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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/22 in tutte le aree
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Da tempo avevo il sogno di mettere in collezione duo biglietti (falsi ovviamente) con lo stesso numero di serie. Mi sembrava interessante riunire due biglietti usciti sicuramente dal laboratorio dello stesso falsario. Finalmente ce l'ho fatta. Quello più in alto l'ho preso da Inasta 4 o 5 anni fa, l'altro l'ho trovato su Ebay la scorsa settimana. Interessante notare che la serie 816 è inesistente, i biglietti originali si sono fermati al 791. Inoltre sul fondo le varie scritte arancioni "LIRE DUE" appaiono invertire rispetto all'originale, dove troviamo ripetuto un'infinità di volte "DUE LIRE". Anche nel medaglione di sinistra troviamo degli errori, la scritta "LIRE", che dovrebbe muoversi in senso orario appare messa in modo un po' casuale e quella in basso a sinistra ha la L invertita. Al retro, come spesso accade nei falsi ottocenteschi, anche la comminatoria ai falsari presenta un errore ortografico. C'è infatti scritto che la legge punisce chi rimette in circolazione i biglietti falsi pur "AVENDLI" ricevuti per veri. Insomma che pasticcioni questi falsari!5 punti
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ecco la mia prima coppia👍👍.... Vitt. E.II entrambi in Spl , M e R, domani vi aggiornerò con altri tondelli , dato che colleziono solo Vitt. E👍👍🤣🤣3 punti
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Semplicemente c'è gente con i soldi a cui piace spendere per comprare cose di cui poco sanno e di cui qualcuno assicura che hanno grosso valore... Niente di nuovo sotto al cielo 😌3 punti
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Ho recentemente acquistato questa moneta in un'asta, non è certamente "fior di conio", ha compiuto per anni il suo lavoro, ma questo millesimo è veramente difficile da vedere a differenza del 1691 che è comune. In tanti anni ne ho visti veramente pochi e ho voluto metterlo in collezione, poi l'usura è omogenea e la data è chiara. Spero sia apprezzato e se qualcuno mi aiuta ricordandomi quando qualche altro esemplare è comparso in asta o è stato visto sul mercato mi farebbe piacere, io ricordo solo l'asta Ranieri online numero 9.3 punti
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Riflessione sulle monete del 212-209 a.C. In Magna Graecia Prendendo l’input da una prossima asta dove, solitamente, alle descrizioni delle ultime coniazioni di Taranto e Metaponto viene scritto “occupazione punica” o, nel migliore dei casi “tempo di Annibale” e quindi “statere ridotto” o “mezzo shekel”. Ora dico: capisco le inveterate consuetudini dei vecchi numismatici di scopiazzarsi tra di loro ma, non sarebbe più giusto parlare di “prima occupazione romana di Taranto e Metaponto” ( non oso dire denari per non urtare la sensibilità dei veri studiosi) visto il calo ponderale equiparato al denario, visto lo stile non propriamente greco e vista l’aquiletta romana sulla destra del delfiniere ( ali aperte e petto in fuori) ? Non me ne vogliate per l’audacia, scostandomi dai soliti canoni, è solo un motivo di confronto.2 punti
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Lotto 308 Asta GMA 21/10/2022 Descrizione catalogo: NAPOLI. Carlo V d'Asburgo (1516-1556). Carlino. AG (g 2,97). MIR manca; Magliocca manca. RRRR I Carlini di Carlo V di questo tipo, cioè quelli con raffigurato al rovescio il Tosone appeso a due rami d’ulivo e con incisa la lettera R del mastro di zecca Luigi Ram, vennero coniati tra il 1543 e il 1547; nel volume di Magliocca sulla monetazione di Napoli dei Re di Spagna sono trascritti a pagina 64 e catalogati dal n. 60 al n. 60/8 differenziati tra loro se in legenda detengono o meno il simbolo della cosiddetta R stilizzata. Alcune delle variazioni che sono state indicate si attengono alla presenza di un globetto inciso sotto, dentro, sopra la sigla R del già menzionato Luigi Ram e anche tra il mento e il busto dell’Imperatore; queste variazioni risultano più rare delle monete che ne sono prive. Ad oggi non sono noti documenti che possono attestare cosa significasse la loro apposizione, ma comunque hanno, certamente, un significato che determinò un cambiamento voluto, intenzionale. La moneta proposta, del tipo privo della R in legenda, al lato sinistro per chi osserva la moneta, presenta sotto la lettera un simbolo che parrebbe essere una forma di “mezza luna”. Da ricerche compiute sul Corpus Nummorum Italicorum vol. XIX, dove peraltro sono trascritti numerose varianti di Carlini di questo tipo, alcuno di essi è segnalato con questo simbolo. Essendo questo il primo esemplare che ci capita di osservare si è provveduto a segnalare la particolarità riscontrata. Grading/Stato: BB2 punti
