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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/22 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, Condivido con voi l'ultimo arrivo nella mia umile raccolta. Un saluto Raffaele.
    3 punti
  2. Non penso che la logica non è sempre tutto. penso che la logica e la base di tutto. Mi rivolgo a te numa numa........ sai spiegarmi cosa è successo a queste monete ? sempre sul rovescio, facciamo molta attenzione alla cuffia retinata che raccoglie i capelli. Ho ci sono due conii, o ........... la prima foto, il dettaglio ( in blue e giallo ) la cuffia su Hirmer e su Gulbenkian. In confronto (in blue e in giallo ) , Gorny&Mosch marzo 2020, Kunker marzo 2017. Gorny e Kunker hanno destato forti dubbi. Sotto la moneta di questa discussione NG. Sotto Hirmer e Gulbenkian ( sicuramente genuine ) Sotto Gorny & mosche e Kunker Il cordoncino evidenziato in giallo, su Hirmer e Gulbenkian, non e totalmente visibile, non fuoriesce un ricciolo, come su Gorny e Kunker. Così il modellato della retina sono rigidi è lievemente ingrossati. poiché sono monete che devono provenire da un unico e solo conio, queste Gorny e Kunker, non li condivido che siano state coniate dal conio Kimon. qualcuno potrà pensare ad una correzione dell’epoca, ma la mano e insicura e niente di artistico. Poi ci sarebbero altri dettagli che in mancanza di una visione dal vivo, darebbe una certezza alle mie rilevazioni. Certamente non si tratta di scivolamenti o salti di coni. Disponibile a leggere commenti costruttivi e non arroganti e prepotenti. Gionnysicily.
    3 punti
  3. Altra monetina comune (C), ma in buona conservazione:
    3 punti
  4. A Bologna ne abbiamo parlato con @aleale e altri amici... Un influente collezionista di Mantova mi ha spiegato che, a differenza delle altre opere d'arte, che sono direttamente nelle disponibilità della fondazione, la collezione numismatica è di proprietà della banca, in custodia alla fondazione... e quindi a rischio di viaggio di sola andata verso Siena... Ho già inoltrato una mail chiedendo il contatto diretto con l'ufficio mps per poter rompere le scatole direttamente a loro... Sperom!!! Mario
    3 punti
  5. Salve. Pubblico la foto di una monetina che è nella mia collezione da parecchio tempo( foto un po' scure). Dovrebbe trattarsi di un 3 cavalli del 1636, con sigla GA/C, di Filippo IV. Data leggibile. Correggetemi se sono in errore. Ringrazio tutti.
    3 punti
  6. Purtroppo è girata da una parte sola
    3 punti
  7. Negli anni sessanta la banca d’Italia iniziò sistematicamente ad emettere banconote con impressi i volti degli uomini che hanno reso grande l’Italia. Uno dei personaggi che ovviamente non poteva mancare era Leonardo Da Vinci. Egli è stato uno scienziato, inventore ed artista Italiano nato ad Anchiano (frazione del comune di Vinci in provincia di Firenze) nel 1452 e morto in Francia nel 1519. Venne inserito sulla banconota da 50 mila lire che all’epoca era il secondo taglio con valore più alto dopo il taglio da 100 mila lire a partire dal 1967 fino al 31 marzo 1979, giorno in cui fu dichiarata fuori corso. Il volto rappresentato sulla banconota è tratto dall’opera dello stesso Leonardo realizzata nel 1515 circa e chiamata “Autoritratto”. Il suo capolavoro è conservato a Torino nella Biblioteca Reale. Nel retro della banconota troviamo una raffigurazione del borgo medievale di Vinci, luogo di nascita dello scienziato. In questa banconota c’è lo zampino artistico dell’incisore Trento Cionini, maestro Di fama mondiale che realizzerà in seguito alcune delle banconote più belle in assoluto mai realizzate in Italia come la 20 mila lire “Tiziano” e la 500 mila lire “Raffaello”
    3 punti
  8. Monetina rara ma ancor di più in buona conservazione, periziata Tevere bb/spl
    2 punti
  9. Buonasera, aggiungo alla discussione pagina del "PAGANI PROVE E PROGETTI" dove è menzionata in due varianti ma non fotografata.
