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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/22 in tutte le aree
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Buongiorno e buona domenica a tutti. La Napoletana con variante che condivido oggi è rarissima e oltre il mio esemplare ne vidi un solo altro esemplare su un catalogo d'asta. Ferdinando IV Tarì da 20 Grana 1794, variante in legenda SICLIAR Riferimento MAGLIOCCA 281/a R4 senza indicazione di valore. Posseggo nella mia modesta collezione di falsi d'epoca Napoletani anche il falso suberato di questa variante. Rarità su Rarità. Un caro saluto a tutti, Rocco.8 punti
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Buongiorno, uno dei più spettacolari, imponenti e rappresentativi monumenti dell’Antica Roma è stato sicuramente il Circo Massimo, sebbene la situazione attuale non lo testimoni in modo evidente. Passeggiandovi e camminando nelle strade in ghiaino polverose è difficile immaginare il fasto di marmi che doveva avere il luogo quasi duemila anni fa. Situato nella valle tra il Palatino e l’Aventino, è ricordato come sede di giochi fino dagli albori della città di Roma: è il luogo dove Romolo avrebbe tenuto il ratto delle Sabine durante i giochi in onore del dio Consus. Poco distante dal corso del Tevere, probabilmente l’area fu da sempre luogo dove svolgere operazioni di mercato e di scambio tra popolazioni, magari legate anche a attività rituali e di socializzazione tra i vari gruppi. Le prime strutture furono erette in legno, probabilmente mobili, durante il regno di Tarquinio Prisco che festeggiò con dei Ludi la vittoria su Apiolae. Impianti stabili furono eretti attorno al 329 a.C., con strutture in muratura a partire dal secondo secolo a.C. Nel 55 a.C. Pompeo indì dei giochi tra una ventina di elefanti africani che danneggiarono alcune strutture delle tribune: Cesare fece costruire un fossato colmo d’acqua proveniente dal Tevere a protezione delle stesse. Augusto compì altri interventi aggiungendo al spina centrale con l’Obelisco Flaminio (attualmente al centro di Piazza del Popolo dove fu spostato da papa Sisto V). All'epoca la capienza era di circa 90.000 persone. Un secondo obelisco fu eretto nella spina nel 357 d.C. da Costanzo II, corrispondente a quello Lateranense (ivi psizionato da papa Sisto VI) Rappresentazione ideale del Circo Massimo in stampa rinascimentale; in centro la cosiddetta spina. Sempre dallo stesso testo, dettaglio della spina; questa era larga 2 metri, alta mediamente attorno ai 6 metri e lunga da metae a metae circa 215 metri. Era decorata con obelischi (come simboli solari), statue di divinità (es. Cibele e Nettuno) ed altari. https://mariamilani.com/ancient_rome/circus_maximus.htm4 punti
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Mi sembra giusto far rivedere anche il rarissimo falso d'epoca suberato del Tarì SICLIAR.4 punti
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Non volevo intervenire perché uccide più l’indifferenza che l’odio ma mi pare che si sia ampiamente passato il segno della decenza. Io personalmente trovo questa discussione totalmente dannosa. E sottolineo dannosa e non solo inopportuna e inutile. Questo è un Forum di numismatica, almeno credo, per cui ospitare discussioni politiche, tra l’altro sopra il conto in questo caso sulla pelle della gente che muore, lo trovo letteralmente rivoltante. Poi basta non leggere, d’accordo, ma come utente storico mi sento disgustato. Mi piacerebbe leggere solo di monete, non di dibattiti su questa stupida e sanguinosa guerra, perché altrimenti chiudiamo il PC e accendiamo la TV che tanto otteniamo lo stesso risultato.4 punti
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Infine, una serie di contorniati è collegata al tema “Circo Massimo”. (Sul tema "contorniati" si consiglia di cercare nell'ampio archivio del Forum, vi sono più discussioni in merito tra le qualli vi segnalo il link https://www.lamoneta.it/topic/67028-i-contorniati/#comment-703815 ) Ecco alcuni esemplari: Contorniates. Late 4th century AD. Æ 37mm (22.67 g, 7h). Later cast copy, possibly Renaissance. Struck in the name of Divus Trajan. DIVO NERVA-E TRAIANO, laureate bust of Divus Trajan right, slight drapery on left shoulder; PE monogram in right field / Aerial view of chariot race in the Circus Maximus: spina with obelisk of Augustus flanked by metae, lap-counter, and statues of horseman and boar right; two quadrigae left above; two quadrigae right below, one with charioteer holding palm and extending hand; figure between, waving mappa. Alföldi, Kontorniat, Tf. 221, 3 (this coin). Good VF, mottled brown surfaces. LOT SOLD AS IS, NO RETURNS. Ex Garth R. Drewry Collection (Triton VIII, 11 January 2005), lot 1273; Frederick S. Knobloch Collection (Stack's, 1-3 May 1980), lot 1403. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=104059 CONTORNIATE, In the name of Divus Augustus. Circa late 4th century AD. Æ 37mm (26.68 gm). Laureate head of Divus Augustus right; engraved grape bunch before / Aerial view of the Circus Maximus: spina with obelisk of Augustus flanked by metae and surrounded by colonnaded arcade; triumphal arch surmounted by quadriga and carceres at either end; terrace with statues below. Alföldi, Kontorniat, Tafel 215, 5 (this coin). Near VF, brown patina with traces of light green. Rare. ($1500) From the Tony Hardy Collection. Ex Virgil M. Brand Collection, Part 1 (Sotheby's, 1 July 1982), lot 119. INTRO TO CONTORNIATES The term contorniate derives from the Italian contorno (surround) and was applied in the eighteenth century to describe these coin or medal-like objects which are surrounded by a solco di contorno (surrounding furrow). Contorniates were produced in the late 4th through 5th centuries and may have been used as presentation pieces or as counters in a board game, such as calculi, or both. A connection with the circus and amphitheatre is obvious for they are generally of a popular historical, imperial, or agonistic character, the most common being the busts of Emperors and scenes of chariot racing. The legends often give the names of charioteers. It is also significant that the emperors who appear most frequently on the obverse are the ones who gave the most enthusiastic patronage to the games: Nero, Trajan, and Caracalla. