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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/27/22 in tutte le aree

  1. Io ho vissuto un po' tutte le fasi e modalità collezionistiche, ho cominciato presto, da bimbo di nove anni, con la cartamoneta, fu un colpo di fulmine, ricordo ancora il giorno, ero in gita vacanziera a Venezia con mio padre, mentre si passeggiava vidi una curiosa vetrina piena di banconote di ogni paese, mi apparve come uno spettacolo magico, tutti quei colori, figure, scritture strane, rimasi in uno stato di trance col naso azzeccato alla vetrina per alcuni minuti finchè mio padre ebbe pietà di me e mi chiese: vuoi entrare e vederle meglio? Ecco, da quel momento entrai in quel mondo e non ne sono più uscito, ma ho cambiato tante volte oggetti e modalità del collezionare, non sono mai riuscito a rispettare piani e programmi, è tutto troppo bello e interessante per indugiarci troppo a lungo, così dalla cartamoneta passai alle monete borboniche al secondo anno di liceo, ricordo ancora la mia prima piastra del 1857, bella patina bruna e uniforme, pagata 150.000 L. e presa da un listino di un commerciante pubblicato su Cronaca Numismatica, la mia unica "bibbia" monetaria del tempo, poi mi dissi perchè solo le borboniche? Pure le vicereali e le medievali sono interessanti e mi arraffai un bel mezzo ducato di Filippo II seguito da un saluto di Carlo II d'Angiò, poi scendendo lungo la scala del tempo arrivai alla Neapolis greca, potevo mai rimanere indifferente davanti a quei bei didrammi con la bella Partenope e il misterioso toro androprosopo o alle frazioni di bronzo con splendida patina verde smeraldo? Non si poteva e quindi vai con le greche, ma se andavo con le greche perchè non con le romane, mi accorsi che erano gnocche pure quelle, soprattutto quelle imperiali, con quei bei ritratti, veniva voglia di mettere assieme una bella galleria di ritratti degli imperatori, e quindi vai pure con la ritrattistica imperiale, nel frattempo ero diventato un po' più grandicello, andavo all'università e facevo diversi esami storici, uno di questi era storia bizantina, mi ingrippai pesantemente, volevo sapere, capire, conoscere tutto, vita, morte e miracoli del bizantume e ovviamente potevo mai esimermi dall'ambito monetoso? Niente affatto, e vai pure con le monete bizantine, a cui seguirono nel giro di qualche anno quelle islamiche, ma è normale, se si studia Bisanzio, ci si imbatte negli arabi e nei turchi e nelle loro bislacche quanto affascinanti monete, e io non resistevo, quindi si va per lidi esotici tra dinar e dirham... non avevo una collezione ma uno zoo numismatico, di tutto di più 😅😁... tuttavia devo dire che anche in quella fase di collezionismo onnivoro compulsivo e selvaggio, non trascuravo affatto i libri, anzi nel corso degli anni proprio i libri di numismatica e storia monetaria finirono per assorbire sempre più il mio interesse finchè non decisi di dedicare loro la maggior parte delle energie mentali e tascali, ma è stato un punto di arrivo, dopo due decadi di collezionismo totale mi ero un po' saturato, sentivo il bisogno di procedere diversamente, non più seguendo il puro piacere o interesse del momento, ma ragionando su cosa volevo davvero creare, avevo ormai abbastanza esperienza da capire meglio almeno questo, cosa mi appagava di più, e a me appaga tanto saperne e conoscerne di più, il dietro le quinte di ogni moneta, dalla sua creazione alla sua funzione, perchè, quando, quanto e come era coniata, circolava, era spesa, tesaurizzata, rifusa e via di seguito, e questo sapere lo trovavo solo in certi libri, potevo creare una biblioteca specializzata, importante, che soddisfacesse tutte queste mie curiosità su tante monete e così iniziai questo nuovo percorso, un po' più ordinato e regolare, ma sempre divertente, forse ancora di più perchè fondato su una consapevolezza maggiore... questo per dire che il modo di collezionare è un percorso davvero esclusivamente personale, ha un po' dell'autoanalisi, del conoscere sè stessi anche attraverso questo ambito, apparentemente trascurabile e di poca importanza nelle cose del mondo, ma comunque efficace e indicativo per chi sceglie di seguirlo, non ci sono modalità valide per tutti, ognuno ha la propria, che può essere modificata nel corso del viaggio, l'importante alla fine è divertirsi...