    2 punti
  10. Buonasera, Sono sincero, ho l’impressione che la foto dell’asta della moneta di apertura restituisca, in alcuni punti dei rilievi, un immagine “falsata” dai riflessi dell’illuminazione sul metallo. Se si osservano i particolari del dritto mi riesce difficile confrontarli con sicurezza: molte caratteristiche sono chiaramente identificabili come corrispondenti, altre sembrebbero essere quasi in aperto contrasto. I dettagli postati sopra da Giovanni ne contengono davvero molte e sono solo una minima porzione. Potrebbe essere come dice @gionnysicily una pulizia successiva, che ha reso le superfici quasi come fossero “cromate” aggiungo io. Anche se come diceva @numa numa ho pensato anche a dei fotoritocchi (li facevano già allora?!). Ne ho visti di certi da non credere.. e non per l’esecuzione quanto per le casa d’aste che li aveva presentati. Per il momento resto quindi assai confuso. E per gli approfondimenti che verranno aggiungo, purtroppo nuovamente solo il rovescio, della moneta del lascito Lloyd, al British Museum dal 1946, SNG 1409. Asse di conio ad ore 11, diametro 36 millimetri, peso 43.21 grammi. Unisco ancora, anche se poco utile per i confronti vista la scarsa definizione, la moneta della ex collezione di Arthur Stone Dewing (1880-1971) numero 868, al Museo di Harvard dal 1965. Asse di conio ad ore 10, peso 39.94 grammi.
    2 punti
  11. Il peso riportato da NG è di 43.02 gr. Nei due Hirmer purtroppo non sono riportati i pesi per questo esemplare. Pero' il catalogo Bank Leu 81 , lotto 111 (questo esemplare) riporta un peso di 42.99 gr. Trattandosi di una differenza di 3 centesimi di grammo, diciamo che ci puo' stare .. Aggiungo che la foto del diritto riportata nel catalogo Leu evidenzia il medesimo difetto (?) nella coscia sin. del primo cavallo a dx. Mi viene il dubbio se la foto riportata in Hirmer possa essere stata 'migliorata'?
    2 punti
  12. Ok. Abbiamo solo la foto del dritto ( la quadriga ) dell’Hirmer. la moneta pubblicata Hirmer, dalla foto risulta ancora con tracce di cloruro e solfuri. Pertanto probabilmente è stata ripulita. Ecco perché sembra nuova. pur mantenendo tutti i dettagli del modellato, non mi so spiegare cosa sia successo alla coscia del primo cavallo. sicuramente non dipende dalla coniatura. qualche spiegazione ? sul rovescio, altri dettagli che non avendo la foto, il confronto l’ho fatto con altri esemplari.
    2 punti
  13. E per concludere il giro odierno, un gradevole trittico composto da due monetine comuni ed una più rara, ma tutte in buona conservazione:
    2 punti
  14. Se consideriamo che i testi di riferimento sono ancora Crespellani, CNI, Zocca, e in questi testi non è descritto... se non ci sono passaggi d'asta sfuggiti alla rete degli appassionati, penso sia effettivamente un esemplare particolare e probabilmente inedito... Da studiare!
    2 punti
  15. è bastato non avere fretta, la risposta è arrivata.
    2 punti
  16. Pag.10 con indicazione dell'esemplare ex pennisi=hirmer 37.
    1 punto
  17. Purtroppo non possiamo sapere come fossero queste monete quando furono rinvenute. Viste le dimensione dei modulo potrebbe essere che fossero molto “incrostate” e successivamente pulite . Ai tempi non andavano molto leggeri….
