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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/22 in tutte le aree
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https://youtube.com/c/Numischannel https://youtube.com/c/ClassicalNumismatics Conferenza3 punti
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Aggiungo questo video di una visita organizzata dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici al Museo Bottacin di Padova dove la Curatrice Dott.ssa Valeria Vettorato viene intervistata da Giovanni Vigna sulla storia, sui servizi e sulla Biblioteca del Museo. https://drive.google.com/file/d/1qB9k0yLhHfniYkJdmrCo0ZBPOGkNMXq3/view?usp=drivesdk3 punti
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E se tutto va bene …ci saranno alcune copie in omaggio da distribuire ad appassionati interessati dell’ultimo Gazzettino 92 punti
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Denario di Traiano, con al rovescio Roma seduta, RIC 116 http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.1162 punti
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Ciao @lorluke, effettivamente hai ragione. Si tratta di un ritratto femminile che a me sembra appartenere ad Antonia, moglie di Druso Maggiore. Dovrebbe trattarsi di un asse la cui tipologia dal rovescio io non riesco ad individuare. Attendiamo altri interventi🙂 ANTONIO2 punti
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Visto la particolarità dell' errore (post stampa), personalmente farei periziare la banconota per poi poter discutere sul suo valore. Questo tipo di errori ha tutto un suo mercato particolare ed è difficile quantificare il suo valore. Personalmente, proverei a testare quanto sarebbe disposto a pagare un negozio di numismatica tale banconota, magari sentendo più pareri. Comunque se confermato l'errore, si tratta di una banconota più unica che rara. Conservala per bene in un contenitore per banconote.2 punti
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Ciao, sono anche io dispiaciuto di quanto accaduto. Come da te detto si tratta di un sesterzio di Filippo ll, figlio di Filippo l'Arabo corrispondente a questa tipologia 🙂 ANTONIO2 punti
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Grazie @lorluke intanto, Quelli del Cordusio, dopo la presentazione di luglio del secondo Catalogo delle monete delle zecche italiane presenti in Ambrosiana, sta continuando a lavorare sul Gazzettino 10 ma qualcosa tipo interviste prima o poi arriverà’ e tornerà…appena concluderò l’incarico per un anno di Presidenza di un’altra Associazione in cui a vario titolo la cultura rientra e che crea sinergie col territorio …2 punti
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Vi presento il mio 5 centesimi 1861 N "testa grossa", confrontato con un altro 5 centesimi 1861 N "normale":2 punti
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Se ti leggi la discussione sulle dracme e ti vai a documentare sulla tipologia (come si dovrebbe fare sempre), capiresti perché questa moneta è autentica.. qua non è il discorso di minimo sindacale, ma sono le basi di numismatica antica .../monetazione bronzea. Se andiamo continuamente a dubitare e sindacare pure sugli esemplari autentici, non ci si salva piu ... skuby2 punti
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....faccio un esempio con un pezzo che personalmente ritengo di estrema rarità anche senza la variante (due soli esemplari conosciuti) , per lo stato conservativo in cui è giunto a noi. Preso anni fa ad un terzo dell'offerta fatta per il 5 Tornesi 1798 condiviso ad inizio discussione... Fate voi il paragone con il mercato attuale delle monete Napoletane...2 punti
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Quando si decide di coniare una moneta ed in quale quantitativo, da un conio "matrice" si preparano tutti i conii che si suppone serviranno per battere quel tipo di moneta. Se non vado errato, si considera che ogni conio duri per circa 200.000 esemplari, perciò, se si devono coniare ad.es. un milione di pezzi, si appronteranno almeno cinque conii col conio matrice più uno o due nel caso un conio si rompa prima del previsto. Nelle attuali coniature, il numero di pezzi (ad es. nei centesimi di euro) si raggiungono tirature fino ad un miliardo di pezzi con la conseguente necessità di approntare un numero