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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/22 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti , inizio la mia settimana Numismatica con una delle mie piastre almeno per me più belle che ho di Ferdinando II. Millesimo 1846 Mi è piaciuta subito per la patina e la conservazione, purtroppo dalla foto non si vede benissimo ma vi assicuro essere un gioiellino. Giudicata BB+ dal venditore, io complessivamente la giudicherei qBB. Voi cosa ne pensate? Aspetto commenti. Saluti Alberto5 punti
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Effettivamente dovevo pensarci, che il più probabile fosse Probo... ? Anche se sarebbe stato carino, se fosse stato Carino... ?2 punti
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A me capita di acquistare dei 2 € commemorativi circolati a circa 3 o 4 €, a seconda della tiratura ufficiale. E comunque vi farei parlare con mia moglie. Sabato sera. In giro. "Toh, guarda! Ti ho messo da parte questi 2 pezzi da 2 €." E io: "Ah, brava! Un commemorativo sloveno! Insolito... Grazie!" E lei: "Beh, voglio una banconota da 5 € in cambio, altrimenti mi tengo i miei 4 €." ?2 punti
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Ciao @grigioviola, sono d'accordo sul fatto che i brockage e gli altri difetti di conio circolassero senza problemi: ho anch'io un bronzetto e due denari repubblicani evidentemente circolati. Ricordo vagamente di aver letto un articolo che diceva espressamente che questo fenomeno riguardava però le emissioni meno controllate: evidentemente questo aureo era sfuggito ai controlli di zecca. Non era specificato in sede di esposizione se fosse un single find o meno; la sezione numismatica comunque era piuttosto ricca, con tutti i rinvenimenti del territorio musealizzati anche in maniera piuttosto interessante (poi metto una foto d'esempio). Accanto a questo c'erano altri aurei di epoca sueba.2 punti
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Buonasera a tutti,vi mostro con piacere il mio primo reale di Carlo II per Cagliari,variante sigle I/C anziché C/I,anno 1696... Peso:1,98 grammi...2 punti
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Milano, quattrino Epoca spagnola direi. Prova a vedere se riesci a leggere qualche pezzo di legenda del diritto1 punto
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Ciao, allora: peso: gr. 3,54 diametro: 27 mm provenienza: acquisto presso ditta numismatica con rilascio certificato.1 punto
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Inopportuno no di sicuro, soprattutto perchè pensava di aggiungere un nuovo elemento. Tuttavia ha ragione @Archestrato sul fatto che si debba prendere in considerazione due esemplari dello stesso conio per escludere la presenza della E. E a volte ritirare vecchie discussioni dal limbo può essere utile. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Continuando con le date successive il mio 2 grana del 1777 con un curioso punto sopra ciascun 71 punto
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Benissimo, anche @gennydbmoney è stato conquistato dalla monetazione sarda. Complimenti per la variante, devo dire che è la prima volta che osservo le sigle invertite, ovverosia non ci ho mai fatto caso. A presto!1 punto
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Concordo, anche secondo me è semplicemente una caratteristica del conio abbastanza approssimativo. Buona giornata1 punto
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Di quelle non circolate è sicuramente monaco 2007 grace kelly, poi le vaticane e san marinesi, infine le due di monaco prima che facessero solo proof.1 punto
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Niente barba trattandosi di uno dei fratelli Costante o Costanzo II. La moneta è un follis con due Vittorie stanti e la legenda VICTORIAE DD AVGGQ NN. Arka Diligite iustitiam1 punto
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? Non ci avevo fatto caso, pensavo fossero nuove foto della stessa di prima...1 punto
