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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/01/22 in tutte le aree

  1. Complimenti per la chiusura della serie. La lotta accanità per la più rara è ristretta alle due di Genova (1824 e 1825) e al 1831 To. Ad ogni modo sia il 1821 sia il 1823 To inseguono a poca distanza.
    2 punti
  2. Complimenti @rickkk per la bellissima 1823 e per il fatto di aver completato gli Scudi di Carlo Felice. Io sono riuscito a completare la collezione degli Argenti un paio di anni fa. Abbiamo già parlato sulla rarità effettiva dei millesimi e probabilmente bisogna dire che il più raro è quello che uno non riesce a trovare. Per me è stato molto ostico trovare il 1824 Ge, ma per altri può essere magari il 1821 To o il 1831 To. Posto lo stesso millesimo, molto più scarso del tuo, che però ritengo collezionabile. Saluti a tutti, Beppe
    2 punti
  3. Buonasera a tutti, colpa mia, ogni tanto ho usato dei nomignoli per le mie monete?. Stavolta è diverso, l'ho chiamato con quello che secondo il MIR è il suo secondo nome, che viene fuori da una equivalenza. Riporto uno stralcio del MIR che viene riportato proprio a proposito del Denaro Regale. Saluti Alberto
    2 punti
  4. DE GREGE EPICURI Quando cominciai a collezionare le romane imperiali, comperavo "quel che mi piaceva", quindi un po' a caso, a seconda di quel che trovavo; e secondo me non è una cattiva idea. La maggior parte dei collezionisti prende "una moneta per imperatore".Non pochi collezionano solo sesterzi, alcuni solo denari, come Pxacaesar (a proposito, complimenti per il traguardo dei quinquaginta!). Non conosco nessuno che collezioni solo assi e dupondi, chissà perchè, e neppure "solo antoniniani". Alcune persone si concentrano su un imperatore o una consorte , raggiungendo livelli invidiabili di competenza (@Ross insegna...), e qualcuno su una dinastia (i Flavi, o gli Antonini o i Severi, o la famiglia di Costantino...) Il problema delle collezioni molto specialistiche è che, a un certo punto, non si trova più nente; o quel che manca è troppo caro; e allora per necessità si ampliano i confini... E poi capita anche che, con gli anni, si modifichino i propri interessi, come è capitato a me, che alla fine sono migrato verso le provinciali...sono una infinità, non ci sono limiti e la fantasia può sbizzarrirsi fra monete molto originali.
    2 punti
  5. Spero di fare cosa gradita, agli amici del forum, pubblicando anche qui la mia piccola ricerca su una moneta della Zecca di Firenze. Fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti Marfir
    1 punto
  6. Ho Intuito che si tratti delle due monete indicate nel titolo, ma non vorrei commettere errori fra le numerose varianti esistenti per entrambe le monete. Qualcuno sa dirmi di più? Follis peso 3,21 g diametro 20 mm. Al Dritto busto di Leone e caratteri LEON (la N sembra una I perché non si vede la parte sinistra direi). Al rovescio Busto del figlio Costantino e caratteri KC a sinistra e ON (oppure I) a destra. Zecca di Siracusa? Follaro peso 1,80 g diametro 15-16 mm. La scritta al Dritto non la capisco bene ma dovrebbe essere ben leggibile fra le tipologie per Messina?. R/ Nel campo croce potente accantonata con IC XC NI KA Ogni aiuto per classificare con i corretti numeri di catalogo sarà molto apprezzato. PS A proposito del follis allego il link ad una interessante pubblicazione proprio su questa moneta: monete-di-Leone-V-iconoclastia.pdf (panorama-numismatico.com)
    1 punto
  7. acsearch.info acsearch.info acsearch.info acsearch.info acsearch.info Questi solo alcuni di quelli trovati. Se segui il link in acsearch.info (per ogni sesterzio) vai alla pagina del sito. Ave! Quintus
    1 punto
  8. Buonasera, una delle mie Angioine, denaro Carlo I . Diametro 14,4 mm Peso 0,5 g Saluti Alberto
    1 punto
  9. https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/Ambrosino/ambrosino.html
