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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/22 in tutte le aree
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Buonasera, È un po’ che non pubblico discussioni da queste parti, ma volevo condividere con voi la gioia di questo pezzo recentemente acquistato dallo shop di Gadoury (dovrebbe arrivare nei prossimi giorni). Per il momento dovrete quindi accontentarvi delle foto della Maison franco-tedesca con sede a Monaco (che tutto sommato non sono male... e sicuramente migliori delle mie!) In Slab NGC AU58, che prontamente rimuoverò non appena arriverà, vi presento uno scudo da 6 lire 1755, primo anno di coniazione e uno tra gli anni più comuni da reperire (almeno stando al mio MIR, che la classifica come Rara) - seppur abbia trovato con più facilità passaggi di esemplari in SPL degli anni 1756 e 1765. Spero vi piaccia quanto piace a me. Carlo Emanuele III (secondo periodo, monetazione post riforma del 1755) Scudo “nuovo” da 6 lire 1755 Ag 906‰ - diam. 44mm p. 35.07g (range 34,6 - 35,22) CNI 115, SIM. 33/1, MIR 946a Battuti a Torino complessivamente 229.710pz per tutte le date (dato Simonetti), secondo ordinanza del 25/I/1755, al titolo di den. 10.21 N.4 punti
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Voglio condividere con gli amanti della monetazione sabauda questa piccolina che sono molto contento di aver aggiunto in collezione. Si tratta di un Bianchetto di VII tipo, secondo la classificazione del MIR (453), o di un Obolo di Bianchetto del V tipo, seguendo il nuovo volume del Cudazzo (533), ed io sono daccordo su questa nuova classificazione. Moneta già di difficile reperibilità, viene indicata con un grado di rarità R8, ma in questo caso inedita perché presenta le sigle GR (ben visibili con la moneta in mano) che dovrebbero portare a Rodolphe Aigente nella zecca di Cornavin, fuori Ginevra. Di questa zecca esistono pochi documenti di battitura, vi è un "buco" di quasi 20 anni (dal 1505 al 1525) sulla sua produzione, anche se è certa la produzione di monete in quella zecca sino alla sua chiusura definitiva avvenuta nel 1532. La "piccolina", ha un diametro di 15 mm., presenta al diritto una croce mauriziana, non in asse con la legenda, ed intorno: croce KAROLVS • DVX • Al rovescio una grande S coricata fra due punti ed intorno: croce SABAVDIE • G • R • Continuano ad uscire novità da questa monetazione sabauda...2 punti
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Proverei con questo: https://en.numista.com/catalogue/pieces14852.html ?2 punti
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Ciao a tutti, cortesemente mi piacerebbe sapere se le 5 Lire del 1954 con firma distanziata, moneta circolata con segni di usura, ha un qualche valore di mercato. Grazie per eventuali risposte.1 punto
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Posto il mio 3 piccioli del 1776 color nocciola.1 punto
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E' la solita presa per i fondelli. Qualcosa di simile c'era già e quando provai a utilizzarlo non fu possibile perché il mio numero di casa non era negli elenchi. E' così è anche oggi. Anni fa era possibile rinunciare all'inserimento del numero di casa, i cell. non'erano così popolari come oggi, sugli elenchi telefonici, le Pagine bianche o gialle. Sono stato cattivo e adesso ne pago le conseguenze. Sul "casa" ho minacciato di denunciarli per molestie. Se è un disco accetto la chiamata e quando mi contatta l'operatore avviso che sto registrando la telefonata e che se ci riprovano li denuncio. Ne ricevo di meno. Il cell. mi scrive : probabile spam . così cancello subito.1 punto
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Credo che @Scudo1901 abbia pienamente ragione. ? Arka Diligite iustitiam.1 punto
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Buonasera a tutti, continuo con i miei Tornesi co Cornucopia di Filippo II Millesimo 15 88 Tipo con il Fichu sul collo Sigle GR (Germano Ravaschieri) sotto al busto Note., fonte la Moneta: Germano Ravaschieri maestro di zecca dal 1568 al 1584 anche se si trova la sua sigla su monete del 1591 e direi non solo... D/PHILIPP.D.G.REX.ARA. e poi non si legge altro. R/ PVBLICE.COMMODITATI Saluti Alberto1 punto