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Dipende da come queste grandi collezioni sono state impostate. Ho visto esitare molte collezioni di monete medioevali o antiche costruite con l'obiettivo di rappresentare un determinato periodo storico. In questo caso le conservazioni sono spesso miste, in cui il fattore chiave più che la rarità era la reperibilità di una determinata moneta. così capita di vedere monete in FdC primo conio mischiate a comuni BB. Poi bisogna tenere conto un ulteriore fattore che può distorcere il nostro giudizio: Spesso le monete di una collezione famosa in vendita nei lotti singoli sono quelle prossime al FdC perchè sono quelle che attirano maggiormente l'attenzione del compratore moderno. Le monete in conservazione minore spesso si ritrovano nei megalotti. Il fatto che i lotti principali siano tutte in FdC o quasi da l'idea che la collezione fosse impostate secondo quel criterio.2 punti
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Non voglio annoiare gli amici che ci leggono, ma ci terrei a sottolineare che " il globo crucigero " posto al di sopra della Corona presenta molte differenze in questa tipologia. E' sufficiente osservare le foto che sono state postate per rendersi conto che, in un notevole numero di casi, è diverso, come diversa è l'incisione della Corona ( perlinatura, conformazione dei bracci etc ). Uno dei pochi documenti inerenti la coniazione è il Decreto n.2329 / Regolamento del 17/03/1829 ( riportato dal Pin ) . Purtroppo non chiarisce se il 1° e 2° Incisore fossero preposti alla formazione ( oltre che dello Stemma ) anche della Corona. Delegavano questo compito agli aiutanti? E' possibile che costoro non avessero ancora acquisito quell'abilità manuale propria dei "maestri"? Oppure le "variabilità" di questi particolari erano voluti, per distinguere chi vi aveva posto mano, o la lega d'argento derivata dalla fusione di vecchie monete od ancora comperata in altri Paesi? Sicuramente un dato è certo: le variabili nella monetazione Borbonica sono così innumerevoli che non trovano riscontro in altre Zecche molto più arretrate tecnologicamente. Questo è un argomento che è già stato trattato molte volte sul Forum. Conclusioni: nessuna, in quanto non esistono documenti. Ma in questo caso, sarebbe opportuno avanzare anche qualche ipotesi, senza avere la pretesa di arrivare a "qualcosa di certo". Sarebbe interessante un dibattito che definisse delle argomentazioni verosimili, probabili o meglio possibili. Buona Serata a Tutti2 punti
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Nulla di nuovo sotto il sole. E' ben noto che l'impero accoglieva calorosamente immigrati dal terzo mondo di allora (l'est Europa) come manodopera e per rimpolpare le fila dell'esercito. Centinaia di migliaia di "Barbari" erano stati accolti calorosamente e si erano integrati serenamente nel mondo romano per secoli. L'immigrazione dei goti fu invece gestita malissimo, complice la corruzione dei burocrati che dovevano gestire l'immigrazione e l'integrazione degli immigrati (pare si intascarono i fondi a questo dedicati da Valente). Il risultato fu la rivolta degli immigrati tartassati e maltrattati, e il crollo del confine sul Danubio che ne fece arrivare un numero incontrollabile. La sconfitta di Adrianopoli e la trattativa svolta da Teodosio qualche tempo dopo portarono ad una novità pericolosa per l'impero: la creazione di uno stato nello stato. Si concedeva agli immigrati di non integrarsi e di creare un'entità etnica dentro l'impero. Un pò come se gli immigrati non integrati delle banlieuse parigine fondassero uno staterello autonomo dove poter parlare la loro lingua d'origine e avessero il diritto di continuare a non integrarsi nella nazione Francese: sarebbe una catastrofe. E il conflitto sarebbe dietro l'angolo. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso di coccio in cui si era trasformato il tardo impero, in crisi politica da tempo. La "borghesia" dell'epoca stava scomparendo, specie in occidente e vi erano problemi demografici consistenti, oltre che economici. Con pochi soldi a disposizione, un'amministrazione spesso corrotta, un potere mal gestito (Teodosio lasciò due bambini al governo in mano a due ambiziosi generali), l'immigrazione di massa prima dei goti e poi degli altri popoli germanici fece crollare il sistema traballante su cui si reggeva (per giunta male) tutto. Senza immigrazione di massa, o meglio, con una gestione ponderata di tale immigrazione, l'impero si sarebbe probabilmente lentamente ripreso, come del resto fece l'oriente che ebbe, nel sesto secolo, un nuovo anche se ultimo, periodo di splendore. Definirei quindi l'immigrazione incontrollata (e lo ripeto e lo sottolineo incontrollata) come la goccia che fece traboccare il vaso (che però era colmo giù per i fatti propri).2 punti
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Dovrebbe essere una emilitra della zecca di Siracusa... https://mrbcoins.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=499522 punti
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E, con l’occasione, rappresentiamo anche l’esemplare in oro, esitato oggi all’asta Nomisma Aste Lotto 921: VENEZIA Alvise II Mocenigo (1700-1709) Osella da 4 zecchini an. I (1700) - Paolucci 351 AU (g 13,87) RRRR Grading/Stato: SPL-FDC2 punti
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Dopo anni di tentennamenti sono riuscito anche io a mettere in collezione un esemplare da questo hoard. Non è stato semplice, perché i rovesci più interessanti sono stati venduti a cifre di tutto rispetto ... alla fine, ho rivisto in vendita questo esemplare di SOLI INVICTO COMITI, emissione "precoce" della zecca di Roma ( pre-riduzione ponderale del 313) per una cifra passabile, ma sopratutto è uno dei pochi esemplari disponibili ad essere raffigurato nelle tavole del catalogo! Date : 312-313 Diamètre : 22 mm Axe des coins : 5 h. Poids : 3,93 g. Degré de rareté : R1 Officine : 3e Commentaires sur l'état de conservation : Monnaie sur un flan bien centré présentant un joli buste de l’empereur Constantin au droit. Patine gris foncé Référence ouvrage : C.- - RIC VI Rome 338a Pedigree : Exemplaire n°638 du trésor de Chitry2 punti
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Ciao a tutti, come già accennato in un'altra discussione, oggi voglio parlarvi di Nibelunghi, draghi e funghi. Prendo spunto da una storia raccontata su Topolino n° 1000 del lontano 26 gennaio 1975 "I Funghi dei Nibelunghi" dove la banda dei paperi incontra personaggi famosi come Alberico o Fáfnir il drago: Scrivendo appunto del mostro, mi viene in mente un commento di @numys di un'altra discussione che accennava anche ad un biglietto tedesco da 5 marchi dei primi del novecento, che per puro caso è anche in mio possesso: Clicl per ingrandire dove sul retro è riportato l'animale: , più simpatico di quello mitologicamente corretto - qui sotto l'interpretazione di Arthur Rackham: Per correttezza adesso posto la banconota completa con qualche dettaglio: il lucertolone è appoggiato sulla fascia che riporta il valore, non ha un atteggiamento aggressivo ma difende sicuramente ciò che ha accumulato nel tempo ("Nun me toccate il tesoro, che se no m'inc***o!") - Qui siamo in un tempo di transizione, la guerra russo-giapponese è in corso, si sa poi cosa è successo dopo. Completo con l'altro lato: Qui abbiamo molti particolari già visti - qualche anno dopo - nel "Flottenhunderter", ma la scenetta è mooolto più pacifica: - lo scudo è a lato e mezzo nascosto - la lancia non solo è in secondo piano, ma ha pure la punta nascosta da un drappo - e per chi non l'ha ancora capito: al centro una colomba con il rametto d'ulivo🕊️ che vola dalla mano di un bambino: Il Reich tedesco offre la pace al mondo! Tanto poi per non essere troppo pacifisti, all'orizzonte niente battelli da guerra, ma la prua di una nave vichinga sullo sfondo che non ricorda tanto il commercio, ma eventi storici più movimentati. Come il drago dell'altro lato - "Ich lieg' und besitz' " (Io giaccio e possiedo, lasciatemi dormire), qui si difente lo status quo: in altre parole, una nazione che vuole godere in pace i frutti (in basso a destra) del lavoro! Il caduceo, la ruota dentata, incudine e martello, la balla di merce: tutto già visto! La filigrana, niente di particolare : per oggi è tutto, magari la prossima volta parliamo di Nani Lunghi (e vediamo se anche stavolta a @numys viene un'idea 🤣, giuro che poi un post ce lo scrivo!) Servus, Njk1 punto