    1 punto
  18. Concordo che la ragione principale del flop, è stata la riproposizione della moneta dopo pochi mesi, dettata da intenti speculativi. Molto probabilmente si pensava ad un ripensamento di coloro che l'avevano battuta nell'occasione precedente ....... ma così non è andata. Non credo che sia dovuto alla perizia "MS 62" giudicata troppo bassa; chi colleziona monete, pur privilegiando la migliore qualità, non colleziona "lustrini" soprattutto quando queste monete rappresentano un pezzo di storia e sono introvabili in qualsiasi conservazione. Il prezzo preteso ormai non stupisce, certo non è rivolto alla maggioranza dei collezionisti, ma è sintomo di un mercato che pur diminuendo di appassionati, rimane sempre vivo e acceso.
    1 punto
  19. Altra monetina: un poco più rara, ma ancor più rara per la buona conservazione...
    1 punto
  20. Mi pare assurdo che almeno su ori e argenti non ci sia alcun controllo: non voglio pensare a qualcuno che si ritrova quello schifo su un 100€ d'oro pagato 2000€ o su un 200€ pagato 3500€....
    1 punto
  21. Ciao @Pxacaesar, meno male che ognuno di noi, ha dei limiti. Prima di evidenziare le incongruenze, sto mettendo in ordine tra i falsi ( che esistono di questa moneta ) e le poche Genuine. A tempo, sarò lieto di soddisfare le tue conoscenze. Per imparare. 👍👍
    1 punto
  22. Buongiorno a tutti e complimenti per la bella discussione che ho letto con gusto. Essendo di queste zone citate vorrei aggiungere una piccola storia a riguardo: Per secoli si pensò, soprattutto nel XIX secolo, che il tempio di trovasse in un luogo, una vallata, fra il monte Petria e il monte Cerro, detto oggi "Ara di San Maffeo (Matteo)", tanto è che nel 1800 un tale Bufalini scavò dove ora sorge il Rifugio omonimo. Trovò poco o nulla (probabile i resti del castellaccio del monte Petria di epoca Bizantina) e lasciò perdere l'impresa. Lascio uno screen shot del Libro dove se ne parla. Ci sarebbe ancora tantissimo da dire su questo posto, ma è più una tradizione orale e di esperienze dei cittadini locali, che non veri e propri saggi di scavo archeologici.
    1 punto
  23. Ho provveduto a unire le due discussioni, lasciando aperta la risultante in Exonumia.
    1 punto
  24. Complimenti,colleziono modena anche io. Con aquila con una sola testa è la prima volta che la vedo....potrebbe anche essere un inedito. Molto interessante.
    1 punto
  25. Si, fotografata nella sua vetrina
    1 punto
  26. 1 punto
  27. Ciao, dovrebbe essere questo 10 kreuzer di Ludovico VIII https://en.numista.com/catalogue/pieces194472.html
    1 punto
  28. Buongiorno, allego un altro confronto tra due Piastre da 120 Grana del 1834: Immagine A - Taglio del collo "standard" / Immagine B - Taglio del collo del tipo "punta sottile" (sottotipo "punta corta"- raro).
    1 punto
  29. Questo L esemplare Gulbenkian . l immagine tratta dal libro di Hill ( libro fantastico per immagini, che consiglio), “ L’ Art dans les monnaies grecques “, il precursore del kraay
    1 punto
  30. Complimenti @Raff82 gran bella moneta ed il millesimo più raro della serie. Bravo! Spero anch'io di poterne avere un'esemplare in futuro. ♥️
    1 punto
  31. Un esemplare interessante di tremisse in oro con al diritto busto con leggenda ed al rovescio monogramma con leggenda . Dalla Francia merovingia del VII sec. Sarà il 31 Ottobre in vendita Lansky&Lambert 5 al n. 179 .