    6 punti
  2. Buonasera a tutti, voglio condividere con voi l'acquisizione di questi speciali Silver Certificate, conosciuti come dollari con sigillo giallo, utilizzati per il pagamento delle truppe americane e le spese di occupazione in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale con quella che fu detta l'Operazione Husky (9-10 Luglio 1943 sbarco in Sicilia). Quest'operazione comportò una vera e propria occupazione militare del suolo siciliano nonché una riorganizzazione amministrativa delle istituzioni fasciste, le quali vennero rimosse da tutti gli ambiti della vita pubblica con una relativa imposizione di una valuta di occupazione. Questi tre tagli non potevano mancare nella mia collezione per tutto il valore storico, economico, sociale e politico che rappresentano senza dimenticare come la liberazione dal nazifascismo ebbe un costo molto alto per la popolazione in termini di stragi, violenze e crimini: Questi dollari sigillo giallo andranno ad unirsi alle mie AM lire ed al bubble soap dollar. Un grazie a tutti numys
    6 punti
  3. Buonasera a tutti, @gennydbmoney bello il tornese del 1677. Interessanti le note relative a Carlo II. Una vita non facile la sua. Stasera posto il mio unico Argento di Carlo II . Un Tari del 1694. Un anno nefasto per Napoli e parte del meridione, cercando qualche notizia sono stato attratto da quello che vado a riportare. Fonte Wikipedia e ISTITUTO NAZIONALE DI GEOGRAFIA E VULCANOLOGIA. I paesi menzionati sono gli stessi del Terremoto del 1980 che ben 300 anni prima hanno subito la stessa sorte. Il terremoto dell'Irpinia e Basilicata del 1694 colpì gran parte dell'Italia meridionale: circa 9.500 km² tra le province di Avellino e Potenza. Tra i comuni più colpiti vi furono Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Muro Lucano, San Fele, Calitri, Bisaccia e Picerno. Il sisma di magnitudo 6,87 si verificò alle ore 18:45 dell'8 settembre 1694, e durò circa un minuto causando circa 6.000 morti. A Napoli si verificò anche uno tsunami. Le ricerche archivistiche A partire dai primi anni 1990, per migliorare le conoscenze su questo evento, sono state condotte approfondite ricerche sulle fonti archivistiche, che hanno consentito di integrare e precisare notevolmente le informazioni sugli effetti subiti dalle località dell’area colpita e di ricostruire il quadro dell’impatto che il terremoto ebbe sulle popolazioni. Dallo spoglio della documentazione amministrativa conservata all’Archivio di Stato di Napoli non sono emerse le relazioni sui danni inviate dalle autorità periferiche (presidi e percettori provinciali) al governo centrale. Probabilmente tale documentazione è andata perduta o dispersa nelle distruzioni belliche subite dall’archivio napoletano. Tale grave lacuna è stata in parte compensata dalla documentazione reperita in Spagna all’Archivo General de Simancas che, insieme alla corrispondenza intercorsa tra il viceré di Napoli, Francisco de Benavides conte di Santisteban, e il re di Spagna, Carlo II d’Asburgo, conserva copie delle relazioni inviate a Napoli dai presidi delle Udienze di Principato Ultra, Principato Citra, Basilicata e Capitanata corrispondenti all’incirca alle attuali province di Avellino, Salerno, Potenza e Foggia. Saluti Alberto
    4 punti
  4. Ho pesato i Grana 3 - 3 Grana della mia modesta collezione. La variabilità è notevole, nessuna raggiunge il peso di quella di @nikita_ che penso sia un "unicum" o comunque una moneta molto rara. Molto interessanti le ipotesi di @Asclepia ( che in questo campo è un vero Maestro ). Sicuramente se qualche altro amico del Forum volesse contribuire con il peso dei Grana3 / 3 Grana ( dividendo le 2 tipologie ) probabilmente potremmo comprendere di più su queste anomalie. Ecco la mia tabella che cercherò di integrare con i dati degli altri collezionisti. Buona Serata, Beppe
    3 punti
  5. Ezzelino III da Romano (1236 - 1259) Grosso da 20 denari Argento 1,66 g 20 mm D/ ¤ CI ¤ VI ¤ CI ¤ V:I pseudo legenda alternate con croci patenti. Croce patente a braccia lunghe entro cerchio che interseca un cerchio più piccolo e la legenda VE RO N A R/ ¤ * VE * RO * NA * alternato a rosette Croce patente e la tra le braccia CI VI CI V:I
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti, ho 31 anni e colleziono monete principalmente del Regno d'Italia da quando ne avevo 10. Dopo 2-3 anni, a causa della pandemia e altri problemi familiari sono riuscito a tornare a frequentare alcuni mercatini, tra cui Cordusio che è da sempre stato il mio preferito. Penso che per la prima volta nella mia vita sono tornato a casa a mani vuote nonostante mi piaccia sempre prendere anche un piccolo ricordo di una gita domenicale in buona compagnia, questo perchè ormai ho tristemente constatato che i prezzi che trovo sono molto ma molto superiori di quelli che ad esempio applicano Numismatici Professionisti con tanto di partita iva. Il tutto spesso accompagnato da frasi del tipo questa moneta vale 30 ma te la faccio a 15 perchè sei tu ( 5 lire aquilotto circolato in bb scarso). Sarà che sono io di vecchio stampo ma ho da sempre preferito comprare dal vivo che