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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/22 in tutte le aree
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Ciao @ferdinanzo II, continuerei l'elenco con il lavoro di Sambon: https://it.wikisource.org/wiki/I_«Cavalli»_di_Ferdinando_I_d'Aragona Il C.N.I vol.XVIII e XIX https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/iuno-moneta/biblioteca/corpus?p_p_id=CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=1&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_actionName=cniPDF&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_volCni=XVIII&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_numPage=1&_CNI_WAR_FSIA6_Numismatica10_INSTANCE_H8fC_javax.portlet.action=invoke ovviamente il Cagiati, il Pannuti Riccio il D'Andrea Andreani Perfetto MIR Italia Meridionale Continentale i numeri 18 ( Sulmona) e 36 ( Zecche Minori) del Bollettino di Numismatica: https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=222 poi https://www.edizionidandrea.com/product-page/the-italian-coins-in-the-british-museum-volume-1-south-italy Per la monetazione di Sora IL Barone ribelle - AA.VV. recentissimo è il lavoro di Davide Fabrizi @fedafa Saluti Eliodoro6 punti
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Buonasera, È un po’ che non pubblico discussioni da queste parti, ma volevo condividere con voi la gioia di questo pezzo recentemente acquistato dallo shop di Gadoury (dovrebbe arrivare nei prossimi giorni). Per il momento dovrete quindi accontentarvi delle foto della Maison franco-tedesca con sede a Monaco (che tutto sommato non sono male... e sicuramente migliori delle mie!) In Slab NGC AU58, che prontamente rimuoverò non appena arriverà, vi presento uno scudo da 6 lire 1755, primo anno di coniazione e uno tra gli anni più comuni da reperire (almeno stando al mio MIR, che la classifica come Rara) - seppur abbia trovato con più facilità passaggi di esemplari in SPL degli anni 1756 e 1765. Spero vi piaccia quanto piace a me. Carlo Emanuele III (secondo periodo, monetazione post riforma del 1755) Scudo “nuovo” da 6 lire 1755 Ag 906‰ - diam. 44mm p. 35.07g (range 34,6 - 35,22) CNI 115, SIM. 33/1, MIR 946a Battuti a Torino complessivamente 229.710pz per tutte le date (dato Simonetti), secondo ordinanza del 25/I/1755, al titolo di den. 10.21 N.4 punti
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Il prezzo per quel bronzo "non unico" è fuori mercato... Probabilmente non conoscono il testo di Rapposelli e gli altri esemplari apparsi sul mercato.3 punti
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Una foto e tanti dubbi. Legittimi o no? Ai posteri l'ardua sentenza. Il senso di questa discussione per combattere la noia e la calura estiva era proprio questo: come una foto può ingannare e soprattutto come da una foto non sia sempre facile (e possibile) esprimere pareri. La moneta è assolutamente autentica. Non era in vendita su ebay e volutamente ho "indirizzato" in un certo senso la discussione. La moneta è al sicuro (almeno fino a ieri ) al British Museum e fa parte di un ripostiglio eccezionale di aurei primo impero trovati in più sessioni. Questo il link del BM: https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_2022-4039-2 e qui invece i link al PAS: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/989732 https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/984808 https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/866028 Si tratta di un ripostiglio noto come Broads Hoard nei pressi di Norwich nel Norfolk e composto da un gruzzoletto di una decina di aurei di Augusto occultati probabilmente all'inizio del I secolo. Con questo "giochino-quiz" vorrei richiamare un po' l'attenzione di tutti a non formulare mai giudizi frettolosi e a provare sempre a documentarsi un po' prima di condannare (o assolvere!) una moneta perché spesso e volentieri da una foto questo non risulta quasi mai semplice. In più, vi vorrei anche spronare un po' all'andare oltre al trito dilemma-dubbio del vero/falso e di cercare anche di approfondire un po' la storia che sta dietro a una moneta sia quella di un ripostiglio che dell'imperatore/autorità emittente piuttosto che dell'uso che se ne faceva e del significato delle raffigurazioni.3 punti
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Complimenti, anche se ci vorrebbero altre parole per definire l'immenso lavoro che lo staff di "Quelli del Cordusio" fa per la Numismatica e per la cultura. Bravissimi.3 punti
