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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/22 in tutte le aree

  1. Ciao, anche io sono attratto dalle monete con pedigree e se posso le metto molto volentieri in collezione. Nella mia raccolta ne ho diverse, e non nego che in alcuni casi il sapere la provenienza di quella data moneta (che spesso nei listini d'asta non è riportata), mi ha indotto anche ad uno scatto in più nell'offerta, proprio perchè il mio desiderio era di possedere proprio quella! Eccone un esempio: Gregorio XIII (1572-1585), Testone per ANCONA (Munt. 205, CNI 191) D/: Stemma ovale in cornice con due putti, cimasa con fiore. GREGORI – XIII . P . MAX R/: Gesù e la Samaritana al pozzo. . NVNQVAM . SITIET . Es.: ANCONA T/: liscio Peso: 9.52 gr Provenienza: -ex Asta Santamaria 1956 (Collezione Conte Magnaguti). -ex Asta Montenapoleone 4, 1984 (Collezione Muntoni). -ex NAC 81, 2014 (Collezione De Falco).
    3 punti
  2. Buongiorno amici...finalmente aggiungo un altro pezzo alla mia serie di 3 grana con varianti annessi e connessi...variante molto molto rara questa, "Magliocca manca", solitamente la si trova con l'asterisco a 7 punte ma con la punta verticale rivolta verso il basso 2 2 2 1 (accompagnato solitamente dal punto dopo FRANCIA e con legenda più corta) , qui come nell'esemplare del post che cito la punta è rivolta verso l'alto 1 2 2 2 ...ancora entrambe queste monete portano il medesimo difetto di conio al bordo tra ore 9 e ore 12 del dritto dell'ultima arrivata, tra ore 12 e 15 del primo esemplare... Descriviamola: Dritto: GIOACCHINO NAP. RE DELLE DUE SIC. Rovescio: PRINCIPE E GRAND ' AMMIRAGLIO DI FRANCIA asterisco a sette punte girato sotto il fiocco, GRANA 3 1810 data non spaziata Taglio particolarmente mal impresso, ma si capisce che è a "Serpentina". Buona conservazione per il tipo e siamo a na quindicina di 3 grana per la collezione Asclepia e ne mancano ancora diversi... ecco le foto e grazie degli eventuali interventi...controllate i vostri 3 grana 1810 e guardate se hanno pure loro un asterisco rovesciato...al tempo quando feci un po' di ricerche non ne trovai nessuno, ora è saltato fuori questo che per me è il secondo...ora eccovi davvero le foto (lo scrivevo anche qualche riga fa) e buona mattinata.
    3 punti
  3. Dalla stessa collezione (Ex Lanz asta 23, Graz 1982, collezione Marquis Alb. von Hohenkubin), acquistata in asta NAC 43, questo Mocenigo di A. Gritti (Lira da 24 soldi) con cartellino.