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  32. Spulciando nell'archivio fotografico... mi pare proprio d'aver trovato l'altro dritto riportato dal D'Incerti (9 su altro numero) - il 9 della data sembra leggermente appiattito alla base, diciamo un po' squadrato rispetto al classico 9... e casualmente, ecco il terzo rovescio fino ad oggi sconosciuto, con meno pallini nello stemma del Portogallo, con il punto dopo VTR attaccato alle perle del primo montante della corona, con il "punto grande" dopo HIER, etc. Un'ulteriore conferma del fatto che, le varianti non finiranno mai
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  33. Inserisco anche questa "simpatica" foto del taglio sia per mostrare un aspetto che spesso viene trascurato nelle monete, sia per rendervi partecipi della fragilità intrinseca a questa tipologia. Praticamente è sottile come un'ostia. A tenerla in mano, in certi momenti, ho avuto paura che potessi danneggiarla 😅
    1 punto
  34. Dopo un po' di assenza... oggi voglio mostrarvi due realini aggiunti in collezione durante l'estate grazie a due ottimi amici (anche se in passato appartenevano ad uno solamente)... Il primo, già pubblicato in questa discussione, è il reale senza data con volto giovanile, il secondo, del primo tipo, purtroppo con data non visibile. Entrambe molto rare.
    1 punto
  35. Non so cosa vorresti... ma in qualsiasi caso e qualunque sia la tua domanda sposto in medaglistica visto che è la sezione più indicata...
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  36. Ciao! Intendi dire che non c'è censito un esemplare con IOAN, mentre c'è IOANNES? Papadopoli ha censito gli esemplari dei quali è venuto a conoscenza; può essere benissimo che, ai tempi, non trovò informazioni di un esemplare uguale al tuo; tutto qui. Ciò non toglie che possano esserci varianti ... Dalle nuove foto che hai fatto, credo che Arka ci abbia visto lungo .... sembra proprio che la moneta sia stata indossata; la consunzione mi pare tipica ed anche l'esistenza di un vecchio appiccagnolo mi lascia pochi dubbi. saluti luciano
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  37. Ratto Mario, asta del 5 e 6 maggio 1959 (non il n. 5)
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  38. Buongiorno a tutti, riprendendo questo discorso... Mi rendo conto che - di fronte a qualcosa di nuovo - sia difficile esprimere un giudizio... ma mi sarei aspettato qualche reazione, qualche commento, almeno dagli utenti più attivi, da coloro che hanno più esperienza o conoscenza in merito alle Piastre di Ferdinando II, dagli utenti storici e senior... per questo, oggi mi permetto di taggare qualcuno... @caravelle82 @El Chupacabra @fedafa @gennydbmoney @giuseppe ballauri @Litra68 @odjob @paoloilmarinaio @Rocco68 @borbonik @lamanna921 @magicoin @motoreavapore @Raff82 @Releo @Rex Neap e scusate se ho dimenticato qualcun altro... Comunque, alcune volte, può esser più esplicativa un'immagine, che mille parole... allego alcune immagini comparative tra, il "tipo base" - effige 1831 - ed il "nuovo tipo" che chiameremo "collo a punta stretta". Confido in un vostro parere sull'argomento.
