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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/22 in tutte le aree
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Ciao ho rimesso a posto la mia collezione con una nuova sistemazione, gradirei un vostro parere per come l'ho fatta o se devo apportare qualche modifica. Grazie in anticipo Silvio5 punti
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Mi sa che 80 anni dopo è di nuovo il momento di buttare via la spazzatura. Ci siamo liberati con il ferro, il fuoco ed il sangue dei dittatori, lo rifaremo. Mi inorridisce di leggere simpatie di sorta per i tiranni ed i mostri di questo secolo da parte di alcuni. Perché è questo che leggo tra le righe. Anche Hitler ha reso forte la Germania, anche Hitler era un manipolatore che sobillava i popoli che sarebbero diventati i suoi avversari e rendeva ciechi e sordi i suoi servi. Mi auguro che lo tsunami della violenza genocida che vediamo oggigiorno esondi, che lo faccia presto, così la smettiamo di raccontarci frottole propagandistiche e cominciamo a piangere lacrime di sangue perché non abbiamo agito prima e più risolutamente. Di nuovo. L’Europa è in guerra. Svegliatevi, perché in troppi stanno di nuovo pensando di cedere alle lusinghe del Male e le attuali giovani generazioni non hanno le palle per affrontare un conflitto. Mio nonno aveva 21 anni quando é diventato partigiano, io non sono altrettanto giovane purtroppo, ma anche io ucciderei e mi farei uccidere per non indietreggiare di un solo passo di fronte ai dittatori di questo secolo. E voi, da che parte state?5 punti
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Cari esperti e appassionati di patine e non l’avevo già condiviso in tempi passati, ma con queste nuove foto mi auguro di poter stimolare una nuova discussione, più che sulla tipologia o se vogliamo sull’accoppiata millesimo-conservazione, maggiormente incentrata sulla patinatura. Ho fatto una dozzina di foto e ciononostante mi rendo conto che non sono riuscito (quelle che qui vi mostro amici sono le meno peggio) a porre nella giusta luce i colori di questa patinatura, che sono assolutamente iridescenti. La loro tonalità però è molto delicata e formata da tinte che passano dal rosa pallido al verdognolo all’azzurrino e che assolutamente nulla hanno a che fare con quelle pesanti che mandano in visibilio gli americani. Al diritto poi l’esemplare qui mostrato ha assunto curiose venature di scuro simil-marmo, che non ho rinvenuto frequentemente su altri pezzi dell’epoca. Non è tanto usuale riscontrare queste colorazioni pastello e molto tenui sugli scudi napoleonici, ne’ su quelli della occupazione francese, ne’ su questi del Regno d’Italia, perché questi monetoni circolavano eccome e questa caratteristica veniva quindi a perdersi, a meno che non venissero conservate, come in questo caso, fin da subito o quasi e quindi sia preservate da usura, che favorendo la creazione negli anni della c.d. patina arcobaleno. Buona serata a tutti2 punti
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http://www.moneteromane.info/corrisp/c472/c472.html Roma, asse, Tiberio Cesare e la 12.ma Potestà Tribunizia Asse, zecca di Roma, 10/11 d. C., RIC I 469 (pag. 78), BMC I 271 (pag. 50), Cohen I 27 (pag. 192), indice di rarità "C" Giulio De Florio www.monetaromana.it2 punti
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Vado a riesumare questa discussione per informare gli appassionati di monetazione modenese e tutti i curiosi di vicende storiche e monetarie, che ho reso disponibile su academia.edu l'articolo recentemente pubblicato su Panorama Numismatico, in cui ho cercato di approfondire la storia e le particolarità dell'esemplare qui rappresentato. L'articolo è liberamente scaricabile dal collegamento sotto riportato: https://www.academia.edu/84774110/Modena_Il_giorgino_con_busto_a_sinistra_per_Francesco_I_dEste Colgo di nuovo l'occasione per ringraziare @Cioso per la sua appassionata e costante disponibilità ciao Mario2 punti
