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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/22 in tutte le aree
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Avrei voluto pubblicare questo post in un'altra discussione più appropiata, ma purtroppo risulta chiusa. Nell'elogio estemporaneo per la gloriosa memoria di Carlo III monarca delle Spagne e delle Indie - stampato nel 1791 e scritto da Pietro d'Onofri - è riportato un passo dove si narra che il padre di Carlo di Borbone, Filippo V re di Spagna, donò al figlio Don Carlos, in occasione della conquista del Regno di Napoli e di Sicilia, "un milione, e ottocento mila pezze da otto Spagnuole" che vennero inviate in zecca per essere trasformate in pezzi da 120 e 60 grana con la legenda DE SOCIO PRINCEPS. Il disegno fu ideato dal pittore Francesco Solimena https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-solimena_(Dizionario-Biografico) e il motto suggerito da Matteo Egizio https://www.treccani.it/enciclopedia/matteo-egizio_(Dizionario-Biografico) venne scelto da Bernardo Tanucci https://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-tanucci_(Dizionario-Biografico) Si noti che l'imbarcazione spagnola con le monete destinate al Regno di Napoli giunse il 6 ottobre del 1735, ma le prime monete con la legenda DE SOCIO PRINCEPS sono millesimate 1734. Se la testimonianza dell'autore è veritiera, allora si aprono due opzioni: 1) l'argento delle monete coniate nel 1734 aveva una provemienza diversa; 2) la coniazione delle prime monete Sebeto avvenne nel 1735, ma per celebrare la conquista del Regno del 1734 le monete vennero retrodatate. Tale ipotesi trova riscontro anche in una piastra del figlio di Carlo di Borbone, Ferdinando IV, che dal 1791 fece coniare i 120 grana SOLI REDVCI sempre con il medesimo millesimo.7 punti
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Faccio un piccolo resoconto su questo Veronafil: arrivo giovedì mattina alle 10 (apriva alle 9 SOLO per i commercianti con stand o tavolo) e come sempre dentro trovo una marea di gente che NON doveva esserci. Questa volta l'organizzazione per migliorare la sicurezza........ aveva obbligato a fornire il numero di targa della macchina e il nome perchè il pass sarebbe stato nominativo. Nonostante tutto c'erano centinaia di persone che non dovevano essere dentro. Ma io dico: in tutta europa riescono a controllare gli accessi tranne che a Verona? Non riescono o non vogliono? Direi che è acclarato che sia la seconda. Infatti il venerdì quando siamo entrati alle 8.30 (SOLO commercianti) non hanno chiesto neanche pass per la macchina e tantomeno quelli personali, quindi questi pass personali a che c...o servono se non li controlli? Noi eravamo nella fila F che aveva un corridoio di almeno 1 metro più stretto delle altre. Motivo? Mistero. Oltretutto altre file avevano molto spazio tra il banco e la parte posteriore che anzi creava problemi perchè ci si poteva infilare agevolmente. Insomma un gran casino. Il sabato già alle 12 in diversi levavano le tende, così da lasciare campo libero ai soliti "bagarini" che già dal giovedì imperversavano ovunque. Non sarebbe mica un problema se non fosse che uno stand costava mediamente 250/300 euro al metro!!!!! E questi si appoggiavano a far mercato ovunque senza spendere un centesimo. Alla domenica (si perchè noi rimaniamo sempre la domenica anche per rispetto verso i collezionisti che possono venire solo in questa giornata), abbiamo iniziato con i soliti quattro bravi ragazzi che giravano con fare sospetto. L'organizzazione ha chiamato la polizia che è prontamente intervenuta ad identificarli. Mentre succedeva questo in un banco si è scatenata una rissa tra il venditore e il solito ladro che ha avuto l'appoggio dei suoi amici. Anche qui intervento della polizia per portarli fuori. Il problema della sicurezza non lo si vuole risolvere ad iniziare dall'accesso del giovedì per i soli commercianti quando invece dentro c'era il pienone...........3 punti