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Voglio condividere con gli amanti della monetazione sabauda questa piccolina che sono molto contento di aver aggiunto in collezione. Si tratta di un Bianchetto di VII tipo, secondo la classificazione del MIR (453), o di un Obolo di Bianchetto del V tipo, seguendo il nuovo volume del Cudazzo (533), ed io sono daccordo su questa nuova classificazione. Moneta già di difficile reperibilità, viene indicata con un grado di rarità R8, ma in questo caso inedita perché presenta le sigle GR (ben visibili con la moneta in mano) che dovrebbero portare a Rodolphe Aigente nella zecca di Cornavin, fuori Ginevra. Di questa zecca esistono pochi documenti di battitura, vi è un "buco" di quasi 20 anni (dal 1505 al 1525) sulla sua produzione, anche se è certa la produzione di monete in quella zecca sino alla sua chiusura definitiva avvenuta nel 1532. La "piccolina", ha un diametro di 15 mm., presenta al diritto una croce mauriziana, non in asse con la legenda, ed intorno: croce KAROLVS • DVX • Al rovescio una grande S coricata fra due punti ed intorno: croce SABAVDIE • G • R • Continuano ad uscire novità da questa monetazione sabauda...2 punti
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Ciao a tutti, inserisco il tre piccioli del 1775, come il grano anch'esso non comune2 punti
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Beh, in effetti mi pare che questa discussione abbia dimostrato che la tipologia non è poi cosi rara come qualcuno vorrebbe venderla. Ma semplicemente è ancora poco conosciuta e studiata purtroppo. Da valutare attentamente il fatto che gran parte degli esemplari fin qui riportati non era noto prima di dieci anni fa..2 punti
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Mariniana e’ stata un' Imperatrice mancata alla storia , mancata nel senso che quando Valeriano giunse all’ Impero , sembra che lei fosse gia’ morta ; quindi le monete che di Mariniana ci parlano sono tutte postume emesse a ricordo di lei , coniate tutte nella serie della Consecratio . Ma chi era questa Mariniana ? Egnazia Mariniana fu con ogni probabilita' la moglie dell' Imperatore Valeriano e madre dell' Imperatore Gallieno , ma esiste anche un' altra possibilita' legata proprio al suo gentilizio Egnatia che vediamo a breve . Esistono diverse monete riportanti la legenda DIVAE MARINIANAE che vengono datate ai primi anni di regno congiunto di Valeriano e Gallieno quando era in uso , forse unico caso , di divinizzare le mogli degli Imperatori morte prima dell' ascesa al trono dei mariti , è probabile che Mariniana fosse la moglie di Valeriano e che sia morta prima del 253 , anno della sua ascesa al trono . Il motivo per cui si ritiene Mariniana moglie di Valeriano deriva da Egnazio Vittore Mariniano che era Legato di Arabia e Mesia Superiore e fu il padre di Mariniana , in questo caso è probabile che questa donna fosse la madre di Gallieno il cui nome completo fu Publio Licinio Egnazio Gallieno , comprendente i gentilizi del padre , Licinio , e della madre , Egnatia . C'e' pero' chi ha cercato di dimostrare che Mariniana fosse piuttosto la prima moglie di Gallieno , dal quale avrebbe avuto un figlio di nome Mariniano , in questo caso si tratta solo di giustificare la sequenza del nome Mariniano , ma rimane ipotesi non priva di fondamento . Di questa Augusta non ci è pervenuto alcun ritratto in scultura . Purtroppo di Mariniana non ci e’ giunto nulla , ne’ iscrizioni , ne’ un testo degli autori classici , solo Ammiano Marcellino tratto’ nelle “Storie” del periodo di Mariniana , ma questo passo e’ andato perso , anzi tutto l’ inizio della sua opera che iniziava dal 96 , dove termina Tacito , fino al 352 e’ persa , quindi di Mariniana non resta che il ritratto delle poche monete sopravvissute , tutte con legenda Divae Marinianae . Due righe sulla Gens Egnatia , questa era una famiglia plebea di rango equestre nell' antica Roma . Solo alcuni degli Egnatii detennero Magistrature , di cui il più importante potrebbe essere stato Gneo Egnazio , Pretore durante il II secolo a.C. e servì come Governatore della Macedonia poco dopo la sua istituzione come Provincia romana . Gli Egnatii erano di origine sannitica e almeno alcuni di loro si erano stabiliti a Teanum . Alla fine della guerra sociale , la maggior parte di questi si trasferi' a Roma , dove due componenti furono ammessi al Senato , un ramo della Famiglia sembra essere rimasto a Teanum . Due Sesterzi simili ma non uguali per quanto riguarda la posa del pavone .2 punti
