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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/22 in tutte le aree
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Da tempo avevo il sogno di mettere in collezione duo biglietti (falsi ovviamente) con lo stesso numero di serie. Mi sembrava interessante riunire due biglietti usciti sicuramente dal laboratorio dello stesso falsario. Finalmente ce l'ho fatta. Quello più in alto l'ho preso da Inasta 4 o 5 anni fa, l'altro l'ho trovato su Ebay la scorsa settimana. Interessante notare che la serie 816 è inesistente, i biglietti originali si sono fermati al 791. Inoltre sul fondo le varie scritte arancioni "LIRE DUE" appaiono invertire rispetto all'originale, dove troviamo ripetuto un'infinità di volte "DUE LIRE". Anche nel medaglione di sinistra troviamo degli errori, la scritta "LIRE", che dovrebbe muoversi in senso orario appare messa in modo un po' casuale e quella in basso a sinistra ha la L invertita. Al retro, come spesso accade nei falsi ottocenteschi, anche la comminatoria ai falsari presenta un errore ortografico. C'è infatti scritto che la legge punisce chi rimette in circolazione i biglietti falsi pur "AVENDLI" ricevuti per veri. Insomma che pasticcioni questi falsari!5 punti
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ecco la mia prima coppia👍👍.... Vitt. E.II entrambi in Spl , M e R, domani vi aggiornerò con altri tondelli , dato che colleziono solo Vitt. E👍👍🤣🤣3 punti
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Semplicemente c'è gente con i soldi a cui piace spendere per comprare cose di cui poco sanno e di cui qualcuno assicura che hanno grosso valore... Niente di nuovo sotto al cielo 😌3 punti
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Ho recentemente acquistato questa moneta in un'asta, non è certamente "fior di conio", ha compiuto per anni il suo lavoro, ma questo millesimo è veramente difficile da vedere a differenza del 1691 che è comune. In tanti anni ne ho visti veramente pochi e ho voluto metterlo in collezione, poi l'usura è omogenea e la data è chiara. Spero sia apprezzato e se qualcuno mi aiuta ricordandomi quando qualche altro esemplare è comparso in asta o è stato visto sul mercato mi farebbe piacere, io ricordo solo l'asta Ranieri online numero 9.3 punti
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Riflessione sulle monete del 212-209 a.C. In Magna Graecia Prendendo l’input da una prossima asta dove, solitamente, alle descrizioni delle ultime coniazioni di Taranto e Metaponto viene scritto “occupazione punica” o, nel migliore dei casi “tempo di Annibale” e quindi “statere ridotto” o “mezzo shekel”. Ora dico: capisco le inveterate consuetudini dei vecchi numismatici di scopiazzarsi tra di loro ma, non sarebbe più giusto parlare di “prima occupazione romana di Taranto e Metaponto” ( non oso dire denari per non urtare la sensibilità dei veri studiosi) visto il calo ponderale equiparato al denario, visto lo stile non propriamente greco e vista l’aquiletta romana sulla destra del delfiniere ( ali aperte e petto in fuori) ? Non me ne vogliate per l’audacia, scostandomi dai soliti canoni, è solo un motivo di confronto.2 punti
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Lotto 308 Asta GMA 21/10/2022 Descrizione catalogo: NAPOLI. Carlo V d'Asburgo (1516-1556). Carlino. AG (g 2,97). MIR manca; Magliocca manca. RRRR I Carlini di Carlo V di questo tipo, cioè quelli con raffigurato al rovescio il Tosone appeso a due rami d’ulivo e con incisa la lettera R del mastro di zecca Luigi Ram, vennero coniati tra il 1543 e il 1547; nel volume di Magliocca sulla monetazione di Napoli dei Re di Spagna sono trascritti a pagina 64 e catalogati dal n. 60 al n. 60/8 differenziati tra loro se in legenda detengono o meno il simbolo della cosiddetta R stilizzata. Alcune delle variazioni che sono state indicate si attengono alla presenza di un globetto inciso sotto, dentro, sopra la sigla R del già menzionato Luigi Ram e anche tra il mento e il busto dell’Imperatore; queste variazioni risultano più rare delle monete che ne sono prive. Ad oggi non sono noti documenti che possono attestare cosa significasse la loro apposizione, ma comunque hanno, certamente, un significato che determinò un cambiamento voluto, intenzionale. La moneta proposta, del tipo privo della R in legenda, al lato sinistro per chi osserva la moneta, presenta sotto la lettera un simbolo che parrebbe essere una forma di “mezza luna”. Da ricerche compiute sul Corpus Nummorum Italicorum vol. XIX, dove peraltro sono trascritti numerose varianti di Carlini di questo tipo, alcuno di essi è segnalato con questo simbolo. Essendo questo il primo esemplare che ci capita di osservare si è provveduto a segnalare la particolarità riscontrata. Grading/Stato: BB2 punti