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=54289 Contorniate. IMP NERO CAESAR AVG P MX Laureate head of Nero, right; behind, countermark./ View of the Circus Maximus, with central spina and both metae; to the left of the central obelisk is a statue of Cybele on a lion; in the circus are four quadrigas, a running hare and a hound. Weight: 37.040 grammes. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-5026 Ed un contorniato celebra il protagonista di tanti giochi del Circo: l’auriga. Contorniates. Late 4th century AD. Æ (38mm, 30.08 g, 12h). Half-length figure of charioteer right, wearing riding gear, holding transverse goad in right hand and horse by the bridle in l4eft; helmet in left field / Charioteer standing facing, head left, in spread quadriga facing with richly caparisoned horses; he holds a laurel wreath and goad in right hand and palm frond in left. Alföldi, Kontorniat 484. EF, exceptional, untouched green patina, traces of earthen deposits. Certainly one of the finest contorniates in existence. Spectacular compositions on both sides. Ex Numismatica Genevensis SA V (2 December 2008), lot 341; Numismatica Ars Classica 25 (25 June 2003), lot 615. The most important secular controversy of the late Roman and early Byzantine age involved loyalties to the two racing factions - the 'Blues' (Veneti) and the 'Greens' (Prasini). This rivalry led to shocking bloodshed on many occasions as the patrons of each faction clashed. Most engagements occurred in the major cities, such as Rome, Antioch and Constantinople. Although originating with chariot races, the factions had strong ties to mainstream society, and were active in garnering political favor, securing the best jobs, and monopolizing industries. Thus their rivalries led well beyond the Circus Maximus in Rome and the Hippodrome in Constantinople. Though chariot racing was not the only subject matter artistically portrayed on contorniates, it was certainly not an unusual subject. The composition of this contorniate, however, is extraordinary in detail, depicting a charioteer in full riding uniform, holding a transverse goad in right hand and horse by the bridle in left; his helmet is in left field. The reverse exhibits this very same charioteer, now victorious, holding a laurel wreath and palm frond, symbols of victory. He stands proudly in his spread quadriga. The victorious horses are adorned with plumes of palm fronds on their heads, also symbolizing victory. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=200179 Sitografia: https://www.timetravelrome.com/2019/05/13/circus-maximus-rome-greatest-shows-coins/ http://www.eugubium.it/approfondimenti/Monete%5CRomaneImperiali%5CEdifici%5CCIRCO_MASSIMO.htm https://www.facebook.com/groups/65574851556 https://it.wikipedia.org/wiki/Circo_Massimo Bibliografia: Marvin Tameanko, “Monumental coins: Buildings & Structures on ancient Coinage”, Krause publications, USA, 1999. Buona giornata Illyricum3 punti
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La numismatica ci rende molte informazioni sul Circo Massimo. Una buona panoramica del monumento viene da questo sesterzio di Traiano: La moneta raffigura il Circo dal Palatino. Si possono vedere la spina e tutti i suoi principali elementi decorativi: l'obelisco di Augusto, la statua di Cibele su un leone, il delfino che serviva a conteggiare i giri e le due metae (i punti di svolta). L'arco di Tito visto sul lato orientale del Circo non va confuso con un altro arco dedicato a questo imperatore dal fratello Domiziano nell'82 d.C. Quest'ultimo si trova ancora sul Foro, mentre il primo non ha lasciato praticamente tracce, tranne la sua raffigurazione su monete del Circo Massimo. RIC 571 AE Sestertius. O: Bust of Trajan, laureate, right (sometimes with aegis), IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P. R: The Circus Maximus with obelisk in center; the spina is flanked by metae. S P Q R OPTIMO PRINCIPI S C. http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.571?lang=en RIC 553 AE Sestertius. O: Bust of Trajan, laureate, right (sometimes with aegis), IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P. R: Trajan, bare-headed, togate, standing left on platform on right, in gesture of adlocutio; behind him, praefect; below, four men with extended hands; in front, a woman reclining right with wheel; on left, three obelisks. S P Q R OPTIMO PRINCIPI S C. https://en.numista.com/catalogue/pieces253513.html Correttamente il sito riporta la descrizione ANS ma la presenza della figura con ruota appoggiata i tre obelischi (*) richiama la personificazione del Genio del Circo, lo stesso che viene celebrato anche da Adriano che commemora I suoi interventi e I “giochi celebranti il 874° anniversario della nascita della Città (di Roma) tenuti nel Circo Massimo”. Hadrian, A.D. 117-138. Æ Sestertius. Rome, year 874 (A.D. 121). Laureate and draped bust of Hadrian right. Rv. ANN DCCCLXXIIII NAT VRB P CIR CON, Genius of the Circus reclining left, head right, supporting wheel on knee and holding three obelisks. 