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Anche in questo caso si tratta di un denaro dei duchi di Normandia; la tipologia in questione venne descritta la prima volta da Luneau in Quelques deniers normands inédits du xie siècle, Revue Numismatique, 1906. Un esemplare lo troviamo descritto in: Un petit trésor de deniers normands de la fin du XIe-début du XIIe siècle trouvé à Louviers, BSFN, mai 2008. Vedi pag 69 - 70 dell'articolo in collegamento (descrizione e immagine): https://www.academia.edu/16572560/Un_petit_trésor_de_deniers_normands_de_la_fin_du_XIe_début_du_XIIe_siècle_trouvé_à_Louviers_BSFN_mai_2008 Un altro esemplare è rappresentato in: Gallo, Truddaiu. Les monnaies des ducs de normandie trouvées en vallée d'aoste. vedi descrizione a pag.373, esemplare 14 e relativa immagine a pag.374 del pdf che puoi facilmente trovare facendo la ricerca con il titolo sopra citato (purtroppo non riesco ad allegare il file perchè troppo pesante). ciao Mario2 punti
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Ciao a tutti qualcuno ha idea di che contromarca possa essere? Allego due monete in cui è presente la stessa contromarca, coniate nello stesso periodo ma in posti diversi1 punto
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Salve a tutti, volevo sottoporre alla vostra attenzione questo aureo di Augusto che qualche giorno fa era in vendita su eBay presso un venditore inglese. Premetto che di aurei dal vivo ne ho visti diversi, ma tutti musealizzati e in mano non ne ho tenuto nessuno tranne una volta a un convegno uno tardo imperiale, quindi in materia posso definirmi assolutamente a digiuno. Volevo chiedervi cosa ne pensate circa l'eventuale bontà o meno del pezzo: Dovrebbe trattarsi del RIC I n. 198: d\ AVGVSTVS DIVI F r\ C CAES AVGVS F qui un esemplare conservato nel muso nazionale di Vienna per un confronto: in particolare non mi tornano le zone evidenziate in riquadri al dritto (globetti in rilievo e una escrescenza?) e al rovescio sul fianco del cavallo tutti quei forellini, in più una pastosità generale dritto e rovescio con contorni poco definiti delle figure e lettere pastose che sembrano quasi "affondare" nel metallo... perdonatemi per la terminologia poco tecnica...1 punto
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Gran conservazione Niko! In mano deve essere veramente uno spettacolo! Fai poi vedere delle immagini "dal vivo", che ne vale la pena!1 punto
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Queste piccole riservano sempre sorprese, complimenti Savo, bella moneta. Particolare la S totalmente coricata, perpendicolare rispetto alla croce di inizio legenda. Hai sempre un gran occhio, N.1 punto
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Ripeto, ai tempi dei miei studi universitari, mi è stato riferito da docenti ed addetti del settore , che tempo fa, prima dell avvento della catalogazione fotografica e digitale, non dico che era prassi comune, ma capitava..1 punto
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Non sono un esperto, ma credo possa valere circa 100 Euro, attenzione che per queste monete devi essere in possesso di adeguata documentazione altrimenti passi i guai.1 punto
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Se trovi un falso degli anni ‘60 in una collezione formata nel XIX secolo come si chiama?1 punto
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Educato signore (buona serata, buona notte e sogni d'oro)1 punto
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Permettimi di non essere d'accordo con l'uso di dicerie, anche se da fonti attendibili. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Direi che devo assolutamente cambiare idea e ammettere che si tratta di un pezzo di Salapia. Se può aiutare, Artemide aveva messo in asta un pezzo simile 6 anni fa attribuendolo alla zecca salapina anziché di Teate. https://www.deamoneta.com/auctions/view/463/251 punto
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Sulla Gigantomachia Per vendicare i Titani, la Terra (Gea) genera i Giganti nella pianura di Flegra nella penisola calcidica. Era predetto che gli dèi non avrebbero potuto vincerli se non si fossero alleati con un mortale. La Terra sperava anche di renderli immortali non solo nella terra natia grazie ad una pianta magica, ma Zeus chiese all'Aurora, alla Luce e al Sole di brillare in modo da raccogliere per primo il pharmakon. Zeus superò il problema del “No mortale, no party” con l’ingaggio di Eracle, l’eroe mortale che fu decisivo nell’uccisione di ogni Gigante in quanto, per soccombere, doveva essere colpito contemporaneamente da un dio e dalle armi di un mortale. Così il gigante Efialte fu ucciso da una freccia di Apollo nell’occhio sinistro e da un’altra di Eracle conficcata nell’occhio destro. Porfirione attaccò violentemente Era per strangolarla ma fu ferito al diaframma da una freccia scagliata da Eros. Indignato, il gigante si accanì sulla dea tentando di violentarla, ma mentre le strappava di dosso i vestiti, Zeus irato intervenne