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Dipende da come queste grandi collezioni sono state impostate. Ho visto esitare molte collezioni di monete medioevali o antiche costruite con l'obiettivo di rappresentare un determinato periodo storico. In questo caso le conservazioni sono spesso miste, in cui il fattore chiave più che la rarità era la reperibilità di una determinata moneta. così capita di vedere monete in FdC primo conio mischiate a comuni BB. Poi bisogna tenere conto un ulteriore fattore che può distorcere il nostro giudizio: Spesso le monete di una collezione famosa in vendita nei lotti singoli sono quelle prossime al FdC perchè sono quelle che attirano maggiormente l'attenzione del compratore moderno. Le monete in conservazione minore spesso si ritrovano nei megalotti. Il fatto che i lotti principali siano tutte in FdC o quasi da l'idea che la collezione fosse impostate secondo quel criterio.2 punti
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Non voglio annoiare gli amici che ci leggono, ma ci terrei a sottolineare che " il globo crucigero " posto al di sopra della Corona presenta molte differenze in questa tipologia. E' sufficiente osservare le foto che sono state postate per rendersi conto che, in un notevole numero di casi, è diverso, come diversa è l'incisione della Corona ( perlinatura, conformazione dei bracci etc ). Uno dei pochi documenti inerenti la coniazione è il Decreto n.2329 / Regolamento del 17/03/1829 ( riportato dal Pin ) . Purtroppo non chiarisce se il 1° e 2° Incisore fossero preposti alla formazione ( oltre che dello Stemma ) anche della Corona. Delegavano questo compito agli aiutanti? E' possibile che costoro non avessero ancora acquisito quell'abilità manuale propria dei "maestri"? Oppure le "variabilità" di questi particolari erano voluti, per distinguere chi vi aveva posto mano, o la lega d'argento derivata dalla fusione di vecchie monete od ancora comperata in altri Paesi? Sicuramente un dato è certo: le variabili nella monetazione Borbonica sono così innumerevoli che non trovano riscontro in altre Zecche molto più arretrate tecnologicamente. Questo è un argomento che è già stato trattato molte volte sul Forum. Conclusioni: nessuna, in quanto non esistono documenti. Ma in questo caso, sarebbe opportuno avanzare anche qualche ipotesi, senza avere la pretesa di arrivare a "qualcosa di certo". Sarebbe interessante un dibattito che definisse delle argomentazioni verosimili, probabili o meglio possibili. Buona Serata a Tutti2 punti
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Nulla di nuovo sotto il sole. E' ben noto che l'impero accoglieva calorosamente immigrati dal terzo mondo di allora (l'est Europa) come manodopera e per rimpolpare le fila dell'esercito. Centinaia di migliaia di "Barbari" erano stati accolti calorosamente e si erano integrati serenamente nel mondo romano per secoli. L'immigrazione dei goti fu invece gestita malissimo, complice la corruzione dei burocrati che dovevano gestire l'immigrazione e l'integrazione degli immigrati (pare si intascarono i fondi a questo dedicati da Valente). Il risultato fu la rivolta degli immigrati tartassati e maltrattati, e il crollo del confine sul Danubio che ne fece arrivare un numero incontrollabile. La sconfitta di Adrianopoli e la trattativa svolta da Teodosio qualche tempo dopo portarono ad una novità pericolosa per l'impero: la creazione di uno stato nello stato. Si concedeva agli immigrati di non integrarsi e di creare un'entità etnica dentro l'impero. Un pò come se gli immigrati non integrati delle banlieuse parigine fondassero uno staterello autonomo dove poter parlare la loro lingua d'origine e avessero il diritto di continuare a non integrarsi nella nazione Francese: sarebbe una catastrofe. E il conflitto sarebbe dietro l'angolo. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso di coccio in cui si era trasformato il tardo impero, in crisi politica da tempo. La "borghesia" dell'epoca stava scomparendo, specie in occidente e vi erano problemi demografici consistenti, oltre che economici. Con pochi soldi a disposizione, un'amministrazione spesso corrotta, un potere mal gestito (Teodosio lasciò due bambini al governo in mano a due ambiziosi generali), l'immigrazione di massa prima dei goti e poi degli altri popoli germanici fece crollare il sistema traballante su cui si reggeva (per giunta male) tutto. Senza immigrazione di massa, o meglio, con una gestione ponderata di tale immigrazione, l'impero si sarebbe probabilmente lentamente ripreso, come del resto fece l'oriente che ebbe, nel sesto secolo, un nuovo anche se ultimo, periodo di splendore. Definirei quindi l'immigrazione incontrollata (e lo ripeto e lo sottolineo incontrollata) come la goccia che fece traboccare il vaso (che però era colmo giù per i fatti propri).2 punti
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Dovrebbe essere una emilitra della zecca di Siracusa... https://mrbcoins.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=499522 punti
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E, con l’occasione, rappresentiamo anche l’esemplare in oro, esitato oggi all’asta Nomisma Aste Lotto 921: VENEZIA Alvise II Mocenigo (1700-1709) Osella da 4 zecchini an. I (1700) - Paolucci 351 AU (g 13,87) RRRR Grading/Stato: SPL-FDC2 punti
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Dopo anni di tentennamenti sono riuscito anche io a mettere in collezione un esemplare da questo hoard. Non è stato semplice, perché i rovesci più interessanti sono stati venduti a cifre di tutto rispetto ... alla fine, ho rivisto in vendita questo esemplare di SOLI INVICTO COMITI, emissione "precoce" della zecca di Roma ( pre-riduzione ponderale del 313) per una cifra passabile, ma sopratutto è uno dei pochi esemplari disponibili ad essere raffigurato nelle tavole del catalogo! Date : 312-313 Diamètre : 22 mm Axe des coins : 5 h. Poids : 3,93 g. Degré de rareté : R1 Officine : 3e Commentaires sur l'état de conservation : Monnaie sur un flan bien centré présentant un joli buste de l’empereur Constantin au droit. Patine gris foncé Référence ouvrage : C.- - RIC VI Rome 338a Pedigree : Exemplaire n°638 du trésor de Chitry2 punti
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Peso gr. 3,5 circa Diametro mm. 15 Metallo argento1 punto
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Buon fine settimana al Forum, Vi chiedo un aiuto per identificare questa moneta dal peso di Gr. 10,54 e un diametro di 25 mm. grazie anticipato e buona serata F.P1 punto
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Salve. Le valutazioni e le deduzioni fatte non metto in dubbio che possano essere esatte. Ma di aste ce ne sono tante e di occasioni di acquisto anche. Ed è certo che le monete in FDC , specialmente in questo periodo, vengono aggiudicate a prezzi vertiginosi, spropositati, con il rischio che, da un momento all’altro, non riescano a tenere il passo. Secondo me, ripeto, a meno che uno non abbia soldi in abbondanza e possa tranquillamente rischiarli, bisogna fare attenzione ed essere capaci di aspettare l’occasione giusta, prendendo nella dovuta considerazione tutte quelle monete che, pur non luccicanti, sono ugualmente splendide e possono dare grandi soddisfazioni, anche quando presentano qualche piccola ruga, segno di una vita vissuta. Esse sprigionano calore e non freddezza e gelo. Le FDC mi danno ansia, alla vista ed al pensiero di una possibile inversione del mercato. Saluti a tutti.1 punto
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E' un bel colpo d'occhio Antonio! Prosegui cosi..piccolissimo appunto, se posso, io personalmente eviterei per il momento di acquistare denari di personaggi che già ho ( li chiamo impropriamente " doppioni " ), concentrando le risorse su quelli che mancano all'appello, altrimenti non finirai mai.. ma, bada, è soltanto un mio personalissimo punto di vista, ognuno raccoglie tutto ciò che gli stuzzica interesse.. magari dopo potresti cominciare ad integrare bronzi agli stessi personaggi, immagina la scena..1 punto
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Sono andato a controllare che la mia avesse un numero di serie < 791!! 😁1 punto