    1 punto
  10. Non che me ne intendo molto, ma per me è un qFDC. Comunque è una bellissima moneta complimenti!
    1 punto
  11. Tipiche tre onde sulla testa del santo La riproduzione solita che ogni tanto salta fuori
    1 punto
  12. Storia della moneta a Vicenza. Interessanti gli esempi di prezzi nel mondo antico…
    1 punto
  13. Grierson Monnaies du Moyen Age 1976
    1 punto
  14. Metcalf THE SILVER COINAGE OF CYPRUS, 1192-1285 Volume 2
    1 punto
  15. Metcalf THE WHITE BEZANTS AND DENIERS OF CYPRUS 1192-1285 Volume 1
    1 punto
  16. Provo anch'io a fare un parere, ovviamente limitato dalla mia scarsa esperienza, però da quel poco che ho appreso occorre valutare il seno e la veste e mi sembra che i rilievi siano ben definiti, sul dritto poi mi sembra che lo zigomo non presenti segni di usura e che il baffo e i capelli siano ben definiti. Per cui propenderei per FDC.
    1 punto
  17. Dalla foto io mi sbilancio q.FDC, anche se credo sia periziate tranquillamente FDC. Mio parere sempre. Gianni
    1 punto
  18. http://www.moneteromane.info/corrisp/c419/c419.html Imitazione, denario, Augusto e il Sole radiato
    1 punto
  19. Le scie chimiche, l'autoattentato delle torri gemelle, terremoti artificiali... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  20. È la variante senza data, che corrisponde alle miraiole battute in seguito all'ordine del 1707 (che non prevedeva l'apposizione della data). Queste muraiole normalmente presentano un modulo leggermente più largo e uno spessore inferiore rispetto a quelle con data... anche il titolo nominale è leggermente superiore. In seguito all'ordine di battitura del 1716 le mauraiole vennero coniate con data sotto il busto (come previsto dall'ordine ducale)... Per questo motivo sono da escludere le ipotetiche date intermedie... ad un'accurata analisi le date inferiori al 1716 a volte presentate online o in identificazione sono sempre risultate 1716 o altre mal impresse, prodotte da conii rotti o usurati... Questa variante senza data un tempo era decisamente più rara... oggi è reperibile... Di seguito l'esemplare acquisito qualche settimana fa (e l'unico di cui ho l'immagine sul cell. ?)... Ciao Mario
    1 punto
  21. Ciao @Cioso, personalmente ne ho viste un paio senza data e tutte avevano il busto simile alla tua.
    1 punto
  22. Caso mai lo accettasse eccolo qui... un bel Bono per 4 libri appena sfornato
    1 punto
  23. Non capisco bene il contesto della domanda. Sì, non lontano dal confine tra Russia e Ucraina, gli ucraini hanno dato fuoco al deposito di carburante. Questo post ha un video dettagliato. https://www.rbc.ru/politics/01/04/2022/624680c19a79472b07d3beb8?
    1 punto
  24. Errore molto noto e ricercato spesso confuso erroneamente per una doppia battitura. L'errore è sul conio, parzialmente sdoppiato in fase di punzontura a freddo. Per questo motivo lo sdoppiamento è esattamente uguale in tutte le monete battute da questa coppia di coni. Ciò non può mai avvenire con una doppia battitura.
    1 punto
  25. Ciao, premesso che ognuno di noi è libero di impostare il suo modo di collezionare o anche di raccogliere monete, di qualsiasi monetazione, sia antiche che moderne e ci mancherebbe altro quello che mi ha fatto propendere per le romane e l'enorme massa di monete che ci sono giunte fino a noi ed il fatto che anche per la stessa tipologia non c'è quasi mai una moneta uguale all'altra, anche per quelle appartamenti alla stessa coppia di conii, proprio perché battute a braccio e su tondelli di forma diversa. Questo grazie anche ai maestri incisori dei conii, che venivano fatti a mano percui sempre diversi gli uni dagli altri nel rappresentare gli imperatori, le Auguste e le figure dei rovesci. Con questo cosa voglio dire, che siamo fortunati ad esserci appassionati a tale monetazione, ed almeno per me penso che difficilmente potrò stancarmi. Senza dubbio(opinione personale ) la monetazione più variegata e bella (non me ne vogliano gli appassionati di altri campi, ma io sono di parte?). Percui avanti a collezionare o raccogliere 'romane', poi il tempo ci dirà... ANTONIO
    1 punto
  26. Grazie per l'accuratezza della specifica, sempre prezionso il Suo intervento nel forum, così come quello di Stilicho, saluti F.P.