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Tre piccioli 1776 con tre più grande ed aquiletta con collo stretto.1 punto
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La corona è un po più vicina, ma queste differenze sono nella norma1 punto
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Questa la descrizione : - SAVOIA - VITTORIO EMANUELE III (1900-1946) Prova in bronzo del buono da 2 Lire 1928 per la Fiera di Milano. Mont. 727 Ae Estremamente rara • Graffi al diritto; periziata Emilio Tevere BB Se era nella plastica non potevano dare il peso, suppongo. aggiungo realizzo 3501 punto
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Secondo me pesava almeno 5.60. Adesso con usura decisa, assume un peso nella norma piú o meno.1 punto
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Eh...questa è na patacca storica? Usata addirittura anche come tappabuchi? In primis da papá?1 punto
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Buongiorno oggi presento il pezzo forte delle patacche: 5 lire 1914, peso 23 grammi, non magnetica. Il FERT sul contorno è indecente...1 punto
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Gran bel souvenir. L' avrei preso anche io come ricordo??1 punto
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Autentica. Per le macchie, credo che si tratti di ossidazione per contatto con altro metallo o sostanze. Per quanto riguarda la linea presente al diritto, dietro la testa, va valutata in mano; dalle foto sembrerebbe una frattura di conio.1 punto
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Buongiorno a tutti, inserisco nella discussione anche questa copia di un sesterzio di Marco Aurelio, simpatico souvenir dei Musei Capitolini. Saluti, Luca.1 punto
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moneta che ha fatto abbondantemente il suo dovere. Bassa la conservazione, MB e chiaramente di nessun valore1 punto
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Buongiorno trovai la mia "testa tozza" in ciotola, a 50 centesimi. Al momento non mi accorsi della cosa, solo a casa , messa vicino a una "testa normale", vidi la differenza. La prima fu il pizzetto della barba, più vicino alla V di Vittorio, poi la firma più vicina la bordo.1 punto
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Presentazione libro/catalogo “ Zecche italiane nel Rinascimento “ di Giancarlo Alteri, edito dal Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e dal Rotary Club Milano Aquileia in Ambrosiana l’11 luglio 2922 a Milano1 punto
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Ciao, si la filigrana può subire leggeri spostamenti. Ciò accade più o meno in tutte le tipologie di banconote1 punto
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La Gigantomachia fu una battaglia che arrivò anche nella Magna Grecia e diede origine a numerose isole tra cui quelle dell’Arcipelago Campano. Dopo sanguinose battaglie in cui Eracle intervenne spesso in modo risolutivo, i corpi dei Giganti furono fisicamente schiacciati da pietre immense scagliate dalle divinità per seppellirli vivi sotto il livello del mare. Non è un caso se queste “Isole dei Giganti” si trovino in territori a forte attività tellurica, come la Sicilia o i Campi Flegrei. Ogni movimento della terra è attribuito a un sussulto della creatura sotto il masso e ogni cratere, come quello che caratterizza Nisida o i vari luoghi della zona flegrea, è originato da un masso o da un fulmine di Zeus. Il primo Gigante campano ribelle fu Mimante, dotato di un’armatura impenetrabile e da gambe coperte da squame di drago. Nella Gigantomachia fu lo sfidante di Efesto, il fabbro degli dei, che lo sconfisse con le armi da lui prodotte. Poi, dopo averlo tramortito, lo scagliò in mare e gli lanciò addosso una massa di ferro fuso che diventò l’isola di Procida. Tifeo, che secondo alcuni aveva il compito di uccidere Zeus, era un uomo alto quanto una montagna, dotato di due ali terrificanti e con le gambe simili al corpo di un serpente. Il luogo della sua morte è oggetto di discussione in quanto autori come Pindaro lo identificavano con la Sicilia e altri con la Siria o l’Egitto, dato che Tifeo ebbe come figli la Sfinge e Cerbero. Omero invece parla di “Terra degli Inarimi” e quindi lo identifica con Ischia. Tifeo mise in fuga tutto l’Olimpo ed era ormai a un passo dall’impresa quando Zeus, con una saetta potentissima, lo colpì in pieno e lo gettò in mare. Poi gli lanciò addosso un masso di proporzioni gigantesche e così nacquero Ischia e il suo Monte Epomeo. Rispetto a Procida che non ha nulla nei suoi toponimi che ricordi un legame della sua origine con la Gigantomachia, Ischia conserva nelle sue località testimonianze della presenza del mostro. Infatti località come Panza, Bocca e Ciglio sono proprio i pezzi di Tifeo rimasti sotto l’isola. apollonia1 punto