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Salve, Non so se sono nella sezione giusta, ma mi serve una mano per l'identificazione della seguente moneta o gettone. Da un lato c'è l'anno 1980 e intorno "Serie di monete per numismatici" mentre dall'altro lato "Istituto Poligrafico Zecca dello Stato" "Sezione Zecca". Non c'è un valore quindi non credo sia una moneta, ma forse un gettone della zecca. Grazie in anticipo per qualsiasi informazione.1 punto
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Pubblicamente si,ma sotto sotto sono i primi a metterli in biblioteca...1 punto
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Grazie, ma non mi faccio illusioni. Sono ormai abituato a vedere boicottati i miei lavori...da chi? dai soliti suonatori. Ma non fa nulla. Le persone intelligenti sanno per fortuna riconoscere i venditori di fumo passati e presenti...Una cosa mi fa sorridere...molte opere oggi apprezzate non sono state scritte esclusivamente da cattedratici o numismatici blasonati da metri di titoli accademici luccicanti. Ci sono stati ingegneri, avvocati, militari, prelati, medici ecc ecc. Qualcosa vorrà pur dire no?1 punto
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Adesso vhe ho la medaglia mi manca soltanto di trovare tutte le monete del 1980 per completare la serie 😉1 punto
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Ciao La comprai per pochi spiccioli. Io la considero una medaglia. Per me una medaglia bellina. Saluti1 punto
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Ho incontrato questa mattina il dr Montenegro.L'asta la farà soltanto a marzo.1 punto
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Purtroppo, temo sia come tu dici. Per ora. Ma le mode sono destinate a passare e l’aumento dei prezzi non è detto che non possa accendere la scintilla della riflessione. Ci sono tante belle monete, ma veramente belle, senza essere lustrate a nuovo. Si tratta solo di una speculazione e arriverà un momento in cui quel mercato si bloccherà, perché è un mercato fittizio, senza senso, con prezzi vertiginosi e ingiustificati. Una bolla che, nel tempo, è destinata a scoppiare, come succede inevitabilmente dopo ogni boom. E ci saranno tanti che resteranno con il cerino in mano. Ma cosa c’è di più bello che studiare una moneta, capirla, guardarla e riguardarla per capire da dove viene, cosa ci voglia trasmettere… Io, quando in un catalogo leggo la valutazione “FDC”, la moneta non la valuto neanche e passo oltre. Spenderei tanti soldi per uno specchietto per le allodole. Ciao1 punto
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1593 Die Familie von Rosenberg war die mächtigste und angesehenste des böhmischen Herrenstandes. Sie waren die ersten Privaten Böhmens, denen im Jahre 1422 vom König das Privileg erteilt wurde, Silbermünzen nach dem landesüblichen Schrot und Korn zu prägen. Dieses Münzrecht wurde aber kaum ausgeübt, obwohl in Krummau eine Münzstätte eingerichtet wurde, die von anderen österreichischen Standesherren benutzt wurde. Wilhelm von Rosenberg war kaiserlicher Rath, Oberstlandkämmerer und Oberstburggraf in Böhmen. Im Jahre 1585 wurde er mit dem Goldenen Vlies ausgezeichnet. Wilhelm ha regnato dal 1581 al 1592 e Peter dal 1592 al 1599. Non ho trovato ducati con data 1592 Monete molto rare Conservazione ? Per me è qBB (about VF) e 5000/6000 val.1 punto
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La pratica dello "slab" nasce e si sviluppa totalmente in un'ottica di garanzia di investimento finanziario legato a due soli fattori, conservazione -rarità, dando per sottintesa, ahimè, l’autenticità del pezzo. È una categoria del mercato di investimento, non collezionistico, che cerca sempre nuovi settori da "finanziarizzare" attraverso strumenti che permettano la loro massima diffusione e quindi crescita e ritorno economico. La numismatica è altra cosa.1 punto
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Salve. Io, fino a non molto tempo fa, non avevo esperienza di aste numismatiche. Le frequento da poco, ma posso assicurare che, pur in un breve lasso di tempo, i prezzi li ho visti lievitare in modo considerevole. Volendo solo far riferimento all’ ultima asta di GMA, l’inizio è stato talmente scoppiettante che ho pensato sarebbe stato opportuno chiudere bottega e andarsi a fare una bella passeggiata, non avendo io grandi capitali da investire nelle monete. Poi, per fortuna, arrivati ai lotti che più mi interessavano, i prezzi sono diventati meno pirotecnici ( anche se pur sempre alti!) e sono riuscito ad infilarmi in qualche lotto, quando, oramai, non ci speravo più. Non