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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/22 in tutte le aree
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Questa targa che ho ricevuto ieri al Museo Archeologico di Bologna da parte dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici è’ il Premio per l’anno 2022 per il nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio per la diffusione della cultura numismatica, un premio per tutto quanto è’ stato fatto da tanti dal 2010…un Premio che gratifica tutti noi per questo straordinario percorso compiuto finora sia in termini di sacrifici, di iniziative e idee, ma anche di tanto lavoro attivo sul campo ! Un grazie ovviamente a Accademia Italiana di Studi Numismatici e al suo Presidente Michele Chimienti !7 punti
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Buona sera a tutti, Condivido un altro bel falso di Piastra per Ferdinando II, il 1859.3 punti
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Allego il saggio di Carmelo R. Crupi intitolato "La mistura fraudolenta dei 10 tornesi romani di Francesco II Borbone". L'autore, dopo una breve introduzione su tutti gli studi pubblicati sull'argomento, rende noti gli esiti di laboratorio sulla composizione chimica di un 10 tornesi romano del 1859. 10_Tornesi_1859_Zecca_Roma-3.pdf3 punti
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Sono lievemente fuori periodo, ma forse posso aggiungere qualcosa in quanto mi ero imbattuto in questi DII NVTRITORES per colpa (o per merito) di una capra, che appare anche in ambito repubblicano ma risulta decisamente più criptica rispetto a questo contesto. L'iconografia della tua interessantissima moneta va analizzata parallelamente a quella di questo antoniniano di Valeriano II: Ed a quella di un sesterzio con al dritto legenda PIETAS SAECVLI e con medesima iconografia di rovescio ma con legenda IOVI EXORIENTI (RIC V.1, 32). "Particolarmente interessanti certi conii dell’impero di Gallieno: in un tipo il Cesare fanciullo (Valeriano II) è raffigurato come il dio rinato che cavalca la capra Amaltea. L’immagine – come dimostra l’iscrizione «Iovi crescenti» – allude esplicitamente a Giove che, rinato fanciullo, sta di nuovo crescendo: egli è allo stesso tempo vecchio e giovane. Una seconda serie di monete di Gallieno (coniate per Valeriano II o per il figlio minore Salonino) rappresenta, sul recto, la testa del giovane di profilo, mentre sul verso ripropone il modulo iconografico consueto, con il bambino che cavalca la capra da destra a sinistra: l’iscrizione, in questo caso, recita «Iovi exorienti», «al Giove che sorge». Nella propaganda d’età imperiale, l’idea di renovatio del novum saeculum si rispecchia, sovente, in rappresentazioni che, attingendo ai materiali mitici della religione greco-romana, riproducono le epifanie della divinità secondo il ciclo naturale del sole, delle stagioni e delle età della vita." Valerio Marotta - GLI DEI GOVERNANO IL MONDO. LA TRASMISSIONE DEL POTERE IMPERIALE IN ETÀ TETRARCHICA (p. 175) Stessa interpretazione è fornita dalla Perassi (Mala tempora current, La crisi del III secolo attraverso il ripostiglio di Pombia, p.74) PerassiC2007.MalaTempora.pdf Al rovescio dovremmo quindi avere Gallieno (il Giove personificato) e Giove (in accezione celeste). Il Giove fanciullo, Valeriano II o Salonino, è reso o in modo esplicito, mentre cavalca la capra che nutrì Giove stesso o con un riferimento implicito che lo identifica a mezzo della continuità dinastica e divina (coloro che lo nutrono) quale nuova epiclesi di Giove, dunque un Giove fanciullo (cosa che collima con l'età di Salonino). Tale concezione fu sfruttata dalla propaganda imperiale fin da Domiziano ed ha origine dalle Bucoliche di Virgilio, più precisamente dalla quarta ecloga (il ritorno dei Saturnia Regna a seguito della nascita di un bambino divino): "Magnum Iovis incrementum", il “nuovo grande virgulto della stirpe di Giove”.3 punti
