Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/25/22 in tutte le aree
-
Riapro questa discussione per postare il mio piccolo acquisto pomeridiano. Lotto 406 Asta Maison Pruvost Numismatique 25/9/2022 Venise, Palma Nova, Siège de 1814 par les autrichiens, 50 Centimes, Av. MONta. D'ASSEo. PALMA, Couronne, 1814, Rv. NAPOLEONE IMPe. E RE / CENT 50, Cuivre, SUP. 12.35 g. 28 mm, KM 2 MIR1/R2 - Pag.281, Superbe exemplaire à la patine marron uniforme. Rare qualité! Monnaie de siège de la fin de l'Empire Français. Certainement l'un des plus bel exemplaire connu en cuivre. Ex. Burgan Numismatique Maison Florange, vente du 15 janvier 2021, lot 531.6 punti
-
Ecco gli originali per informazione. https://coins.nd.edu/colcurrency/currencytext/MA-05-05-80b.html (mi dispiace 🤷♂️)4 punti
-
4 punti
-
4 punti
-
io tra le monete di Carlo II, che trovo tra le più belle coniate a Napoli, ho un a coppia di ducati.4 punti
-
Qualche tempo fa ho acquistato dal venditore “Sondermann Numismatics” due monete. Ecco la prima: D/: IMP C VICTORINVS P F AVG: Busto di Vittorino, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra. R/: PAX AVG: La Pax stante a sinistra, con un ramoscello nella mano destra e uno scettro trasversale nella sinistra; V/ star nei campi ESERGO: - Questa la seconda: D/ IMP CC VAL DIOCLETIANVS P F AVG: Busto di Diocleziano, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra R/ CONCORDIA MILI-TVM: Diocleziano, stante a sinistra in abiti militari, mentre riceve una piccola Vittoria su globo da Giove stante a sinistra appoggiato ad uno scettro; H al centro del rovescio ESERGO/ XXI Si trattava di due esemplari senza particolari pretese di rarità, tutto sommato gradevoli, ma con una particolarità: erano accompagnati dai loro vecchi cartellini di catalogazione. Ed eccoli questi cartellini, piccoli da stare dentro le caselle di un vassoio. Dalla descrizione del venditore, le monete risultavano provenire dalla “Ex Grohs-Fligély collection, 1875-1962”. Quindi le monete facevano parte della collezione di un certo Grosh-Fligèly, nato nel 1875 e morto nel 1962. Per ora fermiamoci qua. Trovo interessanti questi cartellini che fanno trasparire una certa conoscenza della numismatica romana imperiale. Nel cartellino di Diocleziano è indicata la corrispondente classificazione del Cohen (e mi sembra anche correttamente). L'opera del Cohen "The description historique des monnaies frappées sous l'Empire Romain" uscì con il primo volume del 1859 e fu completata nel 1868. Il RIC (The Roman Imperial Coinage) iniziò ad essere pubblicato nel 1923 ed il volume V (che tocca il periodo in cui cadono le due monete) è del 1927. E' probabile che il nostro avesse dimestichezza soprattutto con il Cohen che però, come sappiamo, ha i suoi limiti in quanto ha fonti poco attendibili ed ha una valenza per lo più antiquaria. A maggior ragione per i "gallici" che erano davvero poco conosciuti (su di essi anche il RIC zoppica molto). Alla luce di ciò, interessante che avesse in collezione proprio un Vittorino. Gli perdoniamo, pertanto, sia il lapsus calami (Diocleianus anziché Diocletianus) sia l'errore nella collocazione cronologica di Vittorino. Al di là di tutto ciò, inoltre, anche la qualità delle monete non e' poi male, no? A questo punto la domanda sorge spontanea, come si suol dire: ma chi sarà mai stato questo Grohs-Fligély? Che tipo di collezione era? E’ partita così una mia piccola indagine numismatica senza grosse pretese, ma animata dalla volontà di cercare di capire a chi fossero appartenute le monete prima di finire nelle mie mani. Quindi ho iniziato qualche ricerca ed ecco a cosa sono giunto. La storia comincia dai due fratelli Adolf ed August (nati rispettivamente nel 1808 e 1810) appartenenti alla nobile famiglia austriaca dei Fligély. Dei due il più famoso era August che era un ufficiale, un cartografo ed un feldmaresciallo austriaco. August si era sposato tardi in età ed il suo matrimonio era stato senza figli. Di Adolf sappiamo molto meno, se non che morì di tifo e che, prima di morire, ebbe una figlia di nome Emilie. Tuttavia, allora, ciò che contava