26.60 grams.-32mm. RIC 609. BMC 1242-3. Foss 29. Cohen 164. Extremely rare. Lovely tan patina. Very fine condition. This attractive and rare sestertius depicts on its reverse the Genius of the Circus Maximus, who is depicted holding a wheel, emblematic of the chariots that raced on its track and the three decorative elements of the spina (the hub of the Circus around which the chariots raced). The elements on the left and right represent the metae, turning posts marking either end of the spina, while the central element represents an Egyptian obelisk originally brought back to Rome by the emperor Augustus in 10 B.C. This coin is especially remarkable as it is the only Roman coin (along with an associated aureus series) to bear a date counted from the foundation of Rome (ab urbe condita). All other Roman imperial coins are dated by the various powers held by individual emperors, when they are closely dateable at all. https://www.vcoins.com/it/stores/lucernae/90/product/extremely_rare_hadrian_ad_117138__sestertius_rome_year_874_ad_121__ann_dccclxxiiii_nat_vrb_p_cir_con_genius_ric_609_bmc_12423_foss_29_cohen_164_extremely_rare/673293/Default.aspx The Roman Empire Hadrian, 117 – 134 Aureus 121, AV 7.24 g. IMP CAES HADRIA – NVS AVG COS III Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. ANN ÐCCCLXXIIII NAT VRB P CIR CO – N The Genius of the Circus reclining l., head r., balancing wheel on knee with r. hand and placing l. arm around one of the turning posts of the Circus (three obelisks on a base). C 162. BMC 333 and pl. 53, 5 (these dies). RIC 144. Calicó 1200 (these dies). Extremely rare and in unusually fine condition for this historically important issue. Well-centred on a full flan and good very fine. Ex Hirsch XVIII, 1907, Imhoof-Blumer, 803; Glendining & Co., 20 February 1951, Ryan, 1757; Hess-Leu 15, 7 April 1960, 326 (there given an incorrect pedigree) and LHS 100, 2002, 326 sales. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1667&lot=246 Per dettagli si segnala il link https://followinghadrian.com/2021/04/21/21-april-ad-121-hadrian-celebrates-romes-874th-birthday-with-circus-games-hadrian1900/ (*) E’ verosimile che più che di “tre obelischi” - quando è noto che questi erano 2 (dei quali il secondo ad opera di Costanzo II) ovvero quello Lateranense e quello Flaminio - è più corretto interpretare l’iconografia del Genio quale “reggente la ruota ed appoggiato ad una delle metae”. Ciò è particolarmente evidente in certi esemplari come quello seguente: https://twitter.com/optimoprincipi/status/12525714407732428803 punti
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Altri interventi si ebbero da parte di Tiberio, Nerone, Tito (arco del 81 d.C.) mentre durante il Regno di Domiziano a seguito di un incendio si ebbero dei lavori che furono terminati da Traiano nel 103 d.C. Ulteriori restauri si ebbero sotto Antonino Pio, Caracalla e Costantino. Il circo rimase in funzione fino al 549. Come già visto in apertura, contrariamente ad altri monumenti antichi che sono simboli universalmente noti di Roma, non si hanno attualmente testimonianze architettoniche che facciano anche solo parzialmente svelare lo splendore del Circo Massimo nell’antichità. Per dare un’idea delle dimensioni di questo monumento basti pensare che la sua capacità massima fu di circa 250.000 spettatori. Esistono però varie ricostruzioni 3D e vari documentari video che posso farlo rivivere virtualmente. Di seguito ve ne segnalo alcuni: Ricostruzioni 3D: https://www.youtube.com/watch?v=aksOAH7dYsQ https://www.youtube.com/watch?v=H0GR1p7kfiY Il Circo visto da un auriga: https://www.youtube.com/watch?v=7-UqwmQzuiY Documentario Angela: https://www.youtube.com/watch?v=mI1ievmCRuc Documentario Barbero: https://www.youtube.com/watch?v=zyp_gO0f9y43 punti
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@savoiardo @Scudo1901 @r.tino @DOGE82 @ilnumismatico quando ho portato lo scudo del 1823 in banca in cassetta di sicurezza ho provato a fare una foto di gruppo ai due vassoi ma la luce era troppo scarsa e con la ciofeca di cell che ho sono venute una schifezza... vi dovete quindi accontentare del collage fatto con le varie foto dei miei esemplari... senza fretta, dal primo entrato in collezione (1826 Torino preso su ebay in USA nel gennaio 2012) al 1823 preso da Heritage a Marzo 2022, sempre in USA) ci sono voluti 10 anni3 punti
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Buongiorno a tutti,aggiungo che la variante 8 su 7 è catalogata al numero 240a,pagina 604 del Gigante 2019...2 punti
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Il virus secondo me non c'entra più nulla, addirittura all'ingresso i controllori erano senza mascherina...... E' il soldo (da spendere) che scarseggia, con l'inflazione oltre il 5% (quella ufficiale, ma sappiamo come funziona) e la situazione sociopolitica attuale, diciamo che le spese superflue possono attendere per il momento. Poi eventi così ravvicinati (la scorsa settimana c'è stato Cerea) inducono i commercianti a scegliere se di qua o di là, visto che per loro i convegni non sono gratuiti. Questo è, ovviamente, il mio pensiero.2 punti
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Gas inebriante è (C ) = casine briantee L’aggettivo “brianteo” (della Brianza, regione a nord di Milano tra i fiumi Seveso e Adda) corrisponde a “brianzolo” detto di cose. apollonia2 punti