    1 punto
  27. Per l'identificazione del D/ sono state formulate tre ipotesi, connesse con l'interpretazione del R/. Riccio, Cohen e Babelon identificano al D/ Climene, madre di Fetonte, figlio del Sole, precipitato da Zeus nella foce dell’Eridano (il Po) per aver osato rubare il carro del padre. Questa interpretazione è oggi rigettata ma Amisano (che pur identificando al D/ Acca Larentia) propone che al R/ siano rappresentate le sorelle dello stesso Fetonte, ovvero le Eliadi, colte nel momento in cui le Zeus le traforma in pioppi perché, sulle rive del fiume, piangevano inconsolabili la morte del fratello. La scelta iconografica deriverebbe dall'origine della gens del monetario, che Amisano ipotizza provenire da Aquileia, e richiamerebbe il suo cognomen, mediante il "tipo parlante" dei larices (pioppi, appunto), usati nella Pianura Padana per delimitare le proprietà (e quasi sconosciuti nel resto d’Italia). Crawford, come hai detto, identifica al D/ Diana Nemorensis, antichissima divinità latina venerata in un santuario di Nemi. Al R/ sarebbe allora raffigurata l'assimilazione della dea sotto le tre forme di Diana, Ecate e Selene, ripartizione tricorpe venerata nel santuario di Nemi. Questa interpretazione è suffragata esclusivamente da elementi della raffigurazione al R/ (essendo quella del D/ totalmente priva di attributi tipici). In particolare, l'oggetto tenuto dalla figura di sinistra sarebbe un arco (seppur in alcuni conî presenti ornamenti alle estremità che fanno effettivamente pensare a un fiore), attributo di Diana. Inoltre il fiore tenuto dalla figura di destra può essere associato a Ecate, divinità ctonia e psicopompa, nella cui sfera di influenza rientrano anche i fiori veleniferi (l'aconito su tutti). Infine, altro elemento è costituito dal rinvenimento (citato da Alföldi, Zehnacker, Ghini e Diosono) nella zona di Nemi di una base circolare recante l'iscrizione M(arcus) IVLIVS M(arci) F(ilius) (et) M(arcus) ACCOLEIVS M(arci) F(ilius) AED(iles) D(e) S(enatus) S(ententia), attestante le presunte origini aricine della gens Accoleia (ad Ariccia stessa è stata inoltre rinvenuta una dedica a un liberto di tale Quinto Accoleio). Diana Nemorensis era una figura estremamente arcaica, appartenente alla categoria divina delle potnie, "signore degli animali e delle selve" (in cui si annoveravano anche Fauna-Bona Dea, Angizia, Marìca, Feronia, Retia e i maschili Cernunnos e Fauno). Fu inserita nel pantheon romano per esigenze politiche, al fine di sancire, anche in ambito religioso, la supremazia di Roma sulla Lega Latina, ma la sua vastissima sfera funzionale (tipica della somma dea di una comunità tribale) risultò inadatta ad inquadrarsi in un contesto civico evoluto. Le sue differenti ed ampie funzionalità furono allora giustificate mediante l'associazione ad altre figure aventi sfere d'influenza maggiormente circoscritte; da qui nacque la triade Diana, Selene ed Ecate costituente Diana Nemorensis. Depongono contro l'identificazione di Diana i seni (che Diana, dea vergine per eccellenza, aveva acerbi) e la mancanza di attributi tipici. Per Cavedoni, Grueber e la Ceci, oltre che per Amisano, al D/ sarebbe allora raffigurata la madre dei Lari, Mater Larum o Acca Larentia (*acca = "madre"). Secondo il mito fu una bellissima meretrice, amata anche da Ercole e da Tarunzio, ricchissimo Etrusco che le lasciò tutti i suoi averi, da lei distribuiti al popolo romano. Secondo un'altra versione, sarebbe stata la compagna di Faustolo, madre adottiva di Romolo e Remo, forse anche la lupa (nel senso metaforico di meretrice) che li avrebbe allattati. Sarebbe questa la sua unica rappresentazione pervenutaci. Al R/ potrebbero allora esse raffigurate le ninfe Querquetulane (così anche Borghesi, Cohen, Riccio e Babelon). Infatti, secondo antiche tradizioni (che risalivano alla più remota religiosità romana, per la quale le divinità erano semplici entità aniconiche. In particolare, il bosco di querce detto Querquetulanum (Tacito) che occupava lo spazio (in origine, suburbano) tra Oppio e Celio era ritenuto abitato dalle ninfe dette appunto Virae Querquetulanae, cui era anche dedicato un tempietto. Per