nelle famiglie nobili era avere un erede maschio che portasse il nome di famiglia. E questo arrivò quando Emilie sposò un noto farmacista di nome Anton Grohs al quale passò, con solenne dichiarazione, la nobiltà, lo stemma ed il nome dei Fligély. Da allora, la famiglia avrebbe avuto il doppio nome di Grohs-Fligély. Anton Grohs, inizialmente, era stato avviato dalla famiglia al sacerdozio, ma dopo due anni di studio in seminario capì che quella non era la vita che faceva per lui; lui voleva studiare farmacia, campo al quale si era avvicinato grazie alla amicizia con alcuni giovani medici. E così, dopo essersi guadagnato da vivere prima lavorando in una birreria e poi in un conceria, finalmente divenne farmacista lavorando in diverse farmacie di Vienna. Di indole curiosa e animato da spirito innovativo, inventò e allestì preparazioni di gelatina utilizzata per la prodizione di capsule, compresse, confetti e supposte divenendo famoso nel suo campo tanto che, nel 1870, ricevette la concessione per gestire una grossa farmacia di Vienna, l’Apoteke zur Austria in Wahringstrasse 18 e che e’ esistente ancora oggi: Anton ebbe cinque figli, quattro femmine ed un maschio; il maschio era August, nato nel 1875: e’ proprio il nostro collezionista. Con la morte di Anton, la farmacia fu inizialmente gestita insieme da tutti i componenti della famiglia, anche se l’unico farmacista era proprio August, come sembrerebbe testimoniato da questi strani annunci trovati in rete in parte in tedesco (grassetto) ed in parte (credo) in ungherese (sarebbe interessante se qualcuno potesse tradurli bene: io ci ho provato, ma mi sono perso subito): Interessante, in particolare, questo secondo annuncio. Ipotizzo possa indicare una sorta di un preparato galenico brevettato (zäpfchen ho visto che vuol dire “supposte”), ma anche qui sarebbe utile una traduzione ad hoc. Ciò porterebbe August sulla linea del padre Anton, al punto da essere riconosciuto nel 1913 “reale fornitore” degli Asburgo. August Grohs-Fligély e’ morto nel 1962: Quindi abbiamo identificato il collezionista, ma purtroppo non sappiamo molto di più della sua collezione. Ho provato quindi a scrivere a Sondermann. Ecco la sua risposta: Hello, Sorry, I don't have much Information about Grohs-Fligely. He was an Apothecary in Vienna, Austria. His collection was auctioned by Dorotheum in June 2020. That's all I know about him. Best regards, Sebastian Sondermann Quindi la sua collezione è stata venduta all’asta da Dorotheum nel giugno 2020. La sensazione è che la collezione dovesse essere piuttosto cospicua, magari non solo di monete romane. Del resto, la disponibilità economica doveva averla. Ieri ho provato a scrivere a Dorotheum; attendo la risposta; vi terrò aggiornati. Qui finisce questa piccola ricerca. Spero di non avervi annoiato. Io mi sono divertito e, per di più, ho ricostruito alcuni passaggi precedenti delle mie due monete, cosa che rappresenta (a mio avviso) un valore aggiunto per i pezzi in collezione. Infine, abbiamo conosciuto un po' questo farmacista austriaco con la passione per le monete (solo romane?). E voi sapete qualcosa in più su questa collezione? Avete qualche esemplare che ne ha fatto parte? Chiudo con un ringraziamento particolare all'amico e collega Curatore @grigioviola. Un saluto a tutti voi da Stilicho3 punti
-
Due tornesi 1680, il premio coniato a martello, il secondo a bilanciere.2 punti
-
Una riproduzione con lo stesso numero di serie (25480) 1780 - Eight Dollar2 punti
-
2 punti
-
@Litra68, spero di far cosa gradita nel condividere nella tua discussione anche falsi d'epoca delle monete di Carlo II. 8 Grana 16882 punti
-
Una foto del 1899 che rappresenterebbe Elisabetta II del Regno Unito? Bizzarro. In quell’anno regnava Sua Maestà Alexandrina Victoria, sua trisnonna, madre di Edoardo VII, nonna di Giorgio V, e bisnonna di Giorgio VI…🤣2 punti
-
Dopo la riforma monetaria che portò i tarì al valore di 22 grana si presentò il bisogno di creare un nuovo taglio per facilitare gli scambi commerciali... È fu così che nacque la moneta da 8 grana,che sommato al tarì riformato raggiungeva la cifra di 30 grana,pari a 3 carlini...2 punti