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Ad ore 12 del dritto sembra ci siano 3 o 4 stanghette che dovrebbero rappresentare il numerale del Re,quindi deduco o Filippo III o Filippo IV...1 punto
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Con Mirandola o Milano l'amico Gennydbmoney indicava la possibile provenienza. A me sembra di vedere MLNI DVX da un lato, e la forma quadrata coinciderebbe con un quattrino di Milano. Dall'altro lato ci dovrebbe essere il profilo del Duca del momento, se si riuscisse a leggere qualcosa della scritta forse si potrebbe individuare chi sia. Un esempio, tanto per capire di cosa stiamo parlando ma preso tirando assolutamente a caso sul regnante, potrebbe essere questo: 1 Quattrino - Felipe V - Duchy of Milan – Numista Per meglio provare a capirci di più, potrebbero essere utili foto più dettagliate: più zoom e meno sfondo1 punto
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Ciao a tutti, inserisco il tre piccioli del 1775, come il grano anch'esso non comune1 punto
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Alle Tue sempre interessanti informazioni, @apollonia unisco, da un vecchio compendio ( 1996 ) di A. M. Carassiti, il paragrafo relativo ai Giganti . Il testo nelle righe finali ha un evidente refuso, dove scambia il nome del gigante Ippolito ( ucciso ) , con il nome dell' uccisore, il dio Ermete .1 punto
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se metti una foto credo sia meglio per poter valutare, per il valore credo che ne abbia poco o pochissimo se non in FDC saluti1 punto
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Il biennio 1848-1849 in Italia e in Europa. Monete, medaglie ed altri aspetti di una rivoluzione A cura di Leonardo Mezzaroba e Renzo Bruni L’opera, divisa in tre volumi, affronta in tema delle rivoluzioni del 1848-49 attraverso le monete e le medaglie. Il contenuto di questo primo tomo è il seguente: Giulio Carraro, Viribus Unitis - Il 1848 a Vienna tra Rivoluzione e Restaurazione Erika Garami, Coins and notes of the Hungarian 1848-1849 revolution and war of independence Cristina Crisafulli, La monetazione durante il governo provvisorio a Venezia Mario Limido, Il 1848 milanese tra monete, medaglie e messaggi Giovanni Battista Vigna, La zecca di Milano e la cacciata degli Austriaci: tra occupazione, saccheggi e difficili ripartenze. Entusiasmo e disillusioni di un vecchio impiegato Lorenzo Bellesia, Le monete dell’assedio di Mantova 1848 Corrado Minervini, Le monete infamanti di Ferdinando II di Borbone Renzo Bruni, Moneta e debito pubblico nel biennio 1848/1849. Le disposizioni del governo centrale e l’evoluzione a Roma e nelle Legazioni pontificie Lorenzo Bellesia, I boni e le monete di Ancona del 1849 Alberto D’Andrea, Le emissioni di fantasia di Pio IX durante il suo rifugio a Gaeta 310 pagine a colori Il secondo tomo si articola nei seguenti contributi: Stefano Bertuzzi, 22 febbraio 1848-12 aprile 1850. Dalla nascita della II Repubblica Francese al rientro a Roma di Pio IX Stefano Bertuzzi, Cecilia de Leone, Il Quarantotto in Italia Beniamino Russo, La medaglia per i diplomatici che seguirono Pio IX a Gaeta Luca Mezzaroba, I moti del 1848-49 in Lombardia attraverso le medaglie Leonardo Mezzaroba, Il 1848-49 a Venezia e in area veneta attraverso le medaglie Elena Benedusi, Anita e le altre. Il “lungo ‘48” delle donne Márta Pallag, Medals on the Hungarian revolution in 1848-49 Lajos Pallós, History of Hungarian orders, decorations and medals of the 1848-49 revolution and war of independence 332 pagine a colori Infine il terzo tomo presenta i seguenti argomenti: Michele Chimienti, Fabio Pettazzoni, Il peso delle parole: la formazione dell’“opinione” pubblica e i moti del ‘48 visti da Bologna Beniamino Russo, Il viaggio di Pio IX da Roma a Gaeta e la sua permanenza in questa città nei documenti d’epoca e nei libri che ne hanno narrato i momenti salienti 310 pagine a colori Disponibile presso D’Andrea Edizioni dal 14 maggio1 punto