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buona sera non so se già se ne sia parlato ma facevo caso che, nel rovescio delle monete degli Stati Uniti, è presente il famoso simbolo dell'aquila, spesso anche scudata, che stringe tra gli artigli un ramo di ulivo, e delle frecce. mi chiedevo che correlazione ci fosse con le iconiche, rarissime e desideratissime, monete napoletane di Filippo III, lo scudo e il mezzo scudo, dove anche qui un'aquila, minacciosa, avvisava i suoi rivali veneziani di scegliere tra il ramoscello d'ulivo o la folgore brandite dal rapace, al motto di QVOD VIS?2 punti
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Perché poi solo nel 1838 ? In questo anno troviamo : La Piastra 1838 della Collezione Bovi con busto più piccolo. caratteri grossi nel valore 120, Sottocorona rigato, Mancanza di punteggiatura al rovescio, In una rara mezza piastra 8 quadratini nello scudetto del Portogallo, disposti in modo corretto e allineato ! Secondo la mia personale opinione, a parte la Piastra del Bovi, si tratterebbe di distinzioni fra lavori di diversi incisori nel conio del rovescio. Ma in mancanza dei registri nulla è certo.2 punti
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Era da tanto che non prendevo una Vicereale. Filippo IV Grano 1647 /47 Diametro 29/31 Peso grammi 8,20 Simbolo del coniatore 32 punti
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Dato che era il primo anno che uscivano gli euro, ho creduto che anche la Gran Bretagna facesse parte dell'euro. E anche l'imbonitore mi ha tratto in inganno, non avendo avuto tanta chiarezza nello specificare. Colpa della mia poca attenzione. Pazienza...2 punti
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Ecco i nomi degli eletti di Accademia Italiana di Studi Numismatici nell’ Assemblea di ieri : Presidente : Chimienti Direttivo: Bertuzzi, Bruni, Giannoni, Mezzaroba, Mirra, Russo, Vendemia, Vigna. Probiviri: D'Andrea, Ganganelli, Cavicchi Sindaci: Limido,Pettazzoni, Minervini.2 punti
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Ho acquistato questo catalogo dell'asta di Ratto del 1953 Oltre a contenere la lista dei prezzi di aggiudicazione, fatto non assolutamente scontato, ho fatto una piacevole scoperta: accanto a ogni lotto è indicato, a matita, il prezzo di aggiudicazione e l'aggiudicatario. Ecco un esempio: si leggono i nomi Santamaria e De Falco.2 punti
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Buonasera a tutti, ho voluto aprire questa discussione dopo aver acquistato il 5 Lati d'argento lettone, meglio conosciuta come Milda, per la mia collezione e fare un viaggio nel tempo e nello spazio con parole, immagini e video per rivivere la sua bellissima ed affascinante storia provando l'emozione che allora ed ancora oggi suscita questa moneta per questo popolo che per lunghi anni ha lottato per la conquista della propria libertà ed indipendenza. Spero che questo viaggio possa essere interessante e coinvolgente per tutti e qualsiasi approfondimento sarà ulteriormente apprezzato per migliorarne i contenuti. Quando il 1 gennaio 2014 in Lettonia è stato introdotto l'euro, è tornato in circolazione un simbolo molto popolare che celebra il trionfo della libertà, la fanciulla popolare lettone: icona dell'indipendenza e dell'orgoglio lettone è tornata nella monetazione quotidiana della nazione circa 70 anni dopo la guerra. Il suo conio risale al 1929 su quella che, indubbiamente, è la più popolare delle monete lettoni, il 5 lati d'argento: Ogni moneta è un piccolo libro di metallo prezioso ricco di storia e Milda ha una sua storia da raccontare dietro il design e la donna che ne hanno ispirato il motivo che sono senza tempo. Nel suo discorso l'accademico Jānis Stradiņš, membro del Comitato per il design delle monete della Banca della Lettonia, in occasione del 90° anniversario rimarcava: "I simboli sono molto importanti per l'esistenza ininterrotta di uno