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Buonasera Alberto, aspettavo l'ufficialità da parte degli amici del Circolo Numismatico Partenopeo. Il decimo convegno filatelico-numismatico Campano si terrà venerdì 23 e sabato 24 settembre dalle ore 10 alle 18 per entrambi i giorni. Presso l'Hotel del Sole come le scorse edizioni, facilmente raggiungibile dall'uscita del casello autostradale di Capua. L'ingresso è libero, ampia sala e parcheggio gratuito da oltre mille posti auto. Vi aspettiamo numerosi con la massima accoglienza, un caro saluto a tutti e vi ringraziamo anticipatamente per l'eventuale partecipazione. Per ulteriori informazioni: Evento su Facebook Email: [email protected] SNI - Studio Numismatico Italiano Francesco Di Rauso: 335-1438404 ACM ASTE Antonio Cava: 349-89019632 punti
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Grazie @VALTERI per i sempre stimolanti spunti. Westermark 16 (O9-R9) Periodo I gruppo I ,secondo la catalogazione del corpus su Akragas. La professoressa Westermark descriveva e considerava tra i “meglio riusciti” (very fine and impressive) alcuni dei conii del dritto della prima fase del gruppo I, aggiungendo che raramente la resa dell’aquila raffigurata su di essi fu sorpassata nei gruppi successivi. Il dritto O9 era tra questi. Ancora “ruvidamente” arcaica in effetti, l’incisione di questo specifico conio del dritto restituisce una potenza espressiva che non ritornerà sovente nei decenni successivi. Passato questa primavera in asta Künker 365/5034 l'esemplare Westermark 16.2, 8,75 grammi, ex Rauch 74/61 del 2004, ex Peus 299/68 del 1980 e 282/35 del 1973, nonché proveniente da listino Höfer 9/133 degli anni ‘80: Dal British Museum invece l’esemplare Westermark 16.4, 8,61 grammi, che nel campo del rovescio, a destra, presenta un curioso graffito che il catalogo del corpus legge “AΘANAIA”:2 punti
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Segnalo con piacere che questo catalogo è già stato adottato dalla CNG e dalla Roma Numismatics per la classificazione dei tetradrammi di Perseo2 punti
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Le emissioni monetarie di Pandosia, sebbene di scarsa entità ed emesse in modo discontinuo, rappresentano una fonte documentaria di primaria importanza che amplia e valorizza la conoscenza di un sito su cui la tradizione letteraria appare alquanto lacunosa e, in alcuni casi, fortemente dibattuta (per un quadro generale v. Hansen-Nielsen 2004, 285, n. 64). Dubbia peraltro è la stessa localizzazione della città antica all’interno del territorio enotrio, che oscilla tra una tradizionale collocazione nell’alta valle del Crati, in località Timpone del Castello, presso Cosenza (v. da ultimi Mele 2017, 233-5 e Genovese 2012, 34 s. con bibl. prec.), ed una più recente ubicazione a ridosso di Cerenzia (Marino 2005; De Sensi 2004). E per quanto studi e ricerche più o meno recenti abbiano diffusamente indagato l’archeologia dell’Oinotria, la sua organizzazione polico-territoriale nel quadro più ampio del fenomeno coloniale in Magna Grecia, scarsa è stata l’attenzione rivolta nel dettaglio alle emissioni monetali di Pandosia, delle quali è stato offerto solo un quadro complessivo e peraltro suscettibile di approfondimenti e aggiornamenti fondati sulla raccolta della documentazione numismatica (Rutter, HN; Taliercio 2012, 1998; Bugno 2007; Parise 1982; Mangieri 1980). Localizzazione di Pandosia (da M. Bugno, Da Sibari a Thurii, Naples 1999) Base di partenza del presente contributo è stato pertanto il censimento degli esemplari che è stato possibile documentare attraverso lo spoglio di cataloghi di collezioni pubbliche, private e di vendite all’asta. La cortesia e la disponibilità di alcuni utenti, ai quali rivolgo un sentito ringraziamento, hanno inoltre fornito a vario titolo un importante contributo consentendo di ampliare e puntualizzare alcuni aspetti della ricerca. L’analisi condotta ha consentito di elaborare un preliminare catalogo di 25 esemplari in argento (15 stateri, 5 dracme, 5 trioboli) che in base ad elementi tipologici sono stati convenzionalmente ripartiti in tre gruppi di emissione (A-B-C). Per ognuna di esse vengono esaminati nelle relative sezioni aspetti