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  1. Rocco68

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/22 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, nell'asta Montenegro 19 di oggi, al lotto N° 480 è stato esitato questo Mezzo Baiocco: Erroneamente classificato al Muntoni 27, è in realtà il Muntoni 26 in quanto, come descritto al N° 26, è il Dritto dell'immagine N° 27 e il Rovescio della N° 25 (vedi Tavola relativa alla S.V.1740). Nella mia ricerca sulle monete di Sede Vacante, è in assoluto il 1° esemplare che mi capita di vedere e censire; delle varianti del Mezzo Baiocco riconducibili al Dritto "STEMMA PICCOLO" che ritengo il più Raro tra tutti i tipi, ho individuato pochissimi passaggi in asta solamente del Muntoni 27 : Come sempre sono gradite condivisioni, rettifiche o aggiunte a quanto sono riuscito a reperire.... Dimenticavo di dire che con il Munt.26 ho completato i Numeri della S.V. 1740 ? Buona Serata Daniele Mosti
    5 punti
  2. Un saluto a tutta la nostra Sezione. Ferdinando IV Grano 1789 In questo esemplare ben conservato noterete le striature in rilievo , causate dalla spazzola metallica usata per ripulire i conii dallo sporco di coniazione.
    4 punti
  3. DE GREGE EPICURI Oggi ho controllato il contenuto di una scatoletta e...oh, meraviglia! C'erano anche 4 nummetti comperati molto tempo fa, e completamente dimenticati. Questo che vi mostro è il migliore, immaginate gli altri. Questo pesa 1,31 g. Al D il busto imperiale, con un bel mantello; si leggono alcune lettere, ma non riesco a capirci molto (immagino che termini con AVG, e mi sembra che possa essere così). Il rovescio dice forse di più: una vittoria verso sinistra, che trascina un prigioniero; qualche lettera che depone per una SALUS REIPUBLICAE. Inoltre sulla sinistra c'è uno staurogramma e, più sotto, una S. In esergo, RM (Roma). La tipolgia generale è nota per Teodosio 1° e per i figli Arcadio e Onorio; si ripresenta per Valentiniano III e per alcuni nomi più rari, es. Giovanni (ma non mi pare questo il caso). Il segno di zecca RM credo deponga per Valentiniano III, ma forse non in modo esclusivo. Chiedo aiuto a tutti, ma ovviamente anzitutto a @Poemenius. Grazie!
    4 punti
  4. Napoletana di fine Aprile: Ferdinando IV Piastra 1800
    3 punti
  5. Buonasera, @LOBU, Ho trovato in un altro millesimo (1838) leggere differenze nel ciuffo di Ferdinando II.
    3 punti
  6. Sì, chenàpura sarebbe venerdì. La traduzione letterale sarebbe cena pura e questo sta a indicare il venerdì per via del fatto che gli ebrei si "purificavano" mangiando in maniera particolare la sera prima del sabato, il loro giorno di festa. Poi quest'usanza si perse con la diffusione del cristianesimo ma il nome rimase. Tocca a te.
    2 punti
  7. Facevi prima così: Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, Sabato e domenica ti riposi?
    2 punti
  8. Ho visto che Rosa Maria Nicolai (“La circolazione del denario repubblicano nella penisola italica fino alla metà del II secolo a.C.") inserisce questo fra i "simboli nuovi" (con meta, apex, rostrum tridens, dolabella, scudo e carnyx, orecchio), da interpretare quali simboli “giustificativi" (non commemorativi) di emissione straordinarie. Potrebbe essere un indizio a nostro favore ...
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti. Spero Alberto Varesi non me ne voglia se condivido un'immagine di un 2 Grana , perlinato/perlinato da una sua asta.
