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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/26/22 in tutte le aree
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Il termine "dittatura", anche se virgolettato, mi pare eccessivo, non esiste un obbligo in tal senso, credo che i termini fissazione e anche ossessione siano più attinenti alla situazione, la specie umana è questa, puntualmente si fissa in maniera spasmodica su idee, cose o persone, ciascuna nel suo ambito o settore di competenza, e non riesce più a contemplare altro o a uscire da visioni anguste e ristrette, nel nostro tempo prevale l'idolatria del soldo (nel medioevo era la religione, poi sono arrivati i nazionalismi, le statolatrie e le rivoluzioni come panacea per ogni cosa, adesso è il momento dell'economia e della tecnologia), di conseguenza anche la numismatica e il collezionismo di monete si ritrova invaso dalle conseguenze di questa idolatria che in questo settore assume una curiosa sfumatura un po' tautologica (la passione dei vecchi soldi per fare o conservare soldi nuovi)... tuttavia come ho già scritto in precedenza nulla obbliga a condividere, seguire o sottomettersi tale fissazione, la numismatica è tanto ampia, c'è spazio per tutti, anzi secondo me in un periodo come questo ci sono opportunità interessanti per esplorare nuovi settori, più inconsueti e meno battuti, distanti dalle luci della ribalta più mediatizzata... la numismatica è il piacere di studiare la storia attraverso il punto di vista dei nostri amati tondelli, non facciamoci rovinare questo piacere dando eccessivo peso a mode, tendenze e manie che poco c'entrano con questa disciplina...4 punti
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salve io vorrei vendere l'opera può interessare a qualcuno? quanto posso chiedere?3 punti
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Ciao Lorenzo. So come la pensi sui difetti di conio...ma ci tengo a sentire i vostri pareri. E grazie per definirmi un buongustaio sto facendo il possibile, anche economicamente per mettere assieme esemplari più che degni nella mia collezione e in questo caso parlo di Murat...e direi che passo passo sto mettendo su una bella vetrina del buon Gioacchino 😊. Grazie di aver risposto e vediamo se ci saranno altri pareri...è sempre più difficile trovare monete belle x murat (2/3 grana) fuori dalle aste e anche sulla baia. Un caro saluto.3 punti
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Ekkime Nikita...allora, come suggerito da @giuseppe ballauri terrei distinto anch'io 3 grana e grana 3...qui sotto il peso degli esemplari che ho in collezione, quasi tutti alcuni non li avevo sotto mano: grana 3: 16,22 18,39 17,61 15,39 19,18 19,12 17,22 18,44 19,22 Questo è particolare nel senso che il dritto pesa 6,46 e il rovescio 7,43 3 grana 18,01 19,52 17,63 17,31 18,28 18,60 18,33 19,57 Nessuno dei miei esemplari arriva ai 20 grammi, mediamente sembrano pesare di più i 3 grana. Il tuo esemplare è davvero un bel tombino...consideriamo il fatto che oltre allo spessore, a poter far la differenza è forse la lega con cui sono fatti, forse in alcuni è presente del piombo o del metallo più pesante del rame? In ogni caso mò vado a nanna spero di aver contribuito. Un caro saluto...piccola anticipazione, che forse interesserà a pochi, domani posterò nella discussione sulle varianti dei 3 grana e grana 3 l'ultima arrivata Buona notte amici.2 punti
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Ciao @nikita_ non penso di avere in collezione un esemplare prossimo ai 23g. Domani spero di poterli pesare e postare i dati delle mie monete. E' un vero peccato che le aste non riportino quasi mai il peso di questa tipologia che varia molto. Se mi permetti distinguerei nella tabella, i 3 Grana dai Grana 3. Sembra una questione "di lana caprina" ma potrebbe riservare delle sorprese. Ciao e Saluti a tutti.2 punti