da un computer, per prima cosa perchè vedere monete dal vivo non è come vederle in una foto, inoltre ho sempre apprezzato conoscere persone con cui condividere questo hobby. Nel mio caso non mi è mai interessato specularci con le monete, anzi sono decisamente più le fregature che ho preso soprattutto nei primi anni, ma la domanda che mi faccio oggi è se ha ancora senso frequentare questi mercatini e soprattutto come farà a sopravvivere questo hobby se le stesse persone che ne fanno parte si comportano in questo modo cercando i polli da spennare. Siamo ancora in pandemia, ma in questo momento sembra essere tutto abbastanza tranquillo. Nonostante questo vedo sempre meno espositori e sempre meno persone interessate all'argomento, euro a parte che nonostante tutto sono ancora abbastanza ricercati. La numismatica è la nostra Storia, a parte le rarità e le conservazioni top è un settore tristemente in declino e non si fa assolutamente nulla per cercare di avvicinare i giovani, che obiettivamente saranno il futuro. Vorrei sapere i vostri pareri. Con profondo rammarico. Matteo
    2 punti
  7. Si tratta di un argomento fortemente dibattuto. Babelon, Vlasto e Holloway ritengono che la monetazione a nome di Alessandro il Molosso (AU, AR, AE) sia avvenuta parte in Epiro e parte in Italia meridionale. Per quanto concerne nello specifico le monete di bronzo, Vlasto non esclude che siano stati coniati in Italia le serie nn. 16, 17 e 18 in quanto si ritrovano in cospicua quantità nel medagliere del museo di Napoli mentre esigue risultano le attestazioni fuori dall'Italia. La serie 18, in particolare, sarebbe stata emessa per lo studioso a Taranto. Per Franke invece l'emissione sarebbe in esclusivo collegamento con la spedizione militare dell'Epirota e pertanto coniata interamente in Italia meridionale ipotizzando una localizzazione delle zecche a Taranto, Metaponto, Locri e soprattutto Crotone. A quest'ultima lo studioso assegna due serie in bronzo: la prima (Vlasto 16b) per la presenza del tripode, estraneo all'ambiente molosso; la seconda (Vlasto 17) per la resa retrospiciente dell'aquila che richiamerebbe una serie di bronzo crotoniate. L'ipotesi è accolta anche da Attianese (2005) che in vari contributi aveva già ventilato l'ipotesi di un officina monetale impiantata dal re epirota a Crotone. https://www.acsearch.info/search.html?id=126440 Vlasto 1926, pl. XI, 8 https://www.acsearch.info/search.html?id=404153 Kroton Più di recente uno studio a firma disgiunta di M. Taliercio e R. Vitale nel XLIII Convegno di studi sulla Magna Grecia editi nel 2004, ha affrontato il riesame delle serie nell'ambito di uno studio sulla monetazione della Magna Grecia nell'età del Molosso. In particolare dal contributo della Vitale emerge come una forte presenza del bronzo coniato a nome di Alessandro il Molosso nell'area occidentale e in particolare nel Bruttium, evidentemente in relazione con lo stanziamento delle truppe, con una particolare incidenza, forse non casuale, delle serie 16 e 17 Vlasto. Che le serie siano state coniate in parte o in toto in Italia meridionale è difficile dirlo. Certamente per alcune serie enee le analogie tipologiche con Crotone sono stringenti e non vengono contraddette dalla distribuzione dei rinvenimenti.
    2 punti
  8. Piccolo bottino al mercatino, 11 monete per solo 2€ . Va bene che non è niente di particolare ma la soddisfazione di passare il tempo a spulciare tra le monete, cercando quelle meglio conservate, magari qualcuna che ti manca per completare una collezione...tanto voi mi capite bene. Diciamo che la mattinata di Domenica è stata passata bene.
    2 punti
  9. @Fabio_ Questa che hai in mano e' una moneta con un rovescio particolare. Vi e' rappresentato il cosiddetto "altare di Lugdunum". Questo altare fu fatto erigere da Druso Maggiore (fratello di Tiberio) proprio a Lugdunum quale luogo delle cerimonie del "Concilium galliarum", una assemblea dei notabili delle nazioni galliche che si riunivano per celebrare il culto di Roma e di Augusto. Queste riunioni erano l'occasione per vere e proprie feste ed erano un momento in cui i rappresentanti gallici potevano portare le loro istanze all'attenzione dell'imperatore. Dall'altra, erano anche un modo con cui le autorità saggiavano "l'umore" delle popolazioni galliche. Il tempio era dedicato, come detto a Roma ed Augusto (donde la legenda ROM ET AVG). E' rappresentato sulle monete decorato con la corona civica ed e' delimitato ai due lati da due colonne dalle quali pare spicchino il volo due Vittorie alate. Buona serata da Stilicho
    2 punti
  10. Ennesima dimostrazione che frequentare le nostre riunioni alla fine è conveniente 😃
    2 punti
  11. Nel collezionismo, come in amore (il collezionismo è una forma d'amore), non esiste un metodo "giusto": dipende dall'indole del singolo. C'è chi nella vita non fa un passo senza averlo pianificato e chi invece segue l'impulso e si fa guidare da quello. Per quanto mi riguarda non c'è nulla di più lontano dal mio approccio di quanto dice @odjob. Ma va bene così, ognuno è diverso (e ci mancherebbe), trova il tuo "metodo" e conosci te stesso!
