile, ho acquistato questa moneta che ho il piacere di condividere oggi con voi e che e’ stata spunto, come sempre accade, di un approfondimento personale storico/numismatico che spero susciti anche il vostro interesse. Ecco la moneta: Si tratta di un antoniniano di Mario del peso di 3,19 grammi e del diametro massimo di 21,54 mm: D : IMP C MARIVS P F AVG: Busto di Mario, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra R : SAEC FELICITAS: la Felicitas, stante a sinistra, con un corto caduceo nella mano destra ed una cornucopia nella sinistra. Zecca di Treveri. Certamente la conservazione è così così, ma le effigi sono ancora apprezzabili. Nel complesso, però, in mano, la moneta appare gradevole e, credetemi, molto meglio che in fotografia, dove tra l’altro ha una colorazione vagamente azzurrina a differenza di quello che posso notare dal vivo dove invece spicca una tonalità giallo/verdina che ben contrasta con il colore scuro/violaceo delle effigi e delle legende. In fondo, e' pur sempre Mario. Alla luce di quello che vedo l’ho classificata come Mairat 547, Cunetio 2505, Elmer 634. Il RIC V la classifica come RIC 10, ma sappiamo come il RIC non sia molto affidabile per le galliche. Ecco un riepilogo, tratto dal Mairat: Interessante il numerino 181 che compare tra parentesi quadre sulla destra: Si tratta del numero noto a Mairat di tutti gli esemplari presenti in ripostigli pubblicati, musei, collezioni di pregio pubblicate o passaggi d’asta. Vi farei notare la Mairat 546, subito sopra. Si differenzia dalla 547 per i “dots”, ovvero: IMP C MARIVS ● P● F● AVG. Di questa Mairat segnala un solo esemplare. Io ho provato a guardare bene la mia moneta, ma non si legge nulla, le legende sono troppo rovinate. E’ ovvio che, per frequenza, ipotizzo che la mia sia la 547. Poi, non si sa mai, ma tanto per me, onestamente, non cambia. Una piccola considerazione riguardo al peso che è un po’ più alto della media. Se guardiamo su VCoins gli esemplari oscillano tra 1.85 grammi e 3.11, con una prevalenza di esemplari appena sotto i 3 grammi (2.80-2.95). Se leggiamo il report del Cunetio Hoard (che ha classificato i radiati di Mario in maniera assai soddisfacente) sui 49 esemplari di questa tipologia, il peso medio e’ di 2.99. In effetti, la moneta in mano da una bella sensazione di pieno. Un super Mario, va’ (si fa per dire). E ora parliamo un po’ di lui, di Mario come persona. Chi era Mario? Facciamo in piccolo richamo. Siamo nell’Imperium Galliarum, il regno secessionista sorto nel 260 d.C. e che aveva strappato all’augusto ufficiale Gallieno importanti aree della parte occidentale dell’impero romano quali Gallia, Britannia, Germania e Spagna sotto la guida di Postumo. Postumo resse le redini dell’impero gallico fino al gennaio del 269, quando il suo potere fu insidiato da Leliano, una sorta di usurpatore dell’usurpatore. Presto tra i due si arrivò allo scontro armato (metà febbraio del 269) e, nella contesa decisiva, la vittoria arrise a Postumo che però subì una tragica fine; infatti, fu assassinato dalle sue stesse truppe che gli si erano ribellate perché aveva negato loro il saccheggio della città di Mogontiacum, roccaforte dell’usurpatore Leliano appena sconfitto. Si creò una sorta di vuoto di potere e, nel caos di quei giorni, a contendersi il trono si fecero avanti due uomini ambiziosi. Uno era Marco Piavvonio Vittorino, che probabilmente era Prefetto del Pretorio di Postumo. L’altro era un ufficiale dell’esercito di nome Marco Aurelio Mario. Il primo a muoversi fu proprio Mario che occupò le due zecche allora attive, probabilmente prima quella di Colonia (che era stata nelle mani di Leliano) e poi quella di Treveri (che era stata fedele a Postumo) iniziando a battere moneta (sia aurei che antoniniani). Arrivato a Colonia utilizzo subito (e non a caso, direi) un rovescio di Leliano, il VICTORIA AVG, che propagandava un successo che Leliano non potè realizzare, ma che comunque ben si adattava alla speranza di Mario stesso. Il