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Non c'è da apportare correzione perché sono monete diverse le due postate, entrambe in pessima conservazione e senza alcun valore! La prima da 5 centimos e questa seconda da 10!1 punto
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Segnalo questa recentissima pubblicazione, parzialmente consultabile in rete: https://books.google.it/books?id=i6F4EAAAQBAJ&pg=PA2019-IA2&lpg=PA2019-IA2&dq=spagnoli+comparing+greek+colonies&source=bl&ots=ef4fuiAwAu&sig=ACfU3U3izK_SY3pHhg0YJ7N9xRrN-FpfBA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiU-uHu5ZP5AhWD_7sIHZAZB10Q6AF6BAgXEAM#v=onepage&q=spagnoli%20comparing%20greek%20colonies&f=false Nel corposo volume è presente un contributo di E. Spagnoli su Mobilità e consolidamento territoriale in Magna Grecia in età tardo arcaica nella prospettiva della moneta incusa di Crotone. La studiosa, a distanza di quasi dieci anni dall’edizione del corpus sulla monetazione sibarita (2013), a tutt’oggi non ultimato per l’assenza del pur annunciato volume di Tavole, annuncia di avere in corso di studio la fase incusa della zecca di Crotone. Nel contributo si offre una panoramica generale dell’articolazione interna e della struttura della monetazione incusa crotoniate nelle fasi a tondello largo e medio, limitata però ai soli stateri, con osservazioni riguardo le opzioni tipologiche e le dinamiche di circolazione. Il tema era stato già oggetto di una tesi di dottorato (inedita) più volte richiamata anche nel volume su Sibari ma sulla quale l’autrice si limita ad una citazione in nota affermando che è “specifica” ma basata su una documentazione parziale (e quindi dimostrando di averla comunque letta). Il testo presenta grafici e tabelle che sintetizzano i dati elaborati ma nessuna foto delle monete in esame (o almeno non ne vedo nell’edizione digitale), elemento che rende alquanto difficoltoso seguire il ragionamento della Spagnoli, a meno che non si abbia una conoscenza ampia e dettagliata delle serie crotoniati oggetto dello studio.1 punto
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anche io nonostante le mie limitate competenze sul periodo non sento di escludere si tratti di una imitativa... ma non sono in grado di sostenerlo a ragion veduta....1 punto
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Ciao, gli aurei con brockage sono effettivamente abbastanza rari, fatto dovuto come detto da @grigioviolasia al controllo più rigoroso effettuato sulle monete ed anche forse al fatto che gli aurei coniati, in numero, erano sicuramente di gran lunga inferiori ad altre monete come denari e sesterzi. Infatti sono molti i denari che si possono ammirare con questo difetto di coniazione proprio perché meno controllati e battuti in quantità molto maggiori. Tutti quelli che ho visionato hanno segni evidenti di consunzione e come è già stato detto circolavano e venivano accettati tranquillamente perché erano in buon oro ed argento. È vero anche il fatto che sono comunque ricercati da una francia di collezionisti ed il loro valore di mercato supera di gran lunga quelli delle monete della stessa tipologia coniate senza errori. Posto foto di un aureo e di un denario ? ANTONIO1 punto
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Segnalo che l'esemplare al link sottostante sembrerebbe attribuibile a Thurium piuttosto che a Sybaris (IV: 446-440). La legenda al rovescio, non più leggibile, non è come scrivono i compilatori bensì , come ben evidenzia l'esemplare del British Museum n. 1980-0701-3 (gr. 0,36) che sembrerebbe tratto dagli stessi coni. Discutibile risulta anche la classificazione come triemiobolo che non collima con i pesi dei due ess. (gr. 0,40; 0,36), identificabili piuttosto come oboli. https://www.sixbid.com/en/artemide-aste/9802/greek-coins/8398718/greek-italy-southern-lucania-sybaris BM 1980-0701-31 punto
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Esistono infatti oboli di tipologia analoga (BMC 35-6) con legenda che sembrano indicare la stretta successione cronologica con quelli siglati . Una fase di transizione che a breve segnerà il definitivo cambiamento del nome della città da Sybaris a Thurium. BMC 35 BMC 361 punto