-
Non ne dubito … diciamo che preferisco ancora illudermi che le monete - uno degli step piu’ fondamentali nell’ evoluzione sociale ed economica dell’Uomo - abbia ancora un granello di spessore culturale in piu’ rispetto alle figurine e anche alle gemme ( Claudio non mene voglia anche queste ultime rivestono un’importanza eccezionale nell’evoluzione della Terra - ma qui parliamo soprattutto di valore culturale). e questa culturalita’ appunto e’ il valore che maggiormente dovrebbe venire enfatizzato, venendo prima di quello venale o di investimento che gli ‘slab’ purtroppo contribuiscono invece a standardizzare. in buona sostanza se standardizzo un bene, lo rendo il piu’ possibile fungibile, inquadrandolo e gradandolo automaticamente metto prima il suo valore economico e di scambio sul mercato e di conseguenza ne deprimo l’individualita’ , la sua culturalita’ , la storia che mi puo’ raccontare la singola moneta. ecco perche le monete antiche - dove l’individualita’ ’ anche culturale, e’ massima sono quelle che meno si adattano alla pratica dello ‘slab’2 punti
-
Buongiorno amici, anzi buon pomeriggio...finalmente ho aggiunto un nuovo pezzetto alla mia collezione murattiana, moneta anche piuttosto rara, qui la variante consiste nel grosso punto a chiudere la legenda dopo SICI 2 GRANA 1810 Dritto: GIOACCHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICI . (grosso punto) Rovescio: PRIN .E GRAND'AMMI. DI FRAN. e data non spaziata. Taglio : serpentina in rilievo La moneta come ben si vede ha un difetto di conio dovuto ad una frattura dello stesso, è la prima che trovo con quella "bella e abbondante" frattura in quel punto. La moneta vi dico la verità anche l'avessi già avuta in collezione l'avrei presa comunque, la conservazione infatti è degna di nota, la moneta ha dei fondi praticamente e potrei togliere il praticamente, intonsi!!! Si vedono raramente così "lissi lissi" sembrano il culetto di un bambino. Ha i classici difetti dovuti al conio stanco ma è di conservazione superiore. A voi le foto e graditi i pareri di tutti...cito chi magari non mi commenterebbe, altri li conosco e so che diranno sicuro la loro in qualche modo @dareios it @rhoss @nikita_ (che sento sempre volentieri, anche se mi dice che lui di conservazioni e simili si intende poco) @Releo @gennydbmoney e ripeto e tutti quelli che vorranno esprimersi...se qualche amico ha in collezione sta variante e pregato di condividerla (non è la prima che vedo con il punto grosso, ma è la prima che vedo con quella frattura, magari poi il conio a smesso di lavorare). Eccovi le foto...per me un gioiellino, i fondi sono eloquenti. Grazie a chi si esprimerà2 punti
-
Nella religione romana , il Genio è uno spirito o , più correttamente , un nume tutelare , considerato come il custode benevolo delle sorti delle famiglie ma anche dei singoli individui . Nel tentativo di chiarirne la natura ne sono state date definizioni approssimative, come "anima" , "principio vitale" , "angelo custode" . Nonostante le critiche di Walter Otto , si è generalmente pensato (es. Kurt Latte e Georg Wissowa) che al Genio associato ad ogni maschio corrispondesse una Iuno associata ad ogni femmina e che tale binomio Genio-Iuno risalisse alle origini del pensiero religioso romano , ma secondo Georges Dumézil questa sarebbe una semplice congettura senza fondamento e il binomio sarebbe apparso molto più tardi . Infatti nelle commedie di Plauto ci sono abbondanti riferimenti al Genio ma nessuno alla Iuno e bisogna attendere fino a Tibullo perché se ne cominci a parlare . Inoltre, in un' iscrizione d' età repubblicana si fa menzione , oltre che del Genius Iovis , anche del Genius Victoriae (anziché un' ipotetica Iuno Victoriae) . In origine dunque , e fino all' età augustea , il genio doveva riguardare tutti , uomini e donne . Il Genio era definito da Censorino «cuius in tutela ut quisque natus est vivit» . E infatti la festa del Genio è il compleanno dell' individuo , il dies natalis . Veniva ritenuto uno spirito buono , una specie di angelo custode che