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Buonasera, Personalmente non avevo mai visto , come in questa moneta i capelli di Ferdinando IV così ben definiti. Si apprezza così, l'ottimo lavoro del Perger. Pubblica 1788, D/ FERDINAN. IV. SICIL. ET. HIER. REX sotto il Busto P. R/ PVBLICA COMMODI/TAS sotto data 1788 . Ai lati della Corona Reale C./ C. Le iniziali del Conte Cesare Coppola. Taglio liscio. Questo conio del rovescio presenta la data "dritta", alcuni la riportano con curvatura verso il basso. Un caro saluto a tutti.3 punti
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In Germania continuano a fare come gli pare. Accanto a ditte per fortuna serissime e di tradizione si trovano case d'asta per lo meno 'spregiudicate' nel materiale che offrono (e che approda regolarmente in Germania) oppure operatori che non rispettano le normali regole del commercio (non rimborsano in casi di falso conclamato - non rispondono di monete dubbie da loro vendute etc. ).. fatevi un giro su forum esteri di collezionisti e ne leggerete delle belle.. Da Solidus ho comprato solo libri ma finora mi sono sempre trovato bene per fortuna..3 punti
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Tinia c’era, in un tavolo diverso, ma c’era…con tanto di cartello sul fronte , quindi bastava cercare un momento e si trovava……però con metà tavolo per le monete e metà per computer , stampante e risme di fogli per poter produrre la fattura elettronica e l certificati fotografici( che vi ricordo che sono obbligatori per legge per TUTTE le monete antiche a prescindere dal loro valore economico) ma che a quanto pare facciamo solo noi…miracoli delle leggi italiane…. comunque, per novembre stiamo organizzandoci in modo da occupare meno spazio per la burocrazia e lasciare più posto Per le monete.2 punti
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io ad oggi ho avitato di acquistare monete dal regno unito ma altre cose come pezzi di ricambio,o elettronica si , e con l'ultimo acquisito tra spedizione e sdoganamento su 1000 euro sono finito per pagare oltre 1300 euro con ups che fanno tutto loro... non conviene ...se ordino negli states sul pacco scrivono used e non sdoganano nulla , passa via liscio, con luscita dell'euro hanno sicuramente alzato i controlli .....ma per le monete non saprei sinceramente. uscendo dal seminato evitate gelatine o glicerine ,talvolta vengono rilevate come esplosivo , ad un amico hanno fatto esplodere un pacco contenente esche siliconiche da pesca.2 punti
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Proverei con un 100 Millièmes tunisino https://en.numista.com/catalogue/pieces825.html2 punti
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Certo che so che le monete le hanno con loro....ma ti pare che io debba fermarli e chieder di tirar fuori gli albumini? Anche perché alcuni li conosco ma molti altri non ho alcuna confidenza e non mi pare il caso. Comunque rimpiangevo i tempi in cui tutti quelli che ho citato avevano la loro bella esposizione illuminata e si poteva guardare con calma quanto esposto....tutto qui.2 punti
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L'esemplare ha il contrassegno dopo la parola CAROLVS, ma è capolvolto rispetto ad alcuni altri esemplari, in più, integrato nella R di Luigi RAM, nella parte sottostante a sx, si vede il globetto...questi esemplari sono rari rispetto agli altri....questo tipo è classificato al n. 60/6 pag. 65. Le monete di Carlo V sono oggi, ancora di più del passato, molto, molto ricercate, perchè dopo l'uscita del mio volume hanno avuto una grandissimo successo, per come sono state catalogate e ben esposte cronologicamente. Non dimentichiamo che Carlo V fu Imperatore e l'inserimento in collezioni di monete di questo Re, oggi stanno avendo un grande successo. Bravo @Oppiano2 punti
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Ad 1 euro l'una anche queste tre monetine in argento Un 2 scudi e mezzo del portogallo anno 1943 Un Sixpence di Giorgio V del 1922, ho migliorato il precedente che avevo in collezione davvero pessimo E un 25 Ore della Svezia 19272 punti