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  39. purtroppo le foto son quel che sono.......ma era in buona compagnia nel vassoio come paragone (pure senza lente)😉
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  40. Salve a tutti. Arrivati a questo punto, mi sembra doveroso aggiungere una nota sull'argomento trattato... perché rileggendo quello che ho scritto, sembra quasi che io voglia affermare che il taglio del collo rappresenti una sorta di firma dell'incisore, di segno distintivo dell'artista - a dire il vero, si tratta di una conclusione a cui ero arrivato anch'io, fino ad un certo punto della ricerca - se non fosse che, poi ho riscontrato anche degli altri mezzi busti attribuibili allo stesso incisore, ma con il taglio del collo del tipo "base" ed altri tipi. - Ad esempio, sui 10 tornesi dal '33 al '37 - e nello specifico - 1833 stella a cinque punte capovolta - 1835 stella a cinque punte (dove però pare che non era l'unico incisore con la stella a cinque punte, perché esiste un altro conio con la stella ancora più in asse rispetto al bordo, presumibilmente eseguito da un'altra mano) - e 1837. Lo stesso artista, si riconosce anche su delle altre piastre (per i quattro anni consecutivi dal 1833 al 1836), che presentano dei ritratti con differenti tagli del collo - tra cui il collo lineare (di tipo B), su cui Raffaele in un suo commento, ha giustamente notato il profilo del naso differente (la punta del naso), che rappresenta uno dei "segni" di riconoscimento più identificativi dell'artista in questione. Alla luce di queste considerazioni, si potrebbe anche concludere che, questo tipo di taglio appartiene ad un unico incisore che però, ha eseguito anche degli altri ritratti con diversi tipi di tagli. Un saluto
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  41. Grazie Raffaele! Vale lo stesso discorso per le piastre 1831 e 1836 con il taglio lineare... sovrapponendo la '31 e la '36 sono diverse tra loro e, sovrapponendole con queste del '34, sono sempre e comunque diverse. In merito a questo tipo di varianti, ho trovato anche la foto di un 10 Tornesi 1831 con lo stesso taglio lineare alla base del collo... e mi sono tornate in mente le parole scritte da Rocco come risposta alla mia domanda su "varianti" e "tipi", in quella vecchia discussione in cui presentavo la mia strana piastra del '34: "Se fosse una tipologia di busto la troveremmo anche nei 30 Ducati e nei 10 Tornesi. Magari se in un futuro avremmo un riscontro simile di busto anche in questi nominali, potremmo definirlo un tipo". Per questo, sono portato a credere che, queste particolari varianti con differenti tagli alla base del collo, quando si trovano in diversi nominali, siano più importanti di quanto si possa pensare. Da qui, mi si é aperto un mondo ed ho cominciato a studiare e comparare le teste giovanili di tutte le monete anni '30 - oro, argento e rame (ovvero Decuple, Piastre e 10 Tornesi). Ad oggi, il risultato di questa ricerca (ancora "work in progress") mi ha portato ad individuare alcune varianti - nello specifico, a catalogare (senza alcuna pretesa e solo a scopo di studio), degli altri differenti tipi di taglio alla base del collo, presenti solo su determinate date ma, facilmente riconoscibili ad occhio nudo.
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  42. https://www.mtm-monaco.mc/ il 07/09 dalle ore 10. mi auguro non sia l'inferno dell'anno scorso
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  43. Non sembra moderno; non avrei poi altro da aggiugere allo stato attuale, oltre la motivazione scritta da @gennydbmoney, che è quella che tutti Noi avalliamo....poi chissà. Potrebbero esserci altri motivi ? certo, ma sono sempre e solo ipotesi; come ad esempio una prova eseguita dai falsari sul metallo di rame, un ricordo di una moneta di rame trasformandola in argento (non effettuata in questo caso da un falsario), e tante altre ancora. La problematica dell'argentatura di pezzi in rame, trasformati in argento, o argento in oro sarebbe sempre e sola quella che quando la moneta è di diverso conio, era improbabile che non si accorgessero dell'artefatto; anche in questo caso, come in tanti altri è chiarissimo che avresti avuto in mano (se spendibile come unità) un 10 Tornesi ... c'è scritto !!