    2 punti
  12. Buongiorno ancora amici...domanda, tanto per fa un pò il professorino ...scherzo ovviamente. Ma quante varianti si conoscono del GRANA 3 con stella?? Nel mentre vi posto il mio ultimo acquisto, non è particolarmente rara, tra le varianti con stella c'è ne sono di ben più rare, ma appunto mi mancava e ultimamente ho la trovavo troppo cara, o troppo brutta...così ho portato a casa questa, la conservazione per il tipo è buona e allora me la sono accattata: GRANA 3 I8I0 , lettera I in data al posto della cifra 1, stella come simbolo e data non spaziata. Un caro saluto Cristiano. Eccola:
    2 punti
  13. Chi vende monete ci sarà per un altro bel po':case d'aste, negozi di Numismatica,mercatini di Riccione,Bologna,Verona ed in qualche altra parte d'Italia. Questo hobby sopravviverà nei collezionisti che diverranno APPASSIONATI e STUDIOSI di Numismatica:bisogna studiarsi i cataloghi d'aste per imparare le conservazioni,le rarità e le classificazioni; bisogna leggere,leggere,leggere e leggere ed ancora leggere libri di Numismatica e storia,poi si passa a studiare,e,solo dopo aver studiato le monete sui libri e sui cataloghi d'aste e listini,si passa alla fase dell'acquisto,non prima essersi fatti due conti in tasca ed un piano progettuale su cosa collezionare;poi si passa alla fase dello SCRIVERE,e,quindi si scriveranno articoli su studi di Numismatica e si giungerà anche a pubblicare libri ed a fare mostre sulle monete collezionate. In ultimo ,se si è ancora vivi o si passa la collezione a figli o nipoti ma devono dimostrarsi degni di ricevere la collezione dove tu ci hai "sputato il sangue"per raccoglierla ;oppure la si vende in asta o a qualche commerciante. Per quel che concerne"polli da spennare"ci sono commercianti muniti di professionalità e quelli che ne sono sprovvisti,ma li trovi in qualsiasi campo commerciale queste due tipologie.Per questo ti consiglio prima di LEGGERE e di imparare le CONSERVAZIONI e,nel mentre,impari anche a conoscere i commercianti.AD ACQUISTARE LIBRI NON SI SBAGLIA MAI,non è come potrebbe avvenire per le monete. Salutoni odjob
    2 punti
  14. Questo mi ha ricordato un mio amico che, udita questa frase ad un convegno, fece al commerciante a voce alta: ''No!!! Proprio a me? No!!! Ma dai, non ci credo... Proprio perchè sono io???'' Credo che quel commerciante non abbia più usato quell'espressione. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. Ciao Nikì...intanto hai fatto bene a prenderla, le possibilità potrebbero essere: o facevano i tondelli a cacchium senza badare troppo al peso, ancora, magari hanno usato delle lamine approntate per i 10 tornesi del 98? Gli spessori coincidono? O ancora potrebbero aver ribattuto proprio su un 10 tornesi ma da queste foto non mi sembra di vedere un 10 tornesi sotto. Più probabile quindi lamina approntata per 10 tornesi, o tondello vergine di un 10 tornesi in cui è stato battuto questo "polposo" 3 grana. Le ultime 2 le più plausibili, se peso e spessore coincidono ( non mi ricordo a memoria i ponderali del 10 tornesi 1798, è una moneta che mi manca) Un caro saluto. Se la cedi...io ci sono 😜
    2 punti
  16. Buongiorno, apro questa discussione come critica aperta, una sorta di "J'accuse", nei confronti di quella che ritengo una vera e propria piaga che sta progressivamente danneggiando il mondo del collezionismo numismatico. Una moda nata oltreoceano che, ultimamente, sta dilagando in maniera sempre più aggressiva anche qui in Europa. Sto parlando, ovviamente, della mania nel sigillare ermeticamente monete, medaglie e banconote in quelle odiose scatolette di plastica. Dall'antica Grecia ai giorni nostri, la frenesia "slabbatoria", ormai, non conosce più alcun limite. So che questo tema è già stato toccato in diverse occasioni qui sul forum ma gradirei che venisse finalmente affrontato in maniera sistematica. Siccome non è mia intenzione apparire come il classico bigotto reazionario non aperto alle novità, argomenterò le mie critiche mostrando alcune delle maggiori criticità insite in questo sistema malato. Ovviamente, mi concentrerò sulle due principali compagnie di slab-coin (ovvero NGC e PCGS), trascurando realtà emergenti come CCG e GENI. 1. La plastica nasconde meglio i graffi In un momento storico in cui si guarda veramente al capello e in cui un singolo segnetto può spostare il valore di un determinato esemplare anche di diverse migliaia di euro, la plastica impedisce di valutare correttamente tutti i singoli dettagli. Spesso, infatti, non si riesce a capire se gli hairlines che si intravedono sono effettivamente sulla moneta o sulla plastica dello slab. In questi casi, almeno per quel che mi riguarda, non riesco proprio a concedere il beneficio del dubbio. 2. Bordo e contorno non possono essere esaminati Forse si tratta del lato negativo peggiore. Purtroppo, in molti casi la visione del contorno è tutt'altro che secondaria nel valutare un determinato esemplare. Ad esempio, ultimamente mi è capitato di vedere sempre più medaglie napoleoniche sigillate. Ebbene, questo è un problema serio perché impedisce di distinguere gli esemplari coevi dalle riconiazioni postume, nelle quali veniva impressa una sigla e/o un simbolo proprio sul taglio. Ovviamente, il valore economico e il relativo interesse collezionistico si riduce molto nel caso in cui tale punzonatura fosse presente... Altri casi in cui la visione del bordo può rivelarsi determinante per stabilire la genuinità o meno del pezzo sono certamente le monetazioni dell'antica Grecia, Roma repubblicana e imperiale per la presenza o meno di codoli di fusione. Inoltre, nascondendo il bordo, è impossibile valutare la presenza di colpetti più o meno invasivi che, naturalmente, incidono sul valore dell'esemplare. 3. Il peso non è dato da sapere Anche questo dato, essenziale in molti casi, è evidentemente un lusso per gli americani. A volte viene riportato il peso ma, spesso, si tratta semplicemente di un copia-incolla del valore di riferimento presente nel catalogo. 4. Foto di pessima qualità Non so voi, ma a me è capitato diverse volte di essere interessato ad una moneta chiusa in slab (anche perché ormai spopolano). Ovviamente le case d'asta fanno quel che possono nel fotografare siffatte "plasticosità" e, giustamente, riportano quasi sempre il codice per permettere di verificare sul rispettivo sito di coin-grading che tutto sia in regola (dato che girano anche slab contraffatti...). Andando sul sito Internet e cercando la moneta, in certi casi manca proprio la foto ed è riportata solamente la descrizione dell'esemplare. In altri casi, la foto c'è ma è scattata in maniera tale da esaltare la patina sgargiante e non permettere di valutare realmente lo stato di conservazione del pezzo. E così, può capitare che, tra casa d'aste e compagnia di slab, non vi sia una singola foto all'altezza... 5. Il mistero dei punteggi Forse il problema minore per chi valuta le monete per quel che sono, senza basarsi su ciò che dice lo slab. Tuttavia, è evidente che gran parte del successo di queste scatolette derivi dalla fiducia incondizionata che nutrono tante persone (investitori, collezionisti impreparati, ecc.) in giro per il mondo. Così un punto in più o in meno può spostare migliaia di euro anche se, magari, non cambia nulla in concreto. Addirittura, in alcuni casi, mi è capitato di vedere monete con punteggi più bassi messe meglio, almeno dal colpo d'occhio (dato che una valutazione a 360° è impossibile), rispetto ad esemplari con valutazioni migliori. Non entro troppo nel dettaglio di ciò che sta dietro all'attribuzione di tali punteggi, ma ci sarebbe molto da dire tra servizi di re-grading (in cui si spedisce una moneta chiusa con punteggio X e ti ritorna con punteggio uguale o, addirittura, maggiore ma mai inferiore!) e chiara inflazione dei punteggi (tanto che per le napoleoniche, anni fa, il MS65 era il massimo raggiungibile mentre adesso vedo MS66 e MS67 come se piovessero...). Ebbene, queste sono le prime 5 criticità che mi sono venute in mente e che, quasi certamente, non sono le uniche. Mi piacerebbe molto leggere la vostra opinione in merito e, magari, sentire se c'è qualcuno che ama queste scatolette, anche per avere un confronto.