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Proseguo con un'altra moneta ad 1€, questo bel monetone svedese del 1802 da 1/2 skilling ribattuto su una moneta precedente di cui si intravede ancora parte della data2 punti
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Eccomi qui di ritorno da Verona con i miei primi acquisti alle ciotole del Veronafil! Non ero mai stato e sono rimasto soddisfatto anche se la maggior parte delle ciotole era ad 1€ l'una Cominciamo con questo 1/12 di shilling del Jersey, anno 1913 mi mancava ancora una moneta di Jersey e l'aspettavo da tempo! La pazienza è stata premiata e ne ho trovato uno ad 1€2 punti
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Grazie gentilissimi, e’ un percorso che continua nelle sue tappe e nei suoi obiettivi stabiliti senza soste da anni, sabato Verona è’ stata una kermesse e uno spot per la numismatica e il collezionismo, consegne dei nuovi Gazzettini 9, mai consegnate così tante copie come sabato, “ la moneta donata ai giovani”, e tra monete donate ai giovani e la presenza di tanti giovani autori sul posto potremmo dire che la speranza c’è e anche qualcosa di più della stessa, certo bisogna offrire occasioni e opportunità …2 punti
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Moneta in alta conservazione. Mi sembra di notare una "patina a bersaglio" sul R/, mentre non mi entusiasma la patina del D/ (ma sono gusti personali) perché non uniforme. Partecipo volentieri con la mia liretta:2 punti
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Il mio proposito per il 2022 è quello di mettere in collezione un pezzo inedito napoletano. Come @sdy82 pagandolo a rate.2 punti
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Dalla rete, una piccola, interessante frazione, forse una litra, apparentemente battuta al doppio nome di Agrigento e Reggio e non pubblicata . E' stata a suo tempo in vendita CNG Triton XXI al n. 330 .1 punto
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Non c'è nulla da fare quando @Meleto inizia il post "proverei" vai tranquillo che ha fatto centro?1 punto
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da queste foto si ha una idea più chiara..come già detto presenta buoni rilievi.. leggera usura si percepisce sul profilo del re. La sensazione è che manca un po freschezza nel metallo per parlare di fdc.. direi uno spl+ ci può stare1 punto
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DE GREGE EPICURI E' vero, si tratta di un bronzo datato probabilente fra il 287 e il 279 a.C.; al rov. c'è una biga con tanto di auriga, che però qui non si vede. Il peso è molto variabile, fra i 10 ed i 5 g. (SNG Cop. da 800 in poi).1 punto
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Avendo l'abitudine di guardare attentamente il lato affrancato della posta, noto una piccola curiosità che rende questa cartolina una piccola variante/rarità. Nel post dell'amico @apollonia sulla discussione su Soresina, la cartolina in questione mostra il datario annullatore dell' ufficio postale di Soresina dieci anni avanti alla data della spedizione della stessa. Infatti l'annullo dell'ufficio postale è del 11.10.26 quando la data dell'invio scritta a penna e del 11.9.1916, la cartolina è in perfetta tariffa militare per l'anno 1916, quindi è sicuramente errata la data dell'annullo.1 punto
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Se è giusto l’orientamento, la tipologia è Testa di leone frontale/Quadrato incuso con modello a svastica e siamo nel CIMMERIAN BOSPOROS, Pantikapaion. apollonia1 punto
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Nei filmati di YouTube , dove L archeologa illustra alcune monete e gioielli, quando parla del vaso in pietra ollare, danneggiato , dice che potrebbe essere stato danneggiato dalla ruspa…. Pertanto dubito sia stato trovato da funzionari …. Ma dagli operai1 punto
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Per ultimo questo gettone francese con una storia singolare: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php?topic=10403.01 punto