so se c’è un rapporto con la pandemia o con la particolare situazione internazionale politica ed economica che stiamo vivendo, ma il collezionismo, i beni rifugio mi sembra godano buona salute. Non è solo la numismatica che sta conseguendo risultati positivi. Poi, tornando alle monete ( io colleziono esclusivamente quelle napoletane), delle splendide occasioni, dovute a vari fattori particolari, potranno pur capitarti, ma sempre restando in un quadro di generale rialzo. Chiaramente, non tutti condivideranno le mie valutazioni, ma io sono convinto che la la realtà sia questa o che sia molto vicina a questa. Mi pongo anche la domanda se per noi collezionisti sia positivo o negativo un rialzo consistente del mercato. Probabilmente, come in tante altre circostanze, ne siamo avvantaggiati e svantaggiati allo stesso tempo. Bisogna ponderare con maggiore attenzione le situazioni e valutare bene tutte le variabili prima di decidere ed operare. Saluti a tutti1 punto
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Condivido in pieno le tue perplessità. Purtroppo temo che il principale motivo dell'incertezza nella definizione di questi nominali, che costituiscono uno degli argomenti più dibattuti negli studi numismatici, derivi dalla mancanza di un esame complessivo degli esemplari in questione. Per Taranto, in particolare, lo studio di Fischer-Bossert si ferma al 280 a.C. e peraltro si limita alla sequenza dei didrammi, tralasciando la moneta divisionale che nel III secolo appare particolarmente abbondante e dalla quale potrebbero trarsi importanti elementi. Pertanto le serie tarantine più tarde sono ferme al contributo di Evans (1889), che le inquadra nel X periodo della sua classificazione, corrispondente all'età annibalica. In questo periodo, come ben noto, la zecca di Taranto sembrerebbe riprendere la coniazione, seppur in modo discontinuo, allineando il nominale maggiore (ridotto a ca. gr. 6,60) con la valuta cartaginese, con valori intorno a gr. 3,90 o di poco inferiori. Da questo deriva la variegata definizione di questi esemplari, che oscilla tra statere ridotto e/o mezzo shekel ma che in realtà, come ben osservi, andrebbe meglio puntualizzata.1 punto
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Buona domenica a tutti gli amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi il mio ultimo acquisto, direttamente proveniente dall'asta Kunker 373. Si tratta del mio primo acquisto di questo 2022. Lo so, è arrivato un po' in ritardo, dato che siamo già ad ottobre, ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! Premetto subito che ho avuto molte difficoltà ad ottenere delle foto discrete e quelle che vi mostrerò sono le meno peggio (non ho il coraggio di definirle "migliori"). Credo che l'oro sia in assoluto il metallo più complesso da fotografare. Quando poi si tratta di una monetina da 3,45 grammi, diventa un vero incubo... Prima di mostrarvi l'acquisto, come sempre, desidero descrivervi un po' la storia di questa moneta. Il ducato con cavaliere venne coniato tra il 1808 ed il 1809 dalla zecca di Utrecht. I conii furono realizzati dall'incisore George, uno dei migliori del tempo e dalla cui mano nacquero numerose tipologie di monete per il Regno d'Olanda (1806-1810). Nei due anni di coniazione vennero emessi un totale di 282.870 esemplari ma molti di questi vennero, purtroppo, rifusi direttamente in zecca in quanto sostituiti da una nuova tipologia di ducato con un rovescio diverso. Al dritto troviamo il ritratto di Luigi Bonaparte rivolto verso sinistra. La legenda in olandese recita: "LODEW. NAP. KON. VAN HOLL.", ovvero "Luigi Napoleone Re d'Olanda". Al rovescio, invece, abbiamo un cavaliere in armatura, un soggetto iconico presente nelle monete olandesi fin dal lontano 1586. Il cavaliere regge nelle mano destra una lunga spada, mentre nella sinistra tiene stretto un fascio di sette frecce, a simboleggiare l'unione delle province costituenti la Repubblica delle Sette Province Unite. La legenda circolare “EENDRAGT MAAKT MAGT” è traducibile in “La concordia fa potenza” (una sorta di "L'unione fa la forza"). L'esemplare in mio possesso è complessivamente in un buono stato di conservazione, considerando la tipologia molto ostica. Posso assicurare che non è affatto scontato trovare tutti i singoli rivetti dell'armatura così ben definiti. Anche i capelli di Luigi Bonaparte e la basetta sono ben delineati. Come lati negativi, posso dire che presenta, purtroppo, una debolezza di conio ad ore 3, a livello del bordo, e diversi hairlines nei campi. Ciononostante, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto fatto. Adesso vi lascio alla visione delle foto. Ovviamente, ogni vostro commento è come sempre ben accetto.1 punto