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Peso gr. 3,5 circa Diametro mm. 15 Metallo argento1 punto
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Riflessioni intelligenti e, almeno per quanto mi riguarda, molto condivisibili1 punto
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La serie con tanto di custodia costa veramente poco, si trova anche a 10-12 euro, ma essendo pesantuccia la spesa postale la fa salire sino ad una ventina di euro, veramente abbordabile ed in ogni caso è presente una moneta da 500 lire d'argento1 punto
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Grazie, ma non mi faccio illusioni. Sono ormai abituato a vedere boicottati i miei lavori...da chi? dai soliti suonatori. Ma non fa nulla. Le persone intelligenti sanno per fortuna riconoscere i venditori di fumo passati e presenti...Una cosa mi fa sorridere...molte opere oggi apprezzate non sono state scritte esclusivamente da cattedratici o numismatici blasonati da metri di titoli accademici luccicanti. Ci sono stati ingegneri, avvocati, militari, prelati, medici ecc ecc. Qualcosa vorrà pur dire no?1 punto
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Ciao, questo gadget era stato inserito nella divisionale della zecca del 1980, dopo dieci anni dalla sua ultima divisionale ufficiale la zecca aveva iniziato nuovamente a produrre le serie annuali per i collezionisti.1 punto
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Ciao La comprai per pochi spiccioli. Io la considero una medaglia. Per me una medaglia bellina. Saluti1 punto
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Fermatevi ! altrimenti qualcuno supporra' che l' Impero romano e' caduto per colpa di un asteroide come quello che uccise i dinosauri quando imperavano sulla terra . La storia insegna che un impero non puo' vivere in eterno , come un uomo , un animale o una pianta , nasce , si sviluppa , declina e infine muore perche' un impero e' costituito da persone che cambiano materialmente e moralmente nel trascorrere del tempo . Fattori interni ed esterni confluiscono per determinarne la fine . Quindi mille e piu' cause influiscono sulla fine di un regno .1 punto
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Si, hanno creato il "Fdc Napoletano" in "eccezionale conservazione " 🙂1 punto
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Condivido in pieno le tue perplessità. Purtroppo temo che il principale motivo dell'incertezza nella definizione di questi nominali, che costituiscono uno degli argomenti più dibattuti negli studi numismatici, derivi dalla mancanza di un esame complessivo degli esemplari in questione. Per Taranto, in particolare, lo studio di Fischer-Bossert si ferma al 280 a.C. e peraltro si limita alla sequenza dei didrammi, tralasciando la moneta divisionale che nel III secolo appare particolarmente abbondante e dalla quale potrebbero trarsi importanti elementi. Pertanto le serie tarantine più tarde sono ferme al contributo di Evans (1889), che le inquadra nel X periodo della sua classificazione, corrispondente all'età annibalica. In questo periodo, come ben noto, la zecca di Taranto sembrerebbe riprendere la coniazione, seppur in modo discontinuo, allineando il nominale maggiore (ridotto a ca. gr. 6,60) con la valuta cartaginese, con valori intorno a gr. 3,90 o di poco inferiori. Da questo deriva la variegata definizione di questi esemplari, che oscilla tra statere ridotto e/o mezzo shekel ma che in realtà, come ben osservi, andrebbe meglio puntualizzata.1 punto
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Prova a vedere se trovi qualcosa di tuo interesse anche a questi link: https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.gutenberg.org/files/30164/30164-pdf.pdf&ved=2ahUKEwierPXT-fX6AhXkhv0HHXI6BSgQFnoECBIQAQ&usg=AOvVaw3X45deqD5AveuDCMoWPSHW https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.gutenberg.org/files/26866/26866-pdf.pdf&ved=2ahUKEwierPXT-fX6AhXkhv0HHXI6BSgQFnoECBUQAQ&usg=AOvVaw11iD7wIAGast3Ij3UE1M2B https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.arielcaliban.org/PX_padovan.pdf&ved=2ahUKEwierPXT-fX6AhXkhv0HHXI6BSgQFnoECA0QAQ&usg=AOvVaw1I4nSwwlNQ2iugKgB2M844 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.padovanumismatica.