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Questa mattina mi hanno regalato questa banconota da 2.000 lire dicendomi che non interessava a nessuno e che è un falso. Sapevo che non era un falso ma solo un orrore distrutto, non gli ho detto nulla e l'ho accettato ugualmente, perchè come si suole dire.. 'al lama donato non si guarda in bocca' (sennò ti sputa )2 punti
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Il rovescio è uguale ad entrambi, mentre al dritto il tuo esemplare ha la legenda più lunga, con partenza vicino alla stella a 5 punte. @giuseppe ballauri,2 punti
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Ciao Beppe, non è una tua impressione , è effettivamente un 7 corretto a 8. Variante non riportata né dal D'Incerti e né dal Pagani. Di seguito il mio esemplare dal peso di 9,90 grammi, taglio rigato.2 punti
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Settimio Severo festeggia i Ludi Saeculares con giochi che coinvolgono il Circo Massimo. L’aureo seguente rappresenta o una vista parziale dello stesso o il Circo di Domiziano con una scena di atleti coinvolti in lacune gare di lotta e di atletica. Septimius Severus AV Aureus. Rome, AD 206. SEVERVS PIVS AVG, laureate bust right / COS III PP, View of Circus (of Domitian?), showing gate and colonnade and inside, spectors and combatants. RIC 260; BMC -, cf. 343 (denarius); Calicó 2469. 7.40g, 20mm, 6h. Extremely Rare. http://numismatics.org/ocre/id/ric.4.ss.260 Septimius Severus AV Aureus. Rome, AD 206. SEVERVS PIVS AVG, laureate bust right / LAETITIA TEMPORVM, the spina of the Circus Maximus decorated as a ship facing left, with the turning posts at its prow and stern, a sail mounted on the central obelisk, and the spina’s other monuments visible in between; above the ship, four quadriga’s racing left; below, seven animals: an ostrich at left and a bear at right; between them a lion and a lioness chasing a wild ass and a panther attacking a bison. RIC 274; BMC -, cf. 343 (denarius); Calicó 2469. 7.20g, 20mm, 7h. Fleur De Coin. Extremely Rare. The historical parallels between Augustus’ victories in civil war and those of Septimius Severus more than two centuries later were too obvious for the latter to ignore. The reverse of this type depicts the Ludi Saeculares held by Severus in AD 204 on the cycle employed by Augustus, exactly two hundred and twenty years after the games of 17 BC, which had been eulogised by Horace and ultimately celebrated the foundation of Rome. The historian Dio Cassius relates: “The whole construction in the amphitheatre was made in the form of a ship, and was so conceived that 400 beasts might be received into it, and at the same time be sent forth from it. Then, when it suddenly collapsed there issued out of it bears, lionesses, panthers, lions, ostriches, wild asses and bison, so that seven hundred beasts, both wild and domesticated, were seen running about at the same time and were slaughtered.” (LXXVII, 4-5). The presence of the charioteers on this coin are likely in reference to the circus races that Severus also held in commemoration of this occasion, along with gladiatorial games, and the distribution of a donative. From the meagre fragmentary remains of the fifty lined poem in hexameter by an unknown writer eulogising the Ludi Saeculares of 204, it can be inferred that by that date many contemporaries could reasonably believe that Septimius Severus, a ‘second Augustus’, had inaugurated a new Golden Age, a ‘happy time’: laetitia temporum. https://www.deamoneta.com/auctions/view/106/574?lang=it2 punti
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Pubblicato il numero del 2020 degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica. In allegato l’indice:2 punti
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Buongiorno a tutti cari amici, ho acquistato ad un mercatino questa moneta da 1 soldo della Contea di Gorizia e Gradisca dell'anno 1769 (sotto il regno di Maria Teresa). La zecca è segnata con la lettera H che dovrebbe indicare (come la G peraltro) la città di GUNZBURG. Come vi sembra la conservazione? Secondo voi può considerarsi una moneta rara? Grazie a chi mi vorrà rispondere! Auriate1 punto
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Buon pomeriggio, Cosa ne pensate di questo esemplare? Il verso dell’aquila è particolare? Grazie. Domenico1 punto
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Buongiorno , seguendo il mio precedente articolo su Publio Accoleio Lariscolo , vorrei continuare a trattare di quelle Famiglie romane repubblicane che definirei “minori” , aggettivo non corretto , ma relativo solo alla scarsita’ di monete che vennero coniate da un loro componente , nel caso specifico da un solo componente ; una di queste Famiglie , o Gens , fu la Sestia . Il componente di questa Famiglia che batte' monete fu Lucius Sestius Quirinalis Albinianus , figlio di Publius ; fu Pro Questore nel 43/42 a.C. e segui i cesaricidi Bruto e Cassio in Macedonia dopo l’ assassinio di Cesare . Emise una sola serie di Denari , quello in foto , con multipli in oro e sotto multipli quinari , le cui legende del dritto e del rovescio tramandano : D/ L. SESTI PRO Q. con busto della LIBERTA’ , R/ Q. CAEPIO BRUTUS PRO COS. Al centro un tripode con apex e simpulum ; conio di zecca militare itinerante . Lucio Sestio Quirinalis Albiniano , fu un aristocratico della tarda Repubblica Romana , pur avendo tendenze repubblicane , teneva in casa un busto di Bruto , Augusto lo nominò console suffetto nel 23 a.C. per ricoprire un vuoto nella carica . <Sebbene Orazio lo abbia reso oggetto di una delle sue odi , Ronald Syme spiega che era semplicemente per "indicare l' anno di pubblicazione dei primi tre libri" delle sue