concernenti la tipologia, la metrologia e l’epigrafia che unitamente ai dati interni alla sequenza hanno veicolato la formulazione di proposte di inquadramento cronologico. Dal computo degli esemplari sono stati esclusi: a) l’unità di bronzo con t. di Hera al D/ e altare al R/ attribuita da Poole a Pandosia (BMC 5) ma successivamente riferita a Paphos (https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1852-0222-90 seguito da Rutter, HN, 185). b) le monete nn. 6849-50 della collezione Santangelo (non viste) al Museo Archeologico di Napoli, che nel catalogo di Fiorelli presentano dettagli tipologici alquanto peculiari che richiederebbero una verifica autoptica. c) l’emissione con tipi corinzi contrassegnata simbolo della testa di Pan attribuita a Pandosia da Robinson (SNG Lockett 2297; Rutter, HN, 185). SNG Lockett, 22971 punto
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Buongiorno a tutti, vorrei condividere con tutti voi il mio ultimo acquisto, un Giorgino di Francesco I d’Este della zecca di Modena. Non si tratta però del classico Giorgino di Francesco I, tipologia di moneta non particolarmente rara da trovare, bensì si tratta della rarissima variante con il busto del duca rivolto a sinistra. Il MIR lo indica con una rarità R4, ma non presenta una foto di tale moneta (quella presente sul catalogo è un fotomontaggio) ed anche cercando online non sono ancora riuscito a trovare tracce di altri esemplari come il mio (tranne i due presenti all’interno della collezione Reale). qualcuno ha già visto passare questo tipo di moneta in qualche asta o vendita pubblica? sono molto gradite anche eventuali foto di altri esemplari! grazie in anticipo, Francesco.1 punto
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Due domande: cosa utilizzi per fare le foto? Non capisco se ci sta del pulviscolo sulla moneta, o dei microabrasioni o altro. ? Seconda domanda, cosa utilizzi per la punteggiatura del testo? ?1 punto
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Certametne tra il BB e lo SPL ci sta un universo. Però in mezzo ci sono anche alcuni pianeti ? Dunque a mio parere siamo sul BB+.1 punto
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Buonasera, seguendo le indicazioni di gpittini che mi ha preceduto , credo che sia una moneta provinciale di Volusiano Pisidie, Antioche de Pisidie, Volusien, AE21, 251-253 A/IMP CAEP AELLOVAAEPIAN Buste radié, drapé et cuirassé, à droite R/ANTIO - CHOC// S - R1 punto
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DE GREGE EPICURI E' un bronzo coloniale di Antiochia di Pisidia. Ritratto radiato dell'imperatore, di cui fatico a decifrare il nome:...ELLO VI..o qualcosa di simile. Chissà, forse Volusiano, il cui nome è scritto, in questa zecca, in modi stranissimi.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: finlandia anno: 2015 A tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste taglio: 2 euro cc TDR paese: lussemburgo anno: 2007 tiratura: 2.046.000 condizioni: bb città: trieste1 punto
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L'immagine del Trenino del Renon è più da cartolina che da carta valore... infatti l'hanno fatta uguale...1 punto
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Buonasera , forse @palpi62 vuole sapere chi sia l' imperatore raffigurato al dritto non essendo possibile riconoscere la legenda che gira intorno al busto , mentre al rovescio nessun monogramma o legenda dell' emittente della moneta e' visibile . Come personaggio al dritto vedrei Giustino I , l' emittente di conseguenza probabilmente Atalarico , come indicato sopra .1 punto
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Perseo fu l'ultimo re di Macedonia, quello che osò sfidare la potenza di Roma e perse la scommessa. Ha coniato molti tetradrammi che ora sono stati analizzati in questo Corpus che classifica 308 tretradrammi diversi ottenuti da 63 conii di diritto e 272 conii di rovescio. Lo studio precedente più completo sull’argomento, rimasto peraltro non pubblicato, presentava 205 esemplari ottenuti da 58 conii di diritto e 116 conii di rovescio. https://www.academia.edu/81926405/F_De_Luca_The_tetradrachms_of_Perseus_of_Macedonia_Italian_and_English_text_Associazione_culturale_Italia_Numismatica_2021?fbclid=IwAR10T2JKS_Rcm9Slq67FMHbPLsz9ROwcD606OWJW5J3z3YopIPwXR9JBNuM1 punto