    2 punti
  4. Allora ne aggiungo un altro, sempre con triplice illustre provenienza: Clemente VIII (1592-1605), testone, Roma. Munt 23. -Ex Bank Leu 36 (collezione Cappelli). -Ex Varesi 16 del 1992 -Ex NAC 81 (collezione DeFalco) Michele
    2 punti
  5. Buonasera a tutti , Cristiano @Asclepia posto due mie Publiche del 1791 , sono diverse tra di loro, sia per i rami che per posizione della data. Mi scuso per la qualità delle foto, ma al momento ho solo queste in galleria. Saluti Alberto
    2 punti
  6. Questa è una delle innumerevoli imitative del tipo virtvs per Onorio. Uno studio su queste che sono abbondantissime, sempre con Tondelli ridotti e sempre a nome di Onorio a mio avviso manca come l'aria.... Soprattutto uno studio sulle aree di rinvenimento .... Tenete presente che è una emissione di fatto orientale... Ma è imitata prevalentemente per Onorio... Da studiare con pazienza... Sapendo che nei repertorio di scavo se non ci sono foto, spesso non c'è modo di approfondire Saluti Alain
    2 punti
  7. Già, manca solo il cavolo! E' solo un tentativo... 20 kopeki della seconda metà dell'800
    2 punti
  8. Buongiorno @DOGE82...concordo con @prtgzn, non spenderei soldi in più per avere una moneta del famoso collezionista "Ciccio Pasticcio" , ma però adoro i vecchi cartellini di collezionisti anche sconosciuti, ci trovo qualcosa di intimo e emozionante, io ho un paio di monete "collezione Mirabella", un 3 grana per Murat e un Sebeto per Carlo di Borbone che mi sono arrivate corredate di cartellini vergati dal Mirabella appunto e li custodisco con gran cura, una cornice che fa risaltare ancor di più la moneta. Ho anche un 10 paoli 1796 per il Governo Popolare di Bologna provenienza DeFalco con il prezzo in lire e conservo con cura anche quel pezzetto di carta. Quindi tornando più centrato sulla tua domanda ne sono attratto, non tanto per la fama della collezione di provenienza, ma perché è un pezzetto di storia in più che correda la moneta...io i cartellini per la mia collezione devo ancora farli per bene, conosco amici che si sono dedicati e il risultato è pregevole...ecco sono uscito un può fuori tema, scrivendo di cartellini, ma ho anche risposto alla domanda, portate pazienza. Un caro saluto. Cristiano. p.s. sicuramente a fare la differenza è il tipo di monete che uno colleziona; un collezionista di monete di gran pregio, estremamente rare, e di un certo livello sarà certamente più attratto e magari più disposto a pagare anche il pedegree...
    2 punti
  9. Sinceramente io apprezzo, in fondo, la modalità di assegnazione dell'ufn vaticano: premia sì la clientela storica, ma la "scalata" non è così ardua, e di solito non ci sono grosse sorprese. In merito al presunto overbooking per la moneta argento colorata da 25 euro, ho chiesto spiegazioni e attendo la loro risposta, ma tutto sommato non potrei biasimarli più di tanto (e strategicamente parlando ne comprenderei bene le ragioni). Quanto alla modalità di vendita dell'ipzs, invece, mi trovo d'accordo con chi la definisce una lotteria e, aggiungo io, assai poco divertente. Ho preferito lasciar perdere da quando, per aggiudicarsi una moneta, bisogna affannarsi su di un sito per giunta incapace di ospitare il troppo elevato numero di utenti.
    2 punti
  10. Quel ciuffetto mi ricordava qualcosa...ma chissà perché l'avevo pensata molto più difficile e asiatica! Appena hai detto che era europea mi sono ricordato dove lo avevo visto... Proverei con.... Guernsey! 4 doubles 1864-1911 https://en.numista.com/catalogue/pieces8682.html
    2 punti
  11. Carissimi vorrei, se pur con grande ritardo, dare un contributo...un abbraccio.
    2 punti
  12. Pian piano mi sto appassionando a questo genere di manufatti. Nel contempo, ho acquistato dei primi libri e qualche primo esemplare. Non potevo però non approfittare dell’occasione rappresenta dal Lotto 611 di cui all’asta Antivm Numismatica del 15-16/06/2022 di cui riporto la relativa descrizione e foto: TESSERE. Raccolta di 14 tessere mercantili medievali (XIII-XIV sec.) in cofanetto (periodo '800 - inizi '900). Splendido insieme per collezionisti, studiosi e appassionati del genere, da catalogare. BB Si tratta, ora, non appena disponibili, di studiare i singoli esemplari e “calarli” nella loro passata storia. Saluti, Domenico
    1 punto
  13. Resa in caratteri greci, è la scritta, retrograda, che contorna un astragalo sul diritto di una moneta, forse uno statere : nota in 2 esemplari, di ignota origine e periodo, forse dell'Italia meridionale . L'esemplare è custodito in museo a Vienna e censito da Rutter nel suo H.N.Italy al n. 2033 .