odi . Syme nota che sebbene Sestius servì come proquestore di Marco Giunio Bruto , "non lascia traccia né del rango né della capacità per la magistratura suprema" e sostiene che "Sestius potrebbe aver condotto una vita tranquilla nel tempo libero" . Se fosse così , allora questo potrebbe indicare che Sestius aveva un' avversione per la vita pubblica , una delle caratteristiche di un epicureo . Questa avversione alla vita pubblica lo avrebbe reso una scelta sicura per servire come Console ; infatti fu scelto per essere Console nel 23 a.C. , ma all' ultimo momento sostituito da Calpurnio Pisone , fu accusato di cospirazione contro Augusto e assassinato durante il suo arresto> Se cio' fosse vero , contrasterebbe con l' ipotesi del carattere di Sestius fatta da Syme . Su Q. CAEPIO BRUTUS non ho trovato notizie specifiche , solo qualcosa in generale sulla Famiglia Caepia : due iscrizioni sepolcrali di probabili liberti : Caepius Corinthus a Porto e Tiberius Caepius Ponticus a Pozzuoli , oltre : https://archeologiagalliacisalpina.wordpress.com/2021/12/11/romani-famosi-a-mantiva-al-tempo-di-virgilio-gens-caepia/ Tomba della Gens Caepia . Fine I secolo a.C.- inizio I secolo d.C. Marmo . Museo Archeologico Nazionale di Mantova . Presso il museo archeologico di Mantova è possibile ammirare i resti e la ricostruzione del monumento funerario ad edicola della Gens Caepia (I a.C. – I d.C.) , ricomposto da frammenti rinvenuti a Mantova presso il Seminario Vescovile . Secondo l’ iscrizione dedicatoria Lucio e Publio Caepio , figli di Lucio , forse i figli del Pro Questore monetale , lo edificarono per la madre , Acuzia Massima . I personaggi sono ritratti da tre statue : la donna , abbigliata con una tunica e ornata di gioielli , è affiancata da due figure maschili con la toga , imposta da Augusto come abito distintivo della classe senatoria . Il monumento è di epoca augustea e quindi la Gens Caepia era contemporanea dell’ autore dell’Eneide , Virgilio . Fonte notizie : rete , wikipedia e Babelon1 punto
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@Oppiano Ti ringrazio per il riscontro e complimenti per il tuo Mario: davvero un bella moneta. Buona notte da Stilicho1 punto
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Credo che la forma della croce fosse demandata all'incisore. Magari fra di loro si distinguevano in questo modo. In secondo luogo non mi pare che la croce sia fatta con un punzone e quindi, se fatta a mano, possa presentare leggeri difetti, come la lunghezza differente. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Grazie @VALTERI, ma questo è un lavoro di gruppo con gli interventi di molti utenti, quindi è un risultato di squadra.1 punto
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In realtà sono 38 foto ? La conservazione è secondo me un buon compromesso con il prezzo pagato. Tra le serie dei vari scudi dei Savoia preunitari, questa è senza dubbio quella più facile da completare. Rivedendole, tornando indietro non avrei preso il 1821 (pagato abbastanza e così così) e il 1830 Genova (ottima conservazione, coi fondi quasi speculari, ma purtroppo è stata lavata... ed è una cosa che non mi piace)... ma se capiterà l'occasione rimedierò. Il 1831 è così rara che... va bene tutto!1 punto
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emotivamente pero' ci tocca di piu' una guerra a 1000 km da noi che una a 5000 km da noi e in genere gli stati si muovono per i loro interessi e non per salvare le vittime civili. Su questo non concordo. Preciso: non sto parlando di quello che è ma di quello che dovrebbe essere; gli interessi particolari non dovrebbero condizionare scelte di ampie organizzazioni internazionali. A Roma c’ è un detto: “a un palmo dal mio xxxx nun me frega gnente”. È proprio brutto !1 punto
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Rinnovo i complimenti per la magnifica serie. Dieci anni di ricerca e un ottimo risultato. Io non ho ancora completato una serie ma deve essere una bella soddisfazione. Speriamo di riuscire a breve. Saluti.1 punto
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Successivamente la scagot lo sciacquone, mi sembra logico1 punto
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Quello, se permetti, lo sono io, sempre e con la S maiuscola ! E' il mio cognome!!! ?1 punto
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Si il contorno è identico. L'usura c'è ma solo sui rilievi più alti mentre al centro dello scudo (LIBERTAS) è la classica debolezza di conio di questa monetazione. Come quei graffi di aggiustamento sulle figure........1 punto
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Certo numismaticamente hai ragione, ma da un punto di vista economico, chiamali scemi !!!1 punto
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Penso che questa tipologia debba essere approfondita in quanto presenta alcune variabili, che possiamo considerare minori, ma ancora non censite. Come hai rilevato @Rocco68 la scritta al D/ può essere di dimensione diversa, così al R/ si riscontrano differenze di lunghezza e larghezza nella linea dell'esergo ed a volte nella data. Vi Ringrazio x il contributo, Buona Serata1 punto
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la seconda. della prima non mi piace quel solco sul collo ..1 punto