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Insistete fino a quando non ve la dà disponibile. A questo punto premete il tasto per aggiungere al carrello e tenete d'occhio il carrello. E' molto probabile che la moneta non sia stata aggiunta ma non rinfrescate la pagina e continuate a premere sul tasto per aggiungerla al carrello fin quando non vedete che il contatore del carrello è scattato a 1.1 punto
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presa dopo n tentativi andati a vuoto e differenti device/carte almeno rispetto all'anno scorso non ho dovuto fare notte per riuscirci abbastanza convinto che gli incastri (device, browser, carta) siano del tutto casuali e ci sia solo da pregare dopo l'autorizzazione del pagamento va così..... se avete un po' di tempo a disposizione non disperate e riprovate!1 punto
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Anche il mio 500 AMlire ha una conservazione simile, forse un po' meglio al dritto ma il rovescio, pur non avendo scritte è molto meno nitido. Prima del tuo post non mi ero mai soffermato a notare quanto sono alte le quotazioni di catalogo, mi sembrano veramente un po' esagerate (come anche la rarità R2, Crapanzano mette R). Comunque riguardo all'acquisto una spesa di 20€ rientra un po' in una zona franca, per cifre di quel tipo non sto tanto a riflettere fare confronti e grandi ricerche, se mi piace lo prendo e via!1 punto
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Il tempo di attesa è di "almeno" 55 minuti. Per chi ha un numero alto in coda si traduce in "diverse ore e 55 minuti"?1 punto
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Ma torniamo al nome dell'argomento. Dall'inizio della liberazione Dell'Ucraina dai fascisti e dai colonialisti europei i miei guadagni sono aumentati, ma c'era paura, non voglio spendere soldi. E non è chiaro in quale valuta mantenere i guadagni. I partner aziendali italiani aggirano le sanzioni inviando attrezzature smontate in Turchia. E in Turchia, tutto viene raccolto e portato in Russia. Ma il prezzo a causa della logistica e della partecipazione turca è in aumento. I miei amici in Veneto avevano una società che forniva attrezzature per L'industria petrolifera russa. Sanzioni. In Russia, i cinesi hanno preso il loro posto. Negli Stati Uniti e in Canada, le loro attrezzature non sono state ammesse. Gli americani hanno la loro azienda e lo stato li sostiene. Sono assolutamente convinto che l'obiettivo sia quello di uccidere l'industria europea. Per rimanere solo americano.1 punto
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Ciao Dracma, il problema rimane sempre quello, di una corretta e certa rilevazione dei dati, purtroppo non si può escludere un refuso di un 9 al posto di un 8.... e per definire una metrologia in maniera certa è fondamentale avere i dati certi, soprattutto quelli che non sembrano tanto coerenti ( lo so, ho scoperto l'acqua calda ! ?). Il pezzo in sè ha una buona conservazione e una buona battitura, ma niente che faccia pensare chiaramente a una eccedenza di peso... Un cordiale saluto, Enrico1 punto
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La discussione aperta da Valteri sul didrammo akragantino mi ha fatto notare la pubblicazione della prossima asta di Gorny. Che contiene un triobolo di Pandosia del gruppo C ancora non inserito nel presente studio, peso 0,95 grammi. Quale migliore tempismo! https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=6036&lot=551 punto