congruo di conii. Dato il numero consistente di conii da approntare, può capitare che lo stesso conio matrice si rompa. Se non è disponibile un conio matrice gemello, è necessario produrre un nuovo conio matrice che, seppur preparato con gli stessi accorgimenti del precedente, presenterà alcune differenze essendo inciso a mano. Differenze che aumenteranno nel caso si decida di modificare alcuni particolari per i più svariati motivi. Un altro motivo per cui esistono conii diversi è che i conii matrice necessari debbano essere approntati più velocemente come nel caso di dover produrre in gran quantità una nuova moneta, ricorrendo al lavoro di più incisori. Faccio alcuni esempi ricorrendo alle "Briciole" del "Gazzettino di Quelli del Cordusio":2 punti
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DE GREGE EPICURI Ad un anno circa dalla conferenza di Adelchi Benetton al CCNM, ho finalmente l'occasione di vedere dal vivo un soldino, e di individuare lo zecchiere. Il doge è Giovanni Dolfin (1356-1361), il soldino mi pare in buono stato, anche se mi devo scusare per la foto del rovescio. Ma veniamo allo zecchiere: direi che si vede una M gotica, anzi onciale, e perciò: massaro Marco Marmora. Pesa 0,55 g e misura 15 mm. Dico bene, @aratro, @417sonia e altri?1 punto
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Che bella discussione! Ci voleva proprio una scorpacciata di labirinti. Per chi si trovasse a passare di lì, segnalo che (ovviamente) al museo archeologico di Heraklion ci sono diversi esemplari di alcune monete viste in questa discussione (non le più rare purtroppo). il museo vale la visita in ogni caso, al di là della (piccola)(ma piacevole) saletta numismatica.1 punto
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Ti ringrazio per le informazioni. Ho la copia N.5 di giugno 2019. Mi è stata consegnata domenica scorsa durante una mostra mercato a Catania, città presso cui abito.1 punto
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Il Ministero emette il 26 ottobre 2022, due francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le Eccellenze italiane dello spettacolo dedicati a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e a Macario, con indicazione tariffaria B. Caratteristiche del francobollo dedicato a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia: La vignetta raffigura i ritratti di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia in primo piano su una pellicola cinematografica;. Completano i francobolli le legende “Franco Franchi 1928 - 1992”, “Ciccio Ingrassia 1922 - 2003”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. bozzettista: Tiziana Trinca Tiratura: trecentomila quindici esemplari Foglio: quarantacinque esemplari Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura 90 g/mq; supporto: carta bianca, kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità da 20 g/mq (secco); formato carta 30 x 40 mm, formato stampa: 30 x 38 mm; formato tracciatura 37 x 46 mm; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: tre. Caratteristiche del francobollo dedicato a Macario: La vignetta raffigura un ritratto di Macario in abiti di scena, in evidenza su un panorama di Torino in cui svetta la Mole Antonelliana. Completa il francobollo la legenda “Erminio Macario 1902 - 1980”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. bozzetto a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. per il francobollo dedicato a Macario. Tiratura: trecentomila venti esemplari. Foglio: ventotto esemplari Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura 90 g/mq; supporto: carta bianca, kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità da 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa 48 x 40 mm, formato tracciatura 54 x 47 mm, dentellatura: 9 effettuata con fustellatura; colori: tre.1 punto
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Ciao @leop , Infatti prima di scriverti avevo gia' controllato nel libro , ma uguale al tuo postato non c'e' . Ti invio la foto del poderoso libro di quasi 300 pagine con le tavole delle foto di tutti i medaglioni della collezione vaticana , libro ormai da moltissimo tempo introvabile , e' del 1965 , piu' la foto del medaglione di Commodo del Vaticano simile al tuo per l' allegoria di Ercole , pesa ben 61,410 grammi1 punto
