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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/15/22 in tutte le aree

  1. Ieri sera sono stato rapito da questo Piombino... e che dovevo fare, lasciarlo andare? Proveniente da InAsta 101, ha fatto un giretto e ora riposa tra i miei vassoi. Ve lo mostro, è un quattrino di Niccolò Ludovisi con busto a destra. Spero vi piaccia. ZECCHE ITALIANE - PIOMBINO - Niccolò Ludovisi (1634-1665) - Quattrino CNI 34/70; MIR 370/3 (CU g. 0,63) N.
    3 punti
  2. Posto il mio 3 piccioli del 1776 color nocciola.
    3 punti
  3. Così, per ravvivare un po' questa sezione languente, sperando che qualcun altro desideri postare qualche esemplare interessante. Non è un grande modulo, ma solo un umile grosso, di Alessandro VII. Dr. ALEXAN - VII P. Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. HILAREM / DATOREM / DILIGIT / DEVS. Iscrizione su quattro righe. Questa tipologia presenta alcune varianti sia di diritto che di rovescio. Il MIR (Stato Pontificio III) la classifica al n. 1855 e la ritiene comune. In realtà comune non è, semmai poco considerata dai collezionisti a ragione delle sue piccole dimensioni. Questo uno dei problemi dell'opera di Toffanin, che talora non attribuisce correttamente la rarità effettiva ad alcune monete (d'altronde i suoi volumi sono ottimi, precisi e circostanziati, ma la perfezione non è di questo mondo... ). Fatto sta che un esemplare in questa conservazione non è proprio facile da vedere ... Tradurrei la frase epigrafica del rovescio con "Dio ama chi dona con gioia", uno dei tanti motti sulle monete pontificie del tempo, che si potrebbero impropriamente considerare "ossimori", visto che trattano con disprezzo (o quantomeno con distaccato biasimo) del denaro su cui compaiono, e che proprio da questo Papa prendono l'avvio. Un po' come "il fumo nuoce gravemente alla salute" che i Monopoli di Stato hanno impresso sui pacchetti di sigarette!
    2 punti
  4. Il termine è vivagno, indica il margine naturale del foglio di carta prima che sia tagliato o rifilato. È un termine che si incontra molto nei libri sulla cartamoneta di inizio secolo, poi è caduto un po’ in disuso ma secondo me è molto specifico e vale la pena di usarlo.
    2 punti
  5. Dalla didascalia del denario Si tratta indubbiamente di uno dei denari più rari dell'intera serie romana repubblicana, mancante ad esempio, tra le altre, nelle collezioni di Nicholas (Leu 17), Leo Benz, Student and his Menthor, RBW e Alba Longa (Pepe Fernandez Molina). I tipi principali si riferiscono al mito della Gigantomachia, una violenta battaglia tra gli dei dell'Olimpo e i Giganti terrestri che ebbe luogo quando i primi si affermarono come nuovi dominatori del cosmo. In questo conflitto titanico i Giganti, tradizionalmente raffigurati con serpenti al posto delle gambe come segno della loro origine di figli di Gaia, erano guidati dal loro re Porfirio. Secondo la versione romana del mito greco, Porfirio attaccò Ercole e Giunone ed era sul punto di distruggerli quando Giove ispirò al re dei Giganti il desiderio sessuale per Giunone. Mentre Porfirio era così distratto, Giove colse l'occasione per abbatterlo con un fulmine mentre Ercole lo colpì con una freccia. Il dritto del denario raffigura Giove, l'uccisore di Porfirio, e il rovescio la morte del più grande dei Giganti che tiene con la mano destra una folgore che gli ha trafitto il fianco e alza la mano sinistra, forse in segno di resa. Il simbolo del piccone che compare con la testa di Giove sul dritto è un riferimento scherzoso al cognomen del coniatore. La parola latina per "piccone" era acisculus. Questi tipi notevoli sono apparsi solo per breve tempo su questa emissione di L. Valerius Asciculus, il che ha portato David Sear a suggerire che potrebbero essere stati interpretati (forse a ragione) come un'allegoria dell'intenzione di Giulio Cesare di rovesciare il vecchio ordine in cui il Senato era supremo e di stabilire sè stesso come un Giove in terra per governare il mondo romano come re. È risaputo che le allusioni di Cesare alla regalità e alla divinità giocarono un ruolo importante nello spingere la cabala dei senatori liberti ad assassinarlo il 15 marzo 44 a.C., e questi tipi di moneta, che sembrano essere stati rapidamente sostituiti, potrebbero avervi contribuito. apollonia
    2 punti
  6. Sono stato molto onorato di aver potuto assistere...anche se ho cannato in pieno il dress code...complice anche il caldo?. Iniziativa lodevole e soprattutto concreta che lascia un segno tangibile e da' ulteriore lustro all'Ambrosiana. Offre un bel servizio ai visitatori che, osservando finalmente una piccola parte del tesoro celato e ora svelato, potranno appassionarsi alla numismatica o accendere la propria curiosità verso l'importante documento storico che è la moneta o sorprendersi anche solo per la maestria con la quale è realizzata. Sto inoltre leggendo con molto interesse il libro, scritto dal prof. Alteri, che è stato donato a tutti i partecipanti, con la consueta generosità di Mario a cui faccio tantissimi complimenti. Mi sta portando a fare dei bei viaggi attorno alle complicate vicende storiche rinascimentali ben documentate dalle monete e dai personaggi che esse rappresentano. Spero ci sia occasione per organizzare una gita alle teche con la ciurma dei "numismatici"...anche quelli del rotary mi sembravano interessati...ma nel caso ditemelo che mi metto in ghingeri?