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Ho tenuto per ultimo il pezzo forte, era tempo che volevo aggiungere il collezioni il comunissimo 10 Centimes francese ma lo volevo ad un prezzo da ciotola...l'attesa è stata ben ripagata da questo bellissimo esemplare del 1883, millesimo inoltre raro con solo 700.000 pezzi di tiratura, 1€ anche lui1 punto
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Sempre a 1€ questo 3 marchi 1922 commemorativo della Costituzione della Repubblica di Weimar, davvero un bell'esemplare1 punto
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Pensando al "conio stanco" io me lo immagino un pò diffuso, anche se magari non in modo uniforme su tutto il tondello. Qui, se guardo la legenda, vedo, ad esempio, che un buon tratto della G di GETA e' ben netta e marcata. Inoltre, pare che alcune lettere della legenda di dritto manchino del tutto, mentre le altre sono bene evidenti. Così come nitida mi pare l'effigie di Geta. Potrebbe trattarsi, piuttosto, di una ostruzione del conio in alcuni punti? Buona giornata da Stilicho1 punto
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Concordo, i giovani ci sono, non tantissimi ma ci sono, bisogna farli appassionare e supportarli1 punto
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Per me non sono pesi monetali, ma semplici pesi Il piccolo da 12 denari e il grosso da 24 denari che corrisponde ad un'oncia Anche se l'oncia mi pare fosse sui 30 gr. ...1 punto
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Gens Veturia La Gens Veturia , in origine Vetusia , era un' antica Famiglia patrizia della Repubblica Romana . Secondo la tradizione , l' armaiolo Mamurius Veturius visse al tempo di Numa Pompilio e forgio’ i sacri ancilia , gli scudi piovuti dal cielo . I Veturii sono regolarmente presenti nei Fasti Consulares della prima Repubblica , con Gaio Veturius Geminus Cicurinus che detenne il consolato nel 499 a.C. Come altre antiche gentes patrizie , anche i Veturii svilupparono rami plebei . La Famiglia declinò nella tarda Repubblica , con l' ultimo Veturius consolare in carica nel 206 a.C. durante la seconda guerra punica . Il nomen Veturius appartiene a una classe di gentilizi in cui l' antica 's' mediale è stata sostituita dalla 'r' , come in Valesius , Fusius , Papisius e Numesius , che in tempi successivi furono Valerio, Furius , papirius e numerius . Alcuni studiosi suppongono , sia dal fatto che Mamurius Veturius aveva due nomi gentili , sia dal suo legame con Numa , che i Veturii fossero di origine sabina ; ma Chase classifica il nome con quelli che erano o di origine latina , o che non si può dimostrare di aver avuto origine altrove ; deriva il nome da vetus , "vecchio" . Veturia era una delle 35 tribù di Roma , principalmente dal nome di antiche famiglie patrizie , ma in origine si scriveva Voturia , forse una variante iniziale del nome . Lily Ross Taylor afferma che la Gens proveniva dalla regione di Ostia , sulla riva sinistra del Tevere , poiché vi era un santuario dei Veturii . La Famiglia principale dei Veturii portava il cognomen Cicurinus , che l' antiquario Varrone derivò da cicur , tranquillo o paziente . I Veturii che ricorrono nei fasti dall' inizio della Repubblica fino alla metà del V secolo a.C. portavano il cognome aggiuntivo di Geminus , gemello . Dai tempi dei Decemviri , questo cognome fu sostituito da Crasso , grosso , a volte con l' implicazione di "ottuso" o "stupido". I Veturii Cicurini fiorirono fino alla metà del IV secolo a.C. . Il cognome Calvino , calvo , ricorre nell' ultima parte del IV secolo a.C. , dopodiché i Veturii caddero nell' oscurità fino alla seconda guerra punica , quando compare brevemente il cognome Filone , uno dei primi cognomina mutuati dal greco . Dopo questo , i Veturii svaniscono dai fasti consolari probabilmente per l' onta subita dall' esercito romano alle forche caudine nel 321 a.C. Gli ultimi Veturii apparsi nella storia provenivano dai Sempronii Gracchi , di cui adottarono