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Le_monete_di_Venezia-Papadopoli-V-1.pdf&ved=2ahUKEwierPXT-fX6AhXkhv0HHXI6BSgQFnoECA8QAQ&usg=AOvVaw0O31N6xgtL4PgXh5gsO3tH https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://ia800208.us.archive.org/29/items/storiadeidogidiv01nani/storiadeidogidiv01nani.pdf&ved=2ahUKEwierPXT-fX6AhXkhv0HHXI6BSgQFnoECCIQAQ&usg=AOvVaw0ULHMgoRCXxpdW7e0n_IYg https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.storiapatriagenova.it/Docs/Biblioteca_Digitale/SB/396b22c37e8bbc6c44c30828fc127900/Estratti/b2e9744e58d3a4ff278364a6a46bb356.pdf&ved=2ahUKEwiw0ZyA_PX6AhWTXvEDHQdVCDg4ChAWegQIIRAB&usg=AOvVaw2s7sPyERejsSZKOMoT7wo1 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://asa.archiviostudiadriatici.it/islandora/object/libria:179374/datastream/PDF/content/libria_179374.pdf&ved=2ahUKEwiSyf7c__X6AhUmSvEDHahuBDU4KBAWegQIHxAB&usg=AOvVaw3hTAPAd75UPantmb7Vb4I0 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.research.unipd.it/bitstream/11577/3452040/1/2022%20Asolati%20Zane%20Collezionismo%20Atti%20TS%202019.pdf&ved=2ahUKEwj3h_uagPb6AhW9QfEDHYDHAIc4PBAWegQIBxAB&usg=AOvVaw2Gp3fCV5f2xbwV1e-2hg59 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.veneziastoria.it/wp-content/uploads/2021/01/archivio-veneto-9-2015.pdf&ved=2ahUKEwj3h_uagPb6AhW9QfEDHYDHAIc4PBAWegQIDhAB&usg=AOvVaw087Mak1lIKv2v25EBCarNx Saluti numys1 punto
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Buona domenica a tutti gli amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi il mio ultimo acquisto, direttamente proveniente dall'asta Kunker 373. Si tratta del mio primo acquisto di questo 2022. Lo so, è arrivato un po' in ritardo, dato che siamo già ad ottobre, ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! Premetto subito che ho avuto molte difficoltà ad ottenere delle foto discrete e quelle che vi mostrerò sono le meno peggio (non ho il coraggio di definirle "migliori"). Credo che l'oro sia in assoluto il metallo più complesso da fotografare. Quando poi si tratta di una monetina da 3,45 grammi, diventa un vero incubo... Prima di mostrarvi l'acquisto, come sempre, desidero descrivervi un po' la storia di questa moneta. Il ducato con cavaliere venne coniato tra il 1808 ed il 1809 dalla zecca di Utrecht. I conii furono realizzati dall'incisore George, uno dei migliori del tempo e dalla cui mano nacquero numerose tipologie di monete per il Regno d'Olanda (1806-1810). Nei due anni di coniazione vennero emessi un totale di 282.870 esemplari ma molti di questi vennero, purtroppo, rifusi direttamente in zecca in quanto sostituiti da una nuova tipologia di ducato con un rovescio diverso. Al dritto troviamo il ritratto di Luigi Bonaparte rivolto verso sinistra. La legenda in olandese recita: "LODEW. NAP. KON. VAN HOLL.", ovvero "Luigi Napoleone Re d'Olanda". Al rovescio, invece, abbiamo un cavaliere in armatura, un soggetto iconico presente nelle monete olandesi fin dal lontano 1586. Il cavaliere regge nelle mano destra una lunga spada, mentre nella sinistra tiene stretto un fascio di sette frecce, a simboleggiare l'unione delle province costituenti la Repubblica delle Sette Province Unite. La legenda circolare “EENDRAGT MAAKT MAGT” è traducibile in “La concordia fa potenza” (una sorta di "L'unione fa la forza"). L'esemplare in mio possesso è complessivamente in un buono stato di conservazione, considerando la tipologia molto ostica. Posso assicurare che non è affatto scontato trovare tutti i singoli rivetti dell'armatura così ben definiti. Anche i capelli di Luigi Bonaparte e la basetta sono ben delineati. Come lati negativi, posso dire che presenta, purtroppo, una debolezza di conio ad ore 3, a livello del bordo, e diversi hairlines nei campi. Ciononostante, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto fatto. Adesso vi lascio alla visione delle foto. Ovviamente, ogni vostro commento è come sempre ben accetto.1 punto
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Bellissima moneta e ottimo acquisto. Non conosco il tipo ma è molto ben conservata e i dettagli sono stupendi. Alla fine penso che è valsa la pena aspettare per fare il primo acquisto dell anno. Siccome mancano ancora più di due mesi alla fine del anno c'è sempre tempo per qualche altro acquisto 😉.1 punto
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Ciao Qualche idiota ha manomesso la moneta (illegalmente), rendendola neanche piú buona cosí. Ormai si vede anche questo🤷🏻♂️ Saluti1 punto