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Buona Domenica a tutti . Se il Circo Massimo fosse stato in una qualsiasi nazione europea probabilmente sarebbe stato scavato fino allo strato piu' antico , da noi e' tenuto invece come un prato urbano , per carita' nulla di male , se pero' al di sotto non si trovasse il piu' grande Circo dell' Impero romano e dei moderni stadi o dei luoghi di raccolta ; a parziale discolpa dei nostri politici occorre anche dire per onesta' , che data la conformazione fisica della Valle in cui il Circo giace sepolto , occorrerebbe scavare per alcune decine di metri per riportare alla luce le fondamenta del Circo , opera certamente non facile , impegnativa , costosa e dai risultati pratici nebulosi . Qualsiasi fosse il risultato finale dello scavo porterebbe pero' una tale risonanza mondiale che l' afflusso di visitatori , per semplice curiosita' o per studio , sarebbe notevolissimo e dati i tempi attuali , molto utile all' erario ; immaginate solo i ruderi del Circo riportati alla luce , li vicino il Colosseo , il Foro Romano , il Foro Boario , le Terme di Caracalla , ecc. ecc. Quale altra Citta' antica al mondo potrebbe presentare un simile Museo a cielo aperto ?1 punto
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https://www.cngcoins.com/Search.aspx?IS_ADVANCED=1&ITEM_IS_SOLD=1&ITEM_DESC=antandr+head+lion&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_1=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_2=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_3=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_4=1&TABS_TYPE=2&CONTAINER_NAME=&CONTAINER_TYPE_ID=2&VIEW_TYPE=0&MAX_COUNT=10000&PAGE=11 punto
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Penso si tratti proprio della variante GRTIA riaggiustata sul conio.1 punto
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Personalmente la risposta di @Scudo1901 l'ho interpretata come l'opinione di un collezionista a cui piace guardarsi la raccolta e poter godere di belle monete. Diciamocelo, a livello conservativo le monete si dividono in due macro-categorie: belle e brutte. Infatti nella mia precedente risposta al topic ho voluto precisare che specificando anche che non disdegno le monete brutte, ne ho in raccolta come ne ho anche di più carine. Reputo sia normale, per ogni collezionista, preferire una moneta bella avendone l'opportunità, non ho trovato cattivo il suo commento. Poi ci sono collezionisti che preferiscono avere la casella vuota piuttosto che la moneta in MB, altri che anche se la moneta è in B l'importante è che ci sia, sfumature di collezionismo e collezionisti. Mi dispiace la discussione abbia preso dei toni più sostenuti.1 punto
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Buona Domenica Non ti so proprio dire ... le prove di monete in piombo, nell'ambito della zecca veneziana, non risultano nemmeno a me! Forse potrebbe essere un gettone/tessera, ma entriamo in un mare magnum, dove non ho competenze. saluti luciano1 punto
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Straordinario insieme, mi pare che siamo in media sullo Spl. Pochi possono vantare questo risultato, che fa da degna testimonianza alla passione e alla pervicacia di @rickkk al quale vanno tutti i nostri complimenti!1 punto
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Caracalla augustus, Aureus 206, AV 7.30 g. ANTONINVS – PIVS AVG Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. LAETITIA / TEMPORVM Ship in circus, between four quadrigae l.; in l. field, cockerel standing r. and on r., bear. Beneath ship: lion and two tigers r., bull and tiger l. C 117. BMC 263 and pl. 34, 4 (these dies). RIC 133. Kent-Hirmer pl. 113, 391 (these dies). Calicó 2686 (this coin). Biaggi 1179 (this coin). Extremely rare and among the finest specimens known. A finely detailed reverse composition. A few minor marks, otherwise extremely fine Ex Glendining sale 1950, Platt Hall collection part II, 1710; NAC 21, 2001, 501 and NAC 24, 2002, European Nobleman, 147 sales. From the Biaggi collection. In 204 the Severans, now a firmly established dynasty, held Saecular Games (Ludi Saeculares) with sacrifices, a donative, Circus races and games, all of which they represented on coin types. It is worth speculating that this is a compression of two separate events, as the four quadrigae above the ship may well represent the Circus races since they are not mentioned in the otherwise superb description by the historian Dio Cassius: ”The whole construction in the amphitheatre was constructed in the form of a ship, and was so conceived that 400 beasts might be received into it, and at the same time be sent forth from it. Then, when it suddenly collapsed there issued out of it bears, lionesses, panthers, lions, ostriches, wild asses and bison, so that seven hundred beasts, both wild and domesticated, were seen running about at the same time and were slaughtered.” (LXXVII, 4-5). The type is so cleverly engraved that many fittings on the deck of the ship are clearly identifiable, as are each of the seven beasts below. Indeed, a viewer of this coin with the commentary of Dio fresh in the mind might almost believe they are witnessing the spectacle unfolding. NAC52, 516 Caracalla come detto incrementò i posti a sedere e abbellì il Circo nel 213 d.C. AD 198-217. AV Aureus (20mm, 6.90 g, 6h). Rome mint. Struck AD 213. ANTONINVS PIVS AVG BRIT, laureate, draped, and cuirassed bust right / P M TR P XVI, COS IIII P P in exergue, view of the Circus Maximus, with spina, metae, and obelisk in center. RIC IV 211B = BMCRE p. 439, † corr. (rev. legend); Calicó 2710 (same rev. die as illustration); Biaggi –. Near EF. Extremely rare and important architectural type. While gladiatorial combat is the sport that most people today would associate with ancient Rome, chariot races held at tracks, or circuses, were the real passion of the populace. The Circus Maximus (“largest” or “greatest circus”) lived up to its grand name, with modern scholars estimating that the building could hold some 150,000 spectators, or roughly three times the number of people that the Colosseum could accommodate (Pliny’s statement that the Circus could hold 250,000 appears to be an exaggeration). Caracalla renovated the Circus in AD 213, and rare aurei and sestertii were issued to celebrate the project. This artistic aerial view depicts the Circus as it would be seen from the Palatine Hill. According to Pliny, the Circus was established during the reign of the Tarquinius Priscus, Etruscan king of Rome (circa 616-579 BC), although a permanent structure may not have existed until 329 BC, when the starting gates (carceres) were erected. By the early 2nd century AD, the structure was very close to the form that we see on our coin. In the center of the Circus we find the spina (“spine”), upon which is the obelisk of the Pharaoh Ramesses the Great that Augustus brought to Rome and erected in the Circus (it is located today in Rome’s Piazza del Popolo). At each end of the spina is a meta, or conical column situated where the charioteers would make their harrowing turns, while an equestrian statue of Trajan and a shrine of Cybele can be found immediately to the left and right of the obelisk, respectively. In the foreground and to right are arcades and a prominent arched gate, while on the left we find the semicircular end of the structure, with the attic statuary of a triumphal arch of Titus visible. The temple of Sol and Luna, built into the seating, is visible on the far end of the structure, to the left of the obelisk’s peak. The coin cited in RIC and BMCRE was in Baldwin’s stock in 1927. The example plated in Calicó, with which our coin shares the same reverse die, was sold by Freeman & Sear in 2005 (FPL 10, no. 111), while another specimen was recently sold by Künker (Auction 270, lot 8855). Our coin may be only the third or fourth known, depending on whether or not the 1927 Baldwin’s piece is distinct from the other known examples. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=324993 Caracalla. 198-217 AD. Æ Sestertius (23.02 gm, 1h). Struck 213 AD. M AVREL ANTONINVS PIVS AVG BRIT, laureate, draped, and cuirassed young bust right, seen from behind P M TR P XVI IMP II COS IIII P P/S C in exergue, aerial view of chariot race in the Circus Maximus: spina with obelisk of Augustus flanked by metae and statues; arena surrounded by colonnaded arcade; triumphal arch surmounted by quadriga and carceres at either end. RIC IV 500a; Banti 46; BMCRE 251; Cohen 236. https://www.flickr.com/photos/julio-claudians/5963792926 Gordiano III emette un AE Medallion dedicato al Circo Massimo. Gordianus III, AE Medallion. Bust of Gordian III, laureate, draped and cuirassed, left, with a spear over right shoulder, IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG/ P M TR P VII COS II P P View of the interior of the Circus Maximus; in the centre of the spina is an obelisk, and at each extremity three metae; before the spina are five groups; the first represents a combat between two gladiators; the second, two wrestlers; the third a pair of pancratiaste; the fourth, two pugiles boxing with caestus; and the fifth, a wounded gladiator being led away by an attendant; beyond the spina a race is taking place between two quadrigae, left; further in the background, the Emperor in a triumphal chariot with six horses, accompanied by Victory crowning him and holding palm and preceded by three soldiers carrying long palms. Roma mint, 244 d.C. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1866-0721-21 punto
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Non mi risultano prove in piombo di monete veneziane. E credo che la prova non potesse fare da modello visti i pochissimi esemplari coniati. Tuttavia tutto può essere, mancando prove certe. Arka Diligite iustitiam1 punto
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In effetti è in legno e si presta ad sui mooolto diversi!1 punto
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Ma il faccione potrebbe benssimo essere relegato in un angolo della moneta, e la parte restante ad altro tipo la cattedrale o qualche cosa d'altro. Nel 2016 qualcosa hanno fatto con il - 50° anniv. Ponte Granduchessa Charlotte -1 punto
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Complimenti, questa è spettacolare... però temo che al prezzo di questa prendevo buona parte degli scudi di Carlo Felice che ho in collezione1 punto
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Grazie @L. Licinio Lucullo , in effetti il busto della divinita' nel dritto della moneta lascia dei dubbi sulla sua vera identita' , l' ipotesi che sia Diana Nemorense e' stata forse influenzata dal rovescio della moneta in cui si vedono alberi (di un presunto bosco) e le Virae Querquetulanae , nonche' dalla vicina Ariccia probabile Citta' natale di Accoleio . E' anche un dato di fatto che scavi eseguiti nell' area del Santuario di Nemi negli anni di fine '800 e negli anni '30 del '900 ad opera del Gatti , hanno riportato alla luce delle immagini (in foto) di Diana , a lei attribuite , sotto forma di due antefisse e due teste , nessuna di queste presenta una acconciatura come quella riportata nella moneta ; questa discordanza non e' comunque una prova decisiva in quanto potrebbe dipendere da un cambio di stile rappresentativo della dea dovuta alle diverse eta' di realizzazione , di cui quella nella moneta era forse di grande antichita' , forse l' originale rappresentazione di Diana Nemorense . Purtroppo con il nuovo Paint3D non riesco a ridurre le immagini presenti nel libro sopra citato , quindi carico quelle in rete che pero' non rendono evidenti le acconciature , da : Oggetti del VII-I secolo a.C. dal santuario di Diana a Nemi , località Giardino , conservati a Villa Poniatowski a Roma . https://www.academia.edu/551646/G.Ghini_-_F.Diosono_Il_Santuario_di_Diana_a_Nemi_recenti_acquisizioni_dai_nuovi_scavi_in_E._Marroni_ed._Sacra_Nominis_Latini._I_santuari_del_Lazio_arcaico_e_repubblicano._Atti_del_Convegno_Roma_2009_Ostraka_n.s._2012_I_pp._119-1371 punto