stato e di una nazione; non sono solo segni formali di distinzione. I simboli uniscono la nazione, fanno pensare ai percorsi della storia, al destino della nazione, danno origine alle tradizioni. Molti di questi simboli lettoni sono nati durante il cosiddetto risveglio nazionale (seconda metà del XIX secolo), ad esempio alla bandiera rosso-bianco-rossa e al nostro inno "Dio, salvi la Lettonia", ma altri all'alba della nostra indipendenza. Tra questi ultimi, lo stemma nazionale, l'istituzione della presidenza, il Monumento alla Libertà, la scultura della Madre Lettonia e altri simboli, tra cui il lati, associato alla moneta da cinque lati prebellica: la nobile fanciulla con il tradizionale copricapo e spighe di grano è il simbolo e l'immagine della Lettonia condiviso da tutti." In tutta la sua storia, la Lettonia ha conosciuto solo cinquantuno anni di indipendenza: vent'anni tra le due guerre mondiali (1919-1939) e trentuno dal 1991 ad oggi. Terra di missioni, conversioni accompagnate da interventi militari ed economici dal XII secolo, questo paese ha vissuto 750 anni di occupazione straniera. Che fosse germanica, svedese, polacca, russa, nazista o sovietica, questa dominazione ebbe generalmente conseguenze simili per questa popolazione: essere alla mercé degli occupanti, avere condizioni di vita spesso difficili, scarso potere economico e politico, conoscere l'imposizione di una lingua straniera. L'identità di questo popolo è stata costantemente minata, se non imbavagliata fino alle sue fondamenta. Grazie a tutti numys Il viaggio continua “La storia è madre della verità, emula del tempo, depositaria delle azioni, testimone del passato, esempio e annuncio del presente, avvertimento per il futuro.” (M. De Cervantes)1 punto
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Buonasera, si tratta di una nota riproduzione (Ergo Spalma Plasmon): https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ErgospalmaPlasmon/dettaglio.html Qui il denario repubblicano originale emesso da L. Plautius Plancus: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G283/11 punto
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Due imitazioni dei bronzi di Alessandro Magno di tipo 8 nella classificazione di Reid Goldsborough, coniate probabilmente dai Traci che abitavano le zone a nord della Grecia corrispondenti all’attuale Bulgaria. Notare il nasone di Eracle al diritto e l’iconografia confusa del rovescio dove l’arco sul quale poggia la faretra nei bronzi ufficiali è diviso, il che indica che l'incisore non aveva capito cosa avrebbe dovuto incidere. Inoltre la clava sotto l'arco presenta noduli irrealisticamente grandi. apollonia1 punto
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Di nulla figurati, la richiesta doveva essere postata semplicemente nel settore 'monete estere' https://www.lamoneta.it/forum/10-monete-estere/ Anch'io non mi trovo bene con la nuova veste grafica, ed al momento utilizzo la vecchia, che però finchè dura non sarà più oggetto di aggiornamenti vari futuri, poi pian piano mi adeguerò con la nuova, pazienza ciao1 punto
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Complimenti a quanti hanno condiviso la Piastra 1838 con sottocorona rigato. La moneta in questione è ( a mio parere ) molto rara. I passaggi in Asta e/o vendite pubbliche sono veramente pochi ( non ho dati precisi, perchè devo estendere la ricerca). Si parla comunque di pochi esemplari oltre ai vostri. Mi sembra che il primo Studioso ( riportando un articolo di Luccioni ) a censire questa variabile sia stato Mario Traina. Come scritto da @Raff82, in seguito il compianto Mario Pin nel suo pregevole libro "Le Piastre da 120 Grana di Ferdinando II°", approfondì la tematica. correlando il fatto che le righe verticali corrispondono in Araldica al colore Rosso. Sul perchè solo nel millesimo 1838 sia presente questa particolare precisione, avanza anche un' ipotesi, che però non spiega il fatto che nei millesimi seguenti sia scomparsa e per quale motivo. Sarebbe molto interessante sapere le vostre ipotesi al riguardo. Buona Serata1 punto