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Che occhio @Arka e @Poemenius! Il gioiello del diadema non l'avevo considerato. Secondo me la mano non è dello stesso incisore, il ritratto della moneta raffigurata nella tavola del RIC ha tratti molto più "gentili" e meno spigolosi di quello della moneta in questione e rientra in canoni decisamente ufficiali. Non lo so, ribadisco che non è il mio "settore", ma nonostante l'elevato livello qualitativo della moneta, ha quel certo non so che di non ufficiale. Quanto osservato per il III secolo credo possa ribaltarsi tranquillamente per i secoli precedenti e successivi in materia di imitazioni: ho avuto modo di vedere e maneggiare monete sicuramente non ufficiali realizzate con uno stile e una precisione che da far impallidire certe emissioni ufficiali. Certo, anche la spezzatura anomala o presunta tale della legenda non è elemento probante al 100% della natura non ufficiale della moneta, sia chiaro! Il discorso va valutato considerando tutti gli aspetti sia visivi che metrici. Interessante (e probabilmente dirimente) sarebbe un'analisi della lega della moneta per un confronto con gli analoghi ufficiali, ma questo è ovviamente impossibile con i mezzi a nostra disposizione. Quel che è sicuro e la non regolarità della spezzatura della legenda, quanto all'ufficialità o meno... rimarrà un interrogativo destinato a restare senza risposta certa.1 punto
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Credo sia il primo esemplare di aureo incuso che vedo (sebbene in foto). E' sicuramente un evento più raro rispetto le altre tipologie di monete sia per la minor quantità di aurei superstiti sia - credo - per il maggior controllo in sede di coniazione che veniva riservato al metallo prezioso. Quanto all'effetto ottico, in foto spesso l'impronta incusa sembra in rilievo tridimensionale, ma - appunto - si tratta di effetto ottico. In collezione ho un bronzetto incuso del IV secolo proveniente da un ripostiglio trovato nei pressi di Rotherham (South Yorkshire), si tratta di errori di zecca relativamente frequenti i cui esemplari superstiti spesso e volentieri riescono a raggiungere anche quotazioni superiori al prezzo della moneta "regolare" proprio per questa particolarità che li rende appetibili per certe tipologie di collezionisti interessati agli aspetti tecnici della coniazione e conseguentemente ai relativi "prodotti fallati" (incusi, facce non coniate, doppie battiture ecc). Sarebbe interessante sapere se questo aureo faceva parte di un deposito o se è stato ritrovato singolarmente. Ritengo che le monete difettate, incusi compresi, circolassero comunque regolarmente.1 punto
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Si, è quello. avevo postato la foto del disegno nell ultima discussione dove se ne era parlato. stasera lo riposto anche qua1 punto
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Beh dire che l’attuale ministro dei beni culturali non sia un ministro adatto solo perche avvocato di formazione e non di liceo artistico mi pare un po’ riduttivo . intanto ha portato - inimicandosi buona parte del sistema - fior di direttori stranieri - seri, competenti e lavoratori - che hanno svecchiato e di molto lo stantio sistema museale italiano ( eicke agli uffizi e il canadese Bradburne a Brera per fare solo due esempi eccellenti). Poi nessuno e’ perfetto e sulla numismatica vi sarebbero fiumi di osservazioni da fare ….? non occorre avere una preparazione artistica per essere un buon ministro molto piu’ impirtante essere ‘sensibili’ all’arte e ai suoi problemi. e piu’ che uno storico dell’arte penso sia molto piu’ efficace un bravo ‘amministratore’ che comprenda problemi e sfide e sappia gestirli scegliendo le persone giuste … scusate l’OT1 punto
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è proprio lei la credevo molto più facile per l'individuazione anche senza un'idea sul diametro. una delle mie monetine non d'argento preferite1 punto