    1 punto
  17. Qualche tempo fa ho acquistato dal venditore “Sondermann Numismatics” due monete. Ecco la prima: D/: IMP C VICTORINVS P F AVG: Busto di Vittorino, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra. R/: PAX AVG: La Pax stante a sinistra, con un ramoscello nella mano destra e uno scettro trasversale nella sinistra; V/ star nei campi ESERGO: - Questa la seconda: D/ IMP CC VAL DIOCLETIANVS P F AVG: Busto di Diocleziano, radiato, drappeggiato e corazzato, a destra R/ CONCORDIA MILI-TVM: Diocleziano, stante a sinistra in abiti militari, mentre riceve una piccola Vittoria su globo da Giove stante a sinistra appoggiato ad uno scettro; H al centro del rovescio ESERGO/ XXI Si trattava di due esemplari senza particolari pretese di rarità, tutto sommato gradevoli, ma con una particolarità: erano accompagnati dai loro vecchi cartellini di catalogazione. Ed eccoli questi cartellini, piccoli da stare dentro le caselle di un vassoio. Dalla descrizione del venditore, le monete risultavano provenire dalla “Ex Grohs-Fligély collection, 1875-1962”. Quindi le monete facevano parte della collezione di un certo Grosh-Fligèly, nato nel 1875 e morto nel 1962. Per ora fermiamoci qua. Trovo interessanti questi cartellini che fanno trasparire una certa conoscenza della numismatica romana imperiale. Nel cartellino di Diocleziano è indicata la corrispondente classificazione del Cohen (e mi sembra anche correttamente). L'opera del Cohen "The description historique des monnaies frappées sous l'Empire Romain" uscì con il primo volume del 1859 e fu completata nel 1868. Il RIC (The Roman Imperial Coinage) iniziò ad essere pubblicato nel 1923 ed il volume V (che tocca il periodo in cui cadono le due monete) è del 1927. E' probabile che il nostro avesse dimestichezza soprattutto con il Cohen che però, come sappiamo, ha i suoi limiti in quanto ha fonti poco attendibili ed ha una valenza per lo più antiquaria. A maggior ragione per i "gallici" che erano davvero poco conosciuti (su di essi anche il RIC zoppica molto). Alla luce di ciò, interessante che avesse in collezione proprio un Vittorino. Gli perdoniamo, pertanto, sia il lapsus calami (Diocleianus anziché Diocletianus) sia l'errore nella collocazione cronologica di Vittorino. Al di là di tutto ciò, inoltre, anche la qualità delle monete non e' poi male, no? A questo punto la domanda sorge spontanea, come si suol dire: ma chi sarà mai stato questo Grohs-Fligély? Che tipo di collezione era? E’ partita così una mia piccola indagine numismatica senza grosse pretese, ma animata dalla volontà di cercare di capire a chi fossero appartenute le monete prima di finire nelle mie mani. Quindi ho iniziato qualche ricerca ed ecco a cosa sono giunto. La storia comincia dai due fratelli Adolf ed August (nati rispettivamente nel 1808 e 1810) appartenenti alla nobile famiglia austriaca dei Fligély. Dei due il più famoso era August che era un ufficiale, un cartografo ed un feldmaresciallo austriaco. August si era sposato tardi in età ed il suo matrimonio era stato senza figli. Di Adolf sappiamo molto meno, se non che morì di tifo e che, prima di morire, ebbe una figlia di nome Emilie. Tuttavia, allora, ciò che contava nelle famiglie nobili era avere un erede maschio che portasse il nome di famiglia. E questo arrivò quando Emilie sposò un noto farmacista di nome Anton Grohs al quale passò, con solenne dichiarazione, la nobiltà, lo stemma ed il nome dei Fligély. Da allora, la famiglia avrebbe avuto il doppio nome di Grohs-Fligély. Anton Grohs, inizialmente, era stato avviato dalla famiglia al sacerdozio, ma dopo due anni di studio in seminario capì che quella non era la vita che faceva per lui; lui voleva studiare farmacia, campo al quale si era avvicinato grazie alla amicizia con alcuni giovani medici. E così, dopo essersi guadagnato da vivere prima lavorando in una birreria e poi in un conceria, finalmente divenne farmacista lavorando in diverse farmacie di Vienna. Di indole curiosa e animato da spirito innovativo, inventò e allestì preparazioni di gelatina utilizzata per la prodizione di capsule, compresse, confetti e supposte divenendo famoso nel suo campo tanto che, nel 1870, ricevette la concessione per gestire una grossa farmacia di Vienna, l’Apoteke zur Austria in Wahringstrasse 18 e che e’ esistente ancora oggi: Anton ebbe cinque figli, quattro femmine ed un maschio; il maschio era August, nato nel 1875: e’ proprio il nostro collezionista. Con la morte di Anton, la farmacia fu inizialmente gestita insieme da tutti i componenti della famiglia, anche se l’unico farmacista era proprio August, come sembrerebbe