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  44. Eccomi qui @ARES III a risponderti . Per tentare di capire o meglio di immaginare il mito di Atlantide , che tale rimarra' per sempre , occorre capire e anche qui non e' facile , l' opera di Platone sul Dialogo Timeo e Crizia , si parte quindi da due condizioni di pensiero di 24 secoli fa' : una ipotetica e l' altra letteraria ; mentre la prima non ha basi scientifiche ne' dimostrabili gia' all' epoca , al contrario la seconda si fonda su conoscenze che Platone fa intendere derivare da antichissimi scritti egiziani conservati presso la Biblioteca di Alessandria ai quali il Sacerdote Sonchis aveva accesso . Vediamo i due Dialoghi iniziando dal Timeo : Il Timeo, scritto intorno al 360 a.C. da Platone , è il dialogo platonico che maggiormente ha influito sulla filosofia e sulla scienza posteriori . In esso vengono approfonditi essenzialmente tre problemi : quello cosmologico dell'origine dell'universo , quello fisico della sua struttura materiale ed infine quello , anche escatologico , della natura umana . Ai tre argomenti corrispondono altrettante parti in cui è possibile suddividere l'opera . La prosecuzione del Timeo è costituita dal dialogo incompiuto Crizia , che riprende la stessa ambientazione e gli stessi personaggi . Platone presenta questo dialogo come il proseguimento di una discussione avvenuta il giorno prima , durante la quale sono stati affrontati alcuni degli argomenti della Repubblica , opera politica che piu' ha contribuito alla fama di Platone . Alla conversazione partecipano Socrate , il pitagorico Timeo di Locri , Ermocrate e appunto Crizia ; Socrate esprime il desiderio che la città ideale che si era teorizzata il giorno precedente venga ora presentata in azione , come vivente . Allora Crizia inizia il suo racconto , appreso da suo nonno , dell'antica Atene di 9000 anni prima , che nella sua magnificenza era riuscita ad opporsi all'espansionismo di Atlantide . In seguito si stabilisce su cosa verterà il dialogo di quel giorno , delineando i temi fondamentali di questo scritto . Il Timeo, assieme al Crizia , è il dialogo che ha dato origine al mito di Atlantide ed in esso viene narrato ciò che Sonchis narrò a Solone . A questo mito è stato dedicato un elevatissimo numero di libri alcune migliaia . La breve narrazione di Platone ha dunque fatto scorrere più inchiostro del suo intero corpus filosofico ; ma il Timeo oltre agli argomenti su esposti e trattati e' anche un' opera che nasconde tra le righe l' idea geocentrica della Terra . A proposito di Sonchis , costui era il nome del Sacerdote di Sais che istruì Solone durante il viaggio di questi in Egitto . Era infatti consuetudine dei filosofi (scienziati, matematici e mistici) delle scuole ateniesi recarsi nella terra dei Faraoni per ricevere insegnamenti dell' antica Scienza . In particolare Sonchis riveste una singolare importanza storica : sarebbe stato lui a narrare a Solone dell' esistenza di Atlantide , come riporta Platone nel Timeo richiamandosi al proprio ricordo di adolescente che udì lo zio Solone mentre raccontava a notabili ateniesi di quest' esperienza egizia . Tale passo nell' opera di Platone è considerato prezioso dai ricercatori del mitico continente perduto , in quanto unico documento storico che citi Atlantide . Il secondo Dialogo Crizia : Il Crizia è uno degli ultimi dialoghi di Platone . Strutturato come una continuazione del Timeo , si tratta di un dialogo incompiuto , che si conclude con la narrazione del mito di Atlantide , che probabilmente doveva rappresentare la parte centrale dell'opera . Secondo alcuni studiosi sarebbe seguito un ipotetico terzo dialogo intitolato Ermocrate a completamento della trilogia . Per quanto riguarda lo stile , il Crizia si presenta come un lungo monologo di Crizia , a cui cede la parola Timeo , protagonista