nasce con l' individuo , lo accompagnava e ne dirige le azioni nel corso dell' intera vita . La parte del corpo in rapporto con il Genio è la fronte . Dice infatti Servio che "la fronte è consacrata al Genio , per cui quando lo veneriamo ci tocchiamo la fronte" («frontem Genio consecratam esse, unde venerantes deum tangimus frontem») . Non c' era un giudizio univoco sul destino del genio dopo la morte dell'individuo : secondo Orazio scompare , secondo Ovidio no . Nel corso del tempo e per analogia con gli uomini , anche agli dèi fu attribuito un Genio . La più antica attestazione è la già citata epigrafe risalente al 58 a.C. L' attribuzione del Genio si estese anche alle famiglie (Genio del pater familias) , allo Stato , alle province , ai collegi , alle unità militari e il genio dell' imperatore vivente divenne oggetto di culto pubblico con Augusto . Roma stessa aveva un Genio , di cui Servio ricorda la dedica su uno scudo custodito in Campidoglio : Genio urbis Romae sive mas sive femina . Non è chiaro se il Genius populi romani , raffigurato come un giovinetto , sia lo stesso Genio dell' Urbe o se sia una divinità distinta anche se equivalente . Questo Genio aveva un tempio nel Foro , vicino al tempio della Concordia . L' attribuzione di un genio ad ogni luogo fu dovuta forse all' assimilazione del Genio con i Lari che si trova in Censorino . Dice infatti Servio che "nessun luogo è senza un genio" Tratto da : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=921dbfbd8e4b46bfJmltdHM9MTY2Mzg5MTIwMCZpZ3VpZD0wZjBmYzAyNy02YzI0LTY3MmUtMDM2My1jZGZlNmQ0ZjY2ZGImaW5zaWQ9NTE3Ng&ptn=3&hsh=3&fclid=0f0fc027-6c24-672e-0363-cdfe6d4f66db&u=a1aHR0cHM6Ly9pdC53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvR2VuaW9fKGRpdmluaXQlQzMlQTAp&ntb=1 Una variante del Genio semi conosciuta e’ il Genio del Senato , questa legenda del Genio e’ stata tramandata , almeno credo , dal solo Antonino Pio , nelle cui monete , rovescio di Sesterzi , lo presenta in due versioni , una certa poiche' la legenda lo certifica come tale , l’ altra supposta ; la prima , versione lo presenta come un giovinetto paludato e con elmo , tiene nella mano destra un rametto e nella sinistra un bastone o scettro , con la legenda GENIO SENATUS (RIC 605) ; la seconda versione , supposta , in quanto priva della legenda che lo certifica come GENIO SENATUS , come nel primo Sesterzio , ha come legenda al rovescio solo COS IIII . Sesterzio emesso , tramite la TRP XVI del dritto , tra il 152 e il 153 . In questo secondo Sesterzio si vede il Genio del Senato (?) posto su una colonnina all’ interno di un tempietto o edicola (RIC 913) . Dove fosse collocato questo tempietto o edicola non e’ dato sapere . La figura sopra la base , forse una colonnina , e’ paludata ma rimane difficile capire cosa tenga nelle due mani , comunque la figura e’ attribuita ufficialmente al Genio del Senato . Rimane sconosciuta la localizzazione di questo tempio , se invece fosse stata una semplice edicola posta all’ interno della Curia Giulia sede del Senato , sarebbe bello immaginarla come punto di riunione o passaggio , dove i Senatori prima di una assemblea si fermavano d’ innanzi al loro Genio rendendogli omaggio e chiedendo consiglio al Genio del Senato prima di prendere decisioni importanti , civili o militari , in nome del Popolo Romano . Questo secondo Sesterzio e’ classificato come una emissione molto rara . L' aspetto attuale della Curia , come appare in prima foto , è dovuto a un rifacimento effettuato da Diocleziano a causa di ingenti danni causati da un incendio nel 283 d.C. . Come costruzione è uno degli edifici tardo antichi meglio conservati di tutta Roma . L' ottima conservazione del monumento è dovuta al fatto che nel VII secolo venne trasformato in chiesa di Sant' Adriano . In foto , oltre alla Curia Giulia sede del Senato , due Sesterzi di Antonino Pio con il Genio Senatus e altri due esemplari , piu' rari , con il tempio e all' interno l' immagine del Genio Senatus ; il quarto Sesterzio piuttosto mal messo , le rarita' sono spesse volte cosi' , e' apparso recentemente in un' asta estera .1 punto