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DE GREGE EPICURI Scusate se entro dopo molti post, ma sulla moneta origine della discussione io, sulla destra, non leggo TIATI bensì in lettere greche PLO (pi greco-lambda-omega); che compare anche nella moneta 691 di Salapia, citata.1 punto
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Ciao Rocco, a mio avviso rientra nelle coniazioni ufficiali. Che io ricordi, non mi pare di averne mai visti di falsi d'epoca, si forse un po strani, ma proprio palesi no. Chiaramente non voglio affermare che di falsi non ne esistano, in numismatica quello che ho imparato è che tutto è possibile.1 punto
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@Clar622, nonostante sia riuscito ad arrivare alla veneranda età di 50 anni senza essere esperto di nulla, mi sono permesso di inviare una bozza dell'articolo che invocavi a gran voce (?) al Gazzettino del Cordusio che lo pubblicherà sul prossimo numero (salvo imprevisti ovviamente...). Se siete interessati all'argomento vi invito a leggerlo e se vorrete dire la vostra ve ne sarò grato.1 punto
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A me sembra un convegno meritevole di grande attenzione. I relatori non sono proprio studiosi alle prime armi.1 punto
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MB, e data la monetazione ci arriva anche con un filo di captatio benevolentia secondo la mia modesta opinione1 punto
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Buongiorno dopo molto tempo voglio dare anch’io il mio parere, mi sono prima documentato e poi dopo aver constatato di persona posso dire che la rotazione sull’elemento non è così frequente. La posizione iniziale è quella di avere la stellina sul bavero del colletto perfettamente perpendicolare all’asse orizzontale, “ linea dell’’elmetto rivolta verso l’alto” …….. poi capovolgere ed effettuare la misurazione….. buona giornata a tutti1 punto
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Buonasera Ho visto le 118 di Finarte , senza dubbio nessuna presenta rarità e pregio, eccetto quella di Lipari, interessante. Gradirei comprendere come avvengono gli acquisti di oggetti, anche di antiquariato, sulla piattaforma di Catawiki, quando il venditore è un privato. Sembrerebbe, che l’acquirente non potrà mai conoscere la vera identità del venditore per ragioni di privacy, come in tutte le aste. Catawiki emette una ricevuta fiscale a nome del venditore e una fattura a proprio nome per le spese d’asta. Il pagamento dovrà essere fatto direttamente a Catawiki, che avvertirà il venditore dell’avvenuto pagamento ed inviterà il venditore a spedire il lotto con tracciamento. Catawiki invierà il pagamento al venditore dopo l’avvenuta consegna del lotto all’acquirente. L’indirizzo dell’acquirente dovrà essere sempre un indirizzo fisico non una casella postale. L’acquirente sarà a conoscenza del nome e dell’indirizzo di colui che spedisce, che potrebbe non coincidere con quello del venditore. L’esperto di Catawiki garantisce sull’autenticità del lotto. Ogni singola asta é verificata da uno studio notarile di Amsterdam Sembrerebbe, pertanto, che nel caso di acquisto di monete, anche antiche, fanno fede la ricevuta emessa per conto del venditore (vendita a margine), la fattura per le spese d’asta e la pagina web dell’asta con la foto della moneta. Qualora esistessero problemi l’A.G. potrà sempre ottenere da Catawiki la vera identità del venditore. Mi sembra che la stessa Casa d’aste abbia fornito un indirizzo web ad uso delle polizie europee, tutte civili eccetto quella italiana. Siamo sempre dei fenomeni autocelebrativi invidiati da tutto il mondo. Leggere per credere : https://www.journalchc.com/2022/05/15/il-tiziano-ritrovato-viene-restituito-allo-stato-dai-carabinieri-per-la-tutela-del-patrimonio-culturale/ Falso, Falso, Falso, Falso.0 punti
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