messaggio doveva essere chiaro. Il vincitore era lui. Le monete di Mario enfatizzano la fedeltà dei soldati ed il patto di alleanza con loro. Ribadiscono la sua necessità non solo di ottenere il continuo sostegno delle truppe, ma anche di riconciliarle tra loro dopo la spaccatura che si era creata nell’esercito in occasione dello scontro tra Postumo e Leliano. Forse, le monete esprimono più una aspirazione più che uno stato di fatto. Sapeva di dovere tutto ai soldati. E del resto, la guerra non era ancora finita, si era solo all’inizio. Coniò, pertanto, rovesci tipo FIDES MILITVM e CONCORDIA MILITVM (e CONCORD MILIT) come questa, assai nota, con le “clasped hands: Senza dimenticare il suo valore di Mario stesso; dopo tutto, se era lì, era perché i soldati avevano creduto nella sua valentia come comandate militare, nonostante le origini (lo vedremo). Poi c’è lei, la SAEC FELICITAS (la mia moneta) la speranza che il suo regno durasse a lungo e che fosse latore di una felicità secolare per lui e per i cittadini ovvero la felicità intesa come connubio di equilibrio e armonia. E per estensione, connubio di salute (caduceo) e prosperità (cornucopia). Salute e soldi, come ci auguriamo noi solitamente noi. Questo un esemplare nettamente migliore del mio, ma mi accontento. Ma chi era veramente Mario? Facciamo un piccolo passo indietro e cominciamo dal nome….Interessante il nome…Marco Aurelio Mario…Marco Aurelio…teniamolo a mente. Ma ancora più interessante e’ sapere che noi conosciamo come si chiamasse Mario proprio grazie alle monete che ci sono giunte. Dicevamo prima di Leliano. Ebbene, il nome esteso di Leliano era Ulpio Cornelio Leliano. Il nome Ulpio ci porta subito a Traiano, quasi che Leliano volesse rivendicare una sorta di discendenza proprio da Traiano con cui condivideva l’origine spagnola. Non e’, tuttavia, escluso che fosse un tentativo di ottenere l’appoggio della Legio XXX Ulpia Victrix nella lotta contro Postumo. Sta di fatto che probabilmente Leliano cercò di costruirsi una sorta di pedigree, se così possiamo dire. Forse e’ avvenuto lo stesso per Mario? Che volesse darsi anche lui una nobile discendenza? In effetti, pare che lui fosse di umili origini… Le fonti letterarie sono parche di informazioni (le fonti epigrafiche addirittura non lo citano affatto). Ne parlano (pochissimo) Aurelio Vittore nel Liber de Caesaribus ed Eutropio nel suo Breviarium. La fonte principale sarebbe Aurelio Vittore, la cui opera e’ di poco antecedente al Breviarium di Eutropio (che quindi a lui si sarebbe a sua volta ispirato). I due cui racconti presentano diversi punti in comune come si può notare; il che fa pensare che entrambe le fonti abbiano attinto da una altra fonte precedente andata perduta. Si tratterebbe di quella che lo studioso Alexander Enmann, in una sua pubblicazione del 1884, chiama Kaisergeschichte (abbreviata in KG da Drinkwater nella sua opera) e che dovrebbe essere stata scritta sotto Diocleziano. Dal racconto emerge che Mario fu un “ferri quondam opifex”…”vilissimus opifex”….insomma, un umile fabbro. E sarebbe stati ucciso dopo aver regnato due soli giorni….(“iugulato post biduum”…”secundo die interfectus est”). Successiva ai lavori di Aurelio Vittore e di Eutropio sarebbe la Historia Augusta che probabilmente si ispirò anche lei, oltre ai citati, alla KG e ad allo storico greco Dexippo. Essa ripete un po’ gli stessi concetti: ex fabro ferrario….triduo tantum imperavit… Sappiamo, però che lo inserì tra i “Tyranni triginta” della storia romana….povero il nostro Mario…. Altre fonti sono Zosimo (V secolo) e Zonara (XII secolo) che usarono come fonte comune ancora Dexippo. Mario si distingue dalle effigi degli imperatori gallici in virtù del suo aspetto, come si può notare dalle monete: capelli tagliati corti, barba anche essa corta e curata, un quadro stilistico che contrasta un poco con i ritratti irsuti degli altri imperatori gallici predecessori e successori, una fisionomia che lo assimila di più agli imperatori “illirici” dell’impero centrale. E’ una cosa che pare stonare, ma forse riflette la situazione di incertezza e di nervosismo in cui dovettero trovarsi le truppe, arrabbiate per quanto avvenuto e assi dubbiose sul come gestire il vuoto di potere venutosi a creare. Ma come e’ finita poi la storia? Mario certo si era mosso per primo impossessandosi delle due zecche, ma Vittorino possedeva ancora l’autorità massima in quel momento in qualità di Prefetto del Pretorio e probabilmente il maggior sostegno militare e civile. Mario, infatti, sarebbe stato assassinato dalle sue stesse truppe (per motivi di fatto sconosciuti) e Vittorino sarebbe dunque rimasto solo al potere senza apparentemente colpo ferire. Tornando alle fonti, e’ assai improbabile che Mario sia rimasto al potere per pochi giorni. In effetti, gli antoniniani di Mario, sebbene descritti come rari, sopravvivono ancora in discreto numero e attestano indirettamente come l’imperatore non possa essere stato spazzato via in pochi giorni. Egli, probabilmente, restò al potere pochi mesi (2-3 mesi?), probabilmente fino alla tarda estate del 269. Perchè allora le fonti letterarie parlerebbero di pochi giorni? Secondo Chastagnol la fonte dell’errore sarebbe (involontariamente) Aurelio Vittore in questa frase: “Hoc iugulatum post biduum, Victorinus deligitur” che letta con una pausa (indicata dalla virgola) in quella posizione indicherebbe: Ucciso (Mario) dopo due giorni, Vittorino fu scelto”. Letta però così: “Hoc iugulatum, post biduum Victorinus deligitur”, ovvero con la pausa/virgola dopo iugulatum, si dedurrebbe che Vittorino fu scelto dopo due giorni dalla uccisione di Mario. Quindi l’errore sarebbe stato generato da una errata interpretazione del testo latino di Aurelio Vittore che poi sarebbe passata ad Eutropio ed alla Historia Augusta. Ma ci sono autori che a loro volta sostengono che l’errore fosse già presente nelle KG e che Aurelio Vittore avrebbe quindi ripreso quella fonte. Tutto ciò non fa altro che ribadire l’incompletezza e la corruzione delle fonti. Comunque sia, al di là di tutto, Mario, prima di andarsene, volle lasciare ancora un segno del suo breve passaggio. Vittorino, probabilmente, si dovette essere impossessato prima della città di Treveri, il principale centro geo-politico gallico. Iniziò quindi a battere moneta. Gli zecchieri di Treveri, pertanto, sapevano chiaramente che nome avesse e che aspetto avesse e quindi coniarono monete con la sua effigie classica, con la lunga barba appuntita sul mento ed il naso aquilino: A Colonia la situazione era differente. Vittorino era lontano, la città non era stata ancora (per poco) occupata e, pertanto, le prime monete coniate a suo nome non mostrano l’effigie del nuovo imperatore, bensì un ritratto di Mario. Gli zecchieri di Colonia chiaramente, non sapevano nulla dell’aspetto che avesse Vittorino quando cominciarono a battere moneta in suo nome. Solo più tardi, ma man mano che riceveranno nuove informazioni circa il suo reale aspetto, i loro ritratti cominceranno ad essere sempre più verosimili. Ed ecco, quindi , la mia AEQVITAS AVG con Vittorino che sembra Mario…. Spero di non avervi annoiato e di non avere detto inesattezze. Nel primo caso, me ne scuso, non s'e' fatto apposta, nel secondo ogni commento o correzione sarà bene accettato. Un ringraziamento particolare all'amico e collega @grigioviola. Fonti: - Drinkwater: The Gallic Empire - Elmer: The coinage of gallic emperors in Cologne, Trier and Milan - Mairat: The coinage of Gallic Empire - The Cunetio Treasure Roman Coinage of the third century A D - www.Gallic-Empire.com (archive.org) Buona serata da Stilicho
    2 punti
  10. a titolo divulgativo inserisco anche l'immagine del Gera, con l'aquila dalle piume sporgenti. cat. - Passera/Zub n.138
    2 punti
  11. Perché non fare un weekend lungo...?
    2 punti
  12. Ciao @piergi00, ci devi dire un giorno o l'altro chi è il tuo pusher ?. Dove cavolo le scovi tutte le cose che ci fai vedere? Complimenti, bel cofanetto.