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Il tonno sarà fuori tondello ma di certo non le stelle che sono su entrambi i lati della civetta come in questo esemplare della Roma Numismatics, Auction 9. Mysia, Kyzikos EL Hekte. Circa 400-380 BC. Owl standing to right on tunny fish, head facing; on either side, six-rayed star / Quadripartite incuse square. Von Fritze 180, pl. V, 28. 2.65g, 11mm. Very Fine. Very Rare. apollonia2 punti
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Mi piacerebbe sapere da cosa sarebbe causato, l'errore di conio "del doppio cerchio"... se qualcuno si è preso la briga di dargli un nome, avrà anche una definizione ed una spiegazione, o no...? Comunque sicuramente non causato dalla macchina dei rotoloni, che essendo di carta non possono danneggiare una moneta2 punti
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Concordo con @El Chupacabra e @caravelle82 nel sostenere che non è un errore di conio, ma una semplice usura dovuta, come già scritto, dalla macchina confezionatrice di rotolini o ancora più frequentemente dall'inserimento di queste monete nelle varie macchinette automatiche. Saluti a Tutti,2 punti
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In realtà anche per la Magna Grecia le cose non vanno diversamente. I corpora di importanti monetazioni (Taranto, Heraklea, Metaponto, Caulonia, Velia, Laos, Terina, ecc.) sono tutte a firma di studiosi stranieri e moltissime oramai datate (vedi Caulonia ferma alla monografia del Noe degli anni Cinquanta). Un'eccezione è rappresentata dallo studio sugli incusi di Sibari pubblicato nel 2013 dalla Spagnoli ma è pur vero che a quasi dieci anni dalla stampa del volume ancora si attendono le annunciate tavole fotografiche, senza le quali la nozione stessa di corpus appare fortemente limitante, specie sul piano dell'utilizzazione pratica. Ma il problema riguarda anche le collezioni museali italiane, molte delle quali sostanzialmente inedite. Tanto per restare in tema, ad esempio, due stateri di Terina del tipo in oggetto vengono rintracciati da Regling nella collezione Santangelo custodita nel Museo Nazionale di Napoli. Una collezione tra le più cospicue e importanti dell'Italia meridionale ma ferma al catalogo ottocentesco di Fiorelli privo di foto. Ma il discorso sarebbe lungo.....e off topic.2 punti
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Fermo restando i riferimenti da C.P. citati e le non buone condizioni della “moneta” non è facile arrivare a delle conclusioni attraverso una foto…anche a riguardo dell’autenticità stessa. Se il fattore differenza (notevole) di peso viene confermato possiamo propendere per un falso…personalmente per la “peculiarità da studio” non darei più di un euro…sarei curioso tra costi di materiale (propendo che sia ottone) e lavoro di realizzazione valutare gli effettivi margini di guadagno nel “ falsificare” tagli monetari così bassi. Se possibile la terrei in collezione, qualora ricorre il caso, come “moneta da studio”. Un cordiale saluto2 punti
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Ciao, a distanza di 9 anni da quella mia richiesta, non posso che condividere i consigli di @talpa al post numero 52 punti
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Ecco gli originali per informazione. https://coins.nd.edu/colcurrency/currencytext/MA-05-05-80b.html (mi dispiace 🤷♂️)2 punti
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@Litra68, spero di far cosa gradita nel condividere nella tua discussione anche falsi d'epoca delle monete di Carlo II. 8 Grana 16882 punti
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Dall' amplissima varietà di tipologie proposte dalla prolifica zecca di Cizico, un esemplare di piccolo, piacevole hektè in elettro, con al diritto civetta . Evidentemente fuori tondello gli elementi accessori ricordati dal compilatore, quali " ...on tunny fish...six rayed star on either side... " . Sarà il 30 Settembre in vendita Bucephalus 7 al n. 238 .1 punto