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Buonasera a tutti. Nel continuare il proseguo accennato al precedente post, ho provato fare alcune fusione in lega binaria e stagno al fine di impraticarmi nella gestione delle fusioni e, poi, nella successiva laminazione del materiale ottenuto. Quest’ ultima operazione fatta a martello su incudine è tutt’altro che facile. Bisogna acquisire pratica nella manualità, al fine di ottenere una lamina in più omogenea possibile nello spessore scelto per i tondelli da conio. I risultati migliori in termini “estetici” del metallo sono quelli ottenuti da stagno puro (vergine) in quanto ha una certa assomiglianza all’argento e non si ossida come la lega binaria contenente piombo, per quanto quest’ultima ha un alta plasticità nella lavorazione. Per le prossime prove mi sto organizzando per un salto di qualità (tecnico) per le maggiori temperature necessarie alla fusione di argento , rame… - in foto lingottiera in grafite e lingottini appena ottenuti. - Lamina in lega pb/sn ottenuta per battitura su incudine1 punto
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Un’opera encomiabile. È stato un vero piacere leggere questo contributo alla numismatica magnogreca. Spero @dracma che possa venire anche pubblicato in cartaceo, su una rivista per esempio. Forse, anche se aggiungerebbe molto poco o nulla a questo studio (vista l’esiguità degli esemplari noti), si potrebbe aggiungere una catalogazione all’interno dei singoli gruppi per conii utilizzati/censiti. Lo dico un po’ egoisticamente, lo ammetto, perché me la aspettavo mentre leggevo i primi post, anche se non ne ho avvertita assolutamente la mancanza nel prosieguo. ? Una personale riflessione, che so essere quantomeno azzardata, sulla particolarità della raffigurazione del rovescio nel gruppo A, inserito in un’area rettangolare: potrebbe essere una reminiscenza di qualche tipo, riferibile alle emissioni di stateri arcaici in elettro nella Ionia a Mileto? Ci potrebbe essere anche un vago confronto con alcuni esemplari attribuiti (forse dubitativamente, a quella zecca o area geografica) con raffigurazione di un toro al posto del più classico leone. Anche se mi viene difficile immaginare una connessione di qualche genere, a parte la presenza evidente della cornice rettangolare. In ogni caso, ancora, Grazie!1 punto
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Buongiorno, grazie mille! Non so perchè ma non sono riuscito a trovarlo online, pur avendo spulciato un bel pò. Grazie ancora1 punto
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Completata ora @dracma la prima lettura : grazie una buona serata1 punto
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TRIOBOLI D/ C.s. R/ C.s. ma a d., con doppia lancia e syrinx accanto alla roccia. A s., ; a d., . LHS Numismatik AG, 102, 2008, 52 CNG, MBS 70, 2005, 40 London, BMC 4 New York, SNG ANS 601 Un ulteriore triobolo alquanto consunto (gr. 0,93), privo di illustrazione, viene segnalato da L. Breglia nell’edizione del ripostiglio di Torchiarolo (IGCH 1977: Breglia 1939, p. 64, n. 1748).1 punto
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DRACME D/ C.s. ma con polos decorato con rosette. R/ C.s. ma con lancia trasversale e senza erma. A d., . BMC 3 Coll. privata (ex The NY sale 27, 2012, 103 ex coll. Prospero) (per gentile concessione del collezionista, che qui si ringrazia) NAC AG, 124, 2021, 46 – The Collection of Greek coins of a Man in Love with Art Part III Paris, BN, FG 1943 Bruxelles, De Hirsch 2381 punto
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No vabbè, ok la Carrà, ma sulla moneta da 2 euro no. Mettetela sul 5 euro della serie Artisti!1 punto
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@Pxacaesar Grazie per il tuo contributo. La vexata quaestio della suberazione è stata più volte trattata sul forum in varie discussioni ed in varie sezioni, essendo l'argomento trasversale nella monetazione antica. Credo che le discussioni a cui ti riferisci siano queste (le posto anche a beneficio degli altri utenti): Sicuramente ne parleremo ancora. Buona notte da Stilicho1 punto