    2 punti
  10. Per chi non l'avesse ancora letto: https://storianumismatica.wordpress.com/2020/11/01/segni-sul-conio/
    2 punti
  11. è indubbiamente Teodosio II RIC X 1914 coniata a Roma da Giovanni bella moneta
    2 punti
  12. Buongiorno, recentemente acquisito. Particolarità? A me piace il Corno ducale. O
    1 punto
  13. Veramente molto bello per il tipo. Complimenti.
    1 punto
  14. Mi sembra semplice: Lunedì = stiratùra Martedì = mantecatùra Mercoledì = lievitatùra Giovedì = scottatùra Venerdì = chenapùra Sabato = lavatùra Domenica = riposatùra ?
    1 punto
  15. Avrei scritto tutti i rimanenti giorni della settimana qualora venerdì e sabato non funzionavano
    1 punto
  16. Altro Tarì 1798 S rovesciate, stessi identici conii . Diametro 24mm Peso 3,08 Prossima Asta ACM
    1 punto
  17. Buonasera a tutti. Aggiorno il censimento dei Tarì S rovesciate con due esemplari da poco apparsi sul mercato: Esemplare in collezione privata.
    1 punto
  18. Allora, avevi scritto che mi ero avvicinato con giorno e quindi direi dì (che è la stessa cosa), ma mi sembra troppo corta rispetto la parola dialettale da indovinare: su chenàpura poi ho scritto ieri e successivamente oggi+domani+dopodomani - però questo discorso vale solo oggi, non domani - dico quindi >> sabato ps: in alternativa il giorno prima (ieri) che sarebbe venerdì
    1 punto
  19. Per quanto a mia conoscenza i denari in rame del periodo Flavio sono suberati che hanno perso la lamina d'argento.
    1 punto
  20. Un'altra strada che potremmo provare a seguire è quella dei rinvenimenti, ho giusto fatto una prova con il tipo 109/1:
    1 punto
  21. Si si,nessuno lo nega,era solo una mia visione,ovvero non do importanza alle occlusioni,tutto qua✌️. Semplicemente nascondono?
    1 punto
  22. oggi, domani e dopodomani tutti fratellini
    1 punto
  23. Sì, è la stessa, è sia mia che di un mio amico e non ci siamo messi d'accordo, scusate per aver replicato la discussione
    1 punto
  24. Ciao, gli imperatori sono Adriano ed Augusto come detto negli interventi precedenti, confermi che il diametro sia di 18 mm per entrambe le monete? Sarebbe importante anche il peso? ANTONIO
    1 punto
  25. La prima è Adriano
    1 punto
  26. Ciao La 1 sembra esser di Traiano.
    1 punto
  27. Mi sembra plausibilmente un residuo del sottotipo ovvero della moneta oggetto di riconio
    1 punto
  28. Grazie a entrambi, curiosità appagata
    1 punto
  29. Per la tipologia un bellissimo esemplare. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  30. e grazie per il tempo/energie che dedicate alla gestione del Forum. Njk
    1 punto
  31. Se la memoria non m inganna proprio con i Flavi nascono i primi denari di Limes..altra teoria potrebbe essere il nucleo di un suberato.. Ci siamo sovrapposti ?
    1 punto
  32. Ciao, penso si tratti di un denario suberato che ha quasi totalmente perso l'argentatura supetficiale(se le foto non ingannano qualche traccia sul ritratto di Vespasiano ed al rovescio ancora si intravede)? ANTONIO
    1 punto
  33. Buonasera, 200 lire con testa pelata su millesimo diverso da quelli più noti. La moneta è inserita nel catalogo cartaceo e in quello on-line alla url: https://c.erroridiconiazione.com/200.97.Cd02. Vi ricordo infatti che pian piano sto inserendo le foto di tutte le monete catalogate, ci vorrà un po' di tempo...
    1 punto
  34. Si tecnicamente è un'evanescenza bifacciale dovuta ad un'usura del conio, nel mercato collezionistico si identifica semplicemente come "testa pelata". Anche molte 200 lire 1979 testa pelata presentano una forte evanescenza non solo sulla testa ma ad esempio spesso sulla scritta "LIRE" al rovescio. "Testa pelata" è una denominazione utilizzata nel gergo dei collezionisti degli errori, un po' come la mezza luna sotto il collo in rilievo che tecnicamente è una rottura centrale del conio.