-
1 punto
-
Ci avevo già provato, ma avevo preferito omettere prima di pubblicare il mio precedente post in quanto le mie osservazioni mi sembravano inconcludenti. Comunque ci provo, male che vada dirò delle inesattezze. Nell’esemplare in discussione mi ha molto colpito la piattezza dell’area incusa (nella parte inferiore ed anteriore) che accoglie l’occhio e le palpebre, invece piuttosto pronunciata nei tre esemplari provenienti dai musei. L'ordine è il medesimo dei precedenti post, Berk, Londra ex Burgon, Londra ex Lloyd, Parigi. Altro elemento che non ritroviamo nell’esemplare Berk è il tratto verticale che delimita l’occhio nella sua parte anteriore, congiungendo le palpebre. Ben visibile nella moneta ex Burgon ed evidenziata a dovere nella moneta ex Chandon de Briailles a causa di una doppia o tripla (?) battitura. Mi pare tuttavia di intravvedere tracce di due segni in rilievo (?) che accomunano l'esemplare Berk e quello parigino. Uno sotto la palpebra inferiore ed uno di fronte al naso, all’altezza della sopracciglio. Fratture di conio? Al rovescio l’elemento che ha attirato la mia attenzione è l’evanescenza dell’ala della Nike nel pezzo Berk. Ancora ben delineata anche nella moneta ex Lloyd che è stata letteralmente “scannata” (mi si passi il brutto termine), l’ala presenta dei rilievi piuttosto chiari e consistenti nel pezzo di Parigi che presenta tra l’altro un’usura paragonabile alla moneta in discussione.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Anche a me questa ricerca è piaciuta molto (anche per motivi di storia familiare). Quindi Anton Grohs nacque in Transilvania, che a quei tempi faceva parte del Regno di Ungheria (pur contenendo popolazione di lingua romena, ma anche sassoni di lingua tedesca). Ma anche i Fligély provenivano probabilmente di lì, perchè Fligély è un nome ungherese (come anche l'accento acuto dimostra). Sarebbe interessante tradurre la parte ungherese delle inserzioni, ma come detto da Stilicho, coi traduttori automatici è difficile. Osservazione più numismatica: il Vittorino ha un ritratto con lunghissimi raggi della corona radiata, come questo di cui avevo discusso molto tempo fa:1 punto
-
Ciao Belketre, non mi da l'idea di una Medaglia, sembra il "coperchio" di un qualcosa...1 punto
-
1 punto
-
Charles Quint - Charles V, Roi de Naples et de Sicile (1516-1554), Naples, Tari au buste couronné du 1er type, Av. *: CAROLVS : IIIII: RO : IM : Buste couronné, drapé et cuirassé à droite, un R dans le champ, Rv. (Couronne) R : HISPAN : VTR/VS : SICIL : R (couronne), Armes surmontées d'un aigle bicéphale, Argent, SUP, 6.22 g, 29 mm, CNI n°24 (per l'Aquila) - P/R n°20c - D'Andrea/Andreani n°146 (per l'Aquila) - MIR n°139/3 - Perfetto n°20,, Le R dans le champ pour Luigi Ram. Magnifique monnaie à l'avers dans une qualité exceptionnelle! Patine grise ancienne. Lotto 398 Asta Maison Pruvost Numismatique 25/9/2022 Charles Quint - Charles V, Roi de Naples et de Sicile (1516-1554), Naples, Tari au buste lauré du 2eme type, Av. CAROLVS • V ° ROMA IM, Buste lauré et cuirassé à droite, Rv. R° ARAGO / VTRIVS ° S, Armes surmontées d'un aigle bicéphale couronné, les ailes ouvertes sur l'écu, Argent, TTB/SUP, 6.14 g, 27.5 mm, P/R n°22a - MIR n°141/1, Belle monnaie à la patine grise foncée. Superbe portrait de Charles! Donné comme rareté R2 mais semble bien plus rare que ne le laissent penser les ouvrages géneraux. Lotto 399 Asta Maison Pruvost Numismatique 25/9/20221 punto
-
Un esemplare di tetradrammo di Atene di bel gusto arcaico, con coni pressochè completi nel tondello : particolare al rovescio la teta dell' etnico resa con un circolo di puntini . Sarà il 6 Ottobre in vendita CNG 121 al n. 252 .1 punto
-
Ci sono almeno due difetti random identici, e uno dei due pare troppo sottile per essere copiato1 punto
-