dell' omonimo predente dialogo . Nel suo lungo discorso , Crizia narra le origini dell'Attica secondo la testimonianza di Solone , cogliendo l'occasione per alcune riflessioni di filosofia politica che , molto probabilmente , avrebbe dovuto poi sviluppare nella seconda parte mai scritta . Inoltre, stando a quanto afferma Socrate , alcuni commentatori ipotizzano che a questo sarebbe dovuto seguire un terzo dialogo , in cui avrebbe avuto la parola Ermocrate . Sono passati 9000 anni ricorda Crizia riprendendo quanto detto nel Timeo , da quando scoppiò la guerra tra i Popoli che abitavano le due parti delle Colonne d' Ercole , sotto la guida delle città di Atene e Atlantide , che cosi' prosegue , a Poseidone, invece, toccò in sorte Atlantide. Il dio si innamorò di Clito , una fanciulla dell'isola di Atlantide e : «recinse la collina dove ella viveva, alternando tre zone di mare e di terra in cerchi concentrici di diversa ampiezza, due erano fatti di terra e tre d'acqua»,[5] rendendola inaccessibile agli uomini, che all'epoca non conoscevano la navigazione. Rese inoltre rigogliosa la parte centrale, occupata da una vasta pianura, facendovi sgorgare due fonti, una di acqua calda e l'altra di acqua fredda. Poseidone e Clito ebbero dieci figli, il primo dei quali, Atlante, sarebbe divenuto in seguito il governatore dell'Impero.[6] La civiltà atlantidea divenne una monarchia ricca e potente e l'isola fu divisa in dieci zone, ognuna governata da un figlio del dio del mare e dai relativi discendenti. La terra generava beni e prodotti in abbondanza, e sull'isola sorgevano porti, palazzi reali, templi e altre maestose opere. Al centro della città vi era il santuario di Poseidone e Clito, lungo uno stadio, largo tre plettri ed alto in proporzione, rivestito di argento al di fuori e di oricalco, oro e avorio all'interno, con al centro una statua d'oro di Poseidone sul suo cocchio di destrieri alati, che arrivava a toccare la volta del tempio. Ognuno dei dieci re governava la propria regione di competenza, ed erano legati gli uni agli altri dalle disposizioni previste da Poseidone e incise su una lastra di oricalco posta al centro dell'isola, attorno a cui si riunivano per prendere decisioni che riguardavano tutti. Crizia descrive anche il rituale da eseguire prima di deliberare, che prevedeva una caccia al toro armati solo di bastoni e una libagione con il sangue dell'animale ucciso, seguita da un giuramento e da una preghiera (119c-120c). La virtù e la sobrietà dei governanti durò per molte generazioni, finché il carattere umano ebbe il sopravvento sulla loro natura divina. Caduti preda della bramosia e della cupidigia, gli abitanti di Atlantide si guadagnarono l'ira di Zeus, il quale chiamò a raccolta gli dèi per deliberare sulla loro sorte " Cocludendo , tutto il mito antico ed odierno su Atlantide si basa su questi Dialoghi , e' un po' come la Religione , credere o non credere , una via di mezzo non c'e' ; ma l' Uomo in particolare ha bisogno di Miti in un Mondo troppo materialista come quello odierno , quindi ben vengano queste spedizioni e queste nuove indagini moderne , che se non altro ci fanno riavvicinare e riappacificare con le nostre origini . Sognare ancora non costa nulla . Un saluto
    1 punto
  45. Ciao @Legio II Italica e buon giorno a tutti La tematica del mito di Atlantide è molto complessa e si deve esaminare ponendoci delle domande: - Platone parla di un isola reale oppure narra di un'isola fantastica od ancora descrive un'isola reale ma con elementi fantastici? A seconda della scelta che effettuiamo troveremo ulteriori domande. Per esempio se vogliamo ritenere il racconto del filosofo solo un'invenzione narrativa (come l'Isola che non c'è in Peter Pan) allora la ricerca di questo luogo è inutile perché impossibile. Ricordiamoci che Platone era un filosofo e per spiegare dei concetti era avvezzo