Borghesi, Riccio e Cohen, le Virae sarebbero qui raffigurate in quanto il boschetto che presidiavano era dedicato ai Lari. Babelon, sviluppando un'idea del Cavedoni ("tre ninfe poste a guisa di cariatidi per sostenere quella traversa ornata da arboscelli"), ritiene che le ninfe Querquetulane siano raffigurate nel momento in cui reggono una trave su cui sono poggiati cinque alberelli di cipresso. La trave sulle spalle delle tre figure e la base su cui poggiano i piedi potrebbero effettivamente far pensare che siano qui raffigurate le statue delle Virae, cariatidi intagliate nel legno poste nel tempio del Celio. I fiori in mano alle figure alle estremità testimonierebbero allora l'usanza romana di ornare di fiori, due volte l'anno, i templi dei Lari e delle loro custodi, le Virae. Sul piano etimologico, queste scelte iconografiche potrebbero giustificarsi a fini autocelebrativi: il nomen del monetario si accosta infatti a quello di Acca mentre il cognomen è stato sciolto in Lares colens (Eckhel, Grueber), "colui che venera i Lari".
    1 punto
  28. Buongiorno a tutti. È vero Pippo78 posta sempre ottime monete.Perche' non le porti a periziare da un perito?
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  29. Pronto il 10000 lire Titolo provvisorio testina.
    1 punto
  30. Ciao. It's "政和通宝"(Zhèng Hé Tōng Bǎo)from North Song Dynasty. 960-1127 A.D. "政和"is a period of the Emperor Song Huizong. 1111-1117 A.D. It is in "篆书" (zhuàn shū)or we can also call it "篆" typeface. It's common and cheap.
    1 punto
  31. Curioso il fatto che sulla figura del patriarca non vi sia il normale colletto della veste. C'è solo il triangolo della stola. Probabilmente perché la testa è un po' più bassa del normale.
    1 punto
  32. Se non leggo male, la legenda inizia con IMP CAES DOMIT AVG GER..... La RIC 303 mi pare che sia IMP CAES DOMITIAN AVG GER... Quindi questa non dovrebbe essere. E' corretto @FlaviusDomitianus? Buona notte da Stilicho
    1 punto
  33. MONETA AVGVSTI è stato coniato solo come asse e in effetti anche il RIC 303 citato è un asse. Dato che questo rovescio è stato coniato ininterrottamente dall'anno 85 fino al 96, una classificazione precisa può essere data solo mediante lettura del numero di consolato che si trova all'incirca a ore 2-3 del diritto. Poichè in quella zona la moneta è completamente liscia, non credo che in questo caso sia possibile.
    1 punto
  34. Anch io ero partito con l idea di una moneta per ogni imperatore, per alcuni ho preso denari, per altri assi o dupondi , per qualche altro sesterzi, o follis, nummi, centennoniali..coprendo tutto l arco temporale da Augusto a Zenone ( con un paio di imperatoriali) ,poi ho cominciato un po' a divagare , aggiungendo le provinciali per quei personaggi impossibili da trovare come ufficiali.. adesso il mio sogno sarebbe questo: da Augusto a Commodo ( e quindi dalla famiglia Giulio-claudia agli imperatori adottivi ) raccogliere asse, dupondio, sesterzio, denario e provinciale ( sia dell imperatore che dei suoi familiari , favoriti o generali) , dopodiché un sesterzio, un denario ed una provinciale per il resto dei personaggi, eccezion fatta per Pertinace, Didio Giuliano, Pescennio Nigro , Gordiano I e II.. tutto questo fino a Postumo , che emise il famoso doppio sesterzio.. dopodiché centennionale, nummo o follis, in base alle circostanze, per Eugenius invece mi piacerebbe una siliqua , perché paradossalmente ho visto che costa meno del nummo eneo.. ovviamente è un progetto pazzo e so benissimo che non lo porterò mai a termine, a maggior ragione che ad ottobre metterò su famiglia e, di conseguenza, ci saranno altre priorità, inoltre alcuni personaggi impossibili non entrerebbero mai a prescindere ( ad esempio Romolo Augustolo, per non parlare di meteore come Domiziano II), ma io ho un modo tutto mio di intendere la collezione ( o forse più raccolta , in questo caso), deve risvegliare la mia curiosità, soddisfare il mio interesse, più intesa come studio che come investimento ( infatti delle monete che ho , la maggior parte sono in condizioni di conservazione precarie, ma non m interessa, non compro con l intenzione di rivendere )..