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Bellissima moneta e ottimo acquisto. Non conosco il tipo ma è molto ben conservata e i dettagli sono stupendi. Alla fine penso che è valsa la pena aspettare per fare il primo acquisto dell anno. Siccome mancano ancora più di due mesi alla fine del anno c'è sempre tempo per qualche altro acquisto 😉.1 punto
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Ciao Qualche idiota ha manomesso la moneta (illegalmente), rendendola neanche piú buona cosí. Ormai si vede anche questo🤷🏻♂️ Saluti1 punto
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Ai miei occhi è meravigliosa….. !! Sarà pure comune (o molto comune), sarà pure così come la vedete (giudicate voi)… ma osservandola bene, dentro, è piena di fascino, di vita, tanto da farvi star bene dopo!1 punto
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Ciao @Pxacaesar, i tuoi interventi saranno sempre graditi in questa sezione come nelle altre. Si è trattato semplicemente di un piccolo malinteso senza alcuna importanza e sul quale vale la pena metterci una pietra sopra. Venendo alle monete di Poseidonia, come segnalato sopra, sembra esserci stato un errore nella compilazione del catalogo in quanto le monete Naville, 16, 1933, 201 e Hirsch, 30,1911, 203 parrebbero riferibili ad un medesimo esemplare. Per @Agostino: Il link per visionare la tesi di Brousseau è il seguente: https://docplayer.fr/27757547-I-3-t-universite-de-montreal-le-monnayage-d-argent-de-poseidonia-une-etude-historique-de-coins-par-louis-brousseau.html Al momento purtroppo non ho sottomano il catalogo di Locker-Lampson, 251 punto
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Ciao @carmhack Complimenti per l’acquisto. Gran bella moneta e gran bella collezione! Molto interessanti anche i 3 marchi di Guglielmo II con i particolari delle onorificenze sull’uniforme! Un cordiale saluto Regium1 punto
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Qui puoi trovare un po' di roba interessante: https://sites.google.com/site/digitallibrarynumis/subjects/17-coins-italy-malta/07-veneto1 punto
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Buon Giorno, Allego copia delle immagini sperando di non infrangere regolamenti e diritti vari continuo Cordialità1 punto
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Amici, per ravvivare questa discussione vi posto un'altra moneta della Regina Elisabetta II. Si tratta di una bella commemorativa del primo giubileo della nostra Lilibet, quello d'argento, festeggiato nel 1977. Seguiranno poi il giubileo d'oro nel 2002, quello di diamante nel 2012 ed infine quello di platino quest'anno a celebrazione di un regno con una durata record. E' un 50 cents australiano, di forma ottagonale, con al rovescio una rappresentazione grafica di sicuro effetto, con 25 corone disposte in cerchio, a simboleggiare i primi 25 anni di regno della sovrana.1 punto
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Va bene, finiamola qui, almeno per quanto mi riguarda ne ho a sufficienza di maestrine dalla penna rossa, proprio fin sopra i capelli.1 punto
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La cosa importante e’ che - nella chiarezza assoluta delka mormativa (UK) - il ritrovatore denuncia il ritrovamento. Il museo o l’ist. pubblica acquisisce il dato scientifico di tutti i pezzi ( di gran lunga l’elemento piu’ importante) verifica che non ci siano tra gli esemplari qualcosa che gia’ non possiede ( nel qual caso ha la prelazione ma .. a prezzi di mercato) e poi RESTITUISCE il tesoro allo scopritore che puo’ disporne come desidera pagando un contributo allo Stato ( non ricordi se il 20% o giu di li). fantascienza proporlo in Italia? tenete presente che proprio gli STUDI hanno fatto in UK passi da gigante grazie a questi ritrovamenti non ufficiali i cui dati vengono pero’ messi immediatamente a disposizione degli studiosi ufficiali ..1 punto
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in questo fa capolino una "vittoriola" di tipo romano….1 punto
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