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1890 Milano CARNEVALONE Bellissima medaglia fusa di mm.80, il Meneghino a braccetto con Sant'Ambrogio, in testa mitra vescovile e tiene nella mano destra la frusta come nelle monete, sotto a sinistra il tradizionale cappello a tre punte e la scrofa lanuta simbolo di Milano, a sinistra la scritta RESURECTIO, a destra CARNEVALONE 1890.1 punto
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Complimenti come sempre! Nonostante i cataloghi non ne esaltino la rarità moneta difficile, soprattutto sopra lo splendido! un giorno sarebbe bello vedere una foto di insieme della tua collezione di mezze doppie che si sta facendo sempre più unica!!1 punto
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Peso grammi 26,82 Lega: metalli bianchi Taglio con errori vistosi.1 punto
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Buona Domenica Ciò che trovi oggi nel medagliere del Museo Correr è il coacervo di tanti lasciti avvenuti nel tempo da parte di insigni collezionisti. Teodoro Correr, Domenico Zoppetti, Federico Garofoli, Emmanuele Cicogna, Ascanio Molin, Nicolò Papadopoli ed altri. Ai tempi della compilazione del libro del Werdnig "Die Osellen ...." ( dovrebbe essere del 1889) le monete di Venezia erano sparpagliate tra il Museo Correr, dove Teodoro Correr aveva depositato la sua collezione (non esclusivamente di monete) e la Marciana, che oggi svolge quasi esclusivamente la funzione di biblioteca e forse anche altrove. Certamente non c'era la collezione del Papadopoli, che fu donata a Venezia solamente nel 1922. saluti luciano1 punto
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Complimenti @dabbene veramente meritato.1 punto
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Riavviamo questa discussione, purtroppo è passato diverso tempo ma, ahimè il lavoro è tiranno. Iniziamo con il precisare chi fosse il senatore McCarthy. Egli era il Senatore repubblicano del Wisconsin sin dal 1947, tuttavia durante i primi anni di mandato non era molto conosciuto all'infuori del suo stato di provenienza. Poi nel febbraio del 1950 fece un famoso discorso in cui dichiarò di possedere una lista con i nomi dei simpatizzanti comunisti e delle spie sovietiche nel Dipartimento di Stato, con ciò scatenando un autentico putiferio a livello mediatico. Joseph McCarthy continuò la sua campagna anti-sovietica con numerose dichiarazioni dello stesso tenore, allargando i sospetti a tutti i gangli dell'amministrazione statunitense, all'esercito ed a vasti settori del mondo dello spettacolo e della cultura. Il senatore del Wisconsin divenne, pertanto, l'uomo politico del momento ed iniziò ad acquisire una grande influenza. I suoi detrattori lo accusavano di essere un fanfarone ed il personaggio era certamente particolare, egli millantava ad esempio di essere stato un eroe di guerra sul fronte del Pacifico, ma in realtà le poche missioni aeree cui aveva partecipato come mitragliere/osservatore non erano mai state coinvolte dai combattimenti. Vero è che, quando si arruolò nel 1942 lo fece come volontario, dato che sarebbe stato esentato per il suo ruolo di giudice, in quanto già nel 1939 era stato eletto Procuratore Distrettuale sempre nel Wisconsin. Di certo, nell'immediato secondo dopoguerra era di moda nel mondo politico esagerare le proprie gesta militari per trarne vantaggi elettorali.1 punto
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Complimenti per il premio certamente meritato !1 punto