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Buona sera, recente acquisto low cost sulla baia da venditore professionale gallico di Lutetia Parisiorum. Che però improvvidamente pubblicò l’annuncio con un titolo “Raro denario d’argento da identificare, 3.31 g” che era carente di un certa dose di marketing. Perché se pure consunto presenta le fattezze dell’emittente e un iconografia che ne consente una attribuzione abbastanza certa. Il che la rende poco attraente dal punto di vista numismatico ma interessante dal punto di vista strettamente storico. Inoltre è stata pagata, fatto non disprezzabile, una cifra molto esigua (diciamo una… pizza + spese di spedizione). Vediamolo, agli utenti più esperti sarà abbastanza facile trovare dei riferimenti ma magari sarà di utilità a chi è meno esperto. Diritto con emittente rivolto verso destra, rovescio con figura seduta rivolta anch’essa verso destra. Diametro 17 g per 3.31 g. Presenza di un piccolo foro non passante davanti al ritratto del diritto. Si tratta in breve di un cosiddetto “tribute penny” o di un “proto tribute penny” ovvero del prototipo di quello più famoso del motto “dare a Cesare ciò che è di Cesare”… «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio» (greco: Ἀπόδοτε οὖν τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ Θεοῦ τῷ Θεῷ; latino: Réddite quae sunt Caésaris Caésari et quae sunt Dei Deo) è una celebre frase detta da Gesù e riportata nei vangeli sinottici, in particolare nel Vangelo secondo Matteo 22,21, nel Vangelo secondo Marco 12,17 e nel Vangelo secondo Luca 20,25. È un detto registrato anche al di fuori degli scritti canonici: è presente nel Vangelo di Tommaso (100,2-3) e, rielaborato, nel Vangelo Egerton (3,1-6). La frase, solitamente limitata alla sola prima parte, è rimasta nell'uso con un altro significato, ossia come un invito a riconoscere i meriti di ognuno. https://it.wikipedia.org/wiki/Date_a_Cesare_quello_che_%C3%A8_di_Cesare_e_a_Dio_quello_che_%C3%A8_di_Dio « Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: “Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?”. Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: “Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo”. Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: “Di chi è questa immagine e l'iscrizione?”. Gli risposero: “Di Cesare”. Allora disse loro: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono. » Matteo 22, 15-22. E di che Cesare parliamo? Come detto abbiamo una prima emissione a nome di Augusto, talvolta descritta come detto “proto tribute penny” che avrebbe fatto da modello per la successiva emissione di Tiberio, il Cesare che verosimilmente era rappresentato sul denario cui fanno cenno i Vangeli e che riveste a pieno titolo il nome di “tribute penny”. Va segnalato che i ritratti non sono troppo dissimili; forse il naso di Tiberio presenta una lieve gobba ma anche esemplari augustei sono abbastanza simili. Questi ultimi comunque sono meno comuni. Ecco un paio di confronti: Augustus Denarius. CAESAR AVGVSTVS DIVI F PATER PATRIAE, laureate head right / PONTIF MAXIM, Pax seated right on chair with plain legs, holding sceptre and branch. RIC 220; BMCRE 545; RSC 223; Sear 1630.. https://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1630.html oppure TIBERIUS AR silver denarius. "Tribute Penny", Lugdunum mint. TI CAESAR DIVI AVG F AVGVSTVS, laureate head right. Reverse - PONTIF MAXIM, Livia, as Pax, seated right, holding olive-branch and long vertical sceptre; ornate legs to chair. RIC 26 18mm, 3.4g. https://www.vcoins.com/it/stores/incitatus_coins/79/product/tiberius_ar_silver_denarius_pontif_maxim_livia_as_pax_seated_right/1182449/Default.aspx Detto subito che a ore 10 del rovescio si nota la prima M di M(AXIM PONTIF) e che ciò non è contributivo, va segnalato che a ore 11 del diritto si notano a moneta in mano …VGF(?)… che richiama la legenda TI CAESAR DIVI AVG F AVGVSTVS di Tiberio. Per cui siamo in presenza di un autentico “tribute penny” di Tiberio. Consunto ma genuino. Il forellino davanti al ritratto del diritto (che nella realtà non è grande come sembra nell'immagine) non evidenzia presenza di un nucleo rameico e il peso pare congruo con quello di queste emissioni e in genere, del periodo. Vi segnalo per approfondimenti due link in inglese https://en.wikipedia.org/wiki/Tribute_penny https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=tribute%20penny (con classificazione dei tipi) E quello di una discussione di tempo fa https://www.lamoneta.it/topic/163690-la-moneta-del-tributo/ Buona serata Illyricum1 punto
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Vedi @ARES III, io sono una di quelle persone che potrebbero avanzare delle richieste su quello che era e che non è più. Ma proprio per questo motivo credo fermamente che l'Unione Europea sia l'unica salvezza contro possibili futuri focolai. L'Unione attuale non è ancora perfetta, dobbiamo lavorarci sopra. Ma, ribadisco, è l'unica strada per non farci la guerra. Arka Diligite iustitiam1 punto
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