    1 punto
  14. Il cartellino è sicuramente originale e proveniente dalla collezione von H., solo sovrascritto in matita (probabilmente ex Lanz). Questa la descrizione NAC: "FDC, splendida patina ultrasecolare. Con questa emissione inizia il processo che porterà in breve tempo, già nel corso del dogato, il valore della lira immutata nel peso e nell’intrinseco a soldi 24 (dal 10 novembre 1525). L’esemplare qui illustrato è pertanto da considerarsi da 24 soldi, perchè coniato sotto la responsabilità di Zuan Grimani massaro dal 1534."
    1 punto
  15. Grazie Nikita, sempre prezioso. Leggendo i commenti dell’ancor più prezioso Petronius mi pare di capire che il timbro Tunisie sia legittimo e pensato per permettere la circolazione di queste banconote da 5 franchi (algerini) in Tunisia. Quindi questa banconota dimostra ineccepibilmente che abbiamo occupato ANCHE la Tunisia! ??
    1 punto
  16. Ho notato che in questa sezione c'è una ressa di partecipanti che si di..menano per identificare monete. Tralasciando il sottoscritto che tra frutta e verdura oggi ho scoperto che il Guernsey non è un tessuto e addirittura usano pure le monete, potevano limitarsi al baratto sarebbe stato più comodo, ma non è che siete gli unici che ciotolate monete di tutti gli angoli del mondo? A proposito ma quanti pezzi avete raccolto fino adesso sempre che riusciate a contarli??
    1 punto
  17. Proprio quelle del bordo sono venute malissimo.. le posto più tardi ?‍♂️
    1 punto
  18. Sai che non sono un esperto, lo ipotizzavo solo per la qualità del disegno, soprattutto al rovescio, che mi sembra un po' troppo stilizzato. In effetti anche la dimensione del tondello sembra inferiore all'immagine del conio, altro motivo per cui l'avevo buttata là... ma, come detto, giusto un'idea personale. Sul resto potrei aver fatto ipotesi sensate (Onorio / VIRTVS EXERCITI)?
    1 punto
  19. Soprattutto è più sincera.. come le donne, mi piacciono senza trucco ?
    1 punto
  20. @modulo_largoIo aggiungerei che dopo acqua e spazzolino è molto più bella di prima..
    1 punto
  21. Bene, sono contento di non essermi sbagliato prima ??
    1 punto
  22. Concordo appieno con chi ritiene il pedigree un plus da valorizzare. Sia per la certezza dell’autenticità, sia perché la moneta risulta maggiormente garantita da manomissioni successive (o comunque queste sono visibili), sia, infine per un fascino arcano che lega la moneta al suo passato e che l’ha fatta ritenere degna di essere collezionata anche da altri …
    1 punto
  23. 1 punto
  24. Volentieri condivido l’ultimo esemplare veneziano recentemente entrato in collezione. Si tratta dell’unica Osella che il Doge Sebastiano Veniero poté far coniare nel suo brevissimo Dogato. Ho ripreso, al riguardo, quanto riporta il Manin nel suo lavoro sulle Oselle, e di seguito lo ritrascrivo: “Nel giugno dell'anno 1576 Sebastiano Veniero, Procuratore di S. Marco, succedette al defunto Mocenigo, ma un solo anno sulla sede ducale rimase. Questo Doge, che era stato capitano generale sulla flotta, e il quale col suo valore con tributo, aveva all'esito fortunato della battaglia di Lepanto in cui il centro comandava, la ricompensa più grande dalla patria ottenne pe' suoi sparsi sudori. Distribuendo a' nobili il consueto dono, volle, che nel diritto inciso fosse il protettore S. Marco in atto di benedire, con la sinistra allo stendardo appoggiata, mentre il Doge genuflesso gli presenta un ramo di palma in omaggio per la ottenuta vittoria, ed un Angelo a volo discende dal cielo col ducale berretto apparecchiato a collocarglielo sul capo col