il cognomen ; erano quindi plebei . Le monete di questa gens non portano cognomen . Un curioso esempio , rilasciato da Tiberio Veturius Gracco , raffigura la testa di un uomo con l' elmo sul dritto e sul verso due uomini con bastoni e spade , ai lati di un uomo inginocchiato che tiene un maiale . La moneta sembra commemorare un trattato , ma l' occasione precisa è dubbia . Michael Crawford suggerisce che la moneta rappresenti un giuramento , aggiungendo che potrebbe essere un riferimento al trattato stipulato da Tito Veturius Calvinus con i Sanniti alle Caudine , come esempio di integrità romana . Collega anche la scena raffigurata al trattato del 137 negoziato da Tiberio Sempronio Gracco , durante la guerra Numantina , sebbene questa opinione sia contestata . La decadenza della Gens Veturia ebbe inizio dopo il fatto storico delle forche caudine , quando Tiberio Viturio Calvino venne eletto console nel 334 a.C. con Spurio Postumio Albino Caudino[1]. Inviati per combattere i Sidicini, non portarono a termine la campagna militare, per il timore che i Sanniti stessero per prendere le armi contro i romani . Fu eletto console nel 321 a.C. con Spurio Postumio Albino Caudino , entrambi al secondo consolato . I due Consoli condussero l' esercito romano in territorio sannita , fino all'imboscata presso Caudio , passata alla storia come la battaglia delle Forche Caudine . I Romani vennero attirati da finti pastori verso un passo che i Sanniti avevano fortificato e si trovarono in una situazione di difficoltà . I Consoli decisero allora di trattare con i Sanniti per uscire dalla situazione di stallo così creatasi , ma il comandante degli avversari obbligò i Romani a passare nudi sotto un giogo di lance per aver salva la vita . Eletti i due nuovi Consoli , Lucio Papirio Cursore e Quinto Publilio Filone , il Senato prese a discutere delle condizioni di pace accettata dai consoli Romani , Tiberio Veturio e Spurio Postumio , alle Forche caudine . Fu il Console Spurio a parlare perché le condizioni fossero rigettate e che lui e Tiberio fossero consegnati ai Sanniti . Condotti nei pressi di Caudio per essere consegnati ai Sanniti , furono rimandati indietro liberi da Gaio Ponzio . La figura di Tiberio Veturio Calvino non venne mai riabilitata e la Gens Veturia , a causa della sua sconfitta , non ebbe più il consolato per cento anni , da cui subì una forte decadenza . Probabilmente a ricordo del fatto T(ito) o T(iberio) Veturio , discendente dell’ avo , emise nel 129 a.C. un Denario che raffigura la pace tra Romani e Sanniti dopo la disfatta delle forche caudine , oppure riferibile al trattato di pace nella terza guerra sannitica . Denario , al D/ : TI. VET. , busto elmato di Marte a destra , dietro X , al R/ : due guerrieri con armatura reggono una lancia con la sinistra e con la destra una spada indirizzata verso un maialino tenuto in braccio da un sacerdote feziale inginocchiato , sopra ROMA Denario , al D/ : TI. VET (anagramma) , testa elmata di Marte , dietro X , al R/ : il pastore Faustolo in piedi a destra e rivolto verso l’ albero di fico dove ci sono tre uccelli , sotto la lupa che allatta i due gemelli , in esergo ROMA . Conosciuto anche un Quadrante con al D/ : testa di Ercole con pelle di leone e tre globetti , al R/ : TI. VETU. ROMA , strigile e vaso uniti con una cinghia . Con questa Gens termina l’ articolo sulle “minori Gens” . Lo scopo di questa ricerca e' stato quello di racchiudere in un solo articolo quelle Gens romane che tramite un solo magistrato monetale tramandarono il loro nome nelle monete alla posterita' , evitando in tal modo di accedere ogni volta alla rete Internet , da cui ho tratto quasi completamente le informazioni necessarie all' articolo , un aiuto e' arrivato anche dai classici e soprattutto dall' opera del Babelon che , seppur datata , la reputo fondamentale per la monetazione repubblicana , in particolare per la storia delle Famiglie . Sinceramente speravo in una partecipazione di commenti ed anche di aiuti , sia da parte dei meno esperti sulla monetazione repubblicana , sia da parte dei professionisti della materia con commenti atti a migliorare o completare questa ricerca . Con l’ occasione ringrazio in particolare @gpittini che mi ha stimolato a completare la ricerca in un momento di riflessione e @Rapax per i suoi preziosi consigli . Un particolare grazie a "somebody" , "uno qualunque" a cui avevo inviato anche un messaggio , non ricevuto a causa del nome nascosto , che ha spesso gratificato i miei interventi .1 punto