    1 punto
  35. Buona giornata Com'è possibile consigliarti? Posso dirti che, se dovessi decidere di acquistare una moneta della quale non so nulla, mi informerei prima delle caratteristiche di questa moneta. Non è facile perché il ducato d'oro veneziano, successivamente chiamato zecchino, è stato coniato per circa mezzo millennio .... Quindi se vuoi fare un acquisto avveduto, prima mi informerei sui tipi e le differenze tra le tante coniazioni. https://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/il-ducato-di-venezia-comparazione-stilistica-dei-conii-attraverso-i-secoli-2 Poi deciderei se sceglierne uno perchè è gradevole l'iconografia (certamente non quello del Manin), perché ha delle particolarità non comuni a tutti i tipi (come ad esempio il viso realistico del Doge), oppure perché è stato emesso sotto un particolare dogato (avvenimenti storici accaduti) ..... insomma, questo dipende da te e dal grado di approfondimento che vuoi attuare. https://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-signori-tiranni-si-mettono-in-medalia-e-non-i-cavi-de-repubblica Se tutto ciò non fa per te, perchè vuoi solo un tipo di conio, dove uno vale l'altro, devi solo decidere quale, ma devi farlo tu, non altri .... partendo magari da quelli più comuni, in condizioni almeno BB. Nel forum ci sono tante discussioni al riguardo, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Poi ci dirai quale ti ha fatto "innamorare". saluti luciano
    1 punto
  36. Gens Herennia - Gens Hirtia - Gens Itia (Iteia) La Gens Herennia era una famiglia plebea . I membri di questa Gens sono menzionati per la prima volta tra la nobiltà italica durante le guerre sannitiche e compaiono nell' elenco consolare romano a partire dal 93 a.C. In epoca imperiale detenevano numerosi incarichi provinciali e comandi militari . L'imperatrice Herennia Etruscilla era una discendente di questa antica Gens . Gli ampi interessi mercantili degli Herennii sono attestati da diversi autori , che descrivono la partecipazione della Famiglia al commercio siciliano e africano e soprattutto il loro coinvolgimento nell' acquisto e nell' esportazione del silfio , erba medicinale di grande valore nell'antichità , che cresceva solo lungo un breve tratto di costa africana e sfidò ogni tentativo di coltivarlo . L'interesse herenniano per il commercio è attestato dal cognome Siculo e da una moneta della Gens recante sul dritto una rappresentazione della dea Pietà e sul rovescio Anfinomo che porta il padre , riferimento alla leggenda dei due fratelli di Catana , scampati ad un' eruzione del monte Etna portando in spalla i loro genitori anziani . Gli Herenii erano originariamente sanniti della Campania , ma furono assorbiti dallo stato romano in seguito alle guerre sannitiche . Il nomen Herennius sembra essere un cognome patronimico , poiché Herennius era un praenomen osco . I Marii erano i loro clientes ereditari . Livio cita un Erennio che fu uno de' capi del senato di Nola in Campania , e molti degli Herennii rimasero in questa regione d' Italia ; un Marco Erennio era decurione di Pompei intorno al 63 a.C. Gli Herennii conservarono un' usanza sabellica assumendo cognomi matronimici e occasionalmente gamonimici , la cui disposizione poteva variare notevolmente . Nelle monete emesse da questa Famiglia , Denari e Bronzi , si trova scritto un Marco Herennio che dovrebbe essere il Console del 93 a.C. Denario , al D/ : testa diatemata della PIETAS a destra , nel campo una lettera , al R/ : M. HERENNI , Anapias nudo cammina a destra e porta il padre sulle spalle , nel campo a volte una lettera . Bronzi , Semisse e Quadrante , con le solite simbologie di questi moduli e M. HERENNI in alto la prua e ROMA sotto . Oncia con al R/ : doppio corno dell’ abbondanza Gens Hirtia La Gens Hirtia era una famiglia plebea . Il membro più illustre della Gens sotto la Repubblica fu Aulo Hirtius , console nel 43 a.C. Gli Hirtii provenivano probabilmente da Ferentinum , paese degli Ernici . Gli Ernici erano un antico