motto : SEB. VENERIO. P. MVNVS., e sotto ANNO.1., e tutto ciò in memoria di essere stato dal suo Angelo tutelare nella famosa giornata salvato. Nel rovescio poi ricorda la protezione del cielo accordata alla città nella pestifera mortalità passata, dall'alto mostrandosi il Signore che la sottoposta città benedice, ed alla quale varie galere approdano con la epigrafe : 1577. MAGNA . DEI. MISERICORDIA.SVP. NOS. Parve al Palazzi di vedere in questo rovescio nuovamente rammentata la battaglia dei Curzolari, sognando esservi le flotte che s'incontrano; ma chiaramente risulta essere al di sotto del Signore raffigurata una città, ed anzi da’ suoi edifizii puossi Venezia riconoscere, alla piazzetta della quale, non già nemiche flotte s'incontrano, ma tranquille navi onerarie approdano, e danno fondo; oltre a che lo stesso motto che vi si legge appalesa piuttosto la liberazione di un flagello, che non una vittoria per la Dio grazia ottenuta.” Qualche ulteriore info sul Doge: (Da: https://www.treccani.it/enciclopedia/sebastiano-venier_(Enciclopedia-Italiana)/) Doge (86°) dall'11 giugno 1577 al 3 marzo 1578. Impersona, con Agostino Barbarigo morto combattendo, la gloria veneziana di Lepanto. Nato da Mosè Venier e da Elena Donà intorno al 1496, sposatosi, nel 1544, con Cecilia Contarini, di Natale, fu eletto nel 1548 duca di Candia dove restò fino al 1551; quindi capitano a Brescia (1561-62), deputato alla definizione di vertenze confinarie nel Friuli (1564), podestà a Verona (1566-68), avogador di Comun, Savio Grande, provveditore generale alle fortezze, procuratore di San Marco (1570). Nel marzo dello stesso anno, essendo aperte già le ostilità col Turco, fu designato provveditore a Corfù, nella qual carica diede prova di audace spirito aggressivo, sì che, delineandosi sempre più nettamente la minaccia turca su Cipro, il V. venne eletto provveditore generale di quell'isola, ma fu impedito di recarsi colà soprattutto dalle tergiversazioni di Giannandrea Doria. Il 13 dicembre 1570 fu nominato capitano general da mar (aveva 75 anni). Provvide subito al riordinamento dell'armata e iniziò l'assedio di Durazzo. Conclusa la Lega Santa (1571, 25 maggio) organizzò la campagna navale contro il Turco, in unione agli alleati, non senza violenti attriti con don Giovanni d'Austria. Alla battaglia di Lepanto il V. si trovò al centro, a sinistra della reale dì Don Giovanni. Il contegno del V. in quella memoranda giornata fu ammirato da tutti. Risorsero, dopo la vittoria, gli antagonismi fra don Giovanni e il V., per cui il Senato gli mise a fianco (gennaio 1572) un altro capitano generale, Iacopo Foscarini, per dare soddísfazione alla Spagna. L'ulteriore azione navale fu fiacca e inconcludente, né impedì che la pace col Turco si dovesse fare sulla base della cessione di Cipro. L'elezione del V. a doge, in tardissima età, suonava riabilitazione del ferreo combattente ed esaltazione delle sue gesta. Il suo breve dogado venne funestato dal grande incendio del palazzo ducale (dicembre 1577), che distrusse tanti capolavori pittorici. Fu sepolto a Santa Maria degli Angeli di Murano, di dove le sue ceneri vennero trasportate (1907) nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo, accanto alla Cappella del Rosario, eretta per commemorare Lepanto. Saluti, Domenico
    1 punto
  25. Complimenti per la stupenda osella e per le notizie a corredo.
    1 punto
  26. Buon pomeriggio, continuo con la Slovenija Propongo l'altra faccia del 2 euro commemorativi 2022. Quest'anno dedicati a Jože Plečnik, famoso architetto sloveno vissuto a cavallo fra il 20° e 21° secolo.