    2 punti
  7. Ancora complimenti per l'iniziativa, come sempre sono sicuro che è stato un momento piacevole oltre che di interesse culturale e divulgativo. Mi spiace non aver potuto partecipare all'evento, comunque si amplia l'esposizione di Milano, e questo non può che fare del bene a tutta la numismatica.
    2 punti
  8. Da " Choix de monnaies et medailles du cabinet de France - monnaies d' Italie et de Sicile " di Rollin e Feuardent ( Parigi 1913 ) la dracma di Pandosia illustrata al n. 102 .
    2 punti
  9. Tre piccioli 1776, che io reputo tipo normale.
    2 punti
  10. Buonasera, È un po’ che non pubblico discussioni da queste parti, ma volevo condividere con voi la gioia di questo pezzo recentemente acquistato dallo shop di Gadoury (dovrebbe arrivare nei prossimi giorni). Per il momento dovrete quindi accontentarvi delle foto della Maison franco-tedesca con sede a Monaco (che tutto sommato non sono male... e sicuramente migliori delle mie!) In Slab NGC AU58, che prontamente rimuoverò non appena arriverà, vi presento uno scudo da 6 lire 1755, primo anno di coniazione e uno tra gli anni più comuni da reperire (almeno stando al mio MIR, che la classifica come Rara) - seppur abbia trovato con più facilità passaggi di esemplari in SPL degli anni 1756 e 1765. Spero vi piaccia quanto piace a me. Carlo Emanuele III (secondo periodo, monetazione post riforma del 1755) Scudo “nuovo” da 6 lire 1755 Ag 906‰ - diam. 44mm p. 35.07g (range 34,6 - 35,22) CNI 115, SIM. 33/1, MIR 946a Battuti a Torino complessivamente 229.710pz per tutte le date (dato Simonetti), secondo ordinanza del 25/I/1755, al titolo di den. 10.21 N.
    1 punto
  11. La faccia incredula era semplicemente perché in quel momento mi era venuto in mente il parallelismo con il frammento di muro di cui avevo parlato settimana prima. Che siano originali i reperti egiziani ci credo anche perché so che il mercato esiste di questi oggetti e vengono rilasciati con certificati di garanzia. Io in ogni caso non mi sono mai interessato e quindi ti ringrazio di averci parlato di questa curiosità che ho trovato molto divulgativa.