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Sfogliando il catalogio Bobba del 1975 XI edizione, l'occhio è caduto in una foto strana del 10 centesimi Bronzital. Da dove può aver preso la foto il Bobba?1 punto
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Uno scudo importante, di un doge non comune. Provenienza prestigiosa. Sicuramente un bel acquisto.1 punto
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Buona giornata Resto nell'ambito delle oselle veneziane, vere miniere di motti riportati nelle loro legende, soprattutto quelle coniate nel XV e XVI secolo. Alvise Mocenigo IV (1763 - 1778) osella anno IX (1771) In questa osella, molto singolarmente, è riportata una figura di donna, con gli occhi bendati e con le mani amputate. Nel giro NEC PERSONAS NEC MUNERA e nell'esergo SUUM QUIQUE (Né le persone, né il denaro, a ciascuno il suo). La bibliografia riconduce questa figura allegorica ad una rappresentazione di origine greca che, in sostanza, ci dice che lo Stato deve essere imparziale con i propri cittadini, nulla lo può corrompere, né attraverso le conoscenze personali, né attraverso il denaro; ognuno deve avere ciò che gli spetta. I veneziani, molto sagacemente, coniarono un proverbio ad hoc e forse non sono i soli ..... "Schéi e amicisia orba ea giustìsia" (soldi ed amicizia accecano la giustizia) saluti luciano1 punto
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Cercando nel corpus sono giunto alla conclusione che la moneta dovrebbero essere questa.1 punto
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Comunque non sapendo di che monete si trattava sarebbe stato meglio postarle in "identificazioni"1 punto
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Buona sera, oggi vi presento il mio ultimo acquisto, arrivato proprio qualche ora fa. Questa moneta mi ha subito colpito per la forte espressività del volto dell’imperatore e per il rovescio interessante. Che ne dite vi piace? Peso 3.22 g e 19mm di diametro. Vorrei sapere anche qualcosa in più sul significato del rovescio. Grazie in anticipo per chi risponderà1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Francia Anno: 2022 Tiratura: n.d Condizioni: qfdc Città:Massa Lubrense (NA) note: NEWS1 punto
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Buongiorno e Auguri a tutte le Rita. Ferdinando I Carlino 1818 Taglio liscio.1 punto
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Buonasera, Emissione assai intrigante @VALTERI, che mi da l’occasione di condividere qualche personale riflessione fatta a suo tempo in merito. La moneta fu venduta poco prima della pubblicazione di The Coinage of Akragas della professoressa Westermark se non ricordo male, e quindi pecca dei necessari, fondamentali e più aggiornati riferimenti. Se è assolutamente fuori luogo la datazione al 480-474 a.C. , risulta comunque ancora troppo alta quella al 463-461, in quanto le prime emissioni di piccoli frazionali in argento della zecca di Akragas è da mettere in relazione alla fase media e finale della coniazione dei primi tetradrammi di Agrigento, periodo II gruppo III, indicativamente tra il 450-440 a.C. (evidenze da rinvenimenti come il Randazzo Hoard del 1980 ed altri tesoretti come quello di Villabate (Palermo) del 1893 offrono dati confortanti in merito a tale datazione). Da notare altresì che le emissioni di litre in questione vengono divise in due sottogruppi : A - Con esemplari di buon peso, databili agli anni ‘40 del V secolo a.C., con una maggior concentrazione tra 0,81 e 0,85 grammi che ben si adatta al peso delle dracme