    1 punto
  27. Io ho avuto la fortuna di partecipare all'asta Varesi 42, la famosa CIVITAS NEAPOLIS di cui ancora oggi non se ne è eguagliata la bellezza e rarità dei numerosi pezzi esitati. Per me monete e cartellino sono il massimo del prestigio per un Collezionista di monete Napoletane. E non vi nego che vado alla ricerca dei pezzi di questa Asta.
    1 punto
  28. Comunque il retro ricorda molto l'Afrodite a cavallo del cigno di Kameiros, vicino Rodi. Riguardo la ninfa non ne sapevo davvero nulla, grazie per le informazioni preziosissime.
    1 punto
  29. Se volete condividerne qualcuna. Io inizio con questa. Mezzo scudo croce Venezia appartenuta alla collezione del marchese Austriaco Alb. Von Hoenkubin.
    1 punto
  30. Ciao! A me pare originale; qualche difetto come scritto da Artur e aggiungo anche l'anomalia su DVCA, che non capisco se la "V" è stata sovraimpressa ad una M o N, oppure si tratta di una N retrograda saluti luciano
    1 punto
  31. Complimenti @miroita! Volume che aggiungerò senza dubbio alla mia biblioteca. Michele
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Ciao, non saprei. Un 1766 C.E. III al #18 ma da montatura. All’asta Nomisma 65 e’ stato battuto un esemplare del ‘69.
    1 punto
  34. Il Notiziario del Portale Numismatico dello Stato sul tesoro di COMO versione in pdf https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/notiziario/Notiziario_16_2022.pdf Link al Poligrafico e Zecca dello Stato per l'acquisto del volume cartaceo https://www.shop.ipzs.it/il-tesoro-di-como-via-diaz-20183000045914.html
    1 punto
  35. D/+VRBS VALENCIAI / aquila R/+S APOLONARS / croce Denaro anonimo fine XI - XIII secolo - Eveche de Valence
    1 punto
  36. L’occhio non ha pallini, è incavato come deve essere
    1 punto
  37. Gazzettino n.8 @dabbene Qui uno screen shot delle briciole.? @El Chupacabra
    1 punto
  38. Ciao, ho oscurato le altre discussioni doppie, e inserito in questa tutti gli altri commenti insieme alla terza foto per questa moneta. Per le prossime volte ricorda che basta aprire una sola discussione grazie! Alla tua domanda vedo che hanno già ampiamente risposto gli amici. Io posso solo aggiungere un piccolo suggerimento: cerca di non avere fretta negli acquisti, specie se sono fatti a distanza e (soprattutto) se ancora non hai dimestichezza nel distinguere la conservazione qualitativa.
    1 punto
  39. Buongiorno, io colleziono i follaro capuani, ma se capito,prendo altro
    1 punto
  40. Buongiorno a tutti, vediamo oggi la “punzonatura del conio” e gli errori che si possono generare da questa fase delicata. La punzonatura è l’operazione con cui da un cd. “punzone riproduttore” (che ha le impronte della moneta in rilievo e in positivo) si ottiene un “conio” (che ha le impronte della moneta in incuso e in negativo). Questa operazione consiste nel comprimere con una pressione molto elevata il punzone riproduttore sopra un cilindro d’acciaio appuntito per imprimergli in negativo la sua impronta; la fortissima pressione richiesta può essere prodotta con una pressa che può essere idraulica, a ginocchiera o a vite. Come detto, il conio vergine (detto “punta”) è formato da un cilindro d’acciaio molto duro sormontato da una punta conica (da qui il nome di “punta” a tutto il pezzo), della conicità che in genere è di 104°, lavorata scrupolosamente a lucido e priva di qualsiasi rigatura, incrinatura, sporcizia o altro. La punta di acciaio va lavorata prima al tornio, per ricavarne la parte conica, poi viene passata sulla mola con agglomerante gommoso per la lucidatura della superficie tornita e all’atto della punzonatura va accuratamente pulita con un panno assolutamente privo di cascami. La conicità della punta serve al fatto che comprimendo il punzone riproduttore su di essa, si fa sprofondare