popolo italico , strettamente imparentato con i Latini ; vivevano a sud-est del Lazio . Durante i primi due secoli della Repubblica furono spesso alleati , talvolta contrari ai Romani ; nel corso del III secolo a..C sembra siano stati assorbiti dallo stato romano e abbiano ricevuto la cittadinanza romana . Aulo Irzio è stato un militare , storico e politico romano , che ricoprì la carica di Console dopo l' assassinio di Gaio Giulio Cesare per il quale era stato Legato , cioè comandante di una Legione in sostituzione del console ; partecipo' alla conquista della Gallia con Giulio Cesare dal 54 a.C. e poi servì sotto Pompeo nel 50 a.C. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo si schierò a favore del primo , combattendo prima in Spagna , forse come Tribuno militare , poi in Asia Minore . Finito il conflitto civile , nel 46 a.C. divenne Pretore , Proconsole della Gallia Transalpina l' anno dopo e essendo stato designato da Cesare stesso , Console . Il 15 marzo del 44 a.C. Cesare fu ucciso e Irzio sostenne Marco Antonio , il quale intendeva vendicarne la morte uccidendo Decimo Giunio Bruto Albino , divenuto nell' aprile dello stesso anno governatore della Gallia Cisalpina , verso la quale Antonio aveva avanzato pretese , finché Cicerone non lo convinse a sposare la causa senatoria . Dovette dunque partire per Modena , dove Antonio si stava dirigendo per combattere Bruto , assieme all' altro console , Gaio Vibio Pansa e a Ottaviano . Combattuta la battaglia di Modena , entrambi i Consoli , Irzio e Pansa , morirono : prima Irzio in battaglia il 21 aprile , Pansa per le ferite riportate il 23 aprile . Assieme ai due consoli Pansa e Aulo Irzio era partito l' emergente Ottaviano , che era accompagnato dalle Legioni che aveva arruolato a sue spese . Secondo alcune teorie egli non fu soddisfatto dei riconoscimenti che gli erano stati concessi dal Senato e volendo dimostrare a Cicerone , che lo aveva sostenuto pur sottovalutandolo , tutta la sua ambizione , avrebbe ucciso Irzio il 21 aprile e poi Pansa il 23 dello stesso mese , per poter ambire alla carica di Console. Marco Antonio fu sconfitto lo stesso giorno della morte di Irzio , la cui tomba , in foto , fu ritrovata a Roma nel 1938 , sotto l' attuale Palazzo della Cancelleria , nell' area del Campo Marzio . Il Console Irzio è conosciuto anche per aver scritto l' ottavo libro del De bello Gallico, l'opera più conosciuta di Cesare . Sembra che avesse scritto altre tre opere : il De bello Alexandrino , il De bello Africo e il De bello Hispaniensi , ma oggi si crede che di questi ultimi due fu solo l' editore . A causa del suo Prenomen Aulo sospetto un' origine etrusca . Si conoscono due sue monete , un aureo e un bronzetto Aureo , al D/ : C. CAESAR COS. TER. , testa velata della Pietas a destra , al R/ : A. HIRTIUS PR. , lituus , vaso e ascia . Bronzo , L D/ : A. HIRTIUS sotto un elefante a destra e sotto i piedi un drago , al R/ : stessa legenda con un berretto da flamine , ascia , aspersorio e simpulum . Gens Itia La Gens Iteia o Itia era un' oscura Famiglia plebea . Nessun membro di questa Gens è menzionato dagli scrittori antichi , ma molti sono noti dalle iscrizioni . Forse il più illustre della famiglia fu Iteius o Itio Rufus , Legato di Tracia durante il regno di Adriano . Diverse iscrizioni di questa Gens provengono da Casilinum in Campania , mentre altre sono da Larinum in Sannio , suggerendo un 'origine osca della Famiglia . Lucio Itio o Iteius fu un banchiere che emise denari nel 149 aC. Le sue monete raffigurano una testa di Roma sul dritto e i Dioscuri sul rovescio . Denario , al D/ : testa elmata e alata di Roma , dietro X al R/ : L. ITI. I Dioscuti al galoppo a destra con sopra due stelle , sotto ROMA Foto monete in ordine di Gens , con tomba di Aulo Hirtius allagata dall' Euripo , un canale di deflusso delle acque che proveniva dalle Terme di Agrippa , che passa sotto l' attuale Palazzo della Cancelleria . Fonte : Livio , Plinio , Valerio Massimo , Cicerone , wikipedia .