    1 punto
  12. Confermo che l'esemplare è tra quelli censiti. Si tratta del pezzo custodito a Parigi, BN, FG 1943.
    1 punto
  13. Ciao, Rocco. Ti ringrazio tantissimo per avermi risposto. Ed hai pienamente ragione che non si può stare sempre con la testa alle monete ed al forum. Concordo con te. Quando ho parlato di monete “ gemelle “ non volevo riferirmi alle monete nel loro complesso, che non sono di certo due fotocopie, e che, oltretutto, sono una del 1817 e l’altra del 1818, ma alla variante (chiamiamola così per intenderci) della”barretta” presente in ambedue le monete con le stesse identiche caratteristiche: chiarezza, precisione, niente sbavature, inserite perfettamente nella “ V “ della stessa parola SICILIARVM. Inoltre, se fai caso, la “V” di SICILIARVM (testa piccola 1818) è la stessa della “ V “ di HISPANIARVM (1818), con in più la sola barretta. Un esubero- barretta dalle caratteristiche sopra descritte già si fa fatica a considerarlo un esubero casuale se presente su un sola moneta, ma ripetuto poi su una moneta di un diverso anno ( 1818 invece di 1817 ), dello stesso sovrano Ferdinando I, sempre in una “ V” e sempre della stessa parola “ SICILIARVM “ ,sinceramente fa riflettere molto. Due casualità di questo tipo hanno probabilità quasi nulle di potersi verificare nella realtà delle cose. Certo, tutto può accadere. Può succedere che io sia il vincitore del primo biglietto della prossima lotteria di Capodanno. Ma quante sono le probabilità? Queste sono le mie riflessioni, poi, ognuno valuterà il tutto con la sua testa e magari mi correggerà su quanto vado affermando. Ringrazio chi ha la pazienza di sopportarmi e saluto tutti caramente.
    1 punto
  14. Scusa ho riguardato più volte la foto ma non ho capito chi dei due è la mummia....puoi aiutarmi?
    1 punto
  15. ciao a tutti, è sempre un piacere incontrarvi! Ieri ho visto qualche faccia incredula quando ho mostrato i miei "orecchini", e qui saluto in particolare @jaconico Dando un occhiata in rete, si trovano un po' di informazioni, per es. queste: Nell'anticho Egitto le persone di tutte le età si adornavano volentieri con perline. Coloro che potevano permettersi gemme preziose erano pochi, quindi l'uso di materiali "artigianali" facilmente reperibili era una necessità. Queste perline di "terracotta delle mummie" erano fatte di sabbia di quarzo impastata che veniva arrotolata intorno a una canna di paglia, tagliata in sottili dischi di heishi o in tubi più lunghi, quindi cotta e infilata in intricati disegni di gioielli e abiti. Queste perline divennero note come perline "da mummia" quando si scoprì che la maggior parte delle tombe scavate le conteneva. Nel 1979 il Museo Egizio del Cairo vendette una parte di queste antiche perline di faience vecchie di 3000 anni. La vendita avvenne per lotti a circa 700 dollari al chilogrammo. Ogni tanto si trovano ancora dei lotti, qui da una libbra: https://www.vcoins.com/de/stores/palmyra_heritage/120/product/lot_of_1_pound_ancient_egyptian_mummy_beads_c700_bc/849267/Default.aspx questo per 900 € e qui venduto per 400 € Qui mi autocito da e per chi desidera una tisana ala mummia: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=273788 Servus, Njk PS: già diceva il buon vecchio Mark Twain: Tutti i frammenti della croce di Cristo in giro nelle chiese d'Europa basterebbero per costruire una nave da guerra.
    1 punto
  16. Sul simbolismo della sfera sulle monete romane, vi allego questo interessante articolo di Molnar comparso su "The Celator" nel giugno del 1998: molnar.pdf Ciao da Stilicho
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  17. Ciao. E perché buttarle? Sono sempre un pezzo di storia nonché un inizio magari per smuovere in te curiosità sia storica che numismatica. Questo il mio semplice pensiero.
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  18. Li avevo pure avvisati documentando.
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  19. Nonostante il pasticcio, spero di rendere l'idea
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  20. Semplice collisione di conii. Succedeva molto spesso.
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  21. Qui c'è qualcosa, sembrano delle lettere...
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  22. Scusate la mia ignoranza adesso chi è Vivaldo? Cosa c'entra Vivaldo con margine frastagliato o discontinuo di una banconota? Secondo me mi sono perso qualcosa oppure devo cambiare l'acqua che sto bevendo ultimamente....ha note di mela matura con un retrogusto croccante?
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  23. Dracma non vorrei che anche Fiorelli, al pari di quanto si legge nel database del British Museum , avesse considerato Pandosia ( erroneamente) come poleis epirota. Converrebbe contattare il museo di Napoli ( d.ssa Giove se non e’ andata in pensione) per sciogliere il dubbio. . E’ molto plausibile che una collezione vasta come la Santangelo avesse uno statere della rara emissione nel frattempo ho scritto al British per segnalare l’incongruenza dell’attribuzione epirota per questa emissione
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  24. Dipende. Se lo vuoi tenere per il suo valore economico, non vale la pena a causa della sua conservazione. Se ti metti a fare però un po di ricerche su Ruggero II il normanno, su quello che ha fatto, sui luoghi che ha operato, sulle merci che circolavano, sulle monete che usavano (tra cui questa), beh allora capiresti perché varrebbe la pena tenerla anche se non vale niente o quasi economicamente.