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Il mito degli Elleni ci dice del figlio di Poseidone e di Libia, Agenore, re dei Fenici e sposo di Telefassa : la coppia reale ha figli tra i quali Cadmo, Cilice, Fenice ed Europa . Zeus, invaghitosi di Europa, la avvicina in riva al mare, in sembianze di un docile toro bianco : Europa siede sul dorso dell' animale e Zeus la rapisce portandola a Creta, dove Europa sarà poi madre di Minosse, Radamanto e Sarpedonte . Di questa discendenza di Europa, Minosse ed il fratello Radamanto, in fama di grande saggezza, sono, nell' Ade, assunti a giudici supremi dei morti . Il terrificante figlio di Minosse, sarà il Minotauro . Tra le opere di alto arcaicismo ( VI sec. a.C. ) restituite dal sito archeologico di Selinunte in Sicilia, una metopa ora al museo di Palermo, raffigura il ratto di Europa . Di epoca più recente ( IV sec. a.C. ) è del ceramista di Paestum, Assteas, un cratere decorato su una faccia con il ratto di Europa : il vaso, rinvenuto fortuitamente ad inizio anni '70 in Italia e, tramite mercato nero pervenuto al Getty Museum dove è stato esposto fino al 2005, è stato poi rivendicato e restituito all' Italia . L' isola di Creta, punto di arrivo del rapimento di Europa, ha spesso ricordato in antichità quel mito, con emissioni di monete della polis di Gortyna : Cnosso in un bronzo ha unito la raffigurazione del ratto al diritto, con al rovescio il labirinto, luogo del Minotauro discendente di Europa . In tempi odierni, la Grecia nel 2003 ha ricordato il ratto di Europa su una moneta da 2 euro .1 punto
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"grande esperto": assolutamento no!! Figuriamoci, neanche l'ombra. Diciamo che mi piacciono, ne sono incuriosito e nel contempo raccolgo anche del materiale bibliografico vario sull'argomento. Vero che che ultimamente vi è un gran interesse verso le Oselle. Parecchie aste ne sono provviste anche in buone/ottime condizioni direi. L'asta cui ti riferisci ne è un esempio. Ho preso naturalmente degli esemplari per la mia collezione. Buona domenica, Domenico1 punto
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Sono stati anche presentate e date ieri ai membri anche le ultime importanti iniziative editoriali cartacee di Accademia Italiana di Studi Numismatici, diciamo che ho molto da leggere ora ?1 punto
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Ti rinnovo i complimenti anche qui @dabbene. A te e a tutto il gruppo. Ci vediamo a Verona!1 punto
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Michele Chimienti riconfermato ieri Presidente di Accademia durante l’Assemblea per le cariche sociali1 punto
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Buongiorno , la seconda domanda e' quella giusta . Le Famiglie patrizie , originarie , arcaiche o Gentiles , nel parere degli antichi romani erano quelle che potevano vantare di essere le piu' antiche Famiglie istallatesi a Roma , a queste circa 20 Gens , nel corso del tempo si aggiunsero quelle Gens che vantavano discendenze "divine" , per altro senza alcuna prova , oppure discendenze da antichi eroi troiani ; tutte Famiglie che nella Repubblica avevano raggiunto le piu' alte cariche dello Stato romano . Tutte le altre Gens giunte a Roma senza particolari requisiti familiari erano considerate plebee ma senza intendimento spregiativo , potevano a loro volta raggiungere le piu' importanti cariche statali . Infatti come risulta da questa ricerca , verso la fine della Repubblica , ad iniziare dal I secolo secolo a.C. , sembra esserci stato a Roma un grande afflusso di nuove Famiglie italiche provenienti da tutta Italia , probabilmente per effetto della fine della guerra sociale , con la conseguente concessione , tramite le leggi Julia e Plautia Papiria , della cittadinanza romana a tutte le comunità a sud del Po e di quella latina a quelle a nord del Po tramite la lex Pompeia , l' intero territorio dell' Italia ,che ancora per qualche decennio non avrebbe compreso le terre a nord del Rubicone , divenne legalmente Ager Romanus , questo comportò una larga diffusione del diritto romano in tutta la penisola accelerandone cosi' la romanizzazione . Naturalmente , secondo l' ordinamento romano , queste nuove nuove Famiglie , salvo eccezioni , erano considerate plebee , ma potevano accedere a tutte le cariche politiche . Forse il Babelon nel considerare plebee molte Famiglie di Magistrati monetali della tarda Repubblica si baso' su questi fatti .1 punto