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Grazie mille!Mi hai aiutato molto, sono interessato alla Tauride Chersoneso, così come alle dracme degli imperatori romani1 punto
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Ciao Mi sembra proprio Traiano. Vediamo @Stilicho Grazie😁1 punto
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Quale Chersoneso? Quello in Tracia o in Crimea? Come catalogo prezziario su entrambe le zecche esiste questo: https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=339209 Come riferimenti bibliografici e di classificazione delle monete in rete ho trovato questi link inerenti il Chersoneso in Tracia : https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1735 http://bpmurphy.ancients.info/chersonese/Cherronesos.htm Questo link invece è un saggio sulle monete del Chersoneso Taurico: https://www.academia.edu/358342/The_Numismatics_of_Chersonesos_and_Kerkinitis_as_Evidence_of_Greek_and_Barbarian_Interrelations_in_Western_Tauris1 punto
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Ciao, si appartiene ad una delle due tipologie che hai trovato🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao @Pxacaesar. Innanzitutto ti ringrazio per essere intervenuto. Probabilmente hai già identificato correttamente l’identità della persona ritratta. Ho dato un’occhiata su wildwinds e ho visto che ci sono due dupondi abbastanza simili. https://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1902.html https://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1903.html Che ne pensi?1 punto
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Sarà uno dei miei obiettivi futuri..... il tempo di leccarmi le ferite dopo lo.shopping compulsivo 🤣🤣🤣👅👅👅👅1 punto
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Sesto esemplare di Sesterzio non frequente - raro emesso da Commodo e' questo : RIC 547 , Cohen 169 , emissione con anno non determinabile in quanto nella legenda manca la TRP , ma conoscendo il COS V , si puo' datare tra il 186 / 189 compresi . La legenda del dritto : M COMMUDUS ANT P FELIX AUG BRIT La legenda del rovescio : FORTUNAE MANENTI , COS V PP e SC in esergo La fortuna con cornucopia al braccio sinistro e seduta verso sinistra , regge le briglie di un cavallo scalpitante , a fianco della sedia - trono , dove siede la fortuna , un timone . Forse questa emissione con la fortuna manenti , cioe' fortuna duratura - perenne , fu dovuta probabilmente come forma di ringraziamento alla fortuna per essere Commodo scampato ad altri complotti che lo coinvolsero di nuovo dopo il primo complotto nel 182 , quando il secondo marito di Lucilla , Tiberio Claudio Pompeiano , scampò alla repressione auto esiliandosi . Commodo sopravvisse nel corso del suo regno a diversi complotti fino a quello fatale del 31 Dicembre 192 .1 punto
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Perché se non capisci la differenza tra una moneta coniata ed una fusa, con questo esempio, ti consiglierei di approfondire gli argomenti …1 punto
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Ciao. Lessi il libro qualche anno fa e l'impressione non è stata positiva. A mio avviso non è possibile condensare in appena 70 pagine una monetazione lunga ben 2200 anni! Inoltre il costo di copertina, rapportato alla veste editoriale (qualità della carta e delle immagini e tipo di rilegatura) è eccessivo.1 punto
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Mamma mia, anche allora prevaleva la...destra!☹️ O meglio, la sinistra era inesistente. apollonia1 punto
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Ecco a Voi uno dei pochi esemplari sotto il BB della mia collezione. Ma devo proprio cambiarlo appena riesco. È in collezione da molto tempo, ci sono pure affezionato, ma non mi rappresenta, nonostante la rarità. Certo che i FDC degli scudi di queste due date del Re Eletto (‘59 e ‘60) non sono proprio abbordabilissimi…😁1 punto
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Importantissima moneta,carica di rimpianti,ma anche di grande esempio di vita,coraggio,lealtá dei grandi eroi raffigurati.1 punto
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Repubblica Italiana - 2 Euro Commemorativo 2022 30° Scomparsa Giovanni Falcone e Paolo Borsellino1 punto