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  25. 1 punto
  26. Ha ragione @giorgio28 , è una SECVRITAS. Valentiniano I o Valente. Arka Diligite iustitiam
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  27. Che malinconia, e che nostalgia di quei formidabili anni! Aureli, Bobba, Cermentini, Frisione, Ratto, Rinaldi, Santamaria…che professionisti di prim’ordine, buonanime! Io li ho conosciuti tutti portato da loro dal mio babbo, grande collezionista degli anni 60 e 70. Persone fantastiche. RIP. ?
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  28. In vista ad Ottobre, del 48^ raduno, la locandina del XII, di 50 anni or sono . Un convegno di prima del WEB e di quando le aste, già allora numerosissime, erano quasi solo un recente ricordo della didattica della scuola elementare .
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  29. Io per principio tengo tutto... ogni moneta ha una sua storia, e più è "conciata", più significa che ha "vissuto". Poi il valore economico potrà essere nullo, ma questo è un dettaglio...
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  30. Si, è decisamente quella postata da Valteri. Si potrebbe spostare il tag da MG a SI? Grazie
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  31. Buongiorno, contribuisco con questo trovato nel web, un 1795, peso 2,09...lascio a voi il resto della descrizione, mi incuriosiva la vostra discussione e leggendo che sono piuttosto rari lo condivido...saluti.
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  32. Piccolo lotto di francobolli di area francese Francia 1966, personaggi storici Monaco 1971, battaglia di Lepanto Monaco 1972, olimpiadi invernali di Sapporo TAAF 1979, paesaggio base Dumont d'Urville I francobolli sul pacchetto L'utilità di segnare a penna un francobollo già timbrato.....
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  33. Buongiorno trovai la mia "testa tozza" in ciotola, a 50 centesimi. Al momento non mi accorsi della cosa, solo a casa , messa vicino a una "testa normale", vidi la differenza. La prima fu il pizzetto della barba, più vicino alla V di Vittorio, poi la firma più vicina la bordo.
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  34. 1 punto
  35. Ciao, oggi sottopongo alla vostra attenzione (forse qualcuno lo avrà già visto) questa moneta che viene presentata ed attribuita a Tranquillina (moglie di Gordiano lll) con al rovescio la Concordia seduta, moneta abbastanza rara e che è in asta proprio in questi giorni. Sinceramente appena visto ho notato che l'attribuzione è, a dir poco, molto dubbia. Secondo me, da quanto si può vedere dalle foto, si tratta di un antoniniano che dal ritratto (a mio parere) è di Otacilia Severa. La legenda del dritto è stata palesemente artefatta (sempre secondo me) allo scopo di farlo passare a nome di Tranquillina. Non si fa nessun cenno di questo ovviamente nella descrizione del venditore (che lo identifica addirittura come denario e non come antoniniano) ma si parla solo di presenza di raschiature sulla superficie della moneta. Mancano ancora 5 giorni alla chiusura dell'asta e ha superato i 100 euro a fronte di una trentina di offerte già fatte. Che dire? Posto foto e lascio, a chiunque ne ha tempo e voglia, eventuali commenti ed osservazioni a tal proposito ?. Alla prossima ANTONIO MM 22 G 4,12
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  36. Di più vicino alla tua moneta @joeenjoy ho solo trovato quanto vedi in basso. Potrebbe avvicinarsi al Calciati C 208 ma non posseggo quest' opera : potrebbe anche essere un B.M.C. 2 . 671 secondo il vecchio manuale, senza foto, di Sear . una buona giornata
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  37. Grazie dei complimenti intanto, tengo a sottolineare che quello che avete visto in un’ora rappresenta un duro lavoro che parte dal 2017, fatto di dialoghi, concessioni, organizzazioni, diplomazia. Da fine 1800 si parla di una esposizione fissa di monete visibili a tutti a Milano, ma mai era stata fatta e ora capisco anche il perché….mission impossible, ma quello che conta è’ che c’è ora… Ambrosiana chiude tassativamente al visitatore alle 18, ma in orari normali sabati e domenica compresi si possono vedere le belle tre teche con le monete catalogate da due cataloghi fatti nella sala 19. L’altra sera per la sola sala concessa alle 19 siamo entrati negli straordinari e ci è’ andata in fondo anche bene …