Vasi straordinari emergono da una tomba etrusca. Sulle ceramiche anche immagini della guerra di Troia Una notevole scoperta archeologica è stata compiuta a Norchia, Comune in provincia di Viterbo, come ha annunciato la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale. In una delle tombe sottoposte in queste settimana a scavi archeologici, è stato recuperato un corredo funebre di straordinaria qualità storico-artistica. “Il settore della tomba Lattanzi di Norchia è oggetto di un progetto di ricerca iniziato nel 2020, sotto la forma di una collaborazione tra Soprintendenza, l’Esercito Italiano tramite il Comando Militare della Capitale e CNRS/École normale supérieure de Paris, titolare di una concessione di scavo triennale sul sito dal 2022. – spiega la Soprintendenza – I lavori sono stati finanziati dall’UMR 8646 del CNRS (Paris), dall’École normale supérieure (Paris), dalla fondazione ARPAMED (Paris) e dalla fondazione Rovati (Milano)”. “La campagna di scavo eseguita nel corso dell’estate 2022 – dicono gli archeologi della Soprintendenza – si è concentrata sul gruppo di tombe minori, di cui 4 sono state finora indagate. Tutte oggetto di depredazioni realizzate, almeno per ultimo, nel corso del secolo scorso. Le tombe 2, 4 del tipo a camera e semidado e 8 del tipo a spina di pesce hanno restituito pochissimo materiale archeologico, mentre, nel caso della tomba 3, a semidado, i tombaroli non hanno portato a termine il loro lavoro”. “In quest’ultima sono emersi vari frammenti ceramici di skyphoi, grandi vasi da banchetto etruschi con decorazione a figure rosse; due kylikes figurate del Gruppo Sokra con decorazione sovradipinta in rosso, esoprattutto uno stamnos etrusco a figure rosse integro”. “Si tratta – prosegue la Soprintendenza dell’Etruria meridionale – di uno dei grandi vasi da banchetto aristocratico a figure rosse del cosiddetto Gruppo dell’Imbuto. Però, a differenza di tutti gli altri, che di solito hanno solo uno o due personaggi su ogni lato, qui ve ne sono cinque, tutti impegnati nella guerra di Troia, e identificabili grazie ad iscrizioni etrusche sovradipinte: Achille, Aiace, Troilo e una figura armata, femminile, a cavallo, forse Polissena. La scena sembra rappresentare l’uccisione di Troilo da parte di Achille, con due righe in etrusco a commentarla. Lo sfondo è a motivi vegetali sovradipinti. Questo a ribadire l’eccezionalità di tale stamnos, per la ricchezza iconografica e delle epigrafi, assenti negli altri vasi dello stesso tipo. Il restauro e la pulizia di tutta la superficie del vaso forniranno in seguito dettagli importanti in merito. Così come successive indagini scientifiche porteranno ad individuare il suo contenuto, forse vino, grazie alle tracce presenti”. “Il rinvenimento di tale vaso permette di ricostruire oggi nuove e importanti pagine della nostra storia di questo territorio, in passato devastato dall’azione sconsiderata dei clandestini. Confidiamo, appena conclusi i lavori di restauro, di presentare questa importantissima scoperta ad un più ampio pubblico”. https://www.stilearte.it/vasi-straordinari-emergono-da-una-tomba-etrusca-sulle-ceramiche-anche-immagini-della-guerra-di-troia/1 punto
-
Buon pomeriggio. Tutto esatto quello che scrive il buon @nikita_...tanto per aggiungere qualche info, di queste monete esistono i millesimi 1814, 1815, le varianti sono principalmente queste: ●Ritratto con corona a 7 punte ●Sicilar in legenda ●Due punti in legenda al dritto ●Al rovescio il pegaso ha svariate foggie e cambia la disposizione delle sigle V B ( Vincenzo Beninati) e del valore 2 G ●Altre varianti per i punti singoli in legenda Se vuoi c'è una discussione dedicata a tutto il rame siculo di quel periodo Saluti e buona domenica. Cristiano.1 punto
-
Mi fa piacere che ci sia un antenato che dà il titolo ad una discussione. Ma la spiegazione del mio nickname è molto più semplice: sono le prime lettere del mio primo e del secondo nome unite. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
1 punto
-
Grazie, ha i suoi difetti, ma in fondo resta una bella moneta, in mano fa ancora piacere guardarla, e nella mia collezione che non è composta solo di pezzi splendidi non sfigura affatto!1 punto
-
Scusami , avevo frainteso . Anche se diverso come Genio , non riesco a trattenermi nel pubblicare questo splendido medaglione di Adriano con il GENIUS POPULI ROMANI , del peso di 71,6 grammi e spessore di 6,5 mm. , ex collezione Vitali . Ora fa parte della collezione del Medagliere Vaticano .1 punto