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Nella produzione tramite coniatura di una moneta, è capitato e capita ancora oggi che il conio, dato l'innumerevole battute esercitate ad alta pressione sui tondelli, arriva ad un certo punto della sua vita che, o per normale usura o per rottura, deve essere sostituito. Per la sostituzione viene creato un nuovo conio che, pur dovendo rispettare le stesse caratteristi, qualche particolare nei dettagli dell'impronta può differenziare ed ecco che si parla di 1° 2° ecc. di conio. La differenza dei prezzi puo dipendere dalla tiratura se conosciuta tra i vari coni (difficilmente si riesce a risalire) oppure alla facilità/difficoltà con cui le due tipolgie si riescono a reperire sul mercato. Per quanto riguarda l'originalità bisoga conoscere le caratteristiche con cui una determinata moneta veniva coniata (principalmente peso e diametro) e poi avere un minimo di conoscenza in numismatica. Ti consiglio di acquistare con poche decine di euro un manuale di riferimento che è una buona guida di partenza. Comunque diffida da quegli annunci assurdi che si trovano in rete; anche qua il manuale ti può salvare.1 punto
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Ciao a tutti, già da qualche tempo mi è arrivata la moneta incriminata e ho pensato di riprendere il topic per vedere se qualcuno mi da una mano nell'identificazione.- Per prima cosa aggiungo i dati dimensionali: diametro 8-9 mm, peso 0,71 g. Poi aggiungo un paio di foto che ho fatto io, per vedere se, modificando la prospettiva, si ottiene qualche indizio in più. Ad esempio, su un lato ora mi pare di scorgere delle lettere, anche se potrebbe trattarsi facilmente di una autosuggestione... Comunque vi posto queste nuove foto, non si sa mai. Grazie a tutti1 punto
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Un tesoro ritrovato. Il ripostiglio di Populonia, le monete d’argento del grande porto degli Etruschi Sono le monete etrusche della zecca di Populonia che tornano visibili. “Ecco dove era finito!”. Tuonò il signor O.G. riprendendosi dal sussulto provocato dal botto improvviso che un pacco metallico aveva causato cadendo a terra. Dopo più di mezzo secolo, il tesoro degli Etruschi era finalmente tornato alla luce… Potrebbe essere l’incipit di un racconto fantastico di J.K. Rowling, invece, è quello che è realmente accaduto ad Ottavio Gasparri lo scorso dicembre a Roma. Lavori, pulizie e spostamenti di mobili e oggetti dimenticati da decenni nella soffitta della casa di famiglia ed ecco ricomparire da dietro un cassettone un ricordo luccicante e ricco, molto ricco, di storia: la parte di un tesoretto di monete d’argento recuperato a Populonia nel 1939, che era stato dato al nonno Tommaso Gasparri come “quota parte” del premio di rinvenimento che spetta ai proprietari dei terreni in cui avvengono scoperte archeologiche. Nella soffitta, insieme al tesoretto, era una piccola scatola di cartone che custodiva la statuetta in bronzo raffigurante un’Arpia, la creatura mitologica con testa di donna e corpo di uccello, rinvenuta nella necropoli etrusca di Baratti. Il tesoretto è noto nella letteratura archeologica come “il ripostiglio della Porcareccia” e il riscontro inventariale eseguito in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Pisa e Livorno ha confermato che si tratta delle monete rinvenute nei terreni intorno al golfo di Baratti alla fine degli anni ’40, in occasione delle attività di recupero delle antiche scorie di ferro per il loro riutilizzo nei moderni altiforni. Il tesoro constava di 565 monete d’argento che furono consegnate da Tommaso Gasparri al Soprintendente alle Antichità d’Etruria, Antonio Minto, il 16 gennaio 1940. Dal fascicolo conservato all’Archivio della Soprintendenza, emergono i nomi degli scopritori del tesoro, uomini e donne addetti ai lavori di scavo per conto della ditta Procchi: gli uomini picconavano le scorie, mentre le donne setacciavano la terra e recuperavano il materiale archeologico. Le monete, dopo essere state studiate e catalogate, furono divise tra la Soprintendenza e la proprietà dei terreni che ne ricevette oltre duecento, per la quasi totalità didracme d’argento con la raffigurazione della Gorgone, l’iconografia tipica della produzione monetale di Populonia. Oggi, a distanza di oltre 80 anni, le monete – per volontà della famiglia Gasparri legittima proprietaria dei beni – saranno esposte al Museo etrusco di Populonia. Una nuova teca disegnata dall’architetto Erica Foggi ospiterà le monete, il cui studio è stato affidato a Luciano Giannoni, esperto numismatico, con il coordinamento di chi scrive a cui la famiglia Gasparri ha affidato la cura del museo che già espone al pubblico i reperti di sua proprietà fin dalla loro assegnazione come premio di rinvenimento negli anni ‘40 dello scorso secolo. Un’iniziativa culturale privata che da ottanta anni si aggiorna e si perpetua. https://www.archaeoreporter.com/2022/06/14/un-tesoro-ritrovato-il-ripostiglio-di-populonia-le-monete-dargento-del-grande-porto-degli-etruschi/1 punto