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  38. Non sono certo un esperto come te e @dux-sab ma la moneta che hai postato, a mio modesto parere, potrebbe anche essere originale, in quanto dalla patina mi sembra che sia di rame ed i falsari di quel tempo lucravano proprio sul fatto di coniare monete con lega povera. Sicuramente mi sbaglio. Allego ancora il D/ di altre 3 monete di 5 Soldi di 1° Tipo, nelle quali si può notare che il ritratto anche nelle originali sia abbastanza diverso. Buona Serata, NB: le date da sinistra: 173? ( probabile 1733 ) - 1734 - 1739
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  39. Ciao @Mas Blanco e grazie per la citazione @caravelle82 le monete sono coniate in una lega chiamata Italma ( 96,2 % alluminio -3% di magnesio - 0,3 % di manganese ), piuttosto "tenera" e non molto resistente all'usura e siccome composta in gran parte di Alluminio, abbastanza resistente all'ossidazione. Eppure se ne trovano molte che presentano macchie nerastre che deturpano la superficie. Probabilmente sono state esposte a dei sali ( tipo il cloruro di Sodio ) come si riscontra sovente nei serramenti in alluminio delle case al mare. In questo caso cosa fare? L'Italma è praticamente impossibile da pulire e quindi le lascerei così. Per fermare l'ossidazione puoi provare a passare sulla superficie un batuffolo di cotone con qualche goccia di Olio di Paraffina/Vaselina ( lo trovi in farmacia ). Io non butterei niente, parere personale, anche le più brutte hanno la loro storia. Sono molto comuni quelle degli anni 48-49-50. Molto ricercate e rare i primi due anni: 46-47 ( queste raggiungono delle cifre notevoli ). Le altre possono valere una cifra modesta solo se in altissima conservazione ( qFDC-FDC). Concordo con la valutazione assegnata da @caravelle82 quindi quelle che hai postato non hanno praticamente valore. Fossi in te separerei le più belle dalle altre, comunque senza buttarne nessuna. Ciao
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  40. Ciao Releo, ti sottopongo il dritto di questa mia Piastra 1805 capelli lisci con le barrette nelle V , ma differenti dalle A. Non sono a conoscenza del motivo per cui si "segnavano" queste lettere. Un caro saluto, Rocco.
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  41. @Releo, al dritto se ruoti la Piastra noterai la parte superiore della testa riccioluta di Gioacchino Murat.
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  42. Quindi dico che è reimpressa su un 12 carlini di Gioacchino Murat...
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  43. Ciao Cristiano @Asclepia naturalmente siamo nel campo delle ipotesi e non vorrei essere il solito che posta delle "teorie non ortodosse", quindi è solo un mio parere personale. E' indubbio però che la monetazione di Rame di Gioacchino presenta delle anomalie nei tondelli che sono difficilmente riscontrabili in altre tipologie. Mi riferisco in particolare alle mancanze di conio che si presentano con dei buchi oppure alle schiacciature molto frequenti. Può essere che parte dei tondelli di questo tipo siano stati coniati sui 6 Tornesi di Ferdinando IV ( 1799-1803 ) già con qualche difetto "ab origine". Fosse così, "sorge spontanea la domanda" come diceva un noto giornalista: perchè le monete di rame di Murat non presentano le immagini fantasma presenti su molti esemplari Reimpressi? Probabilmente perchè il tondello veniva scaldato ad una temperatura elevata, troppo elevata. Si formavano delle bolle che si sarebbero trasformate in buchi. La moneta ,una volta coniata ed ancora caldissima, veniva prelevata con delle pinze che causavano le schiacciature su una lega molto malleabile. Mi sono fatto questa idea guardando un numero notevole di 3 Grana/Grana 3 ed acquisendone qualcuno che presenta queste anomalie. Eccone uno che presenta dei chiari segni di schiacciature che ritengo essere "da pinza" e quindi appena dopo il conio. Naturalmente posso sbagliarmi e chiedo a voi un parere in proposito. Buona Serata
    1 punto
  44. Salve, allego articolo art cav AQ perlinato PDF.pdf
    1 punto
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