scagliandogli contro un’enorme folgore. Colpito a morte, Porfirione indietreggiò e all’improvviso Eracle balzò su di lui, finendolo con una freccia e a colpi di clava. Alcioneo, che combatteva a fianco del fratello Porfirione, non ebbe miglior sorte. Eracle scoccò la sua prima freccia contro di lui che cadde al suolo per poi rialzarsi, essendo immortale nella sua terra natia. Atena suggerì allora di allontanarlo da qui, un consiglio che Eracle seguì portandoselo sulle spalle oltre i confini. Alcioneo divenne così mortale e, colpito dalla clava di Eracle, fu ucciso. A un certo punto della lotta i Giganti superstiti, scoraggiati, scapparono. Atena, assunte dimensioni gigantesche superiori a quelle dei giganti stessi, riuscì a scagliare un grosso masso contro Encedalo che crollò in mare diventando l'isola di Sicilia. Poseidone inseguì Polibote attraverso il mare fino all’isola di Coo, dove il dio staccò un pezzo dell’isola col suo tridente e glielo scagliò addosso, seppellendolo e dando origine all’isola di Nisiro, nel Dodecaneso. apollonia1 punto
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Scusami ma una frase come questa crea solo incomprensioni. Mi occupo di numismatica da 42 anni e, mentre ho notizie certe di alcuni furti, non ho notizie certe di sostituzioni. Quindi mi piacerebbe saperne di più. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao @grigioviola, pienamente d'accordo sul fatto che le foto possono ingannare percui esprimere un parere non è mai facile. Però proprio perché si tratta di pareri e come tali opinabili non stabiliscono niente per quel che riguarda l'autenticità o meno che può essere fatta solo con moneta in mano e da esperti del settore, cosa che io personalmente ho sempre specificato in decine di miei interventi. Bisogna essere però altrettanto onesti nel dire che alcune volte in discussioni in cui ho partecipato anche io anche solo dalle foto si è potuto stabilire la bontà o meno di una moneta. Sono comunque discussioni importanti perché si analizza la moneta(sempre con tutti i limiti perche si fa attraverso foto) e per quanto riguarda me ti posso assicurare che sono sempre molto didattiche (quando si svolgono in maniera tranquilla ma sappiamo purtroppo che non è sempre così, ed è forse questo il principale problema) ). E penso anche per altri neofiti come me che vedo che seguono sempre tali discussioni e comprensibilmente non intervengono quasi mai perché intimoriti? È il confronto con gli altri che fa crescere, in tutti i settori della vita. Concludo questo mio intervento dicendo che sono d'accordo su quanto tu affermi e cioè l'importanza della conoscenza e del l'approfondimento storico che sono importantissimi ma che ovviamente devono camminare di pari passo con gli altri campi della Numismatica. Conoscere l'oggetto della nostra passione, come è fatto, come viene realizzato, il metallo impiegato le varie tecniche di coniazione... è secondo me fondamentale per cercare di non dipendere esclusivamente da altri, ma farsi anche una idea personale quando si ha in mano una moneta, cosa secondo me molto ma molto importante. Perché si può conoscere tutto sulla vita di Alessandro Severo, ma se tutto questo viene portato a corollario di un sesterzio non autentico che ho in collezione secondo me viene giù tutto il castello. Nel tempo le lacune storiche possono essere sempre colmate ma per una moneta non autentica inserita in collezione purtroppo non c'è rimedio ? ANTONIO1 punto
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Salve, un bronzetto di Thuri, III a.C, di solito il diametro gira attorno ai 13mm. https://www.acsearch.info/search.html?id=295401 punto
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Ciao Qua ci sta un misto riproduzioni da mercatino,con quelle delle merendine varie in omaggio? Addirittura quello della lira arancia1 punto
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Buongiorno, partecipo anch'io a questa discussione con una serie di monetine false e/o riproduzioni. Nella seconda foto alcune copie di monete in oro di Napoleone III che qualcuno si dev'essere divertito ad incollare sulle pagine di un raccoglitore per francobolli. Buona giornata.1 punto
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Credo che il collezionismo in generale rientri tra le malattie mentali, e si sono malato anch'io, pur cercando di stare attento, ogni tanto capita qualcosa da cui mi lascio trascinare.1 punto
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Medaglie al merito CRI (Repubblica Sociale Italiana)1 punto