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Cari Lamonetiani, Desidero ravvivare questo non recente ma interessante thread sul 5 L Cinquantenario pubblicando questa mia, che mi ha affascinato per la qualità dei rilievi e per il bordo bello “tagliente”. La patina e’ molto intensa, di un bruno-grigiastro elefante, con cenno di bersaglio al D, non senza i soliti “quasi immancabili” graffietti. La mole della moneta, come altri hanno osservato, favorisce la possibilità di apprezzare varie tipologie di patina…1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 39, lot 10, 16/05/2007 The Barry Feirstein Collection of Ancient Coins Part I Greek Coins Camarina No.: 10 Estimate: CHF 65000 d=24 mm Didrachm signed by Eyainetos before 405, AR 8.55 g. Bust of young river-god Hipparis, facing three- quarter l., with horns on forehead and hair in long loose curls; a fish downwards on either side. On neck, signature [EYAI]. The whole within border of stylised waves. Rev. KAM - A - RI - NA The nymph Camarina, with head l., dressed in low-necked chiton leaving the breast partly bare and with crossed legs, riding on swan l. over curved waves. She clasps with l. hand the swan’s neck while r. holds billowing chiton. In field r., fish amid waves. SNG Lloyd 876 (these dies). Rizzo pl. 7, 9 (these dies). SNG Hunterian 5 (these dies). Kraay-Hirmer pl. 54, 152 (these dies). Westermark-Jenkins 162.7 (this coin, the different weight is due to the cleaning). Extremely rare, only eight specimens known. An issue of tremendous fascination with an interesting reverse composition and a portrait of enchanting beauty work of one of the most celebrated Sicilian master-engravers. Minor flan crack at eleven o’clock on obverse, otherwise about extremely fine / extremely fine Privately purchased from Harlan J. Berk. From the A.D.M. collection. During the era of this didrachm, four artists signed at Camarina: VL , EXE, Exakestidas and Euainetos. The latter is the most famous of those artists, and is the one who signed the obverse die of the coin offered here. For this particular issue of didrachms only three dies are recorded, two obverse and one reverse. The other obverse die has no visible signature, though its quality assures us it was the work of a master artist – perhaps Euainetos or Exakestidas; it is known only from a single specimen, on which a die break obscures the base of the neck, and thus probably also the artist’s signature. On this obverse Euainetos creates a placid image in line with Kimon’s facing-head Arethusa of Syracuse (from which it probably was inspired), and which bears a striking resemblance to a very rare drachm of Syracuse (SNG Lloyd 1397). The countenance of our river-god Hipparis is calm and reflective; even the turn of his head toward the viewer seems naturally posed. The reverse scene, which recalls the myth of Leda and the swan, is similarly placid, and no less accomplished, for it shows a light-hearted and playful scene unfolding before our very eyes. The nymph Camarina devotes her attention to assuring her chiton billows in the wind above her head as she reclines carelessly on the back of her swan, steadying her position by placing her right hand upon the swan’s breast. At this very moment the powerful, yet elegant bird is preparing to take flight or has just landed on the water; as its great wings are sprung into action, waves crest below and two fish, in response to the alarming state of affairs, are stirred, one propelling itself skyward. The inscription does not interfere with the delicate composition of this complex design, which required an optimal effort from a renowned engraver. Camarina was located near the estuaries of the Oanis and Hipparis rivers on the southern coast of Sicily. It may be of some consequence that both the obverse and the reverse of this coin show two fish; they could represent the two nearby rivers, or, perhaps even more likely, they could symbolize the river and the sea, both of which were important to Camarina. The Hipparis, the larger and more important of the two rivers, issued into the sea less than two miles from Camarina, and the Oanis was closer still. The Hipparis was personified in god-form and is honored on Camarina’s coins. On this issue he is shown nearly full-facing, and on other didrachms of this period (bearing inscription that name him) he is shown in profile. ILLUSTRAZIONE: Roma. Ara Pacis. Pannello di Tellus. Dettaglio.1 punto