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Sì ricorda la conferenza del prof. Savio che si terrà domani alle 20.42 a Milano in Via Kramer, 2. Oppure in streaming . (Vedi link al post # 9)1 punto
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Tornese 1677 OC/A, simbolo:M... Già da bambino il Re mostrava dei limiti rispetto agli altri bambini della sua età, iniziò a parlare non prima dei quattro anni e a camminare ad otto... Come si può notare nel ritratto sulla veste del futuro Re venivano applicati vari amuleti per allontanare i malefici...1 punto
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qspl/spl a ore 9 del rovescio c'è una macchia... provocata perchè stata troppo nella plastica. liberala in un bel vassoio1 punto
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In realtà anche sull'esemplare RN 17, 28.03.2019, 494 (hemihekte) le stelle non sono visibili: Greek Mysia, Kyzikos EL Hemihekte - 1/12 Stater. Circa 400-330 BC. Owl standing to right on tunny fish, head facing / Quadripartite incuse square. Cf. Von Fritze 180, pl. V, 28 (hekte); Hurter & Liewald -. 1.33g, 9mm. Extremely Fine. Apparently unique as a hemihekte. From the collection of an antiquarian, Bavaria c. 1960s-1990s.1 punto
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Nella religione romana , il Genio è uno spirito o , più correttamente , un nume tutelare , considerato come il custode benevolo delle sorti delle famiglie ma anche dei singoli individui . Nel tentativo di chiarirne la natura ne sono state date definizioni approssimative, come "anima" , "principio vitale" , "angelo custode" . Nonostante le critiche di Walter Otto , si è generalmente pensato (es. Kurt Latte e Georg Wissowa) che al Genio associato ad ogni maschio corrispondesse una Iuno associata ad ogni femmina e che tale binomio Genio-Iuno risalisse alle origini del pensiero religioso romano , ma secondo Georges Dumézil questa sarebbe una semplice congettura senza fondamento e il binomio sarebbe apparso molto più tardi . Infatti nelle commedie di Plauto ci sono abbondanti riferimenti al Genio ma nessuno alla Iuno e bisogna attendere fino a Tibullo perché se ne cominci a parlare . Inoltre, in un' iscrizione d' età repubblicana si fa menzione , oltre che del Genius Iovis , anche del Genius Victoriae (anziché un' ipotetica Iuno Victoriae) . In origine dunque , e fino all' età augustea , il genio doveva riguardare tutti , uomini e donne . Il Genio era definito da Censorino «cuius in tutela ut quisque natus est vivit» . E infatti la festa del Genio è il compleanno dell' individuo , il dies natalis . Veniva ritenuto uno spirito buono , una specie di angelo custode che nasce con l' individuo , lo accompagnava e ne dirige le azioni nel corso dell' intera vita . La parte del corpo in rapporto con il Genio è la fronte . Dice infatti Servio che "la fronte è consacrata al Genio , per cui quando lo veneriamo ci tocchiamo la fronte" («frontem Genio consecratam esse, unde venerantes deum tangimus frontem») . Non c' era un giudizio univoco sul destino del genio dopo la morte dell'individuo : secondo Orazio scompare , secondo Ovidio no . Nel corso del tempo e per analogia con gli uomini , anche agli dèi fu attribuito un Genio . La più antica attestazione è la già citata epigrafe risalente al 58 a.C. L' attribuzione del Genio si estese anche alle famiglie (Genio del pater familias) , allo Stato , alle province , ai collegi , alle unità militari e il genio dell' imperatore vivente divenne oggetto di culto pubblico con Augusto . Roma stessa aveva un Genio , di cui Servio ricorda la dedica su uno scudo custodito in Campidoglio : Genio urbis Romae sive mas sive femina . Non è chiaro se il Genius populi romani , raffigurato come un giovinetto , sia lo stesso Genio dell' Urbe o se sia una divinità distinta anche se equivalente . Questo Genio aveva un tempio nel Foro , vicino al tempio della Concordia . L' attribuzione di un genio ad ogni luogo fu dovuta forse all' assimilazione del Genio con i Lari che si trova in Censorino . Dice infatti Servio che "nessun luogo è senza un genio" Tratto da : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=921dbfbd8e4b46bfJmltdHM9MTY2Mzg5MTIwMCZpZ3VpZD0wZjBmYzAyNy02YzI0LTY3MmUtMDM2My1jZGZlNmQ0ZjY2ZGImaW5zaWQ9NTE3Ng&ptn=3&hsh=3&fclid=0f0fc027-6c24-672e-0363-cdfe6d4f66db&u=a1aHR0cHM6Ly9pdC53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvR2VuaW9fKGRpdmluaXQlQzMlQTAp&ntb=1 Una variante del Genio semi conosciuta e’ il Genio del Senato , questa legenda del Genio e’ stata tramandata , almeno credo , dal solo Antonino Pio , nelle cui monete , rovescio di Sesterzi , lo presenta in due versioni , una certa poiche' la legenda lo certifica come tale , l’ altra supposta ; la prima , versione lo presenta come un giovinetto paludato e con elmo , tiene nella mano destra un rametto e nella sinistra un bastone o scettro , con la legenda GENIO SENATUS (RIC 605) ; la seconda versione , supposta , in quanto priva della legenda che lo certifica come GENIO SENATUS , come nel primo Sesterzio , ha come legenda al rovescio solo COS IIII . Sesterzio emesso , tramite la TRP XVI del dritto , tra il 152 e il 153 . In questo secondo Sesterzio si vede il Genio del Senato (?) posto su una colonnina all’ interno di un tempietto o edicola (RIC 913) . Dove fosse collocato questo tempietto o edicola non e’ dato sapere . La figura sopra la base , forse una colonnina , e’ paludata ma rimane difficile capire cosa tenga nelle due mani , comunque la figura e’ attribuita ufficialmente al Genio del Senato . Rimane sconosciuta la localizzazione di questo tempio , se invece fosse stata una semplice edicola posta all’ interno della Curia Giulia sede del Senato , sarebbe bello immaginarla come punto di riunione o passaggio , dove i Senatori prima di una assemblea si fermavano d’ innanzi al loro Genio rendendogli omaggio e chiedendo consiglio al Genio del Senato prima di prendere decisioni importanti , civili o militari , in nome del Popolo Romano . Questo secondo Sesterzio e’ classificato come una emissione molto rara . L' aspetto attuale della Curia , come appare in prima foto , è dovuto a un rifacimento effettuato da Diocleziano a causa di ingenti danni causati da un incendio nel 283 d.C. . Come costruzione è uno degli edifici tardo antichi meglio conservati di tutta Roma . L' ottima conservazione del monumento è dovuta al fatto che nel VII secolo venne trasformato in chiesa di Sant' Adriano . In foto , oltre alla Curia Giulia sede del Senato , due Sesterzi di Antonino Pio con il Genio Senatus e altri due esemplari , piu' rari , con il tempio e all' interno l' immagine del Genio Senatus ; il quarto Sesterzio piuttosto mal messo , le rarita' sono spesse volte cosi' , e' apparso recentemente in un' asta estera .1 punto
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Trovo interessante la raffigurazione del Genio che qui e' rappresentato come una figura togata, con un cappello a falda larga (come mi sembra), con ramoscello nella mano destra e scettro nella sinistra. Iconografia diversa da quella, per esempio, del GENIO POPVLI ROMANI della prima Tetrarchia, dove il Genio e' rappresentato nudo (con clamide), con patera e cornucopia e con in testa il modius: http://www.wildwinds.com/coins/ric/diocletian/_heraclea_RIC_017a.jpg Il mio pensiero: Probabilmente nel caso del Genius Senatus si vuol far rilevare l'autorevolezza del consesso (in sintonia con l'atteggiamento di rispetto verso il Senato da parte di Antonino Pio); nel caso del Genius populi romani l'aspetto "sacrale", religioso. Buona serata da Stilicho1 punto