    2 punti
  13. L'impressione è quella che nella mano destra tenga un pileo, al di sopra della S parrebbe esserci traccia di un rilievo di forma compatibile. Discorso analogo per lo scettro nell'altra mano. Opterei per la Libertas.
    2 punti
  14. 2 punti
  15. Anche questa discussione ha raggiunto i due anni di età. Tante risposte e 20.000 visualizzazioni. Spero che sia stata utile a molti... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  16. Soltanto un mese dopo l'ascesa al cancellierato, per Adolf Hitler si concretizzò l'opportunità di porre le basi per un governo autoritario. Nella notte del 27 febbraio 1933, infatti, il Reichstag prese fuoco per un incendio doloso e subì danni ingenti. Le responsabilità del gesto non furono mai appurate con certezza, ma la presenza, nei pressi dell'edificio, di un noto agitatore comunista, diede al governo il pretesto per introdurre norme liberticide ed Hitler riuscì a convincere il Presidente Hindenburg a firmare il relativo decreto. Si sostenne in seguito che gli stessi nazisti fossero coinvolti direttamente nel folle gesto, anche perchè un solo uomo non avrebbe potuto provocare dei danni tanto estesi ove mai avesse agito da solo.. Il Decreto dell'Incendio del Reichstag fu emanato già il 28 febbraio, solo il giorno dopo l'evento doloso e prevedeva la sospensione indeterminata di molte delle libertà costituzionali di Weimar, comportando, inoltre, l'arresto dei dirigenti e quadri del partito comunista tedesco. Tale decreto, il cui nome originale era "Decreto del Presidente del Reich per la protezione del Popolo e dello Stato", fu il primo e decisivo tassello che consentì l'instaurarsi del regime nazista in Germania, garantendo ad un Hitler ormai senza reali oppositori politici, di prendere il 44% dei consensi alle successive elezioni del marzo del 1933. (in questa drammatica foto, il Reichstag in fiamme)
    2 punti
  17. In un lotto di monete meridionali interessanti ma di medio livello ho acquisito anche questa moneta che vorrei sottoporre alla vostra attenzione per un più critico giudizio sulla autenticità. Il pezzo da 12 tarì si presenta purtroppo lucidato visto che doveva essere totalmente annerito e al tatto puzza tremendamente di prodotti per argento, solo le parti più incavate e vicine alle scritte hanno mantenuto una patina nerastra, il proprietario inesperto di monete credo la volesse rendere più bella e accattivante alla vista lucidandola (grrr). peso 27,02 g, diametro 40 mm, non magnetica Mando foto anche del bordo che presenta disegni con foglie in rilievo. Ho visto quotazioni molto alte qualora fosse confermata la autenticità, la spatinatura la deprezzerebbe parecchio ma rispetto alle conservazoni medie sarebbe un esemplare notevole direi. Attendo pareri da chiunque voglia dire la sua. Grazie.
    1 punto
  18. Non credo che sia una menzogna: semplicemente in USA chiedere l'impeachment del presidente è diventato come da noi chiedere le dimissioni del presidente del consiglio, ossia la norma quotidiana per l'opposizione. Quindi è una non-notizia, così come era una non-notizia quando ogni giorno un politico esterno al governo Conte ne chiedeva le dimissioni durante la pandemia. Riguardo al "declino", credo che cognitivamente Biden non fosse al top già da ben prima dell'elezione. Non riesco umanamente a capire come sia possibile che una nazione con 300 milioni di abitanti, che ha sfornato migliaia di grandi personaggi nel XX secolo, non sia in grado di trovare un candidato alla Presidenza migliore di Trump, Biden o Hillary Clinton.