    1 punto
  35. Comunque, a vederle ammucchiate tutte insieme fuori dalla logica rettangolare "a tasche"... come fossero capitate lì x caso, e non per volontà e determinazione... acquistano un fascino anche maggiore... Come diceva il buon Totò: "è la somma che fa il totale!"
    1 punto
  36. Hai ragione avevo dimenticato che se il libro è autografato ...bisogna dimenticarsi del coupon sconto...ma in compenso lo metterò all'asta e ci farò un bel gruzzoletto e comprerò una bella buoi? Gli posso fare tanta pubblicità con un bel megafono sulla mia auto.... Scherzi a parte ACQUISTO tutta la vita il lavoro va ricompensato, la cultura deve essere incentivata,....chissà se accetta un BONO PER LIBRI?
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  37. 1 punto
  38. Il punto è che l'unica cosa che conta nella conservazione di una moneta è l'usura, non lo sporco. E non credo che il laser sia in grado di fare il "lifting", ossia restituire quei rilievi che se ne sono andati. Pertanto questa pulizia non mi pare né giovevole né dannosa, è semplicemente inutile... sarebbe come portare un'automobile all'autolavaggio dopo che vostra moglie le ha fatto la fiancata contro il garage.
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  39. Purtroppo non tutti possiamo permetterci le alte conservazione (sarebbe fantastico) e in alcuni casi anche un B va più che bene,poi se un giorno le cose andranno meglio si fa sempre in tempo a migliorare.?
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  40. Buonasera a tutti. Proseguo con i nominali maggiori, non posseggo ancora 3 Tornesi con busto giovanile di Ferdinando II e devo iniziare con il Tornesi 3 del 1839. Collezione Rocco68 N° 494 Pagani 385/a D'Incerti 346/a Peso grammi 9,59 Taglio rigato.
    1 punto
  41. Ciao, moneta sicuramente falsa ed ottenuta per fusione. La tua curiosità su dove è potuta spuntare fuori mi ha fatto spulciare nel mio archivio falsi (argomento per me importante visto che colleziono ed acquisto monete) ed ho trovato una riproduzione (però coniata) dal Becker di un aureo e non di un denario ed è in metallo vile argentato(peso 6,90) che sembra avere gli stessi conii di diritto e di rovescio. Avranno ricavato gli stampi per la fusione da un esemplare come questo che ti posto? Per farne gadget turistici o per divertimento.? ANTONIO
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  42. Peso monetale della Doppia di Savoia
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  43. Grazie. Seguirò il tuo consiglio e lascerò perdere, non vale la pena.
    1 punto
  44. @Fondamentale, ricordo che il primo ad evidenziare questa variante di conio nel rovescio della 1795 fu @lukas1984. Questa la sua Piastra.
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  45. Buonasera a tutti. Altra Piastra 1856 con nel rovescio lo 0 del valore non allineato alle altre cifre.
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  46. Buongiorno, @Raff82 questa l'ho tenuta solo per un curioso particolare.
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  47. Ciao, Raffaele Condivido due delle mie piastre 1856. La prima presenta il 6 della data ribattuto e, al rovescio, la "T" di VTR ugalmente ribattuta. La seconda presenta al dritto la "D" di Ferdinandus e la "X" di Rex ribattuti + il doppio orecchio. Nei prossimi giorni, a titolo di curiosità, pubblicherò, magari nel topic di "Una napoletana al giorno", una piastra del 1855 con dei segni a croce, sia al dritto che al rovescio. Segni incisi sicuramente dal possessore della moneta, che, però, mi hanno incuriosito, al punto che ho acquistato la moneta. Un caro saluto.
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  48. Voi direte, niente di che, ma quello che mi ha colpito è la particolarità della corona che faccio fatica a ritrovare su altri esemplari. Spesso la corona riporta un giglio, una croce, o tre globetti posti a mò di fiore; Che ne pensate? Saluti Eliodoro
    1 punto
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