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La barretta è in rilievo. D'altro canto se fosse in incuso, sarebbe una pacchia per i falsari cui basterebbe, con un minimo di manualità, incidere barrette su tutti i 100 Lire 1972. Posto qui sotto un esemplare, a parte i fatto che ho controllato personalmente, dalla foto si vede che l'ombra della barretta è dalla stessa parte del tratto diagonale del "2": se fosse in incuso sarebbe dall'altro lato. In ultimo, va considerato che si tratta di un inizio di "frattura di conio", ed in genere questo produce un difetto in rilievo per la stessa natura della frattura.1 punto
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Ricollegandomi al Denario presentato da @Pxacaesar , RIC 285 , ho notato che nella descrizione illustrativa allegata del rovescio con il tempio e all' interno la statua del presunto Genio del Senato , viene ipotizzato di una presunta statua di Antonino Pio (?) , anziche' di quella del Genio del Senato . Purtroppo questa particolare tipologia di rovescio presenta la legenda generica di COS IIII , questo purtroppo non permette di avere nessuna certezza a chi fosse dedicato tempio , o forse una piu' piccola edicola , con statua all' interno posta su un cippo o colonnina . Sara' stata una statua dedicata dal Senato ad Antonino Pio o veramente la rappresentazione del Genio del Senato ? risposta non facile ; di sicuro esiste solo un passo della Storia Augusta relativa alla vita di Antonino Pio , nel quale passo e' scritto che : "Accetto' anche una statua d' oro a lui dedicata dal Senato" , sara' quella raffigurata nei rovesci ? Le descrizioni del Denario in due esemplari , RIC 285 : Antoninus Pius . AR Denarius . Rome , 145-161 AD Obv : ANTONINVS AVG PIVS PP TR P XXII , laureate head right Rev : COS IIII , distyle shrine with domed roof , within which is a figure (Antoninus Pius ?) stands left holding branch and sceptre , on a low base . RIC III , 285 rated Scarce ; RSC 331 ; BMC 926 Courtesy of Roma Numismatics , Feb , 2010 ANTONINUS PIUS - Denarius - Temple - Rare Seller bpmurphy ANTONINUS PIUS 138-161 AD . Struck 159 AD. AR Denarius (3.54 gm) Obverse : ANTONINVS AVG PIVS P P TR P XXII , laureate head right Reverse : COS IIII , Tetrastyle temple with domed roof , within stands a statue of Pius (?) on a short base . References : RIC III 285 ; BMCRE 926 ; RSC 331 Condition : Lightly toned VF. Rare type ! Annotazione : nei bronzi (sesterzi) questo dubbio : statua Antonino Pio o Genio Senato , non esiste , e' a favore del secondo .1 punto
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Buongiorno a tutti, complimenti Cristiano @Asclepia per la nuova arrivata. Non mi esprimo sulla conservazione. Approfitto per dire che se continui così, resterà ben poca cosa per noi altri🤗. Saluti Alberto1 punto
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Buongiorno e complimenti Oppiano, è riduttivo definirlo piccolo, bella moneta, tutta leggibile, piccola mancanza al bordo, ma ottima. In un certo periodo mi era venuta la voglia di buttarmi sulle ossidionali, molto affascinanti, ma costose. Anche per questa che posti le varianti sono molte e io collezionando per varianti mi spennerei. Complimenti e saluti. Cristiano.1 punto
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La moneta olandese ERASMUS da roll l'ho trovata a 14. Dubito che arrivi a costare 5/6 euro. La tiratura è certamente alta (mezzo milione di esemplari) ma le modalità di distribuzione (ossia a caso dentro i rotolino) la avvicinano un po' di più ai 2 euro finlandesi 2004.1 punto
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Ciao Cristiano, tu sai come la penso, ne abbiamo parlato in un'altra discussione. Qualcuno direbbe spl con difetti, io direi subito bb. Comunque tu sei sempre un buongustaio. Carissimi saluti.1 punto