    1 punto
  19. Sicuramente 1 e 5 matonas sarà molto difficile in ciotola, forse semidistrutte come il mio esemplare
    1 punto
  20. Credo che sia la RIC II, parte 3, 2118 http://numismatics.org/ocre/id/ric.2_3(2).hdn.2116-2120
    1 punto
  21. Come dice ggpp the top non ho un esemplare migliore per cui terrò in collezione quel 4 tarì, con la speranza remota di beccarne uno migliore in futuro, non essendo un mio settore di collezione principale dovrebbe capitarmi a un prezzo particolarmente buono altrimenti preferirei spendere per aggiungere un nuovo tipo alla mia collezione anziché per sostituirne uno già presente.
    1 punto
  22. La moneta ha difatti chiare caratteristiche (bolle) di moneta fusa.
    1 punto
  23. Ne aggiungo una anch’io, è l’ultima entrata in collezione, arrivata giusto questa mattina. Come si può notare dallo sguardo allucinato del re è un bel falsone!
    1 punto
  24. No. È una variante della quale ho visto solo due esemplari, in foto. Variante interessante ma che può sfuggire, come è sfuggita, ad una osservazione non attenta. Ma non dico quale ? ... perché spero di trovarla prima o poi e che sfugga a tutti ?.
    1 punto
  25. Urbino? guidobaldo
    1 punto
  26. Bellissima moneta. Complimenti
    1 punto
  27. Non concordo, le figure si distinguono bene dai fondi e la leggenda è visibile nella sua interezza, per essere in conservazione pessima è comunque gradevole inoltre è una variante interessante. Insomma, essendo perfettamente classificabile la reputo anche collezionabile. Ti dico tranquillamente che se fosse mia, avendone la possibilità, la sostituirei con un esemplare più carino ma in assenza di esemplari migliori la terrei tranquillamente per i motivi detti in precedenza. @darioelle il 12 tarì è veramente invidiabile, ottima conservazione, complimenti.
    1 punto
  28. Beh, le foto di tre varianti te le ho mostrate nel post #18, manca solo quella della moneta più comune: E viste le caratteristiche, mi permetto di suggerire per la nuova variante, il nome testa media" (o "mulo testa media") che mi sembra più appropriato.
    1 punto
  29. Confermo, la Russia Bianca (o Bielorussia) era una regione situata sopra la Russia Rossa e nel tempo è stata polacca, russa o divisa tra i due come nel periodo tra il 1920 e il 1939. La parte polacca fu annessa all'URSS nel 1945. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  30. Grazie per la condivisione. Si concordo, il dritto della nuova variante presenta altre diversità oltre la firma, tra cui la dimensione della testa. Io l'ho chiamata "firma piccola" perchè è stato l'elemento che me l'ha fatta scoprire . Da prime ricerche fatte risulta più rara sia della Testa piccola che del mulo. Ad oggi sono stati identificati tre esemplari compreso il tuo.
    1 punto
  31. Buon Giorno Restano ancora molti aspetti da definire completamente nella monetazione della Repubblica di Firenze, per alcuni argomenti apparentemente secondari c'è ancora molto da chiarire. Complimenti per il lavoro che merita sicuramente ulteriori approfondimenti. Cordialità
    1 punto
  32. E' chiaro a tutti che come viene raccontata la guerra da ucraina / nato e' totalmente diverso da come la racconta la russia ufficiale. ognuno poi tende a credere alla nazione in cui vive, almeno una delle due versioni e' sicuramente non corretta. Eventualmente sono entrambe non aderenti alla realta' ma per i cittadini comuni in europa o in russia e' difficile sapere l'intera verita'. la mia impressione pero' e' che la versione europea sia molto piu' corretta di quella russa semplicemente per il fatto che da noi esiste la liberta' di espressione e di stampa mentre in russia non c'e' o se c'e' e' molto limitata e i giornalisti che non sostengono la versione ufficiale di mosca rischiano 15 anni di carcere in russia.