testimoniato da questi strani annunci trovati in rete in parte in tedesco (grassetto) ed in parte (credo) in ungherese (sarebbe interessante se qualcuno potesse tradurli bene: io ci ho provato, ma mi sono perso subito): Interessante, in particolare, questo secondo annuncio. Ipotizzo possa indicare una sorta di un preparato galenico brevettato (zäpfchen ho visto che vuol dire “supposte”), ma anche qui sarebbe utile una traduzione ad hoc. Ciò porterebbe August sulla linea del padre Anton, al punto da essere riconosciuto nel 1913 “reale fornitore” degli Asburgo. August Grohs-Fligély e’ morto nel 1962: Quindi abbiamo identificato il collezionista, ma purtroppo non sappiamo molto di più della sua collezione. Ho provato quindi a scrivere a Sondermann. Ecco la sua risposta: Hello, Sorry, I don't have much Information about Grohs-Fligely. He was an Apothecary in Vienna, Austria. His collection was auctioned by Dorotheum in June 2020. That's all I know about him. Best regards, Sebastian Sondermann Quindi la sua collezione è stata venduta all’asta da Dorotheum nel giugno 2020. La sensazione è che la collezione dovesse essere piuttosto cospicua, magari non solo di monete romane. Del resto, la disponibilità economica doveva averla. Ieri ho provato a scrivere a Dorotheum; attendo la risposta; vi terrò aggiornati. Qui finisce questa piccola ricerca. Spero di non avervi annoiato. Io mi sono divertito e, per di più, ho ricostruito alcuni passaggi precedenti delle mie due monete, cosa che rappresenta (a mio avviso) un valore aggiunto per i pezzi in collezione. Infine, abbiamo conosciuto un po' questo farmacista austriaco con la passione per le monete (solo romane?). E voi sapete qualcosa in più su questa collezione? Avete qualche esemplare che ne ha fatto parte? Chiudo con un ringraziamento particolare all'amico e collega Curatore @grigioviola. Un saluto a tutti voi da Stilicho
    1 punto
  18. E' difficile dirlo. Secondo Vlasto la serie 16 è l'unica rappresentata da un cospicuo numero di conii, anche con varianti, che però lo studioso non identifica con precisione. Solo una minuziosa raccolta degli esemplari potrà sciogliere il dubbio.
    1 punto
  19. Ho acquistato negli anni monete periziate chiuse in bustine , ho tenuto solo quelle (poche) che ritenevo descritte correttamente, sia come catalogazione che come conservazione. Allo stesso modo faccio e farò con le monete di mio Interesse chiuse negli slab. Ad oggi le ho tutte liberate.
    1 punto
  20. Bella pescata! Per i miei gusti la mia preferita è sicuramente il 10 pfennig 1925!
    1 punto
  21. Non sei diventato rettiliano ma lo sei sempre stato, e ora finalmente te ne rendi conto. Ora che la tua maturazione godzillare è completa le zanzare se ne sono accorte e hanno paura di te (tranne quelle due o tre particolarmente idiote). Anche se sei vegetariano fra poco comincerai a svegliarti nel sonno grondante di sudore, spesso dopo aver sognato di mangiare criceti e altri roditori, poi comincerai a trovare invitanti anche gli esseri umani.
    1 punto
  22. Questo il nuovo monogramma per il Regno di Re Carlo III .
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  23. Il termine moda o tendenza non indica necessariamente una durata di tempo effimera, è un po' come nel campo delle arti o della letteratura, alcune mode e tendenze sono durate per decadi, a volte pure per qualche secolo, certo nel nostro tempo consumistico dove i ritmi si sono accelerati in tutto siamo abituati a vedere mode, create artificialmente dal mercato, che arrivano e spariscono nel giro di pochi anni, ma non è sempre così... in ogni caso, durata a parte, bisogna poi vedere i risultati concreti di certe mode, se si verificheranno determinati rischi e abusi paventati nei posti precedenti, con la situazione tutt'altro che rosea che stiamo vivendo, si assisterà ad un caotico festival della patacca inscatolata... a cui seguirà la moda della caccia e relativo inscatolamento degli inscatolatori 😅
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  24. Ciao a tutti posto questa moneta per avere anche un vostro parere. La moneta è un cavallotto di Guglielmo Gonzaga con la reggenza della madre Margherita Paleologo.. Al rovescio la legenda è GVLIELMVS•DV•MAN•MAR•MO•F Consultando i testi a mia disposizione CNI ,collezione BAM e il nostro catalogo non ho trovato questa particolarità con DVX senza la X mentre per Francesco III la variante senza la X è censita. Volevo chiedere qualcuno è a conoscenza di altri esemplari senza la X?se invece fosse una variante inedita potrebbe aumentarne la rarità o sarebbe solo una curiosità?