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Ciao non è una medaglia,prova a confrontarla con questa. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FERIIG/81 punto
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A beneficio dei partecipanti, in attesa anche della foto rovescio, posto quella del dritto che ho ricavato dall'immagine di preview. Buona serata da Stilicho1 punto
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Ci avevo già provato, ma avevo preferito omettere prima di pubblicare il mio precedente post in quanto le mie osservazioni mi sembravano inconcludenti. Comunque ci provo, male che vada dirò delle inesattezze. Nell’esemplare in discussione mi ha molto colpito la piattezza dell’area incusa (nella parte inferiore ed anteriore) che accoglie l’occhio e le palpebre, invece piuttosto pronunciata nei tre esemplari provenienti dai musei. L'ordine è il medesimo dei precedenti post, Berk, Londra ex Burgon, Londra ex Lloyd, Parigi. Altro elemento che non ritroviamo nell’esemplare Berk è il tratto verticale che delimita l’occhio nella sua parte anteriore, congiungendo le palpebre. Ben visibile nella moneta ex Burgon ed evidenziata a dovere nella moneta ex Chandon de Briailles a causa di una doppia o tripla (?) battitura. Mi pare tuttavia di intravvedere tracce di due segni in rilievo (?) che accomunano l'esemplare Berk e quello parigino. Uno sotto la palpebra inferiore ed uno di fronte al naso, all’altezza della sopracciglio. Fratture di conio? Al rovescio l’elemento che ha attirato la mia attenzione è l’evanescenza dell’ala della Nike nel pezzo Berk. Ancora ben delineata anche nella moneta ex Lloyd che è stata letteralmente “scannata” (mi si passi il brutto termine), l’ala presenta dei rilievi piuttosto chiari e consistenti nel pezzo di Parigi che presenta tra l’altro un’usura paragonabile alla moneta in discussione.1 punto
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@Matteo91 Una buona sintesi sugli argomenti che vuoi approfondire è l'Oxford handbook of greek e roman coinage, più facilmente reperibile ed economico del Kraay e con riferimenti bibliografici per ogni capitolo, di seguito ti posto i link per visionarne il contenuto e quello dove reperirlo eventualmente: https://academic.oup.com/edited-volume/27945 https://www.amazon.it/Oxford-Handbook-Greek-Roman-Coinage/dp/0199372187 Sulla monetazione ateniese e i mitici tetradrammi in particolare, un ottimo, recente ed economico testo è The Athenian empire: using coins as sources, di cui puoi trovare un'anteprima su Amazon: https://www.amazon.it/Athenian-Empire-Using-Coins-Sources/dp/1107686709/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=1 punto
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Due tornesi 1680, il premio coniato a martello, il secondo a bilanciere.1 punto
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Riapro questa discussione per postare il mio piccolo acquisto pomeridiano. Lotto 406 Asta Maison Pruvost Numismatique 25/9/2022 Venise, Palma Nova, Siège de 1814 par les autrichiens, 50 Centimes, Av. MONta. D'ASSEo. PALMA, Couronne, 1814, Rv. NAPOLEONE IMPe. E RE / CENT 50, Cuivre, SUP. 12.35 g. 28 mm, KM 2 MIR1/R2 - Pag.281, Superbe exemplaire à la patine marron uniforme. Rare qualité! Monnaie de siège de la fin de l'Empire Français. Certainement l'un des plus bel exemplaire connu en cuivre. Ex. Burgan Numismatique Maison Florange, vente du 15 janvier 2021, lot 531.1 punto
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Dopo la riforma monetaria che portò i tarì al valore di 22 grana si presentò il bisogno di creare un nuovo taglio per facilitare gli scambi commerciali... È fu così che nacque la moneta da 8 grana,che sommato al tarì riformato raggiungeva la cifra di 30 grana,pari a 3 carlini...1 punto