akragantine del periodo (pentalitra). B - Esemplari di peso ridotto, media indicativa tra 0,61 e 0,65 grammi, con esempi sotto il mezzo grammo. Emissione la cui datazione potrebbe verosimilmente essersi prolungata nel terzo quarto del V secolo a.C. fino alle prime emissioni fuse in bronzo, ossia fino agli anni ‘30 del secolo. Il peso in questo caso potrebbe presentare una qualche corrispondenza con quello dell’esemplare in discussione. Inoltre la scarsa qualità dell’incisione del capitello su cui poggia l’aquila è un altro elemento che apparentemente connetterebbe lo stile del gruppo B e la moneta ex Triton XXI. Una datazione credibile, ma ovviamente del tutto opinabile, dell'esemplare di apertura non potrebbe quindi essere precedente al 440 a.C. se non di poco. Ma per quale motivo Akragas e Rhegion si sarebbero dovute legare? Non saprei fare ipotesi per la polis continentale, non avendone approfondito sufficientemente la storia, per l’isolana Akragas un “volo di fantasia” provo a concedermelo e chiedo scusa in anticipo se dovesse sembrare troppo ardito. Tra il 446 ed il 440 a.C. Akragas mosse la sua ultima impresa militare, in senso espansionistico, contro Siracusa, prima che la polis della costa orientale guadagnasse la definitiva supremazia sui sicelioti (versione breve di un argomento assai più complesso). La guerra in questione si inserisce nel panorama degli eventi che si pongono in scia al fallimento delle imprese di Ducezio, sconfitto dagli alleati agrigentino-siracusani nel 450. Eliminato l’immediato pericolo costituito dal leader dei siculi le ambizioni di Akragas sul controllo dei centri indigeni al fine di controllare le vie di comunicazione verso l’interno e quindi verso la costa tirrenica non si erano però sopite, portando nei fatti allo scontro coi siracusani. Che Akragas abbia cercato l’appoggio di Rhegion in funzione anti siracusana? Non lo sapremo mai forse. Ultimo argomento che vorrei toccare marginalmente è quello più spinoso che un numismatico scrupoloso (anche se come semplice studioso privato) deve affrontare di fronte ad unicum ed esemplari non noti, soprattutto quando si tratta di monete dalla rilevanza storica immensa, in quanto forse uniche testimoni di un evento storico (un alleanza Akragas/Rhegion) ormai perso nell’oblio. In merito non ho opinioni definite, solo sensazioni, le foto di un tondello di 9 mm essendo dati di difficile analisi. Resta il fatto che a fronte di una stima di 1500$ l’aggiudicazione si è fermata alla base di 900$. Sarebbe necessario avere in mano la moneta. Ogni parere sia storico che tecnico sarebbe in ogni caso di grande interesse vista la particolarità dell’esemplare in questione. Aggiungo un immagine lievemente più chiara.1 punto
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per me sono da tenere sia perchè sono non comuni sia perchè in fondo sono solo 5 € sia perchè sicuramente esiste una nicchia di persone che potrebbero essere interessate,ciao1 punto
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Ok,bene. Mandalo da me il tuo venditore ciotolaro?. Belli acchiappi?1 punto
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Buonasera a tutti, siamo quasi a fine gennaio, io ho già realizzato il primo dei miei propositi, con un giusto per me, rapporto qualità prezzo. Ho aggiunto in Collezione Litra68 la piastra 1805 Capelli Lisci Ferdinando IV, che va a fare compagnia alla sorella capelli ricci?. Riguardo al restringere il campo tra le diverse tematiche che seguo, la vedo lunga e tortuosa la strada.? A voi invece come procede? Saluti Alberto1 punto
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Il mio. Taglio con treccia in rilievo e assi orientate alla tedesca. Rovescio.1 punto
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Buongiorno a tutti, per il 2022 vorrei mettere in Collezione una Piastra 1805 Capelli Lisci Ferdinando IV di Borbone. E poi mettere ordine tra le diverse tematiche che segue e restringere il campo.? Saluti Alberto1 punto
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