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  25. Buongiorno...non colleziono Mantova, mi ha sempre incuriosito e invogliato ma non mi ci sono mai messo, ho solo un esemplare ossidionale ( un soldo di Milan 1799) complimenti invece a te per la bella moneta, in ottima conservazione per il tipo e pure rara. Bella davvero.
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  26. Ma che bella regione la Liguria, sole, mare e FDS... Davvero belle, complimenti, .
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  27. Ci stà allora l'idea, ripeto magari delle lamine o dei tondelli vergini di alcuni 10 tornesi 1798, si son detti, perché rifondere e ricominciare tutta da capo e così li hanno usati per coniare queste, per me è una bella scoperta, anche il diametro corrisponde 35 mm e reputo raro un 3 grana così. Lo spessore dei 10 tornesi da quanto leggo era di 35mm ma credo fosse molto variabile pure quello, quindi ripeto ci può stare. Complimenti Nikì
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  28. Certo. Non mancano infatti casi di pedigree erronei (o inventati?). Ecco un caso abbastanza evidente, da me segnalato senza ottenere alcuna correzione Quindi è sempre bene verificare sui cataloghi storici.
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  29. io noto , almeno dalla foto, sul bordo tra la E e la M un colpetto oltre agli altri segni ben evidenti. io sarei qul qSPL. qFDC manco col binocolo...
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  30. Buongiorno...mi disinfetto le mani, guanti per cortesia,camice sterile, bisturi e iniziamo... Grana 3, 1810, data non spaziata, variante asterisco a 7 punte, rovesciato, disposizione 1 2 2 2, rara, niente punto dopo FRANCIA. Tamponatemi cortesemente la fronte con una garza che l'ho imperlata di sudore. Grazie collega. Proseguiamo. Nella variante citata nei testi ( questa nel Magliocca manca) la legenda è più breve e c'è un bel punto dopo FRANCIA. Esame concluso. Per il saldo parli con Samantha la mia sexy segretaria. Saluti.🤣🤣🤣. Ciao Albè!!!
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  31. Mi sembra che gli interventi che si sono susseguiti finora siano tutto fuorché un bieco ululare al cielo o un lamentarsi per partito preso di questo sistema (dato che il termine “moda” mi pare non le sia gradito). Chi più, chi meno, ognuno ha espresso le proprie perplessità argomentando le ragioni per cui sia un errore slabbare indiscriminatamente qualunque tipologia di moneta, senza tenere in considerazione come peso e bordo non siano affatto elementi secondari in molti casi. Che poi lo slab abbia comunque molti estimatori e che si stia diffondendo a macchia d’olio anche in Europa, non è di certo una scoperta. Ovviamente non sarà questa discussione a fermare questo processo e a determinare un cambiamento. Magari, però, ciò che si scrive può aiutare a sensibilizzare e a far capire le insidie che si possono nascondere in monete chiuse in slab. E ciò non mi sembra affatto “esercizio inutile”. Non sempre. Dipende da cosa si sta vendendo. In asta si vedono ancora tantissime monete di alta qualità “libere” (fortunatamente) che ottengono risultati eccellenti. Detto in altri termini, ci sono pezzi che non hanno bisogno della plastica per avere successo. Anzi, a volte lo slab può anche sortire l’effetto contrario. Mi è capitato, ad esempio, di vedere monete sigillate come “Cleaned UNC Details” molto penalizzate in certe occasioni. Perciò, mentre per alcune monetazioni, specie le più moderne, lo slab può garantire un maggiore successo in fase di vendita, per altre ritengo che sia ininfluente se non, addirittura, deleterio…
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  32. Lo stato di conservazione delle tue monete è mediamente parlando basso. Conservazione bassa = valore basso. Hai però monete in argento, quindi c'è comunque il valore del metallo. Diciamo che se riesci a piazzare 1 grammo di argento puro per più di 50 centesimi di euro, sei già un buon venditore. Quando ho scritto 100 euro, stavo solo chiedendoti quale sarebbe stato per te il guadagno totale che avrebbe giustificato il tuo impegno. Io non credo tu possa pretendere più di 100 euro in toto, sempre a patto che sia tutto autentico. Ma potrei comunque sbagliare. Per una valutazione corretta, infatti, abbiamo bisogno di foto singole fronte e retro, ravvicinate e a fuoco, come ti è stato già scritto. E, se ci fai caso, per uno dei tuoi gruppi tu hai ripetuto 2 volte la stessa immagine. Bisogna valutare autenticità, conservazione, segno di zecca, data di coniazione e altro ancora, e tutto ciò non è desumibile da quanto tu ci mostri. Potresti quantomeno raggruppare le monete in gruppi di 2/3 pezzi tra loro uguali. Come vedi, o dedichi un po' del tuo tempo all'operazione, oppure non giungerai mai a una conclusione. Proprio non ti va di cominciare una collezione? Saresti già avanti. Sono monete di famiglia? leHai trovate inqualche cassetto nascosto? Daccinotizie, siamo curiosi. Saluti!