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La pratica dello "slab" nasce e si sviluppa totalmente in un'ottica di garanzia di investimento finanziario legato a due soli fattori, conservazione -rarità, dando per sottintesa, ahimè, l’autenticità del pezzo. È una categoria del mercato di investimento, non collezionistico, che cerca sempre nuovi settori da "finanziarizzare" attraverso strumenti che permettano la loro massima diffusione e quindi crescita e ritorno economico. La numismatica è altra cosa.1 punto
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Dopo anni di tentennamenti sono riuscito anche io a mettere in collezione un esemplare da questo hoard. Non è stato semplice, perché i rovesci più interessanti sono stati venduti a cifre di tutto rispetto ... alla fine, ho rivisto in vendita questo esemplare di SOLI INVICTO COMITI, emissione "precoce" della zecca di Roma ( pre-riduzione ponderale del 313) per una cifra passabile, ma sopratutto è uno dei pochi esemplari disponibili ad essere raffigurato nelle tavole del catalogo! Date : 312-313 Diamètre : 22 mm Axe des coins : 5 h. Poids : 3,93 g. Degré de rareté : R1 Officine : 3e Commentaires sur l'état de conservation : Monnaie sur un flan bien centré présentant un joli buste de l’empereur Constantin au droit. Patine gris foncé Référence ouvrage : C.- - RIC VI Rome 338a Pedigree : Exemplaire n°638 du trésor de Chitry1 punto
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Una monetina non certo in buona conservazione (ma è pur sempre un R2 abbastanza infrequente), che presi per ben 7$ in USA su ebay.... piccola ma ricca di storia, come ha voluto testimoniare il precedente possessore. Chissà quante ne avrebbe da raccontare questa moneta!1 punto
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Partecipo con questo trittico di monete di rame del Governo della Toscana per il Re Eletto. Monete per il popolino, comuni e povere, ma in discrete condizioni:1 punto
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Allora mi provochi! Stupende, complimenti! Quella dei colli lunghi è stata la prima serie dei Savoia pre-unitari che ho completato, con non poca soddisfazione... le conservazioni sono quello che sono e nessuna si avvicina al FDC. Su certi millesimi però anche volendo il FDC semplicemente non esiste. Mi riferisco al 1852 Torino e al 1856 Genova in particolare, che secondo me sono le più difficili, insieme al 1859 Torino, di questo però i FDC ci sono, anche se estremamente rari... uno dei pochi che ho visto è in vendita alla prossima Nomisma Aste #2 (base 15K) Io ri-condivido la mia coppiola di 1859 Torino, quello di sinistra preso in Asta da Montenegro 13 del 2019 (e pagato...), il secondo ex Morton & Eden del 2021 (preso decisamente meglio)... devo sempre decidere quale dei 2 cedere, ma non ci riesco Quello di Montenegro ha rilievi migliori, quello di Morton & Eden ha una patina arricchita dal fumo di Londra di fine 1800, ed è più affascinante. Se qualcuno vuol fare uno scambio con un bel 1838 Torino...1 punto
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Buonasera, apro questa discussione per capire come può nascere un'anomalia del genere su di una moneta da 2 euro. La moneta presenta un salto di conio e sul taglio ha il valore ma è completamente liscio. Come mai? Il taglio veniva impresso in due fasi? Grazie in anticipo per le risposte. Cito l'esperto @andrea78ts Dritto1 punto
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A proposito del volume in questione, ho trovato questo video di presentazione dello stesso autore, molto ben fatto a mio avviso, fa venire voglia di immergersi nella lettura insieme alle galee genovesi e veneziane ?1 punto
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