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L'alleato tedesco... Oltre a provocare odio nei confronti del nemico, la propaganda doveva servire anche a cementare l'amicizia con l'alleato, e questo poteva essere anche più difficile se si considera che l'alleato in questo caso era quel tedesco da sempre (dai tempi dell'Augusto di "O Varo, rendimi le mie legioni") nemico storico degli italiani. E poco importava che le guerre d'indipendenza e la prima guerra mondiale fossero state combattute contro gli austriaci piuttosto che contro i tedeschi di Germania...per noi erano tutti crucchi E non è che col nazismo le cose fossero migliorate, anzi chi, anche se fascista convinto, aveva avuto modo di conoscere meglio l'ideologia e la pratica hitleriana, non aveva impiegato molto a capire le differenze, in peggio, col nostro regime. Da qui la necessità di mostrare, anche attraverso le cartoline, il soldato italiano e il soldato tedesco marciare uniti allo stesso passo e per gli stessi scopi...zwei Völker ein sieg, due popoli, una vittoria. petronius1 punto
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Attacco alla Grecia Dopo la magra figura fatta con la "pugnalata alla schiena" alla Francia e il fallimento dell'offensiva di Graziani in Libia, Mussolini ha bisogno di un successo da gettare con clamore sul tavolo di un'opinione pubblica interna che incomincia già a essere stanca di una guerra che, si è capito, non sarà quella pura formalità ("un pugno di morti" ecc.) pronosticata dalla propaganda. Rivolge quindi la sua attenzione alla Grecia, nonostante Hitler sia contrario ad aprire un fronte nei Balcani, un'area che secondo lui non deve essere toccata nei suoi equilibri interni filo-tedeschi e filo-italiani. Troppo preziosa per la Germania in vista della futura guerra all'Unione Sovietica per essere sconvolta da un conflitto. Ma il Duce non sente ragioni, convinto che "spezzare le reni alla Grecia" sarà una passeggiata. Come sappiamo, non lo fu affatto, e soltanto l'intervento tedesco trasse le nostre truppe da una situazione che rischiava di diventare catastrofica. Un intervento celebrato in questa cartolina, dove il solito slogan sulla vittoria si sovrappone a una carta geografica dei Balcani, con un elmetto da soldato italiano a coprire la Grecia e il famoso, riconoscibilissimo elmetto tedesco, sopra la Jugoslavia. petronius1 punto
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L'ingiusta distribuzione delle colonie aveva avuto come conseguenza anche il diverso tenore di vita dei due popoli, tanto che all'inizio della guerra ogni italiano guadagnava in media 3.000 lire l'anno, contro le 15.000 di un inglese, che quindi poteva usufruire di un tenore di vita cinque volte superiore. L'Italia, infine, era prigioniera nel suo stesso mare, perché grazie allo Stretto di Gibilterra e al Canale di Suez, entrambi controllati dai britannici, erano assoggettate al loro controllo il 70% delle importazioni italiane. Bisognava quindi liberare "le porte di casa" Un modo semplicistico di far propaganda, con cifre e statistiche che danno adito a molti dubbi, ma certamente efficace per una popolazione che davanti alla necessità di mettere assieme pasti quotidiani sempre più frugali, era disponibile a credere che l'Inghilterra fosse la causa di tutte le proprie miserie, e che la guerra contro di essa avrebbe risolto tutti i problemi. Prendeva allora corpo, sostanza e valenza, nell'immaginario collettivo, la realtà di una "perfida Albione". petronius1 punto
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Una spartizione ritenuta oltremodo ingiusta, poiché non teneva conto che nelle colonie vivevano 50 italiani per ogni 1.000 indigeni, contro 1 inglese per ogni 1.000 indigeni. L'Italia aveva quindi bisogno di altre terre per i propri figli, per assicurare loro lavoro, e non per sfruttare le popolazioni locali, come invece facevano gli inglesi. Scattava quindi la necessità della ricerca dello "spazio vitale", sempre ostacolata dall'Inghilterra: dal 1870 al 1922, ben 17 milioni di italiani, non trovando in patria di che vivere, erano stati costretti a emigrare e non erano più tornati. petronius1 punto