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Salve. Volevo condividere questa grande placca (non mia) proveniente da Artemide Aste s.r.l. Wunderkammer - Antiquities 4 19-20 March 2016, che raffigura tutte le Muse con gli attributi delle arti di cui sono protettrici. Lot 298. Anonymous, school of Hans Jakob Bayr. Atena sul Parnaso. Grande placca rotonda, leggermente concava. Germania-Ausburg, circa 1600. Autore ignoto della scuola di Hans Jakob Bayr. D/ Scena mitologica con Atena che, assistita da una Musa (Calliope?), osserva le altre otto Muse sedute in gruppo con gli attributi delle arti di cui sono protettrici. Sullo sfondo di questo Parnaso, templi, edifici, un obelisco, alcune persone e animali, piante. In alto, un genio che vola a sinistra con in mano palma e corona. AE.150 mm, SPL. Splendida copia antica con patina color marrone chiaro. Starting price: 500 EUR. Price realized: 600 EUR. apollonia1 punto
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A grande richiesta mettiamone un’altra e, se potete, andate in Ambrosiana alla Sala 19 !1 punto
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La mia impressione è che al momento di approntare un nuovo conio si copiava una moneta , e non sempre il risultato era dei migliori. Da quando ho iniziato ad interessarmi ai Follari ho potuto osservare innumerevoli stili nei caratteri cufici al rovescio, linee grosse e sottili , scritte che a stento entravano nel perlinato e altre ben impostate e proporzionate. Su decine di esemplari pochissimi ne ho notati con scritte armoniose e ben fatte, opera di incisori che secondo me ne conoscevano la lingua e la scrivevano ben leggibile. Bellissimi Lorenzo!1 punto
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Buon pomeriggio...proseguo con un mezzo grano o 3 piccioli del 1776, anche queste monetine di uso comune che sono arrivate a noi spesso mal messe. Ecco il mio esemplare, anche qui sigle G.L.C.1 punto
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Buongiorno, si rammenta agli utenti il contenuto del paragrafo 7 del Regolamento del Forum (cfr. responsabilità) in merito alle affermazioni che vengono postate ed in particolare i sottoparagrafi 7.1 I moderatori e l'amministratore non possono essere ritenuti responsabili per quanto contenuto nel forum e/o per qualsiasi azione intrapresa dall'utente o visitatore sulla base delle informazioni in esso contenute. 7.2 Ognuno risponde per i propri post, l'amministratore ed i moderatori non possono in nessun modo essere ritenuti responsabili per i messaggi inviati dagli iscritti sul forum. 7.3 I messaggi postati in questo sito sono solo opinioni sotto la piena responsabilità di chi li ha scritti. e comunque a moderarsi nei termini utilizzati. Grazie Illyricum1 punto
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LE DECORAZIONI Le medaglie al merito C.R.I. (Regno d'Italia)1 punto
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Una pillolina però anche numismatica credo che ci voglia però …1 punto
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La seconda che hai detto. A parte le battute, l'unico catalogo, ch'io sappia, è "PROVE-VARIANTI-ERRORI-FALSI NELLE MONETE DEI SAVOIA" in due volumi: "VOL.I 1831-1900" e "VOL.II VITTORIO EMANUELE III". Entrambi non sono facili da trovare e non sono esaustivi (sprattutto il primo), in compenso sono piuttosto cari.1 punto
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@giuseppe ballauri Ecco gli esemplari presenti nella mia collezione, come ti ho già scritto non sempre facili da trovare con una data chiara e ben leggibile, ma nettamente diversi da quello di questa discussione...1 punto
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Buongiorno oggi presento una patacca famosa, il ducato di Francesco I° del 1752, regalata da Selezione del Readers Digest ai suoi lettori, diametro 21 mm peso 2,40 grammi, magnetica. L'originale è in oro, pesa 3.49 grammi e stesso diametro 21 mm.1 punto
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Ciao @fagiolino, grazie per l'intervento. Gli esemplari che tu hai postato come anche tutti gli altri che ho trovato io hanno tutti la dicitura Sabinia prima di Tranquillina, che manca palesemente nell'esemplare da me postato. Ci sono delle lettere abbozzate ma non possono per questioni di spazio coprire in nessun caso la dicitura Sabinia. Secondo me l'antoniniano di Otacilia Severa su cui è stato riscritto il nome Tranquillina appartiene alla tipologia con legenda di dritto corta con la sola M prima di Otacilia e non quella lunga Marcia. Posto foto per rendere l'idea ? ANTONIO RIC 125c1 punto
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L'errore non era solo quello: avevano anche omesso i confini della Germania con Danimarca, Paesi Bassi e Lussemburgo.1 punto
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