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Allora riproverei con questa e spero che stavolta sia la volta buona: https://en.numista.com/catalogue/pieces5336.html ?1 punto
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Buonasera a tutti, mi espongo per primo. Facendo delle piccole e molto personali riflessioni, per me l'esemplare appena apparso che sembra riportare la sigla B, si posiziona subito prima del 3 cavalli Anteferit. L'emissione commemorativa per me viaggia da sé. Ovviamente sono molto curioso di sapere cosa ne pensano gli altri. Saluti Alberto1 punto
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200 monete e pure pubblicate parzialmente....non ho parole. Per il resto quoto al 100% numa. Ci sono nei musei armadi, cantine, scatoloni, pieni di materiale di ogni genere parzialmente classificato e neanche repertoriato, e si perde tempo a rovinare la vita a collezionisti che hanno oltretutto acquistato regolarmente monete?1 punto
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il cavallo nella foto grande ex Artemide era un mio doppione, è un ribattuto su Carlo VIII quindi da attribuire a Ferdinando II , simbolo monogramma1 punto
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Spero di fare cosa gradita segnalandovi questo link da cui è possibile consultare la famosa opera del Rutter. https://archive.org/details/historianumorumi0000unse/mode/2up1 punto
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La gemma è identica. Fra le due monete ci sono pochi anni di differenza e l'incisore della prima può benissimo aver fatto anche la seconda. Arka Diligite iustitiam1 punto
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articolo e video sul ripostiglio di Populonia: https://www.archaeoreporter.com/2022/06/14/un-tesoro-ritrovato-il-ripostiglio-di-populonia-le-monete-dargento-del-grande-porto-degli-etruschi/1 punto
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Le 500 lire erano molto difficili da falsificare (sono rare come falso), la moneta di taglio più alto nel 1995 facilmente falsificabile era la 200 lire. Era convenienet nella misura in cui i costi di produzione per pezzo stavano sotto le 200 lire, evidentemente conveniva. Anche il falso del 1998 si trova abbastanza facilmente. Non so a che post ti riferisci con frattura a scalino, taggami1 punto
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E' un falso noto, mi pare di intravedere il marcatore che lo contraddistingue (fratturina al rovescio)1 punto
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Sono, entrambi gli stateri, catalogati HN Italy 1107 perciò un confronto mi sembrava essere opportuno. Poi, la sovrapposizione del conio la lasciamo agli specialisti che riescono a farlo. Il senso di ripescare vecchi topic potrebbe avere una duplice valenza. Far conoscere ai nuovi utenti temi che potrebbero essere affondati da tanti altri topic ma anche confrontarsi con nuove esperienze degli utenti che hanno gia a suo tempo trattato l’argomento. Se il mio intervento lo si ritiene inopportuno lo si cancelli senza esitazione1 punto
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Denario di Cornelio Sisenna con Giove su quadriga che scaglia una folgore e gigante anguipede al rovescio (NAC 84). Roman Republican Coins Cn. Cornelius L.f. Sisenna. Denarius 118-107, AR 3.75 g. SISENA – ROMA Helmeted head of Roma r.; below chin, X. Rev. Jupiter in quadriga r., holding sceptre and reins and hurling thunderbolt; on either side, star. In upper field, head of Sol and crescent; below horses, anguipede giant with thunderbolt. In exergue, CN·CORNEL·L·F. Babelon Cornelia 17. Sydenham 542. RBW 1153. Crawford 310/1. Very rare. Struck on a very broad flan and with a lovely iridescent tone. An almost invisible scuff on reverse, otherwise about extremely fine Il gigante raffigurato sul rovescio di questo raro denario è stato riconosciuto come Tifone, uno dei mostri più temibili della mitologia greco-romana figlio della madre terra Gaia e di Tartaro, spirito degli Inferi. Descritto come un gigante caratterizzato dall’avere serpenti al posto delle gambe, fu imprigionato da Zeus sotto il Monte Etna in Sicilia dove il suo sibilo e il suo ruggito davano origine a eruzioni vulcaniche. Base d’asta: 1.000 CHF. Valutazione: 1.250 CHF. Risultato: 1.500 CHF apollonia1 punto