-
1- siamo sicuri della fonte ( attendibilità) ? 2- quali prove ci indicano che è stata fatta all'aperto da comuni cittadini? (Dalla sola foto non si può dimostrare un granché e se fosse un depistaggio per dimostrare cose false o distogliere l'attenzione pubblica su fatti più rilevanti ? ) 3- è una zanzara vera o un mini drone sperimentale con sembianze di zanzara ? (Dal momento che non si può più escludere nulla a priori, secondo il ragionamento implicito che si evince) 4- il numero 36 ( o la sigla 9E) sono realmente apposti sull'animale? 5- e se tutto i vero, potrebbe essere un animale da laboratorio scappato? La notizia è assai enigmatica....1 punto
-
Ciao succedeva anche a me poi ho scoperto di avere il diabete….Il diabetologo mi ha spiegato che il sangue eccessivamente carico di glucosio respinge le zanzare. Incredibile ma è così. Ti auguro di cuore che la causa sia un’altra naturalmente. Io da quando lo sto tenendo compensato con i farmaci quotidiani sono di nuovo bersaglio preferito dei maledettissimi insetti volanti 😰😂 Buona domenica1 punto
-
1 punto
-
Bagattino di Mantova (comunente classificato come quattrino) emesso a nome di Federico II Gonzaga... le.condizioni non permettono una più precisa classificazione... se periodo marchionale o ducale... https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FMM/1 Mario1 punto
-
Buongiorno e Buona Domenica a tutti, oggi vi mostro uno dei miei Cavalli Aragonesi riportato in vita con molta pazienza. Era fermo da anni in collezione tra gli acquisti di piccoli lotti in attesa di identificazione, sembrava un dischetto liscio ma poi qualche settimana fa , osservandolo con luce naturale di giorno con diverse angolazioni ho visto prima delle lettere a me familiari, e poi l'inconfondibile ritratto di Ferdinando d'Aragona. Da lì il desiderio di renderlo più leggibile. Dopo ammollo in acqua demineralizzata e massaggio con olio di Vasellina il risultato è per me soddisfacente. Se Recuperare e migliorare la visibilità del diritto era dato per scontato, il rovescio è stato un vero miracolo. Vi mostro le foto di come si presentava e di come si presenta ora. Voi cosa ne pensate? Saluti Alberto1 punto
-
1 punto
-
Anton Grohs-Fligely nacque in Transilvania nel 1825 e venne a Vienna nel 1847, dove iniziò a studiare farmacia all'università. Successivamente si dedicò alle professioni tecniche e lavorò in diverse farmacie a Vienna. Stimolato da alcuni medici, produsse preparazioni di gelatina precedentemente non sfruttate che furono presto utilizzate in tutto il mondo (la gelatina viene utilizzata per la produzione di capsule, compresse e confetti). Fu solo nel 1870 che ricevette la concessione per gestire una farmacia, l'Apotheke zur Austria in Währingerstraße 18. apollonia1 punto
-
E' un asse di M. Atilius Saranus La legenda che leggi è M.ATILI https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G164/31 punto
-
Buonasera a tutti, il mio contributo con la moneta commemorativa da One Pound del 1987 della serie "Royal Diadem": In questo ritratto la Regina Elisabetta II è incoronata con il Diadema di Stato di Giorgio IV1 punto
-
Gettone storico del regno di Luigi XIII D/ VVLTV • QVO • COELUM Busto di Luigi XIII, giovane. In esergo due rami d’alloro incrociati in basso. R/ SERVAT • QUAM • CONDIDIT • ORBEN (Servat quem condidit orbem) La Giustizia suduta, elevata sulle nubi, che tiene nella mano destra una bilancia e nell’altra una spada. La legenda del dritto è l’inizio di un verso dell’Eneide: Vultu quo coelum tempestatesque serenat (… col volto, con cui rasserena cielo e tempeste). apollonia1 punto
-
si vuole! anche se - e qui il @CdC non me ne voglia male - parlare di certi prezzi è già una questione politica, basta guardare qesta tabella: (ho perso un po' di tempo a segnare il prezzo maggiore) e per non essere eurocentrici: Servus njk ======== PS Ma che mente malata chiama un liquido "gas" ed il "gasolio" non è "gasoline" perché quello è "benzina"?!? https://www.cargopedia.net/europe-fuel-prices1 punto