a creare miti. Se invece scegliamo l'ipotesi della reale esistenza di Atlantide allora dobbiamo scavare e setacciare nel brano del filosofo per trovare indizi che ci possano aiutare nella ricerca. C'è però da sottolineare che le Colonne d'Ercole, al di là delle quali si ergeva la nostra isola, sono state spostate nel tempo: ora mi spiego meglio. I primi navigatori Greci avevano posto le Colonne d'Ercole (da intendersi come il confine del mondo) molto vicino alla loro terra in quanto la navigazione dei primordi era soprattutto svolta lungo la costa e quindi non si raggiungevano grandi distanze. Poi col progresso tecnologico e con l'esperienza maturata da più generazioni di marinai, i navigatori Greci hanno spostato sempre più in là il confine del mondo ad esempio anche nello Stretto di Messina, fino ad arrivare al limite estremo del Mediterraneo corrispondente allo Stretto di Gibilterra. Un elemento a favore dell'esistenza di un'Atlantide mediterranea lo ritroviamo nella conformazione geologica dell'isola greca di Santorini chiamata nell'antichità Thera. Infatti nel racconto platonico l'isola viene descritta circondata da altre isole in modo concentrico Tornando all'articolo menzionato io non ho trovato alcun indizio che possa riferirsi ad Atlantide. Certo ci possono essere stati degli insediamenti umani ma mi sembra strano che se fosse mai esistita una civiltà così avanzata alcune tracce non si siano conservate nelle popolazioni del nord Europa. Inoltre parlando di terre emerse a causa dell'ultima glaciazione allora si dovrebbe menzionare il Mar Nero che all'epoca era un piccolo (relativamente alle dimensioni di oggi, perché si è circa triplicato) lago d'acqua dolce circondato da aree fertili che avrebbero potuto ospitare numerosi insediamenti umani. Apro delle riflessioni: 1- l'area del Mar Nero è ipotizzata come il luogo del mitico paradiso terrestre, 2- sulle rive del Mar Nero ci sono numerosi indizi di popolazioni neolitiche con avanzata tecnologia 3- se le Colonne d'Ercole fossero collocate nello Stretto dei Dardanelli ? E ci sono alcuni elementi che mi fanno propendere per questo: -la città di Troia si trovava lungo un crocevia di commerci con le popolazioni del Mar Nero, quindi c'erano contatti intensi tali da aver reso molto potente e ricca Ilion (non credo che i Troiani potessero arricchirsi con popolazioni ancora tecnologicamente all'età della pietra); e poi c'è anche da considerare che i Troiani non erano ritenuti Greci dalle popolazioni elleniche e forse questo potrebbe essere un segno o una traccia interessante per considerare i Troiani come i discendenti di una qualche popolazione dell'area del Mar Nero che a causa dell'aumento del livello dei mari si sono spostati ad occidente; -sono stati ritrovati reperti di alta oreficeria in oro (alcuni oggetti sono in scala addirittura) di età molto arcaica sulle coste della Bulgaria, non riconducibili all'area greca o mesopotamica o egizia, quindi il prodotto di qualche popolazione locale che possedeva delle buone conoscenze tecnologiche; -il mito degli Argonauti e del vello d'oro collocato nella Colchide, cioè dell'attuale Georgia sulle sponde del Mar Nero , area ricca di oro; -ritrovamento di insediamenti urbani e protourbani sommersi sempre nelle acque del Mar Nero. @Legio II Italica sulla domanda perché Platone non ha indicato un'area geografica ben precisa ci sarebbe da rilevare che il suo è un racconto utile ai fini filosofici e non un resoconto storico o etnografico (come fa Erodoto, anche se a volte anche lui scade nel mito) quindi dove la colloca la colloca, perché il senso della storia non cambia. Inoltre il suo è potuto essere anche un escamotage letterario per attirare maggiormente l'attenzione del lettore collocando la storia in un logo lontano e fantastico. -
    1 punto
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