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La perfida Albione La Francia, contro cui si erano rivolte le prime azioni militari degli italiani, era di fatto già sconfitta dai tedeschi, e non era il caso di insistere con una propaganda che avrebbe potuto ricordare a qualcuno che l'attacco ai nostri cugini d'oltralpe era stato "una pugnalata alla schiena". Primo obiettivo della propaganda bellica fascista fu dunque l'Inghilterra, sovente apostrofata spregiativamente come "perfida Albione" (probabilmente dal latino Albus, bianco, con riferimento alle bianche scogliere che si affacciano sul canale della Manica). Contrariamente a quanto molti credono, non furono però Mussolini e i fascisti a coniare questa espressione. Sembra infatti che i greci, già nel XIII secolo, definissero in tal modo la Gran Bretagna. Fu poi un marchese francese di origine spagnola, Agostino di Ximenes, alla fine del Settecento, a canonizzare l'espressione in un suo verso “Attacchiamo la perfida Albione nelle sue acque” Da quei tempi rivoluzionari, mal giudicati in Inghilterra, i francesi presero a usare l’espressione in ogni occasione di tensione tra i due paesi. Ma quando, nel XX secolo, i rapporti tra loro e gli inglesi migliorarono, con le alleanze militari nelle due guerre mondiali, il disprezzo per l’Inghilterra fu raccolto dai regimi fascisti e in special modo in Italia da Mussolini che parlò di “perfida Albione” anche prima del 1940, attaccando l’adesione britannica alle "inique sanzioni" decretate dalla Società delle Nazioni dopo l'aggressione all'Etiopia. petronius1 punto
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Ci ho pensato molto prima di aprire questa discussione che, per la tematica trattata, rischia di essere fraintesa. A scanso di ogni equivoco, preciso dunque subito che non è sicuramente mia intenzione fare apologia e propaganda a un'ideologia lontanissima dal mio modo di pensare e che non condivido in nessuna, neanche minima, parte. L'intenzione, come già in altre discussioni simili (ma forse meno "rischiose") dedicate alla cartamoneta e più in generale alla circolazione monetaria della Seconda Guerra Mondiale, è invece quella di gettare uno sguardo, si spera il più approfondito possibile, a un periodo della nostra storia che, nonostante i connotati negativi, non va dimenticato, per evitare di ripeterne gli errori. E questo si può fare anche attraverso il collezionismo. A tale proposito voglio citare quanto scrive Roberto Ganganelli nell'editoriale del Giornale della Numismatica del dicembre scorso, sul collezionismo di cimeli del fascismo, quali possono essere anche le cartoline dell'epoca: "Il collezionismo in sé non rappresenta una forma di propaganda o di esaltazione politica; può, casomai, avere per oggetto manufatti che per loro natura erano funzionali - quando sono stati prodotti - a un'ideologia oppure a un regime. L'uso che il collezionista fa di questi oggetti è dettato solo dalla sua visione delle cose: può conservarli e studiarli per ciò che sono - testimonianze di un'epoca spesso non prive di fascino e pregio artistico - oppure appuntarseli sul petto e sfilare a testa rasata in un corteo di esaltati con improbabili uniformi addosso." E' evidente che, per questa discussione, vale la prima ipotesi, l'unico distintivo che mi sia mai appuntato sul petto è quello dell'Inter E ancora Ganganelli: "Ci troviamo di fronte ad oggetti che sono documenti storici e che come tali...vanno considerati sia, in primo luogo, dai collezionisti (che in generale sono persone intelligenti) che da quanti a vario titolo - come i reduci delle parti in causa, o i discendenti di ex-combattenti, partigiani, deportati - sentono ancora particolarmente vicino un periodo della storia d'Italia che ha segnato la nostra società in modo doloroso." Dopo aver di nuovo ribadito la mia totale condivisione di queste parole, preciso che le cartoline che mostrerò saranno, salvo diverse indicazioni, tutte autentiche e provenienti dalla mia collezione. Spero che, come sempre, avrete la pazienza di seguirmi, e di poter contare sulla vostra più che gradita collaborazione petronius1 punto
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