-
L'Organizzazione dei Caraibi Orientali E per finire 6 Stati nel tempo estinti (all'appello manca la moneta dell'Africa Occidentale Britannica)1 punto
-
Se mastichi l’inglese ti consiglio vivamente il buon vecchio Kraay, Archaic and classical greek coins, London 1976 che offre una buona panoramica delle monetazioni di Egina, Corinto e Atene, che ovviamente andrebbe poi aggiornata con studi più recenti ma specifici per le singole zecche.1 punto
-
1 punto
-
Lo conosco😀 Peccato fallimento editore! Imperdibile per il manoscritto catalano, quid unicum nel percorso contabile della zecca di Napoli. Scaricabile qui x 4: https://www.academia.edu/12681266/La_unitat_monetària_de_les_Dues_Sicílies_pel_català_Francesc_Ximenis_La_magistratura_de_la_seca_i_el_Llibre_de_Comptes_de_la_seca_de_Nàpols_1453_1454_1 punto
-
@numa numa a me non risulta che la sigillatura dei diamanti sia in declino, anzi proprio il contrario! Gli Istituti di certificazione (perchè tali sono) non hanno alcun interesse a dare gradi di qualità non corrispondenti al vero. Tali Istituti sono GIA, HRD, IGI (Anversa), IGI (Italia) che non commercializzano. Poi ci sono commercianti che sono anche Gemmologi e sigillano in proprio e allora lì tutto può succedere. Ma ci sono anche Gemmologi non commercianti, come il sottoscritto, che operiamo come gli Istituti. Quello che succede in campo numismatico nostrano, secondo il sottoscritto, è tutto da rivedere e normare. I tanto biasimati americani hanno creato una scala di valutazione (Sheldon) con le caratteristiche per ogni grado che tutti i certificatori utilizzano e quindi parlano tutti la stessa lingua e soprattutto esaminano tutti con uno standard strumentale. Io ai Convegni a cui ho partecipato ho notato che i nostri Periti-Commercianti spesso, molto spesso utilizzano una lente 10X! Con tale ingrandimento non esiste più il FDC, perchè ogni tondello comunque presenta dei piccoli segni visibili a quel livello di ingrandimento. Le monete vanno esaminate a occhio nudo, prima e poi al max a 4/5X, come fanno i graders USA. E' per questo che da noi succede che la stessa moneta esaminata da tre periti, riceve tre gradi diversi, perchè ognuno di loro si è creato un proprio modus operandi per la gradazione, spesso pro domo sua (purtroppo!) Lo slab è nato come risultato finale di un processo di certificazione di qualità, per proteggere monete in alta/altissima conservazione e di valore elevato, sicure per maneggiamento, trasporto ecc. (pensate ad un 50 Lire 1854, lo fareste maneggiare senza protezione?). Quindi piaccia o no questa sarà la strada che oramai si è aperta anche in Europa, e d'altronde una moneta slabbata sarà accettata in qualunque paese del mondo, cosa che non accade per le "bullette nostrane", che mi sono sempre rifiutato di usare. Comunque per me rimane il principio che chi vende non deve periziare e chi perizia non deve vendere!1 punto
-
Buona giornata Decisamente si! Se la scatola non è conservata "sotto vuoto", ma in ambiente "normale", è solo questione di tempo e di condizioni atmosferiche e qualche danno si crea. Se sei vicino al mare/laguna, la salsedine presente nell'aria umida farà da acceleratore, molto meno se sei in ambiente asciutto, magari a 2.000 m sul l/m; se sei in prossimità di un industria chimica .... aiuto! Non è comunque un danno che si crea in un paio di giorni ... dipende da dove è conservata la scatola. Ciò che si crea tra metalli differenti, tra loro accostati, sono le così dette "correnti vaganti o galvaniche", cioè piccole correnti elettriche che vanno da un metallo all'altro corrodendo quello più "morbido". Se fossero monete rare e/o comunque di valore, consiglio di separarle; se fossero monete comunissime (quelle che si comprano a peso) e magari già compromesse, non mi straccerei le vesti. saluti luciano1 punto
-
@Asclepia, condivido il mio esemplare di Grana 2 con perlinato al rovescio.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Le mie condoglianze, credo di far cosa grata allegare un link "Lezione di numismatica" Antonio1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