    1 punto
  37. Ciao Votivato, sulla elettrolisi, come ho detto, non mi pronuncio in quanto non la cosco. Ho visto alcuni documentari in cui il procedimento veniva impiegato per ripulire alcuni vecchi arnesi di ferro arrugginiti ; mi sembra un procedimento piuttosto robusto e avrei paura che quei piccoli dischetti si sciogliessere in toto, o quasi.... Sui mezzi abrasivi : carta vetrata, paglia di ferro, ecc. : avendo un buon oculare e dei miscroscalpelli da orefice e, soprattutto, avendoci la mano, alcumi grumi potranno anche venire rimossi senza lasciare tracce evidenti : ma ho visto quì nel Sito monete e medaglie davvero devastate da interventi con mezzi del genere che del resto non mi pare vengano usati spesso. Io, su qualche moneta illeggibile, ho provato a lasciarla adagiata per un giorno tra due strati di sale, ricoprendo il tutto con aceto di vino e successivamente lavandola con acqua ed asciugandola con un panno morbido. Qualche risultato l'ho attenuto, cioè sono arrivato almeno a capire di che moneta si trattava in origine, una soddisfazione modesta in quanto lo stato della moneta non cambiava, non si può ricostruire ciò che il tempo ha trasformato irrimediabilmente, ho solo soddisfatto una curiosità. Per altro, il rischio è modesto, per me anche inesistente : se possiedo un dischetto assolutamente illeggibile, che me ne faccio ? Posso conservarlo in una scatola...e poi? Almeno ho cercato di capire di cosa si trattava all'origine ; una soddisfazione magra ma quale sarebbe l'alternativa ? Alla fine, resta un piccolo rottame : peccato, ma anche il metallo muore..... Ciao, buona serata.
    1 punto
  38. Ciao Mario Un grande progetto il tuo. Sono molto contento.? Divulgazione pura e gratuita ?
    1 punto
  39. Caro Cesare, c’è sempre un grande interesse per i tuoi spunti, anche tra i giovani. La più grande soddisfazione, almeno a livello personale, è’ essere riusciti in questo numero a compiere completamente la mission di dare spazio e voce a giovani promettenti, non c’è ora che continuare, abbiamo ora ancora grandi obiettivi diversi e importanti da realizzare entro l’estate, il cammino continua e c’è da essere orgogliosi e fieri di quanto fatto in questi anni pur tra grandi difficoltà e sacrifici …
    1 punto
  40. Questa moneta mi ha messo in difficoltà, purtroppo quello che è visibile è comune a tante monete, 10 cent Lussemburgo anni '20? od un 10 cent Belgio dei primi del '900
    1 punto
  41. In effetti le due armi sono molto simili e la miniaturizzazione delle monete rende arduo interpretare il significato del simbolo. Qui, su Quora in Inglese, ho trovato la spiegazione delle differenze di forma tra le due armi: https://www.quora.com/What-is-the-difference-between-the-falcata-and-kopis-if-they-both-look-alike ; ovviamente non so quanto sia attendibile. In effetti, nel 206 Scipione rientra a Roma; ben potrebbe pensarsi che le sue gesta siano state commemorate con l'emissione RRC 120, che la cronologia corrente data appunto al 206-195. Anzi, suggerisco un'altra idea: spesso è stato proposto, per svariate emissioni romane, che i simboli, o addirittura la legenda (come nel caso di A.PV.), servissero a rendere nota la provenienza del metallo monetato; non potrebbe quindi darsi che la falcata sia stata apposta su monete fuse con argento portato seco da Cornelio, nel suo ritorno dall'Iberia?