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Non ne dubito … diciamo che preferisco ancora illudermi che le monete - uno degli step piu’ fondamentali nell’ evoluzione sociale ed economica dell’Uomo - abbia ancora un granello di spessore culturale in piu’ rispetto alle figurine e anche alle gemme ( Claudio non mene voglia anche queste ultime rivestono un’importanza eccezionale nell’evoluzione della Terra - ma qui parliamo soprattutto di valore culturale). e questa culturalita’ appunto e’ il valore che maggiormente dovrebbe venire enfatizzato, venendo prima di quello venale o di investimento che gli ‘slab’ purtroppo contribuiscono invece a standardizzare. in buona sostanza se standardizzo un bene, lo rendo il piu’ possibile fungibile, inquadrandolo e gradandolo automaticamente metto prima il suo valore economico e di scambio sul mercato e di conseguenza ne deprimo l’individualita’ , la sua culturalita’ , la storia che mi puo’ raccontare la singola moneta. ecco perche le monete antiche - dove l’individualita’ ’ anche culturale, e’ massima sono quelle che meno si adattano alla pratica dello ‘slab’1 punto
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Buonasera a tutti. Riuscito a recuperare la piastra in acciaio necessaria al completamento dei vari componenti sequenziali: piastra acciaio, blocchetti di conio, battente temprato, la pressa è pronta a operare per le prime realizzazioni. Anche se sono ancora da perfezionare mi ritengo sodisfatto dei risultati, più in particolare, della “pratica” fatta nel conoscere le caratteristiche dei vari materiali utilizzati nonché le relative dinamiche di lavoro. Ottima la lavorabilità del piombo e sue leghe, dello stagno ed argento puro. Diverse battute in più erano necessarie per imprimere il rame e l’oro in lega (750/1000). Proprio per il numero delle battute necessarie ho inteso che l’ideale sarebbe utilizzare una pressa più potente dove sarebbero apprezzabili netti miglioramenti. Ecco di seguito postata la foto della pressa in posizione di lavoro, una prova realizzata in stagno ed una in rame con tondelli di diverso diametro. Colgo l’occasione per ringraziare chi del Forum mi ha seguito e dato suggerimenti in questa esperienza, nel contempo sono a disposizione per confronti in merito.1 punto
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Bronzo di Decio Traiano di Selge (Licia-Panfilia) con Etruscilla al dritto e al rovescio il santuario di Zeus e di Eracle: due alberi sacri in recinti tra la folgore (a sinistra) e la clava (a destra); davanti a ciascun albero un altare; il tutto su un basamento (talvolta scritta Ɛ?) (SNG vA 5317). https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/23060 Province Lycia-Pamphylia City Selge Region Pisidia Reign Trajan Decius Obverse inscription ƐΡƐ ƐΤΡΟΥϹΚΙΛΛΑΝ ϹƐ Obverse design diademed and draped bust of Etruscilla, r., on crescent Reverse inscription ϹƐΛΓƐΩΝ Reverse design sanctuary of Zeus and Heracles: two sacred trees in enclosures between thunderbolt (on l.) and club (on r.); before each tree, altar; all on base (sometimes inscribed Ɛ?) apollonia1 punto
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trovo interessante il segno di bulino sul ginocchio SX (per chi guarda) utilizzato per la costruzione del conio. Mi conferma l'utilizzo di tali riferimenti/aiuti sui bordi per delimitare gli spazi (e non solo al centro del punzone) . Li ho ritrovati spesso e volentieri sui grossi e spesso erano appena fuori del "disegno" tanto da sembrare segni segreti del massaro.1 punto
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buongiorno, questo il link per la visione in remoto da collegarsi il giorno della conferenza poco prima delle 21 https://meet.google.com/sjx-uehg-hrq Marco1 punto
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