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  33. Certo, è naturale che determinate tendenze e fissazioni le sentiamo tanto più presenti, nel bene e nel male, quanto più vanno a incidere nel nostro percorso personale, invitabilmente determinati percorsi collezionistici ne sono stati e ne verranno influenzati, è la fenomenologia della vita stessa, qualunque accadimento causa conseguenze, cambiamenti, problemi e opportunità, e sicuramente in alcuni casi, soprattutto per chi li vive sulla propria pelle, questi accadimenti possono creare cospicue frustrazioni e incazzature... Nel mio intervento precedente cercavo di esprimere una visione più distaccata dalle "emergenze" collezionistiche, nel quale è inevitabile che si possa incorrere in simili seccature e appesantimenti scrotali (ma è anche il prezzo che ben conosce e accetta qualunque "cacciatore" che bracca la sua preda anche per anni), per focalizzare più l'attenzione sulla vastità del mondo numismatico che di certo non andrà in crisi per le attuali ossessioni inscatolanti, anzi, come già sottolineato e paventato da alcuni, se a tale moda si accompagneranno furbate del tipo di nascondere o mimetizzare monete dubbie, modificate, ripulite, restaurate e compagnia cantando, dietro il grottesco paravento della garanzia sulla sola conservazione, soprattutto in un periodo in cui crisi economiche, di sussistenza materiale ed etiche incoraggiano illegalità, espedienti e truffe di ogni genere, è assai probabile che la suddetta mania si rivelerà alquanto effimera...
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  34. DE GREGE EPICURI Sono d'accordo. Fare una valutazione è un po' più difficile; comunque, mi pare siano tutte comuni.
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  35. Tornese 1677 OC/A, simbolo:M... Già da bambino il Re mostrava dei limiti rispetto agli altri bambini della sua età, iniziò a parlare non prima dei quattro anni e a camminare ad otto... Come si può notare nel ritratto sulla veste del futuro Re venivano applicati vari amuleti per allontanare i malefici...
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  36. In questo momento quelli che stanno morendo sono i russi (ed etnie varie associate alla grande madre Russia) e gli ucraini.... e se tu ogni tanto dimostrassi un poco di pietà per quei poveri diavoli che, giorno dopo giorno, ora dopo ora, lasciano la loro vita in nome di una patria che forse (??!!) non li merita, forse saresti più credibile anche come commentatore d'oltre cortina... Così, con il tuo sarcasmo e il tuo cinismo, appari solo come come un disumano oligarca senza scrupoli... Mario
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  37. Comunque riporto in vita questa discussione un pò datata perché sto acquistando una moneta moderna con la stessa tematica di quelle di cui si parla qui. Appena c'è l'ho ve la mostrerò. Intanto posto un documento interessante che analizza diverse di queste monete. documen.site_monete-con-il-nome-di-geova.pdf
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  38. taglio: 2 euro cc paese: grecia anno: 2019 B tiratura: 750.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!
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  39. si vuole! anche se - e qui il @CdC non me ne voglia male - parlare di certi prezzi è già una questione politica, basta guardare qesta tabella: (ho perso un po' di tempo a segnare il prezzo maggiore) e per non essere eurocentrici: Servus njk ======== PS Ma che mente malata chiama un liquido "gas" ed il "gasolio" non è "gasoline" perché quello è "benzina"?!? https://www.cargopedia.net/europe-fuel-prices
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  40. Se mastichi l’inglese ti consiglio vivamente il buon vecchio Kraay, Archaic and classical greek coins, London 1976 che offre una buona panoramica delle monetazioni di Egina, Corinto e Atene, che ovviamente andrebbe poi aggiornata con studi più recenti ma specifici per le singole zecche.
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  41. Come molti sanno combatto da anni la pratica di inscatolare le monete. Capisco la strategia commerciale, ma non condivido quella numismatica. @lorluke ha già toccato molte delle criticità dello slab. Il peso nella monetazione medievale è fondamentale, anche per motivi di studio. Sempre nelle medievali sono importanti i punzoni e attraverso la plastica è impossibile individuarli bene. Infine, ma è pure un argomento importante, a volte vengono sigillate monete false. Questo è dovuto al fatto che è impossibile conoscere tutte le monete e le loro criticità. E, a tal proposito, le società che slabbano garantiscono lo stato di conservazione, ma non l'autenticità. Così si rischia di avere un falso, ma MS65... #Liberiamo le monete Arka Diligite iustitiam
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  42. Sia il quinario che il vittoriato a legenda KOP vengono messi in relazione alla prima guerra macedonica ed attribuiti a Marco Valerio Levino, più precisamente alla sua campagna militare del 210 che culminò con la presa di Anticira.
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  43. https://www.biddr.com/auctions/aphroditeartcoins/ Ecco il profilo si biddr.
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  44. La mia emissione preferita, fra quelle itineranti cesariane, è RRC 452/2 (datata al 48-47). Anche qui ho il mio bel piccolo rottame, acquistato da asta InAsta 53 (12/03/14), lotto 257; diametro mm 16-19, peso g 3,49.
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  45. Aggiungo che, secondo me, in una moneta da 50 Lire, per essere in FDC, si deve poter vedere perfettamente il tratto della colonna vertebrale alla base del collo. Quello è uno dei punti di maggior consunsione. Nelle monete postate da Mafir la differenza, tra una conservazione e l'altra, di questo particolare si nota benissimo, in quella FDC le vertebre sono ben visibili mentre nelle altre sempre meno, fino a sparire del tutto in quella in MB. Ciao e grazie per l'ottima esposizione. Giò
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  46. Per MB la moneta ha circolato parecchi anni ed incomincia a perdere i rilievi più alti ed anche le date dell'anno e del valore, ecco la moneta. Spero di esserti stato utile. Saluti Marfir
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  47. Per il BB si passa ad un poco di usura e sempre segnetti, guarda la testa di Vulcano, questa per me è BB.
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  48. Ciao Cartonum, io guardo i capelli di Vulcano ed il lustro della moneta, i capelli sono la parte più alta dei rilievi, questa secondo me è FDC Naturalmente la moneta non deve avere segni di contatto, solo in piccola parte dovuti alla caduta dopo la coniazione su altre monete.
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