    1 punto
  42. Io personalmente preferisco con patina da monetiere. Poi ogni moneta ha il suo perché. ?
    1 punto
  43. L'ultima foto è davvero interessantissima e la regolarità del "nucleo" impressiona davvero. L'origine del fenomeno potrebbe anche essere ricondotta alla fase di battitura, almeno come "concausa". Il metallo superficiale è una "zona termicamente alterata" (HAZ - Heat-Affected Zone) e la conseguenza è una traformazione strutturale del metallo stesso, divenuto evidentemente anche più sensibile all'azione di agenti esterni. Il metallo interno, non avendo risentito dell'alterazione termica o avendone risentito in misura inferiore, ha mantenuto integra la propria struttura.
    1 punto
  44. Piano piano arriveremo anche all’indice con gli articoli e gli autori, possiamo già dire però che ci sono 20 articoli, 7 ormai proverbiali “ briciole numismatiche”, l’editoriale, 23 autori, più per le persone che hanno collaborato per renderlo reale, editing, stampa, comunicazione e presentazione, ricordando come sempre che il tutto è’ autoprodotto in autogestione e donato agli amici appassionati del Gruppo, il tutto nella filosofia e nel credo che ha sempre contraddistinto la nostra azione e il fare del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio.
    1 punto
  45. Ciao È una riproduzione delle merendine Mister Day. La n° 15 della serie. Saluti https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ParmalatMisterDay/dettaglio.html
    1 punto
  46. Ciao a tutta la Sezione del Sud e Auguri per una Serena Pasqua. Napoletana di oggi è questo bel dritto di 10 Tornesi 1819. Molto raro e particolare.
    1 punto
  47. Io penso che questa discussione sia interessantissima…E’ una di quelle da “mettere da parte” e ogni tanto rileggere. Sembra quasi un paradosso che, pur trattandosi di una delle monete più rare e belle del regno, il fortunato erede non riesca a realizzare quanto vorrebbe, dovrebbe e potrebbe. E questo perché? Da quanto leggo il motivo principale sta nel fatto che si tratta di una moneta troppo cara e, si dice giustamente, chi ha tutti quei soldi da spendere “pretende“ un FDC e non si “accontenta” di un “misero” SPL….Quindi, non solo i privati ma anche i commercianti non sono interessati a questa moneta per paura di tenersela sul groppone per chissà quanti anni…. Unica soluzione? Non vendere ma svendere…. Allora mi domando: forse la (annosa) questione “meglio una moneta FDC che 10 BB ” finalmente può trovare una risposta reale, pratica e non più “teorica”? Mi chiedo: se il nostro amico avesse ereditato ( a parità di controvalore) anzichè un 5 lire quadriga briosa SPL, 4/5 monete altrettanto affascinanti ma più”commerciali” (mi si passi il termine) e tutte FDC non sarebbe stato meglio? Meglio un 5 lire 1914 SPL oppure 4/5 (o magari anche meno) 50 lire aratrice o cinquantenario FDC, oppure alcuni marenghi di Vittorio Emanuele III tutti FDC? O ancora 20 lire elmetti e littori… In questo caso, non solo ci sarebbero stati più collezionisti ma anche commercianti disposti a comperare queste monete nella certezza di rivenderle nel giro di poco tempo….
    1 punto
  48. Di quest'altro che mi dite....lo sò è messo maluccio .....ma per il mio studio (le Sigle) và più che bene, sono quelle che mi interessano e questo ha pure una Bella N grande del coniatore. ;)
    1 punto
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