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Buona domenica Regnanti. Qualche tempo fa, in occasione del mio quarantesimo compleanno, ho messo in collezione questa 50 Lire del Cinquantenario. Nonostante i numerosi segnetti ho ritenuto la moneta globalmente gradevole e con un buon lustro. Che ne pensate? Grazie e buona giornata!1 punto
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Buongiorno...yess la presi io...non ho foto della singola moneta, ma è quella in alto a destra....a me manca il 6 carlini per completare la serie...moneta che mi piace molto anche per il formato, ma non sono ancora riuscito a trovare il qbb o il bb che mi garba...arriverà...del 6 e del 4 ho pure dei doppioni sicchè per il periodo sono a 6 monetuzze, 5 di rame e il 12 carlini. Saluti Cristiano.1 punto
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Ciao Alberto @Litra68, Ti ringrazio. Secondo me potrebbe trattarsi di una rozza rifinitura del conio; non ho notizie di reali di Carlo II con contromarca (anche le mie conoscenze sono limitate). questo esemplare del 94, anche se usurati, sembra presenti lo stesso difetto:1 punto
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Ecco un altro realino che mi ha incuriosito e che necessita di un po' di studio... Insolita punzonatura al dritto ed errore di composizione nelle legenda del rovescio... A primo acchito mi pare del '690, ma anche il busto del sovrano ha bisogno di essere analizzato meglio... Vi ringrazio per un vostro parere1 punto
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Ho visto qui postate monete molto belle (a proposito, @Follis01, e' tua?), ma io vorrei dire qualcosa circa Giunone ed il pavone. Sulla monete imperiali Giunone viene spesso rappresentata in piedi nell'atto di tenere una patera nella mano destra, un lungo scettro nella mano sinistra e con un pavone ai piedi. La patera era un piatto piano usato nei sacrifici. In questa scena Giunone lo tiene leggermente inclinato verso il basso, proprio verso dove si trova il pavone che ha la testa a sua volta girata verso l'alto, probabilmente ad indicare in gesto di nutrire l'animale. Interessante il significato del pavone. Se l'aquila si associata alla apoteosi degli augusti dopo la loro morte, così il pavone si associa alla apoteosi delle auguste, essendo l'animale caro a Giunone e simbolo anche della fedeltà coniugale, come si evidenzia nel mito di Argo: "Giove, per sedurre Io, si era trasformato in una nube e aveva avvolto la terra, poi aveva trasformato Io in una vacca allo scopo di celare l'infedeltà coniugale. Ma Giunone, sospettosa per aver visto la terra tutta avvolta da una nube, era scesa sulla terra a controllare e aveva trovato Giove in compagnia della vacca. Il trucco non poteva ingannare la dea che astutamente aveva chiesto a Giove di avere in dono il bovino, dono che Giove non poté negarle senza ammettere il misfatto. Quindi Giunone aveva affidato ad Argo, il mostro dai cento occhi, l'incarico di custodire l'animale; tra i suoi cento occhi, Argo, ne aveva infatti almeno uno sempre aperto e quindi nemmeno il sonno avrebbe potuto impedirgli di adempiere l'incarico. Giove allora, per riprendersi Io, inviò Mercurio il quale, prima addormentò Argo con il suono del suo strumento, poi lo decapitò. Giunone volle allora ripagare Argo per il suo sacrificio, sicché prelevò i suoi occhi e li trasferì sulla coda del suo animale preferito, il pavone, dove tuttora si possono ammirare". Tratto da: www.moneteromane.info Credo che in questa rappresentazione di Faustina come Giunone si voglia rappresentare non solo il potere della augusta (lo scettro), ma anche il suo ruolo di madre e moglie fedele che nutre e alleva la prole (e forse, in senso lato, anche lo stato) con il benestare degli dei. Buona domenica da Stilicho1 punto
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