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Il primo è un’Imitazione barbarica di un bronzo di Alessandro Magno, evidente dallo stile grossolano e dalla scritta che indica che l’incisore non sapeva leggere il greco. Il secondo è probabilmente un’imitazione contemporanea per l’analogia dello stile e dell’iscrizione con le emissioni ufficiali. apollonia1 punto
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Salve. Complimenti a voi tutti! Una moneta che da sempre ha suscitato il mio interesse, anche se non l’ ho ancora in collezione. Non è di facile reperimento. Sentiti saluti.1 punto
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Questa è un'altra cartolina in bianco e nero con colorazione successiva che racconta il trasporto della farina che avveniva con carri trainati da animali da soma che permetteva l'approvvigionamento dei paesi: Cartolina viaggiata del 1905 e inviata oltreoceano ai propri cari emigrati in cerca di lavoro con la speranza di poter cambiare la propria vita come tanti italiani: Come ha evidenziato @nikita_ la colorazione ha fatto perdere la definizione dei volti ma non le caratterizzazioni e i valori contenuti nell'immagini:1 punto
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Tanti spunti oggi a Bologna iniziamo con i giovani premiati del Premio Mario Traina1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: 2019 Tiratura: 2.157.248 Condizioni: BB Città:Paestum1 punto
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Ciao @Terkel, per quanto riguarda il primo quesito, ti confermo che il testo del Werdnig non cita esplicitamente una collezione. Fa un elenco di enti e soggetti da cui ha tratto gli esemplari poi raffigurati nelle tavole (ti faccio una foto e poi la posto a seguire). Invece, il testo in italiano è diverso nel senso che non sono riportate le tavole e quindi gli esemplari ivi contenute (a mio modesto avviso, sbagliando) ma vengono riportate le serie di due collezioni di privati che volutamente sono rimasti oscurati (nel testo si parla del collezionista A e del collezionista B). Domenico1 punto
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Buona sera a tutti. Bellissimo post sulla moneta che rappresenta una pregevolissima espressione dell'arte barocca in numismatica. Grazie @Asclepia. Partecipo a questa rassegna di Sebeti con uno dei miei quattro esemplari... con quello più raro, seppure non proprio ben conservato: il 1736 G: H: Cordialità1 punto
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Ciao a tutti, Vedendo le altre lettere della legenda incomplete penso sia dovuto all'occlusione del conio....1 punto
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La mia 38 con sottocorona rigato e mancanza di punteggiatura al rovescio. Taglio inciso al dritto.1 punto
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Non mi risulta che le monete con la corona radiata precedenti alla riforma del 294 vengano chiamate radiati. Infatti sono la continuazione della riforma di Aureliano. Quindi il loro nome può essere antoniniani o aureliani. Il radiato invece arriva con la riforma del 294 ed è una frazione del follis o laureato. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ho sempre ritenuto molto notturno il tema principale della musica di Twin Peaks. Lo dedico a voi tutti. Buonanotte.1 punto
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Il mio. Taglio con treccia in rilievo e assi orientate alla tedesca. Rovescio.1 punto
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Questo è il terzo esemplare, per adesso.... qui si vede magnificamente !! La M di Michele, molto più piccola, barra orizzontale che la sovrasta.1 punto
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