gradualmente, per la forte pressione ricevuta, il materiale del vertice, facendo allargare sempre più la superficie di contatto tra il punzone riproduttore e la punta, secondo cerchi concentrici, di modo che in tutta la superficie punzonata non vi siano due punti, posti sullo stesso raggio, i quali ricevano contemporaneamente la deformazione; se ciò si verificasse potrebbe restare chiusa fra essi una qualsiasi angolazione del rilievo che rovinerebbe irrimediabilmente il conio punzonato. Nel gergo si dice che la punzonatura è “arrivata” quando tutti i punti del punzonato hanno ricevuto per compressione l’impronta del punzone. Quando la punzonatura è eseguita con una pressa a vite, o bilanciere, difficilmente si arriva a dare l’impronta completa con un colpo solo, nel riappoggiare il punzone sul conio per un secondo colpo, si deve essere assolutamente certi che l’uno e l’altro riprendano esattamente la loro reciproca esatta posizione iniziale, cioè, come si dice con termine tecnico, che “ingranino” bene, per evitare sdoppiamenti di immagine sul conio. Ora vediamo cosa accade se queste operazioni non vengono effettuate a regola d’arte Se dopo l’operazione di tornitura della punta del conio vergine, lo stesso non viene lucidato a regola d’arte sulla sua superficie rimarranno delle tracce dei cerchi concentrici lasciati dal tornio che saranno poi trasferiti alle monete (moneta 1) Se durante la fase di punzonatura la “punta” non è stata pulita accuratamente e rimane della sporcizia o dei piccoli corpi estranei sulla sua superficie, sul conio si formeranno delle piccole cavità che nelle monete appariranno come dei punti, linee o barrette in rilievo (moneta 2). Se tra una compressione e l’altra il punzone riproduttore o la “punta” si spostano leggermente sulla moneta si formeranno degli sdoppiamenti delle impronte (moneta 3). Gli sdoppiamenti coinvolgono più frequentemente la zona centrale delle impronte proprio a causa della forma conica del conio vergine. Infatti, la zona centrale è la prima area ad essere trasferita con la prima compressione del punzone riproduttore sul conio vergine.
    1 punto
  41. Bronzo di Valeriano I (Side, Panfilia) che raffigura sul rovescio Demetra in piedi di fronte, con la testa rivolta a destra, che tiene una fiaccola nella mano destra sollevata e una piega del panneggio con la sinistra; a sinistra, colonna su cui poggia uno scettro (?) (Leu WEB AUCTION 16). Lotto 2866. PAMPHYLIA. Side. Valerian I, 253-260. Pentassarion (Bronze, 31 mm, 11.84 g, 1 h). [AYT KAI ΠΟ ΛIK OYAΛЄPIA]NON CЄB Laureate, draped and cuirassed bust of Valerian I to right, seen from behind; to right, Є. Rev. CIΔΗΤΩΝ Demeter standing front, head to right, holding torch in her raised right hand and fold of drapery with her left; to left, column against which rests a scepter (?). Naumann 47 (2016), 357. SNG Paris -. SNG PFPS -. SNG von Aulock -. Extremely rare. Somewhat rough and with areas of weakness, otherwise, nearly very fine. Base d’asta: 25 CHF. Risultato: 70 CHF. apollonia
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Nello studio delle monete romane , repubblicane o imperiali che siano , sono indispensabili i libri di numismatica ; non bastano i cataloghi d’ asta , questi sono utili per le classificazioni e valutazioni ma che nella maggior parte dei casi non “narrano” la moneta , servono quindi i testi didattici scritti da esimi professionisti che nelle loro opere analizzano e spiegano agli appassionati , dilettanti e non , il significato delle monete costituite da legende e raffigurazioni reali e simboliche , che con tanto amore e sacrificio si collezionano . Scrivere un libro di numismatica comporta anni di esperienza , di ricerche e di studi preliminari prima di dare alle stampe il frutto di tanto sapere . Naturalmente libri