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Ciao @Pxacaesar, i tuoi interventi saranno sempre graditi in questa sezione come nelle altre. Si è trattato semplicemente di un piccolo malinteso senza alcuna importanza e sul quale vale la pena metterci una pietra sopra. Venendo alle monete di Poseidonia, come segnalato sopra, sembra esserci stato un errore nella compilazione del catalogo in quanto le monete Naville, 16, 1933, 201 e Hirsch, 30,1911, 203 parrebbero riferibili ad un medesimo esemplare. Per @Agostino: Il link per visionare la tesi di Brousseau è il seguente: https://docplayer.fr/27757547-I-3-t-universite-de-montreal-le-monnayage-d-argent-de-poseidonia-une-etude-historique-de-coins-par-louis-brousseau.html Al momento purtroppo non ho sottomano il catalogo di Locker-Lampson, 251 punto
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Congratulazioni,sarà sicuramente un testo di riferimento ...1 punto
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Buon pomeriggio. Il Libro verrà presentato ma non sarà messo ancora in vendita. Vi dico in anteprima che è destinato a sostituire definitivamente il Pagani Prove (anche perchè tutte le sue 828 prove catalogate sono inglobate nel mio nuovo volume che ne cataloga qualcuna in più di 2.102....con aggiornamento ad ottobre 2022. Quindi direi in tempo reale. Per chi comunque non ama discostarsi dal Pagani, anticipo che ho rispettato nei limiti del possibile anche la sua suddivisione per aree geografiche. Sono catalogate TUTTE le prove e progetti elencati nei volumi del Corpus...nessuna esclusa. Si differenzia dai volumi della mia collana che tratta ed esamina anche le rarità numismatiche (gli unicum o giù di li) e che è suddivisa per aree geografiche e/o per autorità emittente. Sono circa 750 pagine a colori, con moltissime foto di inediti e ricca bibliografia evidenziata moneta per moneta come è per mia abitudine. La presentazione percorrerà le linea guida di questo volume, che consiglio a tutti gli studiosi e collezionisti del settore. Generalmente non amo farmi pubblicità ma questo mi sento davvero di consigliarlo. Vi aspetto a Torino....1 punto
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Salve, a quelle già pubblicate allego una moneta d Alderney, una delle Isole del Canale1 punto
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Qui puoi trovare un po' di roba interessante: https://sites.google.com/site/digitallibrarynumis/subjects/17-coins-italy-malta/07-veneto1 punto
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Questa è la versione in oro 750/1000, purtroppo a seguito delle diverse battute effettuare non è venuta bene. L’effetto satinato è dovuto da un tentativo di pulizia con acido nitrico dai residui rimasti a seguito riscaldamento per stemperare il metallo battuto…Bee! come è già stato detto è stata una prima prova, l’idea è di rifondere il tutto per rifare di nuovo l’operazione….notare le incrinature sul tondello…un saluto a tutti.1 punto
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Vi presento uno dei palanconi, in buona conservazione, che possiedo : 10 centesimi 1867 OM1 punto
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Interessante moneta. Complimenti per la nuova arrivata nella tua bellissima collezione di falsi.1 punto
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C'era una guerra fino a poco tempo prima, un fattore che aumenta a dismisura la richiesta di contante per la circolazione, le difficoltà dovevano essere notevoli e stampare biglietti monocromatici come le 500 e 1.000 lire Barbetti costava molto meno rispetto le Capranesi in quadricromia. Del resto alla loro produzione ha pensato anche l'Istituto Poligrafico con i suoi vecchi macchinari rispetto a quelli posseduti dalla Banca d'Italia, in quei primi anni riesumare le matrici del 500 e 1.000 lire del vecchio tipo per soddisfare le richieste fu una decisione obbligata.1 punto
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Va bene, finiamola qui, almeno per quanto mi riguarda ne ho a sufficienza di maestrine dalla penna rossa, proprio fin sopra i capelli.1 punto
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Buonasera, la Reggia di Caserta ecco cosa mi ricordava. Un giorno mi piacerebbe andarci. Che meraviglia architettonica. Che fasti .1 punto
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in questo fa capolino una "vittoriola" di tipo romano….1 punto
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