    1 punto
  33. Medaglia devozionale romboidale a piolini, bronzo/ottone del XVII sec. (prima metà)- D/ Madonna di Mondovì.- R/ La Santa Sindone sorretta da tre vescovi, anepigrafe , non comune. Ciao Borgho
    1 punto
  34. Segnalo che da oggi è interamente disponibile sempre qui: https://www.academia.edu/65892741/La_zecca_di_Napoli_al_culmine_del_Ducato_normanno_Rassegna_del_Centro_di_Cultura_e_Storia_Amalfitana_61_62_2021_pp_63_92
    1 punto
  35. 1 punto
  36. Caro Hirpini, la cosa importante è la tua competenza, che non può essere ridotta a semplici categorie. Bentornato
    1 punto
  37. Direi che 20 euro una è un ottimo prezzo.
    1 punto
  38. E' forse a causa della mia lunga assenza che con sorpresa mi vedo degradato da marchese a barone. Eppure sono sempre io. Peccato, se è come penso, la punizione è ingiusta e le mie intenzioni di rientrare sono svilite. Per puro scoraggiamento dico addio! (Nel frattempo non mi spiacerebbe una spiegazione dallo staff o line)
    1 punto
  39. Salve, non vedo tracce di fusione o altro di sospetto; modulo e peso sono giusti; credo che la moneta sia autentica. Il SEAR 2002 classifica il denario sub 5334 Saluti a tutti
    1 punto
  40. DE GREGE EPICURI So dirti solo qualcosa. La n.5 è quella più recente, delle dinastia Qing; ha delle scritte anche al rovescio, che credo significhino MANCHU. Credo sia anche la più comune, se ne vedono spesso. La n.3 (quella cha a sinistra ha una forma del tipo "clessidra") è la più antica, periodo Han; lo so perchè ne ho avute alcune. La n.1 l'hai postata "storta", va ruotata di 90° in senso antiorario.
    1 punto
  41. 1 punto
  42. Ecco un paio di esemplari ritrovati in collezione sul momento storico.
    1 punto
  43. Ciao @VALTERI, tu che ne pensi? Io ho pochi dubbi a dire il vero. Immagino che la casa d’aste porrà rimedio... ES
    1 punto
  44. Se tratti le tue parole come matematica. Hai ragione. Ma la vita non è sempre come la matematica. Rispetto molto la tua opinione e la tua conoscenza. Quindi, per favore, rispondi a 3 domande. 1.Potrebbero gli imperatori bizantini e gli abitanti di Costantinopoli credere che non ci sarebbero né bizantini né cristiani e che il futuro paese sarebbe la Turchia? 2. Papa URBAN 8 le cui monete mi sono vicine,potrebbe credere che 125 dipendenti di organizzazioni cattoliche abbiano iniziato la lotta per i diritti LGBT nella chiesa 3. Potrebbe un americano durante la Grande Depressione credere che le autorità locali abbiano demolito il più grande monumento sul vicolo commemorativo dell'American Richmond in Virginia, l'ex capitale degli Stati Confederati d'America (CSA). Statua equestre del generale Robert E. Lee
    1 punto
  45. @azaad Per caso mi trovo a studiare da un bel po' di tempo la storia delle terre di cui stiamo parlando. C'è una fondamentale questione che raramente viene ricordata in Italia. Buona parte dell'Ucraina e della Bielorussia per secoli hanno fatto parte del Regno di Polonia e anche della Polonia rinata dopo il 1918. La Russia Rossa (gli inglesi la chiamano Russia Rutena) con capitale Leopoli divenne polacca nel 1350 con Casimiro III re di Polonia. La Bielorussia e i territori di Kiev furono conquistati negli anni '70 del XIV secolo dal Granducato di Lituania e, a seguito dell'unione tra il Regno di Polonia e il Granducato, entro in questa unione nel 1386. Kiev rimase polacca fino al 1667 quando passo all'Impero Russo. La Bielorussia passò all'Impero Russo a seguito delle spartizioni della Polonia nella seconda metà del '700. La Russia Rossa e altri territori passarono invece al Sacro Romano Impero che li chiamò Galizia e Lodomeria. Ovviamente questo è solo un brevissimo riassunto della storia di questi territori, ma già significativo, perchè permette di capire meglio alcune questioni attuali. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.