di questo tenore sono indirizzati a quei collezionisti che vogliono approfondire la conoscenza e il valore di una collezione di questa tipologia , che racchiude in se monete , storia e spesso anche archeologia , tre componenti , due concrete e una astratta , ma che sono tra loro indissolubili . Recentemente leggendo un libro di un esimio numismatico , Giancarlo Altieri , ho appreso il significato di un termine che era a me sconosciuto , che ingenuamente avrei chiamato semplicemente “carro” , il termine “tecnico” e’ invece tensa , dal Latino , tensa . Cosa e’ la Tensa ? Molti di voi sicuramente gia’ lo sapranno , quindi la risposta e’ indirizzata a quei collezionisti che come me ignoravano il significato di questo nome . Per non scrivere inesattezze , lascio la parola all’ Autore del libro dove tratta questa particolare simbologia : “Da tutte le bighe e quadrighe qui esaminate differisce la tensa : e’ il carro bene adorno , adibito al trasporto delle immagini delle divinita’ o delle loro exuviae (attributi) , nelle pompe e , in special modo , nella pompa circense , la processione solenne che sfilava nel circo in occasione dei Grandi Ludi . L. Rubrius Dossenus , 89-88 a.C. , ce ne presenta tre (esemplari in foto) , quelli delle tre divinita’ capitoline la cui effige orna il dritto dei suoi tre Denari . E’ un alto carro chiuso , come costituito da uno scatolone rettangolare sovrapposto alle ruote della quadriga , ornato superiormente da una cornice , donde spicca il volo ora una Vittoria con corona (tensa di Giove e di Giunone) ora una biga della Vittoria (tensa di Minerva) . Sul fianco visibile la tensa e’ ornata rispettivamente da un fulmine (Giove) , da un’ aquila su fulmine (Giunone) , da una civetta ferma (Minerva) . La quadriga si muove lenta e solenne . Durante l’ Impero sara’ adibita anche al trasporto delle immagini degli Imperatori e delle Imperatrici divinizzati ; la troveremo tirata da quattro cavalli e poi da due o quattro elefanti , e di varia forma , chiusa , aperta , coperta superiormente o scoperta , ma sempre ornatissima di rilievi e di statue” In foto monete repubblicane e imperiali con tense , la terza moneta e’ una restituzione di Traiano .
    1 punto
  44. Allego il saggio di Carmelo R. Crupi intitolato "La mistura fraudolenta dei 10 tornesi romani di Francesco II Borbone". L'autore, dopo una breve introduzione su tutti gli studi pubblicati sull'argomento, rende noti gli esiti di laboratorio sulla composizione chimica di un 10 tornesi romano del 1859. 10_Tornesi_1859_Zecca_Roma-3.pdf
    1 punto
  45. E il danno per il portafogli proprio non lo consideri... Un bel danno per ignari collezionisti che acquistano una patacca spacciata per moneta genuina, pagandola magari migliaia di euro, un danno, mi pare, da tenere in debita considerazione. Ecco perchè sono importanti lavori e ricerche come quelle di @gionnysicily, proprio perchè aiutano a capire ed approfondire l'argomento dei falsi, che, come tutti sappiamo, circolano molto nel settore delle antiche e, alla lunga, possono danneggiare irreversibilmente il mercato.
    1 punto
  46. Prego. E dovere di tutti, contribuire ognuno con le proprie conoscenze. Un grazie va anche a @Emilio Siculo, che tempo fa, con l'apertura di questa lunga discussione, ci ha permesso di studiare e smascherare, una delle più pericolose falsificazioni di questi ultimi anni. Spero di postare più avanti, una sorta di catalogo, con tutte le monete FALSE ( censite), di questa tipologia, affinché si possano rilevare eventuali falsi che appariranno sul mercato delle prossime aste. Ciao Luigi. A conferma del tuo post allego l'avvenuto ritiro del lotto 130, presso la casa d'aste LEUNUMISMATIK. Gesto responsabile, che fa onore alla LEU.
    1 punto
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